La politica e la parola

Allora buona sera
Un mondo
Vorrei dire
Rapidamente una una parola questa è il seminario a cura della Biblioteca del Senato con cui si conclude il mandato del Presidente della commissione per il rito del tè che gli archivi del Senato da Repubblica Sergio Zavoli
Voglio Davoli
I dobbiamo credo tutti molta gratitudine per è stato l'interprete del protagonista di una lunga fase nella nostra vita nel campo professionale è stato come sapete un giornalista eccezionale
Ha dato poi soprattutto alla nostra televisione ma anche nella versione stampata prima la radio ha dato alcune delle dei programmi delle trasmissioni che hanno consegnato la nostra epoca ne cito soltanto due la
La Nascita di una dittatura e la notte della Repubblica
Che hanno per lo più scandito il passaggio delle generazioni hanno svolto un'opera pedagogica importantissima
Poi il Senato la annoverato per tanti anni fra i suoi membri e da presidente di questa Commissione per avere perché ha dato un grande impulso alla attività culturale del Senato l'incontro di stasera né testimonianza proprio per l'autorevolezza delle persone che sono qui presenti credo che va be'dobbiamo tanta gratitudine Sergio Zavoli
Veramente lo dico con con tanto affetto
Vi auguriamo naturalmente vi adesso che da domani non sarà più senatore del ventitré di continuare la sua attività di uomo di cultura di grande intellettuale
Sergio
Come l'applauso
è vero e proprio testimone di una lunghissima epoca che va dal
Diciamo dalla dalla seconda guerra mondiale alla nasce per la Repubblica
La ricostruzione della radio quella televisione tutto
Tanti libri
Voi introdurre tu questo seminario che ha come tema
Qualcosa a cui tu sei particolarmente legato in cui svettano maestro l'uso della parola quindi la parola e la politica
Introduce
Forse ci può dare un microfono può rimanere lì
Ma non
è un grave ritardo devo aggiungere anche
Una seconda non voluti
Credo la risposta è che io devo dare al costruire la bocca alla generosità del mio amico
Con lui
Il quale li presenta come un personaggio pratica qualche merito in questa storia della biblioteca
Giovanni Spadolini
Che per preferiscono dovrebbe essere
Così un altro motivo di
Compiacerci che ogni tanto
Sì ci si è ricordati così del suo valore di grande giornalista ma anche del fatto che
è stato un uomo che
Vissuto la sua vita professionale accanto a Giovanni Spadolini per l'appunto
E quindi questo affare in qualche modo
Lo riconduce ai tempi in cui avuto veramente da un punto di vista proprio dalla politica governativa attiva accanto a un grande liberale
Un uomo vivente di status giuridico
Una persona come come protoni
Dicevo che
La risposta insieme al grazie
Anche un pochino
Il meritato per tutte le le cose che avete detto
Devo aggiungere una una premessa quello dei quindi non annoiarmi di rendere minimamente interessante
Giustificativo insomma
Questo questo
Questo permette
La nostra democrazia repubblicana
Volevo
Quest'anno la scelta degli italiani
Settanta anni e anni settanta anni fa
Mi volete vivere nella libertà nella giustizia e della pace
Le sue parole archetipi dalla Costituzione che racchiudono il dettato dei diritti e dei doveri
Delle norme sul civili dei principi Tisci Cremona
è tutto rivolto a una grande comunità umane
Nelle sue diversità identitaria e cioè nella personalità del pensiero e dello spirito di ciascun cittadino
L'antica parola Romano e Romano
Aveva definito una comunità che scrive su un volto e un animo riconoscibili dalla sua storia concreta e ideale
In grado di remoti di esprimere una nazione riconoscere una patria avere uno sfratto e offrire alla famiglia sociale alla politica che rappresenti la somma dei rispettivi valori
Era e rimane la costruzione di un bene
Teso a difendere la misura più alta nella clinica civile
è ragionevole credere che l'orizzonte più aperto alle prospettive italiane dovranno offrire il suo essere europeo nel senso più profondo e più vasto cioè nel nome della pace e della condivisione quindi delle solidarietà perché ciò di non poter unitario alla politica anche che come di questi tempi allargarne le crepe
Nessuno oggi può dire con certezza
Sì dell'umanità sia in cammino verso sorte più benigna di quella oggi non del tutto sconfitto da
Cioè le scelte saranno salve e il loro costo diverso il futuro dell'uomo non ci offre oggi voglio dire modelli di capaci di configurare fin d'ora i nuovi spettanti dell'umanesimo
Siamo già dentro una nuova cultura e ci ostiniamo a vivere come diceva stavolta ciascuno nel proprio armadio ideologico
Ed è già alle viste forse anche alle porte
E il cosiddetto uomo artificiale
Anche se
La sorprendente congerie tecnologica
Che scivola un allungo ritmica natura umana è una questione tutta da vedere giudicare non dico per subire perché racchiude rappresenta certificata
Il valore di una scienza che ha il diritto e il dovere di fare il suo mestiere
Di fronte al quale noi siamo veramente un po'annichiliti molto ammirati ma anche lo devo dire molto preoccupati
McLuhan
L'interprete più suggestivo del fenomeno ci avvertì
Le conseguenze di qualunque azione si manifestano sempre più nell'istante stesso dell'agire
Tanto da doversi abituare a correggere le conseguenze dei nostri errori nel momento in cui si manifestano
E occorre che tutta la cittadinanza partecipi alla struttura di una comune identità
La questione dei riconduce spontaneamente al tempo delle avvisaglie e all'urgenza lo ricordo che la politica prendete le sue misure
Ho in mente soprattutto la straordinaria assonanza dei giudizi riguardanti le responsabilità dei poteri
Finanziarie e politici
Nei confronti della storia che il Paese sta attraversando
Sembra di oggi la citazione di Raniero la Valle un giornalista di Radio credente
Che intervistato
Scivolose questa domanda ma una politica che tende alla conquista all'esercizio e al mantenimento del potere
Può essere definita l'arte del possibile
Infatti viene generalmente considerato possibile solo ciò che serve al potere e non lo metto in gioco e proseguì
Ma la politica semmai l'arte del necessario vale a dire di ciò che serve agli uomini per garantirci ed andare avanti il più possibile umanamente un esempio
Dal Vietnam era necessario e possibile non tacere di fronte al genocidio degli degli ebrei sarebbe stato possibile ma era soprattutto nel terziario la sovranità non è del principe e nemmeno dallo Stato ma dell'uomo se può inventare
Campi di sterminio oppure essere gettato nei ghetti o segregato nelle Riserve nelle bidonville
Percorso dalla tortura va allevato nelle città opulente e ridotto al silenzio giorno io e l'amico perché ferma così lavarle anticipava i problemi dei coniugi voglio incontrare il filosofo marxista erano finisce saggista e uomo politico dinamico che mi sorprese invece con un paradosso ideologico
Un sistema sociale senza contraddizioni interne
Che riuscisse a soddisfare tutto in tutti sarebbe un paradosso con la scritta lascia ogni speranza voi che entrate
Il grande antropologo brasiliano trasferimento favoloso per aver dedicato Ulivo dall'America latina
Perché si studiassero i movimenti della crescita sociale qualche anno dopo passò al cosiddetto linguaggio comunicativo grazie a Dio disse io non sono europeo
Eravamo ancora assente l'Unione e un pizzico di profitti l'aiuto a dichiarare la sua polemica con la cultura occidentale
Traggo dall'intervista alcune frasi che attraversano la storia di questo tempo
Nell'età attuale il compito primario il primo comma informare gli Einaudi lo ricorderete
Sta nel colmare le distanze abissali che ci separano gli individui secondo le loro condizioni di esistenza
Cioè nel cambiare un mondo nel quale i poveri pagano di persona la prosperità dei ricchi del fondale della convivenza umana sulla fraternità e non solo sull'invito del fare la carità
E soprattutto le riaccende dello slancio combattivo il sentimento della dignità e dall'orgoglio personale
E qui si era all'inizio degli anni Settanta preciso
Il giudizio sulla storia sta mobilitando tutti gli scontenti del mondo e preparare gli strumenti per rifarlo
è rimasto esemplare il libro di Thomas Mann
Scritto durante l'esilio in America con il nazismo ancora sconfitto ormai sconfitto per avvertirci dei problemi che a guerra conclusa avremmo incontrato negli anni finalmente della pace
Il profetico volume rieditato da Mondadori
Dopo averlo scoperto nel mille novecentoquarantasette con il titolo originale moniti e all'Europa contiene l'introduzione di un protagonista leggero alle grandi prove dalla politica Giorgio Napolitano
Che nel suo saggio ritorno alla complessa anche felici che è un'altra almeno in parte sulla
Complessa questione dei rapporti tra l'Italia
E l'Europa
