Puntata di "Notiziario del mattino" di sabato 17 febbraio 2018 , condotta da Sonia Martina .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 38 minuti.
Rubrica
15:00
09:30
9:30 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
13:40 - Camera dei Deputati
Nove dodici minuti abbiamo finito di ascoltare stampa e regime curata come ogni sabato da Marco Taradash allora apriamo la prima edizione del notiziario di radio radicale Sonia Martina in studio Piero Scaldaferri alla regia questa edizione del notiziario sarai in larga parte dedicata all'iniziativa del partito radicale allo sciopero della fame di Rita Bernardini ti dice dieci mila detenuti cittadini liberi
Per l'approvazione della riforma penitenziaria dopo che il presidente del Consiglio Gentiloni annunciato ieri che la riforma sarà varata nei prossimi quindici giorni
Parleremo poi delle condanne all'ergastolo inflitte ieri da un tribunale di Istanbul a scrittori e giornalisti accusati di essere coinvolti nel tentato colpo di Stato del luglio del due mila e sedici e ci collegheremo indiretta
Col nostro Mariano Giustino in chiusura come sempre la rubrica di Gianfranco Cercone cinema e cinema
Apriamo quindi con l'iniziativa del partito radicale per l'approvazione della riforma
Dell'ordinamento penitenziario
Nei prossimi quindici giorni faremo la riforma carceraria il Consiglio dei ministri si riunisce il ventidue per il via libera ai decreti lo ha detto ieri sera il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ospite di Otto e mezzo su La sette ricordiamo che il primo decreto attuativo che riguarda le pene alternative alla detenzione emanato dal governo il ventidue dicembre
Dopo il parere delle Commissioni giustizia di Camera e Senato
Inattesa del via libera definitivo del consiglio dei ministri ma ci sono anche gli altri decreti attuativi della riforma penitenziaria che riguardano il lavoro in carcere l'affettività dei detenuti le misure di sicurezza la detenzione minorile la giustizia riparativa
E che il governo non ha ancora emanato
Per la completa approvazione dei decreti prima dell'elezione del quattro marzo Rita Bernardini come sapete
Ha ripreso lo sciopero della fame giunto oggi al ventiseiesimo giorno è che ha già raccolto l'adesione di oltre dieci mila persone detenuti e cittadini liberi
Lorena tutto ha chiesto Rita Bernardini un commento alle parole del Presidente del Consiglio
E la prima domanda che mi pongo è questa intanto di quali decreti si parla perché
Nella cosa può essere può darci la speranza che quel giorno vengano presentati e approvati che pure non con l'iter completo anche i decreti mancanti della riforma dell'ordinamento penitenziario perché al momento stiamo parlando solamente di quello relativo alle pene alternative sì che ha fatto diciamo una parte dell'Inter con ne è i pareri pronunciati dalle Commissioni giustizia di Camera e Senato dopodiché per quel che riguarda la riforma quella riguardante le pene alternative ma anche altri materia e la salute
Eccetera mi pongo altre domande in quale versione il consiglio dei ministri
Licenzierà questi decreti Quetta una domanda importante perché nel caso in cui invece il governo
Decida di rispondere
Questi ettari ripeto in particolare a quello del Senato e quindi in un anno di le sue controdeduzioni
Beh con i tempi stiamo altro che stretti cioè da Urartu
Il tutto tenga avvenga velocemente riflettere sul fatto la storia io proprio la cronologia di questa storia partire dagli stati generali
Dell'esecuzione penale del due mila e quindici insomma otto tutta una cronologia icone insistono svolti i fatti di questi anni che ci hanno portato con il fiato sospeso a ridosso delle delle elezioni
Per tentare di riavere questa riforma che darebbe questo lo voglio sottolineare almeno questa campagna elettorale per molti altri totalmente illegale
Che segnerebbe almeno piccolo sentimento di volontà
Lineare
Lo stato di diritto almeno in un settore quello dell'esecuzione penale
