"Culture della Sinistra e culture Verdi. La sfida della rivoluzione ambientale"

Allora siamo arrivati al terzo giorno di questo convegno convegno come dire lungo intenso
E in qui nella mattinata di oggi voglio dire nelle tre ore che ci separano di qui la luna dovremmo concludere
Per concludere avevamo pensato abbiamo avuto un giorno di relazioni il primo giorno mezzo può abbiamo avuto u un dibattito ieri pomeriggio molto fitto sulle domande poste da Massimo Serafini pensavamo di concludere in questo modo
Di fare più che una specie di tavolo rotondo di sottoporre a interrogatorio
I rappresentanti qui che ci sono di tre forze politiche perché la politica al centro pure con la cultura l'ambiente la sinistra direi di sì ancora no
E allora ci sono però pensato così che i compagni Stefano Semenzato che della rivista metafora verrebbe che l'accompagna Giovanna ricoveri
Della rivista capitarle natura socialismo ponessero delle domande piuttosto come dire
Intriganti più possibilità di garanti perché fare le domande difficili è più facile fare le risposte che le domande diceva un vecchio saggio a Luciana Castellina di di Rifondazione Comunista
A Fulvia Bandoli del Partito Democratico della Sinistra e a Edo Ronchi del partito deve di e loro che non è ancora arrivato ma e colori arrivato non e qualche cosa di meglio di Edo Ronchi ma insomma ed occorre ed Edo Ronchi dei verdi
Dopo un come dire dopo avere fatto questo breve interrogatorio poi l'ultima ora non so pensiamo che questo interrogatorio posso durare di qui alle undici undici e mezzo ma anche alle undici
Poi l'ultima ora le ultime due ore a una conversazione tra di noi dove tutti noi quelli che stanno lì e quelli che stanno qui possono porsi domande e ai tre e a chi vogliono quindi io darei adesso
Darei inizio a questa questo più che tavola rotonda queste domande botte e risposte e darei la parola ai due ricoveri e Semenzato e siccome ricoveri e don diamo per prima la parola a Giovanna ricoveri
Io allora o alla prima domanda
Che riguarda le sale Castellina
Sì
Allora mia domanda è questa prima piccola premessa prevengo alla domanda
Ma io Luciana dirigente della Partito della Rifondazione Comunista oltre che del giornale l'iter diritti nel direttore del liberazione una delle righe giornali che hanno sponsorizzato il nostro convegno dirigente del Partito della Rifondazione Comunista ma qui in questo dibattito si è parlato di culture verde cultura della sinistra ma si è parlato anche di prima e di seconda contraddizione si è parlato di operai
Ora io e si è parlato però di una contraddizione
Ambientale come di una contraddizione mortale come di una mercificazione della natura di una alienazione dalla natura che animazione da sé non più da lavoro salariato soltanto ma alienazione perdita di senso di sé spaesamento perché la mercificazione della natura la mercificazione dell'uomo non più solo come lavoratore ma anche come persona allora
Questo abbiamo detto nel nostro convegno è una rivoluzione noi così l'avremmo voluta definire ora Partito della Rifondazione Comunista partito del comunista appunto e gli operai
A me non preoccupa tanto naturalmente non tutti saranno d'accordo con gli operai di ventinove quantitativamente di meno perché io sono dalla vecchia scuola e credo che nonostante la quantità gli operai sono ancora fondamentali certo ridefiniti lavoro nello stesso Perini ce lo diceva ieri ma la domanda mia dopo questa premessa è la seguente io Luciano l'impressione può darsi che sbagli o che non sia una lettrice attenta che nel Partito della Rifondazione Comunista questa rivoluzione ambientale non ci stia
E se non ci stava come me sembrò se ci sta così poco il rischio che io vedo è che anche il partito della Rifondazione comunista sia comunista non abbia fatto i conti con quello che è il cocco può est è e può essere il comunismo oggi e per chiarire ancor meglio quello che io vorrei sentire e Tucci raccontarsi dico che è mia impressione dalla lettura della stampa che invece il capitale
L'abbia capito assai di più incerto l'anno individualmente il singolo capitalista ma che i capitalisti nel loro insieme
Sappiano che oggi vi è una contraddizione alla produzione un vincolo all'espansione delle merci perché loro stessi non sanno più come fare dove mettere i rifiuti dove prender aria pulita e io chiudo la domanda dicendo se noi non ci facciamo interpreti di questa contraddizione pensiamo veramente di poter rappresentare gli operai possiamo ricordarci che gli operai sono non solo vittime della contro il merci indicazione della natura blu cercavo che c'erano prima ma sono anche involontari artefici
Perché producono quelle merci allora la questione FIAT e in questa ottica non si pone in modo un po'diverso da quello che io sento dire
Dai dirigenti politici questa è sostanzialmente la mia domanda grazie
Be tumefatte quattro insieme di domande io voglio cominciare
Voglio cominciare dalla da quella che non riguarda la mia parte
E cioè il movimento operaio ma quella che riguarda il capitale predetto c'è una consapevolezza del capitale
Paul meno non dei singoli capitalisti ma del capitale in quanto tali tale dei limiti impossibili dello sviluppo e quindi in qualche modo una coscienza di una di di una modificazione profonda da compiere ecco io su questo o una idea molto più pessimista francamente lo dico perché mi veniva in mente anche rispetto a quello che diceva Paul fan fax ieri vuol far Sanza diceva c'è la la coscienza fra l'altro della interdipendenza
E cioè la coscienza oramai generalizzata del capitale anche dunque di e del fatto che quello che succede in Brasile
Ha delle ripercussioni anche da nulli e quindi della necessità come dicevi tu adesso di dovere fare qualche cosa io penso che possa avere un risvolto del tutto diverso questo a me pare quello che sta andando avanti
E cioè se è vero quello che in Brasile ha delle ripercussioni anche su quello che faccio io beh io posso alzare il ponte levatoio scavare un fossato e ritagliarmi fuori una condizione di privilegio
Voglio dire signora Thatcher che è una signora che io amo molto perché ha sempre il coraggio di dire quello che pensa
Quello che pensano tutti quanti solo che lei lo dice gli altri non lo pensa ma non lo dicono
E quando ci fu la dibattito sull'ozono non buco nell'ozono non so se vi ricordate quel così pur grande dibattito sul buco negli ovvero tono lei disse con molta chiarezza
Ma che problema c'è
Basta che la smettiamo con questa inammissibile pretesa dei gialli dei neri degli Americo latini di avere anche loro il frigorifero ed il problema in qualche modo è risolto
Vale a dire c'è un modo basta restare diciamo lo sviluppo impedire marginalizzare ricacciare indietro cinque miliardi di persone le ed ecco che per quel po'di gente che siamo noi che viviamo in una piccola zona privilegiata grande come un fazzoletto il problema si ridimensiona grandemente ora a me pare che quello che è in corso in questo momento attacca c'è un rovesciamento del concetto di interdipendenza concetto di interdipendenza se tutti siamo buoni vuol dire di diamo tutti nella stessa barca dobbiamo fare tutti quanti qualche cosa in modo che possiamo tutti sopravvivere l'altro modo è di dire poi che effettivamente siamo interdipendenti
Cacciamo via questi disturbatori del nostro privilegio
Fosse il Castello Estense il fossato cioè io credo che ci sia in corso mentre il capitalismo prima si proponeva la conquista dei mercati
E l'espansione quindi delle proprie merci ormai ha scoperto questa essi consapevolezza che è anche un consumo a livello minimo e già troppo pericoloso e allora invece che conquistare i mercati amputiamo io credo che l'Africa sia già amputata
Tant'è che non c'è già più oramai dietetiche consenso più gli stati le strade ponti Sammarzano nessuno se ne frega niente
Pensate che bello se l'Africa diventa una bella foresta con tanti alberi eliminiamo questi cinquecento milioni di persone che ci abitano e che sono fastidiosi vengono da noi ci riempiono di IDV comunque farà e così via
è molto meglio per Nuvoli ecco allora che vedete è una modificazione certo non di poco conto per il capitalismo perché invece di andare a vendere merci in Africa peraltro ne comprano il tre per cento livello del consumo mondiale l'Africa conta per il tre per cento quindi francamente meglio di altri ma in una bella foresta in Africa no ecco e quindi che noi stiamo già procedendo alla amputazione di interi continenti vale a dire diciamo così a una gigantesca appartare a livello mondiale
Io credo dunque che noi andiamo incontro ad un razzismo di sistema
Che di fronte al quale quello dei naziskin diventa un gioco da bambini è una roba da bambini insomma come erede pochino di violenza verso con quello dei bottegai che sarà chiudiamo compra sono giochi da bambini il vero fenomeno cui assistiamo oggi è un razzismo di sistema
Che consiste nel dire altri al i onde poterci conservare credo che ci voglia dobbiamo conservare noi per carità anche gli altri guardano indietro se soltanto un miliardo e mezzo di cinesi
Non dico la minuto mobile ma con un motorino siamo tutti morti per cui per carità di Dio che continui ad andare a piedi o in bicicletta perché questo è il nostro modo di sopravvivere
Quei consapevolezza si ma con queste dimensioni allora la domanda tua e in che maniera e in che modo il movimento operaio la classe operaia e partecipe di cui si sta razzismo di sistema
Ma la domanda è un po'ingeneroso porla Rifondazione comunista perché questa è una domanda che va rivolta al momento operare in tutte le sue componenti alla socialdemocrazia
Il PDS che nostro fratello quindi siamo tutti figli della stessa madre o matrigna non lo so insomma siamo comunque la storia esce la domanda investe la storia del movimento operaio
Ora non c'è dubbio che è complice è complice in due maniere
è complice culturalmente
Perché vino che la vulgata marxista
è stata statalista economicista e così via cioè che nella storia poi concreta reale
Delle movimento operaio e vissuto un'interpretazione del marxismo assolutamente riduttiva adesso non voglio andare lo ha fatto lo ha fatto la relazione nebbia quale ha ripreso Prestipino questo discorso io credo che questo un discorso molto interessante che dovremmo portare avanti beh basta rileggere Marx per rendersi conto non voglio perché Rita adesso vendervi un Marx verde perché così non è e non sarebbe potuto essere
Ma c'è un punto però fondamentale di Marx Marx non è un progressista
è un rivoluzionario che una cosa ben diversa vuol dire che Marx eh pienamente consapevole dell'ambivalenza dell'ambiguità
E il progressismo e del moderno e dunque dello sviluppo
E non solo nei Quaderni nei manoscritti filosofici
Ma basta pensare alle sue a alle sue prime considerazioni nel terzo volume del capitale fatto su libica e l'applicazione della chimica l'agricoltura quando lui dice ogni passo in avanti del progresso e a dopo la parola progresso con sarcasmo
Viene pagata con un ulteriore impoverimento vale a dire senza andare a citazione ma questo da un nocciolo profondo del pensiero di Marx e cioè appunto l'essere non avere nulla della fiducia insipida della borghesia nel nel promette Isma'nel progressive così felici sorti
Del sviluppo beh questo punto e beh questo punto è stato effettivamente smarrito nella storia concreta del movimento operaio
E effettivamente il vino che noi siamo anche noi eredi di questa di questa cultura
La complicità c'è anche per un verso e che quindi il problema è questo di una riscoperta della radicalità del pensiero marxista
Senza la riscoperta della radicalità della critica all'Anteo anticapitalista di Marghera una critica a questo sistema i suoi valori alle sue finalità
Noi non risolveremo non non non sfonderemo su questo su questo terreno l'appiattimento progressista diciamo del movimento operaio stupidamente progressista del movimento operaio ha fatto perdere questa radicalità e con ciò se noi non risolviamo
Questo problema su questo fronte io dubito che non riuscirei mai ad avere una convinta impegno di carattere su questo terreno comprensione dei problemi che abbiamo di fronte è su questo terreno
Certo c'è una complicità anche pratica concreta
Che è la caduta dell'internazionalismo no verso continuo mio cosa l'internazionalismo una volta si chiamava proletari i tempi né quando io per Valentino avevamo piccoli si chiama l'internazionalismo proletario adesso non si sa neppure se c'è proletariato figurati dell'internazionalismo proletario che cos'è
Da io credo che ecco per ritornare al discorso diciamo prima sulle questioni la dimensione planetaria globale del problema e che noi dovremmo incominciare a ragionare in modo tale è che ogni volta che si propone che il sindacato quel movimento operaio la sinistra propone una ossa
Che può essere una fabbrica una una centrale una la costruzione di un'automobile non lo so si ponga all'interrogativo di dire sarebbe possibile questa cosa
Se la moltiplico per sei miliardi di persone c'è questa cosa che chiedo per me oggi potrei chiedere la ugualmente Siena chiedessi contemporaneamente per sei miliardi di abitanti della terra
Ecco se mai ritornassimo
In questo momento di smarrimento almeno a questa domanda aderito a consentire di riproporsi questa domanda elementare a questo tipo di coscienza internazionalista che capire appunto che ciò che facciamo prescindo con
