Giustizia e Sanità: un dialogo necessario

Sono tutte grazie d'essere giunti salutiamo anche la scolaresca che sta facendo la visita guidata al Palazzo delle istituzioni regionali e quindi alla aula del Consiglio regionale oggi in quest'aula del Consiglio regionale c'è un'attività che è ugualmente importante anche se non è un'attività legislativa è un'attività di seminario formativo e di condivisione di informazioni di prospettive perché le leggi si fanno ma poi poco l'attuale occorre mettere gambe braccia testa corpo nelle norme che vengono scritte nelle leggi e noi qua oggi partiamo con un seminario che si intitola giustizia e sanità un dialogo necessario che proprio volto a fare un passo in avanti per l'applicazione concreta di una legge che pensate a una legge di dieci anni fa siamo a esattamente dieci anni dalla decreto del Presidente del Consiglio ministri del primo aprile due mila otto quando andava finalmente la definizione un passaggio storico che era il passaggio della sanità penitenziaria dal ministero di Giustizia al Ministero della sanità e quindi al sistema sanitario nazionale alle regioni di un pezzo fondamentale del servizio pubblico chi garantisce la sanità nel nostro Paese il servizio sanitario pubblico quindi le regioni nel nostro organismo nel nostra organizzazione statuale
E fino al due mila otto c'era invece una parte di cittadini che avevano diciamo una condizione diversa separata altra che era tutta riferita al fatto che in quel momento avevano persone anche detenute lo spiego ai ragazzi
Che sono qui presenti di oggi ma il senso del convegno cioè a dieci anni da una norma di legge noi siamo qui con tanti interlocutori tanti soggetti privilegiati di questo percorso
Per fare una valutazione del passato una valutazione del presente
Ma soprattutto per buttare dei segni per un futuro anche a doveva brevissimo di una gestione condivisa ciascuno delle proprie responsabilità nei settori di competenza
Di una delicatissimo servizio pubblico come quello della sanità penitenziaria lo facciamo con questo seminario fortemente voluto dall'assessorato regionale
Alla sanità alla salute
Aspettavamo anche la presenza dell'assessore Antonio Saitta che purtroppo questa mattina è stato
Diciamo coinvolto in un'ampia discussione di un altro convegno e non riesce più a a raggiungerci lo facciamo con il dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino
E lo facciamo soprattutto
Con la presenza l'azione del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria Piemonte Liguria e Val d'Aosta che assieme all'assessorato alla sanità sta mettendo in campo attività formative attività
Di condivisione di un percorso proprio per raggiungere quegli obiettivi fissati nella riforma fissata nella nella legge
Termino qui la mia premessa poi sarò chiamato a coordinare i lavori do subito la parola ha liberato guerriero che
Tutte limitati conoscono bene ma che il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria Polo per il Piemonte la Liguria e la Val d'Aosta liberato
Buongiorno a tutti
Buongiorno
Grazie
Avranno altro da ascoltare Bach sicuramente
Bene noi intanto ringrazio o Bruno per questa introduzione aperte tutta l'organizzazione di questa di questa giornata ringrazio di rappresentanti dell'amministrazione della della regione dell'assessorato alla Sanità
Delle altre di tutti gli operatori gli operatori penitenziari gli operatori del settore
Parliamo di una di un sistema che
Ha già
Dieci anni di vita
Siamo praticamente alla decimo compleanno del PM
Perché nelle il primo aprile se non sbaglio del due mila otto tradimenti ed attuazione alla legge di riforma delle sistematiche era di nove anni prima del del mille novecento dello centonovantanove
Questo passaggio è stato un passaggio storico che il fatto stesso che ne parliamo ancora ne parliamo distanza di tanto tempo ci dice che probabilmente le amministrazioni che Cammi stazioni coinvolte chiamate a dare attuazione a queste a queste a questo sistema
Hanno hanno lavorato molto ma hanno ancora molto da lavorare certa dieci anni si può parlare sia di bilanci che di prospettive ovviamente lascio dettagli coi passaggi più più di approfondimento rilascia i relatori successivi io quello che posso dire
Da operatori penitenziario indico il vecchio sistema quello che prevedeva la la sanità gestita in house in proprio dall'amministrazione penitenziaria aveva ha sicuramente luci ed ombre come in tutto come tutti i sistemi quello che sicuramente posso dire che era presente nella nel vecchio sistema l'idea di una di un complesso di operatori di un di un gruppo di operatori siano essi quali erano allora i poliziotti penitenziari funzionari degli educatori gli assistenti sociali del rinvio è perché oggi sono sono diventati parte di un'altra amministrazione
E c'erano anche in quel sistema i medici che erano che costituivano la cosiddetta area sanitaria degli istituti degli istituti penitenziari
Ripeto io non solo a difendere il passato perché non è assolutamente anzi sono convinto che la riforma abbia molto da migliorato di molto il sistema e molto possa ancora migliorarlo
Ma quello che aveva il vecchio nel vecchio sistema era l'idea di un sistema penitenziario che intorno alla figura della persona priva della libertà personale organizzava le proprie attività
Al fine di i così TTT costruire appunto il servizio alle alle persone e soprattutto di cercare un redditi di lavorare insieme per per fare in modo che le risorse delle delle messe in campo Paul potessero in qualche modo dare il massimo il massimo sempre nell'obiettivo di di offrire il miglior film miglior per servizio possibile a queste queste persone
Queste e qualcosa che oggi dobbiamo cercare di e valorizzare perché io credo che
Quello che tutti quanti noi siamo chiamati a fare di gestire delle comunità di persone persone che sono persone private della libertà personale i perché condannate
Con una sentenza passata in giudicato e quindi ritenute colpevoli di reati persone in attesa di giudizio quindi presunte innocenti alle quali lo Stato deve offrire dei servizi
Nella dei costi dei servizi alla stregua di comuni cittadini quando parliamo adoriamo di sanità infatti non esiste una una distinzione tra lo status di cittadino libero polacco lo status di cittadino detenuto
Certo dire fare un'affermazione del genere che difficilmente si può non condividere non significa voler semplificare le cose come se tutto fosse fosse facile alla portata
La portata via la porta di Turci ha bisogno che le amministrazioni dialoghino facciano degli sforzi per entrambe per superare le difficoltà che affrontano quotidianamente
Ma è importante che si tenga presente questa cosa le le di governo di queste comunità che sono poi gli istituti penitenziari piccoli medi grandi è qualcosa di complesso che ti chiede
Innanzitutto che è al centro di tutti gli dei degli interessi fondamentali dei soggetti del voti ci sia la persona detenuta perché altrimenti diventano montagne non scalabili le difficoltà che può avere la mia amministrazione quando deve portare fuori una persona e quindi comincia ad avere sulla avere la difficoltà buongiorno vado avere la difficoltà di di di di mancanza di uomini e di mezzi oppure può essere insuperabile la difficoltà dei servizi sanitari quando uno specialista un medico non può motivi rivali
Accedere all'istituto penitenziario per fare una visita e quindi in assenza di di collaborazione tra le due Amministrazioni chi ci rimette il cittadino detenuto deve si vede spesso rinviare la visita posticiparla insomma quel quel cittadino non ricevo un buon servizio dallo Stato poi andiamo a vedere quali sono le difficoltà dell'uno o dell'altro ma importante che tutti ricordiamo hanno gli stessi e a chi chi ci osserva e chi come come ieri come Bruno come garante come tutti quelli che hanno a cuore questo sì questo settore dell'amministrazione dello Stato
Se se per i nostri problemi non riusciamo ad offrire un servizio all'altezza fino ai cittadini che ci vengono affidati dobbiamo chiederci noi che cosa dobbiamo fare per migliorare temi riaprire migliorare la nostra la nostra azione
Ovviamente ripeto dieci anni sono passati non invano assolutamente abbiamo abbiamo ho avuto dei passaggi anche molto difficili soprattutto legati alle difficoltà finanziarie che tutte le amministrazioni pubbliche hanno hanno dovuto affrontare e lo sappiamo da cittadini sappiamo che cosa sono stati questi anni
E questo poi quando si è trattato poi di di fare delle degli investimenti in alcuni settori ha ovviamente ha comportato ha comportato cross-selling grosse né difficoltà però ciò nonostante il sistema ha risposto credo in maniera in maniera lodevole
Possiamo dire che lo stato dell'arte non è all'anno zero assolutamente dobbiamo guardare avanti con fiducia dobbiamo comunque ripeto armi ripeto e chiudo dobbiamo tener presente che queste persone
Ah sono cittadini non di serie B sono persone che per la nella per la nostra Costituzione hanno diritto ad avere dei servizi alla alla pari di tutti quanti gli altri lo stato di privazione della libertà personale non deve significare una limitazione all'accesso ai servizi sanitari non deve significare una limitazione
Alla alle cure che tutti i cittadini possono possono richiedere ottengono del dal sistema sanitario azzera sanitario nazionale quindi ben vengano occasioni come questa per fare il punto per fare una riflessione su quelle che sono le difficoltà di di tutti i soggetti coinvolti
E guardiamo con fiducia alla alle persone che lavorano negli istituti penitenziari siano essi medici paramedici specialisti
E operatori penitenziari abbiamo il compito non semplice di governare quelle strutture coronare quelle strutture significa offrire ai cittadini che vi sono ospitati dei servizi dei delle risposte a dei bisogni che sono che sono bisogni volto a volte di attenzione a volte parlando in altri in altre occasioni di ci siamo siamo arrivati ad una ad una riflessione anche con medici con colleghi operatori delle delle aree delle ex aree sanitarie dovrà dire a volte per un detenuto più che la prescrizione del farmaco
X o y
La parola giusta al momento giusto di un medico che rassicura di un medico che fa intendere che intorno al suo problema c'è qualcuno che ci sta lavorando forse vale molto più di tante altre ricette ricette di farmaci o parafarmaci
E su questo auspicio io lasciò la la parola atti anche alla alla Bruno Mellano e vi saluto grazie
Grazie al provveditore dell'amministrazione penitenziaria liberato guerriero
Una sottolineatura perché il senso del convegno almeno dal punto di vista del garante io sono aveva convinto il questo è la valenza anche di questa riunione di questo seminario congiunto fra varie
Istituzioni e che nel dialogo e nel confronto fra istituzioni diverse che portano esigenze diverse obiettivi diversi nell'ottica condivisa di una
Articolo ventisette della Costituzione quindi della pena volta al trattamento
E diciamo l'elemento nuovo della riforma nel mettere assieme a confronto istanze diverse che devono cooperare per un risultato comune
Quindi essere qui assieme a oggi assessorato alla sanità
Provveditorato regionale Università di Torino
Nell'ambito dell'aula del Consiglio regionale con il Consiglio regionale con le figure di garanzie che dal Consiglio regionale sono nate credo che sia da davvero importante credo che sia significativo quasi un segno di buon viatico che oggi il l'ultimo degli saluti istituzionali prima dell'intervento della cosa essa Scomparin sia di Nino Boeti che avevamo inserito nel programma come vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e storica presenza in questi anni di vicinanza su questi temi
Sia il garante ma soprattutto al carcere quel cielo vai col telaio di sicuro ma da ieri da ieri in quest'aula no eletto presidente del consiglio regionale quindi e il suo primo uscita pubblica
Credo che sia significativo salutava con questo applauso perché sappiamo essere auguriamo buon lavoro a Mauro Laus nei suoi nuovi superiori incarichi al Senato della Repubblica ma sappiamo che con Nino Boeti abbiamo un canale aperto di colloquio di dialogo e lo stesso carcere di Torino ha una collaborazione ecco continuativa gratuita continuativa della della sua attività professionale quindi Nino Boeti presidente del consiglio regionale
