11 APR 2018
intervista

Petrolio e salute - Intervista a Leo Amato, redattore de "Il Quotidiano del Sud"

INTERVISTA | di Maurizio Bolognetti - Potenza - 00:00 Durata: 9 min 13 sec
A cura di Delfina Steri
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Proseguono le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Potenza sulle attività estrattive svolte dall’Eni in Val d'Agri.

In particolare gli inquirenti lucani stanno focalizzando la loro attenzione sulla vicenda della perdita di 400 t.

di greggio dai serbatoi del Centro Olio Val d'Agri, emersa nel gennaio del 2017, e sull'impatto dalle emissioni, provenienti dallo stesso Centro Olio, sulla salute dei lavoratori.

A darne notizia è la stessa compagnia petrolifera nella Relazione Finanziaria sul Bilancio 2017, che verrà discussa a maggio dall'assemblea degli azionisti.

Gli inquirenti
lucani, che hanno tra l'altro disposto una indagine epidemiologica, ipotizzano i reati di omicidio e lesioni colpose e il disastro ambientale.

Alla pagina 209 della sopra citata Relazione è dato leggere quanto segue: "A valle del procedimento penale per traffico illecito di rifiuti, gli aspetti sanitari ivi in corso di accertamento sono stati oggetto di stralcio in altro procedimento penale.

Contestualmente è stata disposta l’iscrizione di 9 imputati di procedimento connesso per fattispecie contravvenzionali relative a presunte violazioni nella redazione del Documento di Valutazione dei Rischi occupazionali delle attività del Centro Oli Val d’Agri (Cova)".

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