"Trieste e la regione in Europa"

Cari amici della Democrazia Cristiana
Carissimo ministro i residenti
Quando noi non viviamo
Della possibilità la nostra impresa
Quando ci sembra
Quasi schiacciante la difficoltà
Quando ci pare che tutto sia contro di noi una
Allora ci bastava ascoltare almeno
Che vengono d'oltre confine per confermarci che l'imprenditore
Che vale la pena tenta
Che non offre termometro nuove forme condiviso nazionali ma anche
Che non vogliono esperienza
Stefano delusione nella conclusione del suo discorso
Perché sto bene non solo ma non
Motivate soltanto da amici
Ma allora condivisione profonda
La nostra forza delle nostre esperienze dovrebbero rassicurare i democratici cristiani italiane
Sulla circostanza che per quanto siano veramente le nostre difficoltà
Sono superabili estetici
Ora li aiutiamo di più
Nessun'altra voglia di futuro che non vestono nostra pregiudicato il passo
Questo lo dobbiamo dire per noi ma anche per gli altri perché quelli che così polemicamente diffidano di noi
Un richiamo disperato alla nostra impresa
Dovrebbero tutti riflettere l'Italia i protagonisti della politica italiana
Sulla circostanza
Chi andare verso il futuro guardi contando che il TAR quali indietreggiando
Dando un passato solo perde formarle per immaginarlo
No sarebbe un buon affare per nessuno
Nessuno vincere
Perderemo tutti una partita che riporta Pastore proprio nel momento in cui le ragioni della democrazia
Sono ragione in ogni modo persuasivo
E convincente
Questa polemica amici della Democrazia Cristiana
Per quanto
Io non visibili notificarlo per quanto non possiamo rimuovere i nostri peccati
Per quanto dobbiamo riconoscerlo al mostro del tuttavia questa polemica dobbiamo assume l'assenza riducendo gli italiani che non è in gioco la nostra ma la loro subito
Se si pretendesse oggi di leggere contro dei nostri quarantacinquenne di esperienza democratica
Come una opaca continuità si è detto così persino da un Presidente del Consiglio è una storia di antidemocrazia che noi non abbiamo ereditato
Ma abbiamo validamente combattuto allora davvero
Riusciremo soltanto deprime una speranza delle nuove generazioni alle quali pure dobbiamo tramandare qualcosa
Qualcosa di vero qualcosa di autentico qualcosa di credibile
Siamo qui questa sera a Trieste la sera del ventiquattro aprile
Domani scade un altro grande anniversario della nostra rinascita democratica
Ed io vorrei esortare
Le coscienza democratica italiana
A noi smarrirsi quindi una inutile contestazione
Perché se ci riesce di dimenticare oggi contestare le nostre radici democratiche
Allora davvero lo spirito della democrazia e messo a rischio
Nove nove non solo noi ma certamente noi siamo quindi questo venticinque aprile che fu il giorno fondativo di questa Repubblica il non alimentare incartata multano degli italiani non regalato tramandata da nessuno
Siamo figli di una Costituzione repubblicana che ha riconosciuto il patto della comunità nazionale ai suoi valori che li componevano le più diverse tradizioni cultura ideologica
Certo abbiamo vissuto una storia democratica difficile
Per la presidenza
Ma perché non ascoltare gli ha mezzi che portano quell'esperienza dell'Europa nella la nostra democrazia è stata certo limitata dalla presenza dell'Italia del più forte del più minaccioso del più diffuso partito comunista dell'Occidente
Quindi è stata una democrazia in qualche modo incompiuta
Per la impossibilità di realizzare un alternanza che fosse rassicurante che non fosse rischiosa
E tuttavia noi l'abbiamo tutta l'asta questa esperienza democratica
E tuttavia in questi quarantacinque anni l'Italia è cambiata è straordinariamente cambiata e straordinariamente cambiata in un mese
E se questo è accaduto è caduto per merito dell'Italia
Ma non può non essere accaduto