Deve essere riportato su scala mondiale e che li soltanto si riscopre il limite l'impossibilità di un certo tipo di sviluppo credo che sarebbe già una grande cosa così non è l'amore profondo tutte le volte che e sappiamo bene tutte le volte che cade il prezzo del petrolio Trentin gridano le falde emette grida di giubilo ma dico trentino mica presenziò contraenti qualsiasi altro cielo anche ma insomma questo un altro discorso ce l'ha fatta anche tutti qualsiasi sindacalista
Nell'occhio perché perché questa è naturalmente
Ecco e Fondazione che come parte di tutto questo è non solo è parte di tutto questo ma voglio dire una cosa noi non ne siamo mica comunque sfiora il nuovo noi lasciamo da una sconfitta
E e lo scioglimento del partito comunista partono da otto un pregresso
Perché il Partito comunista era stato in qualche modo voglio dire una straordinario tentativo di una costruzione che andasse al di là della propria immediatezza di classe sociale no era stato un tentativo di proporsi in qualche modo una visione del mondo un'egemonia il problema dell'egemonia il problema di fare i conti con l'intero l'intera società e non soltanto con la propria classe
Beh scioglimento del partito comunista con tutti i difetti che ci aveva nella sua ormai fase anche certamente involutiva ma fatto ridere il tutti e io non voglio mica vendervi adesso una rifondazione comunista che invece è venuto fuori un bel fiore da un prato siamo fritti e di questo
E di questo
So indietro e quindi a questa discarica dice questa discarica eccetera residenza discariche quindi perché i problema non è semplice ecco io l'unica cosa che posso dire e questa che in questa discussione che ripigliamo ancora lì ieri Paolo Degli Espinosa
Ma allora il soggetto della trasformazione non è più la classe operaia ma invece è il soggetto verde ricoperte per semplificare e e così via io credo che ecco il punto che dobbiamo capire e questo io credo che non c'è più nessun soggetto sociale oggi foss'anche la classe operaia
Con tutta la sua centralità che io ritengo tuttora abbia perché è una centralità nel processo produttivo e della sua collocazione nel rapporto con il capitale che la rende cento tale come soggetto di della trasformazione e che tuttavia neppure questo soggetto oggi nella sua immediatezza sociale è in grado come dire di fare rappresentare il soggetto della trasformazione se non le si fa carico e qui c'è l'incontro con diciamo altri soggetti altri movimenti
Altri movimenti di altre contraddizioni
E questa è la contraddizione diciamo dell'uomo con la natura e quindi della consapevolezza ecologica e una di questo questo parate però ha delle implicazioni molto importanti dire questo
Perché dire che non c'è nessun soggiorno c'è sul più nessun gruppo sociale che nella sua immediatezza può essere portatore di trasformazione vuol dire che il soggetto della trasformazione si costruisce soltanto a partire da un progetto
E da cioè che avviene per mediazione politica perché io vi faccio carico mi posso essere un soggetto tratta sor Mazzone consapevole soltanto nella misura in cui prescindo dalla mia immediatezza sociale e dunque in qualche modo incontro con altre contraddizioni e cerco di unificarli vale a dire che il peso della mediazione politica diventa molto più importante oggi di quanto fosse in passato
E quando si dice mediazione politica si dice partito perché se la sede il luogo dove si costruisce una mediazione politica dove si costruisce una cultura che prescinde dall'immediatezza sociale
E il partito partito fa schifo lo so bene la parola più impopolare che c'è come sappiamo nel corso di questa campagna referendaria
E però io non credo che noi possiamo sfuggire a questo punto se vogliamo affrontare seriamente la questione se vogliamo ricostruire un soggetto unificato dalla trasformazione e allora predispone la domanda di di di Giovanna che va be non ci proviamo
Sovietica
Dicendo ci proviamo consapevoli di tutta la strada che bisogna compiere e anche del fatto punto ne siamo spesso accusati di essere gli ultimi fanatici del partito non c'è Roma del partito pesante
Spesso il nostro è un macigno e non per buone ragioni ma semplicemente perché noioso ma de dico però che ecco io credo che senza proporre riproporsi il problema del partito inteso nel senso che Gramsci dava questo concetto cioè come momento di formazione e di una cultura di una cultura collettiva questo problema il movimento operaio non lo risolverà e che quindi si non diciamo poi quando si fa il partito leggero quando si fanno oppure che si pensa che solo attraverso il movimento sia possibile affrontare questi problemi e così via
Quindi la mia risposta è una risposta molto vetero ma che credo che oggi invece acquista una assoluta modernità se vogliamo poter affrontare questo problema
Ma adesso e tocca a Stefano Semenzato fare la sua domanda mi pare
Ma allora Luciana all'abbandono e corretta c'è una esposto con una propria concezione di questo rapporto fra questioni ambientali e questioni della sinistra
Poi entreremo magari le contraddizioni che questo tipo di versione cioè invece a Fulvia vorrei chiedere una cosa di questo tipo allora il PDS semplifico molto ma quelli che ha il PDS sembra essere un partito che dentro questa discussione di questi tre giorni prima seconda contraddizione
A abbandonato la prima ma non ha preso la seconda
E sembra aver visto l'ambientalismo per un lungo periodo negli anni ottanta con un aspetto di modernizzazione della società del capitale c'era Craxi che poneva la sua versione di modernizzazione l'ambientalismo sembrava essere uno tale dei tanti aspetti di questi processi di modernizzazione
E in altre parole rischia di esserci un'immagine del PDS su questi problemi che è molto eclettica che spesso non si capisce dove con il proprio centro di iniziativa politica
Tanto da far nascere l'idea che più che un problema di cultura come secondo me è in parte Rifondazione come appunto cioè un problema di sconto di confronto nel PDS esista un blocco di interessi
Che impedisce l'emergere di un filone ecologista
Questa rappresentazione corrisponde alla realtà no
Ma io posso scegliere anch'io di come dire
Aiuti monete se vogliamo evitare tutti no ecco io mi sento di fare alcune incursioni anche rispetta intervento di Luciana la domanda precedente credo che sia più vivace tutta la discussione intanto direi che dalla scomparsa del Partito Comunista Italiano
Nasce sicuramente più frammentazione
E un arretramento culturale
E politico notevole
Da questo punto di vista io rispetto a questa questione è stata posta anche ieri
L'altro ieri alleanza rosso verde femminista
Così mi permetto di puntualizzare alcune cose siamo di fronte a tre
Tre tipi di culture politiche tutte quante in una discussione o comunque
Che attraversano crisi notevoli oggi definire la cultura e la sinistra italiana è molto problematico secondo me anche il verde divismo ai suoi problemi e il femminismo oppure quindi discutiamo della necessità di costruire un fronte con delle forze comunque sono in via di ridefinizione
Questo lo dico perché sempre meglio sapere ecco con quali forse abbiamo
Abbiamo da fare i conti perché riguarda il PDS entrando subito nemmeno una risposta che mai che mai chiesto
Il PDS
Più che già è difficile dare un giudizio stabile su questo partito non è un fatto di non lo dico con ironia lo dico no lo dico perché veramente vero e del resto io non capisco come potrebbe essere diversamente per tutto quello che è capitato in questo partito attorno a questo partito
E per tutto quello che ha sconvolto diciamo la storia del PC nella sua trasformazione PDS e con la scissione di Rifondazione ultimi tre anni
Dunque direi non lo so
Fu tu hai parlato di blocco di interessi non lo so non non saprei dire io ti posso dire che ci sono segnali contraddittori da una parte questo partito mette nel suo statuto di fondazione una frase impegnativa che il PC non aveva mai messo e cioè mette scrive che la contraddizione ambientale a fondamento dell'identità politica del PDS questo scritto uno statuto
Dopodiché da questa affermazione alla realtà concreta ci passa tanta differenza come tra tante affermazioni
Però ecco posso dirti questo negli ultimi due anni questo partito si è interrogato a fondo
Almeno in alcune sue parti la sinistra di questo partito possono operare questa espressione credo di sì non è è scontato credo che se anche molto evidente anche rispetto all'ultima campagna referendaria che in questo partito ci sono aree politiche correnti di pensiero diverso e correnti di pensiero
La sinistra si sta interrogando a fondo su questi punti riguarda contravvenzione ambientale secondo me alcuni risultati comincia ad ottenerli almeno a porre in discussione alcune cose dentro
Dentro non sono i gruppi dirigenti ma anche d'insieme del partito la mia opinione
Rispetto ai temi che stiamo discutendo stamattina è un po'più secca di quella di Luzzana su questo punto
Io ritengo proprio che la cultura del movimento operaio del dei partiti della sinistra e poi andando avanti declinando tutti quanti ci vogliamo mettere insieme
Sia proprio non sono in ritardo ma
Fortemente sulle difensive quindi molto perdente perché continua a dare sia della questione dello sviluppo che dell'ampliamento delle basi produttive una visione che se poteva andar bene
Negli anni immediatamente dopo dopoguerra
Attualmente non non può più parlare a nessuno che cosa intendo dire qui scendo nel concreto proprio per portare il confronto sull'oggi altrimenti mi è difficile spiegare quello che voglio dire noi e quando dico noi dico quasi tutti noi forse i Verdi no però poi ai Verdi ho da rimproverare altre cose magari se andiamo avanti però noi e quindi dicono in quelli che hanno una cultura politica dalla quale provengo io
Noi oggi stiamo vedendo e stiamo affrontando alcune vertenze emblematiche come quelle dell'occupazione della disoccupazione con l'armamentario di sempre
Che cosa voglio dire noi difendiamo e quando dicono e Luciana dico il mio partito e il tuo i tutti i sindacati
Il movimento dei lavoratori nelle imprese nelle insieme noi difendiamo i lavoratori della Piaggio a Pontedera e quelli che dovrebbero andare a lavorare invece alla Piaggio di Nusco
Che vuol dire che chiude quella di Pontedera si trasferisse a Nusco noi difendiamo quelli della Fia di Chivasso però a Melfi diciamo che la figlia deve fare lo stabilimento
Noi difendiamo quelli che si murano vivi dentro la dica che però è un'opera Tangent data ed inutile e diciamo che non devono perdere il lavoro noi difendiamo quelli che lavorano nella chimica
I muratori che fanno le tangenziali e le grandi infrastrutture i minatori della Sardegna in sostanza questo movimento dei lavoratori questo sindacato questa sinistra difende tutto dappertutto
Io mi sono trovata la Conferenza dei lavoratori del mio partito a fare un intervento impopolare almeno per i primi cinque minuti però poi alla fine diciamo a una dialettica si è aperta soprattutto quei lavoratori non quei dirigenti del sindacato che è stato molto più complicato
Su su questo punto noi oggi se continuiamo così non solo non difenderemo il lavoro come non lo stiamo difendendo perché stiamo perdendo queste battaglie quando una battaglia come alla all'Ilva di Piombino è tra il sindacato che dice seicento cassintegrati e il padrone che dice no invece ne voglio mille beh insomma i termini del confronto sono già molto arretrati non che cosa voglio dire voglio dire che oggi ci bisogna avere il coraggio bisogna avere il coraggio di dire che alcuni settori economici vanno depressi cioè vanno contenuti
Che altri vanno sviluppati che si deve parlare di lavori di professioni nuove che per esempio nel settore dell'edilizia ci sono a detti in soprannumero e molti e molti perché oggi settore dell'edilizia impiega forza lavoro come negli anni cinquanta sessanta poco meno quando invece non abbia più di fronte residenza di una ricostruzione del Paese ma semmai una trasformazione
E che quindi il punto è quello di una riconversione ecologica che metà non solo la qualità al posto alla quantità e tutte queste cose qui ma inverta in alcuni settori economici in alcuni segmenti dello sviluppo
Proprio la tendenza che il modello di sviluppo a ecco io parlerei a questo punto cioè introdurrei sono ancora stati introdotto un termine vecchio un po'obsoleto pacche però spiega
Il nodo è di fronte l'attuale modello di sviluppo e di consumi e anche alle attuale modello produttivo
Una ambientalista oggi può porre dunque collocato può porre le questioni l'occupazione del lavoro come la sinistra riapposti finora
Oppure può non porsi per per converso un ambientalista il problema il può non porsi il problema della riduzione dell'orario di lavoro che è uno dei punti centrali secondo me attraverso i quali passa oggi
Una discussione vera sui temi dell'occupazione
Oppure un ambientalista può non porsi il tema della riforma fiscale della tassazione dei Bot e di una seria patrimoniale sulla rendita o questo è tema solo per i partiti o come dice invece Pintor questa è la più grande rivoluzione
Che lì in Italia si può si potrebbe fare e sarebbe possibile fare per reperire risorse da investire in settori innovativi
Ecco questi temi sono o no temi che incrociano le problematiche cosiddette ambientali la cosiddetta contraddizione ambientale per finire io penso questo
Io credo che
Non non sia possibile mettere tutte queste cose sulle spalle di un solo partito del partito verde
Secondo me il Partito Verde soffre oggi il fatto che la contraddizione ambientale è diventata c'è paradossalmente soffre il fatto che la cucina mentale diventata talmente tra virgolette generale
