Modello contrattuale e rappresentatività. L'accordo tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria: una svolta nelle relazioni industriali?

Vi ringrazio della partecipazione diamo avvio a questo seminario modello contrattuale rappresentatività l'accordo tra CGIL CISL UIL e Confindustria una svolta nelle relazioni industriali
Abbiamo salutato con molta attenzione questo accordo perché siamo convinti che migliori e più avanzati e relazioni industriali
E un rilancio della contrattazione collettiva affidata sia i soggetti di parte datoriale che sindacale
Non può per fare bene al rilancio dell'economia italiana e quindi la nostra associazione ha organizzato questo seminario ma intende anche preparare un numero il numero trentuno della nostra rivista dedicata appunto a questo accordò e quindi alle valutazioni che le parti sociali e politiche possono dare su di essa
C'è però un altro aspetto prima di presentarvi gli gli oratori che vorrei rimarcare c'è questo accordo valorizza anche molto il ruolo dei corpi intermedi
Per le organizzazioni sociali politiche delle associazioni
In una fase in cui invece la tentazione delle soluzioni populistiche oppure dell'uomo solo al comando può indebolisce sia i corpi intermedi ma rendere anche più deboli gli stessi lavoratori
Invece questo accordo si muove in direzione contraria vuole rafforzare il ruolo dei corpi intermedi dalle organizzazioni sindacali è dato reali
E quindi permettere loro di svolgere un positivo protagonismo nella vita del Paese
Il tutto questo discuteremo adesso con il professor Mimmo Carrieri dell'Università la Sapienza di Roma come sapete Mimmo Carrieri si occupa da tempo di questi problemi quindi sentiremo l'analisi che gli farà di questa tematica e poi ci saranno Franco Martini segretario confederale della CGIL
Poi Roberto Benaglia dirigente della CISL e perché purtroppo Gigi Petteni è stato trattenuto altrove non ha potuto raggiungere la nostra sede
Tiziana Bocchi segretario confederale della UIL Pierangelo Albini direttore di Confindustria Tommaso Nannicini neo senatore del Partito democratico
Conclude poi c'è essere italiano presidente dell'associazione lavoro Westar quindi abbiamo interlocutori sociali di interlocutori politici
Per esaminare un accordo nel quale noi del nuoto noi nutriamo grande fiducia
Se ne parlava da tempo finalmente la volta buona quindi siamo convinti che possa essere utile sia alle imprese sia i lavoratori sia più in generale all'economia nazionale quindi cedo adesso la parola al professor Mimmo Carrieri
Ah ecco prima di dimenticare
Voglio informare che è attiva anche la pagina su Facebook quindi è in corso una diretta sulla nostra pagina Facebook di lavoro welfare e cioè corso anche la ripresa da parte di Radio Radicale
Che alla fine poi consegnerà la documentazione completa dei lavori stessi quindi la parola al professor Gatti
Se buonasera a tutti grazie per questo invito
è un po'che non venivo in questa sala forse e un riaffacciarsi dei corpi intermedi delle grandi organizzazioni collettive all'interno della sede del partito democratico aspetto che va salutato positivamente
Io sarò molto sintetico e do subito una risposta all'interrogativo
è una svolta nelle relazioni industriali è una svolta secondo me il potenziale perché questo accordo che è sicuramente rilevante
Che mette fine a un periodo di contenzioso tra le due parti in relazione regole di gioco la constatazione contiene molti elementi evocano un cambiamento in alcuni casi soltanto però già lo mettono in opera quindi dovremo misurare nei prossimi mesi e anni se le linee evolutive che vengono indicate da raccordo quell'anno effettivamente la giunte
Come analizzarlo allora io alle zero su due piani e il primo riguarda
I temi di natura simbolica di prospettiva che sono indicati nell'accordo e secondo le politiche
Che vengono direttamente chiamate in causa temi di prospettiva
Natura simbolica di portata ampia il primo tema etere batte le parti sociali
Battono un colpo
Chiedono di tornare ad essere protagoniste non solo delle relazioni industriali ma anche a scala più larga delle relazioni sociali nel nostro Paese non è casuale che questo accordo sia stato sottoscritto a cavallo delle recenti elezioni politiche e sicuramente le due parti rivendicano di avere un ruolo più significativo più rilevante di quello che hanno avuto nella scorsa legislatura che e avuto larghe fasi nelle quali ha prevalso un altro approccio quello che che ha ricordato all'inizio nata a fine anno che pensava di poter fare a meno in tutto o in parte in modo più o meno significativo dell'apporto dei corpi intermedi e delle grandi organizzazioni collettive
Quindi è la rivendicazione di un ruolo vedremo quanto ampio e quanto significativo sarà secondo aspetto simbolico che io considero molto rilevante tutte e due le parti di conto
Di voler contribuire attraverso la riforma delle relazioni industriali a aiutare il Paese a fare un salto di posizionamento competitivo di spostare i nostri impresa il nostro apparato produttivo più in alto in quella che noi studiosi chiariamo generalmente la via alta competitività dove si compete cioè tendenzialmente sulla qualità dei processi
E dei prodotti e sulla qualità del lavoro
E un obiettivo importante non si può raggiungere ovviamente semplicemente con le buone intenzioni in qualche modo si cerca anche di indicare qualche strumento ma questo è uno dei criteri valoriali importanti che ci dicono come tutte e due le parti sono arrivate a considerare questo un passaggio di fase rilevante che andrebbe incoraggiato terzo aspetto sempre di natura simbolica un po'in controtendenza con dati e tendenze precedenti
Viene detto che è importante favorire una dinamica salariale e redistributiva
Tant'è vero che si richiede uno sforzo in questo senso a tutte e due i livelli negoziale di cui viene riaffermata e questo è non so paese forse l'unico a farlo la importanza e la rilevanza
Ai fini di un assetto contrattuale venti funzionante quindi crescita salariale chi ha sicuramente una faccia redistributiva
L'importante non dimentichiamo che nostri salari netti e anche la ricerca che abbiamo fatto recentemente come lavoro Guetta fare ce lo ricorda sono molto basse e in alcuni casi bassissimi
Ma
Operare sulla leva salariale anche come volano di cambiamenti tecnologici e organizzativi dell'impresa è e quindi di un processo più generale di innovazione del nostro sistema dell'impresa
Queste sono
Sinteticamente e io sono sintetico per per ragioni chiare le gambe simbolico evocative vediamo invece le policy le gambe pratiche su cui sì sì poggia questo sforzo ora prima la gamba che quella secondo me
Più importante ovviamente quella contrattazione qui noi troviamo anche gli aspetti i punti di caduta
Più rilevanti la definizione gliel'trattamenti residui Cividini mi e anche quelli di anche di quelli complessivi quindi abbiamo un nuovo un range di misurazione
Degli andamenti salariali e all'interno del quadro del mantenimento dei due livelli contrattuali prima ricordato la sottolineatura della rilevanza
Che sarà sempre più importante della contrattazione decentrata
Ai fini dell'incremento di valore aggiunto di produttività di risultati a disposizione di entrambe le parti qui ovviamente
C'è anche l'accompagnamento di altre misure che rafforzano il peso e l'importanza della contrattazione Welfare
Contrattuale formazione e altre materie rilevanti che sono giustamente messe nel piatto ma non dimentichiamoci che uno dei grandi nodi non risolti e la estensione la copertura della contrattazione decentrata
Che proprio perché leva dinamica di questo cambiamento degli incrementi di produttività dovrebbe essere più generalizzata di quanto oggi non sia questa è una scommessa vedremo
Sentiremo anche le parti sociali come intendono concretamente perseguire e e con quali strumenti intendono affrontare questa scommessa per vincerlo seconda gamba di policy
Che è molto matura
E quella che riguarda forse la gamba più innovativa di tutte
Riguarda il tema della rappresentatività
Anche questo è un tema discusso da tanto tempo ma per la prima volta vicino a un effettivo punto di caduta
Sono già diversi anni che esiste un accordo tra le stesse parti che hanno sottoscritto questo protocollo cosiddetto testo unico in materia di rappresentanza ma qui si fanno due passi avanti che sono rilevanti non sono scontati anche per i punti di partenza
E resa dizioni diverse organizzazioni che riguardano da un lato per la prima volta la sottolineatura della rilevanza della misurazione della rappresentatività degli attori datoriali
Questo anche allo scopo
Di ridurre il fenomeno dei contratti di comodo che sono enormemente cresciuti nel corso degli ultimi anni quindi c'è un'esigenza condivisa
Di verificare il peso tanto delle organizzazioni sindacali e di quelle datoriali e da un altro lato altra novità
Assolutamente non scontata e che tutti e due
Le parti ci dicono che per rafforzare la cogenza efficacia di regole che da tempo condivido misurazione del peso le soglie di accesso alla contrattazione i meccanismi per dare validità o esigibilità più larga ai contratti sarebbe importante ricorrere a uno strumento legislativo di sostegni e anzi qui
Dobbiamo aprire una malaugurata parente sì perché forse la legislatura che si è conclusa avrebbe potuto dimostrare su questo
Un salto oltre l'ostacolo un po'più coraggioso e produrre qualche risultato più significativo che forse era alla portata terza gamba di policy rilevante e il tema della partecipazione dei lavoratori un tema anche questo molto discusso storicamente e quasi sempre in modo controverso invece per la prima volta noi troviamo un avvicinamento significativo poi resto differenze lessicali di sensibilità di prospettiva sai le parti le quali ci dicono che vorrebbero rafforzare le esperienze virtuose che sono quelle di partecipazione organizzativa partecipazione al cambiamento organizzativo che in genere migliora la produttività delle aziende
E la condizione dei lavoratori la qualità del lavoro mi pare che sia una posta in gioco condivisa molto rilevante che in effetti va valorizzata ma cinico anche che sono interessati a capire come sperimentare rafforzare meccanismi che sono in Italia invece inediti anche questi molto discussi ma non
Mai implementati soprattutto in sede legislativa che riguarda la partecipazione alla governance qui
C'è un'esigenza di natura più metodologica vedo che infatti Albini un po'sorride vedremo se a questa esigenza seguiranno iniziative e fatti concreti