Grazie grazie a Bruno buongiorno a tutti
Spero di non deluderli sei non faccio un un intervento istituzionale ma provò ad entrare nel merito delle questioni
Ringrazio Bruno per l'invito sono contento che questa occasione si era prima occasione in cui prendo la parola in quest'aula come presidente del consiglio regionale ieri però è stata una giornata convulsa per cui ho capito per convegno cominciato alle undici questa è l'unica ragione per la quale sono arrivato in ritardo
Faccio il chirurgo ortopedico di mestiere e chi fa il chirurgo abituato a rispettare l'orario in sala operatoria dall'estetista dorme prepara comunque il malato che tu sia o non sia in sala operatoria quindi bisogna arrivarci
Quindi le le riflessioni che faccio sono di questo tipo nel due mila e otto quando si cominciava a discutere di una medicina di una sanità penitenziaria che in qualche modo si ricollega se in maniera diversa alla sanità territoriale alla sanità più generale
E l'ospedale universo concentrazionario uscisse anche per quanto riguardava la sanità come dire dalla sua segretezza no e da da dai servizi che offriva io ero responsabile della sanità regionale allora dei Democratici di sinistra poi non erano ancora
Mi pare di PD
E avevo ha colto devo dire sinceramente questa notizia con grande soddisfazione avevo visitato il carcere come consigliere regionale un paio di volte
M'era parso questo un limite della sanità che veniva dei sistemi sanitari che venivano per la qualità dei servizi anche che venivano offerti
Ero rimasto impressionato Alonso conto glielo devo dire del da reparti nodi psichiatrica che mi aveva colpito anche un po'per la sua per la sua crudezza e anche per i pazienti che vi erano che vi erano ricoverati
E avevo seguito
Occupandomi di questione sanitaria con un partito politico facendo con temporalmente nel lavoro di medico allora lavoravo al mare terra e da quel mare verrebbe su Guttuso son diventato dipendente del CTO avevo seguito in qualche modo la fatica che era stata fatta per far diventare a far rientrare all'interno del sistema sanitario regionale la medicina penitenziaria
Ero facilitato in questo lavoro perché il direttore generale generale era Giulio Fornero
Che molti di voi probabilmente conosceranno Giulio una persona estremamente serie ha lavorato a questo progetto con grande passione e avevo visto però le difficoltà che si erano verificati
De inclusione che tutti voi naturalmente conoscete i i medici erano professionisti che dovevano rispettare l'ordinamento penitenziario
No questo non succede naturalmente a chi fa il medico in un ospedale pubblico oppure nella sua professione
E questioni che ancora oggi sono aperte io ero dato un colpo di telefono
Attento e Roberto Testa fare miseria un rapporto d'amicizia lui è responsabile credo oggi del dipartimento è un cerca di capire con lo con lui qual erano le questioni un po'sul tavolo che conoscevo anche abbastanza il medico deve essere disponibile per deve occuparsi della sicurezza nella direzione del carcere Contemporary la salute del del paziente all'interno di questa questione il medico fa parte del Consiglio disciplina
Cosa che non succede a nessun professionista all'esterno del carcere
Naturalmente fa parte del consiglio di disciplina perché se un paziente viene tenuto in segregazione e questo può compromettere la sua salute è chiaro che questa è una cosa che non può essere fatta cioè la grande questione degli immigrati e delle malattie che immigrati come gli italiani totalmente io mi son trovato recentemente occuparmi di un caso di tubercolosi di un paziente ricoverato in una struttura privata torinese
è stato ricoverato perché sembrava dovesse essere operata una protesi d'anca aveva poi una complicità tubercolare
Parlare oggi dico che se tubercolare sembra roba dell'altro mondo ma questo poi si è per fortuna non lo è stato operato altrimenti avrebbero messo una protesi d'anca uno che non aveva bisogno assolutamente della protesi d'anca e mi sono occupato di questo di questo paziente e Bruno diceva che ho rapporti con il carcere
Non sono mai stato arrestato quindi ha ragione per la quale vado all'abuso Cotugno perché sono l'ortopedico della squadra di rugby del Dello Russo Cotugno ladrona queste esperienze che tutti voi conoscete tre settimane fa sono andato a visitare i pazienti i giocatori infortunati e o visitando un ragazzo la torre medicea una distorsione della caviglia io l'ho visitato naturalmente avrà una rottura del tendine d'Achille
Ma sono ortopedia dico può capire se una distorsione è una distorsione una rottura del tendine d'Achille io ho parlato ovviamente poi nel carcere è stato ricoverato è stato già operata ha risolto il suo problema
Ma se io non avessi visitato probabilmente quel ragazzo un ragazzo del Ghana che aveva una trentina d'anni avrebbe visto compromessa perché poi tenderete Achille se non lo si opera nell'arco di due-tre settimane
Non i i due monconi scusate per il tecnicismo i due monconi si allontanarono dall'altro e bisogna ostili giunte Endine di cadavere oppure non è più possibile ricomporre quella lesione perché si accorcia diciamo così si accorciano i monconi quindi e non avere un tendine d'Achille che funziona vuol dire no camminare più in maniera normale non poté acquistare sulle punte dei piedi poté più fare attività sportiva qui nella regione
Banale per un chirurgo ortopedico perché mezz'ora si opera importante se non viene trattata
E quindi il caso ha voluto che io proprio quando lui si è fatto male Senato visitare perché vado quando emettiamo ad ogni due-tre settimane quindi devo vedere le le questioni sono voglio farla troppo lunga le questioni sono estremamente complesse e io credo che siamo ancora cioè son passati dieci anni come sempre
Noi non intendiamo nel nostro Paese a non sottolineare le cose che non funzionano piuttosto che valorizzare quelle che funzioni credo quindi per quello che vedo che molte cose diciamo così sono migliorate c'è ancora grande tema dell'informatizzazione
è un un carcerato un detenuto che viene quotato un carcere all'altro dovrebbe immediatamente invece non mi pare che questo si verifichi e per quello che vedo anche nell'ambulatorio del Dello Russo Cotugno questo è un percorso che forse non ancora non hanno cominciato a un problema che c'è anche alla sanità
Pubblica piemontese però ridiciamo che sia un po'più avanti e questo percorso e dovrebbe essere cominciato ci sono detenuti che restano in carcere cinque giorni e poi vanno magari in un altro carcere dovrebbero essere con un clic accompagnati nel nuovo carcere con le loro patologie senza senza diciamo così di far far pesare nuove visite nuove perdite di tempo e quindi nuovi problemi nuovi posti per il sistema sanitario insomma beviamo lavorato e finisco per realizzare un sistema sanitario disponibile ed amico dei cittadini in questi quattro anni da quando governiamo il con mille difficoltà
Eravamo anche il piano di rientro abbiamo dovuto uscirne di fatto eravamo commissariati e quindi abbiamo dovuto fare un po'd'Italia insomma e abbiamo avuto un po'di problemi
Però per però il sistema sanitario è già uscito dai commi seriamente uscito dalle secche diciamo così che ci obbligavano
è che ci ponevano condizioni importanti e io credo che noi utilizzeremo vero ex presidente della Commissione sanità e oggi capogruppo del partito democratico ne vorremmo in quest'anno per provare a dare ai cittadini Piemonte sul sistema sanitario disponibile ed amico dei cittadini lo stesso obiettivo dobbiamo avere nel rispetto della Costituzione
Questo è settantesimo anno della della promulgazione della Costituzione italiana che dice che il sistema sanitario
Deve essere consentito a tutti i cittadini che deve essere uguale indipendentemente dal reddito e dalla condizione sociale ma anche in questo caso dalla condizione di detenuto e che debbono essere Offerte cure gratuite agli indigenti ecco con questi principi
Io credo che noi lavoreremo in questo anno e se per quanto riguarda il carcere la giustizia la sanità lavorano assieme credo che questo sia davvero l'interesse dei vedete degli uomini e delle donne che ci sono detenuti all'interno di un di un carcere grazie a tutti mi scuso fa ancora per il ritardo e vi auguro buona giornata
Grazie grazie al presidente Nino Boeti che tra l'altro ieri ho sentito il suo intervento lo credeva dicendo assicurò a quest'aula di aver eletto una brava persona nuovo per bene penso che che sì avevo insomma è solo permettete questa questa chiosa salutiamo anche il provveditore liberato guerriero che purtroppo ci deve lasciare perché c'è una cerimonia istituzionale che riguarda proprio il carcere Lorusso Cutugno comma il ricordo di uno dei due
Agenti a cui è intitolata la la struttura e quindi però lascia qua mezzo Provveditorato quindi siamo in buone mani
C'è una una chiosa che volevo fare alla ragionamento che ha fatto il presidente fino adesso era quella che paradossalmente siamo qui a parlare di un riforma
Che ricordo bene è stata uno degli ultimi atti del governo Prodi nella fase già proprio di liquidazione di quell'esperienza che mi vedeva anche partecipe a Roma come parlamentare e portava conclusione un nulla dopo che iniziava nel novantanove
Adesso siamo in attesa di una conclusione di una riforma epocale dell'amministrazione penitenziaria dell'ordinamento penitenziario che invece a quanto pare le notizie di ieri si è ulteriormente arenata alla Camera
Nel momento in cui è stato deciso che nello schema di decreto attuativo della legge del giugno scorso proprio di riforma dell'ordinamento penitenziario che un po'molti punti sulla sanità penitenziaria dovesse passare da una commissione ordinaria non da una commissione speciale da questa speciale è stata istituita si prevedeva in dieci giorni la chiusura del lavoro invece il semplice passaggio tecnico di dire aspettiamo le commissioni Giustizia
Perché saranno incardinate fa scivolare in avanti
E
Passare di responsabilità molto oralmente dal governo attuale cura in vigenza di però che a a quello nuovo quindi il rischio davvero che un grosso il percorso di riforma
Finisca arenata nelle sabbie di questa situazione politica attuale sarebbe davvero un grave una grave pecca anche perché uno dei punti salienti era per esempio di togliere il medico dalla commissione
Che si occupa delle dei provvedimenti per cui perché e in effetti un cambio di prospettiva a venire
Il medico partecipe delle decisioni o avere il medico che invece in qualche modo ex post certifica la
Possibilità di tenere in isolamento o di sanzionare in modo anche punitivo il detenuto purtroppo anche questa norma che ha una delle tantissime e legata appesa a quel decreto
Do la parola scusatemi per la lunghezza a dalla Scomparin che direttrice del dipartimento di Giurisprudenza rimessa di Torino e che protagonista che di questa attività formativa e di collaborazione
Grazie ad una
Buongiorno a tutti lasciatemi dire poche parole innanzitutto per esprimere non voglio dire l'orgoglio di essere qui e di portare la rappresentanza del dipartimento che presiedo ma anche proprio il piacere personale di incontrare ogni tanto tanti amici tutti insieme e e poi il piacere di avere ascoltato le parole del nuovo presidente del consiglio regionale perché in questa breve introduzione
C'ha dato il segno di essere una persona che in questo contesto specifico fonde mette insieme
Tutti i temi che noi che poi metteremo sul tavolo perché oltre alla competenza professionale e quindi l'aspetto sanitario che connaturato alla il suo ruolo ha dimostrato con queste poche parole una conoscenza del contesto carcerario
Molto significativa è molto importante
Come presidente del consiglio regionale io non posso che essere felice di trovare in lui nei prossimi mesi un interlocutore istituzionale particolarmente attento e sensibile perché le cose che noi tanti mento di giurisprudenza di Torino insieme al Consiglio regionale facciamo sono tante
Il segno della presenza del Dipartimento qui legato a questo momento questa occasione di apertura del percorso formativo
Ma siamo qui spessissimo abbiamo convenzioni aperti ad esempio sulla formazione dei minori stranieri non accompagnati insieme al Garante dell'infanzia