Da incrociarsi con alcuni temi strutturali del modello di sviluppo che lo portano che porta in Partito Verde o a fare i conti con questo elemento quindi a non sottrarsi più
Alla questione destra sinistra semplifico per dire quello che è capitato ai verdi francesi non è casuale
Ecco Oz sequestro da parte dei verdi oppure penso che a un i problemi i problemi aumenteranno stessa cosa vale per i partiti della sinistra per il mio partito ma anche per Rifondazione
O per altri partiti o movimenti o associazioni io penso che oggi o si mette come dire o si ripristina una forte carica critica al modello di sviluppo capitalistico
Facendo perno fortemente anche sulla questione sulla contraddizione ambientale oppure non non è più possibile ecco io sono convinta di quello che
Ho sentito ieri qui da alcun esponente non è più possibile pensare che basti
L'agire localmente attraverso l'associazionismo e movimenti e il pensare globalmente oggi questa contraddizione è diventata sempre più generale e cito spesso un libro importante secondo me che è uscito l'anno scorso sono l'intervista di Carla Ravaioli agli economisti più importanti
D'Europa e del mondo un libro inquietante per la smisurate che da della inconsapevolezza che l'economia classica della contraddizione ambientale
Oggi secondo il mio punto di vista il problema è proprio questo come facciamo entrare pienamente la contraddizione ecologica dentro l'economia e quindi stiamo parlando di un nuovo modello di sviluppo di un nuovo modello di società forse Luciana di una nuova formazione economico-sociale per adoperare un termine a noi molto caro cioè stiamo parlando di una messa in discussione il sistema capitalistico che non non avviene oggi
Con la contraddizione ambientale perché quella capitale anavolo non c'è più questo mi pare un po'come dire schematico le contraddizioni ci sono tutte e due probabilmente la seconda
è più trasversale oggi e coinvolge più soggetti sociali e politici di quanto non non sia per la per la prima
E grazie Fulvia e Giovanna se voi
Chiamare in causa il verde colpevole
Colpevole siamo tutti colpevoli pazzi io vorrei molto interessante quello che ho sentito
Sono io sono una che il modello di sviluppo ci vado a nozze però adesso punto vorrei passare invece non so vorrei definirlo così credo che oltre che il modello di sviluppo ci sente prema del potere
Perché poi i modelli se ce li inventiamo ma io poi sono non sono neanche rappresentante di un partito insomma questi modelli bisogna vedere su quali gambe camminano perché quindi io che sono anche una studiosa dei modelli di sviluppo insomma
Quindi pensando alla domanda che voglio rivolgere all'onorevole Ronchi vorrei punto centrale di più su questa questione di chi decide che cosa e allora però sono un pochino preparata non vorrei formulare come l'avevo preparata per arrivare a questo e cioè io ho letto un tuo articolo sul manifesto non quello di stamani però non ponderato bene ma alcuni giorni fa in occasione dell'assemblea dei Verdi per la ultima assemblea che avete avuto che ho trovato di un grandissimo interesse ho anche detto questa Stefano Semenzato
Lo trovate un grandissimo interesse perché tu devi la chiarezza di dire che non bastava il nostro Paese una sinistra politica e devo dire che in modo un po'riduttivo ma insomma discorsi sui referendum e li tu parlavi di sinistra politica per dire sinistra più istituzionale da parte intende sì poi dicevi ci vuole anche e non basta neanche la sinistra sociale la resistenza
Fulvia ne parlava adesso molto sono molto d'accordo
Io sono dell'opinione che fino a che non c'è il Progetto la resistenza è sacrosanta insomma non si può fare diversamente è giusto che sia così e tu dicevi però bisogna allargare disegnando Ande avere una terzo campa la sinistra ambientale
E poi aggiunge heavy guardate che l'ecologia i non è prezzemolo un po'di verde che si mette su tutti i cibi impostazione che io condivido totalmente però rispetta queste impostazioni e ti chiedo
Io non mi sono mai passo però dimenticare di molte altre posizioni mutue personali ma anche dei Verdi delle persone che tu rappresenti perché pure voi siete un partito politico e anche della Legambiente del mondo vede più in generale e in particolare vorrei tirar fuori due tre di queste formulazioni molto inquietanti permette abbiamo sentito anche ieri non sospetti forse tu c'eri netti sinistra né di destra
L'ambientalismo scientifico che era una delle cose che più mi faceva impazzire quando cominciai a occuparmi di questa roba dicevo ma chissà cosa vorrà la Legambiente con l'ambientalismo scientifico
Poi appunto si scoprirà che era l'eliminazione delle classi come se appunto una testa un voto nonché va benissimo però qua e non è così semplice
Anzi
E ecco e la mia domanda insomma l'ambito si è capito
Cioè io un po'l'impressione Ronchi che anche che tu voi insomma avete buttato via il bambino con l'acqua sporca nella tradizione della sinistra e quindi di chi decide del potere insomma di qual è la classe che noi qui rappresentiamo anche se poi questa parola si è trasformata e che c'è quindi un recupero grosso da fare anche da parte vostra e che pena qui e se che non fate questo passaggio e io lo vedo molto poco
Io ho questa sensazione forte ti voglio dire perché poi col concreto ci si capisce meglio io ho letto con attenzione i vostri piani occupazionali recenti tu stesso hai fatto una relazione Legambiente ne ha fatti altri sono Serafini è venuto in CGIL in una riunione io lavora la CGIL a spiegarci tutti questi dati troppo grande interesse di grande peso io però una paura forte ce l'ho cari amici e compagni che questi sono veramente sono sono dei keynesismo fuori stagione cioè il mondo e totalmente trasformato in Luciana ci dice internazionalizzazione il Brasile fuori mettiamoci la la il muro il muro no
Buttiamo ammazziamoli tutti insomma chiudiamoci al Nord elezioni francesi però poi tanto siccome c'è da occupazionale facciamo un po'di piani occupazione non sarà così
Queste sono delle briciole questa l'assistenza a mio parere occorre una radicalità ma non soltanto nelle idee nel protagonismo occorre che li sfruttate della terra anche il nostro Paese diventino dei soggetti e io voglio sapere
Ci vuole un partito leggero ci vuole il partito forte scivola Legambiente io non so che ci può dico
Qua andiamo al dunque di stare voce alla gente una voce collettiva di interpretarne i bisogni perché insomma mentre noi discutiamo il mondo
Cioè quello che sta succedendo lo sappiamo tutti c'è un'accelerata fortissima e su questo questo apre un su questa preoccupazioni vorrei veramente sentire le tue opinioni grazie
Ebbene domando
Ma cominciamo col dire due cose sette a destra o a sinistra il verde insolita domani
Per quanto mi riguarda non ho problemi a rispondere ma rispondo sempre meno perché a mio parere bisogna chiedere alla sinistra se è verde o no
Perché sarebbe un suicidio per la cultura ecologista schierarsi con una sinistra che non è verde quindi la domanda esattamente capovolta
Perché fino a prova contraria a chi si deve rimettere in discussione non sono i Verdi con la cultura ecologista che nata adesso ma è la cultura dalla sinistra
La difficoltà al confronto che oggi la cultura dalla sinistra e fuggente non c'è
Oppure quando cioè si richiama al passato e ti faccio vi faccio qualche esempio perché rivedo un po'scettici
Si dice noi ormai abbiamo acquisito la teoria della complessità salvo poi lo dicevi adesso ricondurre le contrade ironia quella fondamentale da che parte state la contraddizione di classe capitale e lavoro e quella che rilegge che consente di rileggere in chiave generale la realtà allora o c'è la complessità o c'è la centralità come paradigma di riferimento è in questa centralità c'è una contraddizione quella fra capitale e lavoro
Io non sono convinto menti che esista una centralità né che esista la centralità dello contraddizione capitale e lavoro
E l'ecologia non può che fare questa critica e la sinistra se fa i conti con l'Oncologia non può che fare i conti con questa critica
Seconda osservazione il soggetto e l'oggetto
L'ecologia sostiene il principio dell'indeterminazione non vuol dire e tutto succede per caso vuol dire che c'è un rapporto di reciproca trasformazione fra i soggetti e gli oggetti osservati
è il il rapporto diciamo di interazione che insistono in nei meccanismi trasformazione della natura di cui siamo parte allora in soggetti di riferimento sono permeati dall'oggetto di riferimento e questo e vado è una uno schema anche utile per l'analisi sociale per l'analisi dei conflitti per l'analisi della radicalità dei conflitti
Perché vi sono dei soggetti che sono dei conservatori in riferimento all'oggetto che si sta discutendo qualità dello sviluppo contenuto della produzione
Quindi esiste la la carica innovativa di alcuni soggetti di cambiamento lavoratori ma esiste al al pari tempo una carica conservativa o regressiva mi medesimi soggetti
A secondo del tema di riferimento
E allora anche qui non è che potete chiedere la cultura ecologista lasciamo stare i verbi come soggetto politico per adesso è un altro discorso
Da che parte sta deve stare dalla parte del cambiamento secondo diciamo un punto di vista della complessità e di questo tipo di indeterminazione
La direzione del tempo l'entropia il limite e la cultura dalla sinistra
E anche qui o la sinistra fugge
Ho la sinistra richiama diciamo il progetto di società compiuta
Il Progetto ideale la cittadella il e se o c'è l'antagonismo come realizzazione sia pure delineata del Progetto ideale oppure c'è la l'adeguamento alle compatibilità esistenti
Un progetto compiuto della sinistra non è che ce l'abbia l'ecologia parole con la zia indica almeno alcuni parametri culturali quale
L'economia
E infatti la critica che tu facevi era interessante il rischio di un crine Sismondi ritorno
Riproposto oggi e questa è la lettura di sinistra
Di un'idea di economia ecologica
Che a mio avviso è talmente fuori dei parametri dell'economia classica che non c'entra niente né con il keynesismo
Ne con l'economia socialista sul proprio cose diverse cani dei punti di riferimento di fondo totalmente differenti che non c'entrano nulla con il mercato
Che si può anche dire che sono un'utopia talmente sconvolgente comporta modifica dei modelli di consumo degli stili di vita non solo della modo con cui le merci vengono prodotte ma
Il cambiamento globale
E isolate infinito davvero quali profondi della della produzione intesa anche come produzione di valori come produzione di stili di vita
E questa difficile secondo me collocarlo nel keynesismo ma anche nella visione tradizionale della redistribuzione delle merci fatta in modo più giusto più egualitario classico della sinistra
Però se su questi punti la cultura verde insiste cosa fa la sinistra o chi richiama e dice no al però da che parte stai oppure dice no in ragione per cui manca il termine vero del confronto cioè qual è il contributo dalla sinistra questo tipo di dibattito sul piano culturale
E quindi non ci potete dire da che parte state se la sinistra non dice da che parte sta Serse non è presente con un pur con una propria cultura in questo dibattito
Oppure se quando cerca di essere presente con un ruolo attivo non fa che richiamare il diciamolo dal dalla tradizione marxista
Altro è la scelta dei valori e la scelta politica mentre io ritengo foche fra la cultura verde ecologista e la cultura marxista della sinistra sì sia una rottura prevalente rispetto agli elementi di continuità sul piano dei valori e sul piano delle scelte politiche no
Forse anche in relazione al fatto che la stessa sinistra ormai dentro il ciclone investita in un percorso di ricerca il cui esito è difficile da individuare
E la radicalità che mi ponendo i anche su questo qual è la vera radicalità oggi
E gli esempi veniva fuori anche ieri dal nel dibattito come esempi molto concreti
La radicalità e nel nel non accettare la mediazione fra occupazione e salute fra interessi delle presenti interessi delle future generazioni
Farà base
Diciamo dello sviluppo basi della vita e esigenze quotidiane concrete
Mi pare che questo è il senso della evidente la rivoluzione ambientale cioè questa è la vera radicalità oggi questa mette
Letteralmente in discussioni le radici
Dei nostri modelli sociali dei nostri modelli di sviluppo
Per quanto riguarda la la forma politica
Credo che questo non penso di dire una grande novità
Che la forma partito è legata alla la forma-Stato
E che c'è stato una eccessiva
Similitudine
Fra la forma partito borghese la forma partito di sinistra
Molto legata a alla forma stato e cioè a una organizzazione separata
Ha un'organizzazione finalizzata alla dimensione istituzionale come sua dimensione prevalente
E che la rimessa in discussione dell'attuale forma state dell'attuale forma partito non significa affatto mette non ci sarà un'organizzazione istituzionale né orma organizzazione politica collettiva penso però che siamo in pieno processo evolutivo
Sia dalla
I Verdi hanno sperimentato forme Poli
A sono
Riconducibili alla forma partito traditi
Molto il localismo
Valorizza
Via questo è importanti
E non riuscendo non solo efficacia diciamo in pista il modello organizzativo
La capacità politica dalla sintesi
Questa è una formazione politica che abbia radici culturali comuni presenti in tutto il mondo che non siano il vero
Tuttavia esiste una grandissima debolezza politica perché dalle premesse culturali diciamo la capacità di indicare un Progetto positivo di economia di società istituzioni bene passa di tempo ce ne vorrà
