Tra gli argomenti discussi: Critica, Cultura, Democrazia, Diritto, Intellettuali.
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Rubrica
Dibattito
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critico letterario e scrittore
Buongiorno da radio radicale qui e Matteo Marchesini per la rubrica critica militante in questi giorni dopo le liti politiche come e più di qualche avvenuto negli ultimi metri e negli ultimi anni in particolare con l'ascesa del Movimento cinque Stelle
Chi parla della questione della competenza e dell'incompetente soprattutto di quelle norme univoco
Di chi tenta di estendere le ragioni della democrazia in una sorta di parodia del del Settecento russo Iano
A tutto ciò che invece non sopporta esattamente le pratiche democratiche specie pratiche democratiche illiberali che diciamo spaccano la democrazia dello stato di diritto
Dunque che giorni come negli ultimi metri e negli ultimi anni alcuni politici dell'ultima ora
Fanno tweet parlano discutono addirittura di medicina partecipativa
Ripropongo nipote di complotti i che neuroscientifico che un po'tutto questo riporta appunto a quella equivoca commistione tra diciamo così esigenze della democrazia delle forme della democrazia specie quando queste forme sono state in qualche modo svuotate come certamente avvenuto negli ultimi decenni in Europa
Che invece tutto ciò che a partire dalla natura fino ad arrivare ai procedimenti scientifici
Può essere riportato a una conoscente magari a un controllo ma difficilmente però allo stesso tipo di procedimenti e di regole è un tema antico direi della modernità
è il tema specie di quegli scrittori intellettuali anche i moderni che nell'Ottocento hanno visto come la cultura che nel secolo precedente del diciottesimo secolo era la cultura a un prestiti che non ci fattrice
Demistificare felice stava diventando invece con la borghesia burocratiche impiegatizia una sorta di mentalità da BTP e da tutti i più da stupidità da imbecillità quella che ci hanno descritto
Flaubert e Baudelaire il farmacista home
E che magari si rovescia da scientismo antiscientifico ma che sempreché sempre quella che c'è un poemetto in prova di Baudelaire molto noto intitolato Lo specchio che raccontava bene come pochi altri in qualche riga
L'equivoco di questa mentalità che attente che tende che crede di poter addomesticare
E la natura e ridurla al suffragio universale un uomo spaventoso scrive Baudelaire entra e chi guarda all'osso
Occhio
Perché gli guardata allo specchio sede del vivi da solo dispiacere
L'uomo spaventoso mi risponde signore secondo gli immortali principi del mille settecentottantanove tutti gli uomini sono uguali nei loro diritti e dunque io
Posseggo il diritto di guardarmi se con piacere o dispiacere questo riguarda solo la mia coscienza
In nome del buon senso dice Baudelaire io avevo senza dubbio ragione va dal punto di vista della legge Luís non aveva torto
Parabola corrosiva di straordinaria a cupezza e lungimiranza e che però non elimina un problema che malamente i demagoghi hanno portato a galla in questi anni
E che pure un problema antico si potrebbe dire della modernità un problema che avevano visto bene
Simon's Bay lei Hannah Arendt quando nel pieno delle tragedie del Novecento scrivevano
Che abili e vecchie degli effetti molto pesanti l'impossibilità di ridurre ad esempio la scienza moderna e tutta una serie di caratteristiche fondamentali della vita umana sul nostro pianeta alla
Semplicità alla e equità del discorso comune è comprensibile politico
E che questo appunto ha degli effetti pesanti proprio perché la scienza e la tecnologia
A sempre maggiore potenza Lare nota che una scelta non traducibile linguaggio pubblico sia in ciò che dà un senso alla realtà
Quando riprende la sua influenza può creare un mondo dove la conoscenza si scolla dal pensiero e quindi dalla politica
Da una parte la congiura dei somari e dall'altra
Uno specialismo tecnologico scientifico e tecnologico sempre meno controllabile
E sempre meno decifrabile e quindi il riportabile al discorso pubblico e politico sono due
Di misure due equivoci due ricchi due derive che si fronteggiano oggi davanti alle quali una mediazione appunto della politica e della vita pubblica sembra ancora molto lontana a risentirci venerdì prossimo
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