Sono stati discussi i seguenti argomenti: Libro, Psicologia, Societa'.
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regista e sceneggiatore
Radio radicale ben tornati in questo nuovo appuntamento delle parole e le cose siamo lieti di aprire i nostri studi Alberto Simone benvenuta radio radicale grazie
Allora oggi parliamo di un argomento scontato ma inedito mi verrebbe da dire la felicità perché il titolo del
Il tuo ultimo libro è la felicità sul comodino piccoli segreti per vivere meglio ogni giorno edito da Thea
Ecco innanzitutto un excursus sul attua carriera mi chiedo se un autorevole giurista di cinema e di fiction televisive e da sempre alterni anche in questa sorta di doppia vocazione diciamo da un lato l'attività artistico cimato grafiche dall'altro quella di psicologo laici Coccia
E terapeuta ecco questo diciamo è già un connubio interessante perché
In qualche modo sono teoricamente delle attività agli antipodi un po'
Sì purtroppo non posso farci niente quei per risolvere resta dicotomia apparente dicotomia perché in realtà
Sono due
Chiamiamoli così mestieri che si influenzano costantemente
Reciprocamente a volte addirittura riescono anche a coincidere come è accaduto in alcuni film dove ho potuto direttamente a trattare il tema della malattia mentale il mio primo film si chiamava colpo di luna ed era proprio dedicata un'esperienza vissuta all'interno di una comunità terapeutica per giovani psicotici
Quindi quando c'è fortuna le due cose si intrecciano bene altrimenti cerchiamo di farle convivere in qualche modo
Questo libro è
Diciamo un libro molto interessante ma io ho trovato particolarmente piacevole la descrizione su cui mi sono rispecchiato molto voglio condividerla con i nostri ascoltatori dell'amico Antonio Manzini che dice chi non piacerebbe avere un amico che ogni sera si si si desse un istante accanto a nostro letto
E cerca restasse l'anima come farebbe un Papa con il proprio bambino ecco cosa ha pensato leggendo il libro di Alberto Simone un vero amico che ci regala un passaporto per il mondo dei sogni
E questo diciamo è a mio avviso un pensiero molto calzante che ben sintetizza nei
Il libro ma nel libro fondamentalmente c'è
Una domanda al tempo stesso un percorso di risposte perché ovviamente tutti quanti noi ambiamo alla felicità forse il motivo principe per il quale il mondo si muove dalle diciamo guerra passando per i nostri impegni quotidiani nostro agire il nostro vivere sociale
Però spesso diciamo la felicità rimane una prospettiva lontana e tutto quanto quello che facciamo alle volte non fa che allontanarci
Ecco allora questo libro serve anche un po'per dare una mappa per colmare quel gatto l'ora dalla tua esperienza innanzitutto quali sono
Appunto questi passi che ci fanno allontanare dall'obiettivo della felicità
Beh come ormai penso tutti sappiamo i i nostri nemici peggiori siamo noi stessi in questo percorso perché la felicità in realtà ha molto a che fare con il modo in cui noi vediamo la realtà
Usando una metafora potremmo dire dipende molto dal che occhiali indossiamo per interpretare quello che accade intorno a noi perché sono prima di tutto i nostri stessi pensieri che creano al nostro interno un ambiente emozionale
E da quell'ambiente emozionale poi dipende anche la nostra condizione
In termini di umori in termini di soddisfazione o insoddisfazione e frustrazione ora abbia paura ho amore sono tante le cose che possiamo sentire ma certamente è un percorso da farsi in modo anche metodologico oserei dire perché
Siamo abituati a a concepire anche l'idea di fare dei percorsi e dei sacrifici se per esempio vogliamo perdere peso oppure se vogliamo avere un fisico più tonico no
Dobbiamo fare una dieta dobbiamo andare in palestra la felicità non fa eccezione
Prevede innanzitutto conoscenza e consapevolezza prima di tutto di come siamo fatti
Quindi è un po'il il famoso conosci te stesso e assolutamente la la prima porta in cui entrare perché se non sappiamo nemmeno chi siamo non sappiamo neanche quello che cerchiamo e dopodiché però chiaramente ci sono anche tanti piccoli accorgimenti che noi possiamo utilizzare fatti il il titolo stesso del libro la felicità sul comodino
è stato pensato per tirarla un po'giù da questo mondo
Lontano quello delle grandi categorie dello spirito quello dei grandi filosofi
No in realtà la felicità di cui parlo io una felicità che ci conquistiamo un pezzetto alla volta ogni giorno soprattutto allenando la nostra mente che poi lo strumento principale con cui noi guardiamo alla realtà