Insomma non non resta che attende il ventidue febbraio prossimo anche se effettivamente questa è una dichiarazione impegnativa no da parte del Presidente del Consiglio che comunque dice che il consiglio dei ministri varierà
I decreti attuativi e che quindi la riforma penitenziaria si farà come peraltro ha detto il ministro della giustizia Andrea Orlando sollecitato proprio su questo punto per il momento parte agra
Prosegue prosegue che ci sono quelle domande che mi piacerebbe avessero insieme diciamo almeno fino al ventidue che non arrivano prima le risposte perché bisogna France tre chi da archi delle interlocuzione per il momento da Gentiloni lo sottolineo nono avuto nel meno un sms tre almeno in nelle fasi precedenti il ministro della Giustizia ci ha ricevuti
Ed era Rita Bernardini intervistata da Lorena Durso ricordiamo che si può dire all'iniziativa non violenta di Rita Bernardini del Partito Radicale sottoscrivendo la dichiarazione che si trova sul sito partito radicale punto org
Che e questa che andiamo a leggere noi sottoscritti partecipiamo ad iniziativa non violenta del grande Satyagraha dedicato a Marco Pannella finché governo commissioni parlamentari
Portino a termine con l'approvazione definitiva prima delle elezioni politiche del quattro marzo l'iter dei decreti legislativi di riforma dell'ordinamento penitenziario approvati il ventidue dicembre scorso in via preliminare
E completi North gentilmente la riforma con i perché ti attuativi mancanti in particolare quelli riguardanti l'affettività e lavoro in carcere
Chiediamo un atto di responsabilità da parte del governo di fronte alla condizione di sistematica violazione dei diritti umani fondamentali nell'esecuzione penale nel nostro paese l'adesione all'iniziativa non violenta può essere inviata direttamente attraverso stati il sito del partito radicale puntò altre oppure spedita per posta al partito radicale
Via di Torre argentina settantasei zero zero uno otto sei Roma ho ancora inviata per e-mail a Bernardini punto Rita chiocciola Gimme il punto comma per aderire al Satyagraha i cittadini liberi hanno disposizione anche il sito Amnistia per la Repubblica appunto ittico
Per sollecitare il governo a non far fallire la riforma dell'ordinamento penitenziario ieri
Il quotidiano il dubbio ha diffuso un appello sottoscritto tra gli altri dal filosofo Aldo Masullo dal giurista Luigi ferraioli dal presidente del Consiglio nazionale forense Andrea mascherine dal presidente dell'Unione delle camere penali Beniamino Minicucci
I firmatari chiedono al Presidente del Consiglio Gentiloni di convocare con urgenza al Consiglio dei ministri per il varo della riforma prima dell'elezione del quattro marzo
E nel contempo invitano Rita Bernardini e i detenuti delle carceri italiane a sospendere l'iniziativa non violenta in corso
Tra i giuristi che hanno sottoscritto l'appello c'è il professor Giovanni Fiandaca ordinario di diritto penale all'Università di Palermo
Già componente del Consiglio superiore della magistratura e attuale Garante dei detenuti della Regione Sicilia Lorena adulto gli ha chiesto le ragioni della sua adesione sentiamo
Io come tocca davvero soprattutto come dall'altro siciliano detenute
L'incarico lombardo assoluto vent'tra l'occasione no
Otto una riforma per interesse alla gente comunque al di là dei suoi possibili critiche ad entrare in vigore Sokolov informata del terziario che comunque il titolo del suo discorso limiti rappresenterebbe comunque un rilevante tasso
Rita Bernardini
E in sciopero della fame leggo conferma popolare Nardiello due gennaio scorso proprio per chiedere l'approvazione definitiva entro entro il quattro marzo cioè prima delle elezioni politiche anche io chiedo come ho Porro oltre credo che venga approvato al più presto primo davvero va bene senta un'ultima cosa professor Fiandaca c'è però anche il problema dell'informazione perché