Detto questo rapidamente sull'impianto qualche piccolo interrogativo conclusivo che consegno ai nostri ospiti anche perché una discussione aperta io come altri ho parlato bene di questo accordo ci sono però gli scettici e critici come sempre succede e e quindi bisogna fare il conto con contante opinioni e posizioni giustamente diverse ma diciamo primo primo aspetto questo accordo chiude una fase o ne apre una nuova chiusura vecchia base o ne apre una nuova per le cose io ho detto ci sono dei presupposti di contenuto e di policy per aprire una nuova ma presupposti
Attenzione che più a capire se voi sibilando concretamente i fatti
Se le due parti saranno capaci davvero di una innovazione incrementale e diffusa non solo al centro del sistema ma anche nei territori e un paese che come sappiamo dalle elezioni diventato via via più differenziato è articolato secondo aspetto problematico questo convoglio delle regole del gioco
Che noi studiosi amiamo che noi preferiamo regole chiare e certe ben definito e che ci trasciniamo dietro dal famoso accordo di concertazione del novantatré è diventato un convoglio più flessibile
Perché c'è dentro una varietà di possibili comportamenti
Si fanno intese sui salari ex ante intese ex post
Ci sono scadenze e tempi negoziali che non sono certi che invece erano un punto fermo delle regole del gioco del passato
Da quanti in Dari diventate tribunali quindi tutto questo questa maggiore elasticità
Questa copertura di situazioni più diversificate lo possiamo considerare come un aspetto positivo di questo accordo cioè l'apertura di un processo più flessibile Asia industriale o è un limite è un problema
Sentiremo se su questo voglio dire qualcosa i nostri amici ed ospiti ultimo aspetto
C'è una scommessa per il futuro io ho detto passaggio
Alla via alta che richiede un vero e proprio patto tra le parti sociali
Presidente di Confindustria presso parlato in questi anni di patto per la fabbrica in passato si usava la formula del patto dei produttori io credo che bisogna ragionare una chiave un po'più ampia
E nuova io credo che quello di cui c'è bisogno e un patto sociale per la produttività che sia però capace di avere una ricaduta sistemica
A livello locale e territoriali che quindi abbia il suo banco di prova quello che succede concretamente del grande tessuto connettivo piccolo è piccolissimo le nostre imprese qui vedremo davvero se la scommessa funzionerà
Anche perché questa è la vera linfa vitale vorrei dire conclusivamente delle grandi organizzazione qual è la differenza che esse possono dare rispetto ad altre modalità di decisione quella di finire
In campo in Rete tutte le imprese tutto il lavoro nella loro differenza e articolazione se non sono capaci di mobilità Carlo di facilitare i comportamenti virtuosi e di realizzabili più sul piano operativo
Il loro ruolo non è così forte come quello che dicono di aspirare a sfavore cioè di quei avremo il banco di prova di un ritorno sulla scena serio ed efficace
Delle grandi organizzazioni di rappresentanza grazie
Bene grazie al professor Carrieri vorrei prima di avviare interventi di parte sindacale salutare il professor Maurizio Del Conte presidente dell'ampolla e Agostino di Maio direttore di Assolavoro
Adesso cominciamo gli interventi di parte sindacale allora parola Franco Martini segretario confederale della CGIL prego
Però non deve andare
Sembra
Hanno ok
Allora poiché Giovanni ci ha detto tassativamente che dobbiamo parlare dieci minuti andrò io faccio perché va bene a dieci mi suona e quindi muscoloso non posso controllare
Quel che siamo
Quattro in tournée perché in questi giorni oramai cediamo l'Italia per spiegare questo accordo
Quindi già sappiamo che dobbiamo un po'dividerci i compiti
E quindi anche il mio
Non può che essere un intervento parziale perché altrimenti faremmo
Ma faremo troppo lunga
E quindi sottolineo alcuni messaggi che dal mio punto di vista questi intesa
Lancia al Paese e lancia anche soprattutto al mondo politico non partivamo in questi giorni
Perché insomma questa è una sede un po'particolare
Rispetto a quelle che abbiamo frequentato in tutti questi giorni
è la sede
Di un partito che avuto responsabilità di governo in tutti questi anni
Che sulle tematiche del lavoro
Ha preso ha fatto delle scelte
Prodotto delle norme
Con alcune delle quali abbiamo anche avuto da ridire
Credo che la riflessione sull'accordo della Confindustria possa servire nel dibattito che la politica sta investendo la politica poi per quanto mi riguarda essendo anche il mio partito lo faccio a maggior ragione ma questa è solo una parente
Allora Mimmo apre o chiude
Io dico che siccome apre deve chiudere bene quindi le cose son concatenate per aprire una fase nuova nel chiudere quella vecchia
E questa fase nuova noi l'abbiamo aperta intanto noi come sindacati nel momento in cui la politica italiana meno sulla spettava
Quando cioè i rapporti tra CGIL CISL e UIL siamo nell'inverno del due mila quindici erano al lumicino
Quando il governo minacciava tra virgolette minacciava di intervenire d'ufficio sul tema della riforma del modello contrattuale
Abbiamo fatto uno sforzo e abbiamo messo a punto una proposta unitaria
Che poi ha prodotto in ultimo l'accordo con la Confindustria ma prima dell'accordo con la Confindustria ha prodotto anche altre quattro intese
Con altrettante associazioni datoriali
Come mai
Abbiamo fatto questo sforzo che siamo riusciti a concretizzare questo sforzo attraverso una proposta unitaria che contiene una mediazioni
Tra posizioni diverse
Perché noi abbiamo ritenuto all'epoca e riteniamo ancor più Occidente che contrariamente a quello che era il tema dominante
Qualche anno fa
E cioè questi famosi corpi intermedi
Che s'sembrano quasi un freno
Alla modernità
E invece noi abbiamo voluto lanciare questa scommessa forse è questa la scommessa numero uno
Cioè scommette sul fatto e riproporre il fatto che una buona mediazione tra intere sì
Può essere leva
Positiva per la crescita e per lo sviluppo
Quindi non in senso negativo
Ma come capacità di sintesi perché le scommesse che abbiamo di fronte non c'è nessuno che può vincerla da solo
O riusciamo a mettere insieme tutta l'intelligenza tutta Energia tutta la forza propositiva degli attori sociali
E quindi mediare gli per mediare gli interessi bisogna a rappresentarli
Questi interessi o altrimenti noi rischiamo di non conseguire l'obiettivo che insomma qualche anno fa
Giustamente
Aveva ispirato
Un obiettivo di crescita e di modernità del Paese
E allora quando il professor Carrieri
Ricorda che ad esempio c'è un capitolo su cui poggia questa intesa che il tema della rappresentanza
Noi vorremmo dire questo
Intanto non a caso il contenuto degli accordi dell'accordo come anche il contenuto degli altri accordi
Ha guardato più alto al sax profilo certo che abbiamo parlato di contrattazione ovviamente ma quella che abbiamo messo in campo è una idea di innovazione e di evoluzione della
Che assuma l'obiettivo di una nuova cultura delle relazioni industriali in questo senso io dico qui diamo una fase e ne abbiamo una nuova cioè mettere in campo una nuova cultura delle relazioni industriali
Perché il tema della rappresentanza
E poi a tutta quella declinazione
Che si legge nell'accordo però si fonda su un principio che io credo sia di S. Marie sessione per le forze politiche
Soprattutto in questa fase guardate che Confindustria e CGIL CISL UIL e poi anche le altre associazioni datoriali per arrivare a dire che ci si misura cioè ci si conta
Ha significato dire che rinunciamo alla condizione di monopolio della rappresentanza
Cioè quella condizione che si è trascinata
Per decenni e che probabilmente anche nel tempo sfalsato il dal rapporto reale
Della rappresentatività
Dei soggetti e chiaramente atte ad una competizione nuova diverso dal passato
Ma è una competizione che potrà giocarsi solamente a condizione di una profonda aderenza
Con la realtà concreta
Punto primo quindi non una rappresentanza presunti e la aderenza alla realtà una forte aderenza alla realtà
è possibile soprattutto attraverso una nuova capacità di interpretare e di rappresentare di sogni che sono profondamente cambiati il mondo del lavoro con il quale si cimenta Moggi
Lontano parente
Di quello che abbiamo conosciuto negli anni in cui si è costruita la rappresentanza
Quella che io prima ho detto che era creato la condizione del monopolio quindi la rappresentanza presunta ovviamente c'è il tema della contrattazione
Noi abbiamo affrontato il tema della contrattazione dopo dieci anni di crisi
Non è un caso che si debba contestualizzare questa riflessione abbiamo sicuramente riproposto
Un impianto che rilancia le due leve della contrattazione primo livello il contratto collettivo nazionale e il secondo livello molti si sono chiesti ma com'è possibile
Che si sarà fatto un accordo che rimetta al centro il ruolo del contratto collettivo nazionale
Questo lo dico anche in relazione a come si discuteva
Due anni fa della riforma del modello contrattuale
Naturalmente non in alternativa ovviamente al secondo livello di contrattazione ma è chiaro che aver rimesso al centro il tema del contratto collettivo nazionale
Ha voluto riproporre un'attenzione a quello che è uno strumento di ricostruzione dell'identità collettiva del mondo del lavoro
Guardate non esiste il mondo del lavoro
Esistono e mondi del lavoro
Questo Paese adottato strumenti di sostegni o e di incentivo alla contrattazione di secondo livello che sono giusti andranno riproposti la detassazione e così via
Però noi abbiamo ancora quattro quinti del sistema dell'impresa che parlo del sistema complessivo non solo ovviamente di Confindustria dove più alto abbiamo quattro quinti del sistema delle imprese dove non si svolge contrattazione di secondo livello
E come ci ha detto l'Istat nelle ultime rilevazioni abbiamo anche una crescita esponenziale della contrattazione individuale nello vi di lavoro ora al di là di come ognuno piace l'una o l'altra il tema è come ricomporre
Come a ricostruire
E come e di uscire a mettere in campo politiche di inclusione si Livo politiche di inclusione
In un mondo così destrutturato è così differenziato
Ovviamente agendo sulla contrattazione come leva per la crescita e per lo sviluppo l'accordo propone una riflessione sul tema della produttività e della crescita
Che va oltre la dimensione ristretta nella quale esse con la quale se n'è discusso per tanti anni