In una distrazione una ostilità sentire italiani li ha condannati con una preminente responsabilità non certo per una appropriazione indebita ma per un consenso costantemente rinnovato
Ora
E quindi che dobbiamo intuire lo spirito del rinnovamento democratico cristiano
Il potere lo abbiamo avuto
Lo abbiamo avuto
Per una motivazione morale per la misura limite nel quale lo abbiamo utilizzato per garantire per crescere questa esperienza democratica
Dobbiamo riconoscere che ciò che ci sia grande non è la nostra distanza l'idea della questa attualità
Ma sono le deviazioni opacità
Che in qualche modo inevitabilmente ma in qualche misura anche per una nostra responsabilità
Hanno insinuato inettitudine ossidazione
In questa nostra troppo lunga pratica con il potere
Nel mille novecentottantanove un muro crollato a Berlino
Ha sottolineato il crollo
In un tramonto di Marcello rivetti cenere
Di unione delle ideologie più disumana che abbiamo attraversato il secolo europee
E finito almeno per una lunga fase storica il comunismo in Europa è dunque finito il comunismo in Italia
E dunque nella gerarchia delle nostre funzioni
Non c'è più questo obbligo di tutela di garanzia questo dovere del governo
Ammettiamolo pure dal governo d'ogni costo
Questo probabilmente è stato un errore non lo dico polemicamente ciascuno di noi che ha vissuto in questa esperienza storica
Assume senza la pretesa di avere il beneficio dell'inventario la responsabilità per tutti i gesti che il nostro partito ha compiuto però è vero
Se in qualche momento in quel momento ci è mancata la tempestività il gesto dall'intelligenza politica
Avendo letto di tanto in tanto
Qualcuno con un più di cinismo
Che eravamo per così dire condannati a governare
Quando abbiamo appreso che non era una condanna all'ergastolo siamo diventati un poco malinconici
Abbiamo immaginato di quel passato si dovesse si potesse applicare
Non abbiamo capito
Non abbiamo capito tempestivamente che quel crollo in quella fine
Erano un fatto di liberazione anche per noi erano la nostra grande conquista deliberazione
Questa legge la nuova
Democrazia Cristiana e questa è la sua impresa in questo nuovo temuto noi possiamo contribuire a rendere più esauriente la democrazia italiana
A renderla più simile alle altre grandi democrazie occidentali
A giocare una competizione dell'alternanza non paradossalmente se vogliono
I democratici cristiani oggi possono essere più democratici cristiani di ieri
Meglio il loro potere
Meno l'inerzia del loro potere
Meno la carezza del loro potere dei più la loro ispirazione dei più il loro progetto di più la loro proposta questa è la nuova democrazia cristiana e a me pare che si tratti di un'impresa esaltante anche per le ragioni che sono state dette qui
I miei giorni come il vostro di democrazia di Democrazia Cristiana intense
Sono giorni infatti l'inquietudine di preoccupazione
Però ad obbedire
Che sono anche giorni sereni tutte le volte che abbiamo l'occasione d'incontrare gli amici dell'Est
Restituiti alla libertà e alla democrazia
Gli amici che sono ispirati dalla nostra stessa ispirazione
Che non vanno in altri luoghi vengono a Roma a dirci che noi siamo ancora il punto di riferimento della loro riflessione politica tra loro battaglie ideali
Abbiamo responsabilità per noi
Amici della Democrazia Cristiana italiana abbiamo responsabilità parlo
Se non si riuscisse di riscattare il nostro futuro
Se venisse meno la nostra forza nella dimensione europea
Allora la stessa idea che noi coltiviamo di unità europea diventerebbe più fragile più debole
A me pare di capire lo dico con circospezione perché sono cose sulle quali occorre ragionare con misura
E sono diverse le ipotesi di costruzione
In questo tempo di una nuova realtà europee
E sono cose che ci riguardano
Che riguardano la vita delle donne e degli uomini dell'Europa che verrà
Noi abbiamo combattuto abbiamo resistito