A parte pochissimi organi di stampa come il proprio come cerchiamo di di fare da radio radicale e gli altri organi di stampa non parlano se non di rarissime eccezioni di questa di questa riforma
Chiede perché parcheggio per negativamente la banca d'affari attraverso soffre certe de ora trecentotrentatré lascia il calcio è cresciuta stampa
Ricevo possono avere su questo importantissimo tema
L'appello al governo per l'attuazione della riforma dell'ordinamento penitenziario è stato sottoscritto anche dal professor Davide Galliani docente di diritto pubblico all'università di Milano Roberta Iannuzzi gli ha chiesto il perché della sua adesione
Perché in effetti servirebbe un po'e quindi appoggio diciamo politico nel senso che la riforma come come sapete bene come sai chi ci ascolta è è solo una un passaggio di un lungo processo che è iniziato se volete dal due mila tredici con con la sentenza Reggiani quindi l'ordinamento italiano se messo in moto per per rispondere adeguatamente a rilievi di quella sentenza quindi insomma sembra veramente un po'un una beffa no quasi imbarazzante una serie di di incontri gli stati generali le commissioni mettere insieme moltissime persone altamente qualificate e poi quando sia veramente a un passo che tutto cada davvero è un po'imbarazzante insomma una verso quindi supporto è più che mai necessario dal mio punto di vista insomma
Da un punto di vista costituzionale poco importa sì se state sciolte le Camere si sia in regime di prorogatio se poi è il il il nuovo governo approvare il decreto legislativo sei sono le nuove commissioni a rendere barelle quali sono
Solo profili che da un punto di vista costituzionale non sono importanti chiaramente c'è un problema un grosso diciamo così politico no e perché è evidente che e viene a un certo punto di vista prima si chiude è meglio è perché la la maggioranza che approvato da lì nega il leader Fini quando non c'è e la convalida dei nuovi eletti e quindi come dire questa maggioranza che ha approvato quella dei lega e questa maggioranza che sostiene questo governo e quindi da un punto di vista politico se poi dovesse essere un nuovo governo un nuovo Parlamento diviene più più complicato però sono due questioni differenti quella costituzionale e quella e quella politica
Ed era Davide Galiani docente di diritto pubblico all'università di Milano intervistato da Roberto Iannuzzi ha spiegato le ragioni dell'appello per l'attuazione della riforma dell'ordinamento penitenziario che ci ha spiegato anche il Garante regionale dei detenuti del Piemonte un altro tra i firmatari nell'appello allora sentiamo Bruno Mellano
Il percorso intrapreso dal ministro Orlando e gliene diamo atto da questo Parlamento che nel giugno scorso ha approvato la legge delega per la riforma complessiva dell'ordinamento penitenziario a oltre quarant'anni dall'ordinamento del settantacinque e addirittura con un'indicazione esplicita nel finalmente redigere un ordinamento penitenziario per il minorile che era previsto ma non è mai stato attuato quel da percorso come ha detto anche il ministro Orlando in questa parte finale di legislatura rischia davvero rischiare di finire impantanato nelle vicende più che politiche elettorali
E quindi cioè il rischio gravissimo gravissimo che ti disperda un lavoro messo in campo costruito con la partecipazione di Esperti con la partecipazione di avvocati di garanti di giornalisti di volontarie con la partecipazione anche corale dei detenuti ed italiani Gaetano inattesa trepida di una riforma e sappiamo che c'è un decreto che è stato scrittori del passato al vaglio preventivo del Consiglio dei ministri
A dicembre e che in parte di definizione allora il rischio vero è che intanto il decreto attualmente in discussione Gansu creato non intende le gomito di giustizia di Camera e Senato abbattere è una parte importante ma non impedirà non complessiva della riforma beh allora l'appello davvero direttamente al presidente Gentiloni direttamente al capo del governo e di mettere in questa parte finale di legislatura in questo momento così delicato anche il peso dell'intero governo su una riforma che certa della riforma volando che certe la riforma e si è costruita in quelli Mele ma che deve giungere a conclusione