Non potrei nemmeno lontanamente concepire nipote adesso prendere il modo di pensare alla politica di ciascuno dei presenti
Abbiate la cortesia di ascoltare le parole dette mi quando sorge Ratzinger non segnava ancora all'università di Tubinga teologia fondamentale dogmatica e infine storica
Soltanto dove la storia viene vista come un tutto organico si può ancora sceglierle una media e trovare inversa un movimento che la speranza garantisca
Sembra anticipare un giudizio che occupa ancora la politica ha rimesso insieme in un'Europa che politicamente non con l'Unione
Non di rado fittizia e non di rado affaticata
Il nostro paese tra quanti sono in grado di raccogliere con l'esortazione che sembrava adesso riprende il seguito di allora se poi nel mille non domandarsi aggiunge Ratzinger
Come la speranza la tradizione siano in contraddizione tra loro le risponderei se cresce così non fosse
Sarebbe la collina
Un'umanità senza passato priva di memoria e quindi senza storia
Non avrebbe ad aspettarci nessun futuro una speranza che non consideri questo percorso e inumana o si riferisce al singolo nella comunità in cui ognuno di scopo ma di sono ben
E quindi affetto congedare le testimonianze riascoltando avrà a Brescia grande filosofo del mondo pratico che dice dico non può farcela da solo ha un enorme bisogno dell'uomo
Ma poiché ogni uomo è rimandato a un altro non può esservi sono una speranza individuale il mondo non è stato creato da Dio nel modo in cui un orologiaio che è un orologio e l'orologio continua poi a funzionare da solo
L'uomo riceve non solo la libertà ma la capacità di scegliere va bene e male
Non fate niente che sia contrario all'amore
Aveva scritto Dostoevskij e se ne parla ancora
Lei collega il testo dopo tanti anni con quello diciamo che costano il grande biologo scrittore accademico di Francia autore dell'avventura umana grande libro e l'uomo artificiale dirà se il potere appartenere apparterrà solo ai vecchi come quale debba cadere sarà un mondo vecchio saggio ma vecchio
E magari anche magari anche un po'crudele con i giovani che per fortuna non sono mai Shaggy
La ragione non è un codice e ciò che siamo che spinge l'uomo a vivere e quindi a pensare a lavorare a costruire e a distinguere e ciò che spetta a tutti compresi quelli che ne farebbero volentieri a meno
Vorrei togliere qualche cosa
Occorrerebbe con grande rivolgimento culturale
Quindi Nello Santi
Con l'idea nella coscienza determinati per conoscere fuori e dentro di noi con la station rinnovata curiosità e il medesimo rigoglio di vivere una vita all'uomo
Che dovrà seminare il futuro affiche archiviare rimandare il tutto ha una storia sempre più vicina e persino paradossalmente presente e sono parole già pronuncia quindi quando le domande di allora non sarebbero affatto estranee alla realtà odierna diciamo sanate dello si era dedicato a ricerche non solo biologiche
Scopriamo oggi che il fuoco uno dei più prestigiosi continuatori della grande tradizione degli scienziati e umanisti pensiero nell'opera
Tanto meglio remore rumore la scienza con la sua limpidezza nella sua l'audace
Ripeto sono da frange di quel giorno quando aggiunse queste parole
Vede io rispetto ovviamente il sapere amor sinceramente la verità e non c'è dubbio credo molto nella politica Maspes vedono speranza mi creda nell'amore
Non è neanche nel settantotto cerniera mediana e credo che ce n'era lo vedevo io l'ho visto
E qui seguendo le modalità del mio mestiere interpello una personalità che per il suo particolare riguardo ai valori della cultura dell'etica che invece sono oggi ogni angolo della politica
In giornate anche Cecchi Gori dal libro di mantenere la diminuzione di un problema che il nuovo volto del Parlamento nel
Eugenio anniversario della carta affronterà l'istituzione dei di un indivisibile realtà quella di una storia che contrariamente alla solenne va sovente fallace diceria storici spiega non si ripete
Ho tenuto per ultimo nel mille novecentosettanta l'intervista Luigi Pagliarani psicologo sociale sotto la lista
Già vicedirettore dell'Istituto Italiano dico all'ecologia che segnò sociale sotto l'analisi alla scienza di specializzazione della Psicologia quante gobbe
Alla Statale di Milano
Ma è di straordinaria modernità ciò che disse
Occorre uscire dal puro allarmismo farà legislatore per escogitare una tecnica e quindi è una metodologia della responsabilità il futuro disse
Sarà tutto quello che faremo oggi
Ciò richiama la responsabilità i compiti della politica
Gli strumenti
Dell'economia le forme legittime dell'informazione
Per una non più rimandabile riceve l'azione in senso umanistico vale a dire di un impegno fin dalle sue
Come quindi Rep premette limpidamente etico c'è in questo istante
Si stava combattendo sul pianeta quarantacinque tra guerre e guerriglie per un posto d'accusa prima un confine etnico per avere uno Stato
Cioè tre persone su dieci rischiano di morire di fame
Sì è un miliardo di uomini non conoscono ancora la luce elettrica che i bambini di Aleppo sono stati uccisi principalmente interrompendo il flusso dell'acqua potabile
Beh tutto questo è accaduto ed è accaduto insieme ad altre infame che sarebbe veramente molto ferito il dovere in ricordare anche per l'inutilità di lamentarci ci siamo comportati molto male in tante occasioni
Ecco però rimanere ferma una questione
Che la parte cresce vede crescere l'accumulo del lupo lenta e dall'altra l'abisso della povertà e quindi viviamo in un mondo dove non solo le previsioni e i limiti di di papa Francesco dei sociologi e degli storici ma anche le cosiddette curve econometriche ci dicono che il nostro futuro
Nel dar vita alla convivenza di una irresistibile realtà multietnica perché non vi è nulla ormai che non riguardi i singoli e allo stesso tempo le comunità politiche significa più di sempre
Secondo l'espressione di un Milan uscendo insieme
E mentre carità e condivisione sono le braccia che si stringono intorno al bisogno giustizieri solo a braccio che può trarre da quel Migliorini cioè non saranno garantiti lavoro dignità sicurezza
Apre quattro del pianeta ci si dovrà chiedere
Cioè dovranno ancora in corso i linguaggi della politica così come si sono realizzate dalla quale alla presentazione sul angoli infine per l'appunto precedenti fa del mondo
Ci spettano a vedere bene il dodici non tollerano distinzioni né ideologiche né ontologica
Che non ammettono a Bologna non vedo che il nome di ciò contro ogni forza che intenda cioè volutamente dividere per un umanesimo riedificato dall'etica dei nostri iscritti tenendo a freno
Prima ultima scelta con cui decidere se vogliamo vivere consapevolmente nel punto più alto della responsabilità affidato il sì dalla nostra storia misteriosa e palese
Arcana reale fatta di carne e di spirito grazie
Grazie presidente Zavoli per questa ampia e profonda molto bene introduzione
Ma qui non c'è nulla da aggiungere il tema è ampio il tema interpella la responsabilità e la coscienza di ciascuno
Ciascuno dei di coloro che interverranno sono seduti a questo tavolo darà la sua risposta
Quindi il rapporto tra politica e linguaggio come cambia come si trasforma io dico solo una cosa siamo reduci da un'elezione il quattro marzo che ha dato un risultato
Piuttosto rilevante
In parte anche imprevisto
E e che è stato dominato tra gli altri dall'uso dei degli strumenti dei social cosiddetti strumenti via web
Che impongono un particolare
Per certi aspetti inquietante usa la parola
Twitter e altri strumenti che impongono una cifra espressiva rapidissima che asciuga profuga e in fondo anche mille rischi linguaggio però avuto questo questo Effetto ha contribuito ad avere questo aspetto così dirompente
Frammentando e diciamo nelle scelte degli italiani allora da seguiremo in l'ordine da destra a sinistra e parleranno i professori Carlo Galli Luciano Canfora Luca Serianni Chiara Saraceno emessa dal elogia e infine il direttore di Avvenire Marco Tarquinio naturalmente
Per siamo contenere il nostro seminario in tempi ragionevoli e penso che bisognerebbe non superare gli otto dieci minuti ciascuno intervento prego solidali
Do
E naturalmente tutti voi per la vostra presente in virtù anche della miglior modo di ragionare disciplina che insegna proverò a dare in modo assolutamente stenografico scheletrico
Alcune l'indicazione di una classificazione possibili una delle molte possibile del rapporto tra la parola della politica
Tema
Incredibilmente vasto enorme che tenterei di misurare a cui tenterei di dare una misura in questo modo
Cominciamo col dire che prendiamo in considerazione
La parola umana e non la parola divina il che una grossa limitazione perché gran parte della politica consistita e ancora consiste nella lotta per l'interpretazione della parola di Dio