E cioè la produttività è solo quella che agisce ed interviene sul fattore lavoro che è fondamentale l'accordo fa una scelta molto precisa dopo dieci anni di crisi dobbiamo investire sulla qualità della crescita e dello sviluppo e quindi sul salto di qualità dell'impresa
Che significa investire ovviamente sulla risorsa umana
Significa investire sul salto tecnologico e innovativo del sistema delle imprese ed infine la leva della partecipazione
Quando voi sindacalisti facciamo riferimento a questo tema
Il rappresentante della Confindustria spesso sorride perché naturalmente noi siamo quelli che per tanti anni volevamo solo al conflitto
E non la partecipazione
Il giorno in cui siamo approdati all'idea che alla leva del conflitto bisogna forse aggiungere una leva
Propositiva la leva del coinvolgimento della responsabilizzazione potrebbe essere che suscitiamo qualche mal di pancia
In realtà noi vogliamo sperimentare modalità innovative di coinvolgimento del fattore lavoro
Nella crescita dell'impresa non è un'alternativa all'idea che le relazioni sindacali vivono anche di momenti conflittuali
è l'idea che oggi c'è bisogno di una risorsa nuova
Il futuro quattro punto zero
Che è una sfida molto impegnativa se non vive anche di questo livello di responsabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori nei processi organizzativi e decisione delle imprese noi rischiamo di perdere
Delle occasioni storiche e in questo veramente c'è un salto culturale notevole quindi è chiaro però che la scommessa la vinceremo se sapremo gestirla
Quotidianamente in ogni caso io credo che e ripeto chiudo dove da dove sono partito
Che è importante che questa riflessione possa avvenire
Incrociandolo con quella che il mondo politico sta facendo in questi giorni perché non abbiamo più bisogno di propaganda non abbiamo mai avuto bisogno di propaganda ma oggi più che mai abbiamo bisogni di azioni concrete
Quello che le parti sociali hanno voluto mettere in campo con queste intese con quest'ultima in particolare è che per quanto compete loro noi faremo la scelta di mettere in campo azioni concrete sul terreno che ci compete
Siamo fiduciosi credo che si possa essere in questo caso un tantino più ottimisti di qualche anno fa
Bene ringrazio Franco Martini saluto intanto il sottosegretario Pier Paolo Baretta Concetta Ferrari direttore generale della previdenza al ministero del lavoro do adesso la parola a Roberto Benaglia
Dirigente della CISL e prego
No sindaco grazie
Riga seriamente sinceramente anche a nome dalla mia organizzazione
Per questa occasione in cui appunto riusciamo a parlare di un tema che ovviamente molto di attualità ma dialogando con massiccia azione
è un mondo politico con il quale appunto vogliamo continuare a lavorare e misurarsi da questo punto di vista pagliacci per rispondere aggiunge commenta le cose ha potuto Martini alle domande che prosciuga ieri ha fatto è una fase conclusiva o una nuova fase
I soggetti con del Novecento ed associazioni di rappresentanza sono tra questi sono costretti a guardata nuove accorre sempre più velocemente se vogliono
Rinnovare la loro missione e noi abbiamo affrontato questo questo tortino questo accordo che non c era dettato da nessuno
Con una foltissima consapevolezza cioè col fatto con la nostra stella polare è stato il fatto che in questo posto easy
Che cammina molto più veloce che durante la crisi che molto più disuguale ma che fa sì che i settori di compatti per imprese e lavoratori hanno bisogno di risposte
Appunto questo post crisi avesse bisogno di un punti di governo e quindi ci siamo posti l'obiettivo di provare a dare dei nuovi inserimenti e sottolineo appunto il fatto che al contrario
Di altrove accodi di modello contrattuale non è il primo rispetto tutti quelli fatti nel passato fosse si può ritenere questo una buona manutenzione non per alcuni aspetti non ci sono cose rivoluzionarie ma è stato fatto unica volta non in una situazione di emergenza dovevamo il Governo o la finanza internazionale rispetto alla svaluta azione della moneta
Come è stato fatto nel passato che richiedeva alle parti sociali ragionevolezza moderazione
E convergenza da questo punto di vista non ce l'ho detto a nessuno
Abbiamo liberamente scelto di provare a reinterpretare le ragioni con le quali imprese lavoro
Devono continuare a fare in maniera molto più stretta un loro mestiere perché che quello di produrre risultati che siano dicono i modernisti win-win ma che siano essenzialmente a possono aggiunge all'impresa e al mondo del lavoro delle soluzioni concrete perché il post crisi è molto più terribile di prima
La competitività si gioca sciur velocità su fattori che fanno molto più selezione della specie e quindi aiutare
Il sistema economico il sistema industriale che sta vivendo una primavera ma non dappertutto
Che ancora delle gracilità che devono essere risolte in questa direzione per noi è una condizione assolutamente fondamentale
Attenzione lo dico da sindacalista guardando soprattutto ai miei colleghi a me stesso che la contrattazione che il tema che vogliamo governare cambia comunque
Cambia comunque anche senza modalità otto attuali non rimane più se stessa perché i bisogni che imprese e lavoro hanno di fronte che pongono a cui devono rispondere cambiano rispetto al anche alla recente
In passato quindi te ma non è tornare indietro modello cristallizzate ad usare gli strumenti classici dei due livelli contrattuali che abbiamo riconfermato ma in una chiave assolutamente nuova la seconda domanda era ma come vi siete dati siete flessibili perché avete
Reso flessibile il sistema perché il sistema non ha bisogno di una risposta univoca perché appunto i settori le rappresentanze le dimensioni a hanno dei tendenze molto diverse valori aggiunti completamente diversi
Abbiamo bisogno di un ammodernamento delle relazioni industriali che però sia pensato io sono di quelli che sostiene che in paese lavoro lo ribadisco sono più di prima chiamati a dare reciprocità nei risultati
Vedo già al citava Franco la necessità di fare una grandissima operazione è chiamata nelle negli obiettivi generali dell'accordo di qualificazione del lavoro di questo Paese
E di qualificazione dei risultati che lavoro pone abbiamo una primavera economica anche dal punto di vista dell'occupazione che per fortuna capisce anche degli ultimi mesi io penso cioè di quel che pensa anche sulla base di alcune politiche economiche sono state messe in campo ma non c'è dubbio che ci spaventa
Da sindacalisti il fatto che cala fortemente l'occupazione a media professionalità capisce troppo poco l'occupazione fortemente qualificate i posti di lavoro che si creano in questo momento sono a bassa qualifica amino orario di lavoro ha più bassi salari se c'è una questione salariale
La dobbiamo risolvere partendo dalla radice dando al lavoro all'impresa contenuti appunto per qualificarsi le parti sociali quindi danno un segnale alla politica visto che in una sede politica
Siamo credo però anche questo vada apprezzato in una chiave diversa dal passato e noto come le parti sociali facevano accordi con una lista della spesa da presentare
Al ministro del bilancio alla fine alla Ragioneria generale dello Stato per vedere come poter finanziare anche con la spesa pubblica soluzione anche innovative non soluzioni tradizionali
Questo è un accordo che non pone in questo momento questo in questo tipo non vuol dire che la spesa pubblica non dovrà orientale degli aspetti poi ci arrivo ma è chiaro che noi diciamo alla politica noi appunto in un'occasione di grandissimo e anche traumatico cambiamento della quadro politico di questo paese diciamo che su alcune aspetti e su alcuni punti critici il tema dei sotto salari che la risposta del salario minimo pone e può proporre noi cerchiamo di affrontarla dando l'idea che di sotto salari si può guarire sediamo tutti i lavoratori l'estensione di una titolarità contrattuale un minimo contrattuale che diventa generalizzato e non solamente per l'impresa associato per i lavoratori di aderenti gli addetti lavori sanno di cui le cose di cui sto parlando quindi un forte ammodernamento ma con una diversione di titolarità e da questo punto di vista chiudo su due cose
Lo dico da cislino notoriamente chi mi conosce poco Salaria lista esiste
Una questione salariale a cui questo accordo prova a rispondere buste paga non son tagliato del dieci marzo sono ancora quelle ma il fatto che CGIL CISL UIL Confindustria dicano che la cresta i salari
Reali è un obiettivo che dobbiamo perseguire come parti sociali dice qualcosa
E che tocca un tema vero che non è solamente una fascia della popolazione un tema di qualificazione assolutamente forte si dice che tutta la contrattazione deve guardare questi risultati si dice ovviamente che che i salari si possono far crescere collegandoli ai risultati aziendali e al tema della produttività malattia moderna Eva l'inflazione
La malattia che dovevamo curare con gli accordi e modelli contrattuali degli anni novanta e la crescita e la produttività del lavoro
E dei fattori la malattia moderna che dobbiamo curare però abbiamo bisogno anche lo dice l'intesa dobbiamo interpretarla ci vorrà tempo non ci sono bacchette magiche
La intesa dice che bisogna remunerare meglio il valore e le competenze che lavoro oggi esprime io vengo da metalmeccanici non c'è più l'operaio c'è UDC apri c'è un operatore Roma in tutte le fabbriche che ha aumentato i contenuti del lavoro
Se le parti sono capaci di rispondere in questo modo ci sarà meno conto non sia individuale meno aspetti selvaggi chiudo su questo aspetto
Ci sono nuovi temi al centro della dell'intesa io trovo particolarmente innovativo il fatto che questa intesa non si occupa come tutte quelle del passato essenzialmente di architettura contrattuale cosa fa il primo cosacco o cosa fa secondo livello
Ma dice a se stessa che la contrattazione cresce migliora se affronta temi nuovi
Con soluzioni diverse perché le imprese lavoratori hanno porci nuovi uno è stato già parzialmente avviato anche con le positive politica del governo ancora in carica il tema dell'Uefa ne cito per uno due
Per me e centrare la questione alla formazione del competenze sto spiegando a tutti
Che l'enciclopedica
Riforma del gioco sciatto non ha mai citato il tema della formazione del competenze perché dimenticanza no quattro anni fa il tema in una fase ancora di crisi era rilanciare la produzione di posti di lavoro con incentivi e con regole moderne peccato che oggi un'impresa su cinque
