"Informazione: servizio pubblico e cittadini. La seconda Italia radiotelevisiva diventerà mai prima?"

Potremo verificare nel corso della nostra discussione
Questa tribuna della questione morale la terza di una serie di iniziative che a livello nazionale regionale e locale
Il Movimento federativo democratico sta promuovendo per contribuire al governo dell'attuale difficile lunga sofferta come leggiamo anche dai giornali fase di transizione da un vecchio a un nuovo sistema politico
Per le due precedenti tribune della questione morale sono state dedicate rispettivamente agli sprechi nella sanità pubblica
Al problema degli appalti per opere pubbliche e per servizi di interesse collettivo
Le questa fase di transizione suscita una notevole preoccupazione per il fatto che si intrecciano una crisi morale politica e istituzionale e una grave emergenza economica e sociale
Il rischio che noi cogliamo in questa situazione che venendo a mancare la forza la consistenza l'autorevolezza la credibilità del tradizionale potere politico i cittadini finiscano per essere abbandonati a meccanismi ciechi quali sono quelli della burocrazia e del mercato che peraltro come sappiamo non sono proprio esenti da dalle vicende di Tangentopoli di fronte a questa situazione che per molti aspetti
è inedita il nostro movimento sta in questa fase rivedendo la sua ragione d'essere
Per quindici anni dalla fondazione del movimento si è lavorato per creare un secondo polo della vita democratica con una sua autonoma legittimazione con specifici poteri con il la duplice funzione di limitare i partiti nella loro pretesa di detenere il monopolio della dimensione politica e con l'altra funzione di integrare i poteri della democrazia rappresentativa sul fronte della tutela sociale dei diritti dei cittadini nell'area
Dei servizi pubblici e di interesse collettivo
A dire la verità oggi cominciamo a renderci conto che questo non è più sufficiente perché sempre più spesso noi troviamo di fronte hanno voi anziché interlocutori attenti responsabili e all'altezza della situazione interlocutori che sono scomparsi o perché sono finiti in galera
O perché non ci sono più proprio fisicamente oppure perché lì dove ci sono e hanno volontà di agire poi si scopre che non hanno più la forza per fare abbiamo deciso per questo di inaugurare una fase di discussione di sperimentazione di una strategia che abbiamo definito di garanzia democratica
Si tratta di mettere la forza politica immorale accumulata dal nostro movimento in questi quindici anni di lavoro per la tutela sociale dei diritti
Dei cittadini fuori dai partiti fuori dalle istituzioni che di recente ha trovato anche una legittimazione formale
E la partecipazione di circa trecentocinquanta mila cittadini alle elezioni primarie con cui aperti a tutti gli interessati che volessero votare o candidarsi con cui sono stati eletti e composti i congressi regionali del movimento
Per e quindi di spendere questa forza politica e morale per svolgere un ruolo di convocazione di individuazione di selezione di sostegno attivo delle risorse umane per il governo della fase della transizione
Tutto questo non significa naturalmente che il nostro movimento si presenterà alle elezioni
Al contrario invece che significa che lavorerà valorizzando proprio la sua estraneità rispetto al sistema politico ufficiale per esercitare un controllo democratico su tutti quelli che a ogni livello dovranno ricoprire cariche politiche o amministrative
Dagli amministratori straordinari delle due stelle ai sindaci dai difensori civici regionali ai membri del governo nazionale fino ad arrivare
Perché no a coloro che hanno la responsabilità di governare il sistema della informazione in particolare quello pubblico
La l'importanza di una iniziativa come quella di oggi credo risiede nel fatto che a giudizio del movimento non è sufficiente
E questo è abbastanza evidente chiedere
A coloro che sono candidati o che per forza di cose si trovano a governare la fase di transizione da un vecchio a un nuovo sistema politico chiedere loro semplicemente come requisito quello della onesta
è un requisito necessario si intende ma non sufficiente occorre chiedere a nostro parere è soprattutto un impegno concreto per riparare i danni prodotti ai cittadini dalla questione morale cioè da una politica che è stata messa al servizio degli affari e da una intera classe dirigente
Che ha agito
In questa chiave
E che ha prodotto danni sia in termini di atti che sono stati compiuti sia forse soprattutto in termini di omissioni cioè di tutto quello che non è stato fatto perché era non fare certe cose che aveva una sua redditività o perché certe cose non si facevano perché come si dice con un eufemismo erano fuori dello scambio
Fuori dello scambio politico
Di questi atti di queste missioni stiamo parlando una specie di compilando una specie di inventario o di Aldo in queste tribune della questione morale di questi atti di queste missioni
E dei danni da essi provocati danni materiali visibili quantificabili danni immateriali più difficilmente visibili non quantificabili parleremo anche nel corso di questa tribuna che come le altre ha il lo scopo di accertare questi danni affinché e si possano essere riparate da una classe dirigente che finalmente ritrovi quelli legame con il mondo dei cittadini che è una delle cause principali della crisi di quella perché di cui in questi giorni stiamo constatando
Il tramonto abbiamo quindi una serie di interventi che sono previste che sono preceduti da due comunicazioni
Una di Fabio Ferrero dove il capo dell'ufficio stampa del Movimento federativo democratico
Una di Marco Morelli che è il direttore
Dell'Agenzia federativa che porranno in discussione i temi che hanno mi sembrano dominanti in questa in questa tribuna dedicata all'informazione del servizio pubblico che non è certamente rivolta all'intero arco dei problemi che coinvolgono oggi il servizio pubblico la sua riforma i suoi assetti istituzionali eccetera ma che è dedicata a un aspetto specifico a nostro parere importantissimo però che riguarda il modo con cui si fa informazione
Sono i cittadini e con i cittadini da parte del servizio pubblico a nostro parere parte indispensabile di qualunque seria riforma del servizio pubblico
Si voglia fare di una riforma che possa avere delle possibilità di successo va quindi subito la parola feudo e poi al Morelli poi discuteremo gli interventi dei delle i nostri ospiti degli interlocutori presenti
Se lo scopo di questa comunicazione è quello di rendere ragione dell'interesse del Movimento federativo democratico
Ad affrontare il tema del servizio pubblico radiotelevisivo in una chiave che vada oltre l'approccio consueto e che arrivi a trattare il modo in cui l'informazione viene prodotta e viene anche gestita nella successiva comunicazione Marco Morelli del direttore d'agenzia federativa tratterà diffusamente delle due italie che convivono alla RAI
Permettetemi però dal mio osservatorio di responsabile ufficio stampa del movimento di registrare il fatto che in questi anni c'è stata una controversia con il mondo del servizio pubblico
Sulla titolarità dei cittadini a informare essendo ritenuti credibili e ad essere informati sui problemi legati alla loro condizione e non su ciò che qualcun altro ritiene che sia di loro interesse
Questa controversia a investito e ancora investe l'intero mondo dell'informazione
Ma avuto certamente il suo punto cruciale della RAI che mentre chiudeva molte delle sue porte al cittadino perdeva giorno dopo giorno le ragioni tradizionali che la rendevano effettivamente un servizio pubblico
La controversia in fondo riguardava e riguarda la rappresentazione della realtà e della condizione del cittadino comune
Con difficoltà non dissimile a quelle che abbiamo incontrato con i partiti con gli amministratori pubblici e con la burocrazia statale
Ci siamo trovati a batterci perché il cittadino non fosse considerato dal mondo dell'informazione un bambino o un suddito ma all'effettivo padrone di casa della Repubblica con la dignità e i diritti e i doveri e le responsabilità che questo comporta
Di fronte a questa condizione di chiusura insieme di anomia
Sono venute le varie iniziative del movimento nel campo della informazione dalla pubblicazione della rivista Democrazia Diretta
Alla messa a punto delle della tesi che non c'è una notizia solo quando un uomo morde un cane ma anche quando un milione di cani morde un milione di uomini fino ad arrivare nel mille novecentottantasette alla costituzione da parte di un gruppo di persone del movimento particolarmente impegnate nel campo dell'informazione ma con una professionalità differente da quella dei giornalisti
Appunto dicevo fino arrivare alla costituzione dell'agenzia federativa per dare una efficace risposta alla richiesta di collaborazione da parte della redazione del TG due per l'avvio di Diogene
E alla pubblicazione a partire dal mille novecentonovanta di un'agenzia di stampa settimanale di informazioni sulla cittadinanza attiva
Credo di poter dire guardando a questo percorso e pensando ai difficili problemi di identità che oggi investono gli operatori della informazione della RAI
Che è diventato di estrema attualità e urgenza il tema di un nuovo patto tra cittadini e operatori del servizio pubblico per restituire un senso alla presenza dell'aria della RAI nel Paese e che ne giustifichi la persistenza dopo la fine dello stato dei partiti
Questo nuovo patto riguarda proprio la rappresentazione del cittadino comune e potrebbe concretizzarsi nell'attuazione di cinque criteri volti a ridefinire la identità del servizio pubblico sul versante dell'informazione
Il primo di essi riguarda la ridefinizione di che cos'è una notizia in relazione alla condizione del cittadino comune
Si tratta di ribaltare il vecchio assunto del giornalismo a cui accennavo prima
Secondo il quale c'è una notizia quando un uomo morde un cane affermano invece che c'è una notizia anche quando migliaia di cani morde
Un milione di uomini e cioè quando un fatto piccolo insignificante se preso singola sì preso se preso singolarmente realtà si verifica in modo sistematico e diffuso su un vasto territorio
Tali sono ad esempio i fenomeni di mancata tutela o di violazione dei diritti sanciti nelle leggi che sono il pane quotidiano del del cittadino comune
Il secondo criterio a che fare con una rivalutazione delle così dette good news buone notizie
Intendendo con esse quelle notizie che mettono in evidenza un'azione positiva
Tesa alla soluzione di un problema e che ha al suo centro la attivazione di risorse umane presenti nella società
Se l'Italia fosse fatta come spesso purtroppo sembra da certe trasmissioni solo di gente sfortunata che protesta e non anche di gente che si organizza mette mano alla soluzione dei problemi non si spiegherebbe perché essa stia ancora in piedi
Il terzo criterio
è l'affermazione della centralità della informazione di servizio
Intendendo con questa la informazione sospetti
Come le modalità di utilizzazione di nuovi servizi o l'applicazione e il rispetto di regolamenti norme disposizioni emanate dalla pubblica amministrazione in occasione dell'attuazione di provvedimenti legislativi mi riferisco ad esempio Avicenna ancora in corso
Relativa ai bollini all'autocertificazione per la sanità in occasione della quale la informazione radiotelevisiva pubblica è stata tranne poche lodevoli
Eccezioni
Inadeguata spesso erronea e comunque tardiva
Il quarto criterio consiste nel superamento della condizione di autoreferenzialità in cui operano i giornalisti promuovendo una intensa come una più intensa comunicazione tra società e il mondo della informazione
E l'attivazione di sistemi di feedback nell'ambito vitale comunicazione nessuno si illuda che la nomina di garanti degli utenti o dei lettori individuati all'interno dell'azienda sull'esempio non proprio fortunato di Repubblica
Sia in grado di risolvere un problema del genere
Ai cittadini deve essere riconosciuto un potere effettivo di incidere sul modo di fare informazione nel servizio pubblico senza togliere il mestiere i giornalisti ma senza permettere che venga tolto loro quello di cittadini
Il quinto Criterium infine riguarda il riconoscimento della titolarità dei cittadini ad agire per la tutela dei diritti
In questo senso vanno messi in evidenza i rischi intercity nelle cosiddette trasmissioni difensore civico che pur risolvendo i problemi di coloro che hanno la fortuna di essere ospitati
In una puntata non possono comunque sostituirsi all'esercizio del potere politico
Bisogna comunque sempre ricordare che i cittadini rimangono titolari delle informazioni da loro prodotte e delle azioni politiche che ne discendono anche se queste informazioni non hanno un valore giornalistico
è questo che oggi ci divide ad esempio dal nostro caro amico dei tempi di Diogene Antonio Lubrano
Che accusa le organizzazioni dei cittadini di volersi frapporre burocraticamente tra la trasmissione che sarebbe il vero difensore civico e la gente
Un simile patto tra giornalisti e cittadini avrà maggiore efficacia se e in quanto inciderà sulla politica delle informazione radiotelevisiva pubblica in generale
Il Movimento federativo democratico avanzato in tal senso una serie di proposte rivolte
Ai soggetti convolti nella riorganizzazione del della RAI
Le proposte intorno a cui avviare un lavoro comune che coinvolga le organizzazioni dei cittadini i giornalisti i dirigenti del servizio radiotelevisivo pubblico gli esperti della comunicazione i parlamentari potrebbero essere i seguenti
La prima è una norma da Inzaghi da inserire in uno dei provvedimenti di riforma della RAI oppure all'interno dei contratti di lavoro o di regolamenti dell'azienda che prevede la definizione di un Codice degli standard relativi alla tutela dei diritti da utilizzare come Kinder di Indirizzo e di verifica della qualità del servizio
Sempre in questa stessa norma potrebbe essere previsto l'obbligo per ogni testata giornalistica di realizzare almeno una volta l'anno una conferenza dei servizi con la partecipazione delle direzioni delle testate e dei giornalisti
E delle organizzazioni dei cittadini al fine di valutare promuovere la qualità del servizio
Un'altra è la definizione di un sistema di garanzie di procedure per la tutela dei diritti degli utenti che vada evitando di cadere
Ho detto prima nella logica del garante del lettore
L'obbligo di allegare al bilancio consuntivo dell'azienda una relazione sulla qualità del servizio sul versante dei cittadini l'individuazione di una soglia minima di informazione di servizio pari per esempio almeno lo spazio riservato alla pubblicità si tratta pur sempre di più di mille ore l'anno tra radio e televisione
La seconda proposta riguarda l'apertura di un tavolo di confronto e di discussione tra giornalisti della RAI e organizzazione dei cittadini per ridefinire il rapporto tra diritti degli utenti da una parte doveri professionali dall'altra
La terza riguarda l'attivazione di un sistema di monitoraggio sulla qualità del servizio fatto dalle organizzazioni dei cittadini che possa servire a promuovere a sostenere la professionalità degli operatori e che abbiamo venti periodici di pubblicizzazione
Quanta proposta riguarda l'elaborazione di una punto proposta di rivolta all'ordine dei giornalisti
Per l'inserimento di temi legati alla tutela dei diritti dei cittadini nell'ambito della didattica delle scuole di giornalismo e la quinta e ultima riguarda l'attivazione di un osservatorio sulla qualità dell'informazione con particolare attenzione al tema della stigmatizzazione del cittadino comune nell'ambito dei programmi televisivi
Si tratta naturalmente di proposte che non contraddicono ma integrano l'impegno che è anche nostro affinché la RAI eviti il commissariamento e abbia al più presto un nuovo governo fatto di gente non solo onesta e competente
Ma anche con la voglia e la capacità di riparare i danni prodotti dalla questione morale
E cioè abbia un governo che noi definiamo di garanzia democratica e per il quale siamo disponibili anche a proporre criteri e possibili nomi ai presidenti delle Camere importante però in tutto questo
è ricordarsi che se non cambierà il modo di fare informazione le altre riforme non serviranno e forse non ci sarà davvero più nessuna buona ragione per avere un servizio radiotelevisivo pubblico grazie
Bene ringrazio molto Fabio feudo che ha parlato di una controversie anche l'abbia vissuto direttamente riguardante la titolarità dei cittadini a
Incidere sullo modo sui contenuti della della informazione che ha per oggetto la rappresentazione della realtà e della condizione del cittadino comune ha parlato della necessità di un nuovo patto tra cittadini e operatori del servizio pubblico
Varrebbe la pena di dire di sottolineare che questo tema dei un nuovo patto riguarda l'insieme degli operatori della informazione caratterizzato da cinque criteri e ha infine ricordato pacchetto di proposte
Riguardanti la riforma del servizio pubblico
Che il movimento affatto e che credo abbiano una forte pertinenza con ciò di cui stiamo discutendo discutendo oggi prima di dare la parola Marco Morelli vorrei dire che sono in sala li ringrazio con la mano prenderanno
La parola con maggiore o minore fretta a seconda del loro impegno Giorgio Bal Sonica il segretario
Dell'Usigrai il sindacato dei giornalisti della RAI Riccardo Bonacina del coraggio di vivere di RAI due Puccio Corona di fatti e misfatti del TG uno Emanuela falcetto in Italia istruzioni per l'uso di RAI uno
Stefano G. Gotti che potrà essere il segretario dell'ordine dei giornalisti e anche
Il vice direttore del GR uno si occupa di particolare di spazio aperto che è una delle delle nostre bandiere la RAI Marcella sanzioni di TG due Diogene
Non ultimo certamente anzi Vittorio Roidi che il presidente della Federazione nazionale della stampa e quindi nostro ospite nostro ospite qui e che ha anche messo a disposizione mi pare il testo della Carta dei diritti e dei doveri dei giornalisti che è stata elaborata proprio dalla dalla Federazione nazionale della stampa sono inoltre in sala oltre no non non c'è va bene c'era questa comunque arrivare si era cercato di mettere a disposizione sappiamo che è un documento importante di cui penso che Roy vicini parlerà sono anche presenti in sala oltre a tutti quelli che non conosco con i quali mi scuso sin d'ora Carlo Guglielmi dell'Arci è un rappresentante della Associazione nazionale delle delle pubbliche assistente all'assistenza allora la parola a Marco Morelli che dovrebbe poi trattare il tema diciamo che è al centro del sottotitolo di questa nostra tribù una che riguarda due Italie radiotelevisive sulle quali oggi vorremmo
