Sono stati discussi i seguenti argomenti: Armi, Assad, Chimica, Esteri, Guerra, Medio Oriente, Rassegna Stampa, Russia, Siria, Trump, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
Rubrica
10:00
15:00
09:30
9:30 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
13:40 - Camera dei Deputati
Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale sabato quattordici aprile questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta quest'oggi ci concentreremo su un unico argomento la Silvia la possibilità di una rappresaglia occidentale
Stati Uniti Francia Regno Unito dopo l'attacco chimico dalla scorsa settimana
Dumas faremo il punto della situazione con le monde un'analisi dice il pari e Marx Emo in Siria Rossi e occidentali confrontati i rischi di
Escalation così il quotidiano francese spiega l'improvvisa prudenza in particolare di Donald Trump che
A inizio settimana invece aveva indicato la volontà di colpire
Rapidamente il regime di Bashar al-Assad per pulirlo dopo l'uso di armi chimiche a Dunbar leggiamo poi una serie di commenti Rula Calaf del Financial Times
Un unico attacco non è un sostituto di una politica siriana scrive questa columnist del quotidiano della sì chi
Leggiamo anche il wall street journal un editoriale dal titolo la posta è molto alta in Siria il journal scrive che è inutile lanciare un po'bombardamento nei prossimi giorni solo per soddisfare leggo del presidente dopo i suoi tweet sulla Siria non ha molto senso limitarsi a distruggere uno due Basile ARD Assad piccolo prezzo da pagare per Russia Siria Iran
Dopo le conquiste dell'ultimo hanno serve molto di più sottolinea il journal vedremo anche El Pais una risposta Saddam l'azione militare ha senso solo se porterà a un negoziato per porre fine alla mattanza in Siria
E poi il Times che ieri dedicava il suo editoriale
Avrà di MIR Putin paria Putin come viene definito nel titolo
E il quotidiano conservatore di Londra sottolinea che le azioni distruttive della Russia e il rigetto di Putin dell'Occidente alla fine si riveleranno controproducenti per il presidente russo le conseguenze economiche delle sanzioni gli ultimi adottate dagli americani una scorsa settimana si faranno sempre più sentire e la Russia entrerà in una lunga fase di isolamento diplomatico col almeno così la vede il Times ma cominciamo sulla Siria da le mondo un'analisi dice il padre ieri Marx in modo in Siria russi e occidentali confrontati e rischi di escalation Stati Uniti Francia e Regno Unito
Tenterò di organizzarsi per condurre bombardamenti punitivi dopo l'attacco chimico su gomma ma Mosca brandisce la minaccia di rappresaglie andiamo a leggere per fare un po'il quadro
Della situazione il quattro aprile due mila e diciassette cioè lo scorso anno Donald Trump senza dubbio si era mosso con più facilità
Con il lancio di cinquantanove missili contro una base militare siriana all'indomani del bombardamento con il gas Sarin della piccola città di Cannes Cherie con controllata dai ribelli il Presidente americano aveva restaurato almeno un po'la linea rossa da non superare a proposito di queste armi non convenzionali
Il nuovo ricorso del gas il sette aprile due mila e diciotto a Dumas nella periferia ribelle della cultori Artale
Ha costretto Washington a immaginare una risposta più dissuasiva il nove aprile l'ultimo ambasciatore americano in Siria Robert Ford ha spiegato che è impossibile dissuadere Assad dall'utilizzare queste armi a meno che non sia costretto a pagare un prezzo militare e dunque il modo dire instaurare la dissuasione di farlo soffrire militarmente
Un unico bombardamento non basterà perché
Assad smetterà di usare le armi chimiche per una settimana o due un mese o due poi ricomincerà ha spiegato l'ex ambasciatore Ford e il presidente deve essere pronto a una campagna sostenuta e deve spiegarla al pubblico americano i nostri alleati agli altri paesi della regione ha aggiunto a un giunto Robert Ford
Dopo aver dato l'impressione di una risposta immediata Donald Trump è sembrato cambiare idea
Spiega le Monde
Potrebbe essere presto per nulla presto scritto giovedì in un Twitter mattutino dovremmo prendere delle decisioni quando lo riterremo più utile più efficace ha dichiarato
Per parte sua il presidente francese ma un'arma contro vedi macro è ugualmente in prima linea sulla questione assicurato di avere la prova che delle armi chimiche sono state utilizzate utilizzate dal regime