Che è un progetto che abbiamo voluto fortemente insieme a Rita Torino per la formazione degli operatori ed è un progetto che sta andando avanti molto significativamente abbiamo una collaborazione ormai da quando è stato istituito col garante
Regionale che porta studenti qui tirocinio che porta collaborazione quegli altri garanti sul territorio ed è una modo per noi di avvicinarci
Agli aspetti più delicati più sensibili del diritto cioè quelli legati sì all'accesso alla giustizia sia la tutela dei diritti in condizione di privazione della libertà personale non ci importa solo disegnare il diritto sulla carta ma anche di vederlo attuato e farlo vedere ai nostri studenti
Domani sono qui di nuovo per una rivista che abbiamo con il Consiglio regionale che Piemonte autonomia su cui abbiamo investito negli ultimi anni anche le nostre competenze scientifiche oltre che quelle di dati questo per dire che la coppia la in collaborazione col Consiglio regionale una collaborazione a tutto tondo ma nella giornata di oggi in particolare
Mi preme sottolineare che il la volontà di mettere in metterci insieme intorno a un tavolo per immaginato un percorso formativo agli operatori penitenziari sui temi così delicati come quello della sanità penitenziaria
è stato un progetto che
Per noi rientra pienamente in una delle missioni che l'università oggi a e che è ancora troppo poco conosciuto
Quello che normalmente si pensa che l'Università faccia ricerca
Faccia didattica e quindi Formigli studenti
Ci si dimentica che l'università negli ultimi anni anche istituzionalmente ricevuto il compito di fare terza missione questo tema non è tanto bello perché terza sembra Comedians stavamo comiche amarlo c'è anche questa roba qui
Ci sono molti modi per definire la terza missione mi anche se un induismo mi piace definirlo publicae India il cemento e cioè sottolineare come l'università e coinvolta per mettere a disposizione le sue competenze
A servizio del territorio a servizio della società in cui opera l'Università di Torino è una grande Università Dipartimento di giustezza del più grande di tutta l'università è uno dei più vecchi ha radici che risalgono al mille quattrocento quindi stiamo parlando di Medioevo ma ciononostante in tutti questi anni noi siamo rimasti e oggi abbiamo una missione che ci piace portare avanti non è suo dovere ci crediamo la presenza d'università in questo progetto è una presenza veto dei giovani colleghi qui che è molto apprezzata e condivisa ci credono
Ci lavorano con passione e credo che queste cose diano anche un po'a noi che siamo un po'più vecchi e un po'più fuori il l'idea che dopo si continua si va avanti e c'è un futuro di collaborazione istituzionale che non può che portare del bene alla società in generale contesti devo dire più svantaggiati della Società quelli più dimenticati nel carcere sicuramente ancora purtroppo una differenza grazie
Grazie piazza dalla Scomparin non hai citato la guida ai diritti dei detenuti tra
Ma in quel caso anche perché c'entra anche il Comitato diritti umani del consiglio regionale e quindi era un modo anche per ricordare un altro organismo che sì fatto parte attiva quindi l'Università di Torino ha fatto la guida e tra l'altro in questo mese cominceremo a capillarmente a diffonderà presentare nei miei vari istituti e il Consiglio regionale con il garante e il Comitato diritti umani ha fatto un piccolo vademecum di notizie di informazioni utili siccome anche gli operatori ma sicuramente volti al detenuto sia nella sua presenza interna al calcio sia nel percorso di uscita
Adesso apriamo gli interventi sono parecchi ve li elenco e poi decidiamo come come partire Marina gentile che funzionario della Direzione assistenza sanitaria e socio sanitaria territoriale della Regione Piemonte memoria storica
Molto l'attuale di tutto il l'ufficio regionale aveva Tesio quegli sanità penitenziaria Romolo Pani direttore dell'ufficio Affari Generali personale formazione del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria Piemonte Liguria Val d'Aosta
Francesca Romana Valenzi direttore dell'ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato regionale Antonio Pellegrino che ci deve ancora raggiungerlo che aveva un un altro sovrapposto impegno
Lavorativo che il coordinatore dei referenti aziendali per la sanità penitenziaria della Regione Piemonte oltre che essere medico attivo nel carcere di Torino proprio nella responsabilità di uno dei progetti forse più significativi e delicati come quello del Sestante
Dentro il carcere locus Cotugno Giovanni Torrente ricercatore presso il dipartimento di Giurisprudenza dove sta il Torino e appunto Domenico Rapetti già salutato dal presidente Boetti che fino a ieri o l'altro ieri o ancora oggi non lo so
è presidente è stato presidente della quarta commissione permanente del Consiglio regionale proprio la commissione che gioco e sanità assistenza e servizi sociali e politiche degli anziani
In questa fase lo sappiamo l'abbiamo capito è una fase di cambiamenti di ruoli e quindi qui noi l'abbiamo invitato con questo ruolo ma ne ha assunto un altro che appunto responsabile del gruppo del principale gruppo politico di quest'aula e quindi insomma
Il ruolo politico non solo confermato ma moltiplicato nelle nelle nella possibilità di scelta
E e di lavoro do quindi la parola subito Domenico Rapetti per il suo saluto il suo intervento ti chiederei solo la cortigiana aspettare che ti porto il microfono perché va beh questo rivolto alle radio radicale che ci permette una visibilità nazionale al convegno grazie
Grazie saluto tutti voi saluto il nostro garante regionale ovviamente al Presidente
Saluto in particolare gli alessandrini che vedo essendo anch'io quella terra non posso portare un saluto dalla Commissione sanità ieri pomeriggio
E non devo portare il saluto di un gruppo politico di quest'Aula me ne rendo perfettamente conto allora mi limito ad alcune brevissime riflessioni
Da consigliere regionale
Che ha vissuto questi quattro anni e la presidenza di una commissione in pochi minuti però voglio trasferirmi di il mio pensiero certo cercando di contestualizzare
Queste dinamiche all'interno di una dimensione nazionale conoscete molto bene
La sanità
Nazionale utilizzata R la copertura dei costi il fondo sanitario nazionale un fondo sanitario
Che in progressione ogni anno aumenta
Lo stanziamento dopodiché alle regioni arrivano c'è un delta che quasi pari all'otto per cento certificato dalla Corte dei Conti
Arrivano meno risorse rispetto a quelle stanziate
Nel frattempo la sanità pubblica privata aumenta i costi
Dai farmaci innovazione tecnologica
La necessità di far fronte a le esigenze di una società che è completamente cambiata rispetto ad alcuni decenni fa
Oggi al centro delle nostre attenzioni non c'è soltanto la riforma ospedaliera
C'è anche il grande tema del piano delle cronicità
Per questa società che invecchia
Pluri patologica e che ha bisogno di un sistema di risposte differenti rispetto al passato e anche di una quantità di risorse differenti rispetto al passato o un'allocazione diverso
Di risorse perché in questo schema riguarda l'Italia riguarda anche l'Europa
So di non essere originale ma a rischio cioè
Ci sono alcuni diritti fondamentali tra questi quelli citati molto bene articolo trentadue della nostra Costituzione diritto alla salute individuale
Di ogni individuo
L'accesso alle cure è diventato un rischio
Meglio diffondere la consapevolezza ecco il punto esatto in cui ci troviamo dopodiché su questo fronte tutte le forze politiche non soltanto di questo Consiglio regionale tutte
Sono impegnate ad invertire la rotta
A restituire garanzie
Guardate
Mi è chiaro
Soprattutto dopo quattro marzo che nel nostro Paese c'è una parola nuova o declinata differentemente rispetto al passato protezione
E penso ma le istituzioni devono
Individuare percorsi nuovi per rispondere ad esigenze di protezione
Che i cittadini chiedono
In questo scenario vedete
I luoghi di cui parliamo oggi per la maggior parte di voi
Sono luoghi centrali
Riguardano il lavoro riguardano alla vostra professione riguardano le analisi che quotidianamente fatte riguardano le carriere riguardano le responsabilità
Per questa società
Anche qui credo di non essere originale
Sono talvolta talvolta i margini
Talvolta in marcia
Nella dimensione che prima ho raccontato restituire garanzie e diritti ai margini guardate che è una sfida molto complicato
Prova esattamente la sfida che abbiamo di fronte
Guardate facile per la politica fa bella figura durante il convegno
Ma riuscire a restituire garanzie e diritti
Nei luoghi
Che con una metafora ma nemmeno tanto definito margini
La pratica che dobbiamo attivare da domani da oggi forse siamo già in ritardo questa è la sfida e se posso dire la sfida che tutti dobbiamo accettare
Grazie
Robredo
Nel femminile
Anni Maria Stalin pagata
Sì sì sì sì sì desidera Mario sì infatti ormai il mio nome penso che sia cioè quasi un modo sono identificata forse con la sanità penitenziaria adesso anche con le renne se va bene ciò mi occupo sempre
Per atti per collegano il discorso del dottor Gabetti Dida dare garanzia di diritti acquista ai margini
Ma io ho
Non voglio tanto parlare di quello che si è fatto questi dieci anni
Posso solo dire che c'ero c'era ancora prima quando ci siamo preparati per raccogliere la riforma posso dire che mi ritengo abbastanza soddisfatta di quello che è stato fatto anche perché io ho ben conosco molto bene anche il panorama nazionale quindi come Regione sono soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto certo in merito è stato anche di tutti quelli che vi hanno preso parte quindi io sono contenta anche del fatto che c'è un gruppo o un gruppo di referenti aziendali che garantiscono la loro partecipazione a quello che è stato il l'attuazione della della riforma
Ho sempre cercato che abbiamo sempre cercato ecco voglio solo dire questo di fare in modo che il servizio sanitario penitenziario fosse uno dei servizi
Che sono presenti nell'azienda sanitaria
Cioè non che fosse un servizio asset qualcosa di diverso qualcosa dove le regole fossero diverse assolutamente no questo lo posso garantire fino all'ultimo sempre detto quello che vale
Tutti i cambiamenti dematerializzazione qualsiasi cosa banale anche per quello ho sempre cercato di fare questo
Poi non non appunto non pensavo di parlare su quello che è stato fatto come appunto come come Regione e come Servizio sanitario regionale
Quello che il sistema che ecco però con volevo collegarmi è una cosa che aveva detto prima il provveditore guerriero non ne stiamo istituendo non abbiamo anzi istituito un sistema migliore
Questo non è cioè non è nella nella nostra non credo non si può fare questo tipo di affermazione abbiamo semplicemente dato attuazione a un principio costituzionale costituzionale
Garantire le stesse prestazioni ai cittadini ristretti cioè le stesse prestazioni che vengono garantiti ai cittadini liberi
Anche ai cittadini ristretti quindi è semplicemente quello c'è questo sistema cioè il sistema che oggi dirige appunto nelle regioni dopo l'attuazione della riforma
Concretizza questo principio cioè e anche quello costata fa parte anche quello del servizio sanitario nazionale però in questo caso regionale
Cioè e semplicemente questo è stato fatto con la riforma non c'era più un'assistenza distinta
Per reti cittadini ristretti da quella che invece Go devono usufruivano i cittadini liberi
Quello che io invece oggi vorrei cercare di parlare appunto per essendo memoria storica e riflette nuovo perché
Certo dato un pochino anche un'occhiata al locandina sul fatto di dieci anni
Mi sono cioè ho fatto di peste riflessioni sui questi dieci anni
Innanzitutto dieci anni ho detto mamma mia dieci anni su tanti però nello stesso tempo mi sono resa conto che si sono tanti ma sono anche pochi
Sono voti per realizzare una riforma perché riforma questo vuol dire riforma riforma è un cambiamento radicale e lo stravolgimento di un assetto dieci anni sono pochi cioè qui abbiamo degli assetti dei sistemi che già sono hanno la loro struttura analoga forza è abituati ad agire ad operare con un sistema organizzativo
Che non non di di dieci anni ma molto più molto più lontano nel tempo per cui e e intervenire in questi sistemi cambiarli
