Tempo di Libri - Conversazione con Andrea Marcolongo autrice del libro "La misura eroica" (Arnoldo Mondadori)

La radio radicale bentornati un nuovo appuntamento qui da tempo di libri ed tempo di Andrea Marcolongo pervenuta radio radicale grazie grazie tutti ecco mi
Allora la misura eroiche edito da Mondadori riprende un tema che abbiamo già affrontato in questa o Salone internazionale dell'editoria il mito degli Argonauti il coraggio che spinge gli uomini ad amare
Abbiamo diciamo anche trattato prima di te
Con Paolo Crepet il tema del coraggio il coraggio di amare il coraggio di dire no il coraggio di intraprendere altre sfide tutto questo c'è anche all'interno del tuo libro astrattamente che bella questa presentazione grazie
No stamattina leggiamo una frase di una poetessa Emily Dickinson che dice che i no
è la parola più selvaggia
Della lingua
A il coraggio è fatto non solo di scelte di partire ma soprattutto il coraggio di scoprire chi stiamo di conoscerci di riconoscerci e poi no di scegliere
Verso quale rottamare la nostra vita con uno o se ripensa all'antica Grecia e che ha il senso di questo titolo la misura eroica un preciso
O dire imperativo morale per gli antichi greci eroi e quindi anche gli Argonauti dov'erano non era chi con a facevamo i grandi interessa il condottiero come diremmo noi oggi chi ce l'aveva fatta hanno e a qualunque donna qualunque uomo che aveva il coraggio di essere se stesso e quindi di essere felice
Ecco tu in questo libro dai ai luoghi e agli spazi delle funzioni e delle espressioni nuove il libro inizia con i il mare una lingua antica che ci parlare le sue parole sono la mappa da decifrare partendo da questa constatazione si muove tutto quanto il libero
E le parole in qualche modo diventano non solo il corollario per raccontare una storia ma diventano protagonisti a se stanti del libro allora per te come è stato in qualche modo aggregati un po'a questa spedizione che racconti degli Argonauti
A proprio come il sì grazie proprio attraverso le parole
Ho viene in mente io da sempre sono pazza delle etimologie gli amici mi prendono in giro quando inizia a dire a te che questa parola viene da ma solo chi possiede le parole
Poi possiede anche la realtà
è stato quindi
Ghiaccio di parole il mio non solo attraverso la storia degli Argonauti questo libro poi unisce due diversi temi narrativi che è quello o aspra tutte la contemporaneità e di una dita personale che è la mia che vorrebbe poi farsi collettiva a questo libro nasce soprattutto dalle domande degli elettori
E di nuovo a un generali e dalla letteratura
Non cerco risposte cerco domande
Ed è quello che ho provato a fare con questo libro
Ecco c'è anche un invito in qualche modo al non solo al viaggio alla preparazione di se stessi ma c'è anche un invito a a diciamo ad avere coraggio nella paura che sembra un po'diciamo un ossimoro però in realtà è forse quello che anima già sono in tutto quanto il la sua avventura e lo anima all'interno del libero in un contesto di paura essere coraggiosi non è la misura del proprio essere i migliori ma e la misura della propria sopravvivenza
Certamente avere paura significa che siamo vivi
Provare i massaggi al significa che abbiamo avuto la fortuna
Di amare davvero ed essere amati e dalla paura Kinash poi la spinta a partire a mettersi in viaggio a raggiungere quella meta chi non è mai punto d'arrivo ma è sempre punto di svolta della nostra vita quindi la mente Non è vittoria la vittoria scoprire davvero ci stiamo perché siamo partiti e cosa ci aspetta
Ah onnipresenti Sansone che parte con la prima nave al mondo la nave Argo mai costruite ad analisi da mani umane alla ricerca di questo misterioso dello Toro una forse come dire una pelliccia di montone ma era alta forse lì simbolo più oscuro della mitologia greca a quello che trova all'arrivo del suo viaggio errata l'amore
Ecco la scoperta del la ricerca del dall'odore in qualche modo
Diventa una metafora anche il materiale diventa la metafora fondamentalmente del nostro senso di ricerca tua compagni lettore anche all'interno di questo libro cercando di spiegarli la vera natura del naufragio perché spesso diciamo