Ce ne vorrà molto credo che questo intreccio fra i verdi storia della sinistra
Non deve tradursi il un in una funzione
A meno che la sinistra produca qualcosa di nuovo se questo avviene al un suo punto di vista credibile sulle questioni di fondo certamente si può anche essere che il livello di elaborazione successivo cui verbi non giungono cicatrici arrivi prima una rifondazione una davvero una riscrittura dei parametri di fondo della sinistra non mi pare che siamo però a questo punto in questo periodo di ricerca e di transizione credo sia utile per Milano aperta anche una certa conflittualità una certa differenza
Di posizioni soprattutto culturali pur nell'ambito e io auspico di di intesa politica d'impresa sull'iniziativa politica il programma
Le domande di il giovane ricoveri Stefano Semenzato hanno come dire sono state abbastanza offerti riviste le risposte
Che stanno abbastanza su un tema di questo convegno voi e poi sulla dualità sinistra verdi
Io non sono tanto persuaso delle cose che diceva adesso ed un rompi cioè di questa dualità quasi metafisica da parte dei coniugi o da una parte d'altra parte la sinistra ma io credo pero però non sono un legittimo e per intervenire correntezza farsi io credo che forse Luciano e Fulvio possono come dire interloquire un momento interagire con come dire nella complessità cioè visto che non siamo nel Brasile e più facile interagire qui dentro Ferrara che non prendersi le Ferrara
E poi dire che i compagni che hanno partecipato possono dovrebbero dopo quest'altro giro porre delle questioni ai tre signori e
Discutere continuare signore signora alle tre signore allora diciamo così sono nel rispetto delle formule
Luciano vostro interno lei aggira quello che dice è vero perché medietà io sono perfettamente d'accordo anzi ho fatto un discorso tutto gettando la cenere sul capo del movimento operaio
Che la dottoressa generica non esageriamo la voglio dire no Ghezzi del movimento operaio eventi riscoprire una radicalità anticapitalista aprire potere cogliere la valenza della dimensione ecologica
Ma io vorrei dire identiche loro però questa radicalità anticapitalista la devono noi dobbiamo riscoprire ma voi la dovete scoprire
La dovete scoprire perché quando io sento dire per esempio ad apportare fax ieri giustamente che il problema è di terzi di dare altre finalità
Allo sviluppo
Beh badate la prima cosa da fare e di i Limina nello sviluppo la finalità che oggi c'è anche quella del profitto perché finché in profitto rimane la finalità attuale perché di questo si tratta dello sviluppo
E vale a dire finché profitto rimane il metro la misura delle scelte economiche che si debbono compiere non c'è speranza per un altro per sviluppo e per tutto il discorso che che che viene fatto e io non credo che si possa quindi e insomma prescindere da questo elemento io non voglio ridurre per carità di dio l'ecologia acquisto
E ma dico che da altre che chi che senza affrontare questi nodi i discorso rimane sempre assolutamente niente
Ma che ha allora diamo pure discorso il discorso che poi fatte sulle questioni del di che cosa bisognerebbe fare e abbiamo una situazione in cui si producono beni largamente superflui mentre rimangono innevati e bisogni essenziali
E quindi sarebbe possibile pensare che si parta da uno sviluppo che essenzialmente di produzione di merci
A invece ad una sviluppo in cui ci si propone di rispondere agli esigenze che ci sono prima di tutte quelle del guasto ecologico
Della della della della della
E tutto ciò che sappiamo e e e esserci e però come facciamo fare nel fare questo dice corso a prescindere dal fatto
Primo che il mercato non segnala affatto i bisogni reali mazziniana semplicemente ciò che la produzione gli dice di segnalare perché ormai siamo alla dittatura della produzione su consumo
Che dunque noi dobbiamo andare a a toccare qualche cosa di profondo il capitalismo si è fondato sulla produzione di beni di merci e di beni vendibili ed esportati
Se noi moriamo in
Dettare questa svolta radicale che qui di quiz in questi due giorni si è discusso bisogna rimettere in discussione alcuni fondamenti in questo sistema che sono di dico il profitto per dire il profitto il modo di funzionamento del mercato capitalistico e così via e allora come si fa a prescindere da tutto questo tant'è vero che prescindendo e poi si finisce in ciò che invece mi oggi vanno e cioè
Che tutto quanto quello che viene ed il discorso rimane al massimo e nei migliori indicati collaterale laterale alla produzione che rimane nella sua essenzialità toccata
Il problema è che noi che abbiamo è che diciamo l'arricchimento naturale sociale le deve diventare la finalità Tessa della produzione
E non un'esigenza parallela alla produzione
Perché se no e infatti indie
Non è un caso che il discorso ecologico rimane sempre parallelo parziale fuori non entra mai nella al centro delle scelte politiche e non lo può fare perché questo non può avvenire se non rimettendo in discussione
E i fondamenti stessi di questo sistema allora tu mi puoi rispondere ma questo diventa un discorso ideologico eccetera bene io dico bisogna rompere le compatibilità di questo sistema e allora bisogna sparare contro questo governo
Bisogna sparare contro l'indicazione che questo avviene anche perché quando tu mi dici io non posso il problema dell'occupazione la prima cosa che io non posso fare
è di fare pagare indotti un un discorso su un diverso modello di sviluppo soltanto agli operai che poveracci stanno a produrre producendo la merenda e bandi Cordelli il primo come primo problema che io c'ho e quello dell'equità e dell'uguaglianza della giù e e io non mi posso permettere sarebbe una cosa assolutamente assurda pensare che io posso perdonare posso interromperti un attimo
Però gli operai di cui tu stai parlando fanno parte di un organo industrializzato
Che norme combatte contro il profitto ma di spedire distribuirsi profitti che sul credo al suo mondo allora gli operai che tu organizzi diciamo come Rifondazione
In realtà lottano contro il profitto o gestiscono il service lottano per una diversa distribuzione del profitto al nord
Perché questo è un anno intero si battono per il per un l'ho detto prima che cure siamo lontanissimi da questo progetto questo anch'io io dico anche che non posso intervenire su questo problema semplicemente dicendo voi e che andate a casa insomma no ancora molto il problema dell'acqua prodotto problema che sappiamo che si è posto il mille casi mille conflitti mille contraddizioni laceranti
E allora la questione chiudo con la fabbrica ma però contemporaneamente mi devo battere in modo tale che questo questo pezzo che viene pagata da quelli che ci lavoravano deve essere gestito dall'ASP collettività
Poi so benissimo i limiti e le ho detto prima i limiti figure e non so benissimo che però delusa nel riprodurre un internazionalismo riflette dunque
Interruzione di Annamaria definito discorso insomma il discorso può sembrare molto brutale schematico batterò vedo come te mentre io scuse no no no no no no no io non voglio lasciare il vantaggio credo io farei rispondere dove adesso e poi tour replichi e bastoni osserva
Eccoli lì era proprio questo è di fatto un un intervento esattamente come mi aspettavo e cioè l'ecologia pone delle questioni
Più interessanti rilevanti ma la questione centrale è il profitto e il mercato voi siete laterali al profitto parliamo
Mutano detta fatto questo è contento avviò i nomi non sono entrato il problema che pur non affrontata senza provocare quei no no formattare non affrontare il nodo del profitto del mercato riduce l'ecologia ad essere laterale Oddo tradotto bene così all'impedisce onorevoli affrontare seriamente mi pare vedono ecologica ecco
Otto che è una delle ecco io invece mi dicono esattamente il contrario se voi fate una critica economicista al profitto al mercato non affrontate il nodo vero di un diverso modello di sviluppo siete laterali alla critica questo modello l'ecologia mette in discussione questa ed errori va nello specchio non so no nell'errore di allo stato non è l'errore dello specchio vale anche non l'errore dello spreco
I posso provare anch'io dire la mia mi pare chiarissimo
L'ecologia non può essere il risultato diciamo delle compatibilità di mercato ed il profitto
Questo a me pare evidente
Ma detto queste posso motivarlo seicentonovanta mi pare che in questo ambito non sia necessario
Tuttavia non è riducibile alla critica economicista insisto basate sul mancato e sul profitto perché fa rientrare alcuni elementi che sono la qualità
Che sono l'irreversibilità di alcuni processi che la sono il non valuta la non l'impossibilità di tradurre il valore economico
Che sono interessi di altre specie di future generazioni che modificano qualitativamente i termini di riferimento per cui non è che si può continuare a fare questo discorso
Però se aggredite il capitale nel centro il proprio allora sì che sarebbe una vera ecologia
Perché la economia anticapitalista della sinistra è stata capace nella fase di critica
Ma non ha mai praticato un modello di economia diverso fra l'altro compatibile cioè fra l'altro ecologicamente sostenibile le attuazioni siano alla versione socialdemocratica
Sia nella versione del comunismo reale quelle storicamente realizzate non quelle che si scrivono sui documenti ispirate dalla sinistra sono state ambedue industrialista produttivistica ambedue non hanno colto la questione sostanziale che non è e e non erano ispirate una era keynesiana facciale e cioè il profitto lo lo Stato regolatore del mercato socio
Quell'altra l'abolizione del profitto all'abolizione del mercato l'ecologia statalista bene i risultati sono stati un casino quindi non potete a riproporci nell'una o nell'altra moderno infatti siamo né
L'unione e la loro proponiamo e allora che investa in sua vece la vuole sapere che non ci può essere qualcosa ebbe non ci può essere allora una politica basata sul mercato su una visione economicistico
Del mercato e del soffitto l'economia ecologica è anche altra cosa anche altra cosa e allora poi bisogna vedere concretamente quali sono le scelte economiche
Le scelte nei settori le opere pubbliche l'agricoltura l'energia i trasporti l'assetto urbano cioè scenderà l'economia concreta
E lì si verifica chi al progetto e al progetto perché sul piano delle definizioni e cosa sono le cose che si possono fare si devono fare per la conversione ecologica e capire
Dove ci può essere unita e intesa dove l'unità e l'intesa finisce sia sul piano della nuovo occupazione sia sul piano del nuovo assetti economici
Furio ciellino a me pare di non averti riproposto una risposta economicista cioè ma pare di mi pare di avere detto con con chiarezza due cose possono pronta anche a raccogliere questa forzatura che poi è anche giusto che hai fatto no
Smettete di chiederci se siamo a sinistra o a destra vogliamo sapere se la sinistra arriva all'ecologia
Io perché io io ti avevo chiesto prima se l'ecologia arrivando un maggior livello critico verso il modello di sviluppo capitalistico questo ti avevo chiesto
Tu hai risposto di sì io come dire per ritengo che su certe questioni ecologismo ci stia arrivando stiamo mescolando due piani il movimento e la cultura ecologista il partito verde intanto distinguiamo lì questi due piani perché invece io ritengo che il Partito Verde
In Europa in Italia ma stiamo Alitalia il Partito Verde quando passa da movimento cioè il movimento ecologista quando pasta movimento a Partito Verde
In questi anni come molte altre fosse la sinistra io non mi sottraggo non possono non ricordare la storia il mio partito per cui io no no da questo punto di vista le mani libere per poterti criticare però lo faccio lo stesso sperando che tu sia come dire
Talmente laico da capire che il problema riguarda tutti il Partito Verde
Continua a subire o comunque ha fatto proprio in certi momenti una certa contestando e la governabilità è ancora oggi questo abbastanza raro un elemento abbastanza esteso che annulla quella carica critica semmai se se mai c'è stata io dico che cioè io non sono d'accordo per esempio di dire che il progetto che la Legambiente ha presentato Okker qualcuna delle cose che voi avete presentato in alternativa al piano occupazionale del Governo
è solo a propone quei pericoli che riceva giovani io non sono d'accordo io ritengo che oggi in Italia
Dire che per dieci quindici anni si fa una scelta sul trasporto collettivo invece che su quello privato
Significhi mettere in discussione uno dei segmenti ben più importanti del modello di sviluppo che l'industria automobilistica dire che sì poco si combatte contro il decreto Andreatta e cinquanta mila miliardi approvato giusto ieri l'altro dal Consiglio dei ministri
Che riapre tutti i cantieri di Tangentopoli e che rimette in moto tutte le opere inutili che sappiamo per cinquanta mila miglia di dire che invece di quello bisogna affrontare il dissesto idrogeologico dell'Italia che vede ogni anno dieci regioni sott'acqua
è mettere in discussione un segmento importante il modello di sviluppo questo a me convince è il punto sul quale io sto cercando di portare a discutere il mio partito non non questo non presuppone un modello perché si usa la parola modello questo secondo me vuol dire però agire con un atteggiamento molto conflittuale nei confronti del Governo cosa che oggi la sinistra nel suo insieme nona tranne alcune sue parti
Vuol dire sottrarsi possibilmente ad una logica della governabilità la quale secondo me continua a pesare fortemente su tutto l'insieme della sinistra italiana