Loro con più sofferenza con più dolore
Abbiamo resistito contro questa pretesa
Devi fare un'Europa che fosse l'Europa della politica totalitaria
L'idea che la politica fosse capace di dare tutte le risposte
Di dettare la vita nel vivo
Ma per la nostra istituiti l'azione loro e noi sappiamo che là dove la vita e pretende la politica pretende di elargire agli uomini una speranza eccessiva
Lì la politica tradisce un miglio offende spesso ucciderli come
La nostra peculiarità il nostro stigmate medici e questo queste l'originalità della nostra ispirazione
Sappiamo che la politica valore
Ma che la politica ha un limite
Noi abbiamo combattuto contro il troppo dalla polizia
Ma oggi questa Europa della modernità
Senza di noi senza la forza dalla nostra ispirazione
Potrebbe incontrare una minaccia anche più insidiosa voglio dire gli niente dalla politica
L'idea che bastano la tecnica il economica
Per rispondere alle domande che la condizione umana si impone nella modernità
Allora se per i nostri errori
Fossimo costretti a disertare ci dovessimo dileguare sedici tasse questa nostra esperienza non vi pare
Chi avremmo un carico ulteriore di rimorso
E di responsabilità
Ha parlato di un amico ungherese i più anziani di noi credo
Non posso non ricordare senza emozione
Quella storia di amicizia che ci è stata ricordata così lunga e così intensa
Ma anche i passaggi cruciali che hanno riguardato gli ultimi decenni
Fu nel mille novecentocinquantasei che non riguardano la rivolta di Budapest come al momento in cui nuovamente in quel tratto di Europe tornano a sventolare nel sangue la bandiera della libertà e della umanità
E fu allora credo
Seri compagnia
I venti movimenti della nostra storia politica fu allora con riferimento a quella vicenda che un quadro politico nostro irrigidito comincio a muoversi un po'fu allora
Guardando all'atrocità dei carri armati di Budapest
Che è un partito socialista che fino ad allora aveva condiviso a criticamente la sorte la presenza di un po'forte Partito comunista fu allora
Che quel partito comunista cominciò a realizzare una sua autonomia e consente in questo modo di aumentare di crescita di rendere meno asfittica la nostra esperienza democratica
Ecco dunque come il popolo e si guardano si ascoltano si aiutano si comprendono anche nel dolore
Anche la disavventura
E tanto più per questo credo siamo grazie
L'amico gli esenti delle parole che ci ha detto qui stasera
E se dietro no accertano la nostra difficoltà
Ma sono qui con noi perché voglio dire a noi che non dobbiamo disperare
Che la nostra forza c'è ancora solo che ci riesca
Di recuperarla intatta dentro di noi ben oltre la capacità che abbiano i nostri avversari di soffocarla
O di negare
Glielo dico anche qui a Trieste amici sono venuto qui
Dal cuore del Friuli
Ho percorso questo tratto di mare che vi accompagna questa strada
Che non riesco mai a ripercorrere senza commozione
Trieste per me come per tanti italiani
è un paragone singolare complessa
è in ogni modo e non per una retorica
Il sentire venendo qui
Che appartengono a un popolo a una parte
Questo vostro questo Adriatico selvaggio che verde
Come il Pascoli Del Monte
Ma un poco anche al giorno oggi lo era
Come le speranze che insieme condividiamo
E questa la Trieste dalla quale voglio bene
Alla cui avventurano i democratici cristiani siamo tormentoso lamenta legati
Sappiamo che non sono che non siamo iscritti nella cultura egemone di questa città
Lo sappiamo che l'abbiamo arricchito
Che abbiamo offerto la cultura di questa città una risorsa di comprensione
Che andrebbe meglio riconosciuto
Per me Trieste la sua storia la sua cultura
Sono questi i nomi questo legamento con la Mitteleuropa
Questo sentimento complicato amici triestini e difficile è sottile
Per cui non è per caso che dall'Ungheria
All'alta di Moseley