Ecco soprattutto questo è un libro molto contemporanea nel senso che all'interno dei capitoli che troverete ci sono delle degli stilemi pratici un po'per arrivare in fondo a a questa a questa ricerca e dico contemporaneo perché forse diciamo viviamo in un in un momento storico nel quale la nostra interiorità la nostra spiritualità il senso anche il sacro che abbiamo intorno che possediamo al nostro interno
Viene via via sminuito comunque diluito all'interno di una società che
Non pere diciamo esercitare un luogo comune diventa sempre più fluida sempre più liquida sempre meno
Consistente nella pratica e nella sostanza e in tutto questo trovato particolarmente interessante il capitolo dell'ecologia delle parole perché diciamo in questo studio scritto ci si riallaccia anche a al diciamo alla più antica o almeno quello che
Così abbiamo parola scritta ovvero che è la Bibbia nella genesi indici in principio era il Verbo il verbo era presso Dio quindi in principio
Il nostro principio c'è una parola c'è un verde
E qui fondamentalmente tu riprendi questo
Diciamo adagio dice sono solo parole diciamo ce ne sono alcune che non hanno neppure bisogno di essere pronunciate basta pensare perché ci investano
Con tutta la loro deflagrante potenza o influenze un nostro more nostri pensieri per ore per giorni una parola buona può sciogliersi in un pianto irrefrenabile commuoverci voleva Artie nella gratitudine
Una parola cattivo offrirti più profondamente grammo di un proiettile lasciare quella ferita nell'impossibilità di immaginarsi una parola può farti amare anche morire un'altra atti guarisce restituendo tic
La vita ovviamente siamo a Radio radicale il tempio delle parole e quindi diciamo questo è anche un diciamo un'accezione un po'da approfondire sei assoluta mancanza o che
E nel tempo abbiamo perso un pochino di consapevolezza intanto anche di conoscenza rispetto alle parole perché come dico nel libro
Le parole sono misteriosissimo e sono non soltanto una serie di lettere messe insieme o di fonemi ma sono anche una vibrazione a cui via via non ci abituiamo
E hanno veramente un potere molto molto forte sulla nostra mente sul nostro stato emozionale
E quando entra in relazione diventano lo strumento di relazione con il mondo e con gli altri sono il mediatore assoluto di tutto quello che noi rappresentiamo facciamo pensiamo di conseguenza
Avere più attenzione alle parole sicuramente è qualcosa che ci può aiutare no a poterle gestire a poterle usare nel modo migliore invece che nel modo peggiore come dicevi tu
Siamo in una in una radio che le parole le utilizzare in modo consistente
Se pensiamo per esempio a come vengono usate recentemente le parole nel linguaggio politico per fare un riferimento all'attualità ci rendiamo conto di come quelle parole poi influenza nel sentire
Delle persone una volta mi è capitato di capi di di dire
Cerchiamo di stare attenti perché le emozioni negative votano no e allora è un po'questo dipende da quali parole e quali leve io utilizzo per cercare il consenso che a volte le usa in modo improprio in modo un po'inquinante per quello che sono
Invece i bisogni della nostra anima della nostra esistenza un tempo
Ecco tra le altre cose che si possono scorgere interno di questo libro un altro spunto interessante
Lo spazio emozionale lo spazio appunto del della nostra interiorità delle nostre sensazioni delle nostre
Dei nostri sentimenti spesso appunto diciamoci
Investiamo pubblicamente di un afflato di una proposizione che ci vuole in qualche modo performanti razionali scarni essenziali nella nostra
Interiorità quando in realtà sono forse proprio le emozioni la tensione morale la tensione emotiva
I turbamenti il fallimento anche che ci permette poi di realizzare quello che vogliamo nella vita l'ora come mai questa dicotomia così sfacciata potremmo dire tra
Diciamo l'essere senziente amante che
Fondamentalmente conosciamo anche il predicato che va tanto in voga nella società
Hai mai come uomini non siamo degli animali sociali quindi molto spesso ci riferiamo alla nostra individualità senza però riflettere sul fatto che la nostra individualità è costantemente influenzata fin da quando lasciamo dall'ambiente che abbiamo intorno quindi anche
L'ambiente culturale ci influenza allora dobbiamo pensare che soprattutto in Occidente veniamo da secoli
Di lumi dall'Illuminismo al positivismo
C'è stato un signore che si chiama Cartesio che a un certo punto ha postulato in modo netto