Non fa assunzioni perché non trova le competenze adatte abbiamo dei problemi dobbiamo rimettere al centro quello che oggi una parte molto importante delle politiche future del lavoro che devono cambiare chiudo sulla partecipazione
Che vedo come non certamente il primo accordo ma un grandissimo rilancia una grandissima occasione per riaprire un dibattito pubblico anche in recenti
Le recenti vertenze devono essere prese eccome l'idea io dico che sei
Degli svizzeri accettano
Di inserire per quote azionarie dei lavoratori e posti nel consiglio amministrazione non sono parse che per perché nel discese notoriamente non sono del dei grandi socialisti è che nel modo funziona anche così quando c'è da rilanciare delle imprese industriale allora siccome io
A contarli dell'amico Franco la partecipazione la volevo già prima il conflitto lo uso quando serve e non in maniera strategica dico che da una grandissima occasione perché nel dibattito e chiudo fatto con Confindustria ci siamo accorti che il tema della partecipazione non a un dibattito tra scuole di pensiero sta crescendo dal basso
Viene su dei posti di lavoro che stanno cambiando le aziende più performanti hanno adottato modelli nei quali il lavoratore partecipa in maniera molto più diretta dobbiamo darci delle risposte grazie
Grazie a Roberto Benaglia e adesso Tiziana bocche il segretario confederale della UIL Grazie grazie a voi per questa opportunità di di confronto
No io niente se pompa
Lo schema del professore cantieri la sua introduzione neanche insomma
Osservazioni che lui ha fatto sul sull'accordo tra CGIL CISL e UIL e Confindustria mi permetto di dire che probabilmente anzi secondo me la prima gamba il sistema delle relazioni
Nel senso che il non è o come dire un fatto così insomma di estetica se non lui nel dare un un titolo che pare la sintesi della nostra proposta nel due mila e sedici
Nel fare appunto una proposta tutto il sistema delle controparti sulla non non solo sul nuovo modello contrattuale
Ma anche nel tentativo di per proporre anche politiche di sviluppo di crescita per il nostro Paese lo abbiamo i abbiamo iniziato con una proposta per un nuovo sistema di relazioni industriale
Noi eravamo convinti in quel momento e lo stiamo a maggior ragione oggi dopo un percorso durato più di due anni di confronti di accordi che si sono raggiunti
Che in quel in quel nostro accordo in quel momento in cui CGIL CISL e UIL hanno deciso di produrre una proposta unitaria
Il di nuovo il valore del sistema delle relazioni e della relazione quindi con l'altro che sia una persona o che sia un soggetto più ampio di rappresentanza
è tornato al centro non solo del nostro lavoro e ha prodotto risultati positivi ma dovrebbe essere come dire un un tema un obiettivo un impegno di tutte le parti per essere di nuovo al centro della della nostra perché un sistema di relazioni una relazione corretta con l'altro non è solo un metodo di lavoro il proprio un un come dire un principio attraverso il quale noi riusciamo a costruire noi siamo convinti che chi svolge un lavoro di rappresentanza a qualsiasi titolo
Ovviamente a come strumento principe principale assoluto diciamo la relazione la relazione con l'altro quindi l'ascolto e il dialogo il confronto
Anche lo scontro dal quale Point può nascere se le parti hanno l'intenzione di portare raggiungere un obiettivo condiviso appunto portare a proposte a soluzioni condivise
Quel sito è come dire secondo noi la prima gamba del nostro accordo
Noè con quella proposta del due mila e sedici abbiamo ritrovato la nostra unità di azione insieme venivamo anche noi da un momento complicato nei nostri rapporti abbiamo anche noi con fatica in alcuni momenti
Trovato dei punti di sintesi su pensieri giustamente anche Diversi ma abbiamo deciso che c'era in quel momento
E c'è ancora oggi un interesse superiore che quello delle persone che noi rappresentiamo che si affidano a noi
Che costruiscono con un rapporto di fiducia e alle quali noi dobbiamo rispondere con altrettanto rapporto come dice di fiducia
Di correttezza e di trasparenza quindi io mi mi fermo ma sempre molto quando noi come dice Franco andiamo insomma in tournée tra virgolette nel nello spiegare quest'accordo perché davvero noi dobbiamo riscoprire in in senso più generale e quindi tutti gli attori della rappresentanza a partire da noi che siamo rappresentanza sindacale
Ovviamente il valore della realtà della relazione il rispetto dell'altro il confronto come valore aggiunto non solo in come noi di come io credo ancora in un sistema né in un sistema democratico ma proprio per riuscire a realizzare quegli obiettivi di tutela e difesa delle persone ma anche di crescita e di sviluppo del Paese che noi ovviamente sulle quali noi
Intendiamo intendiamo lavorare do dicevano Gianfranco e
Roberto vestiti da alcuni che come dire delle tracce importanti di questo accordo il secondo punto appunto il sistema contrattuale ovviamente
Il sistema il motivo modi il nuovo modello contrattuale come diceva giustamente il professor Carrieri a una caratteristica diversa dagli accordi precedenti a partire da quello del novantatré noi l'abbiamo chiamata se non sbaglio una governance adattabile nel senso che questo modello che detta linee di indirizzo detta regole da delle indicazioni precise
Alla contrattazione sicuramente a contratto nazionale ma anche la contrattazione di secondo livello e ha cercato sperando nel miglior modo possibile di far tesoro delle esperienze che i settori che le categorie nel loro rinnovi contrattuali Mannella boro che hanno svolto in questi anni
Hanno prodotto quindi quei valori e quei risultati quelle da quel tener presente settore per settore
Le loro specificità perché sono stati anticrisi ma che la crisi è visto diversamente come voi sapete i vari settori merceologici
E le con troppa il il sindacato con la con con la controparte con la relativa controparte sono riusciti nei rinnovi contrattuali che ci sono stati a trovare delle soluzioni sicuramente di tipo contrattuale
Per la difesa per la tutela delle condizioni normative di lavoro delle persone ma anche dal punto di vista come dire di un pronti i progetti di politica industriale soprattutto di rilancio delle politiche formative in un mondo che noi chiamiamo no il mondo di Impresa quattro punto zero che già già c'è
E che sempre più investirà il nostro lavoro quindi modello di un modello contrattuale una governance adattabile il contratto nazionale rimane rimane uno strumento centrale
Del nostro lavoro di dire di rappresentanza di confronto
è un come dire a un un pensiero più che un pensiero e una condivisione delle parti si dovrà muovere in modo complementare con la contrattazione di secondo livello quindi non c'è una no come dire una una una contrapposizione tra un livello di un altro ma c'è proprio una visione di complementarietà di intervento tra il primo contratto incontra il primo livello di contratto nazionale che deve rimanere una tutela di carattere universale per le lavoratrici e per i lavoratori e poi puntiamo insieme a quello che abbiamo scritto ad una diffusione
Della contrattazione di secondo livello che come diceva Gianfranco purtroppo è ancora scarsamente diffusa nel nostro Paese per la struttura produttiva del nostro Paese perché forse anche noi come sindacato
Abbiamo forse trascurato però e lavorato meno sulla inoltre il sistema della piccola e piccolissima impresa e quindi anche questo è un impegno che dobbiamo invece prenderci e però ecco in un c'è ci deve essere una nuova migliore interazione tra il contratto nazionale la contrattazione di secondo livello
Dentro questo io guardate guardo l'ora no ancora ci siamo dentro queste le politiche salariali diceva il professore precari anche ecco noi siamo convinti che questa questo anche qui
A abbiamo di aver costruito forse non la migliore soluzione ma comunque una soluzione importante che deve impegnare noi
Tutti noi nel secondo dicono intanto noi e Confindustria idealmente nelle nostre rispettive associazione a fare un salto di qualità anche da questo punto di vista abbiamo ovviamente
Fatti in modo che i minimi contrattuali rimangano il nostro riferimento
Principale e dal punto di vista salariale ma abbiamo in immaginato una percorso che ne abbiamo chiamato trattamento economico complessivo dentro il quale si deve come dire si deve realizzare una politica redistributiva salariale e redistributiva diversa nel migliore rispetto a quella che noi abbiamo fino ad oggi ha conosciuto quindi è un po'anche una scommessa per tutti noi per le parti
Un passaggio che va amplia quel come dire quella visione di tutela del potere d'acquisto che abbiamo conosciuto fino a questi anni ad un come dire ad una maggior spazio Midi contrattazione sicuramente al primo al secondo livello
Delle politiche delle politiche salariali
E rimane a me un minuto per dire che ovviamente abbiamo anche provato a immaginare un un percorso di impegni
Noi amiamo dire che si apriranno a breve dei cantieri di lavoro sui singoli argomenti come
Per rispondere all'ultima domanda del professore ma e questa è la fine di un percorso l'inizio
L'inizio di un nuovo percorso che dovrà vedere le parti impegnate a realizzare quanto hanno quanto hanno sostenuto ovviamente
Parliamo di progetti di politica industriale di progetti di sviluppo in questo per in questo percorso di Impresa quattro punto zero la formazione a è uno strumento essenziale in quel sito
In questi in questi anni mai è stata così importante la formazione l'istruzione
Quindi si parte dalle scuole per arrivare al mondo del lavoro per sostenere chi lavora per sostenere chi un posto di lavoro lo perde per sostenere che un posto di lavoro la perse lo deve ritrovare noi abbiamo in mente come dire un percorso che deve accompagnare già con l'accordo del primo settembre dello scorso anno con Confindustria veramente ha girato un percorso di questo genere
Ma noi siamo vuol dire impegnati a realizzare questo percorso da ultimo lo chiudo sulla partecipazione ma tema caro a molti di noi e non ultimo ovviamente aperte Stark avviene che ovviamente la citato
Noi siamo impegnati in un confronto con Confindustria
A a realizzare a dar come dire più spazio alla partecipazione organizzativa come diceva giustamente Benaglia
Perché abbiamo una domanda che viene dalle aziende noi abbiamo già come dire delle piccole ma delle importanti esperienze di partecipazione organizzativa