Era Bruno Mellano Garante regionale dei detenuti del Piemonte
Sulla riforma dell'ordinamento penitenziario Massimiliano Coccia intervistato il professor Giovanni Maria Flick già ordinario di diritto penale già ministro della Giustizia presidente emerito dalla Corte costituzionale
Credo che il ministro abbia fatto tutto il possibile
Credo che sia stata un'operazione importante è quella di aprire una discussione famosi tavoli della giustizia della giustizia penale
Solo il calcio che il cuoio dico che lavoro uno il quorum
Dell'ordinamento penitenziario come lei ricorda era ferma da quaranta stand con le venticinque venticinque più venti tenete da quarantatré quarantaquattro anni credo che il carcere come ci ha ricordato Strasburgo l'arco la Corte ci edu continua a essere un qualche cosa che è una delle scorse inattuate e in adempiute della nostra Costituzione abbiamo una Costituzione attuale attualissimo
Ma non attuata in molti campi
Uno di questi e il problema della pena perché solo la pena detentiva
E perché una pena e non riesce né a tendere rieducare nonostante gli sforzi e soprattutto non può dirsi conforme al trattamento nel senso di umanità
La prospettiva del decreto legislativo era molto più ampia e più era quella mirava a guardare all'affettività in carcere
Mirava a riorganizzare il tema del lavoro in carcere sono rimasti fuori quel poco che si è riusciti a fare rischia adesso per il ritardo
Per la pareri favorevoli ma pesantemente condizionati della Camera e del Senato rischia di far sì che non si faccia in tempo ad ascoltarlo in quel caso avremmo uso apposta
Il
Il condizionale avremmo sprecato due anni ma peggio avremmo tradito la fiducia di chi aspettava con ansia questo discorso non dimentichiamoci che nel il tasso di recidivanza circa del settanta per cento va ad occhio per chi passa la pena in carcere del trenta per cento timbrici va in misure alternative
E questo dovrebbe indurci a pensare a ricordarci e non è che si può buttarla sia sono discorsi che non sono molto di moda in tempi di campagna elettorale come quella che si sta accorgendo che dobbiamo avere il coraggio di continuare a fare
E sono le nove e trenta minuti sette l'ascolto del notiziario di radio radicale ieri a Mantova al partito radicale organizzato l'incontro dal titolo la giustizia in Italia idee e proposte per una riforma irrinunciabile
Sentiamo un passaggio dell'intervento conclusivo di Maurizio Turco coordinatore della presidenza del partito radicale
Beh non possiamo non prendere atto che ci troviamo in uno stato criminale
In uno Stato che viola la propria legalità e la legalità internazionale
Quando il Consiglio d'Europa continua a richiamare incessantemente la Repubblica italiana ad adeguarsi agli standard che riconosce come minimi
Il sovraffollamento delle carceri in casa cioè e da quegli anni ottanta che lo stesso Consiglio dei ministri si accontenta delle scuse le più banali da parte della Repubblica italiana per non condannarla
C'è una proposta di legge depositata c'è un decreto che verrà approvato
E poi nel tempo
Il comitato dei ministri accetta queste queste Bougrara questi atti di buona volontà che non si realizzano riapre la procedura ed è così che dagli anni ottanta d'Italia è sotto il mirino l'osservazione del consiglio però per come la Russia come la Turchia di questo stiamo stiamo parlando
E son d'accordo che c'è stato un aggravamento perché quando noi vediamo che all'interno dell'Unione OPA europea un Paese membro dichiara di essere una democrazia illiberale e non succede nulla c'è un problema o no
Quando all'interno l'Ungheria quando all'interno di un paese europeo viene cambiata la Costituzione e la magistratura viene annullata in quanto potere autonomo e messe sotto