Ma questo
Il costo che ci potrà troppo lontana perché vi sono molti modelli di interpretazione l'interpretazione gerarchica l'interpretazione che avviene in interiore o mine l'interpretazione letterale l'interpretazione metaforica per sono modi di interpretazione che confliggono
Parliamo del modo moderno occidentale di pensare il rapporto fra parole politica
Ne abbiamo già abbastanza
Cioè il modo in cui la politica
Rispetto alla parola e la parola rispetto alla politica non è in un rapporto di interpretazione ma in un rapporto di produzione nel senso che la politica produce parola o la parola produce politica questo secondo caso la parola e potere
Però ecco la parola produce potere manifestazione di poche lire
Diciamo così questo uso performativo della parola la parola che viene adoperata per fare le cose
Vuol dire essenzialmente un uso rettori quattro nel senso classico del termine cioè persuasivo la parola serve a persuadere qualcuno
Perché faccia qualche cosa
Quanto più sei potente e capace nell'uso della parola tanto più anni
Proteggere
Ho questo non è un discorso molto astratto come potrebbe sembrare
Se ne chiediamo don Milani
Nella lettera a una professoressa questo il tema
Chi nasce povero a poche parole perché hanno poco potere a poche parole e quindi gli atti poco potere una scuola di classe è una scuola che serve a ribadire lo squilibrio fra chi ha parola potere vecchi non una parola poteri una scuola non di classe in una scuola come quella di don Milani
Una scuola di contro classe è una scuola che cerca di pareggiata dal sito
Diciamo a una delle lotte fondamentali nella con cui si è aperta la modernità
La lotta per la libertà di parola
Perché attraverso la parola fai forniti
L'altro modo di ragionare che questo rovesciato
Ci mostra la parola
Non che produce il potere ma la parola che strumentalizzata dal potere
E qui abbiamo tutti gli agenti in Puglia
Abbiamo
Quelli celeberrimi da neo lingua degli ormoni
Nel mille novecentottantaquattro
Abbiamo quel meraviglioso saggio di linguistica storica
Letti di di Klemperer
Letti
Lingua aperti imperi la lingua del Terzo Reich dove questo filologo romanzo tedesco mezzo ebreo Klemperer
Scrive annota la deformazione della lingua tedesca posta in essere dalla propaganda dall'uso linguistico nervi credo capibile bellissimi
Abbiamo la parola
Della propaganda nel suo
Nella sua versione farlo
Cioè quella che dice in quella che crea un amico nemico
La parola con la quale si creano i gruppi Noè loro
è del tutto inutile che facciano i tempi perché l'abbiamo sotto gli occhi in tutti i modi la parola con cui ci e il punto in cui il potere esclude abbiamo la parola con cui il potere include
Da grande narrazione avvolgente dentro la quale oggi ci troviamo o a volte sospettiamo di essere
Un mondo costruito dalla parola del potere dall'infinita potenza che non è più soltanto quella della carta stampata mai quel del nel Pd elettronici dalle infinita potenza linguistique
Del tipo
Un esempio
Di cultura popolare perché a un film come Truman show dove
Questo è sorta di incubo ricorrente del mondo statunitense
Il soggetto è un singolo la comunità la collettività vivano non una vita vera ma una vita all'interno di una scena costruita dal Totti costruita linguisticamente
Dunque il potere fa la parola in questa seconda accezione in modo che quella in cui di quelle di cui abbiamo parlato prima era un'accezione
Orizzontale la parola fa potere in un confronto con altre parole che fanno potere qui invece abbiamo una concezione verticale del potere fa la parola il potere padrone della parola con la parola governo
Per comodo
Ripensare il rapporto fra la parola il potere
Un modo che si presenta come non orizzontale e non verticale ma come assolutamente neutrale
Cioè la parola non è momento di lotta non è momento di propaganda mai momenti veri
Una verità che
Tutto ma abbiamo detto che il rapporto fra la politica e la parola divina non lo trattiamo la parola tutta umana
La parola della verità umana nella sua forma più oggettiva
Tra tutte le virgolette cioè da Papa dalla scienza
Questa è la pretesa
Antichisti semplicissima del Governo non degli elettori
Non dei politici ma dei filosofi
Di quelli che sanno
E di tutte le varie incarnazioni dei filosofi nel corso della storia l'ultima sono gli economisti cioè i detentori del sapere oggettivo che ci spiega come davvero è la realtà che la scopre come davvero la realtà che narra come davvero per davvero non in modo partigiano qui non ci sono parchi
Qui c'è un rapporto fra la parola e la politica che apparentemente rifiuta la politica dice ma ma che politica quello che dico io è vero oggettività nei
Può essere il filosofo
Cose passate non usa più lo scienziato
Il tecnico
Può essere
L'ideologo del partito che ha preso il potere e ci spiega come la realtà non tanto non cantano di propaganda che fanno più di ideologia può essere l'ultima incarnazione del sapere
Dirigo lette oggettivo che dispiega come la realtà come deciso l'economia
Può essere
Insomma una parola che neutralmente per già pieni
Simile a questo è un po'diversa è la parola che è invece una parola neutrali durante per indifferente politicamente corretta
Una parola che pretende di non essere politica ma non in nome di un sapere superiore
Pretende di non essere polemiche perché non vuole assumere su di sé tutte le fratture tutti i conflitti tutte le violente tutte le ingiustizie che stanno nel linguaggio comune
Per cui davanti a una persona di bassa statura felice che diversamente alto e così via si mette tranquillo davanti a una persona molto anziana che cerca diversamente giovane e chi pensa di a vere in questo modo costruito un linguaggio artificiale che non fa violenza nessuno una parola oggettiva non per sopperire ma per neutralizzare
Quarto e ulteriore modello del rapporto fra politica Carone
Populismo
Populismo evidentemente contro quello che gli ho appena detto
Contro la parola che pretende di essere vera oggettiva perché quella è una parola di sapienti cioè una parola di ellittica cioè una parola di qualcuno che è superiore al volante
E anche
Contro la parola nel frangente nel senso del politicamente corretto molto spesso il populismo oltre che essere anche elitario è anche politicamente scorre
Perché c'è questo modo di un ad operare la parola di far politica in questo modo
Beh evidente
Perché questo modo è per l'appunto la reazione al modo più consueto di declinare il rapporto fra
Parole politica oggi che non è in modo brutale della propaganda totalitaria
Ma è nel
Il moto della oggettività
O se volete il modo della narrazione avvolgente contro entrambe prima o poi si scatena una reazione che nasce non dal territorio della parola nasce per il territorio della cosa cioè della società dai problemi tra società che queste parole non intercettano e allora Grandi nasce dei cittadini
Che si sentono privati della parola
La riprendono la riprendono il senso anche lì carioca incenso anche politicamente corretto
Una nuova oggettività credere in questo modo perché non è libertà
è una nuova utilizzazione politica della parola
Pretende di costruire una sorta di Nuova oggettività
Una nuova oggettività in nome di chi
Dell'uomo normale delle prime
Dell'uomo della strada
E non tollera e non accetta
I paroloni
Il professore pone eccetera
Populismo è una cosa seria
Credo che ce ne siamo accorti è una potenza politica reale
Che ha implicita indifferente una certa utilizzazione del linguaggio incrementare sia questa
Non ultima possibilità del rapporto fra parole politica
Quello che non ho ancora delle persone il dialogo
Il dialogo fra parole che fanno che sono consapevole della propria imperfezione che non vogliono essere portatrici di verità che non vogliono essere portatrici di oggettività perché era perfetto oggettività
E una qualità divine non umane
Parole che fanno la propria contingente che si misurano con parole che anche accettando la forte contendente in politica sarebbero sarebbe il dialogo fra le parti chi della società il dialogo fra i partiti nessuno dei quali perché de di essere il partito unico
Ma il dialogo fra le ragioni idee anali e praticamente delle parti che legittimamente si passano l'un l'altro dove beh tanti parti della società ma insomma in una chiamata non a caso parlamento
Su quest'ultima
La
Teoria politica che sta scritta in Costituzione
Non ha nulla di
Il selvaggio selvatico stravagante
è quello che dovrebbe essere la nostra pratica quote di su questo che ai miei occhi pare un'utopia chiudo il mio intervento che ringrazio per la
Chagall è molto interessante come sempre si intervento
Mi scuso se punto che questa richiesta di tale nei dieci minuti questo obbliga a una certa sintesi però credo che