Alla fine Villata prego di Magris
Questa percezione di una possibile malattia nello spirito che pervade l'uomo del Novecento
Il genere esenti di un malattia morale sì
Potremmo quasi dire di una malattia spirituale
Io ricordo il nostro grande Aldo Moro
Quando il non passaggio tragico è cruciale ci avvertiva
Che essendo quello un tempo totalmente drammaticamente politico
Hanoi competeva di essere più che politici
Di essere compiutamente umani
Oggi più che mai dobbiamo evocare questa risorsa spirituale ed umana che è la premessa
Di qualsiasi possibilità di riscatto
Dico dunque di questa Trieste netta
Che rifiuto la volgarità dell'inganno retorica dalla menzogna
Cioè gli eredi di cimentarsi me che hanno confiscato l'Adige
Di questa città e che oggi pretenderebbero di Ted Turner il futuro
Amici democrazie cristiane su questo terreno io credo che dobbiamo impegnarci in una battaglia coraggiosa e sincera ma in ogni modo non ambigua e non equivoca ecco non inseguiamo
I radicalismi che riuscirebbero soltanto a renderci molti esigenti diciamo le nostre cose costi quello che costi
Parliamo all'intelligenza
No nella reattività dei triestini anche su questi temi cruciali che riguardano la ricostruzione
Dei rapporti con gli amici della Slovenia
Non c'è nessuna rivincita ad accogliere
Chi ha pagato per quel Trattato di Osimo che è costato a noi politicamente umanamente dello totalmente ha il diritto di sapere che noi non rinneghiamo quella scelta sappiano che quella scelta fu costosa Pernorio
Stava dentro un quadro internazionale totalmente diverso
Quando la ex Jugoslavia una sorta di antemurale
Nei confronti della Cortina di ferro dell'est della divisione dei blocchi oggi la storia non è più così allora però dobbiamo re interpretarla e prolungarla non farla tornare indietro
Tutte le volte che la storia torna indietro
E si sa a pochi chilometri da qui di la storia Rita la parola alle armi di questo occorre avere memoria amici dalla Democrazia Cristiana Tretti
Il diritto a una peculiarità di questa città di questa Regione
E del resto è questa
La possibilità che alla nostra cultura democratico cristiana di riappropriarsi in termini innocente delle grandi parole un inutile dallo Stato dalla nazione della pace
Io credo che noi siamo
Un partito che non ha timore di dire queste parole netti
Io le dico
Alla maniera che le dice con nostro grande tensione Ezio Vanoni
Quando pronunciava in Senato memorabile discorso
Poche ore prima di morire nell'infermeria di Palazzo Madama
Rispondeva ad una polemica ingiusta e infondata
Dai monarchici dei fascisti che lo accusarono dissolversi deismo nientemeno
Risponde capannone che lui era un patrigno
Ma si chiedeva da patriota
In che modo poteva essere un poco meno matrigna quella partita che lui amava riconosceva per i suoi valligiani
Per gli abitanti dei suoi Paesi in salita dalla Valtellina
Ai quali voleva riuscire a dire che la convincente l'idea di una pagina
Che non si rappresentava per loro soltanto
Con la cartella delle tasse la cartolina precetto e il monumento dei Caduti
La nostra storia amici per quanto carica di errori è stata questa
Abbiamo fatto in questi quarantacinque anni Stato industriale è stato sociale
Oggi sappiamo
Che ci sono in campo dei detriti
Che abbiamo dei costi da pagare
Che corre a riflettere su questo progresso
Ma vi prego anche qui a Trieste come in Friuli
State attenti a interpretare esattamente a una condizione in cui sta
Guardate che qualsiasi viandante che passi di qui il vostro Friuli
Non grande difficoltà riconosceva
Che qui evidente in un delle regioni più ricche del mondo non dell'euro
Questo dovete saperlo
Questo mi deve consentire di misurare calcolare tutto il riscatto che si è operato in questi anni di libertà politica ed economica
Semmai la questione è quella che ci ricordava il nostro amico esempi come facciamo adesso