Il controllo della politica accade in Polonia e non succede niente perché c'è un problema allora io credo che tutti i discorsi che noi facciamo adesso c'è la questione
Sulla quale impegnata Rita Bernardini con questo lungo digiuno sono oltre tre settimane insieme a oltre nove mila detenuti B dovremmo salutare il fatto se non altro che anziché incendiario le celle materassi come negli anni al settanta adesso i detenuti quando devono protestare fanno delle iniziative non violente ma è stato un processo di quarant'anni questo
Attraverso il quale si è riusciti a creare una coscienza civile politica all'interno delle carceri non è semplice
Riuscire a mantenere questo livello di consapevolezza che non diventi attori disperazione perché è un anno che si va avanti con questa riforma dell'ordinamento penitenziario lega sostanzialmente un aggiornamento necessario
Dovute alle controriforme della legge Gozzini sostanzialmente a forza di controriforme c'è bisogno di una riforma che ci riporti al settantacinque più o meno
Ed è sempre così è evidente che la questione giustizia e la questione delle questioni tant'è vero che in questa campagna elettorale non ne parla nessuno
Era Maurizio turco coordinatore alla presenza del partito radicale era un passaggio dell'intervento conclusivo ieri a Mantova dove il partito radicale organizzata l'incontro dal titolo la giustizia in Italia e delle proposte per una riforma rinunciabile che radio radicale vi ha proposto in diretta e che potete anche trovare come sempre sul sito di radio radicale
Prima di Maurizio Turco all'incontro di ieri
Era intervenuto Alessio o Romanelli vice presidente della camera penale di Cremona iscritto al partito radicale
Che ha ricordato le tante iniziative sulla giustizia promosse insieme dalla camere penali dal Partito Radicale a partire da quella per la separazione delle carriere dei magistrati e ha quindi sentiamo Romanelli
La separazione delle carriere eh probabilmente in questo momento la battaglia che deve essere continuamente condotte tenuta viva sapendo che è una battaglia di lungo speriamo non lunghissimo periodo ma non è una battaglia per la quale risultato prevedibile domani
Bisogna continuare a crederci a investire su questo tema è il tema fondamentale perché solo con la separazione delle carriere che può essere data concreta attuazione
Al giusto processo che è stata un'altra vittoria dell'Unione delle camere penali con la presidenza di Giuseppe questa è la battaglia insieme giustamente anche a quella sulla obbligatorietà dell'azione penale sono tutte battaglie radicali in senso lato e in senso storico
Sono temi di carattere culturale e politico che come camere penali e come partito radicale abbiamo il piacere ma anche il dovere di continuare a portare avanti soprattutto in questi tempi che ahimè paiono particolarmente infelici per quello che riguarda la cultura del processo la cultura del al rispetto dei diritti delle persone non solo del cittadino delle persone che sono coinvolte in un procedimento penale
Purtroppo in carcere le persone vanno continuano ad andare e purtroppo altro tema radicale e dell'Unione delle camere penali non c'è più la pena di morte ma c'è quella che Marco Pannella chiamava l'appena fino alla morte o la morte per pena in questi giorni noi sappiamo c'è tutto il tema relativo all'uscio opero dalla fame delle persone detenute di Rita Bernardini in merito
Al tentativo di far approvare prima delle elezioni il
Il Progetto di decreto legislativo in ordine la riforma dell'ordinamento penitenziario
Ebbene questo è un tema di cui si parla su Radio Radicale di cui si sente parlare nella rassegna stampa di Radio Radicale di cui si legge fortunatamente quotidianamente sul dubbio
Ma del quale peraltro non se ne occupa nessuno