Ritmo anche del dibattito ne guadagna allora professor Canfora
Chiamo Poggio
Ecco qui
Allora il tema indicato non la politica la parola
Ho pensato potesse essere declinato riflettendo su alcuni punti
Il primo dei quali mi sembra si possa così sintetizzare le formazioni politiche i partiti
Si trasformano più rapidamente del linguaggio quindi si crea una discrasia fra le trasformazioni
Delle formazioni politiche e quello che che dicono il loro linguaggio il più vecchio e quindi lievemente difforme
Donde l'impressione che non dicano il vero
Un segnale potremmo dire del disagio di questo rapporto fra l'organizzazione e la formazione politica e le parole che ciascuna di esse esprime
E nel nome che si assumono no i nomi dei partiti politici stanno diventando buffi ispettivi perlomeno non so lega
Cinque stelle che non lo so cosa significhi Fratelli d'Italia che è un inno mi pare politiche insomma nazionale
Insomma c'è questa difficoltà di mettere in rapporto la parola che i politici esprimono e ciò che accade ciò che si fanno
La prova politica e anche da suddividere in due soggetti tra due soggetti
I politici i medesimi che parlano inevitabilmente
E i giornalisti
Che sono molto più importanti dal punto di vista del peso
Del loro lavoro
Anche quando fanno parlare i politici
Che è un fenomeno molto interessante
Direi anche benefico
Guidano
La reticenza
Della parola politica
Non mi soffermo sugli esempi ma mi piace segnalare non solo fenomeno molto diffuso cioè il la ossessiva ripetizione del allocuzione in qualche modo no
Nel
Discussione pubblica
Si ripete continuamente
A pensarci bene inquietante perché depotenzia ciò che è stato appena detto quello che è stato detto viene ridimensionato messo in discussione archiviato come in qualche modo segnale non irrilevante e irrilevante finisce con l'essere la parola politica la scena diventata celebre
Della riunione a porte chiuse di un partito
Sofferente nel nostro panorama politico in cui tutti gli astanti lungi dall'ascoltare colui che parlava guardavano il loro telefono
Fatto epoca questa foto che bella molto significativa e anche deprimente nel senso che quella parola era percepita come inutile
Nel mondo
Che mi accade di frequentare più spesso
Per ragioni professionali e al quale voglio dedicare ora qualche breve riflessione affittiamolo in certo senso allora Tessa separazione mutate alcune cose
Mi riferisco al mondo della città antica
Prima realtà di un modello in cui le decisioni vengono prese collettivamente attraverso la discussione
La città antica nella città antica il politico parla direi che è il regno della parola
Già prima potremmo dire già nel comunità guerriera descritta da Omero non i protagonisti non fanno che parlare
Ma quella oratoria non è
Avvertita come veridica
L'equivalente del giornalismo nel mondo è stato detto da un grande filologo tedesco tanto tempo fa richiamava una ricca fondi lavori smentendo
L'equivalente del giornalismo politico nella città greca per esempio e la commedia la commedia
A sulle regole sui tempi ma che era il linguaggio dei politici
E pronuncia parole politiche direttamente no nella struttura della commedia ateniese come ci è nota da undici pezzi interi e da tanti frammenti
C'è una parte quando gli attori mettono di recitare il coro affida Al Capone corifeo di fare un comizio
E si chiamava parava baci
Comit nel senso stretto ce ne parla della politica liberamente in genere aggressivamente perché maschera l'opera e la parola dei politici
Questa dicotomia è rappresentata da un esempio Celebre tra i pochi superstiti in realtà
Ed è la commedia di un grande chiamava Ristop farne
Vissuto a metà del quinto secolo avanti Cristo ma poi è riuscito a vivere anche all'inizio del quarto
Si chiama Cavalieri
Questi cavalieri
Che insomma un ceto politico ad Atene oltre che un corpo militare di è lite
Detestano il leader politico del momento
Qual è la la situazione concreta il protagonista rigore il popolo è un vecchio
Ho suonato poi intonato
Che dominato da un un cervo
Abile imbroglione
Ma flacone
E gli altri cervi che sono infastiditi dal dominio di costui
Ed eccoli Kitano secondo questa commedia naturalmente un ritrovato cioè per cercare un ex elemento peggiore
Di Porto l'agone che un signore che vende tal Ciccio intralci Caio
E gli spiegano che lui è l'uomo giusto
Perché perché può produrre manicaretti di parole
Lui dice ma io non sono in grado no ai tutti i requisiti una voce repellente una morale
Discutibile
Quindi il cui fare il mestiere di capo popolare lui accetta
C'è uno scontro tra i due che si rivolge all'assemblea popolare e al consiglio alla Poule vince il calcici Ayo
Il quale
Prendi un iniziativa rigenerare i popoli vecchio gli fa trattamento primo più o meno stregonesco egli ringiovanisce
Si libera di Paflagonia il quale è costretto a fare il mestiere di fare ciccia io tutta questa metafora della commedia forse più famosa di Aristofane e evidentemente una derisione
A ora spietata del linguaggio della politica
Sto per concludere nei minuti previsti e questo lo stato delle cose diciamo così determina una reazione
Geniale salutare in un mondo appartato rispetto a quello della politica nella città antica ed è
La scuola filosofica
Tutto il corpus platonico tutti gli scritti di Platone dall'uno all'altro dalla produzione giovanile a quella più femminile no voi ruota intorno al concetto che c'è un'antitesi tra il linguaggio
Mirante a persuadere seduttivo che è quello del politico e linguaggio che cerca la verità
Che quello filosofico scientifico
Contrasto insanabile secondo Platone nel quale suggerisce quel governo dei filosofi che non piace al professor Galli però
è un'icona Utopia evidentemente lo dico io
Possiamo Gary dello pensando che siano per esempio i banchieri della BCE ma invece qui non è questo Platone pensava ai cultori del sommo bene
Non è solo non è isolato in questo punto il modo di vedere direi che la consapevolezza dell'inganno
Implicito nel linguaggio seduttivo è presente nei grandi storici del mondo antico
Che dialogano tra loro a distanza
Ne cito uno soltanto personaggio umanamente assai discutibile ma lucido si chiamava Sallustio
Storico un uomo politico primari di ritirarsi a fare lo storico
Il quale traducendo una frase Tucidide adisce riferimento a quel che si dice in Senato nel dibattito drammatico per la condanna o meno dei Catinari
Vera bocca Bulla Roma amici mousse
Abbiamo perso il rapporto tra le parole e le cose
Grazie
Le veline nel rapporto per la soffice politica vedrebbe ricordare anche quello che diceva Bismark nati riceve ai sudditi non bisogna però sapere
Non bisogna costruire come si fanno le salsicce e le leggi
Dunque lei per la verità era consorteria chiedo scusa pensavo che avvenuti quando automobile nuvolosità sostenuta da decenni una piccolissima nota
Dove ponendola aveva chiacchierano scontata nel presente e più che mai indebita ordinaria mi accorgo spero Perotti
Rimediare
Il problema delle tavole rotonde con molti interventori e quello che poi alla fine si assottiglia spaventosamente la quantità delle cose che si possono dire nuove insomma
Proverò a dire qualche cosa su le mutazioni che mi sembra sono intervenute nel rapporto tra la parola della politica in questi anni
Quanti ma insomma diciamo di negli ultimi anni ecco mi tengo più o meno sul banco la la cosa che più mi colpisce
E il fatto che diciamo
Sono venuti meno i discorsi
Non si fa più o meno il discorso la parola prevale sul discorso la parola intesa come battuta la parola soprattutto come intervista oggi come oggi la politica manifesta la sua con le sue propensioni soprattutto con le interviste il discorso di un tempo il discorso che durava mezz'ora tre quarti d'ora che ricorreva tutte le formule retoriche del caldo
E che che accompagnava anche coda importante che si è persa alla gestualità
Perché vede qualche filmato di un comizio degli anni cinquanta sessanta si vede ancora quanto importante fosse il accompagnare col getto col anche il gestore dunque la posizione del corpo
E invece questo sia Sperto mi sembra questo tipo di comunicazione che ha perso cento nel discorso politico negli anni scorsi Poli ore per poter essere stampato veniva tanto riprodotto
Perché penso che per fare anche mi sembra io non non
Lo frequento però insomma ascolto spesso la radio che
Appunto trasmette le sedute del Parlamento il discorso che ha perso anche nell'aula parlamentare
Mi sembra
Anche per una ragione fondamentale che nessuno più parla tutti leggono nell'aula del Parlamento gravissimo che ci sia ancora qualcuno che parla sono tutte cose diciamo così pre cotte preconfezionate in genere da uffici stampa D'Antona
