La politica italiana e gli schieramenti internazionali: intervista al prof. Paolo Simoncelli

Radio radicale torniamo sulla situazione politica sono giorni di stallo dopo il secondo giro di consultazioni siamo ancora Hein Altomare comunque in queste ore sulla prospettiva della formazione di un governo ma ci sono delle novità importanti da certi punti di vista ossia alla crisi siriana introdotto elementi anche di politica estera in questo dibattito nazionale con dichiarazioni che hanno sorpreso alcuni osservatori da parte dei leader politici tra questi prese io qui le dichiarazioni di Matteo Salvini lei siamo in collegamento con il professor Paolo Simoncelli che innanzitutto ringraziamo per la sua a disponibilità Buongiorno professore professor Paolo Simoncelli è ordinario di storia a moderna presso il Dipartimento di Scienze politica all'università la sapienza di Roma allora professor Simoncelli le dichiarazioni ma dopo la crisi in Sicilia appartiamo da quelle disabili ma ci sono state anche quelle di Di Maio hanno portato alcuni osservatori interpretare un po'lo scenario che si sta aprendo cioè da molto tempo a questa parte la lo scenario politico italiano è sempre stato saldamente io diciamo legato a quello che diciamo possiamo dire in termini rapidi nel mondo occidentale la NATO e i rapporti con gli Stati Uniti queste nuove dichiarazioni possono avere un significato nuovo che cosa che cosa possono annunciare qualche
Ma novità direi che non ce ne sono che il figlio atlantismo il filo occidentali Isma'cui faceva riferimento
Per quanto riguarda l'Italia donna ci terrei a definirlo i facciata noi in realtà abbiamo avuto anche come ingresso neonato quindi all'origine di tutta questa vicenda
Un atteggiamento bivalente non dimentichiamo che abbiamo avuto un Presidente della Repubblica che è stato giovani gruppi creerà estremamente cauto ANCI era propriamente verso
All'ingresso dell'Italia nella NATO
Quindi al di là di quella che è stata poi la linea ufficiale filo atlantica noi abbiamo avuto alle spalle un rapporto storicamente antico e ben radicato di presenza nel mondo arabo
Che in particolare in questo dopoguerra ma ereditando una politica filo araba del fascismo ha avuto una deriva che era tu tanto che filoccidentale filotto antica quindi abbiamo semplicemente avuto un atteggiamento ufficiale
Che era quello filoccidentale ha infilato antico e poi abbiamo avuto una politica estera
Dettata da problemi che ancora oggi è l'unico ente che so fare politica estera che in nome di quella che era la necessità di tutelare
Ora indipendenza energetica nazionale aveva una politica estera divergente da alcuni di una ufficiale del ministero degli Esteri
Basta guardare i libri di memorie degli ambasciatori italiani a Washington per rendersi conto che avevamo una politica mediorientale fortemente avversata non solo dalla Farnesina è andato tutto il barocco uccide al tavolo
Poi tutto questo ecco significa oggi novità già avevo detto Rino e neanche mi sorprende che da schieramenti che sono considerati ormai ci auguriamo scendono accetta anziché il bollino diverso
Si giunga oggi a ledere una linea filo russa non è la linea filo comunista sia chiaro la linea filorusse nazionalista
Che torna proporci una serie di contatti internazionali che lo schieramento occidentale non solo c'ha sempre negato ma non dimentichiamo il danno clamoroso fatto
Pochi anni fa nel settembre due mila undici nicchia
In nome di che cosa di una sbandierata guerra per la democrazia e per la libertà ma scherziamo c'è stata una guerra brutale interessi riscontro di interessi altro che democrazia e libertà
è come se si mo'ce li facciamo un passo indietro lei ha evocato la tradizionale politica estera italiana filo araba quindi in nella passata legislatura c'è stato molto dibattito attorno a quello che è stato definito il lodo Moro quindi non non era una cosa così originale diciamo questo lodo Moro in realtà è un c'è una lunga tradizione di rapporti col mondo ha
Certo c'è una lunga tradizione dico risale certamente alla politica estera filo araba titolare del governo fascista non dimentichiamo che insieme il servizio informazioni militari che era considerata un'epoca
Un gioiellino di efficienza è stato il servizio che ha finanziato tutte le rivolte filo arabe della Palestina non lo dimentichiamo che abbiamo avuto un'attenzione da parte del mondo arabo
Nei confronti dell'Italia
Degli anni Trenta che è stato un attenzione che sperato in un intervento armato italiano a favore delle rivolte
Andare a ora tutto questo che poi naturalmente è stato interrotto dalla guerra è stato un ammonimento io opinione
Che subito dopo la guerra a maggior ragione dopo la fondazione dello Stato di Israele
Ha ripreso calcisticamente affluire non a caso noi con Enrico Mattei che abbiamo avuto una politica estera di sostegno a tutti i movimenti indipendentisti del Nordafrica