Sul mio partito sicuramente persona molto ma secondo me pesa molto anche sul tuo partito
Bene se ci sono sei tra i partecipanti come ci sono benissimo Carlo io farei un giro di interventi domande e via di seguito per concludere poi con un'ultima cosa e quindi Carla
Ma non è meglio che vive a Milano e così si sente
Scusa gli altri oppure dovrebbe esser finito
Ho esordito
Io volevo più che fare una domanda interloquire un attimo con quanto detto da Luciana in apertura che mi ha molto incuriosito intricato anche perché è una cosa nuova dibattiti cose nuove center cioè quando a lei ha parlato di questa ipotesi per capitale e che possa arrogarsi il proprio privilegio chiudersi lasciare nel Terzo Mondo allo sbando
E difendere il difendersi dai rischi ambientali in quel momento voglio dire il la metafora e molto seducente e e però ecco quello che mi domando e domando tutti noi perché non potrà fare
S a parte la diciamo la difficile a non si sente appare della forse scarsa la fattibilità di una cosa perché naturalmente non sarebbe una coordinata niente
Ma mi domando se quanto questo sia ammissibile per il capitano anche se questo non contraddica l'essenza stessa del capitale e le sue coste iberiche fondanti che sono l'espansione la moltiplicazione delle merci e l'occupazione eccetera
Ora siccome i
I mercati occidentali sono ormai saturi o prossimi a destra no non a caso il capitale c'è espansione nei mercati del del sud del mondo nei mercati dell'Est etc quindi e e allora è questa ipotesi
Mi sembra così molto problematica ma questo lo dico non tanto per questo per per come dire mettere in forse questa l'ipotesi della Thatcher effettuate visitato
Ma perché unitaria
Che il capitale se si pone ad affrontare veramente il problema ambiente non può che negare se spesso mettere a rimettere in discussione alcune delle categorie importanti però perché Elia uno dei nodi centrali che tutto l'ambientalismo porta avanti sottolinea è appunto la crescita illimitata
In contrapposizione alla si mitezza delle risorse alla finitezza del pianeta Terra
E e questa è in contraddizione clamorosa con un sistema economico che invece è fondato sulla sulla crescita illimitata
E quindi in un modo o nell'altro arroccandosi come tu così anche metaforicamente proponevi o invece rimettendo in discussione la crescita eccetera e il capitale è destinato a diventare qualcos'altro ecco io e e finì infatti finora cosa ha fatto il capitale a rinviato il problema di fatto e e limitandosi ad addomesticare uno e con il
Le copisti immerso con l'ambientalismo tecnocratico quello di cui parlava sax ieri
Con il una serie di misure che possono che possono appunto come dire rinviare il problema allungare un po'ai nostri tempi di vita
E questo lo si vede poi anche non so a rinvio noi abbiamo constatato come al momento in cui il problema ambiente non si può più eludere non rispondono lì sul Po più considerare è così una una fantasia di ragazzini
Ma come qualcosa che incide profondamente direttamente sui problemi economici abbiamo visto da parte del mondo industriale una levata di scudi no la carbon tax no alla biodiversità
Fuga dai verso i Paesi del Terzo Mondo perdiamo il corpo con le le produzioni disciplinanti per difendersi dai vincoli ambientali imposti dai Paesi occidentali e via di seguito insomma e quindi ecco mi sembra che di questo le sinistre in qualche modo dovrebbero tenerne conto fare maggior conto
Io lo penso da gran tempo non l'ho mai detto in pubblico lo lo disse in privato con Claudio Napoleoni in una delle ultime conversazioni in pericolo e secondo me caduti ormai latte sui falsi
Le varie ipotesi di crollo del capitale accadute tangenziale presso il profitto Fo per l'espressione della massa di di seguito io credo che uno dei fattori proprio di non diciamo più crollo ma di necessaria modificazione profonda del capitale che è poi la stessa cosa
Sia proprio il problema ambiente
Se non altro fondato così mi sembra che questa contraddizione di base tra la crescita esponenziale delle merci che categoria fondante del capitale
E il la la limitatezza necessaria che impone la difesa della natura sia già qualcosa che che pone questo e mi ricordo che quando vi si questa cosa Claudio Napoleoni lo fu molto colpito e disse dobbiamo parlarne devo parlarne poi purtroppo non parla molti poco dopo
Ecco il la io credo che il le sinistre dovrebbero considerare questo e tener conto scusate aprendo un altro minuto e io è un altro fatto
Che da più parti dall'interno stesso del capitale si incomincia a fare una critica radicale molto dura ad alcuni aspetti del capitalismo o addirittura al problema della crescita
Posso accettare Alberto Michelle alberga titanismo contro capitalismo svendere uscito che fa una critica durissima del modello americana a cui contrappone capitalismo buono secondo lui che è quello del modello che chiamare nano cioè il c'è Tesco giapponese eccetera
Ecco però quella lui il questa finanziarizzazione estrema dell'economia quello che chiama l'economia casi no ecco due ne fa una critica durissima rilevando tutti gli aspetti
E socialmente negativi che ne deriva ed è un signore voglio dire non certo sospetto di lo sciismo Michelle Alberto credo sia presidente delle sicurezza generali francesi frutto del genio
Un'altra cosa c'è un altro libro vivo un tecnocrate dell'Olivetti anche lui un signore Chiara Caselli e strazianti dice che ormai la lotta di classe se il sito archeologico non so che cosa che fa una critica spietata della crescita della crescita illimitata e dice che se continuiamo così andiamo tutti nel pallone e dice che il il capitale deve darsi quote di questo o c'è un'altra altra radicchio dialisi ma critica al a la crescita in quanto tale a crescita illimitata ci viene da un filosofo Vittorio Kessler anche l'ultimo signore che dice che gli altri si distrugge distruzione quindi non sono minimamente sospetti di cui cinismo però anche lui fa la critica i impietosa del capitale da questi punti di vista della crescita eccetera allora mi pare che il da come dire le sinistre
Sinistre politiche tradizionali sinistra ambientalista eccetera dovrebbero tener conto di questi sintomi e e domandarsi appunto da che parte si possono finché modo si possono utilizzare
E e spingere in questa direzione sempre quella che dovrebbe essere la strada giusta
E ringrazio spese attese
E Domenico Jervolino aveva chiesto la parola
Però sono come dire
Tieniti brand anche tu domenica
No io dico che meno mi piace molto come sta andando stamattina perché
Dopo questo convegno diciamo so
Questa tavola rotonda assomigli un po'alla tribuna politica ora se si dovesse fare la tribuna politica trave vi Rifondazione il PDS e cammei piacerebbe diciamo sul piano dello
Se volete lo spettacolo una tribuna politica tra in compagnia di questi partiti più lontane non i più tristi il più vicine che ha messo tra Napolitano pesticidi
E Rutelli insomma e ora diciamo avendo invece a che fare poi ci siamo ore corre ecco con i rossi unico più guerre dei verdi un po'più così costruita Touré APPA il leader russo si corregge il nostro vescovo io io ma io vorrei escluso Servette faccia la domanda sarà fanno fabula me e la mia provocazione che caccia insomma solo tu devi fare ora e il dico insomma io vorrei porre sono in altri termini più capire insomma rimbalzarsi le responsabilità voi Verdi se del gossip golose ecco porre questa questione ecco secondo voi in questa situazione disgraziato diciamo anche bello per alcuni aspetti perché apre delle prospettive del la nostra del nostro Paese c'è voi riterrei perché le forze culturali ecco qui presenti
E che sono anche in parte forse bovini spezzoni segmenti forse Gori possono fare un pezzo di cammina assieme eccome e in che modo ecco possiamo essere utili a un processo come dire di ricco di con cui costruzione ecco di una prospettiva
La con stato prego bravissimo bravo ebreo venti ottobre no un bravo che io non so barese esente dal Salento napoletano
Grazie io che sono badessa cercherò di
Contenervi e non eccedere leale nel vero
Dunque io raccolgo parzialmente la provocazione sua perché diciamo non voglio fare a loro una croce di essere tre orsi tutte le dice sono abbastanza simili già rimpalliamo perché sono gli orsi che stanno qui poi solo simile non loro colto anzi penso che sia un merito
Quindi e richiamerò però al fatto che il dibattito stamattina credo che si soffermi troppo su alcuni aspetti politici allora io vorrei riportarlo più alla parola culture così come è scritta lì richiamarmi in parte alle cose che aveva detto Prestipino
E soprattutto all'intervento di vicini ieri che io condivido abbastanza su questo riscrivere le categorie del nostro discorso culturale ripartendo dai percorsi culturali che abbiamo fatto allora innanzitutto quindi sono faccio tre domande che sono per per tutti però innanzitutto parte da alcune critiche sarò anche schematico e quindi parlo per proposizioni finali e non intermedie e mi scusate
Io non discorso che faceva Elido prima lo considero un discorso corretto ma molto delicato sul filo di un rasoio
Perché da un lato vedo questa rivoluzione ambientale non come una rivoluzione io considero l'ecologismo come il marxismo figlio della società industriale questa società industriale che non è più quella studiata da Polani nella grande trasformazione ma è quella dell'occidentalizzazione del mondo quindi dalla creazione di categorie valide per tutti i popoli e per tutte le culture esistenti sul pianeta però frutto di questo tipo di concezione della società in cui lavoro e centrale in cui la cultura del del successo e la cultura che forma meccanismi e forma l'aggregazione sociale forma gli ideali della gente
E in cui la trasformazione dalla politica coloniale di sfruttamento degli altri è diventata il suo posto proprio con l'acquisizione di questi limiti per cui oggi è la politica del dono il nuovo colonialismo
E il dono fatto in punto di morte quando le persone devono essere tenuti in vita anche contro la loro volontà fattò a somali che se non vogliono gli aiuti alimentari glieli diamo li riempiamo di mazzate di bombe vediamo gli aiuti alimentari che li dobbiamo dare questo dono questo è il concetto io rifiuto anche di parlare del problema di sviluppo sotto sviluppo perché questo è un una concezione come quella dello Stato-nazione sono idee radicate nella cultura industriale quando noi parliamo di sviluppo di dove sviluppare entriamo nel meccanismo dove deve esistere uno che sviluppate uno che sottosviluppate
Quindi allora io pongo questo problema della società multirazziale che non la pongo come una cosa di venire è quella che quella che noi viviamo adesso è una società multirazziale dipende che sa voglia un po'meglio con la vogliamo così come quindi la società industriale produce in questa sua fase di declino un aspetto molto importante che ha detto Luciana prima che quello del
Del razzismo
Allora io su questo pongo U un problema che possiamo vedere qui nella nostra vita nella nostra attività quotidiana quindi dei rapporti di classe nella lotta operaia che quello del diritto di cittadinanza
Da noi cosa si fa cosa fanno realmente queste forze della sinistra che si confrontano per rendere visibili gli invisibili per consentire il diritto di cittadinanza tutti
Ieri ho sentito l'intervento anche buono Marra cresciuto molto anche di di altri periti altri sindacalisti però io mi divertivo a pensare loro fare questo intervento tra i contadini della gloriosa io lavoro nel settore agricolo quindi mi lego quest'aspetto
E la gloriosa che fu Cerignola con Di Vittorio in quale se la pigliano coi somali edicole verrà fuori contadini del sindacato perché insomma di i somali senegalesi voglio dire di toglierla voi trasmesso ieri
Se esiste sempre un nero più nero e anche la Svezia come dice in l'ultimo numero della rivista parla un francese anche la Svezia la ricerca del suo Nord in questa fase in questa polarizzazione del del mondo allora cosa si fa per dare questo diritto di di cittadinanza partendo dagli obiettivi politici del diritto di voto il diritto queste persone di usufruire dei servizi sociali e sanitari che non hanno anche quelli garantiti da certi punti di vista insiste
Partendo dal diritto di come dire rispetto delle culture
Questo è un aspetto poi l'altro aspetto fondamentale e quello della quindi un mi ricollego questo aspetto del mondo contadino noi abbiamo vissuto al nostro interno della civiltà occidentale nostro interno nell'Italia
Questo questa grande lotta per brevità mi richiamo come è stata descritta dal Polani ragazzo trasformazione questa lotta tra una cultura contadina è una cultura industriale che suo essa sia sovrapposta che la sconfitta la battuta ne ha distrutto
Le radici noi oggi la vediamo questo nella vita degli immigrati che vengono nell'Occidente
Sradicati queste son persone in divenire in trasformazione come sono in trasformazione alla società che non hanno lasciato dietro
Non possiamo pensare a un ripristino una difesa delle Società tal quali quale esse sono quindi difendere quelle la Mazzoni stanno lì nel mondo non esiste più un popolo di veri uomini di uomini liberi come possiamo vedere nei film
Americani indiani che si ricevono il popolo degli uomini veri muove non esiste più nessuno chiunque nasce pure l'Amazzonia pensa che c'è comunque un altro che vive in modo diverso fuori dal mondo e questa è una grande conquista delle comunicazioni però allora a questo punto per impedire che il pensiero ecologista abbia questo orientamento