Di fronte a quella roba che ha bisogno di attingere un livello più alto dei quantità dei consumi e di fronte a questa Europa che sembra quasi per questa quantità eccessiva
Diventare malinconica non trovare più valore
Risultano un poco infelice come facciamo questa esperienza corregge da comparativa
Dovremmo avere imparato
Che la storia degli uomini e così il fatto che tutto ciò che si guadagna in quantità in qualche modo realizza anche una perdita in qualità
E non si tratta di negare il progresso
Non si tratta di non sapere cosa significa rispetto alle generazioni dei nostri padri dei nostri nonni avete ridotto la sofferenza la fatica del lavoro dalla penuria
Dei bisogni elementari una volta per tutte risolti ma tuttavia stiamo questo Berio e quindi occorre sapere
Che ciascuno di noi
Dovrà in questo passaggio che insieme un passaggio ricco di potenzialità ma carico di rischio
Forse in uno stato d'animo
Che recuperi lo abbiamo scritto nel nostro manifesto la nostra passione civile la nostra capacità di spirito pubblico
Se dobbiamo dirlo
Alla maniera di Kennedy
Occorrerà che molti italiani in questa stagione politica
Certamente esercitò il diritto dalla critica
Verrà ancora della contestazione
E tuttavia continuiamo a pensare che per essere un buon cittadino
Non occorre chiedersi tutte le mattine
Che cosa ritarda può fare per noi ma che cosa ciascuno di noi possa fondamentale
Io dico che se
Se crescesse questa coscienza nazionale
Questo spirito pubblico questa idea di una comunità umana e civile se crescesse ristretto una lunga storia che ci sta alle spalle
Se questo costasse pure una riduzione del nostro ruolo io lo accetterei
Quello che riterrà inaccettabile per noi sarebbe davvero di subire una sparizione
Nel momento nel quale tutto ci consiglia di credere alla straordinaria attualità e freschezza della nostra ispirazione
Tutto ci consiglia di stare sul campo di temere il terreno
Dei rafforzare verificare primariamente quel grande sogno dell'Europa unite
La più grande idea di questo scorcio di secolo la più grande eviterà il secolo che verrà un sogno che non per caso è stato sognato da tre grandi democratici cristiani europee
Si guardavano indietro dopo il secondo conflitto mondiale
Vedevano cinquant'anni di storia europea
Attraversata da due guerre mondiali
E dalla irruzione dei totalitarismi tecnologici nel cuore del secolo
E si interrogavano su come poteva cambiare questa storia
E poi che erano cristiani mutui vanno che la maledizione dell'uomo europeo
Storicamente era consistita nel fatto che l'uomo europeo non era mai stato capace di riconoscere la ricchezza della risorsa delle diversità
Lei aveva invece troppo spesso giocate nella curva di una reciproca distruzione
Questo è stato lo spirito
Che ha consentito di pensare l'unità europea
Ma oggi occorre io credo
Accelerare il complimento di questa storia
Bisogna riconoscere che le esperienze europee Istica occidentale di questi quaranta anni
Che pure è stata altre seconda
Ora va ripensata proprio perché sono cambia
Le condizioni europee
Nel mille novecentocinquantatré
Quando fallì che il tentativo cosiddetto dell'accesso
Cioè della Comunità europea di difesa
Si percepisce che occorreva assecondare un'altra strada
Ed allora abbiamo assunto una strada pragmatica
Facendo via via le comunità la Comunità del carbone e dell'acciaio la comunità agricola
La comunità dell'atomo e poi la Comunità economica dei mercati la comunità monetaria ma a me pare di capire che la lunghezza di questa ispirazione ormai non trova più spazi di ulteriore Rita nel momento in cui il tema dell'Europa
Non si pone più soltanto nella dimensione un anno dopo ci dentale ma si pone invece in uno scacchiere in una dimensione che davvero riassume raccoglie tutte le risorse e di talenti dello spirito europeo