Sì orientare la la attenzione dei presidenti
Ritengo
Ritengo necessario iniziare questa comunicazione che ha per oggetto le trasmissioni della secondo Italia radiotelevisiva facendo tre brevi premesse
La prima è che la Rai riceve ogni anno circa due mila miliardi di lire dal canone che quindici milioni di cittadini pagano per il servizio pubblico
Questi soldi costituiscono il cinquanta per cento dell'intero bilancio aziendale che per un altro trenta per cento coperto dagli introiti della pubblicità
Malgrado questo rapporto quantitativamente sbilanciato a favore del cannone è molto più facile che sia la pubblicità a incidere sulla produzione RAI che non è il cittadino comune
Il quale paga il canone e che avrebbe per questo diritto a fornire e ottenere informazioni significative sulla sua condizione
Il cittadino comune insomma che è considerato un suddito o un cliente da partiti istituzioni e amministrazioni non è poi trattato molto meglio dal mondo dell'informazione e in particolare dal servizio pubblico
La seconda premessa è che questo problema di portata generale si riscontra puntualmente e salvo rare eccezioni per tutti gli anni Ottanta nei programmi di informazione del servizio pubblico
Voglio ricordare al proposito la indagine che conducemmo nel mille novecentottantasei a proposito del rapporto tra le notizie della Società politica e quelle della società civile trasmesse
Da TG uno e TG due
Su un totale di dieci miglia notizie emerse che il settantotto per cento di esse riguardava il Parlamento i partiti e gli altri organi istituzionali
Mentre le rimanenti avevano al loro centro per la metà i sindacati tradizionali e le categorie professionali
Quindi i nuovi movimenti politici e sociali sei virgola otto per cento di tutte le dieci mie notizie e infine i cittadini comuni e gruppi informali impegnati nella tutela dei loro diritti ai quali spettava il tre virgola cinque per cento delle notizie del telegiornale
Tralasciamo gli attriti le controverse con numerosi giornalisti che quelle indagine suscitò va detto con la trasmissione come Diogene nacque proprio con l'intento di invertire questa tendenza
Creando un sistema di cooperazione tra i giornalisti e le organizzazioni dei cittadini
Purtroppo nonostante la qualità dell'informazione prodotta e largo successo di pubblico con punte anche di sette milioni di telespettatori di oggi è rimasta a lungo una eccezione e anzi subito un processo di progressivo decentramento penso che vada comunque registrata nostro passato recente la concomitanza tra il diffondersi abnorme dei fenomeni legati alla questione morale e la marginalizzazione del cittadino comune nel servizio pubblico radiotelevisivo
La terza permessa
è che specialmente negli ultimi anni è diminuita la quantità di informazione prodotta dalla televisione pubblica
Tra il novanta e il novantadue c'è stata una diminuzione dell'uno virgola sette per cento dal ventisei virgola sei per cento al ventiquattro virgola nove per cento a fronte di un incremento dei programmi di spettacolo e cultura
Nello stesso periodo passano dal sessantuno virgola sette al sessantaquattro virgola nove per cento
Partendo da questa premessa va detto che negli ultimi tempi parlo più dimessi che di anni e probabilmente grazie al nuovo clima che si è cominciato a respirare anche alla RAI si sono moltiplicate le trasmissioni radiotelevisive di informazione sui diritti dei cittadini
Parlo di trasmissioni rubriche televisive radiofoniche come il coraggio di vivere Italia istruzioni per l'uso Diogene fatti e misfatti insieme GR uno spazio aperto per quanto riguarda la radio
Guardando tutte assieme c'è venuto in mente di definirle come le trasmissioni della seconda Italia radiotelevisiva
Con questa espressione abbiamo voluto identificare la televisione del cittadino comune e della cittadinanza attiva
O quella che nonostante sia penalizzata orari infelici la scarsa pubblicizzazione la penuria di risorse si occupa del funzionamento dei servizi pubblici e sociali e i provvedimenti legislativi e delle disposizioni amministrative destinata a cambiare i comportamenti dei cittadini dal punto di vista dei diritti e dei doveri
Della prevenzione dei rischi del trasferimento delle tecnologie per la soluzione dei problemi e così via
Questa seconda Italia può essere distinta da una prima Italia radiotelevisiva collocata nella fascia serale sulla quale si investe molto anche se non si riesce a sapere quanto che è dedicata prevalentemente alla video politica e quando parla dei cittadini tende a diventare più che altro la tv del dolore e che parlo da loro la parola e soprattutto per esprimere opinioni o per gridare
Allora
Che vede un ruolo dei conduttori talmente dominante sul pubblico ad essere stato definito da difensore civico
A noi queste prime tagliata di televisiva che pure apprezziamo e rispettiamo anche per la qualità di alcune trasmissioni non ci convince fino in fondo
O perché dà spazio ai soliti politici e politicanti anche se magari dichiara di essere alla ricerca di nuovi leader
O perché considera i cittadini interessanti solo se hanno storie grottesche ed esperienze macabre da raccontare
O perché tende a far passare i i cittadini dalla tutela dei partiti a quella di star televisive
Che non è davvero un gran vantaggio
A noi piace molto di più invece la seconda Italia radiotelevisiva
L'apprezziamo perché finalmente assume il punto di vista del cittadino comune e lo considera portatore di informazioni da prendere sul serio perché si basa su un rapporto di cooperazione con le organizzazioni della cittadinanza attiva
E anche perché rompe nettamente la complicità che il servizio pubblico radiotelevisivo ha avuto negli anni di Tangentopoli con il blocco partiti impresa amministrazione alta burocrazia
In modo più formale
Si potrebbe dire che non riconosciamo le trasmissioni della seconda Italia radiotelevisiva un tentativo almeno parzialmente riuscito di applicare i cinque criteri di un nuovo servizio pubblico dico ha parlato feudo una sua comunicazione
E cioè
Ripensamento del concetto di notizia spazio alle Good Music centralità dell'informazione di servizio rottura dell'autoreferenzialità riconoscimento della titolarità dei cittadini a tutelare i propri diritti
Ne crediamo che a questa seconda Italia vada riconosciuta la qualità di tv che fa informazione di servizio non nel senso di quel Telles va di Miglio che caratterizza invece la formazione istituzionale quella tanto per intenderci dei programmi dell'accesso tribune politiche e di tutto ciò che la RAI è costretta a fare perché ha come proprietario lo stato e che non farebbe mai in una logica aziendale
Ma nel senso di un'informazione fatta per e con il consenso attivo di cittadini adulti maturi e responsabile
Del resto che le informazioni di servizio fatto dalla seconda Italia radiotelevisiva sia tutto il contrario di un generatore di sbadigli lo dimostrano alcuni dati che vogliono illustrate brevemente
Tratti da due tabelle in cui abbiamo messo a confronto la prima è seconda ITA e la seconda Italia televisivo
La Corte le comparazioni che proponiamo non ha alcuna pretesa scientifica data la disomogeneità dei dati ne contengono alcun giudizio sulle formule televisive e la natura dei programmi nonostante ciò i dati raccolti consentono di mette in evidenza alcuni nodi del rapporto tra la prima è la seconda Italia televisiva
A causa delle incomprensibile segretezza di alcune informazioni relative programmi della prima Italia televisiva non è stata possibile una comparazione su più voci
Sarebbe stato infatti interessante confrontare i costi dei programmi mettendo in relazione allora e lo share è loro ascolti
Per esempio mentre sappiamo che Diogene costa circa trecentosessanta milioni l'anno
Il coraggio di vivere ottocentoquaranta o poco di più fatti e misfatti duecentocinquanta senza calcolare gli stipendi Italia istruzioni per l'uso ottocentosettantacinque milioni anziché e alcuni casi come è stato scritto un miliardo per un errore
Per centoventicinque puntate
Non sappiamo niente di simile per quanto riguarda le trasmissioni della prima Italia
E che non induce a pensare bene di essa
Ci siamo limitati così a prendere in considerazione i seguenti Haitham ascolto share durata della puntata e durata complessiva settimanale del programma
Uno dei dati che certamente emerge nel confronto tra le due tabelle è quello che riguarda lo share medio dei programmi si può dire infatti che nonostante che esistono differenze di circo milioni di telespettatori tra la prima e la seconda Italia televisiva
Quest'ultima con conoscenza superiore di un punto percentuale
In sostanza si può affermare che la seconda Italia televisiva ha una capacità di raccogliere intorno a sé una maggiore quantità di pubblico a parità di condizioni
Mettendo per esempio a confronto i valori massimi delle tue tali televisive emerge che il programma Diogene ha uno share del trentacinque per cento pari al doppio di quello più a trasmissioni come mix
Una seconda considerazione che è possibile fare a partire da tabelle riportate è quella relativa agli indici di ascolto come si diceva prima la differenza tra gli ascolti medi delle due Italie televisive è di circa un milione di telespettatori
Se però mettiamo a confronto i loro valori massimi
Quelli di oggi quattro virgola cinque milioni e quelli di mi manda Lubrano quattro virgola otto milioni si può costatare che la differenza tra i programmi di punta delle due italie tende a ridursi notevolmente
E trattandosi di mete non si possono escludere giorni in cui si verifica un sorpasso
A parità di ascolti quindi andrebbero considerati gli investimenti che le reti fanno sui rispettivi programmi sul piano delle risorse tecniche delle risorse umane e della promozione
Ed è fuori dubbio nel programma di Rai tre sia per la collocazione oraria sia per la pubblicizzazione che riceve tanto per rimanere alle cose più evidenti si trova in una posizione di vantaggio rispetto al suo concorrente del TG due
E costa appena dieci milioni di lire appuntato
Si può concludere che c'è una evidente penalizzazione dei programmi della seconda Italia rispetto alle loro potenzialità come dimostrano i dati sullo share e gli indici di ascolto tale penalizzazione si manifesta in primo luogo la fasce orarie in cui sono collocati definita unanimemente da tutti gli addetti ai lavori il buco nero dei palinsesti
In secondo luogo nella durata dei programmi che come si desume dalle tabelle per quanto riguarda le singole puntate presentano una differenza negativa di settantaquattro minuti rispetta le ali
Che invece pari a cinquantadue se prendiamo in considerazione la durata dei programmi nel corso dell'intera settimana
Queste sono insomma le ragioni per cui teniamo la seconda Italia radiotelevisiva crediamo che essa potrebbe se diventasse finalmente prima contribuire a riparare molti dei danni prodotti dalla questione morale cittadini
Questi danni penso che si potrebbero provvisoriamente distinguendo grandi categorie
I danni non suscettibili di alcuna quantificazione e quelli che invece andrebbero quantificati
Nella prima categoria io inserire fenomeni quali a il dominio di rappresentazione della realtà economica e istituzionale italiana che si stanno rivelando alla luce di Tangentopoli causalmente false e che hanno reso poi impossibile la formazione di una vera e moderna opinione democratica nel nostro Paese
Be
La formazione di una sorta di complesso partitico mediale che ha privilegiato i frequentatori di segreterie di partito e di salotti occultando la condizione dei cittadini comuni all'interno dei massimi
Ci il processo di stigmatizzazione dello stesso cittadino comune giudicato consumista ma significato minorenne egoista irresponsabile al quale hanno concorso largamente assieme a uomini politici intellettuali giornalistica operatori dei mass media
A questa prima categoria di danni non quantificabili in termini economici ma devastanti in termini sociali culturali e politici
Va materialmente aggiunta una seconda categoria relativa a danni che sono invece quantificabili benché su di essi ci siano pochi dati a disposizione
Si può comunque segnalare che c'è una gestione che appare fallimentare delle risorse umane se è vero che la RAI ha seicento dirigenti su trecentotredici mila dipendenti e che su circa mille cinquecento giornalisti effettivi solo cinquecento sono redattori semplice
Mentre gli atti sono direttori trentuno per nove testate con direttori e vicedirettori sedici caporedattore duecentocinque dirigenti circa trecento quadri intermedi circa quattrocento che le risorse delle sedi regionali sono largamente sottoutilizzati
Che ci sono all'incirca cinquantotto centri di spesa
Che appaiono abnormi situazioni come quella dei trecento miliardi spesi per appalti esterni e in particolare dei trentasei miliardi di lire spesi nel mille novecentonovantadue per appaltare all'esterno la relazione dico la redazione dei testi delle trasmissioni
O gli otto miliardi per registi esterni all'azienda
Che vengono spesi miliardi una rivista con riferimento al bilancio nel novanta ne stimo diciannove per produrre programmi inutilizzabili o inutilizzati
è per riparare questi danni che noi confidiamo non solo il parlamento nel futuro consiglio di amministrazione della RAI non solo le associazioni professionali e sindacali ma anche nei giornalisti e specialmente in quei de la seconda Italia radiotelevisiva
Da loro oggi vorremmo raccogliere notizie e punti di vista su due questioni fondamentali che sono quella degli aspetti che la questione morale nel rapporto tra il servizio pubblico ai cittadini
E quella di come potrebbe essere una RAI in cui la seconda Italia radiotelevisiva diventi finalmente prima
Bene ringrazio Morelli credo cambia
Messo parecchio materiale a disposizione per la per la discussione fatto anche di tentativo mi sembra interessante seppure nella frammentarietà e provvisorietà dei dati di rendere l'idea della dell'impatto che i diversi divi trasmissioni che hanno abbiamo preso in considerazione e hanno sul pubblico in relazione anche alla loro collocazione Allo Spazio avesse ad essi dato alla all'investimento di risorse che su di essi viene fatto dalla dal servizio pubblico credo possiamo subito comincia della discussione io darei
Se lui è d'accordo subito la parola al nostro ospite cioè a Vittorio Roidi presidente della Federazione nazionale della stampa ringraziandolo molto per la sua presenza
Ma sono io che ringrazio
Perché
Da quando sono qua cioè da nove mesi da quando i colleghi in un congresso dalla Federazione la stampa hanno inaspettatamente pensato di scegliere me io continuo a sostenere che questo poi è il luogo questa è la casa dell'informazione
E quindi credo che da parte nostra non si debba cercare di meglio
Cioè che gruppi cittadini organizzazioni sindacati colleghi comunque
Scelgano questo luogo per discutere dei problemi dell'informazione in questo Paese in realtà le forme la federazione e un sindacato e questa è la sua funzione principale anche se poi anche il contratto nazionale di lavoro ormai contiene alcune indicazioni
Perché invece il sindacato svolge anche una funzione di approfondimento di garanzia riguardo alla professione ai nuovi come la presunta per la professione si svolge alle regole della professione
Io mi sono voi avete già molta carne al fuoco vorrei fare qualche considerazione forse non totalmente mirata sul vostro tema
Però
Perché credo che siano comunque ne facciano parte
La prima è che questi settimane
I luoghi nei momenti dove noi discutiamo purtroppo nelle ultime nelle ultime settimane si è molto aggravata la situazione economica congiunturale vera e propria per cui le le poche energie della Federazione la stampa non vi dimenticate che il sindacato è un luogo dove dei volontari della categoria svolgo una funzione rappresentativa possibilmente continuando a fare la nostra professione proprio per non creare una frattura fra rappresentanti e rappresentati
Solo il segretario nazionale in realtà è un sindacalista a tempo pieno
Dicevo in queste settimane in realtà le energie stanno andando via quasi tutte per occuparsi dei colleghi viola Longarini del tempo di Telemontecarlo l'unica vertenze che per fortuna si è risolta con un accordo abbastanza positivo qualche giorno fa e quindi è ovvio che si debbano mettere al primo posto i problemi della disoccupazione della cassa integrazione di aziende cito il tempo perché a questo punto sta diventando un po'l'emblema
Di una lotta nei confronti di chi vuole interpretare le sinergie cioè uno strumento poi di economia aziendale in una maniera così selvaggia
E così limitativa invece dell'autonomia e dell'indipendenza di una redazione quindi le energie purtroppo vanno via soprattutto lì però in queste ugualmente in queste settimane in cui abbiamo fatto anche altre battaglie
è un cenno lo voglio fare
Io dico un po'provocatoriamente che non giornalisti in qualche modo non abbiamo una questione morale
Il Paese ha di fronte questa gravissimo scandalo politico affaristico
In cui ci sono delle colture delle categorie che secondo me pur con gravi problemi io trovo che voi fate bene a discutere stamattina io sono qua per farlo intendiamoci non per eludere le però possono andare abbastanza attesta oltre a discutere intendiamoci dei propri doveri e delle proprie responsabilità ma noi non abbiamo una questione morale ed è per questo che poi non riconosciamo
Almeno ad una parte della classe politica di questo Paese nel diritto di dire
Come si deve fare informazione in questo momento e per questo abbiamo risposto anche con molta Energia quella che io chiamo l'aggressione di Giuseppe Gargani tanto per usare nomi e cognomi
Il punto fondamentale mi pare sia che non si può fare una riforma delle istituzioni se non si fa una riforma o se non sia chiaro qual è il ruolo dell'informazione
Molto singolare che si parli di riforma delle istituzioni non si metta secondo me addirittura al primo posto il ruolo dell'informazione
Visto che poi passa attraverso di noi qualsiasi riforma