Cioè dieci anni sono pochi c'ho pensato anche questo
E poi unico un'altra cosa anche che su cui riflettevo era perché io ancora mi ricordo non stante ultimamente le mie memorie mi fa brutti scherzi però io mi ricordo
L'immagine del primo giorno in cui ci siamo incontrati a ancora non non non era stato ha approvato il DPCM stavano sto parlando del due mila e sette noi cercavamo di prepararci come regioni perché avevamo chiaro che era un qualcosa di impegnativo di difficoltoso quindi volevamo già cominciare a a preparare
A prepararci per accogliere questa riforma quello che significava e mi ricorda il primo incontro
Con me e i rappresentanti dell'amministrazione penitenziaria
Mi ricordo le facce e mi ricordo più che altro anche il clima c'è da una parte c'erano loro che un po'titubanti un po'perplessi
Forse anche un misto di diffidenza e poi dall'altra parte c'eravamo noi e spavaldi arroganti che pensavamo di andare lì e che poteva avremmo aggiustato tutto avremmo fatto chissà che cosa
E poi invece che pian piano ci siamo accorti che secondo entrambi restavamo trincerati
E questi stampati non saremmo andati da nessuna parte cioè io
Posso veramente affermare
Dal momento che ci sono sempre stata che noi sin dall'inizio con l'amministrazione penitenziaria per identificare abbiamo improntato rapporto molto oserei dire amicale c'è io meter faccio come con alcuni dell'amministrazione penitenziaria in maniera veramente posso dire
Amichevole è sempre stata così cioè perché l'abbiamo capito entrambi in tutti gli incontri tutto quello che abbiamo prodotto cioè mi ricordo
Tutto il lavoro che abbiamo fatto col dottor Bonfiglioli che pertanto a per tanto tempo era Luís nostro interlocutori col dottor buffa abbiamo predisposto il protocollo tutta la fatica ma tutto anche lì il confronto cioè il voler cercare di fare le cose assieme io non posso dire che
Ci sono stati delle problematiche delle difficoltà che ci è stata assolutamente ci sta da solo perché noi siamo anche un ente politico e quindi c'è stato un momento
Di Stasi dove magari ci siamo un pochino fermati perché in quel momento magari gli indirizzi politici non premevano molto non in vogliamo non molto in quel senso però adesso che abbiamo ripreso mi sembra che anche adesso c'è quello che si cioè quando si parla un dialogo necessario Giustizia e Sanità non è una diciamo una costatazione da fare adesso o è stata fatta di recente è stata fatta da subito ci siamo accorti subito che era necessario c'è
Mi mi ricordo cioè che io stessa a un certo punto cattivi che sì ok noi eravamo quelli che avevano la competenza sanitaria e dovevamo andare a come dicevo prima una certa arroganza queste cose dovevamo andarli al quasi pretendere di imporli in appunto nell'istituti penitenziari però mi resi conto che e comunque sì
Dovevamo difendere e tutelare la nostra competenza ma dovevamo ricordarci che eravamo a casa di altri e quindi le regole cioè di anni di casa da altri e quindi di muoverci in punta di piedi e di considerare quelle che si sono anche le regole di quella casa dovevano essere ben presenti
Credo che anche almeno da quello che diciamo o quello che io posso o c'ho sempre percepito e posso quasi affermare la stessa cosa è stata fatta
Anche da parte loro e ciò io visto che man mano c'è forse quella sorte di diffidenza di perplessità e non c'ha preso a quella a quello a presupposto invece una certa fiducia una certa apertura
E e infatti le cose sono sono sempre andati in questo verso cioè con questo non voglio dire che non ci sono mai stati incomprensione assolutamente cioè io vedo anziché le imprese le incomprensioni sono fisiologiche sono siamo due soggetti diversi cioè e e normale che ci siano delle incomprensioni però e come cioè comunque mi viene da pensare come fosse una vita di coppia
Le incomprensioni ci sono si affrontano si cerca di di di allocare e e di andare avanti cioè andare avanti verso quella che quello che l'obiettivo comune cioè l'obiettivo comune di questa coppia di questa convivenza magari possiamo dire una convivenza forzata non ha importanza però c'è un obiettivo comune quello di garantire un diritto primario cioè entrambi comunque avviamo questo obiettivo per cui questa incomprensione che vi dicevo che sono a mio parere fisiologiche danno sempre affrontate e andare che hanno andando avanti cioè quello che finora abbiamo fatto cenno in realtà a volte ci non lo so io vedo anche parlando col mi i miei appunto collaboratori
Che ci lasciano perplessi però in realtà e normale non bisogna però che questo limiti il nostro lavoro o oppure Ricci ci spaventi OC demotiva
Io credo che noi dobbiamo sempre continuare come abbiamo fatto finora ad andare avanti su questa su questa su questa linea
Però è importante adesso perché l'abbiamo già riguardo comunque anche lui si oggi si parla di dialogo necessario giustizia e sanità
E però ai fini di quello che sarà un un progetto di formazione che partirà prossimo mese
Kimi
Questa questa questo concretizzare
Questo dialogo da concretizzare non deve neanche
Restare a livello verticistico cioè noi siamo consapevoli però ci rendiamo conto e quei questo uno dei motivi per cui vera fatto questo progetto formativo che questo dovrà anche avvenire alla base gli stessi operatori
Notavo prima sempre dottor guerriero quando diceva che necessario che il detenuto senta una parola di conforto da parte del medico e io pensavo ma anche da parte dell'operatore e necessarie per conforto dell'operatore penitenziario che il conforto venga sia dal medico
Ma lo stesso Conforto venga anche dall'operatore penitenziario
E e queste cose credo che sono sempre che è difficile che e questo che noi dovremmo cercare di fare adesso perché ombra cioè noi questo ce l'abbiamo quelli che stiamo idee artici rappresentanti però non siamo quindi che poi operano ce l'abbiamo chiaro cioè adesso penso che questo sia più che chiaro il fatto stesso che anche si è voluto dare uno anche un certo risalto a questa norma progettualità però adesso sarebbe importante che fosse anche chiaro per chi di opera cioè il lavorare
Assieme
Io vi ringrazio non non non pensavano penso di dire altro perché come vi dicevo non
Sì
Grazie all'onorevole Mellano saluto tutti quanti voi
Effettivamente questi dieci anni dal DPCM del due mila otto il primo aprile due mila otto sembra non popolati
Lo dico da direttore Istituto penitenziario che ha vissuto questa fase di passaggio
A molti chilometri da qui il quattrocento e passa chilometri da qui nell'estremo lembo della Calabria all'epoca mi trovavo dirigeva un istituto di Locri
E a distanza di dieci anni effettivamente si impone una riflessione su quanto è stato fatto e su quanto effettivamente c'è ancora da fare è vero d'altra parte
Interventi che sono di colore mi hanno preceduto i loro testimone non ampiamente che non siamo certamente all'anno zero
C'è comunque tanto ancora da fare
è in questo senso
Comprendiamo anche il titolo di questo momento seminariale di oggi un dialogo necessario
E un dialogo che evidentemente come di diceva la dottoressa Gentile e già da tempo avviato e anche proficuamente mi pare di capire almeno in questo in questa realtà avviato e che tuttavia
Ovviamente proporsi sempre in maniera più efficace
E in questo senso
Alla base di ogni forma di dialogo c'è la condivisione di un linguaggio comune
è il linguaggio comune
Si costruisce si costruisce anche in maniera progressiva nel tempo
Allora il mio ruolo in questo momento sono entrato sono salito un po'su un treno in corsa anzi ringrazio le le le funzionario del dell'Ufficio formazione
Anche la collega Valenzi per avermi in qualche modo messo a parte di quello che già è stato fatto e aver
Aver già lavorato molto su questa attività di formazione con la formazione costituisce un terreno elettivo per la condivisione di un di un linguaggio e di un linguaggio che deve mettere insieme appunto operatori
E che appartengono a realtà professionali anche profondamente diverso
Noi come Provveditorato siamo un'articolazione territoriale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
E come Provveditorato siamo anche organo di riferimento proprio per la formazione per la formazione che oggi abbraccia non solo l'amministrazione penitenziaria ma anche l'amministrazione quella che insomma
è stata ormai assorbita dal dipartimento della giustizia minorile di comunità
Quindi abbiamo un ruolo molto importante e il livello nostro diciamo di operatività e quello proprio di un distretto che comprende le ragioni Piemonte Val d'Aosta e Liguria che è molto molto vasto e molto articolato rispetto al quale abbiamo
Il compito istituzionale di interfacciarsi appunto con
Gli attori
Regionali e in questo caso anche con l'università che abbiamo visto a un ruolo di primaria importanza in questa attività è un è un attività di formazione che in un certo senso deve da parte nostra essere inserita nel in un quadro più ampio del che è quello del piano annuale della formazione del ministero della Giustizia del dipartimento all'amministrazione penitenziaria
E che poi trova la sua declinazione in un piano regionale
Delle attività delle attività formative
Ora in questo senso ripeto io salgo su un treno in corsa perché so te è già stato predisposto un Progetto di formazione fra interistituzionale diciamo fra operatori del penitenziario operatori sanitari eccetera che mira proprio a a garantire il maggior riconoscimento reciproco è la soprattutto momenti di effettive interazione fra questi operatori e se vogliamo anche il Simeone il seminario di oggi costituisce un primo passo di questo di questa attività
Di condivisione di un ripeto di un linguaggio che deve essere un linguaggio il più possibile comune
Nel prosieguo di queste attività formative un ruolo importante su queste attività diciamo di carattere generale che riguardano appunto la miglior resa del servizio Fini sanitario il cittadino detenuto
Vivi di ridarà maggiori informazioni la collega Valenzi
Io mi vorrei soffermare su quello che un aspetto anche molto in molto importante molto sentito
Delle
Della vita diciamo all'interno del penitenziario che è quella del della prevenzione delle condotte suicidare su queste o abbiamo in cantiere appunto delle attività formative molto focalizzate
Delle attività che in un certo senso discendono da quel piano
Nazionale di prevenzione delle condotte suicidare e che è stato recentemente approvato
Dalla conferenza stato regioni e Stato
Deve che già aveva appunto
Emanato nel due mila e dodici le linee guida e sul le linee guida sulla prevenzione del suicidio e che ora è stato ulteriormente messo appunto con questo piano nazionale
Ebbene nel piano nazionale
Di prevenzione delle condotte suicidiaria una parte non irrilevante è destinato e dedicata proprio alla formazione degli operatori
Sulla sulla materia del suicidio dove immagino fu sulla quale poi sicuramente ci intratterrà anche il professor Torrente
è quanto mai necessario che ci sia appunto
Un linguaggio condiviso che consenta anche di sul superare quei modelli culturali che ormai sono si sono rivelati inefficaci nella prevenzione del suicidio quei modelli culturali che
Il professor torrente avvenne evidenziato nel suo lavoro fatto proprio su tutte le attività ispettive svolte dai provveduto
Dati a seguito di questo che per negli istituti penitenziari e l'evento critico per eccellenza se così si può dire
E che impone appunto una condivisione di protocolli operativi ma al soprattutto una condivisione di nuove nuovi approcci diciamo alla materia e che verranno appunto declinati in attività formative che riguarderanno
Inizialmente le figure diciamo apicali e sia della sanità penitenziaria che Ethel
Del delle strutture per penitenziarie e che poi dovrà coinvolgerà anche i quadri e mano a mano arrivare fino alle figure che hanno il contatto più diretto con le persone detenute che quindi possono rappresentare i
Terminali sensibili di questa rete di protezione perché si è parlato di protezione e