Ed era il D'Alessio Romanelli vice presidente della camera penale di Cremona iscritto al partito radicale nel suo intervento ieri all'incontro organizzato dal Partito radicale a Mantova la giustizia in Italia idee e proposte per una riforma irrinunciabile
Prosegue la campagna iscrizione al partito radicale dopo il raggiungimento dell'obiettivo di tre mila iscritti entro il trentun dicembre scorso la presidenza del partito radicale ha aperto la campagna iscrizioni per il due mila e diciotto e ha avviato l'organizzazione del quarantunesimo congresso ordinario del partito
Che si terrà quando sarà conseguito l'obiettivo dei tre mila iscritti anche per il due mila e diciotto così come fissato dalla mozione approvata dal quarantesimo congresso straordinario però sciogliere il partito radicale proseguire lotte di Marco Pannella
Vi ricordiamo che ci si può iscrivere rapidamente con carta di credito direttamente sul sito partito radicale punto etti dove si trovano anche tutte le informazioni per iscriversi con altre modalità a disposizione sola campagna iscrizione al partito radicale oggi alle dodici riproporremo filo diretto con Laura arconti militante radicale presidente del tribunale delle libertà Marco
Pannella domani invece sempre alle dodici ospite nei nostri studi sarà Rita Bernardini
E adesso cambiamo argomento un tribunale penale vista Ambulance condannato ieri all'ergastolo scrittore turco
Mehmet Altan suo fratello ammette quattro giornalisti con l'accusa di aver tentato di rovesciare l'ordine costituzionale
Il tribunale ritenuto Issei legati alla Rete del predicatore islamico frittura polemiche le autorità di Ankara ritengono sia la mente del tentato colpo di Stato del quindici luglio del due mila e sedici
E stato invece liberato dopo un anno di detenzione al giornalista tedesco di origine turca Denis Zio Sam Raimi allora sentiamo in Diretta Mariano Giustino
Pertanto inflitto il massimo della pena richiesta dal Pubblico ministero anche intellettuali dissidenti impuntati nella processo perso la ventiseiesima corte penale di il tamburo cioè l'ergastolo aggravato
Tra questi vi sono l'eminente giornalista nato dalla giacca e i due fratelli Ahmet Mehmet tanti giornalisti e scrittori di fama mondiale sono state condannate per sovversione dell'ordine costituzionale della Repubblica di Turchia
Per appartenente all'organizzazione terroristica e per favoreggiamento nel fallito molte il quindici luglio due mila tredici che per ed è stato orchestrato da predicatori tirannico Fritzl agli utenti
Che vive in esilio volontario perché impegna che con la sua rete islamica chili sarebbe utilizzato negli apparati dello Stato si tratta della prima sentenza contro intellettuali incriminati perché sospettati di avere avuto un ruolo nel tentato golpe del due mila tredici lo scrittore Ahmet Altan settantasette anni qui libri sono stati tradotti in venticinque lingue fratello Mehmet economista e giornalista di settantacinque anni e la giornalista natura già settantaquattro anni assieme ad altri quattro giornalisti dovranno scontare la loro pena a vita il regime di carcere duro con fine pena mai isolamento per ventitré ore al giorno e complicità dall'esterno molto limitate
Avranno a disposizione dieci minuti di conversazione telefonica e la possibilità di ricevere visite di parenti
Una volta ogni quindici giorni
Per motivi di salute potranno essere trasferiti nei reparti ospedalieri della prigione nei reparti di tensioni degli ospedali di Stato l'accusa sostiene che intellettuali condannati avrebbero fatto parte della cosiddetta alla mediatica dell'organizzazione terroristica dite quasi tutti sulla violenza scritto di tale alla mediatica farebbe anche parte e crediamo allora
Cappato all'estero caporedattore del giornale Bramante
Che era stato prima commissariato e poi chiuso per decreto nel maggio del due mila tredici detta avrebbero fatto parte anche in giornalisti Emre uso e tu mi dai Opicina
I fratelli ne mette Ahmet Altan la giornalista una delle giacca furono arrestati nella prima ondata di repressione posti golpe