Che poi sia la riforma del Parlamento sia riformati di alcuni grandi noccioli del di questo Paese come la riforma della RAI tutto passa attraverso evidentemente le notizie che noi diamo al cittadino
E se poi il traguardo e il cittadino ecco evidentemente dobbiamo forse discutere all'inizio mi sono meravigliato che all'interno della Bicamerale non si discutesse subito d'informazione
Una volta durante un dibattito Benito rispose ma in realtà il compie la Bicamerale sarà anche quello ma non lo può essere
In questo momento che si discute solo di sistema elettorale
Credo che il banco di prova poi della volontà di riformare il sistema dell'informazione che però altri punti essenziali
In questo momento
Come in tanti altri degli ultimi trent'anni sia in realtà alla RAI
Si vede
Che ci sono partiti politici che sembrano disposti io lo dico con una certa
Ma ci credo poco però nel momento in cui Occhetto dice sì è vero benvenuto dice sia il vero dalla RAI dobbiamo abbassare le mani
Diamogli almeno credito per qualche settimana se non per qualche mese mi auguro per qualche giorno sperando che che questa legge passi dicevo l'aggressione di Gargani beh perché lascito perché in realtà dicevo proveniente non abbiano una questione morale ma noi abbiamo una grande questione che è la questione della nostra avesse un senso di responsabilità dei nostri doveri
Non roviniamo tanta gente
Credo che chiunque faccia questa professione entri in professione in questo Paese debba anzitutto riflettere sull'enorme potere che ha in mano
E quindi questo dovere e di capire di analizzare di approfondire come si può evitare
Di fare tanti danni e come si può svolgere questa professione nel rispetto dei diritti degli altri
Perché è vero che la libertà di stampa e qualche cosa che si può e si deve porre davanti a tutto il resto ma è vero che ci sono altri delitti che vanno rispettati e rispettando i quali si deve esercitare la libertà vista credo che molti colleghi lo dico perché è mio dovere dirlo
Generalizzando e questo è un errore ma l'analisi in questi mesi l'abbiamo fatta anche abbastanza attentamente in realtà non si rendono conto fino in fondo di che cosa vuol dire
Abbiamo fatto questa battaglia nei confronti di chi in Parlamento voleva creare una legge per limitare l'informazione soprattutto l'informazione giudiziaria per far sparire l'informazione
Io continuo a urlare il nome di Gaetano Vairo
Perché perché non me lo posso dimenticare questo disegno di legge che questo onorevole democristiano ha presentato ai primi di luglio in cui si proponeva al Parlamento di proibire ai giornalisti italiani di pubblicare l'avvenuto arresto
In questo paese di una persona non parliamo di avviso di garanzia non parliamo dell'eruzione procedere non paga di avvenuto arresto di una persona
Nel Parlamento di questo Paese è stato presentato un disegno di legge di questo genere
Ecco perché la reazione è stata e Necci adesso non la faccio lunga intendiamoci mi pare che del resto dallo stesso Parlamento ma dal presidente della Repubblica da Napolitano da Spadolini all'interno di tutte le forze politiche avvenuta con la coscienza che questo problema della deontologia
E dei limiti dove il giornalista si può spingere un problema che si deve risolvere con l'autoregolamentazione non con le leggi anche perché le leggi non servirebbero
Perché il giornalista quando a una notizia ha il dovere di pubblicarla c'è scritto nella legge dell'ordine e ed è sempre valido
Per fare un altro esempio mettendo proprio fino in fondo il dito nel nel nelle nostre piaghe perché ne abbiamo ed è quando si è discusso di Domenico Signorino il pm del famoso processo maxiprocesso e
E purtroppo
Ha compiuto un gesto estremo di fronte al quale abbiamo dovuto riflettere con grande rispetto e con grande senso del dovere be'quella è una notizia però non è che si potesse non pubblicare che Domenico Signorino era stato ascoltato era andato a farsi ascoltare penalista ed era coinvolto in un'inchiesta giudiziaria quindi il problema è di autoregolamentazione il problema
Direi per scendere poi
Devo dire che in questi mesi da quando frequento queste stanze mi occupo Spinu specificamente dei problemi di questa categoria che chiedo sommessamente però oddio aiutare annaspa Carla la categoria
Fra prima e seconda
Rai fra prima e seconda informazione abbiamo già un problema dei problemi spaventosi da questo punto di vista la distinzione fra giornalisti della Rai e giornalisti della Fininvest
I giornalisti diciamo delle altre televisioni è già un grandissimo problema può e sindacalmente perché spesso i giornalisti gli altre televisioni sono poco sindacalizzati
Malore culturalmente allora professionalmente
Come interlocutori
E abbiamo un secondo problema di confronto di contrasto io devo dire in Italia fra i giornalisti della carta stampata e i giornalisti radiotelevisivi
Che è una cosa pericolosissima
Purtroppo c'è questa moda da parte dei giornali stampati di parlar male della RAI e dei colleghi che lavorano in quelle televisioni in una maniera spesso meschina veramente e non lo dico perché ci dobbiamo invece
Compattare come forza corporativa ci mancherebbe altro che stiamo discutendo ora c'è una professione lo dico perché invece tutti i giorni c'è questa esercitazione io sono stato RAI per dodici anni intendiamoci bene ne sono uscito tredici anni fa combat
Tutto questo al di là poi dei giochini che cioè non ce ne importa poco è però in realtà crea delle contrapposizioni abbastanza profonde in questo senso
Al di là ripeto degli slogan capisco che voi vogliate analizzare un certo tipo di trasmissione al servizio del cittadino
Su questo e ho finito io vorrei permettermi due o tre cose
Beh
Io non so certamente Facci faremo molto bene facciamo molto bene ad analizzare anzitutto la partecipazione del cittadino all'informazione cioè cittadino protagonista dell'informazione all'interno delle trasmissioni
Perché ci sono molti modi di di di chiamarlo di invitarlo di farlo partecipare da chi telefona a a una trasmissione non si sa chi Emil si gli si chiedono norme ma spesso eppure fa sullo certamente fasullo
E Telefono giallo Chi l'ha visto offrono secondo me dei Problemi propongono dei problemi di coscienza di serietà professionale anche molto profondi ma lasciamo stare
Poi ci sono i cittadini di Samarcanda ci sono i cittadini di Diogene ci sono i cittadini ospiti o che in qualche modo gli si mette un microfono sotto al naso gli si fa parlare i nodi ripeto molto contrastanti e molto discutibili
Quindi e giusto che si metta il dito su questo modo anche di far partecipare il cittadino lo strumento che non è uno strumento nostro ma che è uno strumento pubblico
Io vorrei prima qualcuno citava non mi ricordo se Morelli citava citava il problema del garante cioè dell'Ombudsman
Qualche settimane fa è uscito un articolo molto interessante in questa Rivista dei problemi dell'informazione diretta da Murialdo in cui un giornalista americano
Che è un bus un anno in un giornale americano racconta l'esperienza dei dei garanti dei lettori dei giornali americani
Molto interessante perché qualche cosa totalmente al di fuori delle nostre esperienze che io vi spingo se possibile ad esaminare perché poi è vero che le esperienze italiane sono quasi inesistenti noi al Messaggero qualche anno fa emiliani fece un esperimento con un minimo Branca il professor Branca ex presidente della Corte Costituzionale garante del giornale era un garante che scriveva sul giornale che pubblicava
A differenza di quello che affatto Ottone per Repubblica e quello è stato il grande limite e mi pare che il nuovo garante che Corbin realtà non stia pubblicando anche se Scalfari pare che abbia capito che si debba pubblicare se non cittadino non ha nessuna nessuna nessuna percezione di che cosa fa il garante pare che l'il Garante risponda per lettera al cittadino che mi ha mandato una richiesta che mi pare assolutamente inefficace riguarda la funzione di rapporto fra il giornale eccitati
è però hanno detto che non si capisce perché in Italia non si non si abbia il coraggio se come non se ne approva il coraggio non se alla cultura di fare quello che fa il paio X ma dov'è la differenza a differenze che Pais il garante è un signore che ha un contratto da direttore
Che è nominato dall'azienda e che è direttore come il direttore del giornale
A il suo completa capacità di scrivere quello che vuole di rispondere quello che vola cittadino certi probabili avrà anche lui nel momento in cui scopre e e dice al cittadino tu hai ragione il giornale ha sbagliato fa un danno al giornale ma questo mi pare normale ma la grande serietà che che discenderebbe da questo da questo rapporto col cittadino mi pare
Che i direttori italiani perché qualche volta i direttori di voglio proprio poi qua al microfono a dire perché non fanno le cose e io sono io sono un redattore ordinario e posso anche discutere che non mi faccia piacere domani mattina il mio giornale vedere vedere che ho sbagliato e che si dica sul mio giornale però il direttore lo vuole questo rapporto col cittadino nuovo non lo vuole non lo vuole neanche scappa
Ecco
Però ci sono
Secondo me poi detto che i cittadini possono essere protagonisti io continuo e principalmente a discutere di che cosa dobbiamo fare noi cioè secondo me è il problema è il nostro ruolo di tramite fra il cittadino e la notizia beh io sono voglio esagerare ma tanto per far capire come la penso senza peli sulla lingua totalmente io ho letto una cosa che mi ha lasciato strabiliante o ma che mi riempie di soddisfazione di una collega dello Shinto un posto che poiché fa la cronista
Il giorno in cui è andata ad una manifestazione sui diritti civili ha partecipato ad un corteo sui diritti civili
è stata minacciata di licenziamento
Perché in quel giornale chi fa cronaca non può esprimere la propria opinione
Non la può esprimere sul giornale non la può esprimere comunque in pubblico altrimenti la sua credibilità di cronista
Inficia secondo quella concezione i giornali pensate quanto siamo lontani in questo Paese da una cosa di questo genere
Ripeto non forse non si deve esagerare perché poi siano espressione di una cultura però credo che si possa fare molto per migliorare il nostro senso di responsabilità ricordarsi di quali sono i nostri doveri perché tocca veramente a noi in questo momento di crisi
Morale e politica di questo Paese noi abbiamo un compito delicatissimo pure buon lavoro
Grazie al presidente eroi di per questo saluto anche per queste riflessioni credo siano per tutti noi e utili io concordo con la sua affermazione che i giornalisti non hanno una questione morale in un senso e credo che ci intendiamo c'è un altro senso però
In cui il mondo dell'informazione strettamente legato e corresponsabile non nel senso naturalmente che i provini negava e che anch'io nego
Con quello che sta succedendo quello che sta succedendo e la crisi di una intera classe dirigente non è la crisi dei partiti
O degli imprenditori o degli alti funzionari della pubblica amministrazione e la crisi della crisi di una classe dirigente che a un certo punto ha perso
I rapporti con il mondo dei cittadini con la società civile o chiamatela come diavolo vi pare e questo si è riverberato ma in modo visibile
Anche nel modo con cui è stata fatta l'informazione parliamo oggi dell'informazione pubblica
Nel caso l'informazione pubblica il problema è ancora più acuto se vogliamo ma si potrebbe dire in generale e proprio per quel legame stretto
Ero ivi affermava e sul quale io concordo tra la riforma delle istituzioni
Il modo di fare informazione in Italia credo che questo sia il punto questo stretto rapporto OSCE in positivo e c'è anche negativo noi siamo qui non per fare processi figuriamoci non credo avrebbe grande influenza qualunque genere di processo e volesse fare una cosa come il nostro movimento ai ai giornalisti per la questione morale ma accetto un'assunzione di responsabilità per la loro parte
In modo diffuso totalmente differente naturalmente da quello che
Ha investito altri altre parti della della classe dirigente del nostro Paese il mondo né informazione lo deve fare perché senza il mondo dall'informazione insomma Hondo dell'informazione che abbia questa idea di ristabilire i rapporti con i cittadini da questa crisi certamente non si esce son d'accordo vorrò vedere non bastano da questo punto di vista di forme
Diciamo istituzionali in senso stretto ci vuole una riforma istituzionale in un senso di un largo questo parte però da una accertamento dei danni appunto prodotti dalla dalla questione morale il primo il più evidente dei quali sul versante dell'informazione che in questo Paese è stato possibile che per quei dieci quindici anni vent'anni quello che era si sia fatto quello che si è fatto senza che ci fosse una opinione democratica
Una opinione pubblica democratica che si forma non esclusivamente ma certo con il decisivo contributo dei mezzi di informazione che potesse cogliere interpretare e giudicare
Quello che stava succedendo credo che questo sia un peso che anche i giornalisti portano sulle loro spalle non perché Alitalia nel più di quanti e abbiano non certo per fargli il processo alla Gargani ma per dire che anche il conflitto che c'è stato e che c'è tra il mondo l'informazione il mondo dei partiti
Si può risolvere soltanto cambiando il modo di fare informazione sui cittadini e con i cittadini altrimenti resta una guerra interna
Ai vertici di questo paese di cui ai cittadini come per altri conflitti di questo genere sinceramente rischia di interessare poco e questo significa anche una perdita di occasioni di di forza di maggiore potere contrattuale per il mondo dell'informazione
Non è che vogliamo spaccare la categoria dei giornalisti parlando di prima di seconda Italia ma registrare che c'è questa spaccatura semmai cercare di promuovere
Modo di considerare le gerarchie della qualità
Del modo di fare informazione
Con criteri differenti da quelli con cui in questo momento queste gerarchia vengono stabilite ma con nessuno stile politico qual punto ripeto non è che avete di fronte Nembo Kid quindi non non potete temere niente da noi
Sul garante dei lettori sono totalmente d'accordo Corraini
Quella di Repubblica è una specie di caricatura del Paese assomiglia molto a quella cosa e ne critichiamo sempre nei partiti nelle amministrazioni che istituiscono il difensore civico e poi lo leggono in consiglio comunale in Consiglio regionale no
Non si capisce perché poi dovrebbe essere in realtà è lo stesso identico problema con con agli stessi con gli stessi limiti
Sul garante del lettore in Italia ne potremmo fare
Una divertente casistica che magari di manderemo un altro momento mi pare che c'è Stefano Gigliotti che deve partire se non sbaglio allora inviterei magari a sedersi per rendere la cosa meno ufficiale qua vicino
Ma non è un microfono che funziona Gigliotti nella sua duplice veste dei vicedirettore ecco va bene
Clark nella sua doppia veste Jekyll e Hyde cioè di vicedirettore del GR uno di segretario dell'ordine dei giornalisti
Diretto
Del vostro degli del nostro di
Sono convinto che è necessario spingere e con più vigore verso un'informazione che ponga al centro il cittadino con tutte le sue ansie suoi fermenti i suoi problemi piccoli e grandi della vita quotidiana e quello che credo nella radiofonia insomma nel nel mio lavoro in quello della mia e della mia redazione facciamo quotidianamente tentiamo forse tante volte non ci riusciamo di aiutare il cittadino coinvolgendo ecco aiutarlo proprio districarsi nei meandri di un amministrazione dei servizi che è assolutamente carente
Carente confusa e che quindi necessita un supporto forte dal punto di vista informativo
Temi come la sanità la casa le pensioni risparmi argomenti che incidono direttamente sulla qualità della vita di tutti noi ma soprattutto dei soggetti deboli dei
Categorie più disagiate e stanno riscuotendo
Tra il pubblico dei radioascoltatori una sempre maggiore attenzione questo
Lo testimoniano anche gli indici d'ascolto
Quelli della radiofonia
Sono inferiori ma qua non tanto perché in un orario per esempio quello di GR uno spazio aperto dalle undici abbiamo un ascolto
Fisso quindi senza contare le automobili e tutto il circolante di tra le seicento e le settecento mila persone nello speciale GR uno arriviamo a due milioni quindi provini lo sa che ha fatto responsabile di speciali per tanto tempo insomma quella fascia d'ascolto
In cui
L'attenzione del pubblico è forte e quindi anche la radiofonia ha una sua funzione
Tanto per dare un altro dato sui costi
Un dato sui costi di queste trasmissioni io dico che la nostra redazione che fra quattordici trasmissioni alla settimana
Se il conto avevo tentato di farlo circa
Diciamo nel palinsesto indenne i palinsesti invernali da per il da ottobre fino alla fine di giugno fa circa cinquecento ore di trasmissione il costo allora cinque persone un collaboratore preso da una scuola di giornalismo dalla
E non segnalato da chi da qualcuno
Ci costa quarantacinque milioni in tutto però
Devo dire che questo è un prezzo che pagano anche gli ospiti perché non li vogliamo più diciamo gli spread
Quindi dicevo noi facciamo quello che possiamo fare con le nostre trasmissioni anche intervenendo laddove possibile per rimuovere situazioni di ingiustizia che vengono compiute nei confronti del cittadino ma più che altro ecco facciamo
Cerchiamo di colmare quel disorientamento generale che coinvolge tutti credo anche noi disorientamento generale proprio sull'amministrazione di servizi che deriva da una legislazione schizofrenica tra bisogna dirlo che sta facendo diventare
Pazzi info tutti i guanti
Ma voglio entrare subito nel tema informazione di servizio sì no o come io devo dire
Che rispetto a qualche anno fa è diventato un po'più facile
Entrai fare un'informazione di servizio e mi spiego nel passato cinque anni fa quando ha cominciato questa esperienza professionale diciamo di GR uno spazio aperto perché faccio altre cose non è che faccio solo questo
Che è una trasmissione che diretta servire proprio il cittadino sembrava a molti anche in redazione anche insomma tra colleghi che avessi deciso di ridimensionare
Un po'il
Il mio ruolo professionale avendo abbandonato i grandi dibattiti di politica interna economica sindacale che pure ha conseguito per tanto tempo
Dico i colleghi questa sensazione che ho vissuto direttamente sia pure senza essere espliciti sembravano proprio considerarmi quasi un prepensionato costretto secondo loro a fornire un'informazione