E vorremmo svilupparle maggiormente
E vorremmo album io esprimo questo desiderio insomma di poter arrivare un giorno con un giorno anche vedere realizzata in Italia guardo il dottore Albini che mi sorride ovviamente anche le ultime righe mezza di quell'accordo
Che è la partecipazione alle strategie di impresa
E ovviamente l'Italia non è la Germania ce lo siamo sempre detti però nel nel mondo dell'impresa che cambia nel mondo di Impresa quattro punto zero nel mondo dell'innovazione
Del mondo in cui poi discuteremo del no su quale il luogo non luogo di lavoro noi crediamo che la partecipazione nelle sue varie accezione debba essere un elemento strategico
Non solo per la rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori ma per la rappresentanza di tutto il sistema e quindi anche del sistema imprese noi siamo convinti che anche lì dovremmo fare dei passi avanti in modo assolutamente concreto grazie
Temi a questo punto penso che possiamo dare la parola ad un sorridente Piero trancio dal direttore di Confindustria
Grazie
Buonasera grazie per l'invito
Si sono sorridente anche se poi
Naturalmente
Le cose problemi che dobbiamo affrontare sono sommosse ieri ma comunque tanto vale affrontarli con un po'di
E allegria
Però provo a dare una risposta alle tre questioni che sono state poste non nell'ordine con cui sono state poste la prima questione
Se questa se questo accordo chiude una stagione o ne apre un'altra oppure irrilevante io
Credo di poter dire che questo accordo
è un tassello su un percorso che abbiamo cominciato un po'di tempo fa perché dobbiamo avere consapevolezza di quello che significa questo accordo
Intanto per poterlo valutare in tutte le sue potenzialità ma poi anche per saperlo collocare io vorrei ricordare due cose
Quando abbiamo cominciato a ragionare di questi temi
Noi avevamo una situazione che era di questo tipo sostanzialmente
La relazione fra le parti sindacali era costituita sul principio dell'autorizzavano cimento
Vorrei ricordare questa cosa perché nel due mila quattordici quando diciamo in Confindustria abbiamo cominciato a ragionare sull'idea di misurare la rappresentanza di chi ci stava davanti
Per stabilire se il contratto collettivo dei metalmeccanici fosse o meno il contratto collettivo nazionale di riferimento abbiamo fatto in un momento in cui la Confindustria medievale
Cambiando una tradizione di cento anni
Ha stabilito che ha condiviso con CGIL CISL UIL e poi con tutte le altre organizzazioni sindacali il principio per cui chi è relazioni passano innanzitutto fra soggetti che hanno una loro legittimazione e che la legittimazione dei soggetti non sta nella riconoscimento che ne farà come propria controparte ma sta nel fatto che hanno il mandato dei lavoratori e delle imprese per cui quando abbiamo cominciato a fare questa operazione
Nel due mila e quattordici avevamo in mente che dopo aver misurato la rappresentanza sindacale occorreva misurare quella datoriale
Questa è la prima questione
Perché questo è il secondo tassello di quel ragionamento
E quando abbiamo fatto quel ragionamento l'abbiamo fatto andando di individuare chiaramente chi fosse legittimato a rappresentare chi nei luoghi di lavoro e fuori
Perché e questa era secondo aspetto la relazione diciamo così le relazioni sindacali passano su uno strumento
Che il contratto collettivo
Che nel due mila e quattordici noi potevamo considerare sostanzialmente avente efficacia generalizzata nonostante l'articolo trentanove della Costituzione non fosse stato attuato nel due mila e quattordici perché è grazie a tutti gli artifici e raggiri dell'ordinamento giuridico diciamo così che il contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici veniva considerato senza ombra di dubbio il contratto collettivo di riferimento
Mentre oggi a distanza di quattro anni
Noi ci siamo dovuti e trovare ad affrontare un secondo problema
Che allora quattro anni fa avvertivamo ma di cui non avevamo evidentemente contezza della dimensione che era quella per cui il contratto collettivo non esiste più per quella funzione che la Costituzione gli affida
Perché in un contesto in cui l'INPS censisce quattrocentottantasette contratti collettivi
Lo dico perché e anche ai fini dei minimali contributivi
E poi dirò una cosa su questo punto
E che ne ne censisce
Ottocentonovanta o o giù di lì è evidente che il contratto collettivo nazionale ha perso la sua funzione la funzione lo ricordo che gli affida la Costituzione perché la Costituzione dice alle parti che sono maggiormente rappresentative
Rappresentate di unitariamente in funzione dei vostri scritti e fatte un contratto unico per la categoria perché quello avrà efficacia generalizzata
è talmente tanto è evidente che il contratto collettivo nazionale oggi è lo strumento da mettere in sicurezza ma lo stimo il contratto in quanto tale
Che noi abbiamo vi sotto una campagna elettorale in cui nessuno ha parlato
Di garantire dei trattamenti economici complessivi lavoratori ma tutti hanno parlato di salario minimo legale
E questa è la prima cosa che volevo dire la seconda è questa
Lo sforzo che fa questo accordo al di là di tutte le letture che se ne possono dare
E uno sforzo di questo tipo se la nostra relazione passa funzionalmente sul contratto collettivo col contratto collettivo assolve alla funzione per cui la Costituzione lo ha messo al mondo cioè lo ha immaginato diciamo nel nostro contesto oppure tanto vale prenderne atto e dover fare i conti con un sistema totalmente diverso
Allora qui ci sono due aspetti del raccordo che vanno compresi e così sono meno sorridente di quello che come dire sono stato fino a questo momento
La difficoltà di arrivare a trovare una
Raccordo derivava da diciamo così una scivolata
Che nel definire un modello di relazione
Con altre associazioni datoriali corre del commercio cuore dell'artigianato CGIL circoli l'avevano a mio modo di vedere commesso
E che questo accordo diciamo così riporta unità
E cioè il contratto collettivo nazionale ha un senso nella misura in cui tu individui un perimetro in cui deve essere applicato e il criterio è quello indicato dal due mila e settanta del Codice civile cioè quello che dice che ai fini dell'individuazione del tuo contratto si guarda l'attività che fai
Non la tua appartenenza un'associazione datoriale piuttosto che l'altra non vorrei che questo aspetto fosse chiaro perché non è così che accade nel mondo reale ed evidente
Che se accettiamo l'idea che si possa riconoscere un trattamento di miglior favore ad un'impresa solo per effetto del fatto che aderisce non aderisce all'associazione datoriale con la stessa logica si può immaginare
Che si paghino gli aumenti retributivi ad una persona iscritto a un sindacato piuttosto che no
Se si va avanti su questa strada e la realtà Cini dimostra tutti i giorni un'evidenza è evidente che il contratto collettivo non potrà più assolvere la sua funzione tant'è che io devo dire che sono abbastanza rassegnato all'idea che questa cosa avverrà
E infatti ed è la terza cosa che dico
Questo accordo è disegnato poi di o meglio sia per sopravvivere diciamo così nella contingenza fingendo di averlo capito e andando avanti ad applicare le cose come le abbiamo vissute fino adesso sia intuendo né almeno una parte delle sue potenze ma soprattutto è potenzialmente capaci di risolvere anche il problema che si porrà quando inesorabilmente l'ordinamento giuridico diciamo così o chi governerà questo Paese
Prenderà atto del fatto che quella funzione affidata alle parti sociali non può essere più svolta dal contratto collettivo per una serie di ragioni che sono anche inerenti al fatto che nessuno controlla niente in questo Paese
E conseguentemente dovrà fare un salario minimo legale allora qui rispondo alla terza domanda
Che declina in questo modo
Io non sono per l'idea di dire che si deve fare un patto per la fabbrica un patto per la produttività
Sono però per l'idea che bisogna intendersi sui fondamentali
E mi spiego
Se noi abbiamo in un settore come quello dei metalmeccanici trentuno contratti collettivi o in un settore come polo dei chimici trentadue con quello del commercio cento
Vorrà pur dire no che ci sarà un contratto collettivo che è firmato da organizzazioni che sono comparativamente più rappresentative sotto casa mia dico
Quello di Federmeccanica no nell'industria metalmeccanica che si applica un milione e mezzo di metalmeccanici sui due milioni sarà quello maggiormente rappresentativo ma dopodiché ci saranno tutta una serie di altri contratti che si applicheranno in altre realtà
In cui evidentemente devo immaginare che siccome sono stati stipulati da qualcuno che rappresenterà poco tanto qualcun altro se ha fatto un contratto diverso perché avrà un contenuto diverso dal punto di vista normativo ed economico
E siccome faccio fatica a immaginare che sia più nevoso di questo sarà molto meno oneroso di questo allora a un certo punto quando il contratto avrà perso la sua funzione anche il nostro Paese si aggiungerà il ventun Paesi su ventisei che hanno già al salario minimo legale che avrà un salario minimo legale a quel punto secondo me avremo questa situazione
Sotto il salario minimo legale
Sei nella illegalità
Sopra il salario minimo legale segna la legalità
Ma quando sei nella legalità e applichi un contratto virgolette diciamo in dumping
Un contratto che paga la metà dei minimi che non garantisce tutte le tutele assicurative con le casse e quant'altro che sono previste e gli altri lavoratori
Lo Stato riconosce la medesima premialità a tutti questi contratti o solo al contratto maggiormente rappresentativo
Se io assumo un lavoratore che ha meno di trentacinque anni
Atto con il contrasto tutte le crescenti e sono un'impresa del settore dell'edilizia che applica uno di quei contratti che sono diciamo così virgolette allegramente stipulati in dumping questo Paese mi dallo stesso tipo di vantaggi e di fiscalità che imita nel momento in cui ha più col contratto questo è il patto che questo Paese deve fare
E cioè deve stabilire che nella impossibilità di attuare al trentanove che comunque e la fatica che la diciamo così dal due mila quattordici stiamo cercando di portare avanti per allora parlavamo esigibilità ma in realtà il concetto è quello del delle alghe Ovest noi dovremmo immaginare che il Paese avrà la necessità di distinguere ed è per questo che noi vogliamo misurare la rappresentanza