Che siamo due cose separate da una parte la mente quindi il mondo emozionale dall'alto del Corpo nove c'era un po'divisi per sempre no e allora dobbiamo cercare di capire che invece l'uomo è un'unità
è una diciamo è un essere Complesso che composto di una parte materiale il suo corpo di una parte mentale i suoi pensieri Conci Uncle C ma anche di una parte trascendente spirituale che credo che sia quella cui tu facevi riferimento no quando mai parliamo dei nostri valori e abbracciamo dei valori certamente abbracciamo qualche cosa che non si può dire quanto pesa a che velocità va
E quindi di conseguenza stiamo parlando della nostra parte più spirituale più trascendente
Il cammino che possiamo fare ora che abbiamo fatto una abbuffata di materialismo seduta che si può dire
è quello di cominciare a ripercorrere questa strada per ritrovare quello che forse abbiamo lasciato un po'indietro sicuramente il nostro mondo emozionale e una parte ancora
Trascurata della nostra esistenza non c'è molto spazio
Per l'alfabeto per l'educazione per la grammatica delle emozioni che invece hanno una importanza determinante su tutto anche sulla nostra stessa salute perché attraverso le emozioni il nostro corpo Rishear determinati ormoni e con quelli chiaramente poi deve fare i conti no
Ecco un altro punto siamo quasi in chiusura purtroppo perché il tempo è tiranno è reca infelicità anche il tempo dal punto di vista pratico
E la lamentela la lamentela possiamo dire che è un tratto distintivo della nostra azioni
Diciamo umana ci lamentiamo no dai del tempo del traffico della città che ecco dica dei figli che magari non ci danno di soddisfazioni dovute del partner fondamentalmente non è mai diciamo quello che magari abbiamo immaginato insomma teniamo fondamentalmente
Lamentandosi a scaricare la responsabilità verso qualcun altro questo poi
è un riflesso condizionato anche nella scena politica non è sempre colpa di quello che veniva prima come diceva Ennio Flaiano peccato non possiamo chiedere a Giulio Cesare di chi è la colpa rinchiuso Cesare perché sarebbe stato sicuramente divertente
Ecco i lamentarsi però in qualche modo anche qui negli ultimi decenni si è acuito prima diciamo i movimenti sociali politici quanto meno davano una chiave d'interpretazione e di in Cara amento anche della rabbia del malcontento verso una situazione di lotta che tendeva la positività all'assenza di lotta aumentato questo diaframma incontenibile
Delle persone che si lamentano che diciamo in qualche modo danno inquinano un po'il il proprio materiale umano potremmo chiamarlo così
Sì quello che cerco di spiegare anche nel libro
Non solo perché la lamentazione qualche cosa di estremamente negativo e qualcosa di tossico per il nostro organismo è anche per chi ci sta vicino perché ci ascoltano quindi è invito proprio a scoprire ci ad accorgerci di quando ci stiamo lamentando per cambiare subito rotta perché lo possiamo fare
Ma anche di allontanarci quando le persone accanto a noi sono troppo lamentoso e perché
Per una serie di meccanismi finiscono anche per per influenzare noi stessi ora però la cosa importante in quello che tu hai detto che può essere compresa e che la lamentazione ci pone in una posizione del tutto sfavorevole che è quella delle vittime
E questo è un po'una cosa dalla quale dovremmo in qualche modo cercare di uscire per passare invece a delle delle soluzioni delle ricerche dei di azioni di cose da fare
è inutile star lì diciamo a piangersi addosso o no perché questo ci pone in una posizione che ci mette in una sorta di impotenza che porta frustrazione che portare abbia in realtà l'atteggiamento migliore a questo bisogna Duca D'Arcy in un modo o nell'altro
L'atteggiamento migliore di fronte a un problema cercare di agire più che lamentarsi cercare le soluzioni e inizierà tra prender intraprenderle nel mondo della realtà nel mondo concreto la lamentazione
è qualcosa che ci consola per qualche secondo ma poi c'è il ci lascia peggio
Di quando abbiamo iniziato
Bene allora il tempo a nostra disposizione terminato ringraziamo Alberto Simone per questa bella conversazione intorno alla felicità sul comodino piccoli segreti
Per vivere meglio ogni giorno edito da Thea grazie ancora per essere stato nostro ospite Alberto grazie a voi
Grazie a Di Vara diceva la parte tecnica e grazie a voi che ci avete seguito e ascoltato fino a questo momento rimanete con voi perché le trasmissioni su Radio Radicale continuano
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