Diciamo così di serie B. questo è vero insomma anche nelle redazioni Vittorio bisogna ce lo diciamo chi fa questo tipo di informazione che non fa il commento su certe cose insomma fa un infermo fa un'informazione
Così residuale
Beh oggi però dicevo prima distanza di anni bisogna riconoscere che c'è un certo ripensamento no sul nostro modo di fare informazione anzi devo dire che stiamo assistendo ad una vera e propria corsa
Beh forse in Italia così corre sempre in soccorso di quello che sembra essere il vincitore vi do una corsa a riportare il cittadino
Al centro di tutto e quindi anche dell'informazione questo almeno a parole se non ancora anni fa
Io dico che dobbiamo spingere anch'con più forza per un'informazione di società e non di Palazzo
E tutto quello che sta accadendo nel mondo politico l'avete accennato anche prima sta a dimostrare che la stampa e la RAI che servizio pubblico si sono dimenticati effettivamente per troppo tempo dei problemi della gente
E quindi sembra maturo il momento in cui è necessario ristabilire in termini corretti un patto tra giornalisti e cittadini e dare un nuovo significato e qui sono d'accordo con voi al concetto di servizio pubblico radiotelevisivo
Secondo me questo concetto deve partire da una netta distinzione tra diritto ad informare e diritto ad essere informati il diritto ad informare spetta tutti spetta ai cittadini spetta ad ogni azienda editoriale
Invece per corrispondere in pieno al diritto del cittadino ad essere informato è necessario un servizio pubblico un servizio pubblico che faccia appieno la sua parte che forniscono informazioni a tutto tondo quindi anche
Quella diretta proprio a risolvere i problemi dei cittadini
Ecco perché sono convinto che nel futuro la RAI dovrà mettere al centro del suo piano editoriale la cosiddetta informazione di servizio
E non si tratta si badi bene soltanto secondo media aprire nuove repubbliche nuovi spazzino orari magari di maggior ascolto rispetta quelli che oggi vengono assegnati alle trasmissioni che hanno questo taglio ma si tratta invece di ribaltare
E qui son d'accordo
Un'altra volta con loro poi ci saranno anche dei momenti di disaccordo
Si tratta proprio di ribaltare lo stesso concetto di notizia in tutti gli spazi informativi sia nei telegiornali sia nei giornali radio mettendo finalmente in primo piano
Proprio quelle notizie che riguardano i temi che toccano direttamente la qualità della vita della gente
E si tratta allora di un cambiamento radicale di cultura della comunicazione che è necessario far passare nelle redazioni attraverso un dibattito all'interno delle stesse proprio sul modo di essere giornalista del servizio pubblico oggi
Perché oggi è un momento diverso nel nostro Paese
Questo non significa che non si debba parlare più di politica estera di politica interna di questioni etiche di questioni sociali alle quali dovrà comunque essere sorvegliato lo spazio che meritano si tratta invece di far sì che temi come quelli della salute dell'ambiente della qualità dei servizi e che sono proprio i temi sui quali si è rotto il rapporto di fiducia tra partiti e cittadini e questo lo vado ripetendo da anni ritrovino una loro dignità in tutti gli spazi informativi del servizio pubblico anche attraverso la collaborazione delle associazioni dei cittadini
E qui veniamo al quelle cose su cui non siamo d'accordo
Non credo che per fare questo
Sia necessario creare nuovi codici norme complicate architetture legislative per vincolare l'azienda radiotelevisiva pubblica credo che sia molto più positivo e concreto aprire un confronto tra giornalisti della RAI e non solo qua perché il discorso sia pure più basso
Tre giornalisti della RAI e organizzazioni dei cittadini proprio per rendere più equilibrato questo rapporto tra diritto dell'utente e il nostro dovere è nostro dovere di fare informazione
Io credo che solo da un confronto di questa natura
Posso a scaturire la creazione di un nuovo modello di comportamento perché opera nell'informazione pubblica e che posso poi di fatto
Concretamente vincolare la RAI a uniformarsi a quel progetto di revisione del modello informativo
Di cui stiamo parlando
Certe qui parlo come rappresentante dell'ordine dei giornalisti questa esigenza di fare riferimento al cittadino è oggi più presente che nel passato inno e quindi non ho difficoltà
Ad accogliere quella proposta che facevi prima del la del
Debiti in quella proposta sta in base alla quale l'ordine dovrebbe inserire i temi legati alla tutela dei diritti dei cittadini la didattica delle scuole di giornalismo
è una cosa alla quale non aver molta non avevamo pensato devo dire che ero io ha ricordato molto bene che in questi mesi
Abbiamo avuto pensare a tante cose comunque che è importante fare e che faremo e ne parleremo coi in e ci darebbe anche dei consigli
è importante perché è necessario che le nuove generazioni cambino anche il modo di proprio la loro cultura della comunità
E allora se è vero come credo che sia vero che la professionalità
Non è soltanto appunto un dato tecnico
Quindi è una cosa che vado ripetendo un po'spesso ma anche un dato morale e dobbiamo chiederci oggi se è morale riempire i nostri spazi informativi quasi esclusivamente ancora oggi quasi esclusivamente di notizia di Palazzo la gente stremata non ne può veramente più
E non già di tutte quelle notizie che possono aiutare concretamente il cittadino nel nella vita quotidiana
Mentre abbiamo comunque il dovere di corrispondere esattamente direi a tutto tondo a quel diritto costituzionale del cittadino ad essere fermato
è proprio nei giorni scorsi l'ordine nazionale dei giornalisti e non soltanto
Hanno elaborato la Carta dei doveri questa questa benedetta Carta dei doveri che non è un codice
Non è ma è è soltanto un contenitore di principi di comportamento corretto
Per
Rispettare meglio il diritto all'informazione del cittadino la tutela della dignità della persona l'esattezza della correttezza delle notizie e l'autonomia nell'esercizio della professione giornali
Dica un qualcosa cui fa riferimento concretamente quando siamo impegnati sulla macchina da scrivere per ragioni
Del nostro lavoro
E proprio per rendere più stretto questo rapporto con il cittadino l'ordine nazionale ha istituito un numero verde
Per l'inoltro di segnalazioni proteste richieste da parte dei cittadini che per qualsiasi motivo intendano intervenire sulle notizie gli articoli e gli apprezzamenti apparsi sui giornali o che comunque ritengano
Chi è che ritengano certe notizie non veritiere inesatte o errate ecco devo dire subito che si tratta di una iniziativa sperimentale di monitoraggio che ci serve come termometro
Delle sensazioni dei cittadini rispetto alla lettura dei giornali posso dire che insieme con quelli finora ed ecco abbiamo visto che Fini insieme con quelli che si lamentano perché colpiti direttamente da qualche articolo da qualche servizio
Ci sono molti cittadini che si lamentano perché attivo funzionamento di tanti settori della pubblica amministrazione lamentano un clima di confusione anche informativa che si registra all'interno dell'apparato dello Stato
E quindi ecco siamo anche come ordine sempre più vicini ciò cerchiamo di recuperare perché abbiamo fatto tanti sbagli effettivamente nel passato e quindi tentiamo di recuperare questo divario che c'è stato per tanto tempo
Anche fra noi giornalisti e cittadini
Dunque anche da questa esperienza del del Telefono Verde esce fuori che c'è una carenza di informazione
Da parte nostra sui temi che interessano
Direttamente il cittadino
Che la strada da compiere e ancora abbastanza lunga ma che comunque si tratta di una strada obbligata per recuperare la fiducia della gente per promuovere un diretto leale e trasparente rapporto fra cittadini e stampa
Incontriamoci più spesso prima di pensare
L'architettura legislativa abbastanza complicata incontriamoci parliamo e facciamo sì che occasioni come utili come queste si ripetano ancora non rimangano una cosa in sé una
Una così isolata
E che si possono quindi mettere le basi lavorando tutti insieme in direzione di un obiettivo comune quello di rendere più equilibrato come avete detto voi come insieme siamo convinti anche noi nel servizio pubblico radiotelevisivo in particolare il rapporto tra questo diritto ad informare e il diritto del cittadino ad essere informato che è un diritto costituzionale che non possiamo dimenticare
Venne
Ringrazio molto Stefano G. Gotti che in partenza auguro anche molto viaggio e per questo intervento che ha toccato mi pare tutti i temi della riflessione comune che stiamo facendo e in particolare mi pare si sia soffermato sui due aspetti che poi ci interessano di più uno è quello di che cosa è successo diciamo dal punto di vista del rapporto tra il mondo l'informazione pubblica in particolare e la vita del cittadino in questi anni quindi il tema dei danni prodotti dalla questione morale e il secondo è che cosa può essere fatto per promuovere la seconda Italia radio televisiva come noi l'abbiamo chiamata oppure come Gigliotti ha ricordato questa
Informazione di serie B dal punto di vista delle qualità per professionali presunte diciamo e dal punto di vista della collocazione degli spazi promuoverla invece nella nella serie A o a livello di una prima Italia quindi grazie Girotti anche per aver conto i punti infine che ci interessa raccogliere da questa tribuna io darei la parola a Riccardo Bonacina tutti lo conoscono per via del coraggio di vivere
Per ascoltare il suo intervento
Grazie innanzitutto devo fare una precisazione proprio però un motivo di trasparenza sul costo del coraggio di là che non è
Ottocentoquaranta milioni me costa per cento puntate cinque serate speciale sui quattro miliardi circa trentacinque milioni a puntata questo era doveroso per correggere il un'informazione
Allora veniamo adesso la questione che Ponti Allen che avete posto e che mi sembra interessante se esiste una questione morale
Per il sistema pubblico radiotelevisivo
A mio parere esiste da due punti di vista da un punto di vista delle risorse e da un punto di vista e qui uso il vostro linguaggio il vostro slogan titolarità del cittadino avete letto Cittadinanzattiva credo che questa sia una provocazione una provocazione giusta
E anche da questo punto di vista esista una seria questione morale per quanto riguarda le strategie il controllo è la programmazione di questo sistema pubblico radiotelevisivo
Allora veniamo subito questa seconda sarà questo secondo punto quello della titolarità del cittadino e cittadinanza attiva
Io spesso quest'anno proprio anche immaginando questa trasmissione siccome c'è Giovanni Anversa a cui va il merito di almeno il cinquanta per cento la trasmissione quindi poi il suo giungere non sempre ho sempre insistito per una tv che non risolve i problemi cioè non è la più il garante civico non è il conduttore il lo sceriffo questo panorama desolato ma alla tv
Una trasmissione è veramente una trasmissione una un ponte una a un servizio di informazione che deve mettere a contatto che può mettere a contatto delle esigenze delle domande del il bisogno di informazione con delle informazioni
Così io ho concepito questa trasmissione
E ritengo che invece troppo spesso la tv si voglia sostituire nella soluzione dei problemi
Non so se ce la fanno sosteneva e comunque un imbroglio puzza quando quando qualcuno dice risolve il problema c'è puzza d'imbroglio dico solo queste
Ecco attori l'altra cosa importante è che spesso anche quando c'è il numero legale presso le segreterie telefoniche i numeri numeri verdi non mi riferisco al vostro che è giustissimo ma nelle trasmissioni televisive le trasmissioni televisive
Il il in pubblicò il telespettatore diventa rimane comunque cioè l'opinione del telespettatore ingrediente di spettacolo
Cioè non il lo spettatore il telespettatore non è parte attiva parte decisionale nello spettacolo
Nello spettacolo o nell'informazione quindi voglio dire anche questa questa modo delle segreterie
Cioè in sé non significa nulla ecco questo volevo dire
Perveniva alcuni in questo senso non citare alcuni dati della trasmissione che appunto è stata concepita chiaramente modello però sicuramente un'esperienza un'esperienza che magari che finirà presto
Non abbiamo dato voce in queste fino ad oggi è andata settanta puntate ce ne mancano trenta
A trecento l'associazione di volontariato italiano dato voce vuol dire che hanno presentato le loro esperienze oppure sono venuti in trasmissione a fare il loro lavoro nel senso che sono in comunicazione con i cittadini che telefonano
Danno dei punti di riferimento da lontano dell'informazione oppure sono collegati in diretta con la trasmissione
Allora sono centralino sono arrivate tre mila telefonate grazie proprio alle associazioni che abbiamo coinvolto a queste trecento abbiamo coinvolto sono state base due mila richieste di aiuto le chiese aiuto non vuol dire il caso disgraziato
Prego il caso disperato volo sfigato come si dice richieste d'aiuto vuol dire che spesso la gente trascina per dieci vent'anni un problema che diventa drammatici sono perché non all'informazione giusta perché non vengono date non vengono passate dell'informazione
Allora riuscire a dare delle informazioni giuste due mila persone
Insomma una cosa che fa che fa piacere some
Sì ti senti utile ti senti senti rispondere a un servizio pubblico
Altre
Cinquecento persone invece hanno scelto su questa ammissione di fare volontariato quindi persone che anche lì magari due tre anni quattro anni diciamo mi piacerebbe fare volontariato però non trovano il contatto non trovava mi sono messa a disposizione grazie alla Fondazione tagliava il volontariato
Di alcune associazioni ognuna evidentemente nella zona del Paese
Di appartenenza
Ecco allora dicevo questo è alla la prima grande mostra una mala morale la partecipazione attiva del cittadino ma i meccanismi di gestione della RAI ma anche ai meccanismi alla come partecipazione all'informazione
La seconda nuove addirittura banale quella delle delle risorse anche con l'aggiornamento del mio dato Sorbo avete citato qui per quanto riguarda la tv
Cinque trasmissioni mi sembra che oggettivamente siano le cinque trasmissioni che tentano non avessi sono sui criteri che avete detto
E sarà un investimento a rispetto ai due mila miliardi di canone che sono solo il cinquanta per cento degli introiti è un investimento di dieci miliardi l'anno insomma più o meno adesso miliardo più miliardo meno
Sono cinque trasmissioni su tre reti sono svenuto cinque trasmissioni
Insomma dietro questo non bisogna che ci sia una strategia non c'è un pensiero presente queste trasmissioni finiscano
A chi va bene nel senso come come a me o qualcun altro il trenta aprile e che durante l'estate la RAI non abbia nessuno perché ha uno sportello in questo senso mi è una Cazzato
Cioè non c'è il pensiero non c'è strategia
E devo dire anche che queste trasmissioni più vanno bene il caso vi fece non c'era Mariella Milani però il suo caso mi sembra cioè
Diciamo
Mi sembra è emblematico più vanno bene possono mal sopportati in genere no perché secondo i nuovi calcoli della tecnostruttura di questa dell'azienda RAI
Che ha bisogno non dei cittadini ma dei figuranti che li paga sessanta mila sessanta mila lire la partecipazione figuranti
Somme carismi atroci cioè dimostrare che buttare più pubblico per share con meno soldi spendendo meno non dando clientele ecco una cosa che scombina ed è mal sopportata grazie
Questa
L'ultima l'ultima cosa che volevo dire ecco un'attività oltre i numeri verdi evitiamo basta con questa ipocrisia della tv dall'accesso spazio libero ciecamente cioè sono logiche dal veramente da Unione Sovietica ancora cioè si facciano trasmissioni non Silvia questa queste telecamere fisse adulatore disgraziati no basta l'ultima cosa volevo dire a me preoccupa molto le scelte per il prossimo anno a proposito di partecipazione e qui credo che l'Usigrai e la Federazione della stampa anche l'ordine dei giornalisti
Forse dove non so appunto a ci saranno dei momenti credo istituzionali in cui ci saranno dei confronti cioè c'è una la Rai ancora in mano a una dirigenza
Senza punti di riferimento cioè con traballante legittimazione e e stanno chiudendo i palinsesti per il prossimo anno non solo rendendo conto che
Bene grazie Riccardo Bonacina per il suo intervento icastico preciso
Penetrante direi molto legato ai temi che ci interessa discutere lo ringrazio anche per averci dato Giovanni inversa che saluto mi scuso per non averlo
Per non averlo citato prima mi scuso anche una sequela di scuse per i calcoli in effetti anche non avevamo questo dato dei trentacinque milioni a puntata il calcolo è stato fatto qui deduciamo sulla base dell'ammissioni fatte fino a quel momento in cui eccetera quindi
Ringrazio anche di questa precisazione io credo che tra le cose che ha detto Bonacina sulle quali mi sento di convenire del tutto ci sia un un tema che può essere lanciato subito che questo dei palinsesti del prossimo anno e quello anche di che cosa succede quest'estate noi
Da sei o sette anni cinque anni non mi ricordo quanto ci occupiamo della emergenza estiva cioè di tutte le situazioni di emergenza che si generano in relazione alla stagione estiva
O per le condizioni climatiche o per le ferie del personale o perché la gente si sposta ci sono ingenti spostamenti di masse umane da una parte all'altra
Dell'Italia e che generano situazioni di emergenza di abbandono
Eccetera su tutto questo varrebbe la pena potrebbe valere la pena che si aprissi appunto uno sportello una finestra o quello che sia e questa è una cosa di cui ci si potrebbe di cui ci si potrebbe occupare subito
Io se siete d'accordo darei la parola a Mariella Milani visto che è stata citata e poi a Giorgio Bolzoni che poteva andare via ma che qui lo ringrazio anzi deve essere di essere doveva essere presente
Mi pare comunque nell'intervento del dall'intervento di Bonacina proprio venga perfettamente fori qual è la differenza tra la prima Italia la seconda Italia radiotelevisiva che era una così delle nostre ipotesi
Di lavoro forse un po'esagerata ma insomma mi sembra che sia dai dati sia dalle considerazioni sia dalle esperienze questa ipotesi si prenda confermarsi
Ma innanzitutto io credo che tutto quello che ha detto marca mo'Marco Morelli vada assolutamente sottoscritto e forse non è
E forse appunto non è un caso che da sei anni e cioè da quando è nata Diogene il Movimento federativo democratico è stato il nostro primo punto di riferimento