Per poter dare un elemento per dire in quel settore in quel perimetro il contratto stipulato dalle organizzazioni maggiormente rappresentative quello
A questo punto e vengo all'ultimo aspetto
La maggiore flessibilità è la naturale conseguenza di questa scelta perché io in casa mia quando la spiego ai miei che fanno i contratti collettivi nazionali
I dico questa cosa
Voi vi troverete fra non molto tempo a dover vendere un prodotto che stavo io rende straordinariamente interessante perché quando io potrò applicare il salario minimo legale
E uno qualunque dei contratti
Non necessariamente il contratto collettivo
Se lo Stato non darà una premialità a chi applica il contratto collettivo di riferimento
Difficilmente voi riuscirete attenere in qualche modo le imprese ancorate all'applicazione di un contratto collettivo
E allora qui perché nel gioco delle parti a me tocca sempre spiegare questa cosa del tema e del Tenca
Io la racconto così e la dico in questo modo anche i miei anche ai nostri diciamo così amici che fanno i contratti collettivi questo accordo vi da tre possibilità la prima quella che noi discutendo abbiamo chiamato la wayout
Potete anche far finta di averlo capito andare avanti come avete fatto fino adesso aumentare i minimi
Cioè aumentare il tempo il trattamento economico minimo
Che per noi almeno per me qui parlo per me come dire e destinato ad essere il parametro per quando faranno un salario minimo legale
Oppure può e concentrati sul tecnico cioè sul trattamento economico complessivo che ciò che distingue il contratto collettivo da un salario minimo legale
Allora se tu nell'invariata anche nell'invarianza delle somme
Come dire sposti tesi ma è già un operazione diciamo così che va nella direzione della novità
Perché la novità qui di e capire questa differenza
Fra concentrarci ed esclusivamente sul rinnovo dei contratti in termini dei minimi con tutte le regole vincolanti che abbiamo messo in passato oppure e cominciare a vedere il minimo come l'antagonista del salario minimo legale
E il trattamento economico complessivo come l'ambito in cui tu puoi fare due cose questo lo dico soprattutto a beneficio di chi commenta l'accordo senza avermi prima sentito spiegare queste cose
Perché li puoi giocare sia sul welfare che nelle logiche fra il primo e il secondo livello
Così si può evitare di dire che questo accordo fa un passo indietro
E si può capire che invece nella logica della gerarchia delle fonti che in questo Paese c'è sempre stata in tutti gli accordi dal novantatré in avanti
Dal novantatré in avanti c'è una chiara attribuzione di responsabilità chi fa i contratti collettivi perché a mio modo di vedere il contratto collettivo sarà sempre più destinato quello nazionale ad essere uno strumento per far politica industriale
Oltre che politica contrattuale
Perché non c'è ombra di dubbio che nel momento in cui in alcuni settori si fanno delle scelte per privilegiare le aziende di una certa taglia o di una certa tipologia
E non si considerano gli effetti che queste cose hanno sulle scelte che fanno gli imprenditori
Poi naturale che avremo dei fenomeni dinamismo imprenditoriale o di mancanza di infrastrutturazione in alcuni settori che sono strategici per la crescita del Paese
E questa è una scelta che possono fare solo interlocutore di livello nazionale che poi possono allargare sul web il faro stringere sul Welfare spingere sul decentramento lo spinge a Roma questo ogni settore fa sei han detto bene anche i miei colleghi
Noi non possiamo più una Confindustria una volta come dire a Sol dava dei grandi terzini dei difensori perché tutti dovevano difendersi dagli assalti della cavalleria nemica oggi non è più così
Non è più così perché non c'è più un è una cavalleria nemica come abbiam provato di dirlo anche sui temi della partecipazione che pure sono sicuramente quelli più in salita perché come dicevamo prima e la partecipazione dei lavoratori no prima ancora che una discussione di partecipazione ecco chi li rappresenta però non c'è dubbio che già oggi queste due potenzialità ci sono cioè ha potenzialità di andare avanti come prima io lo dico spesso quando noi parliamo i nostri può andare avanti a fare i rinnovi in una certa maniera come i fatti fino adesso
Secondo me sbagli scommettitore RAI più in difficoltà Toshiro poi fare vuoi cogliere la novità smettila di guardare il dito guarda la luna ma soprattutto la terza cosa che dico e quella che dicevo prima
Cioè io avrò la certezza che questo sistema qui avrà espresso tutte le sue potenzialità in questo scenario è che io ho descritto perché se poi dopo del mille novecento quarantotto desume riusciamo attuare l'articolo trentanove
Sto parlando per niente ma sul presupposto che non si riesca io vedo per il futuro
Il tema cioè i minimi contrattuali lo dico in maniera provocatoria ma per far capire il concetto scendere verso il livello del salario minimo legale
Questo nella complessità della possibile crescita del salario
Che può naturalmente crescere complessivamente ancorché la componente fra ciò che i minimi e ciò che sono le altre componenti salariali
Può essere complessivamente maggiore ecco cioè vorrei essere chiaro in questo senso perché altrimenti il contratto collettivo e dovevo chiudo
Non riuscirà a competere
E non riuscirà ad essere ciò sui noi fino ad oggi abbiamo visto che il contratto collettivo
A in qualche modo garantito a questo Paese che io credo per il poter dire
Non ho visto da nessuna parte direi che abbiamo un ordinamento giuridico che consente di pagare sei euro e mezzo una persona che lavorò quattro con mezzo per un'ora di lavoro piuttosto che non invece applicare un contratto collettivo che è sempre stato il parametro per dire che questo anno come dire come direbbero
Io ruppe il come dire una regolazione del di Saint Walker no
Anche anche in questo paese grazie
Ringrazio il vi è anche per il bene suo intervento che ha fatto da non molto sorridente insomma
Bene poi gli ha cambiato tutto bene e adesso saniamo qualche valutazione politica con l'intervento di Tommaso Nannicini senatore del Partito democratico prego
Buona sera ringrazio molto per l'invito e per l'opportunità di confronto cercherò di di essere molto sintetico e di dire due cose sostanzialmente una valutazione politica e qualche commento di merito al contenuto dell'accordo
Beh la valutazione politica parte da da un carattere positivo per due ragioni perché sempre in un quadro molto complicato è da salutare
Con grande attenzione con grande favore il fatto delle parti sociali della loro autonomia trovino in una situazione come è stato ricordato non emergenziali ma che guarda al futuro e che guarda a un'esigenza di modernizzazione del nostro sistema di relazioni industriali un quadro
Condiviso
E unitario quindi questo è il primo elemento di positività da un punto di vista politico
Il secondo è su le parole d'ordine e che sono state ricordate anche qua la qualità della crescita che qualità del lavoro
Che è anche uno sforzo delle parti sociali di accompagnare un faticoso ma necessario processo di aggiustamento del nostro al tessuto produttivo e e della nostra economia qualità del lavoro dove sta dentro anche la questione che io ritengo importante che è stata ricordata stasera la questione salariale e della i quali Anzani anche della livello delle delle distribuzione dei redditi in questo Paese ovviamente come interpreto quest'accordo periziandi stasera ma insomma convinto che così sia non vuol dire un ritorno al salario variabile indipendente ma in quelle parole d'ordine di qualità della crescita e qualità del lavoro
Formazione e competenze che stanno dentro questo accordo che si può aggredire questo nodo della questione salariale
Detto questo dopo gli elementi politici generali
Fatta appunto mi portano a salutare con molto favore quest'accordo se devo rispondere alla domanda della nostra iniziativa è una svolta non è una svolta
Mi mi viene da appunto sposare la formula del professor Carrieri che è una svolta potenziale prima nell'intervista che mi hanno fatto niente
Candidato di rispondere alla domanda dicendo che può essere un antipasto di svolta perché chiaramente stiamo parlando di criteri molto generali
E e di linee guida io sono un appassionato di serie televisive americane Enlil trucco dello sceneggiatore è che ogni puntata si devono creare l'interesse per la puntata successiva insomma se la puntata funziona è che non vedi l'ora di vedere
La prossima diciamo che che ha confezionato questo accordo è stato così bravo da lasciarmi la voglia di vedere qual è il prossimo accordo come queste linee guida di queste parole d'ordine poi si traducono
In scelte concrete in strumenti atto a Fini che hanno una loro pregnanza alla loro effettività
In termini di cornice di cornice del modello contrattuale della rappresentanza quindi rispetto a questi punti a queste curiosità segnalo anche alcune
Criticità criticità attuative rispetto a come poi caliamo a alcune dei punti dell'accordo
Può essere vero come è stato ricordato anche nell'ultimo intervento
Che
Un giudizio troppo se è vero che c'è un ritorno indietro rispetto alla rapporto fra primo e secondo livello e quindi non per mettere in discussione la gerarchia delle fonti e poi più che gerarchia parlerei di diversa funzionalità delle fonti riconoscere ad ogni fonte la propria funzionalità e la propria efficace il proprio valore
Però è chiaro che quando si cita la contrattazione di secondo livello nell'accordo mi ha colpito abbastanza che si usa sempre le parole anche attraverso a avendo s'passato un po'di tempo a me deformazione
Professionale assicurare documenti politici è chiaro che quando scrivi anche attraverso e perché sei un po'in difficoltà rispetto a trovare un quadro unitaria condiviso rispetto alla funzione di quello strumento anche attraverso è spesso o un modo per relegare un po'un nodo un nodo spinoso quindi su questo
Aspetto la seconda puntata e spero che nella seconda puntata questo anche attraverso che comunque a un elemento che riconosce una funzione sia pure distinta a tutti i livelli
Poi