Ha detto che appunto non hanno una partecipazione indiretta con quello che viene detto e la pura e semplice lettura di un di un testo questa è una che una quota credo che intanto non non troppo ma ho l'impressione che riguardi soprattutto il Parlamento italiano tradizione
Nel parlamento inglese vedo che per esempio trova il primo ministro quando parla
Anche perché accompagnato da tutto un c'è un tipo di arredamento particolare le più amica ma anche nemica non può hanno degli appunti dei foglietti di appunti ma raramente
Leggo no anche i vecchi quanti quasi mai
La parola
Ma credo che sia importante perché ovviamente i meriti di comunicazione
Prevedono fa facilitano la parola lo slogan la parola Bree perché hanno tutto punto al proprio centro villa la velocità l'affettività la consci che invita twitter tra
Questi aspetti nuovi della comunicazione impongono che non si facciano discorsi traccia fisco che anche quando abbiamo visto tra
Un uomo politico che però prende la parola e la tiene anche per mezz'ora
Non PON discorso con una serie di battute di improvvisazioni spesso
Che non hanno nessuno più hanno hanno molto più a che fare appunto con
La fonti l'andamento in qualche modo maestoso e approfondito pieno di ragionevole di ragionamenti del del discorso presentare appunto che ormai sia
Messo completamente da parte questo tipo di di comunicazione
L'altra volta interessante a proposito appunto del rassegna che Perceval soprattutto
Professor Galli
Sulla storia del rapporto diciamo così tra politica Arona che il fatto che la modernità politica ma però appunto penso che la stessa cosa in qualche modo accadesse anche nella democrazia ateniese farla democrazia invocando di perdite soprattutto io parlo della democrazia sciolti che si è affermata
Del discorso democratico ci ha fermato dal inizio ottocento in poi biografia evoca valori politici generalissimi
Libertà eguaglianza progresso tutti grandi grandi grandi parole
Grandi concetti che richiedono che fanno diciamo di come gratifica ma indeterminatezza assoluta
E quindi richiedono invece un discorso che li dei termini che li precisi
Come fuori con come valori di base sono comune
A una largo smetto di forze politiche libertà l'uguaglianza riferita alla paternità poi ognuno che costretto a a coniugarla sono finiti in modo diverso in modo diverso dall'altro anch'questo sforzo appunto
Di determinare l'indeterminatezza dei grandi valori del discorso politico
Moderno con il petto diciamo che mi sembra che ci sia chi ci ha perduto perché non c'è più mi sembra fa
Un discorso politico
Sui valori
Sulle grandi prospettive per l'appunto quelli discorsi generali che erano i vecchi ricettari della necessità di determinare l'indeterminatezza
Dei valori oggi Ciofi nell'appunto guardando all'Italia c'è più la necessità finché la necessità di abbandonare il terreno dei principi dei valori vide terminali
Perché appunto si ricorre più
Per discorso politico ama più percorrere diciamo di a elementi di di concretezza elementi è è una parola concreta quella lì perché afferma e quindi anche una parola più più violenta più dura che ha bisogno del incisività
Tutte le le forze nuove che hanno popolato danno il tempo ormai come il Parlamento italiano
Hanno questo tipo di
Di retorica che cerca più convincente più incisiva soprattutto perché si contrappone
Al discorso pubblico ufficiale italiano
Che devo dire
Il discorso delle autorità discorso più grandi occasioni discorso delle commemorazioni
Il tipico di devo dire che è un discorso terribilmente
Insopportabile se posso usare questa parola
In settant'anni di democrazia la politica italiana in una assolutamente divenne diventata capace di parlare in modo ufficiale e al tempo stesso in modo non retorico non pomposo
In una maniera che magari che ha condita quella di un qualche battuta di una vena di umorismo no assolutamente no è un discorso sempre
Perini fino
Inutile composto
Questo Shooting credo che questo tipo di discorso e a questo in contrapposizione a questo tipo di discorso che il discorso invece appunto efficace il discorso incisivo il discorso
Di che non guarda i principi ma guarda le cose in guarda alla legittima difesa di parla della legittima difesa di una cosa
Molto molto concreta questo discorso qui a maggiore efficacia proprio perché si contrappone un discorso pubblico ufficiale che ormai l'impressione non di Kant nulla a nessuno
Naturalmente
Poi il discorso in CCT lo discorso
Appunto concreto il discorso che non si muove più sul terreno della specificità dei parlo di specificare i valori così
A corre il rischio di diventare un balbettio entra un balbettio
Ascoltando il discorso politico per eccellenza il discorso che fa nelle aule parlamentari
Si è presi da una diciamo così di centimentri di compassione questi poveri stenografi che devono poi
Cercare di organizzare in un italiano leggibile insomma quello che viene detto spessissimo
Non si fra
Come dire deprimente
Cioè la sentirli parlare la maggior parte dei deputati di rappresentanti del popolo italiano a un possesso Marchetto della lingua nazionale
Questo può voler dire qualche cosa ovvia qualcosa
Non soltanto favorevole sulla scuola Europa società indiana
Però appunto e la al triste
La crisi in conclusione che
Viene sta per fare
Ma comunque l'impressione chiudo con questa osservazione che ormai
Prima di
Forse siamo al all'ultimo atto della della parola e la politica ripetere che ormai l'immagine appunto
Abbia di gran lunga di gran lunga la meglio insomma
La il mettere in in on line il video insomma costituisce un messaggio più più forte e più più efficace
L'impressione che ha anche questo tipo di parola che pure punti così malconcio amori PA avviando sia tramonto grazie
Posso parlare una piccola annotazione a sostegno di quello che ha detto adesso il corso per Laforgia mi è capitato di vedere recentemente per una ricerca che stavo facendo le prime
Tribune politiche negli anni mille centosessanta sessantuno parte l'imbarazzo dei dei nostri politici di fronte a questo nuovo strumento di
C'era questa questo uso di un linguaggio che era mutuato delle Aule parlamentari ella non dica e la pace collega mi permetta di contraddirla che si usava un linguaggio nel nello studio televisivo che era mutuato da quello che allora era il linguaggio linguaggio con il discorso parlamentare che si dice
E adesso invece quello che c'è quello che rimase in Parlamento e mutuato dei talk show televisivi che sono delle delle grandi griffe un linguaggio molto povero cedute bene rosso seriali
Ma Newman
Bene il resto anch'io sul Tirreno della lingua della politica in Italia facendo qualche considerazione sul modo in cui è cambiata negli anni della nostra Repubblica
La prima considerazione è banale
Se noi leggiamo un qualunque uso trascorre riascoltiamo qualunque intervento dal dal mille novecentoquarantotto fino al settanta ed oltre abbiamo immediatamente la percezione di quale sia la parte politica che lo pronuncia
Perché ci sono parole molto marcate
Alcune delle quali proletario non si sentono proprio più ma si sente anche poco tutto sommato non parola che era caratteristica della lingua della sinistra come lavoratore d'altra parte una parola
Caratteristica della destra come patria è stata come ricorderemo rivalutata e valorizzata
Dal presidente della repubblica Ciampi al punto che Ciampi anche ripristinato la sfilata del due giugno questo evento così simbolico proprio per celebrare le forze armate in generale il senso della patria
Questa modificazione per cui oggi abbiamo difficoltà non da oggi in realtà da diversi anni a collocare un politico in una parte in un segmento destra sinistra per usare le immagini classiche sì accompagna anche ad una progressiva
Caduta della componente formale scritta lo ricordava ora con un esempio tratto dalle tribune letterari degli anni sessanta Stefano Folli
Una progressiva espansione del parlato e anche però una progressiva
Caduta della prestigio del politico in quanto tale quest'ultimo fenomeno è stato descritto dal linguista ed esperto di comunicazione
Giuseppe Antonelli con un efficace immagine si è passati dal paradigma della superiorità politico chiede fiducia perché sa di più
Ci si può fidare di lui ci si può affidare all'unicum il mediatore della volontà del popolo al paradigma del rispecchiamento il politico e uno di Novoli parlo Cometti e parlo proprio come l'elettore più ingenuo lei non provveduto nemmeno come
Non possiamo riconoscere alcuni momenti di questo passaggio
Ricordando alcune svolte significative
Se guardiamo alla cosiddetta Prima Repubblica un'espressione che non mi piace affatto perché in realtà a differenza della Francia dove abbiamo abituato mutuato
Queste Kakà tipo riduzioni il nostro sistema è rimasto uguale non abbiamo passato in un sistema parlamentare a un sistema presidenziale come il caso della Fracci comunque per comodità