Per decidere l'ampiezza e la durata della risposta per definire i bersaglieri ripartire se li tra le forze impegnate nell'operazione serve del tempo
Ottenere il sostegno del maggior numero possibile di Paesi in particolare nella regione anche l'arrivo in Siria di due gruppi di ispettori dell'Organizzazione per il divieto delle armi chimiche rischia di ritardare i bombardamenti
Occidentali la riconquista della tutta la vita della muta da parte delle forze del regime
Si diano aiutate dei russi non cambia però la determinazione dei leader di Stati Uniti Francia e Regno Unito decisi secondo le mondo dimostrare che l'uso dell'arma chimica non può restare impunito
Si tratta di evitare che il gas contro popolazioni civili diventi un modo naturale di reprimere delle ribellioni spiegherà Bruno Enterprises della Fondazione per la Ricerca strategica in Francia
Tanto più che la guerra in Siria non è finita malgrado
Alcune messe in guardia russa del regime Assad potrebbe tentare di ricorrere di nuovo da armi chimiche contro gli ultimi bastioni ribelli a Idlib nel Nord Ovest UA
Dera nel Sud il contesto impone di non spingersi verso un'escalation militare con la Russia ma anche di avere una reazione sufficientemente forte da non sembrare di cedere all'intimidazione spiega un ex ambasciatore francese Michel Ducrot
Alludendo alle minacce di rappresaglie militari se non di guerra profferite dalla Russia l'Amministrazione americana secondo le monde cosciente dei rischi di un incidente questo limita considerevolmente il numero di opzioni perché i russi sono integrati a a alle truppe
Siriane
La Russia anche rafforzato le difese aere attorno a obiettivi potenziali con batterie di missili terra-aria S trecento S quattrocento infine gli Stati Uniti così come la Francia confrontata sono confrontati al problema degli alleati
Theresa May giovedì ha ottenuto il via libera dei suoi ministri per prendere misure non specifiche in concertazione con America e Francia ma i responsabili politici britannici europei così come l'opinione pubblica sono profondamente divisi
La cancella tedesca Angela Merkel considera che il regime disponga ancora di una parte del suo animo a arsenale chimico che doveva essere distrutto sotto il controllo della Russia dopo l'agosto due mila tredici ma la Germania ha detto non parteciperà ad operazioni militari contro Damasco infine si devono implicare anche i paesi arabi
Ricevendo inizio settimana l'emiro del Qatar l'ancora capo del Pentagono James Metis aveva sottolineato di volersi occupare del problema con alleati e partner dalla NATO nel Qatar il principe ereditario saudita Mohammed Ben Salman in visita a Parigi il nove e dieci aprile aveva affermato la disponibilità del suo Paese a partecipare
A una quali Dione e questa a quelle degli alleati alla fine è una questione essenziale in particolare per la Francia che non vuole apparire come un semplice suppletivo degli Stati Uniti così
Le mondo contestualizza in qualche modo diversi dilemmi a cui si sono confrontati i tre paesi che sembrano impegnati in questa operazione per punire l'uso di armi chimiche in
Siria e però Lula Calaf
Giornalista columnist del Financial Times
In un convento ricorda che un bombardamento non è un sostituto di una politica in Siria questo il titolo i governi occidentali avevano sperato nella partenza di Assad ma senza volontà di agire
E la volontà di agire alla fine l'elemento
Che caratterizza questi sei anni sette ormai di di il settimo appena iniziato di
Conflitto siriano scrive Rula Calaf nelle salve di Twitter con cui Donal Trump ci colpisce quotidianamente a volte si trova anche un po'di verità il Presidente americano la furioso con il Presidente siriano Bashar al-Assad
Per l'attacco chimico Dumas lo ha definito un animale non ha lasciato dubbi su fatto che ci sarà una risposta militare
Cosa inusuale la sua furia questa volta è stata diretta anche contro la di mirto utili un ormai Trump certamente compreso il conflitto siriano ma punire il dittatore di Damasco per l'attacco ad un ma non è una politica efficace per affrontare la Siria gli ultimi sei anni il regime si è lanciato in un'orgia di massacri con lira nella Russia che non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno
Sebbene di fronte alle più gravi follie in termini di esazioni commesse se Assad ha ripreso il controllo della situazione e grazie alla determinazione dei suoi alleati
I governi occidentali invece dopo aver sperato nella cacciata di Assad non hanno avuto la volontà di agire per un po'hanno appaltato la Siria il partner del Golfo che hanno speso miliardi di dollari per costruire un esercito ribelle poi crollato a causa di divisioni radicalizzazione
Un intervento militare diretto che avrebbe potuto far pendere l'ago della bilancia a favore dei ribelli era stato tolto dal tavolo sin dall'inizio con l'ombra della guerra in Iraq del due mila e tre un altro intervento in Medioriente era stato considerato troppo rischioso
Il solo processo che assomiglia a una politica oggi sono i colloqui di pace sponsorizzati dall'ONU che sono in agenda danni ma che non hanno mai portato da nessuna parte
La sola iniziativa diplomatica che ha mosso un po'le cose è stata quella tra Iran e Russia e Turchia che hanno lasciato gli Stati Uniti fuori dai giochi con il tempo spiega Rula Calaf le opzioni accidentali per la Siria si sono ridotte significativamente e i costi di un intervento sono aumentati la guerra siriana si è trasformata in una metastasi cioè una serie di conflitti interconnessi ognuno dei quali al potenziale di provocare una più ampia conflagrazione nella nella regione come la Turchia contro i curdi sostenuti dagli Stati Uniti o Israele contro le forze iraniane
E i loro alleati il rischio di un bombardamento americano contro obiettivi del regime oggi e che possano provocare un conflitto molto più pericoloso tra Stati Uniti e Russia Rula Calaf spiega poi che la politica occidentale sulla Siria
è stata di vedere la guerra attraverso due prismi che sono più legati alla sicurezza internazionali in generale che la stabilità della Siria
Il primo Prisma eh la linea rossa sull'uso delle armi chimiche vietate l'altro la sconfitta del gruppo terroristico dello stato islamico
E da questo punto di vista che vanno considerate giudicate le operazioni condotte da Trump
Nel due mila diciassette quando ha reagito contro Assad per un precedente attacco chimico rispondendo con un bombardamento contro una base aerea siriana
In quel modo Trump disse chiaramente
Le armi chimiche non potevano restare impunite c'era anche un altro fattore il gioco
Rivelare i fallimenti del suo predecessore probabilmente il più grave errore di politica estera di Barack Obama è stata la decisione di non dare seguito alla linea rossa che lui stesso aveva fissato sulle armi chimiche in Siria
Il problema però è che i missili Trump hanno avuto poco perfetto poco impatto in pochi giorni ieri siciliani sullo decollati di nuovo dalla stessa base i massacri sono continuati con le bombe o gli assedi fino alla fame
La posizione di Trump inoltre che il coinvolgimento degli Stati Uniti insidia deve essere praticamente azzerato poco prima dell'attacco Dumas ritenendo che la missione contro lo Stato islamico era compiuta il presidente
Ha chiesto i comandanti militari di ritirare i due mila soldati presenti
Malgrado gli stessi comandanti gli avessero consigliato
Di rinviare una decisione di questo tipo anche se moltiplica le sue minacce una creazione l'attacco chimico la sua intenzione uscire dalla Siria non farsi trascinare più a fondo nel conflitto
Gazale civili non può restare impunito il problema è che sia una rappresaglia può alleviare il senso di colpevolezza occidentale per la tragedia siriana
Non può essere un sostituto di una politica sulla Siria così Rula Calaf sul Financial Times che coglievo anche un altro elemento una salva di missili per togliersi un po'il senso di colpa
A proposito di politiche sulla Siria il Wall street journal un editoriale dal titolo la posta in Siria è molto alta un unico attacco missilistico non frenerà lasse Assad Iran Russia anche qui si parta Erba i tweet di Donald Trump la che tornano a perseguitarlo
Nel caso specifico molti hanno ricordato il presidente le parole che lui stesso aveva usato per prendere in giro Barack Obama
Secondo Trump aveva detto detto in diretta la televisione quando faremo attaccato la Siria così Trump è stato costretto a cambiare idea non ultimo perché l'annuncio pubblico via Twitter di un attacco ha compromesso le capacità degli Stati Uniti di effettuare una risposta coordinata ed efficace