Allora credo che anche con questi amici dell'Europa dell'Est
Dobbiamo capire come diventiamo autorevole in sede comunitaria per indurre un ripensamento culturale ideologico politico di questa storia che troviamo in terra
Dovremo capire in che modo ci rendiamo autorevoli per pensare una costituzione europea
Per ritentare la strada delle istituzioni politiche europee
Al Tremonti le istituzioni economiche soltanto le istituzioni economiche non riusciranno a reggere
Questo prolungamento dell'intreccio
Ma per fare così gli amici
Non è che possiamo il modo crepuscolare immaginano le cose
E non attrezzare gli strumenti che servono a fare le cose
Oggi siamo inevitabilmente poco autorevoli per la ragione che siamo in crisi dove come Stato nazionale
E siamo in crisi noi come democrazia cristiana
E questo ci riguarda
Possiamo contare sulla solidarietà degli amici
Ma non basta
La questione riguarda noi e nessun altro
La capacità che abbiamo
Di uscire dai nostri errori e di stare con le nostre ragioni
E io debbo dire anche qui
Agli amici che hanno responsabilità
Ma ad altri amici che questo è il tempo di una grande straordinaria generosità
Io non consentirò a nessuno
Per quanto si abbrevia il mio tragitto di responsabilità nella Democrazia cristiana dei tradire o di fraintendere questa impone
Dovete saperlo nessuno si opponga perché altrimenti risulterebbe imperdonabili io voglio tramandare qualcosa alle nuove generazioni qualcosa che non andava
Coinvolgente
E tutto questo realizza qualche scomodità io le rispondo che è vero
Ma vi ricordo che vi sono stati altri uomini assai più grande di noi
Quelli che hanno consentito a nove di essere orgogliosamente una esperienza politica che hanno pagato sacrifici ben più alti che non quelle che sono richiesti ora hanno ai più vecchi di
I giovani amici
I giovani italiani
Non con la passione politica
Non capiscono i nostri linguaggi
Non apprezza la nostra lontananza
Non riesco a vedere limpidamente la nostra immagine sfigurata dalla nostra Lorenzo dall'altra presunzione dalla nostra corruzione
Non è che dobbiamo farci da parte o disertare
Dobbiamo capire i più vecchi fino che non c'è nulla
E più convincente dei più pieno
Che realizzarsi sapendo che le stagioni di ciascuno di noi
Si consumano incompiute proprio perché altrimenti possano venire acconti
Io vi assicuro
Che sarà ostinato in questo tentativo mi vedo tutte le difficoltà
Capisco i rischi
Mi accorgo che c'è intorno a noi non siete un'impazienza che raggiunge anche ai settori più intensi del mondo cattolico
Alla quale dobbiamo garantire la fedeltà
Alle intenzioni
Sì alle quali coscienze però dobbiamo spiegare che mai impazienza suggerisce spesso gestiti in proprio
Dobbiamo dire a questi amici
Che la questione che ha in campo non è tanto se la democrazia cristiana andrà di qui o di là
Con qualcuno con qualcun altro
Ma se verremo Crazy cristiana sarà ancora non sarà più noi
Che noi ascoltiamo le sirene che ci sono stati
Se noi assumiamo davvero che sia giusta la proposizione che ci viene contro per la quale si dice che adesso con il cambiamento di regime
Con la volontà che noi abbiamo interpretato pagate dagli italiani di un forte cambiamento che adesso allora si scioglie l'equivoco cattolico in Italia
E che dunque i cattolici progressisti dovevano andare con i progressisti
Ai cattolici conservatori dovranno stare con i conservatori se noi ascoltiamo queste sirene
Allora abbiamo già deciso che non ci sarà più
Nel futuro la peculiarità la originalità dalla nostra esperienza la puoi lampo visto quelle che potrebbero dichiararsi oggi progressisti per quali ragioni
Sarebbero dunque e vincitori di oggi gli sconfitti di appena ieri quelli che hanno conosciuto uno scacco di proporzioni storiche sono questi i progressisti del nostro futuro