Da anche degli strumenti attuativi chiari perché è vero che dobbiamo contrastare come diceva giustamente Martini un anche il proliferare di elementi di contrattazione individuale però una risposta questa proliferazione che non giudico positivamente anche dare degli strumenti di atto attività di esigibilità la contrattazione di secondo livello che da risposte dentro la contrattazione collettiva ha delle domande che ci sono nel rapporto il rapporto tra le parti nel e nel nostro tessuto economico quindi anche di fronte ai problemi attuativi di come misuriamo la rappresentatività da parte sindacale da parte datoriale nel primo livello sul quale torno in un secondo magari già mettere un po'più in piedi nel piatto sul fatto che misurarla al secondo livello è più semplice sostanzialmente i criteri che stanno anche gli accordi precedenti fra fra le parti sociali
Quindi parlare un po'
Già in termini di criteri attuativi di misurazione
E di Jesi si abilità di clausole di responsabilità nella contrattazione di secondo livello già sarebbe un passo verso dare una cornice che la rende la rende più chiara e più e più fruibile
Detto questo sui problemi di rappresentatività sindacale datoriale sul tutta la contrattazione collettiva partendo dal primo livello sono molto d'accordo con i principi che stanno nell'accordo che è un punto fondamentale per rendere efficace e moderno il nostro sistema di relazioni industriali
Qui ovviamente la seconda puntata è fondamentale perché molti dei nodi restano restano sciolti
Come si coniuga il criterio dell'iscrizione cosa criterio elettorale a fronte delle difficoltà segnalate di misurazione
Del del del dato sull'iscrizione come si misura la rappresentatività datoriale sono nodi importantissimi giusto metterli al centro non facilissimi da sciogliere
Come si lascia autonomia alle parti perché penso sia giusto così nei perimetri nel disegno dei perimetri contrattuale di categoria giustamente è stato segnalato il problema di restringere la numerosità dei contratti collettivi immagino che non si pensi però a un ritorno a un imposizione dall'alto neo corporativa in cui lo fissa la legge lo troverei curioso se lo fissasse la legge un po'anche se lo fissa sa se il club non revanscismo resto referendario ma perché penso che anche diffusa con la nuova leadership il CNEL potrà svolge una funzione importante
Però come definiamo i perimetri contrattuali il denominatore c'abbiamo problemi con numeratore come contiamo la rappresenti tesa alla numerosità del forze sindacali delle forze datoriali il denominatore eppure non è semplicissimo nello sciogliere nello sciogliere
Questi nodi
Da qui la
L'attesa della seconda puntata e anche un invito a un'interlocuzione con la politica ovviamente nella rispetto del delle funzioni ma io prendo
Come un apertura di interlocuzione il fatto che a pagina sei si parla di presupposto per l'eventuale definizione di un quadro normativo in materia nel senso in cui l'autonomia delle parti sociali e quindi anche il passare nella fase due
Di questa cosa trovare criteri più forti e più pregnanti per sciogliere questi nodi
Non tolgono spazio al fatto che ci possa essere un intervento di cornice legislativo soft che accompagna questo processo e lo rende e lo rende più forte e più esigibili appunto nel rispetto dei ruoli ma anche io penso questo m'è capitato di dirlo altre volte cui avevo responsabilità diverse non di minoranza parlamentare quindi le mie affermazioni
Davano più preoccupazione adesso potete prendere con maggiore contro di fichi estesi diciamo che si si riconosce una funzione di interesse generale alla per esempio al l'incentivazione del scambi virtuosi tra produttività e aumenti salariali e contrattazione di secondo livello
E si chiede un intervento del legislatore per usare i soldi dei contribuenti per aiutare lo sforzo di autonomia delle parti sociali nello sforzo di contrattazione collettiva se c'è quell'interesse collettivo per l'interesse collettivo può richiedere legislatore anche di mettere regole
Che accompagnino la l'autonomia delle parti sociali che rendono quegli strumenti pienamente esigibili pienamente funzionanti
Dando un quadro di regolazione soft perché appunto accompagni la fase due di questo accordo grazie
Bene grazie Tommaso Nannicini ci avviamo alla conclusione ricordo per questa sera potete trovare su radio radicale la registrazione
Dell'intera serata della nostra discussione sull'accordo Confindustria CGIL CISL e UIL e adesso la parola a Cesare Damiano per le
Grazie
Senonché bastata
La discussione la potete rivedere come ha ricordato Giovanni e quindi il nostro tasso di masochismo come sapete è piuttosto
Elevato
Intanto ringrazio tutti
Intervenuti
Lavoro Welfare da sempre si occupa di questi temi
Siamo contenti di essere una delle poche ST al di fuori delle parti sociali che ancora analizza materie sicuramente complesse in questo caso stiamo parlando di contrattazione più di rappresentatività
Allora come leggere
Questo accordo ma io naturalmente do una mia lettura professor terrieri ha introdotto in modo come sempre molto approfondito e pertinente la materia le risposte
Da parte di tutti gli interlocutori sono stato state altrettanto approfondite
Io penso
Che al tempo stesso non ci troviamo di fronte a quello che comunemente sì definisce un accordo cornice
Ma anche
Ad un accordo che contiene delle novità che non possiamo che non potevamo dare per scontare
Accordo cornice intendiamoci noi abbiamo alle spalle una serie di accordi che hanno trattato queste materie quindi non è il primo Accordino assoluto e semmai il consolidamento
Di un percorso quali sono le novità
A mio avviso le novità sono queste che come veniva ricordato negli interventi
Questo accordo fa i conti con i processi reali
No che gli accordi precedenti
Non tenessero in considerazione quello che stava capitando però mi pare che ormai sia diffusa la percezione sicuramente nelle parti sociali meno nella politica e nella politica noi siamo stati quelli che più hanno insistito su questo punto
Che i processi di rappresentatività e di contrattazione hanno subito via via nel tempo
Un crescente elemento di ti segregazione di frammentazione di concorrenza sleale tradirlo
Con gravi rischi anche di come si dice
Capacità delle grandi organizzazioni di rappresentare gli interessi dei propri aderente
Quali sono questi processi reali
Ricordava
Albini
Sono la proliferazione dei contratti quindi se abbiamo trenta contratti dei metalmeccanici a trentadue prendo per buono quello che mi è stato detto quello che ho sentito perché non mi sono documentato no sicuramente e la realtà
Siamo di fronte come si dice al venir meno di una capacità di rappresentazione unitaria di un contratto come quello così importante come quello dei metalmeccanici
Potrei citare ad adiuvandum
La fuoriuscita di F. CIA ex sia dal sistema di Confindustria che rappresenta anche da questo punto di vista un altro contratto di lavoro
Seppur similare rispetto al contratto di Federmeccanica CGIL CISL e UIL ma sicuramente un altro contratto la porta
Quindi questa dispersione c'è stata
E c'è stata in un momento nel quale
Governare i processi di trasformazione diventa sempre più difficile
Siamo di fronte ad una globalizzazione senza regole anche di questo abbiamo parlato
I precedenti incontri molto lungamente
E questa globalizzazione senza regole si finisce esaspera
La capacità di rappresentare in modo dignitoso sia le ragioni del lavoro che le ragioni dell'impresa facciamo un esempio
Sì Trump mette i dazi sull'acciaio sull'alluminio oppure li mette sulle automobili che se questo riguarda non soltanto la Cina ma anche l'Europa
Cambiano le regole del commercio internazionale con grave nocumento per le nazioni che entrano in questo circuito perverso
Ci sarà la reciprocità perché metterebbe i dazi su chi sui prodotti importati che Stati Uniti eccetera eccetera ma questo stressa il sistema insisteva non aveva bisogno di regole sicuramente sì perché se la Cina che partecipa Al Gore thread organisation sta fuori
Dalle regole dei commerci internazionale nel quale vorrebbe partecipare mettendo gli aiuti di Stato sull'acciaio prodotto Congo lavoratori costano anche un decimo
Di quelle che costano nell'Europa mediamente è ovvio che pratica una concorrenza sleale che mette fuori la capacità imprenditoriale delle nostre aziende le aziende europee
Che al tempo stesso questo induce ad una concorrenza sempre più al ribasso che esercita una pressione su due punti fondamentali
Il livello dei salari che si abbassa e il livello della flessibilità richiesta ai lavoratori che si allarga
Quindi il sistema e sicuramente stressato se pensiamo ai commerci internazionale all'interno
Noi abbiamo assistito a numerose situazioni nelle quali la concorrenza sleale il dumping sociale
Ha prodotto delle situazioni aberranti penso al solito settore dei call center che abbiamo lungamente denunciato per una pratica al ribasso
Recentemente il ministero del lavoro ha stabilito ad esempio una tariffa oraria di ventun euro e cinquantotto centesimi per la prestazione del lavoratore delle telecomunicazioni
Contratto sottoscritto da CGIL CISL e UIL e Confindustria ai fini della regolazione degli appalti al massimo ribasso e per sconfiggere il ribasso anomalo negli appalti medesimi
Io ho salutato questa misura di intervento centralizzato e legislativo
Come una misura sicuramente molto efficace che la dice lunga sul modo con il quale purtroppo ha continuato ad esistere una sorta di far West contrattuale che ha messo fuori gioco le aziende virtuose
Creando anche vari problemi di natura salariale piedinatura occupazionale
Quindi sicuramente come si dice questo accordo cornice interviene in questo frangente in maniera molto più pressante e più consapevole del passato sono trascorse alcuni anni
Su questo tema dei contratti pirata e del dumping sociale salariale sia a livello internazionale che a livello io credo che questo sia un problema assolutamente rilevante che chiama in causa tutta un'altra serie di questioni che giustamente l'accordo
Evidenzia
Il tema del salario o del trattamento economico minimo il cosiddetto tende o il trattamento economico complessivo che voi chiamate il Teck
Ha un collegamento diretto con quel dibattito che abbiamo svolto nella passata legislatura anche a proposito del gioco Sat per quanto riguarda l'opportunità Olindo opportunità di definire il cosiddetto salario minimo di legge
Passano anni Cini quale mi rivolgo perché angolo parlamentare prima ancora un ruolo di partito
Il partito che governava
Lo sanno anni ciniche una delle otto delle che del sociale tra prevedeva precisamente la fissazione di un salario minimo per legge
Delega che io ho contrastato personalmente
Pretendendo che a quella delega fosse aggiunta una frase per coloro che non hanno un contratto di lavoro vale a dire i nomi contrattualizzate un elemento di difesa di riparo
