Presentazione del libro di Zygmunt Bauman a cura di Mario Marazziti, Luca Riccardi e Andrea Riccardi "La luce in fondo al tunnel. Dialoghi sulla vita e la modernità" (Ed. Sanpaolo)

Buona sera benvenuti
La presentazione di questo volume un po'particolare
Contesti di Muba Oman ma anche di Luca Riccardi di Mario Marazziti di Andrea Riccardi che è nato dall'idea molto semplice che è quella di raccogliere alcune conferenza alcune conversazioni che il grande filosofo sociologo
Polacco poi trasferito all'INPS ha fatto durante gli incontri
Di interi di di cultura tra le religioni e le culture che Sant'Egidio organizza ogni anno in varie città europee
Sono testi che abbiamo voluto pubblicare perché ci sembrava molto importante non perdere nessuna delle parole delle visioni che questo grande intellettuale ha avuto per per la nostra società io condivido totalmente ciò che scrive Luca Riccardi nell'introduzione quando definisce senza enfasi ma direi con grande lucidità Bauman un eroe intellettuale del nostro tempo mi sembra una definizione molto appropriata
Perché abbiamo bisogno anche di eroi intellettuali
In questo tempo in cui gli eroi sono pochi soprattutto sono pochi quelli Inpgi intellettuali e quindi è giusto riconoscere il valore di questa di questa persona di quest'uomo di questo studioso che come dice sempre Luca Riccardi ha scelto ha scelto ha intrapreso una strada di anti conformismo intellettuale
E partendo nelle sue letture dal tema degli sconfitti della globalizzazione
Ed è una lettura molto interessante quella di questo volume perché veramente è un volume in cui Baumann parla a partire dagli ultimi particolarmente gli ultimi che sono coloro che sono costretti a lasciare le loro terre immigranti che rappresentano uno dei grandi forse più grande fenomeno diciamo del ventunesimo secolo quello delle migrazioni
Che Baumann affronta con una visione totalmente anticonformista soprattutto Rispetto a tante diciamo letture istituzionali di questo fenomeno
Ne parlo perché questa sede essere questo luogo è anche sede della Scuola di lingua e cultura italiana
Che gratuitamente la Comunità di Sant'Egidio mette a disposizione di tanti studenti
Diciamo non italiani che vengono da altre parti del mondo molti di loro sono migranti alcuni sono profughi ed è un luogo in cui le e cresce la ricchezza la la cultura diciamo di queste persone
Che come sapete il primo passo è come la ministra fedeli c'ha detto molte volte il primo passo verso l'integrazione nel nostro paese non si può
Lavorare sull'accoglienza se non si lavora contemporaneamente sull'integrazione
Sono tanti temi molto interessanti importanti che emergono da questo volume non a me sta soltanto di introdurre ringraziando tutti voi per la vostra presenza ringraziando
Particolarmente coloro che sono al tavolo qui con me appunto il direttore di Repubblica
Che Mario Calabresi che nonostante diciamo giornate un po'intense per la stampa e italiana
E qui con noi monsignor Vincenzo Paglia e la ministra Valeria Fedeli che qui avvenuta varie volte soprattutto a incontrare gli studenti
Il studenti stranieri e anche a decorata tesi diciamo a dargli e i diplomi in alcune in alcune occasioni per quelli che hanno fatto gli studi superiori qui con noi
Saluto naturalmente i due i tre coautori del libro Luca Riccardi Mario Marazziti Andrea Riccardi il viceministro
Mario Giro l'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede Sebastiani il direttore del TG Vincenzo Morgante del vescovo di Frosinone tante altri che non posso qui citare se no tolgo la parola al direttore di Repubblica che
Ha molto molte cose da fare diciamo come noi ma forse un po'più di noi in questi giorni prego direttore
Grazie Marco buonasera a tutti
Nove riunioni in un sacco di battute sulla ministra che ne avrà molto di più da fare ma tanto avrà ancora molto tempo al governo per farle perché
Non dovete dirlo nemmeno mi raccomando
Ora io volevo consigliare di di disdire le vacanze estive che sicuramente aveva già prenotato perché visto come standard ma io insisto Mario non scherza tant'è che ecco
Beh
Questo libro può essere preso da da da molte parti
Perché a questo titolo la luce in fondo al tunnel dialoghi sulla vita e la modernità ma sostanzialmente affronta tre capisaldi del del dibattito morde il momento attuale sullo sfondo c'è il pensiero classico di Baumann il tema della sosta liquida e lui affronta il tema delle paura dell'insicurezza dell'incertezza