Sull'uso di armi chimiche Adu ma da parte di Assad del resto nella confusione è stato lo stesso Trump a pubblicare un tweet che appare come un mea culpa non ho mai detto quando ci sarà un attacco contro la Siria potrebbe essere molto presto
Oppure per nulla presto
Il problema è che al di là dei tweet di tram ci sono le dure realtà che vanno affrontate sulla Siria è vero che l'inazione di Obama ha lasciato la presidenza Trump con compito difficile Medioriente che tanto ha colpito le forze di Assad lo scorso anno con dei missili Tomoko h e ha permesso di intensificare ha permesso al Pentagono di intensificare i suoi sforzi per distruggere lo Stato islamico in Iraq Siria ma da allora da un anno fa Trump anche dimostrato tutta la sua ambiguità verso la regione fino ad annunciare di voler uscire molto presto dalla Siria
La sua ambiguità prodotto esiti negativi gli Stati Uniti non hanno una politica chiara sulla Siria nel frattempo Russia Iran si sono mossi per consolidare la loro egemonia congiunte dominare
Siria
Iraq l'obiettivo dell'Iran al di là del dominio politico da Teheran nel Mediterraneo di usare la Siria come base militare per stazionare un esercito di combattenti di Hezbollah sostenuto dei guardiani della rivoluzione l'obiettivo e Israele il bersaglio il rischio una guerra in Medioriente che inevitabilmente coinvolgerebbe gli Stati Uniti poi c'è la Turchia alleato nato che interpretato l'ambiguità di Trump come pretesto per regolare vecchi conti con i curdi siriani
Questo danneggia l'influenza degli Stati Uniti nella regione e Erode i successi che sono stati ottenuti da liste Geti grazie curdi siriani
A fatica contro lo Stato islamico
Disperso ma che sopravvive
A a sorvegliare in qualche modo tutto questo
è stato Vladimir Putin le cui truppe forze regolari sostenuto dall'Iran hanno permesso ad Assad di distruggere l'opposizione ad Aleppo e ora grazie alle armi chimiche Adu ma anche nella butta Putin in cambio ha ottenuto la base navale di Tartus e quella aerea di me in in tenere la Russia lontano dal Medioriente era stato uno dei successi degli Stati Uniti durante la guerra fredda ora la Russia basi da cui può minacciare il fianco sud della NATO oltre al fianco nord attraverso le operazioni nel Baltico
Malgrado tutto questo però e qui è l'elemento forse originale il Wall Street Journal dice di non sostenere la necessità di un bombardamento unico nei prossimi giorni
Perché questo si limiterebbe a soddisfare leggo del presidente dopo i i suoi tweet
Non ha molto senso distruggere una o due basi aeree di Assad per Russia Iran e Siria sarebbe un piccolo prezzo da pagare rispetto i successi che questi tre Paesi hanno ottenuto
Nell'ultimo anno l'obiettivo per gli Stati Uniti ora secondo il Wall street journal deve essere di formulare una risposta che funzioni da deterrente
La parola deterrenza eh chiave l'attacco con il tomo Havok dello scorso anno poteva essere un deterrente si seguito da altre misure ma così non è stato Putin al Sadr il leader supremo di Khamenei hanno concluso che era un semplice gesto e di conseguenza si sono mossi
Per il Wall Street Journal Trump deve dare alla sua squadra di sicurezza nazionale e i suoi alleati tempo tempo per definire una strategia che il mondo riconosca come un impegno per fermare l'aggressione russa iraniana nella regione e gli attacchi dell'animale Assad contro i civili siriani
Quel che serve
Per quel che serve e degradare in modo sostanziale le capacità militari del regime il che significa anche andare a vedere il bluff di Vladimir Putin sulle vittime collaterali russe le minacce di rappresaglie
Nel frattempo però fatte tacere l'account Twitter del Presidente sulla Siria il prossimo evento pubblico deve essere una dimostrazione di leadership efficace la parte americana così il Wall Street cioè con cui perché non abbiamo più tempo ci fermiamo vi segnaliamo El Pais che dice una risposta un'azione militare ha senso solo se porterà a un negoziato per porre fine
Alla mattanza in Siria e poi il Times su un editoriale di ieri pari a Putin perché alla fine che ci rimetterà di più da tutto ciò secondo il Times la Russia che rimarrà isolate danneggiata economicamente staremo a vedere però oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0