La scelta e anche la selezione delle notizie quindi questo rapporto di collaborazione va avanti da sei anni
Ma
Quello che su cui invece io credo bisognerebbe riflettere
E proprio la dicitura di questo di questo nostro occasione d'incontro
E cioè pensare semmai possibile in un'azienda come la RAI così scossa dalla crisi che tutti sappiamo che questa seconda Italia radiotelevisiva possa diventare la prima ma io ho seri dubbi vi dico anche perché come forse tutti voi sapete Diogene è stato come dire il primo esperimento
Di istituzionalizzare in un telegiornale della RAI una redazione tematica no in qualche modo alla pari con le altre redazione Interni Esteri eccetera eccetera
E questa redazione nata appunto nel mille novecentottantasette quando veramente insomma l'Italia dei cittadini
Era rappresentata poco e male dalla televisione pubblica
Nacque appunto nel mille novecentottantasette dopo una serie di indagini di ricerche fatte dal Censis sua intuizione felicissima del direttore Alberto la Volpe e nacque con uno staff come dire di giornalisti cosiddetti autorevoli no del telegiornale che c'erano
Mellone i c'era che faceva il caporedattore allora poi Pastore che si doveva occupare appunto dei politici e quindi di mettere i politici sul banco degli accusati
Poi c'era appunto Lubrano che era il conduttore di questa trasmissione e io che passavo come da inviato speciale alla redazione cronaca fare l'inviato per questa nuova redazione che nasceva doveva essere appunto la redazione diritti del cittadino
Ed era un'ipotesi davvero affascinante quella di istituzionalizzare una redazione all'interno di un telegiornale che doveva occuparsi solo dei diritti negati ai cittadini bene questo esperimento è stato senza dubbio felicissimo allora come dire Diogene fece davvero notizia no perché non c'era nessuna trasmissione che si occupava di questo da altri colleghi del TG uno non lo facevano lo faceva
In qualche modo aveva cominciato a farlo però dopo mi pare uno mattina con Puccio Corona che aveva questo questo suo spazio mi pare che si chiamasse no la grana quotidiana però insomma era sempre come dire marginalizzato rispetto alla grande informazione
Quella che deve in qualche modo sicuramente essere destinata a tutte le fasce orarie quindi avendo un grande pubblico bene questo non evidentemente non era un'esigenza sentita perché non era ancora scoppiata Tangentopoli
Perché ancora non ci si era resi conto di quanto non si potesse andare avanti io stessa
Come dire che facevo l'inviato di cronache dei occupa devo abituato a occuparmi non so di mafia o di camorra eccetera eccetera quando sei anni fa cominciai a girare per gli uffici postali per la prima volta mi sono resa conto sei anni fa di quanto fosse difficile vivere quotidiano
Come e di definisco io dei tanti signor nessuno
Schiacciati come dire da un'arroganza terribile davano Palazzo che indifferente lontano e soprattutto da una situazione di servizi pubblici che sei anni fa forse adesso qualcosa è cambiato davvero da terzo mondo
E allora io dico che appunto se i nostri politici forse fossero entrati negli uffici postali o all'anagrafe o negli ospedali italiani forse Tangentopoli non solo non sarebbe scoppiata ma insomma la situazione e la crisi della politica sarebbe meno grave di quella che attualmente ma perché dico che è un po'difficile un po'utopistico quello che la seconda Italia Radio devi sia diventi prima
Perché appunto la storia di Diogene in qualche modo consentitemi non è assolto assolutamente come dire un modo per rivendicare aprì una primogeniture o per apparire più importanti degli altri ma emblematiche credo che insegni qualcosa perché quando è nato di oggi nei sei anni fa era messa come dire
E doveva essere un quarto d'ora ogni giorno nel telegiornali più importante per lo meno per per quello per quello che riguarda l'audience
E dovevo occupare un quattro ore al giorno nella fascia oraria maggiore e ce ne occupavamo per sei giorni alla settimana quindi aveva come dire davvero una grande importanza
E poi Mammano Mammano ma ma non è stato assolutamente ridimensionato questo spazio non lo stante che costasse sette otto milioni a poppa perché costava niente perché costava niente
Non vuol dire che gli altri convogli altri colleghi sono degli spreconi ma è evidente che se tu sei all'interno di un telegiornale dove e hai un reparto di montaggio come dire che quello che serve il telegiornale ai giornalisti interni che lavoro non è chiaro che costa di meno perché ha bisogno di meno collaboratore di meno strutture e quindi è chiaro che si utilizzi le forze interne che ci sono e non vengono utilizzate un programma costa di meno di altri quindi ecco certamente ci sono dei grandi sprechi molti programmi però è anche vero che bisogna poi sapere se questi colleghi possono utilizzare le risorse come nipote di Zare presente un giornalista che all'epoca che lavora all'interno di un telegiornale
Ma ecco dicevo quindi che cosa è successo è successo che a un certo punto evidentemente sì e non è sembrato più una grande novità
Diogene perché perché insomma i cittadini ormai come dire erano raccontati da tutti male dico io perché le cose che diceva Morelli le dico da anni perché certamente anche se fatto dalla mia Rete io non posso condividere la logica dei fatti vostri non posso condividere la logica di caffè italiano non posso condividere assolutamente la logica di trasmissioni che in intanto speculano
Sul cittadino da quando si sono accorti che il cittadino fa audience e quindi secondo me sono il classico tipico esempio da evitare a tutti i costi che la strumentalizzazione
Del del cittadino perché si se in qualche modo secondo me il proprio si specula
Sul desiderio di voyeurismo di protagonismo del di della gente che ovviamente
Come dire viene esaltato dal fatto che la tv diventa un porto il pianerottolo insomma la chiacchiera eletta che si può fare o che o che nei Paesi si fa in in una piazzetta in un bar
E che oggi viene fatta in televisione ma non credo che questo sia un servizio che si fa al telespettatore non credo che questo sia la denuncia di un problema e nemmeno l'indicazione di una proposta
Ecco ma per tornare a al concetto che volevo esprimere perché dico che non diventerà perché quindi Diogene è stato in qualche modo ridimensionato anche perché ovviamente non era più l'unica trasmissione ormai tutti si occupano di problemi quindi si poteva anche ridurre lo spazio l'importante è avere il fiore all'occhiello perché è una testata gloriosa come Diogene ovviamente non poteva essere chiusa
E allora si è tentato un'operazione quest'anno della quale appunto io ho discusso anche con il direttore all'inizio mi sembrava un'ipotesi affascinante cioè quella che tra l'altro ho sentito dire anche da Puccio Corona in un articolo sul Messaggero che proprio quella di dire beh allora e le storie dei cittadini inseriamo le nei telegiornali e cioè in qualche modo non ghetti diamoli in una rubrica ma inseriamo le all'interno delle varie edizioni del telegiornale
Io diligentemente ho partecipato a tutte le riunioni di sommario quelle nelle quali si decide che cosa va in onda nelle varie edizioni
Ma naturalmente per le storie dei cittadini non c'è mai spazio perché la grande informazione aprire allora un giorno c'è la Bosnia un giorno c'è come dire ovviamente Tangentopoli che occupa purtroppo per un quarto d'ora il giornale e quindi in qualche modo non si riesce poi apportare le storie di cittadini figuratevi poi nelle edizioni principi che sono quelle dei diciannove e quarantacinque della sera
Quindi ai piccoli spazi riesce ad avere a fare dei servizi alle otto del mattino alle nove del mattino
Talvolta alle tredici ma insomma non c'è mai spazio per cui tutte le volte propoli
E però poi in realtà lo spazio e ridotto o per lo meno ghettizzato e e era e circoscritto soltanto a certi accerti per certi per certe fasce orarie in certi giorni
E
Per esempio io penso che sia assolutamente assurdo e per questo tre anni fa ho proposto al direttore di fare una trasmissione che si occupasse di diritti degli anziani
Che sono appunto i cittadini come dire certamente più penalizzati dalla situazione dei servizi pubblici di questo Paese
Ma Suma Diogene anni d'argento come dire è stata anche quello un fiore all'occhiello è andata avanti due anni poi è stata soppressa perché bisognava fare una trasmissione sui motori questo senza niente togliere voglio dire all'importanza del del di di dire a ai telespettatori che somma che qual è la macchina che usa di più ma credo che forse era più importante continuare ad avere uno spazio istituzionale riservata agli anziani visto che poi di anziani non si parla
I nel modo corretta
Ecco qua ecco perché io dico che un ponte UPI a pensare che questa televisione ha perlomeno a tranne che veramente non ci sia una rivoluzione vera che questa seconda Italia radiotelevisiva diventi la prima ecco perché io credo che probabilmente cosa che non si è mai fatta le trasmissioni che si occupano di questi problemi siano abbiano forse un legame maggiore fra di loro in fondo realtà Antoine credo che noi quasi non ci conosciamo non abbiamo rapporti forse ci dovrebbe essere una maggiore circolarità
Forse bisognerebbe come dire andare per grandi campagne di informazioni e tutti insieme cercare di portare avanti un certo discorso così come sono assolutamente d'accordo con Riccardo Bonacina quando dice che e incredibile che dettate non ci sia uno sportello che si occupi di problemi dei cittadini io ricordo proprio
Da due anni fa per di oggi rami d'argento che quando arrivò l'estate
Carla Baroncelli che punto si era occupata di vari problemi degli anziani
E ha avuto l'incarico perché se n'è occupata per un lungo periodo di predisporre un manuale che abbiamo chiamato manuale di sopravvivenza estiva per dare a tutti gli anziani la possibilità di Avvenire i numeri telefonici
E o per lo meno gli indirizzi dei posti a cui rivolgersi anche perché caso strano i centri anziani in questo Paese
Questo che deve essere un giornalista televisivo così come non sono d'accordo e mi rifiuto di farlo anche se a volte lo facciamo ma lo facciamo in maniera come dire nascosta che venga come di in qualche modo il il il di caso risolve il caso che va in televisione poi diventi un'occasione per fare bella figura e quindi risolvere un problema io credo che i problemi non vadano risolti in televisione anche perché in qualche modo significa quasi dare al telespettatore
Che telefono chi si rivolge ad una trasmissione di servizio l'idea di aderire un padrino è basta con i padrini politici e allora noi giornalisti dobbiamo diventare i padrini
Noi trasmissioni cosiddette di servizio dobbiamo risolvere i problemi in qualche modo dobbiamo accettare che qualcuno si raccomandi a noi non solo che qualcuno si raccomandi a noi ma che questa cosa diventi di dominio pubblico per cui si dica
Va be'io
Dato mi raccomanda la televisione e la televisione risolve non è questo che deve fare la televisione non deve risolvere un'idea centrale della nostra trasmissione proprio quella di in qualche modo far crescere nel nel cittadino la coscienza dei propri diritti anche perché primo esercizio di democrazia a nostro parere e proprio quello della conoscenza del diritto già conoscere un diritto significa imparare a rivendicarlo già esercitare un diritto significa essere in grado poi di pretendere di non essere cittadino passivo in uno stato che certamente fa di tutto per non darti un appoggio e un'altra cosa un altro concetto credo che che sia importante che in qualche modo per noi che facciamo i siamo operatori di questo genere di televisione deve entrare di più io penso che sia davvero il momento sia arrivato il momento in cui
Come dire si trovi una collaborazione davvero diversa uno spirito di corpo
Che non credo che esista e ci sia una circolarità maggiore fra la prima la seconda e la terza Rete perché penso che l'unico modo per cercare di fare avanzare questo discorso e quindi anche di far crescere queste trasmissioni visto che non non penso che i direttori abbiano come dire voglia più di tanto di portare avanti questo tipo di informazione
Ci associamo volentieri all'applauso proposto al presidente Duilio che Ligorio individuiamo l'intenzionalità ringrazio molto Mariella Milani per quello che ha detto anche qui resta il classico caso di convergenza ecco di di punti di vista ma è importante che poi queste cose siano patrimonio dell'analisi dell'interpretazione del proprio ruolo che hanno un po'i protagonisti di queste trasmissioni mi sembra molto importante il tema sollevato in ultimo da Mariella Mila ni dell'auspicio di un maggiore legame tra queste trasmissioni questi giornalisti anche non volendo dare per permanenti e infinite lei le trasmissioni presenteremo Puccio Corona proposti da con tristi notizie diciamo ma e e certo questo io credo che sarebbe molto importante noi sappiamo per quello che vediamo frequentando che ci sono le normali ovvie difficoltà di comunicazione qualche conflitto qualche spigolosità che c'è in questi rapporti tutte cose di cui a noi non interessa assolutamente niente naturalmente anzi a me interessa il contrario che sì il più possibile questa seconda Italia faccia blocco insomma per contare di più se non per diventare la prima visto che Mariella Milani vicini
Insomma dei dubbi seri in merito almeno insomma per staccarsi proprio dall'ultimo posto diciamo una occasione potrebbe veramente essere qualche grande campagna di i informazione o di prevenzione di quelle che appunto il servizio pubblico non fa mai prevenzione di viola di situazioni di violazione dei diritti di sofferenza inutile per la maggioranza dei cittadini la cosa più ovvia è l'estate ma ce ne sono tante purtroppo che veramente potrebbe essere fatta assieme insomma io credo che dovreste meditare su tutto questo il fatto che mi avvisi Cnbc abbia convocati si sia convocati qui tutti insieme si sia dato questo nome seconda Italia è un suggerimento sommesso perché si faccia un passo avanti in questa direzione la parola Giorgio Barzoni segretario del sindacato dei giornalisti della RAI che poi deve partire anche l'unico
Ma le cose che sono state dette stamattina dal feudo e Morelli aprono un tavolo di confronto che secondo me dovrebbe durare
Dovrebbe chiuderci in questa stanza per almeno una settimana
Perché ognuna delle cose che sono state dette
Dovrebbe almeno per per arrivare a un a un qualche risultato concreto
Permetterci dialogare per ore e ore
L'Usigrai è stato accusato in questo Periodo specialmente di essere un soggetto politico
Questo è successo ne andiamo orgogliosi di questa cosa sia ben chiaro ma questo è successo perché il nostro unico dato è aver cominciato a denunciare molte delle cose che oggi sono state dette
Da dieci anni a questa parte
Innanzitutto tutto diciamo è girato intorno al tema della lottizzazione e a quello che ne derivato per l'azienda RAI
La possibilità la voglia di denunciare di questi dieci anni ci ha permesso però oggi
Di presentarci all'esterno
Come coloro che avendo denunciato in tempi non sospetti possono oggi cercare di interloquire
Con il Parlamento con i partiti
Per chiedere il superamento di questo assetto dell'azienda
E quindi tornare o forse arrivare per la prima volta a fare della RAI
Un vero servizio cupi
Stiamo vedendo però stiamo verificando però proprio sulla nostra pelle
Che i poteri forti non demordono
Ne vogliamo arrivare ad una RAI che sia effettivamente servizio pubblico
E queste evidentemente dà fastidio parecchi
Una una legge di governo dell'azienda che ha un'amplissima maggioranza dei partiti
Non riesce a passare alla casa
Ogni volta che si arriva al punto cruciale manca il numero legale
Allora la mia paura
Che ho esternato in varie occasioni
è che ci sia qualcosa che non funziona in questa disponibilità a cambiare RAI in questa disponibilità a renderla servizio pubblico questa disponibilità superare il maledetto cancro della lottizzazione
Sono gli stessi poteri
E qui si lega il rapporto con
Con la società
Sono gli stessi poteri che si sono ricordati
Della dignità della persona
Quando ad andare in galera hanno cominciato ad essere loro
Io
Non mi stupisco del fatto e sono d'accordo sul fatto che non si debba
Far diventare le manette in primo piano l'elemento centrale dell'informazione
Quello che mi innervosisce che mi infastidisce
è che se ne sia ricordati soltanto ora
Noi con l'azienda sono anni che trattiamo il problema della tutela dei minori della tutela dei più deboli quando parliamo di tutela dei minori e dei più deboli parliamo anche dei dei cittadini che stanno in carcere bene questo problema non si è mai potuto porre oggi è diventato l'elemento centrale della discussione
Be questo se voi permettete
Non mi sta bene
è per questo che non siamo scesi in campo dicendo da oggi niente più mani
Abbiamo detto non si dovevano fare ma non da oggi
è questo l'elemento di novità è questo che sta cambiando
Ed è questo che manda in bestia i nostri interlocutori che qualcuno rivendichi di aver detto Ko le stesse cose di oggi ma in tempi non sospetti
Noi ripetiamo che il problema della legge di governo della RAI è un gol è un problema di democrazia non lo facciamo per cercare di convincere i cittadini a sostenere le nostre tesi non lo facciamo per tentare di imporre al Parlamento una legge io però mi pongo soltanto un problema
Si va verso le riforme istituzionali andiamo verso il collegio uninominale
Voi mi dite se non c'è un un servizio pubblico che che in qualche modo calmiere al mercato
Chi saranno
I nuovi inquilini della Camera e del Senato
Se non saranno soltanto i soggetti forti cioè se non saranno soltanto coloro che avranno la possibilità di arrivare al mezzo televisivo radiofonico in particolare al privato in forza della loro ricchezza in forza del loro potere il rischio che stiamo correndo e ne sono assolutamente convinto è che scompaia dal Parlamento una classe sociale
E questo credo che sia il rischio più grave che non dobbiamo assolutamente permetterci di correre
Ho sentito parlare
Da Morelli e del feudo di cose molto importanti
Palinsesti numero dei giornalisti
Appalti costi allora palinsesti
Ogni volta che il sindacato chiede di conoscere i palinsesti
Comincia la Iacovella
Non possiamo portare il direttore di rete al tavolo della trattativa non forse non riusciamo a convincere il direttore della testata forse il de vicedirettore generale non è disponibile questa settimana