Invero la protezione del detenuto a rischio crisi Dario è una attività ancor più importante dicevo di questa rete di protezione che vede appunto garantire la la la la prevenzione di questo terribile evento critico e in questo senso sono previsti appunto dal già dal piano della prevenzione dei suicidi tutta una serie di attività formative che verranno svolte con la sinergie appunto fra amministrazione penitenziaria amministrazione sanitaria e anche con l'università e che parla quali no i in effetti abbiamo e molto bisogno di consulenze specialistiche per esempio uno degli aspetti sui quali
Intenderemmo
Focalizzare l'attenzione anche quello del cosiddetto dei briefing cioè del della valutazione ex post Tellini degli interventi operati nel nell'ipotesi in cui si verifica in l'evento critico del suicidio e bene in questo senso è evidente è di tutta evidenza che dovranno essere
Realizzati dei momenti e dei percorsi formativi che consentano di svolgerà appunto in maniera rigorosamente tecnica e scientifica un'attività che può rivelarsi di fondamentale importanza
Sia per quanto riguarda ovviamente
La analisi dirigente dell'accaduto e anche il l'acquisizione di elementi che consentano di di di non ripetere eventualmente ingresso nell'avvenire Floris che si dovessero essere verificati fermo restando che questa attività non dovrebbe avere nessuna valenza se non quella appunto di una suite rivisitazione da parte degli stessi protagonisti del dell'evento insomma di quanti degli operatori che hanno vissuto l'evento senza alcuna finalità di tipo ispettivo quant'altro
E poi i e sarebbe anche un momento di fondamentale importanza PRI gli stessi operatori voi sapete bene quanto gli operatori penitenziari degli operatori sanitari
Siano esposti al rischio di ricadute negative nell'affrontare appunto situazioni così drammatica
E questo sarebbe un momento anche per
Consentire alle persone di affrontare una situazione che può Hobbit obiettivamente turbare la serenità e la e l'equilibrio di quanti si trovano a fronteggiarla quindi di affrontarla in maniera molto più diciamo Serena adeguata quindi io salutò con favore questo questa unità di intenti che emerge già
Da questo chiacchierata di stamattina questo tavolo
E mi auguro che appunto il Provveditorato regionale nella sua veste di soggetto istituzionale deputato anche alla formazione Possa essere adeguatamente
Impegnato in questa attività formativa grazie
Francesca
L'ufficio trattamento del ritrovato
Gros normalmente Mary imbarazza uno figuri a più miti due serve soprattutto
Mi permetterei di rimanere seduta perché non sono abituato a una una così importante non sono abituata un contesto di questo genere sono molto più operativa
Ma devo ringraziare i colleghi di ragione Bruno in particolare che si è impegnato su questa su questa su questo fronte
Perché si permette di l'importanza di questo fatto ci permette di sottolineare l'importanza che si è voluta dare a questo momento
Che è un momento non l'abbiamo voluto proprio definire un momento seminariale c'è un momento di confronto un momento di
Di apertura dei nostri due sistemi e mi spiego un po'perché mi fa piacere una cosa tutto sommato potrei assolutamente evitare mio intervento che è stato ampiamente
Preceduto da quello di Marina argentina
Avrei detto le stesse identiche cose e questo mi fa piacere perché tutto sommato lavoriamo insieme a Marina solo un anno
Ma era votiamo su sui medesimi su su sulle medesime cose spero di poter raccogliere in maniera adeguata il testimone dei colleghi precedenti tanto il provveditore quanto del collega Bonfiglioli che hanno tanto ben lavorato
Sulla costruzione di questo sistema
Infatti io devo dire che fa abbiamo trovato tutti sapete che siamo tutti nuovi di incarico al Provveditorato regionale abbiamo trovato un treno già pronto questo è stato una grande passo avanti
In una su un territorio tanto importante qual è il territorio della sanità penitenziaria ovvero della tutela della salute detenuti
E quindi potrei forse superare tranquillamente il mio intervento legittimo leggete quello di Marina che va bene mi ero fatto due appunti
Ero andato a riprendere un uno scritto che è stato emanato subito dopo la riforma perché primissimo accordo della Conferenza Stato-Regioni del due mila che sottolineava in un passaggio in base al principio della leale collaborazione istituzionale
Sanità ammisero della giustizia eccetera eccetera si impegnano a garantire tramite interventi basati sulla qualità l'equità e l'appropriatezza
La tutela e il recupero sociale dei detenuti e degli internati dei minori sottoposti a procedimento penale in grado di collocarsi in maniera armonica nel contesto dell'attuale organizzazioni nella riprendere questo che era un passaggio della primo tentativo di accordo che la conferenza unificata sottoscritto nel due mila su cui nel due mila otto subito dopo l'emanazione del DPCM del primo aprile come sapete che c'ha scosso un po'tutti ci ha lasciato un po'tutti
Perplessi sulla adesso che si fa
Mi è venuto in mente mi richiamava alla mente un'affermazione che spesso faceva un direttore penitenziario adesso intenzione
Che di quindi una persona sola di grande esperienza che diceva
Forse non ci rendiamo conto ma come Amministrazione penitenziaria siamo davanti a una situazione epocale forse vocale per le amministrazioni dello Stato perché insieme alla sanità
Siamo chiamati a lavorare compari titolarità compari responsabilità su un unico oggetto e mette mettendo insieme ognuno le sue professionalità le sue competenze e per un unico fine
E tante volte ripetuto su questo perché in effetti è vero forse difficili solito ci si sente sempre un po'ospiti degli altri ma non cui condividiamo tante responsabilità
Condividiamo le responsabilità
E le condividiamo in maniera totale mi spiace non voglio mai parlare di medicina difensiva non voglio mai parlare di organizzazione penitenziaria difensiva ma sappiamo che tante volte ci troviamo anche davanti alla necessità di dover giustificare le nostre scelte di dover motivare le nostre le nostre azioni
Perché comunque il cittadino detenuto un cittadino che temporaneamente affidato allo stato e di cui lo Stato deve prendersi cura ma di cui lo Stato cura in particolar modo la corretta
Tutela la corretta esecuzione della
E questo è veramente e allora sono veramente d'accordo con Marina che mi ha completamente tolto l'intervento guardi con forse dieci anni per un processo culturale così profondo e così importante non sono tanti dieci anni forse sono appena bastati per tracciare le prime linee per disegnare il quadro generale di riferimento ma dopo oratore penitenziario quali mi sento e che nella quotidianità del mio ufficio vede sistematicamente delle sistematicamente affrontare problemi pratici concreti reali sulla tutela delle persone detenute sulla loro migliore
Anche collocazione rispetto alle problematiche che presentano mi sento di dire che abbiamo ancora tanta strada da fare credo che ci sentiamo con Antonio Pellegrino un giorno sì e un giorno buio pure o un'ora sia un'ora pure sulla migliore collocazione di un detenuto che presenta problematiche a volte al limite della patologia a volte che sono semplicemente di carattere comportamentale quindi chiediamo non istituzione penitenziaria di essere aiutati ad affrontare qualcosa che di sanitario forse sa poco
Però sappiamo quanto sia importante come diceva giustamente il nostro provveditore la buona parola di un medico il medico che sappia farsi interprete anche delle esigenze dell'amministrazione penitenziaria
In termini di correttezza del contesto dico di capacità nel contesto di accogliere perché forse quello che dimentichiamo spesso è che noi abbiamo la cura di queste persone queste persone sono affidate alle nostre amministrazioni mi sento di dire alle nostre amministrazioni in contemporanea e hanno una serie di limitazioni della libertà personale dei movimenti personali
Sensibilmente scrittrice tranne che sto male e il medico che sta dall'altra parte dell'istituto ci passano dieci cancelli ci passano dieci persone che mi devono dire dissi
E che tutto questo inevitabilmente del determinano i detenuti una situazione chi è e sposta a diventare patologicamente interessante
Allora e da operatore penitenziario che mi sento di dire
Sono stata fortunata perché salgo su un treno già pronto ma su un treno che deve continuare a camminare da approfondire ed entrare più nel dettaglio come avverrà anticipato Romolo
Abbiamo voluto cogliere con il provveditore anche a seguito delle nostre visite in tutti gli istituti penitenziari che sono state soltanto delle prime visite conoscitive ma che vogliono vogliono avere ancora un seguito insomma di maggiore approfondimento
Ma anche attraverso l'ascolto di tutti gli attori del sistema penitenziario abbiamo voluto cogliere alcune sollecitazioni
Che sono state le sollecitazioni che ci vengono dalla quotidianità anche in questo Marina mi ha preceduto sicuramente i livelli apicali degli istituti e immaginiamo pensiamo di poter dire che anche a livello regionale di coordinamento arrivano col più alto
Hanno raggiunto un ottimo livello
Perché vediamo che anche dagli atti che sono prodotti c'è collaborazione c'è sinergia c'è unità di intenti
Però adesso va fatto un passo in più non dimentico ce lo ha ben impressa nella testa la riunione che abbiamo fatto con i referenti della sanità territoriale in provveditorato
Perché i medici che ci hanno chiaramente detto nessun problema con la direzione dell'istituto ormai ci intendiamo ma con la gente di sezione faccio fatica a parlare
Con la gente di sezione faccio fatica a far capire qual è la mia esigenza del quale cercando di cogliere la sua ecco questo allora è il passo successivo che dobbiamo fare quello di scendere nella concretezza e nell'operatività e trovare fare in modo che i nostri operatori mai mossi o Petraroli operatori front office io anzi chiedo aiuto a tutti voi
Per capire quale può essere il sistema migliore per raggiungere la gente che sta in sezione per fare in modo che gli operatori del Front Line abbiano chiaro che cosa significa collaborare e lavorare insieme e parlo tanto per i nostri ruoli dell'amministrazione finanziaria
Quanto per i ruoli della sanità che probabilmente debbono entrare un po'più nel vivo della dimensione di reciprocità
Perché questo è un passaggio che ancora deve essere fatto questo adesso la diffusione culturale il sentirsi unicum
è un passaggio che deve essere ancora fatto e lo abbiamo accolto e raccolto proprio nel corso delle nostre visite ammonimento alcuni esempi ma anche se vogliamo di carattere poco banale ma che banale non solo se pensiamo a a riverbero che hanno sulla quotidianità istituzionale
Mi sono le cose che mi registro quando scrivo
Tutte le volte che ci incontriamo il noi e il loro i medici che chiedono tante visite fuori Esterne e i nostri nuclei traduzione de Solinas in estrema difficoltà e lo sono ed è un dato di fatto
E tali quando chiedo al medico perché tutte queste visite Mario risponde ma io non ho una strumentazione è vero che spesso torna nessun dei codici bianchi non c'era nulla di urgente ma io lo potevo sapere se non attraverso uno strumento di diagnosi che mi accertaste questa cosa allora forse è bene che ce le diciamo queste cose forse è bene che questa consapevolezza comincia a diventare cultura comune condivisa
E la momento di oggi vuole essere proprio questo innanzitutto quello di raccontarci su tutti i livelli che cosa si sta facendo sul livello regionale comma bene anticipato Romolo stiamo lavorando a una riedizione delle linee di prevenzione sul suicidio per la per la prevenzione del suicidio
Perché sollecitati dal nuovo piano nazionale che state emanato nel luglio scorso sottoscritto in Conferenza Stato-Regioni sollecitati anche con degli elementi di novità
Che ha attengono sicuramente una maggiore sensibilizzazione dei depuratori
Ma chi te lo fa guardare anche un pochino oltre il piano nazionale ci dà dei suggerimenti è estremamente interessanti sul coinvolgimento dei detenuti
Allora l'idea e anche di dire sul piano locale con possiamo sensibilizzare la comunità dei detenuti ad essere attenta alla problematica del compagno di stanza
Ad uscire fuori dal problema culturale delle se parlo vengo considerato un delatore quanto piuttosto entrare nella dimensione di aiuto
E è un elemento importantissimo perché in effetti vero quello che Pietro Buffa sostiene tante volte mi sono gli studi che numericamente le persone più vicine detenuti sono pochi detenuti vedete sicuramente noi più saliamo negli acquisti diventiamo lontani