C'è qui un passaggio dell'intervista molto anche toccante su cose chi l'intervista di di di Mario Marazziti del del di quando il momento in cui oggi un adulto o o un molto adulto come Bauman si confronta con le giovani generazioni quelli che possono essere gli studenti
E e e e accenna all'idea del progetto di vita e dice il progetto di vita ma e tanto se abbiamo un progetto di l'orizzonte che guarda un anno mi sembra di cabala umano è e e qui si sente il dramma del lo sgretolamento di un mondo di certezze e di scelte di percorsi e tutto quello che ne consegue come paura sullo sfondo c'è questo poi però i temi che vengono fuori fortissimi sono i temi della della pace
E il tema del dell'immigrazione e dell'integrazione della convivenza questi sono i tempi c'è un una parte che però io lascio a don Vincenzo Paglia perché gli Huber è il mestiere che è quella dell'incontro cioè è il momento dell'incontro d'Assisi tra il Papa e Baumann che è l'incontro tra tra la vicinanza tra con con come si scrive nel nel nel nel saggio finale di Andrea Riccardi tra due visioni che trovo molti punti di contatto nella critica della globalizzazione
Però questo
No non un buon mestiere
Faccio faccio i il mio e parto da da una frase strepitosa nel nell'intervista a un certo punto
Baumann
Per parlare di pace e di guerra uso una frase di di Cechov dello scrittore russo di Anton Cechov dice una volta cioè come ha scritto con intelligenza che se in uno spettacolo teatrale
Nella scenografia c'è un'arma
Un fucile appeso a un muro nel primo atto quell'arma al terzo atto verrà usata per sparare
E e i e poi tragicamente illuminante cioè e mi sembra io adesso questa qua me la rubo la userò la prima volta che ce la la prova alla prossima strage di ci sarà negli Stati Uniti in una scuola
Cioè con l'aveva già spiegata se tu metti trecento milioni di armi automatiche in Marotta in un Paese di trecento milioni di persone
è evidente che tu hai messo sulla scena la possibilità della violenza e quindi a un certo punto la violenza si avvererà
Allora ho pensato che questa frase può essere letta per tutto il resto
Se tu metti dentro la società discorsi di odio acqua a un certo punto il discorso di odio diventerà substrato per creare scontri
Rese dei conti pulizie etniche se tu metti de se tu smetti di utilizzare le parole col significato proprio ma utili dai alle parole di significati discordi storti quella dispiacque sta distorsione del discorso pubblico a un certo punto si ritorcerà dentro discorso pubblico e creerà il dramma
Ora io penso che se vogliamo a me l'arco di di di tutto il libro questa frase mi ha colpito perché ci mette in guardia dal fatto di relativizzare
Alcune cose che noi vediamo nella scena troppo abbiamo sentito negli ultimi anni quando uno denuncia uno scivolamento delle parole delle minacce dei comportamenti dire be va be'ma non è un pezzo della scena sì ma il problema è che nel momento in cui tu lo accetti e lo lasci lì disponibile questo inevitabilmente potrà poco cioè deciderà delle conseguenze di quello che accadrà e questo è il primo punto poi ci sono nel libro dei ragionamenti che io non su cui non avevo mai pensato anche abbastanza forti
Bauman parte ideale visto rossa parte dall'antropologo sul tema della dell'assimilazione dell'accettazione del diverso dello dello amico nemico lo straniero il diverso e dice
Di fronte alla dice nella storia dell'umanità
L'uomo ha sempre dovuto fare i conti con la presenza dello straniero
E dice una modi una modalità era l'antropofagia
E uno rimane un attimo cioè il cannibalismo euro rimane un attimo sconvolto dice no il modo dell'eliminazione del diverso e del del problema di rapportarsi era
Mangiare se lo
Poi però c'è un un un
Un un passaggio sottilissimo ma veramente illuminante del che dice ma successivamente in tempi più recenti si è iniziato a mangiare le loro differenze
Cioè non i loro corpi ma le loro diversità vuoi stare qui convertiti cambia vuole stare qui assimilati diventa come noi abbandona la tua diversità e tu responsabilità provare a essere come noi se non ti sta bene vattene
Cioè tu devi essere disponibile a farti mangiare e quindi tutto quello che può essere anziché cercare di sposare perché poi naturalmente Bauman doveva dice
La la fertilità di sposare i caratteri e e in questo c'è un anche ci sono dei dati che sono belli perché non è una lettura
Tutta pessimista
Perché quando lui dice che a Lezzi dove viveva lui vedeva quando arriva in Inghilterra un'isola Palizzi del Sessantotto mi pare quando arrivò all'inizio dalle mie finestre sulla mia via passano gli spia lumi che vanno a scuola gli studenti di una scuola