Il problema è il solito
Il problema è che la tripartizione non permette di coordinare i panzer il problema è che l'azienda con la tripartizione o meglio usiamo i termini giusti con lei saprà dizione
Non permette a nessuno di dare un indirizzo generale all'azienda ognuno si fa il suo spicchio di informazioni si fa il suo spicchio di programmazione e a quella bada io vi faccio solo un esempio
Badate date un'occhiata il sabato accorgersene
Guardate oggi pomeriggio dalle due alle cinque le tre reti RAI vi accorgerete che tutte e tre lo stesso momento danno soltanto sport guardate domani pomeriggio le tre reti RAI
E vi accorgerete che dalle due alle sei fanno soltanto talk show nello stesso identico momento
Per cui uno vuol vedere un film uno vuol parlare dei dei diritti del cittadino non c'è spazio tutti e tre fanno la stessa cosa questa è una follia è questo che permetta agli altri
Di affermarsi sul mercato ed è anche questo però che non fa aprire quegli spazi che invece dovrebbero essere aperti
Mille seicento giornalisti dice Morelli non c'è dubbio sono molti
Sono mille seicento al mille cinquecento
Sei a prima dell'entrata dei delle cineoperatori
Sono sono molti non c'è dubbio però badante
La non utilizzazione di questi giornalisti a dei limiti fisiologici all'interno di una qualsiasi azienda per quello che riguarda la non voglia di lavorare diciamo così sono i limiti fisiologici di qualsiasi azienda
Quando si parla invece di sottoutilizzazione dei giornalisti si deve badare a un altro risultato dalla lottizzazione
La non utilizzazione dei giornalisti ma immagino la stessa cosa succede anche per i programmi istituti se tutto il resto perché non omologhi
Alla Rete o alla testata nel quale si lavora
è un altro risultato la lottizzazione questi sono i problemi
Cioè se noi non torniamo a mettere al centro dell'attenzione questo dato che è sempre il solito io lo so che sembriamo in mono maniaci io lo so che sembriamo
I pazzi che ripetono sempre lo stesso ritornello ma è questo non ce n'è un altro è la lottizzazione
Finché non viene estirpata la lottizzazione il servizio pubblico non ce non torna non arriva
E finché non viene estirpata la lottizzazione non arriva il servizio pubblico la seconda Italia non si affermerà
Io non so se anche allora si affermerà la seconda Italia non lo so ma certo a quel punto potremmo avere le condizioni per farlo finanche non da non arriva a quelle condizioni è inutile discutere di seconde case
Verso la seconda Italia
Stiamo cercando di impegnarci da tempo
Voi non so se lo sapete o no ma noi siamo riusciti come sindacato di imporre all'azienda la Carta dei diritti e dei doveri del giornalista radiotelevisivo
è una carta in cui noi imponiamo all'azienda il diritto di rettifica
Imponiamo all'azienda la tutela dei minori dei soggetti deboli e quando parla di soggetti deboli a questo punto non posso più parlare soltanto del cittadino parlo anche di spicchi di società
Imponiamo all'azienda la verifica delle incompatibilità quando parlava quando prima parlava ruvidi di di giornalisti che sono fuori dal terremoto di oggi non c'è dubbio che a livello generale così forse a livello individuale ci son dei problemi mio vogliamo eliminare anche quelli di problemi quelli a livello individuale
Per tutto questo però abbiamo imposto anche all'azienda perché nel momento in cui diamo la nostra disponibilità a verificare l'incompatibilità anzi imponiamo
La verifica dell'incompatibilità chiediamo qualcosa in cambio l'azienda
Gli abbiamo chiesto per esempio il controllo degli appalti forellino è riuscito a dirci quanto costavano alcune trasmissioni bene vi assicuro che andiamo avanti da anni
A combattere per questo vi racconto una un aneddoto lutti l'unica volta in cui siamo riusciti a portare al tavolo della trattativa i direttori di rete è stato quindici giorni fa dopo anni che lo chiedevamo
Sono noti i direttori di rete ci hanno spiegato che non ci sono
Fughe di miliardi dalle loro strutture
E ognuno elencava e diceva io spendo questo però dodici programmi estivi tutto nelle norme le otto uscita sono soltanto per gli annunciatori per i i i traduttori
E mentre ognuno di questi direttori parlava gli altri due gli altri felicemente io però perché gli racconti anche è perché non gli racconti anche ecco questo è il livello e la controparte aziendale in direttore del personale non riusciva a tenere a freno questa situazione
Allora
I problemi io mi rendo conto sembrano sembrano stupidi da un certo punto di vista enormi dall'altro c'è una via di mezzo per tentare di Afro che è tenere sotto controllo l'azienda su tutto ogni giorno
La carta dei diritti e la stessa carta che impone all'azienda di fare un concorso per l'assunzione di cinquanta giornalisti ogni ad ogni contratto
Bene
Fatto il concorso l'azienda si rende conto che i cinquanta giornalisti sono tutti di altissima professionalità
Ne abbiamo ancora due da piazzare dopo tre anni
Si sta preparando il nuovo concorso per cinquanta posti solo perché voi abbiate il quadro la situazione si è arrivati quattordici mila ottocento domande
Per preparare il secondo concorso sono passati due anni invece di tre mesi come era previsto questo perché perché l'azienda immagina di bloccare
I cinquanta assunti
Nel corso da vigenza contrattuale lasciandola magari fuori uno due soltanto in modo che finché non vengono assunti due
Non possono cominciare ad entrare nel giro gli altri cinquanta che dovranno uscire dal concorso
Visto spiegando un piccolo particolare
I cinquanta in questo modo che cosa significa significa l'azienda dice finché non ho finito i due non posso assumere gli altri cinquanta nel frattempo le assunzioni la facciamo con i vecchi metodi no
Gli è stato ripetuto non più di dieci giorni fa che fino a che non arrivano i cinquanta le assunzioni all'interno all'azienda non si fanno con i vecchi mezzi si fanno assumendo i disoccupati si fanno assumendo i precari che sono moltissime alcuni stanno qui dentro anche si vanno assumendo i precari si fanno assumendo si fanno restituendo credibilità all'azienda perché non pone azienda permettere ai direttori che scelgono in un certo modo di assumere di creare cinque precari ognuno di un certo colore
Legandoli ad altri cinque che sono veri veri disoccupati e poi nel momento in cui si fanno le assunzioni i direttori possono scegliere soltanto all'interno dei cinque che hanno immaginato all'inizio no si assumono i cinque e se sono gli altri cinque perché i diritti valgono per tutti
Allora
Per quello che riguarda noi il tipo di impegno che possiamo prendere
è quello di tentare di riportare l'azienda
Ad essere un servizio pubblico ripeto riportare o portare l'azienda ad essere un servizio pubblico cioè a creare le condizioni perché nel momento in cui si potesse parlare di secondo Italia le porte potrebbero anche essere non di coperte ma socchiusa
E non c'è dubbio allora che il riferimento che faceva Fabio alla patto fra cittadini è un patto che va onorato
Da parte nostra lo abbiamo credo già dimostrato perché nei giorni scorsi abbiamo cominciato a vederci a incontrarci a discutere di queste cose
Da parte nostra c'è la massima disponibilità in questo senso la mia presenza qui oggi cercherò di essere ancora presente per un po'ai lavori volesse la dimostrazione concreta che il Patto per quanto ci riguardava
Grazie a un autore Giorgio Franzoni per questo intervento credo ne siamo particolarmente interessati
A verificare una possibile collaborazione su questi temi dei palinsesti o su questo tema del controllo sugli appalti cioè tutto sommato quello dovrebbe essere un servizio pubblico dovrebbero valere norme sulla trasparenza
E sull'accesso alle informazioni che valgono in in teoria in tutta la pubblica
L'amministrazione credo è questo
Potrebbe essere un ulteriore terreno di cooperazione e forse inserire un soggetto terzo appunto potrebbe rappresentare un vantaggio
La parola a Emanuela falci chi poi sentiamo Puccio Corona
Vado in ordine sparso perché ho voglia di rispondere a da alcune affermazioni che sono state fatte voglia di approfondire le avrei voglia di dire tante cose ma cercherò di
Fare un intervento abbastanza breve perché anche abbastanza tardi
Ascoltando i vari interventi questa mattina nel continua a venire in mente una frase
Poi avevo la mia assistente riuscirete al quale ho chiesto un'informazione ma non me la posso approfondire ve l'accenno a qualcuno forse la ricorderà mica penali mente questa frase di un
Un contadino rivoluzione cinese
Preferisco morire per un ideale per un diritto piuttosto che per un frigorifero
Io ho iniziato facendo casualmente arrivato dalla carta stampata iniziato facendo spettacolo
Per due anni sostata molto male mi hanno dovuto operare dica che necessità perché non ne potevo più e a quel punto ho deciso che era meglio abbandonare il frigorifero e forse continuare a fare un po'di fatica per quello magari a era più nella mia testa
Per lo meno cose nelle quali io credevo un po'di più
Vi do un dato
Non per far vedere che io sono arrivata prima perché non è così perché non è così ponendo i fatti nell'ottantasei ho depositato in SIAE o questa cedolina lo appeso in bagno in una cornice
Una trasmissione si chiamava usa l'Italia era una trasmissione di servizi e di disservizio
Tra l'altro rientra anche una candid camera per far vedere perché Rita esisteva già la candid camera era un insieme di sollecitazioni che arrivavano quand'ero piccola mi sbattevano spesso in collegio soprattutto in America quindi avevo questa cultura dell'utenza molto radicata
La proposta Emanuele Milano
E Emanuele minano la presa in considerazione bene Italia istruzioni per l'uso sulla linea di usa l'Italia più o meno quasi uguale io l'ho potuta realizzare nel novantuno dall'ottantasei depositata nel novantuno era un piccolo pezzettino segmento d'Italia ore sei
Italia dei sei poi bloccata perché qui mi spiace presidente andato via ci sono altri problemi tra giornalisti non c'è solo prende giorni stava con la carta stampata non c'è solo il problema del giornalista
Di un certo tipo di di di Candy Fininvest proprio televisioni private cioè il problema anche dei giornalisti
Diretti dirette un giornalisti di telegiornali perché ci sono problemi anche tra di noi bene sono riusciti a bloccare il Cagliari sei costo a puntata dieci milioni una media di due milioni e mezzo a puntata di udienza
E mi hanno dato il contentino dopo un anno di punizione mi hanno rimessa mi hanno dato questi venti minuti mezz'ora ai diciotto un quarto va bene fai questa cosa per la quale rompi le scatole danni
E finalmente dall'ottantasei anni novantadue novantatré finalmente riesco a fare una trasmissione sull'utenza
Un po'meno sui prodotti finalmente la cultura dell'utenza mi sentivo sta bocca e ci credevo quindi abbandonati più i frigoriferi ho incominciato a lottare ho visto il mio direttore di rete alla conferenza stampa dopodiché non l'ho mai più visto
Non ho una curatrice questo per darvi qualche dato in ordine sparso e in Rete che voi sapete la rete non non non si avvale di strutture come per fortuna nei telegiornali e questo lo dico veramente che almeno fanno dei prodotti un pochino più rifiniti finiti infatti forse anche un po'meglio
Vendiamo dobbiamo andare spesso in appalto dobbiamo prendere gente dal di fuori in ogni caso lavorando molte ore al giorno gestendo personalmente Budget siamo rinati accostare appuntata sette milioni
è un miracolo
è un ricatto senza che o la fai così o niente è chiaro io voglia e bisogno di lavorare quindi la faccio così
E poi ci credo e quindi quindi può alla fine non si sente la fatica cioè alla fine ho realizzato un sogno sono fortunata sono anche tra i pochi che lavorano
Il problema è che chiaramente la fascia oraria non è delle migliori noi a volte pigliamo la fascia con venerdì scorso trecento mila di ascolto dall'ultimo dal telegiornale che c'è alle alle diciotto poi ci sono le varie rubriche ti Sandra detti
Come vediamo spesso conferendo pensando a letto dell'egiziano ci sono delle cose che non metterebbero mai in nessuna fascia larga la mettono che andiamo trecento mila da Scotte
E recuperiamo faticosamente abbiamo registrato dal due novembre ad oggi centoventicinque puntate
Praticamente due per sera per tre quattro sere alla settimana utilizzando un angolino di uno studio perché non ha uno su tutto per noi dalle dieci e mezza a mezzanotte e mezza
Redazione cioè io ero in redazione alle otto meno un quarto la mattina
E molti qui sono stati i nostri ospiti quindi sanno i problemi che hanno dovuto affrontare perché Pora ce lo dice a mezza sbattuti fuori dei tecnici e con questo clima
Con questi aiuti con queste collaborazioni che si hanno in Rete né non abbia avuto un un articolo nemmeno sul Radiocorriere
Cioè non c'è uscita citano nelle varie rubriche televisive perché noi telefoniamo mandiamo i fax usciamo per favore
Da un articolo sulla trasmissione anche in partenza i traumi se non l'abbiamo avuto
Di butto lì un altra notizia tanto per dire di come lo studio collabora a una trasmissione così poco importante perché i diritti del cittadino non sono così importanti come gli spettacoli come Sabani come ognuno fa le proprie scelte l'altra sera aveva ospite cui di una delle due puntate già i collegamenti con Milano due giornalisti l'indipendente quindi posso confermare e il Giornale Nuovo di Montanelli responsabile pagina economica
In studio tra i tanti ospiti già presenti quelle la seconda puntata perché lo studio è arrivata in ritardo
A un certo punto dobbiamo verifichiamo che lo studio non è stato ancora montato dieci e mezza di sera
La
Capo della Criminalpol di di Nola sparito il pavimento dello studio di tali istruzioni per l'uso abbiamo dei pezzi di linoleum si sono fregati
Questo per dire all'attenzione con la quale anche il nostro studio ci tratta perché perché non siamo una trasmissione voi siete magnifici certe per lo meno per quanto ci riguarda Italia seconda Italia
Tramite televisione di serie B ci trattano in questi termini soltanto
Allora
Questa è la realtà di come una trasmissione di servizio l'unica trasmissione di servizio trasmissioni utile quando ce la facciamo essere utili direte uno riesce a muoversi riesce a dare delle risposte questo le risposte della Rete la curatrice non c'è
Prima qualcuno parlava non mi ricordo più degli organici della direte ritenere telegiornali
Noi non abbiamo una curatrice perché nessuno si degna venire a fare curatrice la nostra trasmissione perché dicono si lavora
Le truppe devono lavorare otto ore a volte vengono senza la telecamera perché han detto dico la telecamera non c'era stamattina voi immaginato un atto che deve filmare Coop che cosa può fare senza la telecamera e perdiamo le giornate di truppe
Credo che Puccio Corona conosca queste cose i telegiornali sono molto più avvantaggiati dico per fortuna
E beh sì
Perché in quei casi insomma almeno le telecamere le avete
Ecco queste questa è la è la sensazione la e la vita dirette uno
Nei confronti di Pietro dell'unica trasmissioni di servizio Nyerere il mio direttore di rete mi avrebbe già eliminata credo da Nesi se non fosse stato perché alla fine si minaccia ma come costiamo meno del barile cerate data dieci milioni possiamo sette
Ma come non vi abbiamo creato un problema con alcunché con con con nessuno pure attaccando tutti
Addirittura siamo riusciti in certi casi e qui lo dico con molta onestà perché mi è piaciuto molto l'onestà di tutti i colleghi che si hanno partecipato prima quando non riveduto si rubacchia un po'sulle audience sui costi
Mi ha fatto molto piacere che invece qui sembra che veramente finalmente ci ritroviamo devo dire
Voi mi conoscete io non sono male mi danzano tutt'altro che morbida tra complimenti è la prima volta riuscite a metterci tutti insieme
Io molto onestamente bacinetto no io devo rivedere un po'il mio Kostner beh io vi devo dire vi devo assicurare che faticosamente ho accettato delle convenzioni
Oltre alle convenzioni con tre ministeri perché era l'unico modo per far sopravvivere la mia trasmissione cioè accettando
Un certo numero di di di puntate quaranta circa io riuscivo a far guadagnare alla Rete e non a Italia istruzioni per l'uso e questa è stata la cifra che è entrata in Rete circa un miliardo e mezzo
A tutt'oggi
E convenzioni alle quali molti di voi hanno partecipato alcuni di voi Unipol sono presenti in studio hanno partecipato a queste trasmissioni e queste puntate e non se ne sono nemmeno accorti perché comunque le puntate sono stati difese cioè non è stata manipolata poi l'informazione questo devo dire onestamente in questo la rete è stata molto onesta molto corretta cioè non siamo stati conniventi con il Ministero della della funzione pubblica delle finanze e via dicendo anzi abbiamo bastonati e hanno accettato e questo devo dire
Forse l'unico fatto positivo della mia rete
Altro fatto positivo ecco il secondo nessuno mi ha imposto degli ospiti o degli argomenti ma dico io secondo me perché ci reputano talmente nulla che non faranno la fatica di chiedercelo perché tanto non è che non non non penso sono purtroppo oramai penso
Ma forse vedo le cose come stanno
Sto partendo dalla denuncia per arrivare poi tra pochissimo alle istruzioni per l'uso essere un po'propositiva perché poi per carattere sono poi tendenzialmente molto concreta ma anche costruttiva e non visto
Ecco quindi voi pensate sette milioni a puntata e abbiamo fatto entrare in rete un miliardo e mezzo
E nessuno si è accorto di queste convenzioni
E la Rete mi ha non dico proibito non era e non è esatto non è corretto però mi ha pregato di non parlarne e io chiaramente non parlato sempre perché se la nascondi chissà cosa pensano e duo perché la Rete ha preferito
Non dare nemmeno i costi effettivi delle puntate perché se no qui sapete che per convenzione si vendono venticinque milioni a puntata ma come se tu dici che costi sette e ha permesso poi una campagna si va ai giornali di quelle trasmissioni di quelle frasi si rivelano più di vari conduttori gamma Galli Sabani Gardini che non sa come mai
Alla fine eravamo tutti allo stesso livello no io sono molto meno ma non sono come loro mi spiace fare quelli che volemose bene no io non sono come Magalli non sono come Sabani non sono una Gardini
Mi piacerebbe avere loro fasce orarie i loro soldi la loro forza non è così