Quelli sono sollecitazioni importanti che nel Piano regionale che andiamo a riformare rispetto a quello che era stato già fatto che era assolutamente molto operativo gli avanza ancora più nel merito quindi stiamo facendo questo
Stiamo lavorando su questo aspetto della formazione che avrà questi due elementi due momenti diversi uno che vuole focalizzare l'aspetto della prevenzione del suicidio e la messa in campo di tutte le strategie possibili davanti a quello che come ha detto giustamente
Tavolo paniere l'evento critico per eccellenza dal quale tutti vogliamo sottrarci
E ma perché non deve accadere non perché non vogliamo avere responsabilità
Ma anche quello di andare a formare di più ad una cultura comune i nostri ruoli quadro quindi uno degli interventi formativi che vorremmo che verrà realizzato in due o tre edizioni Andrea riguardare in ogni quadro dell'amministrazione penitenziaria e non a caso vi abbiamo chiesto di conoscere quanti sono oggi i responsabili delle unità operative o comunque a parere delle direzioni quello che riterrete importante come ruolo di snodo e dei controllori insieme ruoli quadro della sistema sanitario in modo che possano parlarsi condividere condivide le procedure
Affrontare casi che hanno costituito delle criticità
Perché soltanto a nostro parere a partire dalla quotidianità e dal caso pratico che si è verificato che possiamo andare a ricavare proprio una sorta di del briefing
Un miglioramento della nostra attività istituzionale andando sempre più verso questa che è sicuramente una sfida della riforma
Ma che credo sia quello che non può non interessare in particolare non può non interessare l'amministrazione penitenziaria
Che ha
Nelle sue competenze nelle sue finalità istituzionali e costituzionali il trattamento la sicurezza che non possono prescindere dalla tutela della salute nell'unicum che la persona detenuta rappresenta grazie
Ritornata la presenza in aula Borisov Sigismondo consigliere regionale
Collegati da solo al solito aggiudicarsi
Sono
Sì tutte le volte iniziative
Convento sul modello moderato
Nel senso che il convegno
File Francesca Renzi
Testimoniando proprio quotidiano è stato usato il matrimonio allora Bergamo siamo ancora in una fase come il fidanzamento può contrastare sacrifici
No corpo unico dell'avvocatura coppie di fatto però
Secondo me doveroso forse siamo nella fase diceva
Va be'in cui ad una decisione di legge la decisione dei ghetti Sonia organizzazione che sia andata definirà anche con la dedica due mila sedici
Della giunta regolamentare sanità penitenziaria seconda tenutasi dobbiamo monitorare era sta succedendo e cercare di risolvere appianare modificare il quadro che ci permette di essendo il vero poi come diceva opinione che le sofferenze ciascuno responsabile per copiare competenza sapendo che si è nel complesso responsabili della persona che nella nella struttura penitenziaria indicati nei servizi
Che si devono occupare la sua salute della sua formazione del suo percorso di reinserimento lavorativo della funzionalità quando
Do adesso Pellegrino che
Deve essere coordinatore dei referenti aziendali senza ringraziare voluto
Regionale produce
Sorvolo presa d'aria per completezza il ruolo presenziare
Grazie Bruno grazie anche di averci ospitato in questo posto così prestigioso buongiorno a tutti
E
Parto su dal punto di mi arrivò nel senso che questo voleva essere quando è stato pensato un incontro di lavoro in realtà diventato qualcos'altro di più bello del più importante forse è giusto così
Arrivo poi dopo spiega perché dico forse è giusto così EUR perché un incontro di lavoro la riforma della che ha trasferito competenza sanità penitenziaria esteri giustizia alle altre vecchia di dieci anni vero ma per i primi anni non è accaduto assolutamente nulla quello che dico sovente i colleghi e che cambiato solo chi pagava lo stipendio nel senso che non pagava più l'amministrazione penitenziaria Nietzsche giustizia ma non vadano pure a casa
Col tempo necessario opportuno perché tutte le cose debbono maturare per maturare un sogno
Di tempi e spazi
Si sono create delle situazioni diverse quindi le opportunità per effettuare dei dei veri cambiamenti che potevano essere nella mente del legislatore ma non immediatamente precedenti nella quotidianità
La Regione Piemonte no non lo dico per piaggeria o perché Marini qui di fatto è avanti rispetto alla riforma
Della sanità penitenziaria questo cordone dell'ironia romana con i coordinatori regionali e delle altre regioni
Quanto meno è avanti nella dal punto di vista delle norme noi tutto ciò che è stato previsto dal dalla normativa nazionale sta reso cogente anche a livello anche a livello regionale negli ultimi anni questo è stato fatto in assoluto collaborazione Provveditorato oggi con Francesca Valenzi
Io ieri con con coloro che l'hanno che vanno cioè perché dico questo dico questo perché tra le altre cose che la Regione Piemonte si è inventata è stata proprio la figura del referente aziendale per iniziare non era prevista dalla nazionale
Era una Finzi come avveniva rilevato tutto il personale
Che già lavorava negli istituti occorreva qualcuno che portassero interna all'istituto che garantisse nel tempo un passaggio culturale e quindi che garantisse negli istituti entrasse le no del della sanità territoriale pubblica entrasse anche lo stile di lavoro l'attenzione l'attenzione alle persone è ovvio che
Questo è stato un segnale forte perché il referente aziendale non può essere uno che sta in un ufficio dell'altro a firmare solo dei documenti ma deve essere uno che abbastanza quotidianamente ma negli istituti proprio per no per visitare le persone nata vedere come funziona e quali sono i gli elementi che della del lavoro quotidiano possano essere possono essere migliorate
Perché questo perché la riforma possiamo definirla un grande momento di democrazia uno dei grandi momenti di democrazia
Della vita politica e civile italiana perché ha voluto restituire uguali diritti di cura ai soggetti detenuti rispetto ai cittadini detenuti rispetto ai cittadini liberi
Apparentemente queste possono sembrare
Forse banalità possono sembrare affermazioni di principio in realtà se è un medico dipende da comandando direttore Fox non è assolutamente come dire libero non non vorrei essere frainteso non è assolutamente non si può non ha la cultura del servizio pubblico che è assolutamente terzo
A suo al suo paziente e e quindi questo però era la storia questo è la cultura che ci porta dietro quindi non tutto può venire veloce
Abbiamo avuto immediatamente l'idea negli anni scorsi che occorresse quando la Regione sul posto il problema
Che il servizio sanitario fosse diverso nei diversi istituti e quindi si è procurato il posto il problema di trovare informare la qualità nell'assistenza ai cittadini ritenuti no istitutore la Regione ce ne sono ben dodici è apparso fondamentale elemento formativo come base niente quindi l'anno scorso sono stati fatti bene tre il percorso di formazione che hanno visto coinvolti nemici infermieri io sotto il personale sanità della regione ma proprio da questi eventi formativi avvenuto ancora di più
La fuori la necessità di lavorare formazione congiunta cioè ma migliorare l'integrazione tra servizio come dire di sorveglianza e il Servizio Sanità
Questo da questo nasce quello che i colleghi che mi hanno preceduto che hanno già raccontato cioè l'idea di un di un momento formativo per i livelli apicali sul senso sulla significato della riforma che non può essere imposta solo perché legge ma deve essere compresa nel significato etimologico aperta quindi deve essere fatta propria da tutti a prescindere dalla camicia della divisa indossata va uguale dignità significa non sudditanza uno rispetto all'altro ma collaborazione confronto quotidiano rispetto ai problemi
Non possiamo pensare che tutti i problemi si affrontino esclusivamente con dei protocolli con delle regole occorre migliorare
Quella che comunicazione tra le persone sia tra la gente cerniera tra la gente medico tra il direttore referente di presidio deve assolutamente entrare l'abitudine al confronto
Di fronte troppo bene piccole o grandi che siano problemi quotidiani piuttosto che problemi di sistema problemi di organizzazione solo da questo confronto con con esito una decisione percorso comune si può poi arrivare ad esecuzione delle soluzioni che siano efficaci e che soprattutto siano fattibili perché quando l'esempio che faceva Francesca dominante
Non ho la scorta portar fuori il detenuto no no l'apparecchio Rex per vedere se ha una frattura o no e dove la soluzione abbiamo tutti ragione abbiamo tutti torto rispetto al fatto che la frattura deve essere diagnosticata
E quindi occorre imparare parlarsi per trovare soluzioni possibili di volta in volta e proprio per questo che credo aumenta della primo momento formativo rivolto
Che Francesca chiamato quadri sarà dedicato alla comunicazione si lavorerà esperto una comunicazione esaminando dei casi che hanno messo in crisi il sistema ragionando insieme su quale forse dal quale non sarebbe stata possibile non tanto possibile soluzione possibile percorso per arrivare
Soluzione
Altra cosa importante dico sempre ai miei colleghi soprattutto quelli che Giovani e di carcere che non non è possibile ignorare il contesto cioè non è possibile entrare in carcere pensando di fare il medico come da qualsiasi altra parte però non bisogna smettere di essere medico questo che difende la nostra professionalità adiacente il nostro paziente difende anche quella pari dignità di cui si accennava prima
Metto deve garantire cure assistenza ma come dire e anche il soprattutto in quanto servizio pubblico e anche garante di una funzione etica
è un un'interfaccia tra cittadino detenuto che sta espiando la pena e che portatore di un bisogno di cura e che però anche il dovere di rispondere delle proprie responsabilità rispetto ai cittadini spetta la società rispetto alle alle vittime dei suoi alleati quindi è un'interfaccia etica difficile perché non possiamo ignorare i bisogni delle del paziente ma non possiamo neanche ignorare il fatto che lui ha compito lì dentro ed è costretto ed è costretta a svolgerlo quindi quando parlo di portare la cultura del servizio pubblico all'interno significa portare sicuramente scritti anch'io detenuti ma portare anche dove egiziani tenuti ma sono quelli paritari che abbiamo tutti noi
All'esterno quando ci rapportiamo con il servizio sanitario pubblico
Faccio esempi di farmaci di fascia C piuttosto che viste le attese piuttosto che qualsiasi cosa che quotidianamente ciascuno di noi deve affrontare nel suo rivolgersi al Servizio Sanità
Altrimenti c'è il rischio che come dire si crea il paradosso di di percorsi preferenziali per il cittadino detenuto rispetto al cittadino libero quando mi si chiede Anna perché il signore che bisogna protesi d'anca che detenuto a gliela faccio un esempio a caso
è un anno che aspetta la lista di attesa del CTO per la protesi d'anca per il cittadino libero di un anno e mezzo questo succede anche per i cittadini
Apparentemente sto dicendo e banalità in realtà queste sono le questioni che si affrontano quotidiana
E quindi ma da chiudere riunione di lavoro questo nasceva l'idea con una riunione di lavoro perché si voleva sensibilizzare i direttori comandanti referenti aziendali differenti tipi di Silvio a favorire in ogni modo il fatto che personale accedesse ai percorsi formativi che sono in calendario nei nel due mila diciotto bisogna favorire la partecipazione congiunta partecipazioni in comunione cercheremo il più possibile
Di mettere insieme personale che lavora gomito a gomito tutti i giorni negli stessi istituti in modo che imparino a confrontarsi esperimenti non un un lavoro in comunione e quindi la cultura col tempo possa essere non cancellata ovviamente perché ci sono tante cose positive continuare a portarci dietro ma senza migliorata grazie
Nel senso che volevo fare una considerazione poco come come garante dei detenuti saluto anche la presenza in sala di don Dino Campiotti che il garante di della città di Novara