E del Medioriente questa politica estera veleni contestatissima naturalmente dagli Stati Uniti non parliamo ovvero le sette sorelle del cartello nelle grandi società petrolifere occidentali
Ecco la spessa linea che è poi la Democrazia Cristiana il Partito socialista hanno ripreso e riprodotto
Nel corso degli anni sessanta settanta e via dicendo quindi oggi non c'è assolutamente nessuna novità anzi direi che dal punto di vista nell'interesse nazionale è una linea di politica estera che va perseguita che va consolidata
Qual è l'alternativa
E la Libia quello che è stato fatto a danno dell'interesse nazionale italiano in Libia
Ecco professore questa la domanda che ci poniamo ma veniamo meglio a questo tema degli interessi nazionali quindi faccia capire meglio io
Vorrei approfondire questo lato cioè questa questa nuova sensibilità e il fatto anche diciamo di affrontare quelle che sono le traiettorie della politica estera per esempio quella russa da un altro punto di vista quindi va incontro a questa visione cioè della tutela di interessi nazionali
Mi chiedo sanzioni alla Russia siano state equamente Ripa così ripartite al momento di pagare il conto di sanzioni
E l'Italia quella che sta pagando il conto più pesante
Mi chiedo se la presenza italiani in Libia trovi appoggio l'ostacolo da parte dei tradizionali partner ufficiale voi occidentali o non piuttosto un ostacolo
E quale allora ombra che fino a questo momento certo offerti
Se non quella della Russia nazionalista di Putin
Teniamoci chiari nel mondo della geopolitica non si guarda all'ideologia e qui poi apriremo una piccola parentesi tempo permettendo
Ma è politiche esclusivamente diretto a salvaguardare un interesse strategico essenziale nazionale che è quello della politica energetica
Si ha un bel dire che l'Europa garantisce l'attaché
L'Europa non è garantito la pace in questo dopoguerra semplicemente non sono state dichiarate le guerre ma sono state fatte sulla base di una persistenza di interessi conflittuali essenzialmente energetici
C'è una riserva strategica nel momento in cui si va a trivellare in un certo punto
Nel Mediterraneo della terraferma
In cui si oppone interessi di un altro aspetto
E questo non può essere negato quindi noi continuiamo ad attenerci a una politica ufficiale che non vede le guerre ormai di chiederci le guerre si fanno con altri strumenti che non i carri armati ma gli scontri di interessa sono fortissimi
E fino a questo momento la politica estera ufficiale glorificato antica eccetera eccetera non ha certamente garantito gli interessi italiani presso Simoncelli da questo punto di vista sarà possibile
Nei prossimi anni prossimi decenni fare uscire l'Unione europea da questa dimensione diciamo così un po'di chi sonno rispetto a quelli che sono i reali conflitti così come lei li individua
Cioè di ci vorrebbe laggiù in gara unica capace o leggere la palla di vetro certamente certamente c'è da sperare sono ma attenzione perché da qui a qualche decennio
Unione europea sarà quella che conosciamo oggi o avrà subito un cambiamento radicale come quello che hanno subito le coordinate politiche odierne noi oggi
Ci troviamo di fronte a quella che sembra una sovversione degli antichi schieramenti politici o ideologici una sinistra che portata all'interno dei quartieri più ricchi più chic della città comodo a sinistra le terapie una destra che trova voti in borgata
E qual è la proiezione in politica estera una destra che guarda all'Unione Sovietica o l'ex Unione Sovietica si capisce e la sinistra europeista e atlantista
Questa non è una rivoluzione copernicana può essere semplicemente un piccolo corto circuito di politica internazionale che potrebbe però io Ascari qualche revisione di politica estera europea
Direi più verso la linea neutralista e
Che non verso una politica di intervento di ripensamento delle coordinate internazionale quindi questo Simoncelli non è una verità però l'Italia sembrava come già
Caduto nel novecento essere sempre un laboratorio dove però si vedono diciamo sintesi comunque alternative nuove rispetto arresto dello scenario europeo
Io dovremmo darci un portento emissione debite proporzioni in uno scacchiere regionale Mediterraneo certamente l'Italia vuole avere un ruolo così come ha avuto fino adesso una tradizione che altre potenze con una tradizione con unionista molto più marcata è più aggressiva di cui è la nostra non possono aderire
D'accordo noi ringraziamo davvero molto il professor Paolo Simoncelli lo ricordiamo professore ordinario di Storia moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche Università la sapienza di Roma con il quale abbiamo cercato di interpretare il quadro
Politico italiano alla luce anche degli schieramenti internazionali professore appuntamento alla prossima volta e grazie davvero molto ingresso c'era grazie