E magari lo sono sicuramente sono molto più bravi di me ma non siamo la stessa cosa quindi essere messa su tutti i giornali agli stessi livelli e perché lei continua e noi no mi salivate telefonate i giornalisti ma tu vai a letto con qualcuno atto se la super raccomandata e non sapevano che io continuavo la trasmissione la sto continuando ancora lo finire il due di aprile
Soltanto perché c'erano queste convenzioni
Soltanto per questa ragione quindi e questo è l'atteggiamento della Rete nei confronti di una trasmissione come questa che non credo sia stata pessima credo che sia stata utile dopo vi do qualche dato in più
E vi sto parlando con una sincerità che forse mi si ritorcerà anche contro non lo so ma comunque siamo in una situazione in un momento in cui della devo io ho continuato non perché sono brava non perché vado a letto purtroppo perché se non forse ha bevuto fasce migliori
Non perché sono particolarmente potente perché le mie Pollini Poteri gli avevo anche quando mi hanno tolto Italia istruzioni per l'uso mettendomi in punizione per un anno
Continua la trasmissione soltanto perché costa poco costa quasi niente non costa meno la trasmissione radiofonica Settimio rigido atti
Poiché lavora molto nella radio lo può anche sapete meglio di me
E abbiamo queste convenzioni finiremo è il sedici di aprile e saremo tre speciali
Per le tasse dichiarazioni dei redditi e via dicendo
Se riprenderemo riprenderemo solo e unicamente per le convenzioni questo ci è già stato detto
Quindi non c'è un giudizio di merito non c'è il fatto che non sia arrivata una abbiamo creato un problema alla Rete pur attaccando pur dando un servizio vedono indicazione in più la trasmissione a un segretariato sociale che funziona dodici ore su ventiquattro che a disposizione degli utenti tutti i giorni riceviamo una media vado in difetto non in eccesso di trecento telefonate al giorno minimo
Ci sono arrivate quasi tre mila lettere alle quali non rispondiamo ad una ad una personalmente nelle quali non mettiamo le risposte ai problemi
L'abbiamo le indicazioni per fare in modo che l'utente si muove incomincia a capire come usare l'Italia e come arrivare le soluzioni dei problemi
E questo è stato anche la filosofia di questa nostra trasmissioni non davamo le soluzioni ai problemi davamo dove era possibile i mezzi per arrivare alle soluzioni
Mi spiace cinque finiscono tra di noi arrivo leale ah sì un'ultima cosa
Si è parlato di collaborazione tra di noi io l'altro ieri ho chiesto a Mixer due servizi che avrei citato ha detto che è bravo lei strisciato anche perché ma Massimo per due servizi sul centodiciotto
Abbiamo dato date tutto ci son stati rifiutati prima per due volte ma detto noi non l'abbiamo fatti purtroppo è una memoria
Impressionante ricordavo di quelli visti dopodiché Mixer c'ha rifiutato la messa in onda di due servizi che sommati non da un mese e mezzo fa sul centodiciotto quindi sanità
E noi ne abbiamo che si servizi
Per dire la collaborazione anche tra reti e reti e via dicendo ma non capita sempre perché spesso ci si aiuta anche arriviamo alle istruzioni per l'uso se ci sono io sono a vostra disposizione per quanto mi è possibile per quanto sopra chiederò ha un contratto come concorrente anni quindi qualcosa mi devono far fare
E la soubrette non la so fare non la voglio fare
E creano dei problemi come sempre il mio direttore di rete in ogni caso io sono a vostra disposizione per incontrarci se volete
Per creare quella strategia della quale prima parlava Bonacina mi sembra perché non esiste strategia io rispondo per quanto mi riguarda la seconda Italia Radio tenute rinvia diventerà mai prima secondo me no
Però le associazioni ci dimostrano anche che può succedere il contrario cioè unendo sì spesso i cittadini questo lo lo ribadiamo noi nelle nostre trasmissioni diventano più forti forse anche noi possiamo tentare più forti se ci uniamo
E comunque proponiamo di progetti comuni o comunque se si sentono che siamo uniti
E non incattiviti ente accusati tra di noi perché scusate l'espressione perché in effetti poi così non ci fanno mangiare solo tra azienda e giornalisti redatto ricevano mangiare anche tra di noi guai
E anche normale vecchia come il mondo
Quindi io sono a vostra disposizione per fare fatica lavorare e comunque creare alternative chiare un progetto comune o comunque sostenere uno con l'altro i vari progetti per portarci avanti insieme
E però rimango dell'idea che i direttori faranno comunque quello che vorranno continueranno a fare quello che vorranno e sicuramente trasmissioni come le nostre non interessano se no avrebbero già dimostrato il contrario grazie grazie
Grazie alla Fallaci più mi pare molto chiaro anche dal punto di vista di che cosa si può fare mi sembra che venga fuori una volontà comune che io credo che vada in qualche modo raccolta di cercare di trovare delle forme di comunicazione e di strategie d'azione della presenza dell'esistenza di queste trasmissioni una sola cosa non mi è chiara per intervento da Fascetti perché la certificazione della sua progetto di trasmissione usa l'Italia l'abbia appeso in bagno e non in salotto comunque presto quali magari ce lo spiegherà la parola Puccio Corona
Beh mi dispiace perché ottanta ho la sensazione che non riesca
Cacciare queste sindrome depressiva
Che sta emergendo da questo incontro ma ahimè anch'io
Ho notizie come quella che ha dato Mariella Milani di cui veramente ho condiviso grandissima parte dell'intervento perché uno spaccato molto preciso molto efficace di come vanno le cose oggi nei telegiornali
Anch'io giovedì scorso quando
Rileggendo casualmente il sottotitolo di questo di questo tribune devo dire che ho sorriso allungo e non ho sorriso certamente perché là dove doveva serio
L'argomento è serissimo anzi è fondamentale oggi ma perché esattamente dieci minuti deprime
Il direttore mi aveva annunciato che la conclusione del ciclo di fatti e misfatti doveva essere anticipato di un mese
E invece che ciò del trenta maggio che già era una data strappata faticosamente alla Rete dal direttore precedente
Carriera il trenta aprile
Esattamente poche ore dopo dall'outlet della della notizia che proprio l'appuntato di quel giorno avevo fatto due milioni con loro
Quasi il quattordici per cento di share
E quindi
Mi pare che la risposta al quesito la seconda Italia replica radiotelevisivo diventerà mai prima dovrebbe essere a questo punto mai
Perché sapete che cosa vi hanno deciso di piazzare i grandi strateghi dell'azienda e del regno note sta andando alla rovina
Al posto di fatti e misfatti un film
Un film al giorno perché mi magazzini riconsegnarlo cosa ferme
Secondo la loro alle quattordici con un film lo farebbero
Ruolo bocca
Un punto e mezzo tre punti in più
Esce
Rafforzerebbe il famoso dei Time quindi voglio dire
Non era affatto questa decisione di un di una riforma della fascia pomeridiana
I grandi dei Grandi Progetti
Il progetto è di mettere un film alle quattordici e una serie di davanti al telefilm alle diciotto e trenta apposto lei istruzioni per l'uso
E una serie di novantatré le firme a quell'ora alle diciotto e trenta quando aveva detto
Per questo motivo
Ecco e mi sembra anche che proprio la stessa cosa è capitato a Riccardo Bonacina il quale soltanto perché si è permesso di dichiarare ai giornali che di sentire un po'scricchiolare attorno a lui la fiduciaria
Direi due non solo si è beccato una serie di sono il tema anche se adesso la pillola minacce che l'anno prossimo sarà
Sostituito
E io ti dico che io allora quelli di questa seconda Italia radiotelevisiva difficile che diventerà prima erano forse il rischio di vietare terza o quarta
E mi dispiace mi dispiace devo dire in modo molto perché io credo credo
Profondamente servizio radiotelevisivo che però valgono del servizio radiotelevisivo davvero pubblico ceto perché delle per pubblico
Si debba intendere non quello che si è inteso finora cioè figlio di lottizzazione dei partiti ma al servizio
Del Pubblico ecco io mi dispiace adesso parlare per come dire di fatti personali però la mia esperienza e fatti e misfatti e io la la la mia esperienza vi consegno perché devo dire che è stato sospeso ahimè come avete servito Breve di tre mesi addirittura credo sia un record storico trasmissioni della Rai però esaltante davvero esaltante con cui mi hanno riempito i quattro anni di Unomattina mi hanno riempito i tre mesi di quest'rubrica perché ho cominciato in sordina con tre tre programmi misti una una stanza di quindi quindici metri quadri quattro computer
E poi però subito dopo le prime puntate mi sono reso conto proprio di quale fasciame fame e di informazioni di informazioni un Attili
E quale smarrimenti però di fronte a leggi e leggine riforme e controriforme decreti alla gente accedo al veramente fame d'informazione
Non è
Soltanto gli scandali ha fame di informazione non sa che fare non nessuno l'aiuta nessuna indicazione solidale notizie
Quindi si tratta di fare trasmissioni spettacolari o di fare qui si tratta veramente semplicemente di dare notizia alla gente
Ecco voi sapete bene vede il veri problemi a curare incontra la gente comune ma in ospedale ed è un lazzaretto Omar
E chili di diritti non gli anziani vengono calpestati ogni giorno i giovani alle prese con il mercato del lavoro sarà presa dalla disperazione e poi sapete anche che ai fini della disperazione diventano la truffa l'inganno Chicco
Sicuramente e di denuncia sicuramente perché deve essere secondo me una bussola ecco una bussola per orientarsi in questo incarico
Legislativo delle insomma esattamente rovesciare la logica che fin qui la guida
E per questo ritengo che l'impresa sia praticamente disperata
Perché la decisione che mi è stata comunicata e qualche giorno fa
E il sin troppo
Che questo vento di rinnovamento che sta veramente scuotendo l'Italia la Rai non l'ha nemmeno ancora sfiorati
Non l'abbiamo ancora i dirigenti che ragionano esattamente come si ragiona vent'anni fa trent'anni fa esattamente
E quindi voglio dire io devo dire che anche i grandi responsabilità Giorgio nebbia Moroni noi giornalisti
Perché dal TG uno a Tolosa è stata condotta una grande battaglia per cacciare Vespa nel nome della libertà di informazione
Chiediamo a gran voce giustamente mi troverai sempre al tuo fianco il processo di che continui che venga accelerato questo processo di riforma dell'azienda però nello stesso tempo sono convinto che noi vogliamo ogni giorno due rospi piccoli prospetti
Che fanno poi i grandi rospi e che fanno le grandi questioni
Voglio dire questa erosione per esempio continua degli spazi informativi che passa continuamente senza sale sotto silenzio
Questo è
Squadre ma nelle pause giornalista però voglio dire la Rete sicuramente
E non solo alla RAI RAI uno ma anche RAI due RAI tre tendono continuamente a sfornare pro trasmissioni di di informazione
Alcune toccano ai giornalisti altamente simbolici e poco alla gente che fanno i giornalisti si spacciano per i giornalisti che sono soltanto dei presentatori
E intanto facendo
è giunta
Ma infine
Ma proprio per questo Decor Giorgio che dobbiamo anche propone al nostro interno come stanno le cose
No ma io sto dicendo esattamente questo a tutelare i giornalisti signori però aveva una riunione sindacale per fare il verbale delle loro
Vere io figlio finito dico io Deco dicono al devo dire che continuano a non capire perché è stata decretata la fine anticipata di fatti e misfatti
Io ai due punti di share però per ragioni non ci credo
Perché davvero allora veramente la RAI li rendi data ormai da imbecilli perché non non posso credere che le anticipa dalla chiusura giovedì sera per un punto e mezzo di Chirac
Io non credo nemmeno a quello che ha detto il mio direttore che si dice che questa trasmissione costa troppo ma vi rendete conto che costa troppo costa quattro milioni a puntata
Meno dei due non lo so del meno come si fa fotografare la tradizione oggi quattro nell'appuntato per un per contro i settecento milioni l'appuntato dei Pippo Baudo dice ma lui non c'entra è un
Fatto due milioni e costa quattro milioni a puntata
Secondo questa logica allora Pippo Baudo doveva costare quindici milioni appunto a dieci milioni a puntata cioè voglio dire il anche nello scorso
Dal del costo mi sembra chiaramente un alibi non sbaglierò ma invece giornale
E allora Giorgio se fosse venuto impone censura
Se questa trasmissione non sin quadrasse
In quella che è sempre stata la linea editoriale di RAI uno del TG uno se questa trasmissione creato per esempio un po'di disagio dei dirigenti
Di RAI uno oggi in una situazione come tu sai di grande grande sopra
Probabilmente non lo sapremo mai io dico
Ma consentito consente di meglio rimangono una nota di pessimismo sulla possibilità che questo secondo Italia posso diventare mai prima ermellino un film ogni giorno grazie
Grazie a Puccio Corona noi non siamo qui comunque per raccogliere le macerie non di questa Italia qui semmai stiamo raccogliendo le macerie del quell'altra Italia e si crea così tanti crea così tanti cocci così tanti problemi a raccogliere questi cocci ma insomma io capisco la depressione eccetera però cercherà di evitare fenomeni di leopardi stimo perché noi dobbiamo il dovere di governare questo Paese ce l'hanno i giornalisti come ce l'hanno i cittadini nessuno scappi per favore tutti seduti perché se no qua è un macello
E volevo salutare Piero De Chiara responsabile delle di per l'editoria del PDS chiamare per un intervento rapido Carlo Guglielmi dell'Arci se qua dichiara vuole può parlare non può fare molto gradito naturalmente
Passano veramente molto breve
Io punto sono Carlo Guglielmi dell'Arci Nazionale
Niente volevo sottolineare una profonda comunione d'intenti su questi temi da parte mia e da parte della mia associazione anzi delle ventuno associazioni che si trovano nella Confederazione Arci
Volevo anche amichevolmente sottolineare un invece personale dissenso sull'impostazione del
Del dibattito che però è stato molto utile
Allora per ordine io leggo lì allora tribuna della questione morale
Certamente la questione morale
è strettamente collegato con quello che stiamo vivendo oggi credo che però il problema della comunicazione in questo Paese sia qualcosa che vada molto oltre cioè la comunicazione in Italia è la fotografia esatta di un sistema che dura da quarant'anni e credo che il nodo dell'informazione si al nodo della democrazia nei prossimi anni quindi è qualche cosa di molto più forte che va molto al di là della questione morale
Secondo punto informazione e servizio pubblico qui mi rifaccio la comunicazione
Certamente
Quando si parla di cittadini dobbiamo pensare l'informazione ma io credo che nel loro dobbiamo pensare la comunicazione in generale
Cioè se noi non ragioniamo che in Italia esiste un duopolio di fatto RAI Berlusconi che drena sei mila cinquecento miliardi annui di risorse fra canone pubblicità e pay-tv che rimetto in quota Berlusconi
E questo fatto distrugge completamente a
Divise sul la bellezza di nove reti nazionali con ventiquattro ore di palinsesto al giorno quindi con il rinvestire mento per ora di produzione più basso in Europa e quindi siamo costretti da una parte a sentire
I giornalisti hanno detto oggi che fanno dei programmi con cinque milioni sei milioni sette milioni che è oltre che un miracolo uno scandalo che siamo costretti a farlo questa cifra ma abbiamo la distruzione dell'industria culturale in Italia della informazione
Locale regionale della radiofonia allora
Volevo dire che il problema è più ampio cioè e della comunicazione terzo punto io sono molto convinto da la parte finale ce la seconda Italia era di radiotelevisiva rientra mai prima
Quello che credo è che
è ingeneroso verso i giornalisti tanto quelli presenti che quelli che non sono stati considerati come parte la seconda Italia radiotelevisiva cioè che non fanno di programmi specificamente che parlano dei diritti del cittadino
Diciamo separarli fra chi fa già parte la seconda Italia e chi invece fa parte della prima Italia in realtà
La prima Italia esiste la seconda Italia non esista ancora i giornalisti presenti oggi sono qualcosa di più che la seconda Italia sono
Diciamo la punta di lancia i partigiani di quella che sarà la seconda Italia che ne dobbiamo dare a costruire e dobbiamo dalla costruire in qualche modo insieme ecco qui che arrivo alla conclusione del mio intervento
Già da qualche mese noi stiamo ragionando insieme ad altre forze della associazionismo insieme alleati intima lo stesso Movimento federativo democratico a cui sempre così amichevolmente un po'rimprovero di averci magari maggiormente coinvolto nell'organizzazione di questa giornata
Intorno a questi temi allora io vi faccio una proposta
Andiamo costruire delle tribune della seconda Italia promuoviamo lo al primo livello la la realizzazione son d'Italia non solo radiotelevisiva complessi
Parliamo non solo dell'informazione ma parliamo della comunicazione perché i diritti del cittadino passano anche attraverso questo possono anche attraverso l'attore costretto a vedersi il film null'informazione anche attraverso il fatto che l'indulto ciò trovarne dalle distrutta che io alla legge sulla censura del sessantuno per cui assolutamente paradossale che la pax televisiva a consegnato i bambini a Berlusconi che quindi si fanno quattro ore al giorno di religione shintoista vedendosi le tartarughe Ninja
E
Organizziamo da subito anche con i giornalisti presenti un tavolo di lavoro
Comune per andare a definire questo tipo di battaglia che riveda la legge Mammì perché finalmente s'privatizzati o privatizzati a seconda di quello che si pensa siano i partiti la comunicazione del nostro Paese
Venne grazie a Guglielmi io voglio solo dire che di questa iniziativa è stata data comunicazione in una riunione comune nella quale sono state invitate Narracci come altre organizzazioni
Dei cittadini presenti a collaborare molte di queste tribune che hanno tutto degli argomenti specifici e non pretendono di risolvere problemi così grandi come il duopolio o come il problema della comunicazione i vitali ma cose molto più semplici e concrete banali
Sono state organizzata in collaborazione con altre organizzazioni anche quest'anno poteva lo poteva essere ringrazio molto Guglielmi per il suo intervento vedo De Chiara
Prego
Diciamo che l'ultimo intervento poi sentiamo le conclusioni
Brevemente anche perché voglio dare una mano Giovanni Moro questa non è una ha durata di Visconti gli sconfitti sono gli altri e poi classico degli eserciti in rotta come quelli che ahimè hanno gestito