E io cinquanta anni fa a quarant'anni fa trent'anni fa
Non mi sarebbe mai capitato di vedere un bel gruppo di studenti con colori del di della pelle DiVersi camminare nello stesso gruppo e dice c'era il gruppo dei bianchi gruppo dei neri gruppo dei marroni gruppo dei gialli gruppo cioè erano rigorosamente separati
Oggi in
Mi lui è scomparso lo scorso anno
E l'intervista di il quindici no del quindici sedici del sedici quindi è di soltanto due anni fa dice oggi sarebbe impensabile vedere un gruppo di studenti
Divisi oggi il gruppo di studenti è naturalmente integrato questo mi fa venire in mente che una volta ho fatto un'intervista a un famoso fotografo americano Elliott Erwitt che ha fatto foto famosissime della storia americana che fotografo anche famose foto di Chennedy alla sua scrivania con lui bambino John John che gioca sotto piuttosto che fu foto storiche il funerale di Chennedy eccetera
E era vita fotografato molto il la il razzismo negli Stati Uniti e ha fotografato molto al presente il tempo della segregazione razziale c'è questa sua foto famosa con questi due fontanelle dell'acqua in Alabama negli anni cinquanta in cui in una c'è scritto per autorizzato per bianche autorizzato per Mary e quell'autorizzato per Mary è una cosa di sbracata rovinata soltanto con l'acqua temperatura ambiente quella per i bianchi che a questa distanza invece tra tutto una costruzione sotto per raffreddare l'acqua e nuovissime moderna
E quella foto incredibile dava l'idea di che cos'era la segregazione razziale
E lui m'ha detto
Io ero sicuro avrei scommesso qualunque cosa che Barack Obama che Barack Obama non sarebbe mai stato eletto presidente distrazioni
Finché non ho incontrato un gruppo di ragazzi dell'università perché ne ho invitato la conferenza e quando loro mi hanno detto a me allora non pensa che Obama vincerà io gli ho detto ma non vincerà mai ha detto perché ma perché ho vissuto l'America l'ovvia Giata
Un presidente nero non può esistere un presidente con il padre africano in America
E loro gli hanno detto
E c'è anche in nero Louis come giacché nero è evidente che è nero e questi ragazzi hanno detto sì ma è nero come molti attori molti rapper come o fraudolenti cent'e allora lui ha detto
Io mi sono rimasto emozionato perché loro erano color Blind cioè per loro il colore della pelle onera fattore primario di catalogazione del mondo
E quel giorno sono uscito dall'università e ho pensato Barack Obama vince
Perché c'è un pezzo di paese che non ha questi norma dentro questi pregiudizi di partenza e allora mi colpisce perché Baumann in questo discorso però mostra di avere visto questo anche se tu gli dici Mario Maselli dice sì ma in che tempi e lui disse beh ci sono poi i tempi della storia di gestione e insieme però mette una cosa poiché di cui uno si deve far carico e temere
Mette insieme le Paure perché dice sotto il substrato di paura e soprattutto di incertezze sul futuro sul lavoro sulla precarietà dice il c'ho dovuto mi pare non so più chi chi dei due dice
E come svegliarsi la mattina e tutti i giorni stress era andare a letto pensando che il marito o la moglie tipo e svegliare la mattina e ti dicono ciao scusa me ne vado
Che vivi perennemente in uno stato di ansia per la tua precarietà
Però
Nella direzione pure evidenziando i problemi della modernità liquida appunto questo stato di continua incertezza lui vede anche
Dei segnali dove si può
Provare a ad agganciarsi e poi ed è l'ultima cosa che mi sta
A cuore è il tema della la mancanza è il tema del del del del dell'integrazione io sto Mario Marazziti lidi tema gli pone il tema della legge sulla cittadinanza di cui lui era promotore io dalla mia parte col giornale diciamo così ho fatto un una campagna che mi hanno preso per matto
Sulla necessità di approvare quello che banalmente è stato chiamato ius soli che ius soli non era comunque sia
In questo
E qui che Bauman dice io credo però che
Credo che i processi a lungo termine non credo che basti una sola riforma per cambiare la situazione è Marazzi vi dice sì però meglio un primo passo nella direzione giusta che nessun passo e
Ecco su questo c'è un dato che da cui dobbiamo prendere
E il fatto che però è vero che un passo non era necessario ma vere negato il passo è portatore di conseguenza
E io in questo
La cosa che mi colpisce oggi uno guarda ex post come sono andate le elezioni che cosa è successo dopo e pesa quanti discorsi sono stati fatti Yamaha non è opportuno c'è la campagna elettorale non va bene eccetera eccetera