In questa epoca così trionfante in questa epoca così prestazioni sta il naufragio è sempre in qualche modo un chiaramente un elemento che quasi
Determinerebbe una sorte di morte complessiva dell'intorno invece in realtà tu
Gli restituisce la cittadinanza nuova all'interno di questo libro ma soprattutto fa l'operazione da un lato pericolosa però che ci è riuscita molto bene che è quello dell'aggiornamento di un mito perché poi alla fine anche questo la la sintesi di questo di questo lavoro insomma
Certo
E chi è di nuovo come si di prima si parlava sì proviamo paura significa che siamo finiti esistiamo
La nostra nave questa Palencia quale viaggiamo
A e colpisce da raffiche di vento oppure finisce addirittura per naufragare
Dal telefono che stiamo viaggiando per davvero le navi sono bellissime ferme nel porto tiene delle nostri alibi alibi non è la paura alibi e ciò e la zavorra quello che ci impedisce di partire può accadere che durante il viaggio
Qualcosa nuova storto che persino Ahmad affondi ma è diverso dalla percezione contemporanea di abbandono
Ho fallito quindi non ci provo più eroi e chi c'è anche solo provato
Ecco c'è anche un'altra frase nel capitolo che si chiama Lessico famigliare antico le disse conoscere si coniuga come nascere è questa secondo me è anche un'altra chiave interpretativa importante perché ovviamente trattasi di un libro e quindi c'è anche un invito al lettore a mio avviso ha a rinascere a riprendersi anche il proprio tragitto la propria vita la propria strada per mare per c'ero per terra solennemente
Perché sia
La sua strada quella del lettore di nuovo questo libro contiene tante parole è un libro ha un ci vuole riportare al significato prima delle parole che usiamo tutti i giorni ma non per trovare le parole giuste in questa epoca che tende alla perfezione oppure come prima dice del fallimento e quindi l'abbandono raspare parole nostre per dire di noi
Penso all'etimologia della parola leggere visto che stiamo parlando di libri il verbo leggo il Tino
Significa però scegliere quindi chi legge dal Tanza scegliendo se stesse
Ecco in
Quasi in conclusione ci sono due spunti ancora importanti la prima c'è una riflessione intorno alla solitudine siamo diciamo la porzione della storia dell'umanità che più soffre più ha sofferto di più soffrirà molto nobilmente di solitudine e quindi questo invito al viaggio diventa anche un invito a alla scoperta l'apertura alla nuova socializzazione
E l'altro punto molto importante è dettato dal dalla storia che che noi facciamo
Noi siamo protagonisti di una storia siamo anche qui in questo momento mentre parliamo siamo protagonisti di un destino in divenire
Abbiamo anche l'obbligo di arrivare dopo il mare aperto in un porto in un porto sicuro e di mettere lì su quello che sono i nostri desideri nostre aspettative
Ecco il coraggio spesso di socializzare manca il coraggio di affrontare guardarsi negli occhi ma anche ecco allora
La lezione degli Argonauti diventai coalizioni forse di di di politica contemporanea potremmo chiamarlo così ansie si è nera questa che
è per questo che ho scelto questo amico mito perché i cialtroni che il protagonista non parte da solo alla ricerca di quel bel logorroico giudice vi è la metafora di qualunque desiderio umano parte con degli amici
Chiatante quali appena dice devo andare dicono verremo Conte io penso che quella attuale sia un'epoca di grande spaesamento di grande confusione anche nelle parole nuovo comunicare non significa parlare io il tempo ma mettere in comune queste quello che stiamo facendo oggi e qui viene una parola che per giunta tornando alla politica ti vedo mancare
Molto che quel senso di comunità stiamo tutti soli ciascuno con le nostre gioie le nostre Paure
I nostri stipole viaggi Massimo i viaggiatori
Solitari dimenticando che in realtà siamo tutti insieme sulla stessa nave
Allora questa conversazione potrebbe andare avanti per decenni ma purtroppo nel campo creando una lega è l'unica diciamo entità che purtroppo ci costringe a diciamo a virare verso altre sponde la visura eroi che Andrea Marcolongo per Mondadori grazie per essere stati radio radicale anch'grazie