Nella prima Repubblica forse chi si era mosso nel senso di attivare nel suo comunicazione politica modi del discorso parlato era Pietro Nenni allunghi
Risale per esempio l'espressione destinato a grande fortuna come stanza dei bottoni
E risale anche un'espressione che indenni facevo riferimento alla lotta partigiana il vento del Nord che poi è stata ripresa dalla lega di Bossi invece in tutt'altra direzione negli anni novanta e poi una svolta da questo punto di vista è era stata
Rappresentata da Marco Pannella a cui risalgono parole come ammucchiata sceneggiata sono parole non inventate da lui ma dall'usate in riferimento certi costumi politici quel che modi di Pannella ci dicono già molto sul fatto che il politico
Perdeva giallo ora quindi parliamo di veramente molti anni fa quel
Carisma di così affidabilità di differenziazione rispetto al
Pubblico ma agli elettori che anch'io sono ricorso ad una immagine quella del pubblico che mostra in qualche modo la pervasività della politica come spettacolo e poi naturalmente il pensiero va Berlusconi su voti a Torino della politica professionisti della politica in cui il processo è già molto irridente
E poi abbiamo una forte immissione dei modelli del parlato anche qui gli esempi sono fin troppo facilita Bossi a Grillo naturalmente ma a dimostrazione del fatto che i conti con la storia in genere
Non si fanno mai fino in fondo raccolgono sul punto dell'introduzione iniziale di Sergio Zavoli
Il quadro si sta
Modificando proprio sotto i nostri occhi o qualche giorno fa o ritagliato dal giornale dal Corriere della Sera una da un articolo di Dino Martirano
Una dichiarazione di uomo politico ve la leggo sento dirmi prima chi è ho riscontrato
Una disponibilità utile ad individuare profili all'altezza del ruolo
Non solo per le presidenze ma anche per altre figure che andavano andranno a comporre gli uffici della presidenza
Dal contenuto possiamo anche risalire ma dallo stile certamente no sembra un prelievo dalla Prima Repubblica e invece è un brano di una dichiarazione dell'onorevole Di Maio
Dimostrazione dunque che anche i conti che sembravano fatti l'immissione del parlato la destrutturazione del linguaggio politico sono Conti che vanno ogni volta
Ogni volta diciamo riformulato Ivor impensati ma faccio anche nei pochissimi minuti che mi restano una considerazione riprende questa volta uno spunto di Luciano Canfora a proposito dei nomi dei partiti
Ecco il processo per cui i nomi dei partiti sono nomi che non fanno nessun riferimento alla storia politica è un processo in realtà abbastanza
Che va un po'indietro nel tempo recisamente al secondi anni novanta quando c'è stata una fioritura in senso proprio senso vegetale rispetto alla fase iniziale in cui l'unico partito lo ricordiamo che aveva un riferimento vegetale era il partito repubblicano con la sua ed era
Però sono più ricchi
Il agire somme per esempio la Margherita
Cioè e oltre alla Quercia la Quercia evoca un'immagine positiva legata alla solidità che però può essere un valore trasversale la Margherita
Il girasole tantomeno no però sono segni che mi paiono significativi di una perdita di significanti tabella politica in quanto tale per non parlare di idee cito ancora possibile della fine degli anni Novanta Lista Dini Patto Segni qui semplicemente si fa già il riferimento a un nome
Non ad una linea politica la lista segna il patto Dini ci dice che c'è un personaggio politico a cui in quella
Lista diciamo fa riferimento poi i cittadini ancora di più si caratterizza come una organizzazione di tipo elettorale
E l'ultima considerazione che faccio
Quella per la quale in questo Progrès in questa progressiva di ristrutturazione di un linguaggio politico come tale di un quadro politico riconoscibile in base ad una certa visione del mondo che è anche un passaggio significativo
Da formulazioni
Tipiche della destra o tipi che però destra formulazioni tipiche della sinistra e naturalmente viceversa faccio solo un esempio di qualche anno fa
C'è un'espressione che nasce in ambiente
Centro destra
Per la quale bisogna che il governo non metta le mani nelle tasche degli italiani mille ce lo ricordiamo tutti lei che cosa c'è dietro questa espressione forse abbastanza facile intuirlo l'idea che
Il prelievo fiscale
Sia distorto e che comunque molto meglio lasciare i cittadini più possibile liberi di disporre delle loro
Entrate senza che lo Stato gravi
La loro diciamo il loro stato economico di tasse o di gruppo buste paga
Però questa frase io l'ho sentita almeno qualche anno fa anche in bocca a esponenti del centrosinistra che dovrebbero invece considerare lo strumento fiscale uno dei classici strumenti per riequilibrare le differenze
Pagare le tasse bello diceva Padoa-Schioppa che non era esattamente un leninista ma che certamente apparteneva questa visione questo passaggio così
Significativo di slogan di moduli da una parte politica l'altra mi sembra un altro elemento che
Ci
Far vedere quanto il linguaggio politico nel corso degli anni ci sia ristrutturato grazie
Ennio Flaiano diceva che in Italia non si possono fare le rivoluzioni perché ci conosciamo tutti
Ora
Non capisco
Aiuta un po'a capire il linguaggio di Di Maio no perché se si deve sono si deve giudicare dal linguaggio di ma evidentemente quelli dell'Uso Serianni è veramente un personaggio della Prima Repubblica
E non diciamo l'interprete di chissà quale rivoluzione ci dobbiamo giudicarlo da suo linguaggio una piccola precisazione se posso fare è vero che nel periodo pubblicano c'era un richiamo vegetale ledere
Però era un partito che avevo identità fortissima era nato nell'ultima decennio dell'Ottocento e aveva la Repubblica nel come sua missione e quindi leader era soltanto il simbolo diciamo invece questi partiti che che lei ha citato la Margherita e l'Ulivo Laguercia si chiamano si chiamano come il vegetale quindi a cui fanno riferimento per mascherare una identità povera genere no Filippo diverso bene tocca a Jervolino
Difficile davvero dire qualcosa di nuovo grazie ritardo comunque anche perché io a differenza di chi ha parlato prima di me non ho particolare competenza temo su questo tema ma vorrei riprendere alcune cose che ha detto Gardin ma anche prima Campora tutto sommato non sono nuovi alcuni problemi che ci poniamo oggi di questo problema del rapporto tra le parole del politico della politica e lì cose non tanto la verità ma diciamo l'esperienza in quello che succede
Forse quello che è nuovo è la combinazione con cui
I quattro e non quattro cinque livelli di Coulthard lana
Prima grandi oggi i credenti hanno cioè mi sembra che oggi ci sia più una concentrazione tra livello non mi ricordo nulla i numeri nata il livello in cui e la parola che per formativa perché la parola che costruisce la parola politica che pretende di costruire la realtà piuttosto che che la parola come come Patto democratico cui che tutti devono in qualche modo pur credere per poter intera lire e discutere partecipare al dialogo comune oggi chi ha il potere della parola in realtà al potere di performativo di costruire il mondo che ci vuole presentare ecco poi sicuramente per coprire la chiamante il populismo
Ma
La questione è che la politica come dire il politiche dentro una costruzione ora presentazione linguistico simbolica perché da un punto di vista particolare cioè non possiamo aspettarci
Che non sia parola di verità rapporto che pensiamo che vista la verità che c'è una cosa abbastanza complessa da credere che la merita un nastro con la una ed in quanto politico proprio perché deve esprimere
Punti di vista diventa rappresentare anche politiche un conflitto non può essere anche Lucchini
Non solo controverso ma un po'come dire reciprocamente antagonistico quello che manca ok sempre meno sembra mancare perché ci stiamo appiattendo sul secondo livello la lingua
Il linguaggio come performativo
E poi il populismo è che che fa dati prima lo ricordava credo negli anni da una visione pedagogica del polittico attenti ci deve aiutare a vedere la la la realtà ma qui ci fidiamo che non ci dice troppo Bugie magari ci dice ci dà un particolare punto di vista sappiamo che è un particolare punto di vista ma su quel punto di vista è in qualche modo affidabile
A una una vocazione del del linguaggio politico che sembra invece più quello del inventarsi il mondo
Cioè non tanto rappresentare un attacco
Il pedagogica mente restituirgliela quanto inventarci il mondo per cui lo scostamento sempre più più o netto tra le parole
E le cose credo che prima Galli di con ricordate quello che qualcuno Chomsky ed altri hanno chiamato il il linguaggio politico come neo lingua cioè dove il legame tra la parola