Che scatenò pochissimi giorni dopo il quindici luglio del due mila tredici da allora vengono in regime di carcere dure hanno partecipato alle udienze del loro processo
Sono in videoconferenza f-bis dalla loro prigione di Fryderyk nel famigerato carcere di giornalisti così definito per l'alto numero dei giornalisti messo ristretti le prove a loro carico consultano in un articolo da loro pubblicati in alcuni articoli da loro pubblicati e in quanto pronunciato in una loro trasmissione televisiva andata in onda alla vigilia dell'fallito colpo di Stato del quindici luglio due mila tredici
Durante la quale secondo l'accusa avrebbero inviato messaggi a livello subliminali
Sono accusati in sostanza di aver lanciato messaggi subliminali a coloro che avrebbero messo in atto poi il c.t. digitato accusa questa che lascia davvero senza parole lei metta tant'nella sua ultima deposizione davanti alla Corte penale di stampo l'aveva detto ai giudici oggi in Turchia nessuna istituzione funziona in maniera appropriata soltanto l'amministrazione delle pompe funebri funziona bene nessuno può rimanere al potere esercitando questo tipo di violenza
E oggi in Turchia il potere politico Monique spaventato dei generali ma ha paura di investitori questa notizia di contenuto così drammatico e inquietante
Era stata preceduta ieri da quella positiva del rilascio del giornalista tedesco Denise il gel
Era il turco tedesco che era in carcere i canti preventivo dal quattordici febbraio
Dello scorso anno anche in regime di isolamento nel carcere di massima sicurezza di criteri è solo grazie alle forti pressioni della Germania in regime di carcere duro per lui era era terminato circa due mesi fa
E dunque era stato messo in una cella con altri prigionieri dei clienti e corrispondenti Turchia del quotidiano Tiberti accusato di avere legami con il partito dei lavoratori del Kurdistan PK e la cui vicenda era diventata invaso celebre ha contribuito a mettere in crisi i rapporti della Turchia con la Germania il pubblico ministero aveva chiesto per lui diciotto anni di carcere
Era stato definito da Erdogan in persona come un terrorista è una spia e aveva promesso che fino a quando sarebbe stato il potere in Turchia dell'Ifil Gello sarebbe rimaste in carcere e il ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel ha manifestato ieri
La speranza che l'Inter possa essere ancora libero di viaggiare e chi gli venga restituito il passaporto per poter ritornare in Germania e la cancelliera Merkel all'indomani del suo arresto aveva dichiarato non voglio nient'altro e la liberazione diligente e l'altro ieri a Berlino il primo ministro Dina leader dei REM aveva incontrato la cancelliera Merkel e prima dell'incontro aveva dichiarato che si augurava il rilascio del giornalista
Per il momento è tutto a voi la linea
Grazie grazie a Mariano Giustino che tra l'altro sentirete intorno alle undici e trenta per la rassegna stampa turca buon lavoro Mariano sono le nove e quarantaquattro minuti siamo in chiusura del nostro notiziario allora andiamo a sentire cinema e cinema curata come sempre tra Gianfranco Cercone che questa settimana ci parla del film ore quindici diciassette attacco al treno di Clint Eastwood
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Che cos'è un film d'autore
Come mi è capitato in più di un'occasione di suggerire in queste note sul cinema
è fondamentalmente un film in cui un autore esprime un punto di vista del tutto personali dunque originale
Non soltanto sulla storia che racconta ma attraverso quella storia sulla vita diciamo sulle cose del mondo
L'impronta dell'Autore si riconosce in tanti dei film che Clint Eastwood ha girato dal regista e in particolare è evidente nettamente percepibile
Nel suo ultimo film intitolato ore quindici e diciassette attacco al treno
Tanto che considerando l'età dell'autore che ha ottantasette anni si potrebbe considerare questo film come si dice un testamento spirituale un distillato di saggezza l'espressione di una visione della vita