Perché su questo abbiamo già avuto varie occasioni di interlocuzione ai vari tavoli anche ai tavoli istituzionali della dell'assessorato della Regione Piemonte perché io credo che sia particolarmente significativo fare qui questo punto di riflessione questo inizio di formazione
Ma che diciamo una formazione come è stato ricordato già intrapresa e che appunto ha già una una serie di tappe dette determinate nel prossimo futuro anche perché siamo appunto nell'aula del Consiglio regionale siamo nel luogo dove si decidono le politiche e io da garante e devo dire che sono in parte condivido alle osservazioni del dottor Pellegrino ne ha già detto in altre occasioni io sono qui a dire che rispetto a questo target particolarmente delicato e debole della società
Italiane o comunque la società in generale
Noi dobbiamo avere la consapevolezza che il momento della detenzione e anche forse l'unico momento in cui certe persone vengono a contatto con la sanità vengono a contatto con il loro Pollini sanitari vengono a prendere consapevolezza magari di stili di vita assolutamente disordinati di trascuratezza chi ha vissuto in clandestinità Kia a clandestinamente consumato dopo che o o ha fatto una vita assolutamente diciamo illegale ma anche diciamo fuori da ogni norma del bond del buon vivere questa occasione del carcere è un'occasione in cui secondo me le istituzioni servizi non devono perdere
Quindi mi convince sempre poco l'idea del fatto non dobbiamo costruire costruire dei percorsi privilegiati per i detenuti
Perché il percorso è privilegiato per la società cioè la società a nell'occasione della detenzione di quelle persone di quel trenta per cento tossicodipendente di quel trentacinque per cento
Sta comunitario illegale in in molti casi una opportunità più unica che rara di intercettarne anche i bisogni di sanità e di costruirne dei percorsi che sono a tutela del singolo ma che sono a tutela della società della comunità e quindi tengo sempre sottolineare che no ma lo so che siamo d'accordo ma è una sottolineatura diversa per dire che è vero che valgono le regole di tutti non non possiamo costruire una meccanismo
Che venga diciamo vissuto comunque i rilegge per il detenuto ma dall'altro punto di vista sappiamo bene che è un'occasione che abbiamo per usare la detenzione in modo positivo anche per costruire dei percorsi di vita diversi non solo perché vogliamo recuperare o inserire socialmente e lavorativamente ma anche perché abbia la possibilità di costruire un percorso sanitario che ci permette appunto di rimettere in società una persona che verrà densamente stia meglio di come entrata però era una sottolineatura per condividere un percorso ma facendo anche però attenzione a a dire che stesso togliamo i percorsi preferenziali sappiamo sempre che diciamo poi questi sono gli ultimi degli ultimi e rischiano di essere ultimi anche sì
Ho
Da lire
Volevo dire che cioè il fatto stesso che comunque sono posto dove viene garantito lacunosa
Quella è già diciamo un un grande
Una buona soluzione cioè non perché perché si parla di di legge non riesco a comprendere cioè noi usato per cui stiamo in un codesto
Dove le cure sono garantite indipendentemente dalla situazione ma che ci sono già si trova residenziale diciamo sta al favorevole e il privilegio poi tutto potrebbe essere anche cioè già
I contrasti con l'allora giudice gli stessi diritti
Di chi dei cittadini
Difficilmente
Bene
Cioè non tanto bene contesta
Cioè noi dobbiamo
Siamo dell'assistenza
Non venga meno
Cioè chiediamo se ne segna
Va bene Giovanni Torrente che l'ultimo intervento previsto e poi di abbiamo così vita di aprirà un dibattito e un confronto
Allora vi ringrazio anch'io Vito in questa splendida cornice del consiglio regionale
Molto interessante l'ultime battute fra Antonio Pellegrino Bruno Mellano perché esprimano davvero benissimo quello che probabilmente uno dei maggiori paradossi della carcerazione contemporanea
Non in Italia non solo in Italia chiaramente ma nel mondo intero ne parlava
Del baccano in una sua più famosi libri descriveva il fatto che
è uno dei paradossi del cancerogeno del fatto che laddove la carcerazione si rivolge a soggetti quasi esclusivamente a soggetti terribilmente marginali estremamente marginali
Il paradosso è quello per il quale la carcerazione diviene per questi soggetti la prima spesso l'unica occasione per entrare in contatto con
Le residue forme di welfare State che sono invece garantiti a a cittadini integrati insomma
Chiaramente la salita ama pensate anche alla poco insomma no per uno straniero privo di permesso di soggiorno la carcerazione uno forse nella sua vita sarà l'unico momento in cui potrà accedere a una forma di lavoro leggo lamentato insomma
E questo come dire è uno dei primi non motivi che ci pone e come dire Chili impone di riflettere sul perché sulla natura di un percorso formativo che deve rivolgersi congiuntamente sia a personale dell'amministrazione penitenziaria sia personale delle varie are sanitaria
Io in questo mio bijou brevissimo intervento pensavo di concentrarmi su due altri motivi che ritengo davvero urgenti che ritengo davvero che dovranno essere il focus di questi incontri formativi il primo alla stretta attualità
Io in questi giovani mi sto trovando a scrivere come spesso mi capita uno dei capitoli del rapporto sulle condizioni detentive di Antigone
E avendo mai questo stile un madre a persone che si occupa di suicidi puntualmente mi hanno detto vedi un po'i dati sui sui suicidi e l'autolesionismo
E pensate che proprio in quest'ultimo anno o poco più in quest'ultimo a noi abbiamo l'inversione di tendenza l'inversione di tendenza purtroppo negativa
I suicidi sono stati nove in più rispetto all'anno precedente ma questo vuol dire poco
Interessante purtroppo interessante fare il calcolo del rapporto fra sui CD numero di persone presenti miglia in istituto
E questo ci dice che dell'ultimo anno sono aumentati di quasi due punti percentuali i suicidi nelle carceri italiane e aumentano di quasi tre punti percentuali adesso sta andando un po'memoria possono dal nove al dieci mila dodici in dieci mila le morti in carcere
S'proprio nell'ultimo anno siede di nuovo aumento dei suicidi di nuovo al momento non è morto in carcere
Rimane un dato costante nel tempo il fatto che i suicidi costituiscono costantemente circa un terzo delle cause di morte in carcere quindi una percentuale davvero significativo davvero davvero elevata insomma però c'è questo dato c'è questo dato che proprio in quest'ultimo anno
Dopo diversi anni in cui tendenzialmente il fenomeno andava diminuendo tendenzialmente diminuiscono le morti tendenzialmente di ministro i suicidi e code di nuova abbiamo un'inversione di tendenza
Inversione di tendenza che non è casuale chiaramente non è casuale
Lo sapete tutti perché non è casuale no negli ultimo anno aumenta di nuovo di tre mila unità alla popolazione detenuta
Aumento di tre mila unità quando proprio ieri il ministero degli Interni presentato gli ultimi dati sulla criminalità che ci mostrano come i reati soprattutto i reati per cui tradizionalmente si finisce in carcere siano mai da diverso tempo in costante diminuzione
La normativa è pressoché invariata insomma no
Aumentano i detenuti probabilmente perché sta
Da diverso tempo ormai sta nuovamente mutando il clima
Il clima badate bene non è qualcosa di secondario il clima influisce su diversi campi influisce sulla politica chiaramente influisce
Sull'azione di quelle che noi chiamiamo le agenzie del controllo sociale insomma qualcosa sta cambiando sta cambiando perché chiaramente come dire l'imputato informatore che ha seguito la famosa sentenza Torregiani pare essersi esaudito
Il consiglio di Europa chiuso il fascicolo Italia insomma
Gli stati generali hanno prodotto tanti bella tanta bella documentazione si è arrivati a un passo dalla riforma gradimento penitenziario di cui pagava Bruno Mellano
E questa riforma probabilmente un po'da un po'di tempo rimane ancora in un cassetto insomma
Questo come dire produce chiaramente un impatto lancia dei messaggi più o meno espliciti insomma
Di cui come dire io ho lavorato fino a non tanto tempo fa in carcere di quindi la cui chiedi tra detentiva insomma certe cose si vedono chiaramente quando cambia il clima quando cambia il clima in maniera negativa impegni Kimi
Questo su questo la letteratura sul tema è pressoché concorde
I primi segnali si vedono appunto su questi aspetti si vedono sulla vita delle persone
Quando muta del clima immediatamente abbiamo un aumento dell'autolesionismo immediatamente abbiamo un aumento di quei fenomeni che cantano diamo sotto l'etichetta eventi critici abbiamo un aumento delle morti
Quando come dire il clima nelle politiche penali delle politiche previdenziali e torna a essere di stampo pareva ardentemente repressivo ecco che immediatamente questi fenomeni un per quasi una formula matematica
Difficilmente spiegabile in venti secondi ma che a monte processi sociali che sono stati
Ampiamente studiati in letteratura
Questo per dire che cosa per dire che nel momento in cui ci siamo seduti a un tono al tavolo per riflettere su come pensare un percorso formativo lo abbiamo anche inteso credo perlomeno da parte di alcuni di noi come anche una forma di l'esistenza nei confronti di una come dire dei confronti dello shop dei confronti dell'interruzione di un percorso di riforma che invece sembrava attuato sembrava essersi implementato in questi anni quindi una resistenza che si fonda appunto sul suo riflettere sul riflettere sul perché di determinati fenomeni Sunifredo suo riflettere almeno questo dal mio punto di vista sul rapporto tra il clima penitenziario le scelte organizzative e certi fenomeni fenomeni più de drammatici che
Si verifica no all'interno del contesto penitenziario quindi come dire
Se come accennava in precedenza Antonio Pellegrino i primi incontri impegnamo concentrarci sul discorso dell'autolesionismo e suicidi è proprio in quest'ottica ecco appunto nell'ottica dei in qualche modo porre delle forme di
L'esistenza nei confronti di un clima che invece pare andare di nuovo verso un
Un pessimismo diffuso
Dall'altro punto di vista ovviamente i temi da trattare sono molti la riforma della sanità penitenziaria messo molti temi
Sul tavolo insomma a me piace s'sottolinearne uno perché me ne sono occupato in questi ultimi mesi in questi ultimi mesi ho fatto parte di una commissione ministeriale che tra le diverse cose si sarebbe si è occupata del
Della riforma gli aspetti sanitari all'interno del carcere
Abbiamo tentato di intervenire su diversi aspetti appunto tra tra un po'di tempo sapremo se qualcosa si traduca in un testo normativo
Uno di questi che vi piace ricorda in questa sede che credo che debba essere oggetto del percorso formativo
Riguarda un tema su cui abbiamo molto dibattuto in Commissione
Dopo un po'lungo dibattito su questo la Commissione era davvero spaccata
Abbiamo deciso avevamo deciso di inserire all'interno di ordinamento penitenziario una norma che in qualche modo ricordasse e poi vi dirò perché uso questo questo termine
Un obbligo di certificazione di denuncia da parte del personale sanitario e nella norma abbiamo scritto in particolare al momento dell'ingresso in carcere nel caso in cui nella persona visitata si ravvisasse o dei segnali che portino a ipotizzare che la persona sia stata vittima di maltrattamenti
Si tratta di una no ma dal punto di vista giuridico inutile
Inutile contesta giuridico perché come dire richiamate mille altre normative non richiamate nei vari codici deontologici e tra ciò nondimeno e su questo devo dire che è stato fondamentale l'intervento del Garante nazionale
Si è deciso di inserirla all'interno di un testo che riforma ma l'ordinamento penitenziario in qualche modo a mo'di manifesto perché tutti quanti sappiamo in molti casi che abbiamo seguito in questi anni da da diverse prospettive tutti quanti sappiamo che quel concetto a cui si faceva riferimento prima dell'autonomia professionale in carcere tutt'altro che scontato
E tutt'altro che scontato ed è difficilmente implementarli del solo esclusivamente attraverso una riforma in primis necessario un come dire