Del la differenza non come diciamo un qualcosa che data per tutti alla nascita perché tutti siamo diversi uno dall'altro come diceva Jacobsen nella prefazione del suo Lecce il più possibile
Tutti siamo diversi però c'è poi una cultura che ci unisce contrariamente questo un paradosso rispetta la realtà allora come possiamo fare in modo che questo pensiero ecologista non diventi lo strumento nelle società attuale del razzismo differenziale praticato nei fatti
Che è un aspetto che qui si è toccato scarsamente che io ritengo sia anche alla base di pericolosa involontaria di alcuni discorsi che sono stati fatti qui ieri nel ricalcare le differenze nel aumentare alcuni aspetti delle categorie della contraddizione
E l'umano è stato anche citato cioè voglio dire questi pericoli razzismi esperienziale cosa si fa contro questi aspetti terzo cosa si fa e dello finisco con questa domanda
Sul diciamo concepire pensare una nuova società
Non tutte le società hanno al centro come quello occidentale il lavoro e l'economia
Io mi rifiuto di pensare sempre e comunque di dover ritornare col nostro discorso alla discussione
E i principi economici perché non è l'economia che regge le società anzi la l'economia e figlia delle culture delle società lo dimostra
Lo sfascio di questo incidentale nel momento in cui cadono i presupposti culturali della società cade anche l'economia non è quella che li regge la Francia col due per cento di inflazione col sette per cento di margine che Taki sferza i depositi in Francia non è riuscita a a creare una struttura di consenso attorno a questo meccanismo del potere
Allora che cosa si fa per questo e quindi otto è nato questo discorso del potere cosa si fa per dare alla gente delle grandi idealità per dire che lo Stato nazione finito perché io vorrei sentirmi dire da qualcuno che noi sappiamo perché l'Italia non sia più uno Stato non vogliamo lo Stato italiano
Cioè come è stato io vorrei che si è mai forse sia ma il punto è scusami il punto è che il rischio concreto io sono totalmente d'accordo con te ma il rischio concreto di oggi
E che dovremo difendere batterci per difendere lo Stato nazionale italiano contro l'invadenza dei tedeschi per esempio voglio dire se e questo voglio noi avremo un pericolo di Coco avremo delle tendenze nazionalistiche utenti che addirittura in questa situazione scusa sì sì sì no ma infatti io
Diciamo questo discorso non lo io ho lanciato di questo qua e mi rendo conto di averlo lanciato anche diciamo in maniera molto male molto informale perché non ho potuto completare tutto il discorso però è un problema che va affrontato il secondo me sono risposte molto limitate quelle di dire di dover difendere un'autonomia nazionale che non esiste più di fatto e che quindi deve vedere dalle risposte che non sono di difesa
Che devono essere di difesa di alcune condizioni
Però la difesa delle condizioni cioè noi sappiamo di essere perdenti in questa fase però sempre per richiamarmi a Librerie Polani
Vi si diceva non conta tanto essere dalla parte dei vincitori e dei perdenti in alcune fasi storiche conta anche come si perde perché è importante fare come
Sapere come si perde grazie Prestipino aveva chiesto la parola poi Teti chiavi scuse
Perfetto
Io vorrei porre ma brevissima domanda fare Ronchi non
Svolgete un mio intervento
Egli certamente convinto che si debba
A versare
L'economicismo teorico e soprattutto l'economicismo reale
Bene
Il sistema capitalistico chiamiamolo così
Ha saputo far valere il suo economicismo teorico influenzando tra l'altro il movimento operaio largamente nella storia mediante l'attuazione pratica di un suo economicismo reale
Su che cosa ha fondato l'economicismo reale per il sistema vigente sulla
Rigorosa inflessibile ivi incontestabile centralità del mercato e del profitto a Tripoli parlare Luciano ex ecco la domanda che rivolgo a Ronchi questo se io facendogli a parte che autocritica come tutti dobbiamo fare
Intendo
Impegnarmi in una lotta contro i cardini pilastri dello copia del consumo reale cioè contro il mercato e contro il profitto per farla finita con l'economicismo reale sono anch'io un economicista
Questo è il punto allora
Grazie
Io volevo fare una domanda di questo tipo
Cava di Stefano Cavallin
Certamente si parte dal
Da processi culturali diversi
E con approdi
Finali diversi
A Prodi di modello economico sociale statale diverso ci facevano gli esempi della il modello statalista sovietico da un lato della socialdemocrazia europea
Per portare esempi di come la critica economicista al al al capitalismo
In effetti non abbia prodotto se non soluzioni eravate io credo però che non ci si possa soffermare soltanto a questi due modelli per dire che probabilmente la critica economicistica della che la sinistra ha fatto al modello capitalistico ma fallimentare
E lo dico perché lo stile ne stiamo parlando in Emilia Romagna
Dove le soluzioni economicistiche
Le alternative al modello capitalista praticate in Emilia Romagna hanno portato io credo ad un
Un'ambiguità storica
Che sta fallendo sotto i nostri occhi in questi anni perché ha prospettato un modello di sviluppo che alternativo non era e che ha prodotto per esempio che l'Emilia Romagna e la regione in Italia che consuma più cemento pro capite che brucia più territorio pro capite all'anno
Che consuma più pesticidi per unità
All'anno eccetera eccetera e poi l'eccedenza di produzione cioè allora io credo che occorra anche la domanda che faccio io è questa capire cosa c'entra
Il modello emiliano-romagnolo
Cosa c'entra il nucleo dell'alternativa modello di sviluppo che proviene dalla cultura di sinistra
Il modello emilianoromagnolo e se questo può però essere prospettato come la la la la la conferma che in effetti il nucleo della critica al modello capitalista non può essere economicistico ma che probabilmente è davvero la capacità di porre in termini di compatibilità con l'ambiente
Il il la critica più forte allo sviluppo capitalistico
Prego
Il tuo nome da da scapola
Ma Gasbarroni nessuna mi chiama con il nome coniugare
Io volevo intervenire nella più che verso i relatori un po'nella su una questione sollevata anche nel dibattito io ho l'impressione che il Nord sia ancora in grado di garantirsi una forte crescita
Integrando dei pezzi di sud cioè nel senso che il Sud è anche molto differenziato per cui si può benissimo mandare l'africano Africa subsahariana alla sbaraglio tanto ci penserà lei TSA
Comprimere la crescita demografica e contemporaneamente per esempio bisogna riflettere che
Seduti crea Tahiraj bene Hong Kong e Singapore hanno una parte nel commercio mondiale uguale superiore a più di tutta l'America latina ed esportano verso l'America penso agli Stati Uniti
Quindi
Di fatto diciamo
Cisano margini eccome per una ulteriore e crescita economica anche all'interno di un Nord e un cuore disegnato un pochettino allargato rispetto a quello attuale
Grazie io passerei alle repliche invertendo
Ci sono altri che vogliono intervenire non voglio ecco prego
Due
Dov'è ah ecco dai comincia tu che sei arrivato prima
Sì dunque a me sembra che ci siano ragioni valide tanto da parte del dei rappresentanti della sinistra per dire alcune cose eccetera e altrettanto generali né da parte dei Verdi
Però credo che questa giustapposizione o contraddizione come forse meglio chiamarla contrapposizione sia veramente esteri le e noiosa io penso che non si entrate nel merito oggi per la discussione
Perché
Credo che il paradigma della modernità ricomprenda sicuramente anche le ragioni economiche
Le contraddizioni economiche anzi l'economicismo e quindi la logica del profitto è uno degli elementi portanti del paradigma della modernità però insieme al paradigma della Modern in Senato economicismo ci sono anche altre cose
Quindi la concezione dello spazio una concezione del tempo il progresso la concezione della storia
In qualche modo finalistica no
E allora se si vuole fare una critica che portata fino in fondo bisogna appunto non soltanto fermarsi a a a una delle contraddizioni ma come fa o Connor riuscire anche a
Ad a a seguire la seconda delle due contraddizione proprietà ce ne sarebbero anche altre che Saxa sottolineato seconde nell'intervento più lucido di questa tre giorni
Dopodiché quando si cerca un soggetto del cambiamento però allora e a questo punto che non si può prescindere dei meccanismi economici che sono in qualche modo la struttura a cui fare riferimento
E qui è è la grossa invece la grossa mancanza da parte dei Verdi che fanno critica il sistema cioè le la critica che va contro paradigma davo del metano in qualche modo la critica che va contro il riduzionismo una critica che tenta di uscire da da una forma mentis da uno schematismo un sistema operativo col quale ragioniamo
Che a me piace molto ma dopo quando si cerca il soggetto non si può prescindere dalla contraddizione fondamentale che è quella economica
Ora il soggetto del cambiamento questo poi di Antal problema reale una volta che si è impostato bene problema però ripeto su queste cose probabilmente si dovrà entrare nel merito di queste cose e non invece su queste contrapposizioni nella che queste cerca e chi è il soggetto a mio modo di vedere esistono le grosse difficoltà non è possibile rintracciare un blocco sociale al quale fare riferimento con la stessa sicurezza i dieci venti o trent'anni fa
E il mio dubbio purtroppo è quello che il soggetto oggi non possa essere altro che un soggetto di resistenza non si abbia la possibilità di identificare in un blocco sociale di questo soggetto e purtroppo questo soggetto è marginale necessariamente ecco e questa marginalità e il suo limite ma anche la sua grossa forza
E non è che su questo di questo certi che dovremmo iniziare a ragionare mi rendo conto che non può essere una una un approccio sistemico a un approccio molto parziale che fa perno proprio su queste parzialità si queste contraddizioni parziali che vengono aperti
Non è molto però sicuramente un una cosa da cui si può partire a mio modo di vedere
Grazie
Questa storia di rossi e verdi di fare
Ancora più vecchia di quando non mi ricordo quante lezioni Carafa Capanna forse la domanda io desiderosi desiderosi eccetera devo dire un pochino mi ha stancato
E c'è un fatto secondo me oggi noi stiamo qui discutendo
Quel non ci attardiamo un po'in un confronto come dire tra ideologia ipotizzate per cui cioè la sinistra cioè la cultura verde eccetera di fuori succede
Un fatto su come drammatico cieche ci siamo criticati in un imbuto asfittico che la discussione del diciotto aprile referendum
Sulla unico uninominale maggioritario ora non non avvertito uno spazio un abisso tra questa discussione
E quell'imbuto asfittico e nulla pensate che chi tutti quelli che stanno qua non solo i partiti ma anche tra l'altro di associazioni non possono esimersi dal cerca di riempire questo spazio con un ragionamento sulla sullo stato e sulla democrazia
Il volto a insomma come dire a cercare di sciogliere il nodo su quale sia lo spazio reale
E quali siano le sedi per la decisione sul che cosa come produrre insomma
Grazie
No quello per una semplice battuta questi governi scuse esso Riccardo Villari
Questo convegno si intitola culture della sinistra e culture evidenti la sfida della rivoluzione ambientale
Le culture di di e la seconda anche che un singolare la evoluzione ambientale io vi chiedo perché la
Perché per la Turchia complessità nel momento in cui si affronta il taglio politico ancora volta siamo vittime di un riduzionismo
E quindi di aver bisogno comunque di una cosa che intravede singolare di una semplificazione
Ora ha vinto alla politica
Fazio
Io
Si è sempre a visioni univoca mente probabilmente la vera sfida è riuscire una volta tanto ad accettare una molteplicità di visioni
E quindi a non ridurre difetto è peccato mai a carico della politica varie visioni a un'unica cosa
E riuscire anche nella trasformazione Darida evita all'azione della politica a rispettare la diversità e la differenza
Grazie io adesso passerei alle repliche invertendo l'ordine cioè fare così adesso fare Ronchi Fulvia lucerne
Sempre a mio favore
Ne presenti non vengono immessi in mezzo no no e nel primo giro si stanno che ultimo nel secondo in mezzo nettezza all'inizio è progredito scusate la scarsa
Io volevo partire da la domanda di Jervolino
Io sono d'accordo che oggi serve una forte unità delle forze del cambiamento questo forte da sinistra forse
Credo che il terreno culturale per questa unità sia il meno adatto
Per tante ragioni io so che qualcuno magari si aspettava da me è un discorso molto critico sinistra essendo uno della sinistra dai Verdi
Più o meno si tratta di avere un'affinità anche culturale voi esatta non sono non sono per niente convinto di
Ben Caio come verde sono convinto della necessità di trovare un'alleanza politica stretta fra i verdi alla sinistra oggi per tante ragioni non culturali
Sono altresì ugualmente convinto che sul piano culturale la strada da fare resta diversa e le differenze restano notevoli restano molte
E l'approfondimento il confronto è appena iniziata è appena iniziato non faremmo un buon servizio né alla cultura ecologista me alla riforma rifondazione della sinistra
Se privilegiasse uno diciamo l'unità tattica tanto perché è importante per chi è affine mettersi d'accordo credo che questo non sarebbe mio onesto né utile
Tuttavia riconosco che anche la domanda fatta assunte
Battaglia sui referendum credo che se c'è una strada che possiamo diciamo rilanciare insieme è una strada politica programmatica di cose da fare di iniziative