A mio avviso
Di fronte al rischio ricordava ancora alpini che alla fine questo processo di definizione per legge del salario minimo induca il sistema uscire fuori dalla rappresentanza della rappresentatività e ad attestare a quel livello minimo
L'insieme delle retribuzioni o l'atto larga parte delle tribù
Io contrastato questa tendenza però mi rendo perfettamente conto
Che abbiamo operato un elemento di difesa tant'è che l'unica delega in sospeso del Jobs act che non ha trovato ancora attuazione ma che nella recente campagna elettorale come ricordavano
I segretari confederali e apparso in più di un'occasione in più di un programma elettorale
Ma questo è il salario minimo è stata come si dice una bandiera per molti compreso il Partito Democratico che però ha precisato che si trattava ovviamente di un intervento che non mi era di carattere
Generalizzato quindi io credo che il valore lo ha difeso lo sostengo non ritengo positivo
Di queste intesa sia che interferisce con processi reali in corso di degenerazione potenziale del sistema di negoziazione libera fra le parti sociali
Ed è anche una risposta quando
Lo diceva all'inizio Martini l'abbiamo fatto quando meno ve l'aspettavate
La politica in particolare perché c'erano anche delle differenze fra CGIL CISL e UIL che si erano manifestate numerose circostanze questo un povero
E io non lo leggo soltanto come una sorta di elemento di autodifesa delle parti sociali di fronte al alla potenzialità di un'invasione legislativa lo leggo anche
Come risposta all'incertezza del quadro politico che deve portare chi è depositario della contrattazione a mettere al riparo le sue prerogative credo che questa sì è anche una funzione e una funzione saggia e positiva da questo punto di vista però evidente che si tratta di una funzione che bisogna preservare ma che
Dovrà fare i conti con una pressione crescente con un disordine legislativo che sulle materie del lavoro purtroppo si è manifestato nel corso del un secondo punto il primo era quello di tener conto dei processi reali che sono in corso per quanto riguarda la dispersione e la concorrenza sleale
Per quanto concerne i processi di contrattazione che è quello della rappresentatività
Anche su questo abbiamo alle spalle una lunghissima discussione
Una lunga discussione chi ha visto come si dice le organizzazioni sindacali e datoriali supposizione relativamente diverse
Mentre c'era anche Tiziana
La UIL
Insieme alla UIL CGIL hanno più portate anche ad un recepimento legislativo di quello che un accordo sindacale la CISL tradizionalmente era molto più gelosa nel passato delle sue prerogative per non parlare di Confindustria
E vero Albini si dice
Dopo cent'anni di storia questa è una svolta
Io non riconosco una svolta ma anche per la CISL per le sue convinzioni che io ho sempre rispettato
Vedo in questo una novità importante il Censimento bilaterale della rappresentatività al quale occorre dare corso la domanda faremo un altro convegno naturalmente non abbiamo tempo per dare le risposte quindi da convegno convegno rotolando fino un'altra puntata la domanda e questa che io mi faccio
Questa definizione bilaterale consensuale da parte di CGIL CISL e UIL e Confindustria che io rilevo come una delle novità fondamentali di questo nuovo protocollo avrà bisogno o non avrà bisogno di un recepimento di natura legislativa
Punto di domanda
Naturalmente quando parlo di recepimento di natura legislativa mi riferisco due modalità di fare legislazione una e quelle invasiva la minaccia che anche il nostro governo ha fatto ad un certo punto ho sentito la frase se non regolate voi modelli contrattuali lo facciamo ma internet che ho trovato una frase profondamente sbagliata sotto il profilo politico del rapporto con le parti sociali
La seconda possibilità legislative invece è un'altra caratteristica quella del recepimento propositivo di quelle che sono gli accordi stipulati liberamente dalle parti sociali maggiormente rappresentativi io credo che questo tema
Sì è un tema che in qualche modo andrebbe indagato io stesso ho scritto nella passata legislatura anche due legislature fa Giovanni abbiamo collaborato
Un testo di legge che andava in questa direzione perché io penso che se vogliamo mettere al sicuro il sistema della rappresentanza ci sia bisogno di una certificazione
Legislativa che recepisca quelli che sono i contenuti fondamentali delle vecchie intese che qui sono richiamati ma sono oggetto di accordi di natura specifica
Concludo dicendo questo altra questione è evidente che qui c'è un problema io vedo sottolineato ricorre in alcune parti del testo è quello relativo alla ricognizione del cosiddetto perimetro contrattuale
Questo è un problema perché è vero che c'è oggi una tendenza in atto la semplifico
Non me ne vorranno coloro che cito la tendenza di Confindustria ad abbassare come si sa è la dimensione dell'impresa nell'associare riprese e la tendenza delle associazioni delle piccole imprese ad alzare l'asticella della rappresentanza come si dice con un filo senza base agli artigiani sabato è evidente che c'è come si dice un elemento conflittuale concordo
Che non può essere risolto dall'appartenenza a questa o quella associazione ma deve essere risolto dalla tipologia merceologica
E dalla caratteristica contrattuale secondo me deve essere questo se parliamo dei criteri un criterio altra questione molto importante sarà quella relativa al salario minimo
Io penso che temo dal mio punto di vista che l'argomento sarà riproposto nella nuova legislatura sempre che si riesca a fare rapidamente un governo ma non mie la discussione
Di oggi di sempre che questo governo sia in grado di durare nel tempo e non portarci a nuove elezioni cosiddetto governo Piscopo del Presidente vedremo il secondo giro di consultazioni quello che ci darà
Io sono contro il salario minimo definito per legge
Sì e non si parla di coloro che non hanno un contratto di lavoro di riferimento
E proprio per questo credo che sia ineludibile il tema del recepimento legislativo della rappresentatività di coloro che sottoscrivono gli accordi perché se non c'è questo recepimento il rischio che il salario per legge diventi invasivo
Delle prerogative negoziale del sindacato certo
Io la penso così ma naturalmente questi sono opinioni di scuola e di accademie l'ultima questione alla quale mi volevo rifare questa ci sono dei capitoli molto interessanti che sono tutti da indagare il welfare la formazione e la sicurezza sul lavoro al mercato del lavoro la partecipazione faccio un esempio
Non mi pare banale che CGIL CISL e UIL e Confindustria scrivono scrivano che si tratta di portare a compimento il processo di attuazione del Testo Unico il decreto ottantuno
Mi pare un elemento assolutamente non scontato che ha visto nel passato anche delle posizioni abbastanza distanti fra le associazioni dell'impresa e le associazioni dei lavoratori nel quale intendimento assolutamente mi associo essendo uno dei padri del decreto ottantuno e di quel testo
Così come di estremo interesse a mio avviso il tema della riproposizione della bilateralità e del ruolo dell'UE il far nell'ambito della definizione del trattamento economico Massimo
C'è già un esempio nel contratto dei metalmeccanici qui si cita esplicitamente il tema della previdenza complementare della sanità complementare che ha bisogno di una nuova regolazione
Io credo che queste siano diciamo delle potenzialità estremamente interessanti contenuti in questo accordo-quadro l'ultima notazione
Veniva fatta del rappresentante del sindacato della CISL e la UIL CGIL e quella relativa all'ultima riga
L'opportunità di valorizzare forme di partecipazione ai processi di definizione degli indirizzi strategici dell'impresa
Io non so se la soluzione Alcoa so che sulla soluzione ancora c'è chi a favore e chi è contro quindi già su questo argomento molto concreto ci sono delle opinioni diverse però sicuramente il tema della partecipazione della presenza dei lavoratori non dico dei comitati di sorveglianza che in Italia non esistono
Ma nei consigli di amministrazione elette regolarmente il lavoratore come apposite procedure
è un tema a mio avviso all'ordine del giorno sul quale dopo quarant'anni ho cambiato devo dire opinioni c'ho messo un po'di tempo ma ho cambiato opinione perché nella globalizzazione senza regola
E nella concorrenza sleale
Che vede prevalere in questa fase il protezionismo interferire con un'opinione anche dei lavoratori sulle scelte strategiche dell'impresa
A proposito di dismissioni e acquisizioni di delocalizzazione esternalizzazione io credo che diventi un elemento estremamente importante
In questo testo c'è una citazione è solo una citazione ma non mi è banale perché voglio ricordarlo anche da questo punto di vista contenute non è sempre stata diciamo molto propensa ad immaginare forme di presenza ai lavoratori come si dice anche se una rondine non fa primavera io capisco questo
Che il valore di questo protocollo questo accordo cornice che segue altre accordi di estrema importanza interferisce non solo quei processi reali ma fissa alcuni parametri di novità sui quali
Se sono rose fioriranno sarà opportuno ovviamente seguire passo per passo all'evoluzione del confronto del sistema
Sentivo Tommaso che giustamente dal suo punto di vista evocava il sistema neo corporativo
Delle grandi associazioni il sistema
Nordeuropeo io sono un fan del sistema neo corporativo com'è noto che le grandi associazioni del lavoro dell'impresa e della concertazione triangolare
Però capisco che avrà bisogno di qualche adattamento qui non si ripropone la tesi di una riedizione di un sistema diciamo neo corporativo che essi ripropone di chiudere al suo interno il monopolio della rappresentanza e qui si propone il contrario e credo che anche questo sia un passo importante
Il significativo di cui dobbiamo tenere conto il sostanzo che avrà filo tessera la tela chi avrà la rappresentanza reale del mondo del lavoro dell'impresa non ho dubbio vecchie seduto a questo tavolo la detenga realmente potrà avanzare le sue proposte trovare le sue diciamo mediazione naturalmente come interlocuzione necessaria
E prudente con l'attuale quadro legislativo e politico anch'esso in grande e profonda alle volte disordinata evoluzione ma tutto questo ci darà lo spunto per tenere nuovi seminari di approfondimento e quindi di fare nuovi confronti vi ringrazio buona serata a tutti
Buonasera