Con la sua degli della parola con la sua definizione standard e sempre più scollegato
Prendi quella cosa in cui apparentemente stiamo dicendo le stesse cose o ci capiamo ma in realtà non c'è non cemento divengono alcuni esempi
Tipo la missione no una missione di pace che in realtà sono bombardamenti a pioggia oppure
Benché niente il reddito di cittadinanza che il Vietnam Futuna raccolta ma faccio un esempio più vicino alle cose di cui mi occupo io quote rosa
Qualche volta
Che sembra un privilegio con una concessione a qualcuno
Io dico sempre che tra D'Antoni e qualche abito
Cioè in realtà acqua calda
è un modo di fondere il fatto che chiama di fronte a un monopolio
Tra il problema non è monopolio non il problema Poglio non è la quota rosa ma io continuo a dire portano pronta
Continua rappresentare a raccontare una storia secondo cui generosamente qualcuno far posto a qualche d'un altro che da solo non ce la farebbe non ne avrebbe i titoli eccetera eccetera perché in realtà è una situazione di monopolio ecco lo uno dei dei degli esempi che oppure altri più drammatici che si potrebbero fare
L'invasione dei migranti e e così via cioè per raccontare un spetti di realtà
Che ci costruiscono mondi di michetta poi facciamo tattica allora tornando ad esempio che porterà anche i grandi prima della scuola di Barbiana nono ormai non è più il tempo direi
Di pur solo di dare parole a coloro che sono esclusi dalle padrone
O che ne hanno troppo poco
Ma
Di aiutare ha decostruito a costruire un vocabolario e dei rapporti tra parole e cose parole ed esperienze che contratti queste milioni
Queste costruzioni che sono apparentemente così oggi Eric così evocative ma che in realtà si nascondono
La realtà quindi non solo un problema di avere un un vocabolario più ricco anche se il problema del bocca bolla delle del possedere le parole per interagire
è importante ma oggi mi sembra che su siamo andati più in Libia come o più sotto insomma che il problema sia ancora più grave
Che simili non vere abbastanza parole per interagire
Ma del del riuscire ad andare aldilà di ciò che viene detto non per usare le immagini per per riuscire a decostruire
Quanto ci viene detto cioè per riuscire a da ad una tirare Howard e costruire appunto questo è il mio in lingua
Questo problema ed è pertanto ricordato
Sia dal nostro conduttore che anche da Galli della Loggia
è appunto dal fatto che oggi sempre meno nel tempo
Per
Discorso i piani per analisi un pochino approfondite
Io da vecchio ignora rimango sempre un po'sconvolta dal fatto che quello che che discutere giunto il
No che ci comunichi su un tweet e poi intera dica con un tweet
Ma che il mutuo perché capaci prettamente non ce l'ho eccetera però dite temi sembra che in un dibattito politico influente troppo poco
è un po'poco per dirmi che cosa intende il mio interlocutore o il via libera o l'altro leader politica invece metto anche voi anche i giornalisti ogni tanto arriva perché gli scooter dei tuoi
è vero che Trump con un tweet può licenziare i propri Segretario di Stato quindi basta un tweet però il fatto è il e il licenziamento non è il contenuto del tweet
Mentre noi Spector che ama discutere del PD
E questo poi porta tanto la la famosa immagine ormai famosa di quelli che hanno sono tutti lì che guardano il cellulare
Invece di ascoltare hanno venuto il dubbio che perché lo non solo guardandosi le proprie porte elettroniche al cambia ma stavano scambiandosi twitta su quello che veniva detto
Cioè invece di stare attenti per cogliere a me è capitato non essendo persona non twitta anche vista nei dibattiti in cui mentre io parlavo qualcuno twittava
Quello che perché hanno quella quella singola trave stavo dicendo del tutto il re latta dal complessivo discorso ecco questo è un po'più complicato che l'attacco
Cioè a questo punto dalle però intervenendo alla questura ed è un problema di costruzione del discorso
E sicuramente la l'esistenza dei mezzi di comunicazione la la la la ma anche
La
La premiazione alla concisione che non è solo un iscritto ormai anche noi quando ci intervistano ci dicono trenta secondi
Sessanta secondi
Ha parlato un minuto e venti è troppo la dell'etica no queste cose qui
Per cui Dinoi deve in qualche modo restringere la propria capacità cioè non non cambia la concisione con l'efficacia o non so bene cioè non è che perché un e conciso necessariamente più chiaro
Il codice delle cose più interessanti no no annate ma è molto bravo appare uno slogan che colpisce la pianta di via ma non ai evocare una ricca suscitare una riflessione
E per in una ditta una volte nella vita chi vuole così bravo che ma di che quella frase fulminante che apre un cervello il cervello di chi lo ascolta per lo più dice delle banalità in almeno io sono ho bisogno di un po'più di parole e di quelle di un tweet per dire quello che penso che fa
Non so se lo sa
Prosegue cena ma uno dei grandi dittatori istantanei note manoscritte su delinquenti stanno partecipando a volte anche un video o una foto futuro possibile Presidente del Consiglio attualmente ed è molto bravo in questo quadro bene
Fino
Tanto da arrivare per ultimi deposto consumate quasi tutte verrebbe da dire
E poi concomitanti
Partecipanti a questo dibattito e organizzatore Sergio Zavoli grazie coinvolto ancora una volta
Può dire un giornalista dopo gli accademici ma intanto una cosa che colpisce i giornalisti che la politica da quando siamo entrati in questo tempo nuovo in cui o si fanno più discorsiva chiuso nelle parole è diventata la politica in cui si guarda ai grandi comunicatori
Non abbiamo fatto altro che Gloria Arci dei capi politici fanno grandi comunicatori io ho sempre pensato alla politica e mercati insegnate a rispettarla con una politica proposta da grandi amministratori forse l'Italia che ci ritroviamo tra le mani nel quale viviamo ha un problema perché ci sono grandi comunicatori magari gli amministratori non l'abbiamo visto
E questo
Qualcosa su cui dovremmo cominciare a riflettere seriamente quando li ascoltiamo parlare dirigo un giornale che da quando appunto
Lei come direttore ha fatto una scelta precisa il come ho fatto per più di quindici anni giornalista parlamentare
E per almeno un quarto di secolo la mia militanza giornalistica il capo delle relazioni politiche scelto di non occuparci delle chiacchiere la polizia quindi le parole che vengono utilizzati per fare molto sui fatti il più possibile sui fatti la politica dei provvedimenti come un Creti preti che toccano la vita della gente però è chiaro che bisogna occuparsi anche le prove che vengono usati è stato detto
Tantissimo e non voglio ripetermi nulla
Che così magistralmente c'è già stato affrontato solo una rotazione rapida però fa prima e seconda Repubblica se non me ne dimentico
è vero che l'infatuazione botaniche molto secondo repubblicana metterci porta chiamarla Seconda Repubblica questo io sono uno di quelli che li conta Costituzione della Repubblica
Ma che venissero assegnando dicevo prima Stefano Folli al fatto che vicino a contarle corre i sommovimenti elettorali che accadono in Italia pare siamo consegnati a questo visto che la politica non riesce a riformare istituzioni dobbiamo consegnarci sommovimenti elettorali allora la Seconda Repubblica è nata
Questo movimento elettorale novantaquattro la terza forse sta nascendo fra il due mila tredici nel due mila diciotto con la con il telefono a ritmi felice
Nel quale ci siamo
Ci al quale ci siamo consegnati e cabine che ci abbiamo scelto ma nella Prima Repubblica c'erano già i fiori tanti non ce ne sono lettera cioè del Garofano di Craxi
C'era il Biancofiore democristiano che nacque all'inno del partito c'era la Rosa nel pugno di Pannella insomma è un vizio antico è vero che poi diciannove identità scelte Garofano passaggio da un socialismo un'altra
Il la Rosa nel pugno o di Pannella era questi incalzare da un partito che veniva da destra di partita finita devono capaci di essere come i fratelli francesi
C'erano tante polemiche dentro di alto livello ed erano parole il cinque certamente quel tempo
Oggi abbiamo
Anche qui però delle cose che hanno senso per fatta la lega fa cadere una parola nord a proprio simbolo il partito secessionista dirette al partito nazionale sovranità
La riproduzione italiana delle
Delle penisola Francesca addirittura il modello che oggi dice di volersi ispirare
Al al
Al partito terminato diciamo da dalla dalla porta che Madame le Pen ha saputo dimostrare ultrà
Un compito diverso delle cose che sono state dette io temo
Però che uno dei delle nelle grandi questioni che ci stanno toccando oggi è stato detto che
Linguaggio oggi