Questo non ritengo una priorità assoluta dall'avere una prospettiva come forza di cambiamento e non esito in questo a riconoscere anche la debolezza politica di verde non so che
Rispetto al quadro politico rispetto le scelte perché la cultura ecologista Branca sia la la grande novità di questa epoca
Perché indica l'orizzonte non solo di un diverso sistema economico ma di una diversa attività e la cosa avvenne
Di di più ampia portata la politica dei Verdi è molto bello
E il soggetto politico verde ancora più inadeguato per la politica verde quindi non non non sto affatto né auto esaltando milioni però credo che i termini del dibattito rivale restino
Fortemente conflittuale
Mi
Si faceva un'altra domanda Prestipino
L'economicismo allora io critico il mercato il profitto sono anch'io economicista la mia risposta è sì
Per tante ragioni
Adesso sarebbe bene poter affrontare almeno un tema che sorvoliamo Fo
Il ciclo della produzione
Il ciclo della produzione in troppa parte anzi direi nella cultura dalla sinistra finalizzata alla realizzazione al profitto da essere collocato sul mercato trascura il momento del consumo e il momento del rifiuto dello smaltimento finale del rifiuto
E quindi dico di quando il prodotto va a impattare sia come reflui l'inquinamento sia nel proprio tutti proprio non esiste non esiste nella considerazione economica e nella pratica perché intorno dal ad alcuni centri produttivi dei dei paesi dell'Est hanno ammucchiato tanti e tali rifiuti che hanno rischiato di quei rifiuti lì costare più del risanamento delle stesse città
La tematica del rifiuto oggi e matematica economicamente rilevantissima ma perché ha una a anche una rilevanza ambientale c'è il limite delle risorse si manifesta concretamente con una capacità di impatto anche economico
Ma se avesse posto il ciclo dalla produzione inserendo anche nel ciclo della produzione la tematica dell'inquinamento del rifiuto
Non avrei affrontato la diciamo il nodo fondamentale
Perché se è vero che il capitalismo capace di tenere il Parlamento colmi supermercati pieni io credo che questo sia un punto importante è vero anche che una società alternativa una società alternativa non può diciamo proporsi con il medesimo paradigma deve indicare dei valori
E delle qualità di vita differenti veniva detto ieri molto opportunamente che questo comporta un livello di riduzione delle differenze delle ingiustizie economiche molto più alto perché altrimenti avviene l'inseguimento
Se si innesca l'inseguimento le differenze sono molto alte inseguimento produce trascinamento cioè ciascuno cerca di copiare il modello di consumo più alto e se la differenza viene tenuta alta e quindi i livelli bassi non vengono alzati la con la corsa diventa folle formidabile ma l'alternativa non può essere rappresentata solo da una redistribuzione non fondata sul profitto sul mercato del consumo
Ma comporta una discussione di diverso sulla qualità sulla qualità sulla qualità della produzione sulla qualità del consumo
E se non entra questo discorso della qualità
E anche se non fosse finalizzata al profitto
E quindi della qualità relazionale della qualità del rapporto con la natura della responsabilità ed è differenti o la raccolta del rifiuto è responsabilità verso lo smaltimento finale
E questo io credo che sia utile sia sul piano del disegnare una prospettiva non economicista ma anche una prospettiva di alternativa all'attuale modello
Essa questione
Questa del nord sud che veniva posta in modo molto forte
Che cioè del diverso a valenza delle risorse nel limite delle risorse e del diciamo dello sviluppo dell'economia sostenibile
Al nord o al sud del pianeta
Osservazione fondatissima
Nel senso che non si può fare la medesima proposta veniva detto ieri di tasse ecologiche
Nei Paesi industriali o capitalisti e nel sud del pianeta
Tuttavia
Bisogna aggiungerne un'altra non si può non solo non indicare quindi bisogna indicare un un rallentamento dello sviluppo
E dei consumi di energia dei consumi di risorse e quindi un mutamento anche qualitativo perché noi non possiamo stare peggio nessuna società attiche indicata come peggiore può essere
Diciamo raggiunta da da chi vuole il cambiamento il cambiamento è sempre in meglio
Qui non è che le possiamo dire per la giustizia nel mondo dovremo stare peggio perché se indichiamo questa prospettiva perderemo sempre vincerà al capitalismo che prometteva di stare meglio
Dobbiamo indicare un modo di stare meglio consumando meno con minori quantità di Energia di materie prime e quindi anche con maggiore progresso
E anche se diversamente orientato con la diversa capacità d'innovazione anche tecnologica e scientifica
Ma vuol dire anche che la strada del diciamo del sottosviluppo dei Paesi del Terzo Mondo diversa cioè non può essere la strada del nostro tipo di sviluppo e questo non è mi razzismo né in giustizia
Cioè il dire che i cinesi non devono avere la mano dall'automobile per tutti e non è un obiettivo positivo nei dobbiamo direi non è possibile e non è neanche opportuno nei giusti toh che i due terzi ed un'amenità abbiano l'automobile come ce l'abbiamo tutti noi e dobbiamo indicare un modo cento insomma
Esatto esatto e secondo me non è
Ecco metri mi rendo ben conto mi rendo ben conto tuttavia non si può fare non si può quadrare il cerchio non si può quadrare il cerchio
Non è possibile indicare al sud la medesima strada di sviluppo si può pensare modalità ma dobbiamo discutere anche le nostre ma non è che noi dobbiamo dire siccome ce l'abbiamo hanno ora
Ma prendetele anche voi le automobili e poi quando la gli equilibri ecologici non reggeranno più rinunceremo tutti insieme l'automobile questo discorso da non funziona
E non credo affatto che non sia democratico delitti riflettere insieme la rimessa in discussione del nostro tipo di sviluppo
Ma anche della ricerca da ora di un diverso sviluppo vorrebbe quella
Per quella parte per quella parte del pianeta
Ringrazio l'automobile è un esempio tuttavia non è così banale l'indicare una diversa strada di sviluppo
Per i due terzi dell'umanità e non avere come non solo alla rimessa in discussione del nostro ma teneva aperta una ricerca di diverso sviluppo
Fra l'altro la logica della cooperazione del Nord col Sud un sacco di ruberie tutte quello che volete ma l'errore l'errore l'impostazione è fondamentale che non ha prodotto risultati
E perché ricopiato a scelte di sviluppo le infrastrutture trasporti del Nord quindi anche questa non è affatto una questione banale cioè non non si può liquidare con una battuta questa necessità di sperimentare forme di diverso di sviluppo
O o di economia ecocompatibile sia nota ma anche al sud del pianeta
Molto presto perché qui domenica mezzogiorno io non conosco questa regione in genere vanno mangiati e quindi sempre per stare con le compatibilità di tutti
Io sinceramente non sono d'accordo se noi naturalmente in due ore non abbiamo esaudito forse nessun tema come in tutte le tavole rotonde
E poi abbiamo dei limiti ognuno c'ha i suoi insomma su cui non è anche però sinceramente io mi porrei in un modo un po'meno
Come dire aristocratico questa questione ma avete insistito molto sui i rossi verdi la destra sinistra un po'di insofferenza per la riscossa di questo genere io sinceramente proprio guardando a quello che c'è fuori di qui
Qualcuno è intervenuto per dire ma non sentito un abisso con l'imbuto che ci che sta fuori no sto riferendo che ci aspetta il diciotto aprile
è proprio guardando a quello io direi che no io sinceramente non mi sento di avere discusso di un tema inesistente o che non si pone qual è il dato oggi più caratterizzante della realtà politica italiana è sicuramente il trasformismo questo è il dato prevalente
Oggi nuovo in forza all'indomani diciotto aprile avremo Mario Segni il rinnovatore tra virgolette che vince un referendum
Di cui trecento mila firme purtroppo gliel'ha raccolto il mio partito
E e che proporrà una riforma che quella che sappiamo
Quello è un innovatore il riformatore lo è per tutti i giornali per le televisioni in per la stampa italiana tranne che per pochi quello il rinnovatore
Forse quello è un uomo politico che si prepara a restituirci un partito popolare
è facile cominciare daccapo tutti scusatemi estremizzazione da don Sturzo in qua poi Brunone don Sturzo ma insomma no non avremo più forse la DC
Mi Andreola subito diciotto aprile a un altro un'altra loro diciotto aprile se io sono più propenso a
E va be'adesso comunque io non voglio io
Vogliono fuori ruolo aspetto sì no il secondo me non è solo quella di sottrarre è di traghettare il principale partito Disma più che il principale di traghettare una cultura politica dalla DC dentro un altro contenitore perché lei è contento Remo cristiano non è più in grado di contenere quella cultura politica allora in questa situazione secondo me stabilire
Come dire valori non i confini perché a me non interessa questo no i confini dove comincia a destra a sinistra no ma stabilire i valori di riferimento principi di fondo unificanti per la sinistra a me non sembra un dettaglio a me sembra una cosa importante importante
Perché e parto da da dove ho cominciato perché la sinistra oggi è in una posizione di difficoltà frammentazione e dopo la stagione delle di
Visioni come sempre anche se sarà difficile mai dovremo affrontare io mi auguro presto una stagione che quella di di un confronto e di una riunificazione non in un solo partito con la Federazione della sinistra adesso le formule non mi interessa ma cito con compito cito che il compito di trovare le strade per una riunificazione della sinistra io credo che l'ecologismo
Sia una delle culture politiche più più può consentire
La possibilità di questa di unificazione senza per questo sono d'accordo con Ronchi pretendere una coerenza culturale totale per tutti io non la pretendo non sarei in grado di fornire ma neanche per me
E in un in un esame appunto in un esame di questa di questo tipo e perché l'ecologia lo lo può fare più di altri secondo il mio punto di vista e perché lamento questa scarsezza di attenzioni che c'è non solo nel mio partito mo'fatto prima l'esempio del sindacato ecco non abbiamo discusso molto ma è veramente un problema serio che il principale soggetto movimento i lavoratori ma anche il sindacato non solo vive una stagione nella quale si sta istituzionalizzando ma con dei contenuti
Che prescindono totalmente da questa cultura profondamente nuove sta venendo fuori
Che è venuta fuori negli ultimi negli ultimi vent'anni ma dicevo l'ecologia può farlo perché non vedo un'altra cultura politica più forte di questa perché questa pone in primo
In primo piano la questione di interdipendenza Luciana già detto diverse cose su questo punto non le ripeto però mi pare che il tratto più forte sia questo impone propone interdipendenza
Su questa questione
E io direi che e qui rispondo non voglio rispondere perché erano sicure per molto tempo ma adesso Ronchi estrema estremizzando no secondo me non estremi usava la questione dell'autoriciclaggio sì
Di fatto abbiamo sempre detto io penso che vada riproposto in questi termini che il modello di sviluppo
Veri dei paesi del Nord del mondo non è esportabile anzi io dico è profondamente squilibrato non sostenibile va corretto io dico in questo va su molti punti va proprio
Abbattuto e ricostruito e sarebbe impensabile che non ripropone su questo modello al nord e al sud del mare all'esterno al sud e all'Est del mondo però dobbiamo dire cosa diamo Ronchi perché noi non daremo l'automobile io sono d'accordo però insomma
A Rio de Janeiro le conclusioni di quella conferenza secondo me sono state fallimentari proprio per questa ragione perché con molta forza se fatta da fare si è detto che il modello non è esportabile ma anche cosa rinunci il nord a favore del sud e dell'est questo non si è detto né in termini energetici né in termini di aiuti né in termini tecnologici tutto questo non è emerso da Rio de Janeiro dopodiché tu uno in un solo uno gli dai l'automobile ma non gli dà e nient'altro equilibrato inattesa che qui si rallenti ma è poco ma secondo me non è abbastanza
L'ultima cosa che è venuta fuori l'Emilia Romagna modello alternativo bene consentitemi io questa regione la conosco benissimo
C'ho vissuto politicamente tanto e ho praticato molto il partito di questa regione ecco cerchiamo di anche qui se possibile di dare un giudizio veritiero non se praticato nessun modello alternativo al sistema capitalistico in questa regione il tentativo è stato un altro
Fallito riuscito valuteremo ma è stato un altro
è stato quello di come dire
Correggere alcuni o comunque potenziare alcuni settori
La forza molto grande movimento cooperativo ed è diciamo non guardiamo quello che il momento cooperativo oggi penso al solidarismo al Mutua lirismo a tutto quello che c'è che è nato attorno altre risanamento cooperativo quindi un'economia diffuso un forte
Un forte una forte presenza anche della piccola media impresa
Della cooperazione giovanile e l'altro punto sul quale si è cercato di intervenire è stata la questo allo stato sociale
Condi risultati apprezzabili mia non sono per tirarli via insomma sono per guardare a questi risultati però questo modello di sviluppo diciamo queste due correzioni non hanno fatto i conti neo o non si è posta diciamo non sono poste le forze di governo in Emilia che poi sono state le sinistre prevalentemente anzi quasi sempre dappertutto le sinistre