O non è invece vero che il destino di ciascuno occorrerà costruirlo sulle nuove provocazioni sulle nuove sfide che la modernità torni alla politica
Senta legato alla tutela della vita
In ordine all'esigenza di avere lunghezze adeguata di solidarietà in un tempo nel quale i problemi
Saranno sempre più la risolvere sulla dimensione mondiale
In un momento nel quale perfino le culture l'anche più utilitaristica riconosceva il valore della famiglia
Come che sia nell'ora decisiva della qualità sociale
In una condizione così chi sarà progressista che sarà conservato
E per quale motivo dovremmo dissipare questa cosa che nostra solo che svolgiamo onorarla e testimoniarla
In un Caniggia fedeltà
Dei nostri comportamenti
Questo è il tema che abbiamo presente politicamente
E se noi percepiamo così la nostra avventura
Allora
Non può deprimersi troppo la circostanza che certo
Le evenienze che più immediatamente ci attendono
Sono sicuramente difficile da sormontare
Sono in generale ostili rispetto a noi
Non è che vi invito ad una rassegnazione tutt'altro siamo alla vigilia
In competizione amministrativa nella quale immaginai che anche qui democratici cristiani si sentano più che mai impegnati ma voglio dirvi che questa non è nell'immediato la cosa precisi se dobbiamo ricostruire
Oggi per noi non è importante vincere o meglio e più importante credere
Torniamo credo se torniamo accreditare
Torniamo a vincere se ci rassegniamo ad un'opaca sopravvivenza
Non più verificata dalla certezza dalle nostre idee
Allora davvero il nostro destino è segnato consumato
Ma non c'è ragione di fare così amici certo ci aggrada
Il peso di tanti tradimenti
Tangentopoli armi se non erro come credono i nostri nemici l'esito inevitabile del diciotto aprile quarantotto però c'è stata
Se state non ci conviene rimuoverla perché altrimenti rischieremmo di di scriverla questa storia incredibile che nonostante History
Però ripeto noi possiamo uscire riconoscimento
Mi dico non quanti gli amici avete scritti negli elenchi delle procure sì troppi
Ma è assai pochi
Di fronte con gli altri amici
Che hanno scritto davvero la storia
Di questo partito
Un rosario incalcolabile
Di donne e di uomini urne sconosciuti
E in questi decenni
Hanno votato hanno dato amici non preso l'hanno votato frammenti diligenti disse
Io voglio essere fedele a questa storia
E credo che saremo in molti a fare così
Proprio perché ne avvertiamo il compito e proprio perché voliamo dire
Ai nostri amici
Che guardano alla nostra esperienza come un riferimento alto di ispirazione di politica di realtà democratico cristiana e che oggi con trepidazione considero le nostre difficoltà
Ma che tuttavia
Proprio perché sono nati dunque il deserto dei leaders altrove e non altri ci confortano dalla verità e dalla bontà delle nostre idee noi anche a loro
Vogliamo garantire la certezza del nostro riscatto amici
E concludo
Dobbiamo però essere veloci
Il mondo cambia
L'Europa accanto velocemente
Come sempre nel grande di Zelig
Il fiume della storia corre ora più impetuosa mentre trascinando verso la foce tesori e detriti
Saggia i suoi arcigni
Tendi a distruggerlo non riconosce un altro e un orientamento
E questo il nostro compito non essere l'ingombro
Ma essere sul filo da una corrente
Non per farsene trascinare
Ma per guidarla in qualche modo per orientare un secondo le nostre ragioni non per i nostri torto io credo nel cinema
Che insieme a tutti i grandi movimenti democrazie cristiane dell'Europa dal nove settembre senza noi questo possiamo dobbiamo farlo
Certo ci tocca ripassare
Attraverso una cruna assai ristrette
E quindi si tratta di assumere dolore di mortificazione sacrificio se occorre anche dalle nostre più legittime ambizioni
Certo il cammino è oscuro oggi nel trasmetterlo
Ma io sono certo
Che se Coliandro
Se siamo capaci di sacrificio e del coraggio
Questa strada oscure verrà rischiarata
Dalla luce dei nostri comuni