Io mi sento di dire con
Certezza che se fosse stato approvato lo ius soli il PD non avrebbe preso un voto meno magari avrebbe presumo di più
E che e che invece il segnale del coraggio dell'integrazione
Era un segnale fondamentale
E non averlo dato porterà delle conseguenze perché perché chi ci ha sperato oggi si sente escluso
Perché come dicevamo di quel fucile che appeso la prima scena nel momento in cui tutti ci questo si potrebbe fare si può fare ne indichi la la forza e la potenza e poi a un certo punto torno indietro e quella cosa lì non si fa più
Anche la frustrazione delle conseguenze cioè nel noi siamo abituati a pensare che le solo le cose fatte producono conseguenze ma anche gli atti non realizzati e non fatti hanno delle conseguenze
Non solo quelli che vengono fatti
Allora qui
Io credo che e emerga l'idea che ci vuole uguale coraggio
Nel sostenere le posizioni dell'integrazione
E di di quanto ne mettono quelli che sostengono che cioè di fronte al alla alla critica durissima a alla alla alla società in cui viviamo
La timidezza perdente in partenza
Io adesso Macron diciamo così mo'uno può discutere dopo un anno molte cose prima crolla io mi porto dietro però una sua frase
Solo lo avevo intervistato due settimane prima delle elezioni eretto una frase che per me mi rimane una fase fondamentale l'ha detto
Di fronte al a all'euroscetticismo ai populismi ai ai nazionalismi Risso urgenti
Essere un po'europee i con tutti i distinguo è una posizione assolutamente perdente
Non si può essere un po'europei di fronte al nazionalismo che torna uno deve essere pienamente europeo e rivendicarlo
Non perché se l'agenda viene dettata da chi dal dal dal dal da dalle tesi xenofobe dai razzismi da chi è da da da chi è nazionalista da chi dice che bisogna fare i muri e parti da quell'agenda e e e fai sì però ok però potremmo fare e e cerchi di fare del riformismo partendo da una posizione anti
Hai perso completamente la tua posizione diciamo così la tua posizione morta allora
Io credo che Bauman che aveva la forza di una critica radicale senza però delle perché il bello del de de del discorso di Bauman e che tu non ci trovi dentro mai delle dei delle partenze deliranti ideologiche sganciati dalla realtà ci sono gli uomini ci sono le persone gli esseri umani al centro
Non c'è un un non c'è la provocazione di dire ah va be'dico qualche cosa no ogni ogni passaggio
A questi questi colori colori dei ragazzini che passano sotto sotto casa quelli che dicono ma come faccio a progettare una vita ci sono i timori e i problemi della società
C'è con quando si discute di qui i corsi d'italiano che si fanno qui
C'è c'è c'è c'è dentro la la vita poi impressionante quanto Bauman conoscesse l'Italia ma anche nei dettagli fa degli esempi un bambino proprio di di uno che conosce il Paese alla perfezione
Allora questo secondo me da qui viene fuori che uno deve avere il coraggio non tanto dello scontro ma deve avere il coraggio di posizioni chiare questo credo sia la cosa perché se c'è luce in fondo al tunnel
La la si trova così mi viene da dire comunque un colpo con una battuta
A cercare di inseguire gli altri come ha detto un giorno signora qui parlavamo di editoria e io ho detto ma in questo periodo vedo un po'di luce in fondo al tunnel e questo mi ha risposto sì sono i i fari del TIR che ti sta venendo in faccia
Tanto per per rincuorare miseria e allora se non vogliamo che un TIR ci venga in faccia ma che questa sia luce reale allora secondo me ci vuole il coraggio di essere conseguenti al proprio pensiero e non giocare di di risulta grazie
Grazie direttore per questa lettura
Molto profonda del del libro di Baumann mi verrebbe di dire insomma di continuare le due citazioni quando bandisce vivere in pace
Grazie alle differenze non nonostante le differenze
Appunto per rafforzare ulteriormente il tuo ragionamento grazie mille la parola alla ministra che molto tempo fedeli varate se portate sfortuna non torno io ve lo dico subito ma lo dice anche il nome vendere che io nei secoli fedeli
Dipende se andate avanti così vado via studenti
Paese ha bisogno del di un governo punto o ammetterò noi non di quelle di un governo ah va bene avvicina di più intanto volevo assolutamente ringraziare l'opportunità che mi è stata data non solo di presentare questo libro ma di leggerlo che la prima cosa che voglio
Dire quindi ringrazio gli autori ringrazio la Comunità di Sant'Egidio che ancora una volta non a caso diciamo offre questa opportunità e ed è sulle dico cosa ha colpito me di questo libro la prima cosa che vi voglio dire è che in questo libro questo confronto tra un marxista