Maturata attraverso una lunga e profonda esperienza
Beninteso il film è tutt'altro che un trattato di filosofia e anzi così semplice che potrebbe essere scambiato a momenti erroneamente a mio avviso per una cronaca insignificante ma che sia in tessuto
Di un senso religioso della vita
Lo dimostra la presenza di un elemento che costituisce forse la quintessenza della religiosità il senso del mistero
Si racconta la storia realmente accaduta nel due mila e quindici interpretata in gran parte dagli stessi protagonisti di tre giovani uomini americani che si erano conosciuti Ida ragazzini a scuola dove erano perseguitati dai bulli malvisti dagli insegnanti dal preside
Che si erano separati in età adulta avendo intrapreso diversi percorsi professionali in genere non brillanti
E che i ritrovati insieme per un tour in Europa da Roma a Venezia ad Amsterdam a Berlino
Diventano protagonisti di un'impresa eroica
Su un treno francese in cui si è introdotto un terrorista arabo armato fino ai denti e chiaramente intenzionato a compiere una strage i tre riescono a disarmarlo ha tramortito filo allegarlo e a consegnarlo in stazione alla polizia francese
Saranno per questo insigniti della Legion d'onore in una cerimonia presieduta dal presidente della Francia allora in carica François Hollande
Ma cosa c'entra la religione il mistero con un episodio di lotta al terrorismo
Ed ENEL si raccontò allarga la visuale da quell'episodio fino a comprendere la prima giovinezza dei treni futuri eroi i loro studi l'addestramento militare di uno dei tre le loro comunissimi vacanze
E perché vuole farci intendere che questo lungo percorso
è attraversato dal filo di una predestinazione
La predestinazione proprio a compiere quell'impresa a Santa buona e giusta insomma a sconfiggere
Quella particolari personificazione del male incarnata in quel momento su quel treno da un terrorista armato
Uno dei treni da giovanissimo grassoccio e un po'inerte
Più adulto con un sorriso di vanagloria stampato sulla faccia che può farlo sembrare stupido
Scartato dal corpo dei marines e per il quale si era a lungo addestrato e poi anche da un corpo militare di supporto perché nel corso dell'addestramento aveva appreso tecniche di combattimento e di soccorso che poi su quel treno
Si riveleranno d'importanza vitale che si era a lungo ritenuto un fallito
Ecco scopre che la somma delle sue esperienze
Il desiderio di rivalsa che i suoi fallimenti avevano depositato in lui
La riunione con i due vecchi amici che sul treno gli daranno un supporto indispensabile tutto insomma era come fatalmente combinato perché al momento opportuno potesse compiere la sua impresa
Il valore di quell'impresa non è sancito soltanto dalla salvezza della vita sua e dei suoi amici degli altri passeggeri del treno
Perché nel racconto quell'attentato terroristico acquista un valore simbolico sul treno viaggiano passeggeri di tanti Paesi di tante etnie di tanti colori e uno dei tre eroi è un vero
Così l'impresa e come a salvaguardia di una pacifica convivenza tra i popoli contro chi c'è quella convivenza intende distruggere
Va detto che i tre a scuola erano mal visti anche perché provenienti da famiglie irregolari allevati da madri single e che la gambe grandi in vacanza si ubriacano e si danno alle orge
Insomma la religiosità Distributed che si nutre della lettura del Vangelo vuole essere però libera e personali rifugge da un certo puritanesimo
Si tratta di un film d'autore come dicevo bello e originale ore quindici e diciassette attacco al treno di Clint Eastwood un saluto la Gianfranco Cercone
Sono le nove e quarantanove minuti termina la prima edizione del notiziario di radio radicale un ringraziamento alla regia di Piero Scaldaferri noi rilasciamo come sempre alla replica di stampa e regime curata quest'oggi da Marco Taradash
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