Il punto o i problemi della compatibilità ecologica allora così si chiamava dello sviluppo sostenibile di quello che la della contraddizione con l'ambiente neo neo oggi lo fanno perché io non voglio negare che spesso le resistenze più grandi a discutere questi temi nel mio partito le trovo dove abbiamo una responsabilità di governo
Come Partito Democratico della Sinistra e le trovavo prima quando c'era il PC non era di far non è cambiato niente da questo punto di vista se proprio la continuità totale
Quello che se continuate a fare è
E per la pratica di del cosiddetto modello estensivo dello sviluppo per cui ci troviamo nella regione in questa regione come in al tutta la Val Padana nella zona più progredita dal punto di vista diciamo
Dove ci sono più occupati però dove ci sono le contraddizioni ambientali più grandi
Inquinamento della l'acqua falda Mare Adriatico fiume Po e potremmo andare avanti industria chimica e tutto quello che c'è
Qui quei due elementi di intervento su che dovevano essere migliorativi non hanno però tenuto conto della cosiddetta di cosiddetto rapporto rapporto con l'ambiente per quest'area è oggi il Nord più diffusa dove è più diffuso lo sviluppo e dove anche la sinistra ha avuto grandi responsabilità di governo e paradossalmente il punto dove la contraddizione ambientale e più forte
O comunque si presenta con caratteristiche molto più conflittuali di quanto non si presenti forse in Basilicata o o in Abruzzo e Molise e questo anche questo è un elemento un elemento sul quale riflettere
Io
Tornado all'ultima domanda alla quale vedi convenuto riguarda l'hanno già ho detto prima la sinistra momenti l'unificazione per strappare a
No non voglio come dire fare nessuna provocazione nei confronti bruciarsi e lei sa bene tutte le mie opinioni io conosco le sue in questo momento
Come dire è in corso una mi rifaccio alla questione dell'unità della sinistra o di momenti di unificazione a sinistra io vedo una conflittualità esagerata a sinistra
E la patiscono parecchio
Valentino dicevano in apertura no mi ricordo la prima persona che ha fatto la domanda Giovanna ricoveri a Castellina tu rappresenti un partito comunista Rifondazione Comunista
Io la lettura credo è differente Partito comunista non c'è più
E i comunisti sono dislocati in diversi punti
Molti dentro Rifondazione molti anni dentro il PDS tanti altri a casa a tanti altri nel manifesto tanti altri forse movimento ecologista nel movimento pacifista nella lega ambiente
Una diaspora enorme di questa cultura politica io dico che ricostruirla in un unico partito è impossibile il PC non si rifà
Possiamo come dire mettere il lutto perché questo partito non esiste più però dobbiamo superare il lutto e capire che o questa cultura la ricostruisce i appunto
Rinnovando anche la forma che la contiene che può essere un partito un movimento una federazione una cosa comunque diverso da un unico partito politico oppure
Noi continueremo a inseguire un percorso che non ci porterà fuori fuori da dalla crisi della sinistra
Da questo punto di vista mi sono trovata l'altra sera fa un dibattito con un caro amico di Rifondazione che mi diceva
Ma cavolo tu continui a opposti affatto quinto partito vada al governo stai facendo una battaglia in solitudine con poche altre persone
Ma insomma questo è il vostro destino ormai la vostra strade queste tracciata no la svolta e poi al governo così noi di Rifondazione finalmente potremo farlo posizione senza avere più tanti come dire tante ambiguità io spero che continui questa ambiguità è anche la mia battaglia perché sarebbe ben triste un universo politico all'interno del quale le abbiamo tutti i grandi partiti compreso il principale partito che dovrebbe essere opposizione al governo è una sinistra di opposizione che diventa sempre più stretta questo
Come dire a un panorama che mi inquieta e quindi chiedo un po'più di che dopo più di tempo ecco si chiede un po'più di tempo
Ma una delle delle questioni poste dalla cure non tutte perché non c'è tempo tu dicevi aboliamo lo Stato italiano
Aboliamo l'oppure però ecco io vorrei che ne fossimo consapevoli di una cosa lo Stato non è solo il comitato d'affari della borghesia anni soltanto uno strumento repressivo è stato il e che è stato per via della lotta del movimento operaio anche uno strumento di regolatore diciamo il intervento Rispetto diciamo alle spinte selvaggio invece indotte
Dal mercato
Ora io credo che in questo momento devo stare molto attenti
Il la comuni internazionalizzazione la comunità europea di Maastricht accetta sono piacciono enormemente al capitale perché sono il regno del non stato e cioè il regno dell'Sfr del liberismo
Uno allora io voglio in qualche modo in questa vicenda garantire che e non sia questo il corso perché la cosa migliore ci può essere lasciare libero prevede una grande zona di libero scambio dove tutto circola a piacimento e questo non è la cosa soprattutto se vogliamo affrontare una questione ecologica che può essere può andarci bene scusate intervengo su questo punto
La questione mi pare che Carla Ravaioli abbia posto Vito sulla quest'importante che abbia posto una questione molto importante
Sulla questione che io ho accennato dicevo il capitalismo in una fase diversa non più di conquista di mercati ma invece di arroccamento certo e vero quando io dico questo dico che l'amputazione
Comprende però anche un'integrazione selettiva di quelle regioni e di cui ceti anche perché alcune questioni dice che non solo di regioni che vale la pena di integrare quindi una è un'amputazione totale
Beh cento questo è un bel guaio per il capitalismo perché il capitalismo è andato voglio dire la forza dinamica e capire nello stand dell'idea e la possibile sua espansione e quindi della conquista del mondo intero
Io per questo quando sono di malumore penso a questo perché dico cavolo noi stiamo male ma loro e il proprio fondamento proprio spesso di questo sistema e che che viene meno cioè un punto di crisi fondamentale quello che mi prova che siamo in una fase di declino nulla parati mortifero di questo sistema
Cento qua mi metto anche una paura terribile naturalmente perché so bene che poiché nessuno si fa ammazzare senza colpire che e lì voglio dire ciò che avviene nelle fasi terminali può essere terribile che infatti io penso che questo diciamo tentativo di salvarsi attraverso questo arrotamento dell'amputazione
Perché l'amputazione
Non è che ed è un'altra cosa c'è perché è giusto è sacrosanto dire cinesi badate noi abbiamo capito che questo nostro modello di sviluppo non va bene e quindi è bene che non ci abbia e le automobili ma insomma voglio dire sarà nessuno si fa l'amputazione è un'altra cosa controlla però siccome nessuno si fa amputare
Voglio dire facilmente noi avremo delle grandi reazioni non è un caso che noi andiamo verso una militarizzazione crescente della pulizia della vita internazionale non è un caso che ritorna a grande gli eserciti l'intervento militare eccetera perché temere un mondo in cui c'è una per zone di privilegio è una zona di marginalizzazione di arretramento eccetera
Beh si faranno a ferro e a fuoco quindi io credo che andiamo a una fase Cetto terminale di crisi e di crisi
Vito di questo sistema ma in cui ne vedremo come dire ne vedremo delle delle belle
E arriviamo al punto il nostro ieri non siamo tanto d'accordo polemicamente che ieri io vedo siamo mossi da qua siamo andati in piazza Brà un freddo boccerà a fare un comizio sul sul referendum
E credo anche che sia facile incontrarci su tante questioni pratiche politiche ci siamo appena incontrate per esempio sulla questione dell'alta velocità
No Rifondazione ha preso una posizione decisa e determinata contro la questione della non senza ferite interne naturalmente ma insomma se è stata presa una posizione beh io debbo dire la verità è che M questo non vi basta
E che io ritengo dell'invece l'incontro scontro delle culture
Sì è una questione fondamentale Pirquet tempra più perché penso che la questione ecologica non possa essere affrontata sul terreno del bricolage insomma dei piccoli interventi settoriali in mattinata
Traduzione con logica è una questione talmente fondante e grande lì dopo tanta importanza
Che ritengo che non possa essere affrontata semplicemente attraverso un accordo che via via si fa su fatti settoriali e che coinvolge comprende implica una rivoluzione culturale profonda io dico della cultura del movimento operaio dalla cultura comunista la cultura della della sinistra pro fonda quello però che dico è che se vogliamo fare un incontro e io non è mica che questo incontro si fa semplicemente che movimento operaio che vive apprendere diciamo la scoperta dalla dimensione ecologica io dico anch'e che il movimento ambientalista che è nato dalla scoperta della dimensione ecologica io credo che poi naturalmente badate dia di è andato rendendosi conto che la contraddizione ecologica non è nemmeno ma assai di più radicata nelle strutture e né i valori della società società capitalista
E che questa è la scoperta che si verifica che Palmi e dico che fino a quando trovati a fra le prime finalità che ci si deve porre e quella di dire che non deve esserci più come finalità dello sviluppo il profitto che il profitto non può più essere il metro Lamy sulla per giudicare se una cosa e buona cattiva adatte questo è anche il motore è un valore in profitto
Ecco liberarsi da questo
Io non dico niente teppisti Pino l'ha detto benissimo
Si dice questo è economicismo pensare che si possa fare a meno di liberarsi di questo liberarci di questo è il modo di liberati fino in fondo dall'economicismo
Tu non mi può rispondere ma in Unione Sovietica e ci si è liberata del profitto però si sono fatte delle delle cose che non andavano bene Tibet e Tosca lo so tanto bene che io ti dico che parto ci si non si è liberato degnamente poiché perché
No perché non è però la nostra critica per lo meno che abbiamo fatto nelle sapevi che è stata quella di non essere comunista non di esserlo stato troppo diciamo la perché lei venne e cioè di essere rimasta all'interno di rapporti sociali di produzione
Al e che ecco quindi questo allora io dico perché mi interessa però perché do però mi interessa l'incontro l'incontro fra le culture mi interessa dicevo appunto proprio perché penso che appunto la questione ecologica ci sia tanto fondante da da comportare queste non forse deve essere ridotta dei dati marginali
E poi perché penso che non ci sia soluzione alla questione ecologica
Sino a quando la l'arricchimento diciamo così della conservazione d'arricchimento naturalmente la finalità stessa della produzione
E non diciamo un fatto invece parallelo e che quindi coinvolge tutto o non ce la facciamo
E allora questo incontro-scontro che lo so che voglio dire difficile per mille con perché nessuno di noi e viene qui a fare un dibattito non avrebbe alcun interesse se venissimo qua a fare un dibattito per deficit corto fra di noi si tratta di coinvolge in questo dibattito in questi incontri in questo scontro e fatti colposi inglese sociali storici stiamo parlando del movimento operaio stiamo parlando della sinistra stiamo parlando di movimenti e soggetti nuovi e così via
Su quello che diceva poi Fulvia
Io sono assolutamente d'accordo che
Per carità di Dio su due cose che i comunisti non stanno tutti quanti Rifondazione se non ci sarebbe da spararsi saremmo troppo pochi o penso che siano molti di più per fortuna
E per grazia di Dio non vorrei ricostruire il Partito Comunista Italiano è finito per questo ci chiamiamo Rifondazione in un partito comunista perché siamo pienamente consapevoli del fatto e dunque certo desidererei che possibilmente stessi un po'più a costi accostati come di non dico tutti allo stesso partito
Ma insomma voglio dire ecco che si trovassero le forme i modi attraverso i quali se non dello stesso partito Mai comunisti lavorassero
Insieme più di quello che non fanno oggi
Bene così siamo arrivati alla conclusione di questa tre giorni
Sì siamo arrivati a Mazzano mezzogiorno passato io dissi
Questo convegno che è stato molto secondo me è utile se il le conclusioni non posso farle io non le faccio perché le faranno le riviste che sono state promotrici di questo convegno e che hanno deciso di costituisse informo io trovo però Lucerna che sia un bell'esempio
Come dire l'esempio come coi quali vice positivo
Il fatto che te e dei da ieri abbiate fatto il comizio e oggi si attestati a polemizzare qui ma a polemizzare qui vicini a pochi metri di distanza perché io su questo sono d'accordo col merito
Che sulle questioni come dire di cultura diciamo delle idee e via di seguito lì non si possono fare i com'promessi gli aggiustamenti cioè però ci deve essere lo sforzo di continuamente misurarsi e cercare di eliminare alcuni titola che continuano ad impedire una comunicazione più diretta
Detto questo debbo dire che Ingrao che aveva annunciato la sua venuta non è potuto venire per che aveva altri impegni Ripa di Meana perché dice che sta malato e Gaspare Nuccio perché della Rete che è stato militarizzato
Dalla la campagna per il referendum
Anna Carli ha avuto se non è potuta venire ringraziamento ai compagni del Celeste
Del CIPE essere che al Nord CSC esserci scritto sì
Che ha dato il suo contributo volontario la Legambiente al Comune alla Provincia che hanno patrocinato e sostenuto questo convegno al comitato organizzatore e anche agli amici e ai cittadini di Ferrara che tutto sommato hanno consentito di il fare questo convegno con in modo affollato che ci regala una bella sede e una bella giornata di sole grazie
E