E papa Francesco
è esattamente quello che a un certo punto ci sono convergenze Enti valori di finalità non dite ma di valori e di finalità secondo me questo è una cosa straordinaria di questi tempi cosa che peraltro lo voglio dire subito lo dichiaro per chi ancora non ha avuto altro occasione di sentirmi interloquire su questi temi che poi sono i temi dell'aspetto dell'educazione tutto quello che noi abbiamo fatto
Anche come ministero
La cosa che a me aveva colpito che ho ritrovato in questo dialogo costruito bene anche da Marazziti ma anche nell'aver preso i diversi testi di Marly Bam mai di papa Francesco quello che papa Francesco ha detto all'Università Roma Tre è stata la sua prima uscita diciamo dallo Stato Pontificio nella Repubblica italiana ai ragazzi non eravamo presenti c'era Andrea Andrea il presidente la cosa che mi aveva particolarmente colpito che è una cosa che esce secondo me in modo straordinario da questo testo in questo la lucidità
Della Lettura che ambedue fanno
Della stato diciamo così
Uso il termine per farmi capire perché loro lo utilizzo della globalizzazione
Quindi della necessità dell'integrazione in una dimensione che sta nella vita quotidiana nel proprio Paese ma una dimensione internazionale senza questa lettura che ovviamente si accompagni anche
A una lettura che dice Bauman l'aveva già detta nella libro retro otto piano perché anche questo fondo elemento che arriva dentro
A questo testo significa anche un altro elemento non guardare indietro in termini nostalgici cosa che per esempio c'è in questa in questo confronto né da parte di Bauman né da parte dei discorsi di papa Francesco ma esattamente cogliere quello che anche il direttore diceva prima Calabresi il fatto che dentro a questi cambiamenti Lincoln l'incontro costante di Teater sita diversità di territori di etnia di provenienza di storie di culture di abitudini di tutto
Ovviamente ti pone il tema di come tu costruisci una nuova umanità dentro un processo di cambiamento che non s'arresta
Seconda cosa che a me ha molto colpito e che ovviamente
Ci sono delle diciamo così delle scelte che dal mio punto di vista diventano scelte necessarie di responsabilità della politica ma che sono le scelte che poi a ciascuno competono nella propria dimensione sia individuale che di responsabilità diversa
Che fine che attraverso questo dialogo la lettura di questo libro diventano secondo me il metodo strutturale non occasionale
Dell'impegno di ciascuno per costruire questa nuova dimensione di umanità perché e dentro a questa nuova dimensione di obiettivo che c'è l'integrazione ma se non hai questo obiettivo l'integrazione viene solo vista come fase transitorio passaggio o emergenza non strutturale Prati a me la cosa che colpisce molto
Diciamo che intanto è la frase finale del libro utilizzata anche da Andrea nonché la stessa frase di rettoscopia del libro di Bauman
Ma che si accompagni anche ad una lettura di frase di comportamento di un altro intellettuale dal mio punto di vista importante perché si interroga su questa dimensione nuova
Dell'umanità e della costruzione di una convivenza civile pacifica e democratica che sax che ovviamente si occupa dello sviluppo sostenibile
Complessivamente inteso non solo ambientale ma sociale ed il superamento delle diseguaglianze qual è il tema che ne esce che a me ha particolarmente colpito per cui considero
Ve lo dico sinceramente questo libro utile intelligente da diffondere e se mi posso permettere da far leggere accompagnati con un dibattito e con una riflessione dentro i percorsi formativi di istruzione e di formazione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi perché ha questa capacità questo libro
Di connettere di connettere non solo Traverso diciamo il dialogo ma attraverso i testi e la riflessione
Anche essenziale che dalla produzione teorica
Intellettuale di Bow ma a i discorsi di papa Francesco secondo me forniscono oggettivamente il percorso per vedere la luce
In fondo al tunnel quindi per percorrere il cammino attraverso le singole azioni e responsabilità
Per partecipare ad allargare quel punto di luce che si vede in fondo alto un ecco lo dico perché la le frasi che non tanto le frasi del libro ma quello che io ho colto è intanto che c'è un Faloria assoluto a cui insomma io ho sempre dato per la mia storia ma anche per il mio impegno e anche voi un valore strategico che il tema del dialogo che non è un tema da buonisti