La formazione di qualcosa che non è scontata e non è scontato soprattutto in carcere di una cultura professionale di una cultura professionale che rivendichi qualche modo l'autonomia soprattutto e per aver interamente in queste situazioni in questi casi particolarmente delicate ecco questo è il motivo per cui io ritengo
Ciò nondimeno dovuto coinvolgere nella formazione sia personale sanitario sia consono Annalisa sanvitese e Q nell'ottica di il più possibile creare una cultura condivisa soprattutto queste
Grazie
L'altra giovane il torrente appunto ricercatore dell'Università di Torino dipartimento giurisprudenza che tutta l'alto appunto partecipe di questo dato sulla formazione sugo le definizioni appunto anche del piano regionale
Di prevenzione del suicidio abbiamo almeno un quarto d'ora venti minuti salutiamo presidente ciao
Per domande o per richieste di di chiarimento di approfondimento se si ritiene è molto semplice avete un microfono davanti via ma il banco perché siamo punto nell'aula del Consiglio regionale
Non è obbligatorio però sappiate che riparte il giro facciamo un'altra ora e mezza di convegni no
Mi chiamo niente
Sì se
Schiaccio il bit il
Bottone verde si presenta sì perfetto
Va
Sì
No
Va be'comunque ciò vuol rispondere a proposito seconda domanda
Grazie la cogliamo con altre domande io interventi se ci sono oppure sì
Sì si presenta scaccia Boulton
Ecco cioè
Non
No
Ma
Però potrebbe sono veramente dicendo sono pochissime ma non generale il taglio chiamiamo
Lavoriamo dentro di loro da otto anni di carcere minorile una grossa responsabilità quindi lei ringrazio questa sedia per la formazione c'è stato Presidente ci sarà subemendamenti molto perché sulla formazione integra fondamentale segretario confrontarmi comunico che il legislatore non permettono ad alta velocità sono
Le figure professionali
Evidenzia via perché ad esempio ho sentito un secolo questa metto medico sono ma siccome noi
Dai facciamo un grosso errore che abbiamo ancora presidenziale perché dietro alla parolacce tentare di lancia dura indenne formazione grazie
Sì scivolone pericolosissimo in quest'ultimo ambito di FIAT chiederei a Romano Panis dà una prima risposta magari interpretando quello che ha voluto dire il provveditore e comunque Romolo Pani e responsabile del settore formazione delle prove di fatto
Non faccio l'avvocato
A
Pazienti sì morto
Allora no io provò a interpretare il pensiero del provveditore nel senso che sicuramente la fase di transizione come tutte le fasi di passaggio
Ha comportato qualche momento di difficoltà qualche incertezza qualche dubbio
E conseguentemente devo dirlo da direttore
Mi son trovato talvolta appunto nella nel al primo impatto con la riforma rispetto a un sistema che era invece un sistema consolidato nel tempo ad avere qualche qualche difficoltà e quindi fra virgolette a rimpiangere il vecchio sistema ma credo che questo sia nella natura delle cose insomma
Le le riforme come si diceva prima necessitano di una metabolizzazione di una sperimentazione sul campo perché il legislatore detta le regole ma poi i le cose vanno camminano sulle gambe delle persone che dovevano appunto attuato queste queste Nobel normative per cui forse in questo senso può esserci può aver dato l'impressione che il provveditore di richiamare una maggiore fluidità di di di di rapporti nella nella
Nel sistema precedente ma
Nel corso del tempo coi tante tanti dubbi sono stati
Risolti e quindi ritengo che anzi oggi
Si sia veramente molto molto avanti sotto questo profilo proprio perché quella condivisione del linguaggio del quale parlavamo prima e sempre maggiore da senta implementata
Stanno incontrando due sistemi abbastanza impotenti
Perché anche la sanità ha imparato ad esserlo meno quando ha dovuto fare i conti con il controllo della spesa sì tendeva testuale quindi non è così semplice integrazione ci si sta rispetto alla prevenzione
E vero i limoni i momenti di sensibilizzazione sull'importante come fondamentale che al momento di sensibilizzazione secco qualcosa presente ma quello a cui lei faceva riferimento sulla proposta da Torino ha esitato l'indicazione forte della direzione sanitaria tutti i medici
Di approfondire l'elemento anamnestico
Familiare
Dei dei soggetti nelle fasce di età più a rischio rispettato ma apostate avviare tutti quelli che avevano anche semplicemente un'anamnesi familiare positiva quindi senza sintomi
Ad eventuali controlli quindi seguendo lo stesso criterio di prevenzione che si fa
Per redenzione Serena in Piemonte ci sono solo due istituti che ospitano detenute dorme
Non è almeno a Torino non è su base volontaria ce l'andiamo al due
Due ginecologo no vanta cento detenute più o meno viaggiamo su questi numeri che entrano tre volte la settimana quindi diruti per esempio la visita viene fatta a tutti i nuovi ingressi il Pap test viene fatta a tutti gli esami
Ematochimici vengono fatte a tutti proprio perché la maggioranza si maggioranza delle dei soggetti sono soggetti a rischio amministrati sono tossico che i Cobas
Spesso senza fisseremo
è chiaro Torino è una situazione come dire più importante rispettino umani ma il lavoro che sta facendo la Regione di provare ad estendere il più possibile le pratiche virtuose a tutti gli istituti
è ovvio che la assistenza di base dovrà essere garantita dappertutto assistenza più specialistiche in caso di bisogno livello superiore prevedere lo spostamento toccano impensabile pensare grazie sistema sanitario uguale a quello di Torino dove ci sono ottanta detenuti rispetto a mille trecento sì la per questo cd è quello per cui accennava pressava Nancy prima ci si parla molto per capire qual è il posto migliore per cui per i bisogni di cure del singolo detenuto per la prevenzione invece un lavoro che si potrà fare con come dire gradualmente perché poi le incombenze sanitario nell'immediato bisogno di cure immediate deve rischiano sempre col prendere la maggior parte attenzione ci sono privata chiudere prevenzioni difficili come quelle di GM da far passare detenuti come quell'educazione
Hai voglia a Lecce Torino presente abbiamo dovuto vietare l'acquisto di dolce coloro che chiede avevano invito speciale per diabetici perché non ha senso che la sanità vita avrà cura letti fornisce l'invito di un certo tipo e che compirà torta o la Coca Cola cioè ed è proprio difficile far passare questi tipo di cultura nella popolazione dei quasi impossibile quella dell'appropriazione della Q
Nel senso che primo a doversi porre in condizione di curarsi meglio possibile rispettare anche semplicemente una senza una regola la terapia gli orari e così via il paziente incarcerare così scotta
Finiamo solo il giro c'era la dottoressa Coliva
Ma cioè va be allora se quell'aggiunge
Spendiamo
Allora due caccia definiscono ce li in rosso possibile certo
C'è
Collega la responsabilità
Danno entro tre volte la settimana ginecologo fatto generici
In base inutile
E ovviamente gli esami da fare derivano inglesi David sarà lo specialista cioè cosa però tendenzialmente in esame
Io vorrei chiudere per dire che effettivamente forse si vero il paradosso che diceva il dottor Torrente io lavoro nella sanità e vi posso garantire che i mezzi sono sempre meno e che ci sono difficoltà a garantire certi diritti per quanto riguarda l'ambito della salute ai cittadini cittadini si trovano in situazione anche ancora di più di marginazione e che questo mi pare che perché forse
Il contesto non so può rappresenta l'occasione e per questi soggetti per avere delle cure che forse all'esterno difficilmente potrebbero essere a loro garantite io a un certo punto ecco dicevo all'inizio mi sono sempre occupata di creare di creare di partecipare alla costruzione di un sistema che non fosse né migliore né peggiore ma sistema dove venivano garantiti gli stessi diritti
Che fosse uno dei tanti servizi della sanità però io mi rendo conto effettivamente a volte faccio queste riflessioni quando mi rendo conto della difficoltà per i suoi soggetti anziani i soggetti che si trovano e-mail situazioni di difficoltà e che non vengono comunque conosciuti e che non e che purtroppo si trovano Annona essere tutelati curati e vengono anche abbandonati pietre quindi tenuti a chi ama avviene cioè per come abbiamo
Ieri costruito questo sistema è questa attenzione rappresenta invece proprio un'occasione perché di posso dire che oggi nelle casse della Regione Piemonte
Cioè non non c'è un detenuto che non viene prete certo non viene curato che l'aspetto della sua salute viene messo da parte di c'è un sistema che fai in modo che ci si fa carico dei suoi problemi
Grazie
è un'affermazione manco un impegno e secondo me non è solo un'affermazione
Perché obiettivamente come diceva il presidente Boetti noi siamo qui a registrare ancora nel due mila diciotto la mancanza della famosa cartella clinica il diario clinico informatizzato pur avendo la regione Piemonte che prima di altri più di alta aveva anche investito su uno strumento diciamo autonomo adesso sappiamo dell'indicazione giunta da un accordo nazionale come Federsanità Anci del provveditorato per un strumento che fato fa leva su affisso alla giustizia quindi
Su uno strumento operativo che c'è già ovviamente si innescherà hanno inevitabilmente problemi e questioni anch'io ne ne posso portare qualcuno al quale ma verrà riservatezza dei dei dati la
Il difficoltà di gestire a compartimenti stagni in alcune cose alcuni provvedimenti che possono essere utili
Ad un settore quello giustizia però posso essere utile anche Astorre sanità ma magari non al contrario va be insomma quindi questioni non da poco che però sono diciamo su una rampa di lancio di un lavoro che insomma almeno in nelle proposte operative dovremo sicuramente nelle prossime settimane nei prossimi mesi ritornare all'attacco e capire anche
Nel momento in cui ci si dice che c'è stata una sperimentazione positiva nella regione Calabria cercare di capire stesso come queste sperimentazioni questa montagna di stampa delle sperimentazioni poi quando funzionano alla fine magari chiudiamo anche
In alcuni casi magari invece la sperimentazione come quella della cartella clinica informatizzata della Regione Piemonte ha avuto una serie di sperimentazione anche significative peso superato lo lo strumento almeno
Sembra superata dalle decisioni nazionali e quindi abbiamo però un compito su cui
Lavorare per avere degli strumenti condivisi e quanto è
Più importante di avere
Condivisa in tempo reale uno un diario clinico della singola persona nel momento in cui viene poi spostato di carcere o semplicemente preso in carico da figure diverse di sanitari nell'ambito assesta detenzione nello stesso l'istituto
Allora finisco qui se non ci sono richieste d'intervento ricordiamoci questo pur avendo quest'aula significativa pur essendo in un ambito
Così forte se fosse in pole intimorisce è un seminario quindi anzi prego se schiaccia il pulsante dice che sono
Questo tale
Il va bene
Di
Il mestiere ma anche la definizione di obiettivi che devono essere Kiowa e e Conti
Oggi per voi baroni lecita e vi ringrazio
Grazie grazie anche per questo intervento
L'ho citato prima in una dei vari interlocuzioni tra avuto io ho il senso della responsabilità di un lavoro che abbiamo cominciato ma per essenzialmente colpa mia
E dell'ufficio del garante non abbiamo portato avanti con i tempi diciamo dato però sicuramente qui pubblicamente lo voglio dire noi abbiamo iniziato un monitoraggio come sanno responsabili aziendali della implementazione della delibera regionale due mila sedici
Il tavolo interistituzionale voluto dall'assessorato la Regione Piemonte ha definito un sottogruppo per il monitoraggio in questo sottogruppo siamo ha poi tutti qua
Nelle prossime settimane sicuramente faremo quella parte di lavoro che è proprio lo screening di che cosa sta succedendo a fronte di una delibera che ormai si è in parte sedimentata e come
Le schede di monitoraggio semestrali che sono state inviate che sono state compilate
Dai referenti aziendali quindi un lavoro che è in itinere grazie a tutti per essere intervenuti qui grazie per gli interlocutori degli organizzatori che hanno scelto
Con me questa How là per fare questa Gionata di approfondimento perché ripeto credo sia utile anche per i decisori politici sapere poi come le loro decisioni hanno
Vita e e dando vita ad una nuovo servizio grazie grazie a tutti
Capello
E
Per