La RAI in questi anni continua a gestirlo nel momento in cui un mondo finisce di fare gli ultimi danni va per fortuna qui non siamo nel ghetto di Varsavia qui insomma sopravvivere mo'tutti quanti e dobbiamo sapere che quel mondo lì è quello che il mondo che è crollato sulla sotto le macerie
Io mi domandavo sentendo vip
Mi sono sempre domandato questo occupazione del video da parte di una classe dirigente
Della classe dirigente italiana
Non era soltanto e non era tanto uno strumento di governo in questo fatto che appunto la dell'isola c'è di Morelli dimostra non ha neanche una giustificazione di e di audience e di share questo fatto sono sempre i i potenti
è solamente di quel tipo lì
Era una tipica prerogativa regale
Così come un tempo Ilirija andavano in giro con gli Scettri e la loro corte allora sei prerogative bene la società contemporanea il potere era identificato in questa occupazione permanente degli spazi informativi e degli spazi
Televisivo
E questo e deriva appunto dalla anche da struttura proprietaria dell'informazione italiana quella privata che voi sapete in Italia
Di un tipo di classe dirigente industriale che abbiamo visto fortemente Company entrata con i politici e quella pubblica che finora è stata un pubblico identificato con i vertici dei partiti politici leggevo su le mondi provati che di questo mese una definizione terribile della informazione Italia dice l'informazione in Italia è stata parte integrante del sistema di potere che sta crollando
Visto da fuori si vede un po'meglio di come devi stare vicina
Ecco qui siamo di fronte a una crisi giustamente non solo di una classe politica una classe dirigente
E siamo di fronte non ho l'occasione per sostituire questa classe dirigente con un'altra classe dirigente ci auguriamo migliore anche perché peggiore sarà difficile che sia ma non è questa la cosa in gioco si tratta invece di modificare fortemente la funzione rapporti tra classe dirigente informazioni cittadini noi non dobbiamo aspettarci un'altra classe dirigente migliore più bella più pulita più eccetera che riutilizza i mezzi di informazione in quella per come quella precedente come una sua prerogativa per far vedere che adesso ci siamo noi adesso parliamo noi diciamo così diverso i migliori eccetera ma continuiamo utilizzare così
Il sistema informativo e dei vari spunti costruito in questo dibattito mi convince chi ha detto che
Non è il caso di dividere un tipo di informazione al tipo di informazione non è il caso di dire bisogna aumentare le rubriche di servizio
Aggiungo di più non è il caso di insistere troppo su latte il termine pur brillanti di prima Italia di secondo Italia dell'informazione
è il caso che invece dentro il sistema di informazione si capisca che i temi vanno rovesciate in tutto si stabilì
In cui ma persino il servizio agli Esteri quel buco nero non l'audience dei telegiornali
Tensione servizio di esteri spesso si può si può vedere che lo udienza anche darebbe un vantaggio Manero Montali cittadini se più che l'incontro fra capi di Stato forse dessero notizia di trasformazioni nella società che viene anche all'estero e tanto più anche ferita non si tratta di distinguere questi due punti con forza il diritto informare e al diritto a essere informati anche qui non facciamo l'errore io voglia sta anche un po'critico Falcone
Su alcuni dei temi che state sollevate non è solo un diritto a essere informati anche un diritto a informare che di cui depositario il singolo cittadino tanto più l'obiezione dei cittadini
è un problema del riconoscimento come fonte un tema su cui le il momento politico democratico ha sempre lavorato cioè il il fatto che quando si va in un luogo non è che l'unica fonte di conosciuto è il il feudatario politico o il il o industriale di quell'uomo ma anche l'ordinazione i cittadini è una fonte che deve essere riconosciuta del sistema di informazioni per dare opinioni per dare i dati e anche per imporre quel tema che decisione l'informazione l'agenda dei problemi
Qual è la cosa di cui è giusto parlare in questo momento e il dettare appunto la scansione e l'agenda dei problemi finisco dicendo una cosa che
Forse non Piccioli Jean Paul vostro ruolo ma non vi preoccupate
Io non credo che questa trasformazione del sistema informativo avrà al suo centro la grande televisioni nazionali
Io sono convinto che il il problema centrale l'avete informativa di base
Che oggi in Italia non solo non è finanziata per niente mansioni boicottato
Da una serie di orpelli burocratici infernali che rendono impossibile l'organizzazione appunto anche di agenzia di bassifondi di base che comincerà che rendono impossibile i primi passi di
L'informazione che il percorso sbuca sfociare anche a livelli superiori
E noi stiamo lavorando qua ci incontriamo un po'come molti di voi anche per una disboscamento di una legislazione che avendo appunto così difficile attività informativa
Di basse al punto tale che verrebbe da dire che se non esistessero le leggi sull'informazione editoria questo Paese non starebbe peggio ma starebbe meglio anche se non è questa soluzione ma si tratta appunto di rovesciare questa importazione che nega proprio questo diritto elementare di cominciare itinerari informativo dai livelli più bassi e però detto questo è un bene la grande
Prerogativa del potere di apparire sulla televisione nazionale di dettare i suoi temi e i suoi e le sue faccende la grande pesce nazionale ebbe questa non è la prerogativa di tutto
Surreale inventate è vero che così poi quanto la per l'Italia verrà trasformata si vedrà anche sugli schermi della televisione nazionale
E allora se è un momento difficile sapete bene che la riforma della RAI che un passaggio non risolutivo ma decisivo di questo passaggio si sta avena Ando siamo al momento difficile però pigliamoci tutti quanti un impegno il primo punto che noi vedremo
Se davvero stiamo facendo una rivoluzione positiva o se invece stiamo andando allo sbando
Sarà fra qualche mese pochi mesi quando nella nuova RAI vedremo gli spazi non tanto più rubriche di servizio ma per i temi di interesse dei cittadini che ci saranno della nuova RAI
Se li citano più spazi in ruolo in orari migliori con più finanziamenti vorrà dire non tanto ma che stiamo andando la giusta direzione se così non sarà Allo stato ci sarà davvero da preoccuparsi
Bene grazie a Piero De Chiara per queste
Per queste notazioni è chiaro qui il termine seconda Italia è una provocazione però è anche una buona notizia però anche una brutta notizia un po'tutto insieme naturalmente però si segnala che esiste una cosa questa è la cosa più importante no
Se poi come dice De Chiara dopo la riforma della RAI questo tipo di informazione sui cittadini per i cittadini avrà più risorse spazi migliori
Più tempi più attenzione beh Vivaldi
Possiamo dichiararci veramente soddisfatti ha chiesto la parola per un saluto glielo do prima delle conclusioni Piero Della Seta che il capo dell'ufficio stampa di Legambiente Aegon
La quale abbiamo organizzato la per i bonaria preceduto Cuesta sugli appalti per opere pubbliche prego
Roberto fai certa era c'era stata una discussione meritava affetta da risolvere il problema allora
Dunque io appunto porto qui la la la esperienza di di comunicazione di una situazione che ha come interlocutore forse nemmeno la seconda Italia
Televisiva ma la terza la quarta nel senso che ai problemi che i temi dei diritti del cittadino scontano di cui si è parlato ampiamente qui noi aggiungiamo quello che dal dall'informazione in particolare dall'informazione televisiva radiotelevisiva l'ambiente
Viene ancora percepito come una Spoon tema debole un tema adatto forze per per momenti in cui le cose vanno bene in cui si può parlare di argomenti leggeri di argomenti di argomenti so tutto ma che quando poi invece la situazione diventa drammatica come in questo caso deve lasciare il campo lasciare il passo ai temi forti che sono quelli dello scontro politico
Che sono quelli più che legittimi dello ska de de de delle dei drammi sociali
Ecco da questo punto di vista io su forse non sono tanto d'accordo nel individuare le responsabilità di questo poco spazio
Che i temi di cui non ci occupiamo hanno in televisione soltanto una sorta di barriera di di di di di che l'istituzione RAI il potere in qualche modo radiotelevisivo oppone io penso che il problema coinvolga anche la mentalità di chi fa informazione a tutti i livelli in questo senso io faccio un esempio che che che riguarda ovviamente
I temi di di cui mi occupo gli scandali che stanno emergendo in questi mesi dimostrano tratta tra le altre cose che l'ambiente è stata una delle vittime più più penalizzate dalla corruzione
Dall'intreccio tra politica affari che si era determinato in Italia quel però appunto nelle trasmissioni di informazione che raccontano questa Italia in crisi che tentano di alzare il velo sull'Italia
Malata lo spazio dedicata all'ambiente pochissimo ecco io faccio l'esempio di due delle trasmissioni più meritorie
Che sono il rosso e il nero da una parte la trasmise Gad Lerner dall'altra ecco sono trasmissioni in cui si ha un po'l'impressione che chi le le concepisce anche chi le conduce riconosca la dignità ditemi di cui si può discutere in un momento così grave soltanto o a temi cruenti che insomma è evocano fenomeni di criminalità o o allo scontro politico oppure fenomeni acuti di Chris ascrivibili sociale come i licenziamenti
La disoccupazione io credo che questo sia un limite che quindi appartiene non solo a a chi governa l'informazione in questo caso a chi governa l'informazione
Radiotelevisiva ma che appartiene un po'a tutti i giornalisti o comunque generalizzando naturalmente ci sono moltissime eccezioni
E quindi credo che lo sforzo che che da una parte la con le cose non siano così semplice intanto che non basta che cambi il governo della televisione ho neanche che cambino le regole perché poi automaticamente si aprano spazi per la comunicazione che a me interessa e dall'altra però è anche incoraggiante sapere che si può lavorare proprio sul piano della del far crescere la la sensibilità delle persone a questi temi e far capire nel nostro caso appunto che l'ambiente è tutt'altro che un tema debole come proprio
I fatti di questi di questi mesi dimostrano grazie
Bene ringrazio molto Roberto della Seta per le sue osservazioni assolutamente puntuali ecco quando inserivamo trasmissioni come il rosso e il nero come Milano Italia
Nella prima Italia lo facevamo esattamente per le ragioni che lui ha detto non per disprezzo per questi prodotti salve le opinioni ciascuno
Personalmente a su ognuna di queste trasmissione sui loro conduttori s'intende
Diamo la parola per le conclusioni a Stefanini di nonni che per conto dell'esecutivo nazionale per la tutela dei diritti dei cittadini del movimento che era un po'le fila di questa discussione
Ma io direi che a conclusione di questa terza tribuna sulla questione morale che ha affrontato il tema della rappresentazione del cittadino comune del servizio pubblico radiotelevisivo io sono sempre più convinta che tali iniziative andavano e vanno realizzate
Primo perché dare una consapevolezza comune che non mi sembra scontata anche dal dibattito odierno che la questione morale non si concretizza solo nelle tangenti
Ma in tutte quelle omissioni sprechi occasioni in cui il punto di vista del cittadino sia stato marginale perché servono per accertare chi veramente siano le vittime che i responsabili di Tangentopoli
Perché è un'occasione per continuare a mettere a punto criteri per individuare e selezionare col coloro che questi danni poi dovranno riparare a prescindere anche dalla loro eventuale diretta responsabilità nell'averli produttivo credo che la tribuna odierna ha fornito sufficiente materiale a conferma di almeno tre costatazione
Esiste ed è una costatazione che ci sono due esistono due Italie e radiotelevisive che si differenziano nel modo di rapportarsi e di rappresentare il cittadino comune
E le organizzazioni della cittadinanza attiva che si differenziano anche nei modelli professionali per esempio dei giorni giornalisti e nel loro modo di percepire il loro ruolo professionale che si differenziano nel modo di intendere il servizio pubblico radiotelevisivo
La seconda constatazione che il mancato investimento del servizio radiotelevisivo pubblico sia in termini di gestione da parte della RAI sia in termini di conduzioni di alcune trasmissioni da parte di singoli operatori
Del nella seconda Italia radiotelevisiva che è quella che noi preferiamo avuto ha creato gravi danni
Riscontrabili nella mancanza di una vera opinione democratica nell'affermarsi di un Complesso lo dicevamo all'inizio partitico mediale e nella stigmatizzazione del cittadino comune
La terza constatazione è che è necessario proprio a partire dalla registrazione di quanto detto da Barzoni sulle difficoltà e addirittura su vere e proprie lotte per ottenere per vedere gli stessi palinsesti eccetera è necessario che entri in gioco un soggetto con i caratteri di terzietà
Come il cittadino comune che garantisca crea trasparenza e garantisca cambiamento effettivo quali sono allora a partire da queste constatazioni le proposte che cittadini avanzano ai vari interlocutori e le risposte alle quali verranno usate come bene discriminanti per la selezione dei leader degli operatori in questa fase di trent'
Noi al Governo e al Parlamento chiediamo di dare immediatamente un assetto istituzionale al della alla RAI evitandone il commissariamento chiediamo di varare una riforma organica
Della RAI in cui siano contenute norme relative lo richiedo dicevamo all'inizio alla definizione di un codice degli standard relativi alla tutela di diritti allo svolgimento di conferenze di servizi alla definizione di un sistema di garanzie procedure per la tutela dei diritti
Alla presentazione di una relazione sulla qualità del servizio
Sul versante dei diritti dei cittadini dalle gare al Bilancio
Sulla individuazione di una soglia minima di informazione di servizio si diceva diceva arrivi in apertura piuttosto che le norme meglio il confronto l'uno non esclude l'altro ma anzi si sostanzia nel sembreranno vicendevolmente
Alle organizzazioni della cittadinanza attiva noi chiediamo che si facciano carico non solo di esercitare pressioni sul Parlamento perché risolva l'assetto istituzionale della RAI ma anche perché prenda la responsabilità di indicare criteri e possibili nomi degli eventuali consiglio di amministrazioni e dei garanti questo le organizzazioni della cittadinanza lo possono e lo devono fare
Al sindacato dei giornalisti RAI registrando anche la loro disponibilità di stipulare ed un orari un patto con i cittadini
Noi chiediamo di mettere già da subito al centro delle loro vertenze della loro contrattazioni i temi che riguardano la qualità dei servizi d'informazione della RAI in relazione ai diritti del
Alle redazioni alle direzioni e capistruttura delle testate chiediamo che assumano da subito i cinque criteri che riguardano le informazioni ripensamento del concetto di notizia lo spazio alle Cutugno sulla centralità dell'informazione di servizio
La rottura dell'autoreferenzialità il riconoscimento della titolarità dei cittadini
A tutelare i loro diritti
E noi crediamo che questi cinque criteri siano già incarnati nelle trasmissioni che oggi sono state qui rappresentate queste tradizioni della seconda Italia radiotelevisiva
Che che creino chiediamo che creino degli spazi specifici all'interno dei telegiornali e giornali radio nelle trasmissioni di informazioni veniva richiamata per esempio la necessità di discutere subito
La copertura di un vuoto come quello del periodo estivo o più in generale di discutere i criteri
Con cui si decidono i pagliuzze
Alla nuova dirigenza della RAI noi chiediamo di rendere trasparenti finalmente comprensibili abbiamo visto quanti problemi ci sono ad avere informazioni e ad interpretare informazioni accessibili i bilanci dell'ente in modo anche da completare l'opera di accertamento dei danni subiti dai cittadini
Gli chiediamo di riconoscere concretamente ruolo attivo dei cittadini nel monitoraggio della qualità del servizio
Promuovendo sia un sistema proprio di monitoraggio che da una parte incida sulla professionalità degli operatori e la qualità dei servizi
Dall'altra magari attraverso l'attivazione di un di un osservatorio si pronunci sui temi della rappresentazione e della stigmatizzazione del cittadino comune
Ai singoli redattori ai conduttori così come le loro organizzazioni professionali e sindacali noi chiediamo Primo di stringere concretamente questo nuovo patto che abbia una piattaforma programmatica ispirate ai cinque ricariche richiamavamo prima e che abbia anche come affetto quel sodalizio che veniva più volte auspicato oggi tra gli stessi giornalisti chiediamo di aprire un tavolo di confronto per ridefinire il rapporto tra i diritti dei cittadini ai doveri professionali chiediamo di intervenire definendolo il leader della loro formazione attraverso l'inserimento di temi legati alla tutela dei diritti e qui mi sembra di poter registrare già una disponibilità
Anche questa volta i materiali e i dati relativi soprattutto ai danni causati ai cittadini dalla questione morale saranno raccolti nell'albo dei danni che richiamava Giovanni Moro all'inizio della tribuna e che attraverso lo svolgimento di queste tribune di questi incontri in Movimento federativo democratico sta redigendo anche per rappresentare in maniera formale quanto siano stati gravi appunto i danni subiti dai cittadini in questi anni anche questa volta come nelle tribune precedenti in quanto ci la Dini che non vogliono solo protestare ma che vogliono rendere vera la costruzione di una democrazia dei diritti dei doveri e delle responsabilità ci prendiamo l'impegno di trasmettere a tutti gli interlocutori coinvolti le nostre proposte
Anzi questa volta vogliamo fare da questa tribuna dal tavolo di questa tribù una cosa in più lanciare un allarme sul destino delle trasmissioni di questa seconda Italia
Che vinca ancora troppo facilmente vengono liquidate
Sull'esito di questo allarme e sulle risposte la congruità la concretezza delle risposte alle proposte presentate noi ci impegniamo a fare una verifica entro circa sessanta giorni grazie
Crescono nelle nomine arrivederci alla prossima tutte grazie alla pazienza