Poi posso sottolineato questo libro lo dice chiaro
Il tema del dialogo del rispetto delle differenze della riconoscere le differenze per partecipare a un'integrazione non è buonismo
Guardate detto nell'incrocio tra la lettura dei testi di un marxista
Bauman e di papa Francesco perché papa Francesco fa dal mio punto di vista non voglio rubare che il mestiere anche perché io laica sono laica arresto perché anche questo mi interessa esattamente in questo confronto perché ritrovo
Fa Lori e contenuti che muovono anche un'azione di responsabilità pubblica diciamo politica e anche dal mio punto di vista dirà che cioè il valore del dialogo è la condizione è l'alfabeto per agire e costruire questo terreno di nuova integrazione di umanità
Che secondo me è un punto di valore molto importante seconda cosa lo diceva prima illa direttore di Repubblica è la dimensione
Dovrebbero questo libero leggerlo tutti quelli che hanno responsabilità pubblica
Tutti
A partire ovviamente da chi ha responsabilità pubbliche nella politica che quindi agisce e interagisce
Per la vita di tutti ma anche chi ha responsabilità e rappresenta appunti della società in termini economici sociali da tutti i punti di vista e la dimensione attraverso la quale tu puoi affrontare questa complessità è questo costante cambiamento della società dovuto alla interdipendenza che la dimensione sovrannazionale che non si ferma e su questo son d'accordo si parla di un'Europa a pieno titolo no un'Europa sei cioè io sono europea e mi metto in quella dimensione ma non è sufficiente nemmeno questa
è una dimensione europea che deve contemporaneamente interloquire con i luoghi e con le sedi della diciamo così delle sedi globali quindi determini anche le nuove relazioni e il dialogo fra continenti e quindi ovviamente fra culture e anche movimenti diciamo così di migrazione strutturali questo secondo me è il valore straordinario di questo libro
Ci sono poi su questo
Due aspetti che sono strutturali anche qui che appartengono al dibattito che c'è stato in Italia
Perdente in Italia io penso che bisogna avere il coraggio di dire perdente
In Italia sulla come si costruisce il rapporto con l'integrazione quindi con l'immigrazione perché io non scappò da una cosa lo dico a Mario anche ci conosciamo da una vita spero che possa essere preso
In positivo in realtà il tema dello ius soli andava affrontato coerentemente con coraggio Sini
Senza fermarsi sì
Ma esattamente collocandolo dentro alla questione di una dimensione e responsabilità di terza sulla costruzione della società sapete ecco una delle rare parlo della mia esperienza dirette in campagna elettorale e sapete perché
Una delle ragioni intere dei numeri perché ho perso il di poco ma ho perso il collegio a Pisa
Perché quello immigrati già integrati
Nelle concerie di Santa Croce sono quelli che hanno votato legga
Bisogna saperla questa cosa per dire che noi non non dobbiamo essere timidi dobbiamo assolutamente diciamo così riprendere con forza il discorso dell'integrazione ma con il suo significato più complessivo e probabilmente significato più complessivo riguarda il fatto che quando si parla di integrazione e di non discriminazione di accoglienza
Secondo me va ragionata e fatta vivere culturalmente a trecentosessanta gradi non è solo un elemento che riguarda l'immigrazione
è un elemento che riguarda la condizione di vita dell'insieme delle diversità qui secondo me c'è un punto fondamentale
Non l'abbiamo fatto vivere come una ricchezza per tutti cioè esattamente dentro quei processi strutturali di cambiamento per i quali o in diciamo in blocchi uccidendo
O invece a quel punto ti arricchisce la diversità per crescere in modo diverso insieme cioè trovando tutti gli strumenti dell'integrazione che secondo me da questo punto di vista noi parlo di noi non di altre non abbiamo saputo
Diciamo così far vibrare nel dibattito pubblico
Spezzo una lancia per questo io ritengo molto importante questo testo questo libro e ringrazio gli autori la modalità con cui è stata fatta da in mentre davvero dentro alla conoscenza e alla lettura all'approfondimento del percorso formativo
Perché la comunicazione pubblica il dibattito pubblico ha visto troppo tardi alcuni elementi di iodio di difesa attraverso diciamo così i muri che crescevano sulle diversità e verso le diversità
Troppo tardi troppo a ridosso questo sì anche il tema dello ius soli troppo a ridosso delle elezioni politiche preferisco dirlo
