Critica e militanti

Buongiorno da radio radicale qui Matteo Marchesini per la rubrica critica militanti io libri più famosi di Sorbello grande scrittore americano nato nel mille novecentoquindici e morto nel due mila cinque
Somigliano un po'addizioni piena che trascinano con sé tutto quello che trovano al loro passaggio
Rappresentando la vita come una correnti inesauribile di vicende tragicomiche
Bellow trasforma ogni problema oggetto figura immediatamente in una storia così i suoi parenti ebrei russi emigrati nei sobborghi di Montreal e poi la Chicago predizioni sta rispondeva mai perché del piccolo soul c'era una volta c'era una volta e bello racconta di questa inclinazione al racconto alla parabola
In uno dei pezzi di troppe cose a cui pensare una magnifica raccolta di saggi conferenze ricordi composti dal dal mille novecentocinquantuno al due mila e tradotti oggi e curati da Luca Briasco per Big Sur
Al dunque impulso irresistibile a narrare e umorismo ebraico che custodisce nel Rizzo il mistero del mondo
Sono queste un po'alle radici di intrecciate fino ad apparire indistinguibili che hanno permesso a Bellow di dare
Nuova linfa romanzo nell'epoca della sua apparente decreti pezza
Quel trovando col suo concerto debordante di voci
Volta voltarci esalta ci sorprende e ci si diverte e ci commuove
Più difficile direttrici convinto del tutto come è difficile dire se siano del tutto convincenti e possano metterci tranquilli le idee che Bellow esprime in questi saggi il fatto che
Questo narratore questo scrittore proprio come noi lettori è un posso speso tra quell'impulso l'impulso narrativo l'impulso altrettanto porta ad avvertire la crisi le vie barrate
La cultura egemone del suo secolo una cultura politica i suoi labirinti e le sue attitudini apocalittiche
Queste forte opposte richiama America ed Europa mi ritrovo scrive Bellow per così dire tra l'incudine e il martello gli osservatori europei a volte mi gratificano come una sorta di curioso ibrido ne è pienamente americana non è abbastanza europea da soddisfarli imbottito come sono di riferimenti ai filosofi agli storici ai poetico consumato disordinatamente nella mia tana del di due ovviamente come tanti altri scrittori moderni sono un autodidatta dal punto di vista opposto però i lettori americani a volte trovano da ridire sui miei libri perché li sentono estranei cito continuamente scrittori del Vecchio Mondo mi atteggia intellettuale sembra che mi dia delle arie
Questa è la doppietta e la porta e anche l'eclettismo talvolta forse la debolezza di col bello c'è sempre comunque qualcosa che l'uomo può sperare di diventare dice la parte di lui che
Rifiuta le aporie
Dell'unità del della cultura moderna diventate Pretto un alibi universitario per dire che la letteratura era era chiusa era finita
D'altra parte l'idea fetta che bello qua dell'opera d'arte qualcosa di antagonistico che si oppone al agli stereotipi agli stereotipi sociali è ripeto è un'idea appartenente a Quetta cultura cultura moderna come chi vede non se ne esce non se ne esce perlomeno con con facilità se riesce a volte nei suoi libri maggiori grazie
Alla sua straordinaria vitalità invece ad esempio nelle avventure di ogni marcia che quando Bellow era alle soglie dei quarant'anni dette nuova linfa a una carriera narrativa che sembrava invece imbrigliata in una sorta di correttezza da iper coscienza culturale
C'è qui un aneddoto che riguarda la nascita del romanzo
E che dice in modo forse più prossimo proustiana mente convincente di ogni argomentazione come può cadere a uno scrittore di recuperare il senso di semplice unità profonda unità della vita contro la disgregazione sociale e culturale
Bellow si trova nella Parigi del dopoguerra e depresso è impegnato nella stesura di un romanzo ospedaliero
Dopo la strada appunto dei primi libri che lui stesso definisce corretti tempi che deve liberare il film voltare
E ai mass infinita sofferenza quando un mattino passeggiando per quella Parigi post bellica gli idranti dei netturbini un riflesso di sole nell'acqua discolo dei canali
Spartani ER il suo Romanengo ospedaliero gli fa nascere davanti agli occhi la figura spensierate guascone di un suo amico di infanzia poi tradotto appuntino climatici
Dopo tanto studio e dimostrazione di saper fare ciò che richiede la super ci iosa cultura moderna
Ora la vita lady stenta poteva bloccare liberati dei lacci del bisogno di dimostrare appunto le proprie credenziali e qui in questa libertà di una piccola stanza d'albergo illude per un per il debordante Omnitel romanzi stesura nuovo Rory doc fresco convive con un italiano edile arruffato che sta nell'appartamento accanto un maestro socratico una sorta di rovescio ante litteram pauperista
Del sontuoso ed unità Ravel prende l'ultimo romanzo di bello questo condomino viene dalla Russia anche lui e vive in una nomade povertà
Che confina con la dilapidazione differente si chiama Andrea Caffi è il metro di Nicola Chiaromonte che in America che legherà circoli poco amati dal Sol bello
Ma lo farà con una misura inconfondibile sua che gli viene proprio da casa
è un incontro strano clamoroso e inaspettato il grande narratore ebreo russo americano di pochi marchi e quel maestro quel Socrate
Dispersivo e generosissimo che è stato Andrea Caffi solo il fiume della vita può trascinare insieme al suo passaggio figure così diverso e quindi il consiglio di oggi e troppe cose a cui pensare soul bello editore di cultura a cura di Luca Briasco a risentirci venerdì prossimo