Come dire ancora affidato al in qualche modo a tutto ciò che attenua il messaggio la politica io una situazione diversa non tanto nelle aule parlamentari ma nel dibattito pubblico siamo di fronte a una politica sta parlando in modo
Molto definita a titolo definitivo
Dice delle cose che erano inimmaginabili una politica negli anni precedenti
Per la durezza e per la forza faccia uno scempio
Unite poi uno dei vincitori insufficienti di questa tornata elettorale Matteo Salvini lunghissima campagna elettorale che ha preceduto il voto del quattro marzo ha promesso
Che una volta vinto elezioni andrà per il governo
Avrebbe di fatta di alto una pulizia di massa del Paese degli di quelli che lui chiama i clandestini via per via quartiere per quartiere e con le maniere forti cioè fare perché mi si espelle le persone che ci stanno portando la guerra in cassa questo non è un discorso vago discorso molto definito molto forte
Che mando un messaggio preciso che chiede il consenso per qualcosa che però non è il grande problema delle parole della politica
E che continuano a coltivare la percezione degli italiani e a creare un mondo parallelo queste Fabretto molto bene
E qua diciamo così dentro perché ci sono parti la nostra esistenza che noi a questo punto riconosciamo nelle parole dei politici come il problema che dobbiamo risolvere
Allora in questa dichiarazione esempio c'è
La minaccia di rastrellamenti farà per strada guardate una fase molto forti io feci fare un corsivo rapido
Su questo punto Malosti credo nessuna indignazione a livello generale nel dibattere trascinanti momenti forse sarebbe stato di fronte alla Corte questo non è successo con Lula è successo nelle urne
Comunque
Perché il messaggio è arrivato e ha detto mi ha toccato le corde voleva portare portare la guerra in cassa questo è l'unico paese europeo che non ha avuto attentati terroristi
La guerra del terrore che si sta tentando l'unico paese dal punto di vista la sicurezza
Sta meglio di tutti gli atti e pure la sicurezza attraverso il quale la politica è il grande tema
Che vivono italiani ma questo un partito di reati continuano a calare non perché la gente non li denunci ma perché è un dato costante negli anni
Non sono un momento in cui sono state superate
Questi allarmi quando la politica permetta a parlar di economia e di conti che non tornavano perché c'è la grande crisi quella del due mila sette due mila otto che ha affinché la vita all'agente allora lì si parla un po'più di lavoro
Sa cosa è fare tour tra le parole che mancano nel dibattito di oggi davvero no profondamente la consapevolezza di chi fa politica
Solo in quel momento la sicurezza era scesa sotto molto sotto ai temi ai temi veri gravità della gente la vita delle comunità
Poi Scalfaro aveva poi vengono utilizzate per render brutto tutto ciò che è l'arte del possibile nel e del necessaria come ha detto come è stato detto Ettore ricordate Sergio Zavoli
Dovrebbe replicarsi pensate siamo passati cresce più classico dà l'idea delle convergenze parallele oggi che qualcuno sappia parlare di convergenze parallele verrebbe ricoveri liquidato comincio città
Che cosa non c'è spazio
Per l'idea di di parole che dicono una geometria che non c'è ma che costruisce un nuovo equilibrio politico ed eravamo
A all'alba di quelle cioè per fare l'apertura del primo centrosinistra con quello che ha significato per l'avanzamento dell'Italia
Se tante cose però oggi sarebbe messa la Berliner ridicolo perché l'incontro tra distinti e distanti tra i diversi che trovo le parole comuni che fanno amministrazione cambiare il modello di un paese è inciucio
Lui è perché parati netti in comunicanti con parole che non ti collega hanno tra di loro in relate completamente questo sarebbe la politica
E questa
E la politica con la quale ci misuriamo e la falce neo proporzionale che si è aperta e deve trovare la quadra come diceva Bossi
Parlando degli accordi possibili un'altra cosa è stato ricordato repubblica parlamentare avete mai sentito le persone governi non eletti dei cittadini
Se andate avanti per tutta l'ultima legislatura quella che si sta chiudendo col fatto che sono stati tre governi illegittimi perché non eletti dai cittadini tre governi Caruso la fiducia del Parlamento eletto dai cittadini
Perché la sovranità popolare si esprime attraverso le Camere elette dai cittadini ma questo fa parte dell'armamentario da cui è questo detto vuota il tetto delle istituzioni
E e delle regole che governano la nostra democrazia è già stato usato richiama il concetto di fatto è una delle cose che mi stanno più a cuore perché la parola che il presidente Carlo Azeglio Ciampi ha avuto la forza morale e politica
E ha trovato le parole giuste doganale rimetterlo dentro il linguaggio degli italiani liberandolo dalle incrostazioni insopportabili che l'avevano il fiato dal nostro parlare comune
Perché era diventato il l'antitesi del Paese come luogo dove si vive che
L'aveva riportata a quell'idea che giusta dura la PAC qualcosa di generativo
Che genera che capace di generare l'alienazione a dire dell'incontro tenta non avviene nell'esclusione avviene nell'inclusione nel pacchetto all inclusive
E e le piccole patrie che i sociologi chiamano materie dal mio punto di vista sono tali solo se fanno include
è l'idea del Foro Romano dove i cittadini dell'intera arrivavano portando un pugno della terra dove erano nati
Ed erano cittadini di Roma
Una repubblica o è inclusiva
Una patria
Comune o inclusivo non è o è un angolo isolati
Per questo che il luna park europea che il passaggio ulteriore rispetto alle costruzioni delle patrie nazionali che non riappropriazione anche culturale va oggi il concetto di patria diventa la grande arma
Di quelli che devono dire che ci sono persone che non sono componibili con le nostre culture e qui non voglio riaprire il discorso
Di elencare tutte le parole che sono state usate nel dibattito sullo ius cultura ius soli per negare l'evidenza di questo sono nati in Italia che parlano italiano Befera italiano e che non vengono riconosciuti come cittadini
Potrei dire anche che le grandi pacche che fanno oggi nel mondo il petto la differenza sono patrie come la Cina che ha dentro di sé cinquantasei etnie come gli Stati Uniti d'America che nascono come Mosaico di etnie diverse come l'India che ne ha addirittura due mila diete mie e mille cinquecentonovanta lingue letta la lingua comune
Ma la politica questa in grado di dirlo o dice l'esatto contrario
Poter dire a Milano dove vivo che il venti per cento la popolazione straniero
Ed è la città più affluente più ricca e più capace di dire parole nuove elitaria
Che viviamo
L'ultima annotazione che faccio forse se sono dilungato oltre gli otto dieci minuti anche certamente ricalca però assegnato
E che molto spesso dice perché la politica USA un certo linguaggio
Vero è stato accennato stanno tracimando dalle dal tipo di comunicazione digitale Catenacci social network in tutti gli altri tutelate forme di linguaggio un modo in modo che al colmo offende ogni volta che lo sconto ma offende
Collassato il nostro modo di parlare
Violento aprono le risposte il peggio viene dato in queste comunicazioni Finco parte
Che pure sono utili intanto modo in tanti modi per altri versi
E io ho la sensazione che la politica la Puglia conta di fare la città dell'uomo nel costruire le piazze
Che frana Rengo luogo dell'incontro logo del discorso
Noi oggi abbiamo invece stiamo nel tempo io lo chiamo lo bruciato molto quattro sul giornale l'uso degli incontri e dibattiti che faccio in giro per l'Italia nel tempo del Trivio che l'incrocio delle strade che non diventano piazza e c'è un linguaggio triviale si sta occupando tutto
E questa è l'allarme vero credo dobbiamo
Sentire perché non c'è una politica che è in grado di fare evolvere questo linguaggio nel linguaggio della piazza rimaniamo consegnata linguaggio reticolo prende e l'utilizzo e lo moltiplica e lo restituisce
Alle persone alle quali che rivolge l'incidente lo legittimate ancora di più
Perché quel tale scempio che viene dall'alto
Perché
Perché cambiare tra il Prix de il luogo delle parole delle parolacce
La piazza luogo del discorso e qui forse si chiude si chiude il cerchio abbiamo messo in una politica che ricostruisca la piazza
Pensate a dirla questa parola in maniera convincente di Vendola mi auguro che questo sia il tempo ciò non lo sarà ci vorrà molta pazienza perché non ne possiamo fare a meno
Allora tranquillante riflessione per cui o si chiude un altro incontro con una nota di parziale ottimismo che dunque non so io non ho deciderà il tortuose condividerlo meno e ognuno agli strumenti per per trovare una personale conclusione da questo dibattito che m'è sembrato molto interessante molto approfondito un saluto è ancora un ringraziamento al presidente Zavoli e grazie a tutti