No perché è sbagliato in sé ma perché a quel punto è stato utilizzato solo tatticamente quindi il tema non è tre voti in più il temesse tutti spenti con coraggio non arretrando mai su qual è la società che tu vuoi costruire ma qual è la convenienza di ciascuna persona in carne ed ossa per diciamo convenienza sul per l'integrazione delle diverse diversità che sono utili alla tua vita oggi e alla tua vita future alto futuro se non stiamo in questa dimensione
Da una parte e scatta
La pietas che io rispetto
Ma non faccio diciamo ma non ti fa costruire secondo me la convivenza democratica e civile in modo strutturato o dall'altra parte soltanto il buonismo per me il buonismo la cosa importante ovviamente
Ma dal punto di vista della responsabilità pubblica e politica invece servono azioni culture su cui degli ultimi anni se mi posso permettere sono state assolutamente lasciate ai margini del dibattito pubblico
Non è che è esplosa
A caso diciamo tutte le campagne di odio tutte le campagne di contrasto noi siamo in ritardo anche da questo punto di vista sui luoghi e sulle forme attraverso le quali si è arrivati a questa campagna di odio e di discriminazione quindi ovviamente di frattura di muri che si costruiscono ecco
A parte questo lo considero molto importante e chiudo su un'ultima cosa che mia in qualche modo costretto questo libro sempre che consiglia bruttini acquistare adesso non sto facendo pubblicità progresso ma serve no però so che siete qua anche per questo gli autori ma
Però
L'altro concetto che dirà meglio questo sì monsignor Paglia perché anche un suo libro da qui esce anche un altra cosa importante di critica la globalizzazione oltre a partire dagli ultimi a cosa significa occuparsi degli ultimi cioè di chi ha davvero sofferto e continua a soffrire del governo sbagliato
Diciamo dell'economia e della finanza sulla globalizzazione e rapporto tra l'io e il noi che secondo me l'altro grande tema cioè come costruisci comunità
Chiudo dicendo che questo libro sembra quasi anche un'anticipazione oltre o comunque diciamo molto in asse con l'ultima prefazione anche di papa Francesco a questo testo che l'introduzione che fa libero di Michele Zhangzhou chi dal titolo potere denaro
E qui c'è un ulteriore filone costante c'è una luce in fondo al tunnel se hai una visione che non annulla guardate questo per me è un altro punto importante del libro e ne escono dai discorsi che non ha nulla i pensieri differenti
Ma che ha una comune missione su cui convergere che è esattamente quella delle convivenze fra le diversità qui c'è un incontro tra mondo laico ma mondo laico
Che ha vissuto storicamente come diciamo il pensiero marxista o l'azione che viene da quella da quella cultura da quei mondi da quell'impegno che ha fatto anche va un ma esattamente sul superamento delle diseguaglianze che incontra
Una capacità anche di papa Francesco quindi del mondo cattolico esattamente di affrontare lo stesso tema
Con ovviamente punti di vista
Da un punto di vista della chiesa che ha il suo connotato differente ma con la stessa finalità rispetto all'umanità qui e ora e anche sul futuro secondo me questo è un incrocio che mi ha particolarmente colpito di questa pubblicazione di qui ringrazio di nuovo gli autori tutte le prefazioni e le postazioni che sono state fatte ma che consiglio davvero soprattutto alle giovani generazioni oltre che agli adulti perché poi gli adulti influenzano molto i comportamenti
Per le nuove generazioni penso in particolare qui non lo faccio più l'appello perché lo faccio sempre ormai ai genitori che secondo me se non riprendono un rapporto di responsabilità educativa anche rispetto ai figli non riusciamo ad affrontare anche alcuni temi ma insomma è utile da portare davvero in tutte le scuole quindi grazie
Grazie a Valeria Fedeli abbiamo sentito parlare di valori finalità convergenze dialogo incontro ecco sono tutte parole
Molto importanti diciamo che anche la ministra incarnato diciamo nel suo appunto servizio alla al MIUR aveva in questi in questi anni
E che abbiamo potuto verificare anche nell'accompagnamento diciamo di di tante iniziative per l'integrazione
Che abbiamo vissuto insieme io credo che non bisogna mai vergognarsi tutto questo anzi
Portarlo molto avanti quindi ti ringrazio molto di quello che ha detto e per la tua vettura ora la parola don Vincenzo prego
Grazie
Io mi unisco agli interventi dei dei due che mi hanno preceduto dicendo che fa questo piccolo libro la luce la fa uscire dal tunnel
Perché fissa accoglie un incontro come quello tra papa Francesco Bauman che sarebbe potuto restare un incontro non solo riservato ma alla fine anche quasi dimenticato in realtà questo piccolo libro lo descrive in un contesto come quello degli incontri di
Preghiera per la pace nello spirito di Assisi e gli danno un valore
Storico un valore che può muovere anche perché
La i testi così come sono stati in tessuti fanno emergere una singolare posizione appunto dell'incontro tra papa Francesco
Bauman
Bauman sebbene abbia partecipato solo dunque degli incontri di secondo nello spirito di Assisi quella tanto perché e quello appunto ad Assisi
Però mostra una sorta di profonda consonanza
Nell'evento ormai
Più che trent'trentennale che la Comunità di Sant'Egidio continua a compiere
E in effetti quando Baumann parla del dialogo l'accenno del ministro come l'arte più importante per vivere oggi
Anche se la più difficile da prendere questa affermazione chi ha partecipato agli incontri sa benissimo e la difficoltà e l'importanza io aggiungerei la indispensabilità di incontri come questi
Ecco perché l'apporto anche di Baumann
Is inscritto in questo contesto come dire rende ragione sia del libro tessile anche dei richiami a questa straordinaria arte dell'incontro del dialogo
Ma un Man nei suoi interventi iscrive quest'arte del dialogo
Nel grande tema della migrazione quando lui dice che è stato accennato immigrazione modernità sono fratelli sono due questioni importanti e correlate
L'una non può esistere senza l'altra questa affermazione
Che può apparire un'affermazione teorica e lo è
Ha tuttavia in Bauman una connotazione autobiografica particolarmente importanti
Bah umane polacco
Nel trentanove deve emigrare dalla Polonia invasa dai tedeschi
Il leone sui diritti a dieci e nove anni entra nell'esercito polacco assieme alle armate sovietica russe combatte i tedeschi
Solo nel cinquantatré riesce a tornare in a Varsavia
Dove iniziò i suoi studi e qui lo ricordava
Il direttore nel sessantotto un'altra data significativa
Baumann viene colpito come uno dei più notti nemici della Polonia comunista e deve
Anche perché ebreo
Sebbene siamo lontani dagli anni Trenta deve ritirare in Israele
E quindi Israele Baumann si scontra
Ben presto con il messianismo ebraico nella guerra dei sei giorni e deve lasciare anche
Israele per approdare finalmente Dini Inghilterra nella città di Lips dove lui poi intraprende gli studi e diviene una sorta di intellettuale pubblico
Questo per sottolineare come la biografia di Baumann rende anche ragione potremmo citare un altro che ha partecipato anche agli incontri di Assisi Toto Rolf
Nel suo libro l'uomo spaesato Totaro fu narra la sua esperienza di straniero tra sorti a Parigi sino a fare di questa vicenda sua un immagine l'uomo spaesato che definisce in qualche modo la condizione della modernità ecco perché trattare questo tema non è trattare uno dei temi Della vicenda contemporanea e probabilmente il cuore
Del nostro del nostro tempo in questo senso
Va o non hanno con la sua produzione letteraria che arriva poi nel due mila quando lui in una sorta di maturità di di pensiero arriva alla definizione della
Contemporaneità come società liquida
E da quel momento diviene appunto un intellettuale che con intelligenza
Ruta la modernità quindi non solo un aspetto della società ma l'intera assetto della contemporaneità
In questo contesto
Società liquida non certamente esaltante
Bah umani incontra Papa Francesco
Andrea Riccardi
Racconta questo episodio
Inedito molto semplice
Ma anche molto bello significativo
Sono poche righe ma ma ormai dice a papa Francesco ho lavorato tutta la vita per renderlo l'umanità più ospitale
Sono arrivata hanno contorni anni e ne ho viste di false partenze
Fino a diventare pessimista
Grazie perché lei è per me la luce alla fine del tunnel
Papa Francesco si sorprende e risponde
Nessuno mi ha mi ha detto che era in fondo al tunnel
Qualcuno gli dice di peggio perché non è questo il punto e Bamar ribatte
Con la freschezza anche di questo incontro ribatte sì ma come una luce
Due uomini diversissimi
Tuttavia ambedue segnati da due prospettive guardate la migrazione
E quella dell'incontro del dialogo
E in questo contesto trovano una singolare saldatura nel porsi nel centro di una crisi epocale
Ecco perché è utile ricordare
Con questo libro
Questi incontro e ciò che in questo incontro diciamo risuona
In questo senso la la filigrana
Delle delle delle pagine
Fa emergere la forza storica del dialogo e dell'incontro e a mio avviso questo piccolo libro
Deve essere letto anche da chi affronta l'ultimo libro postumo di Bauman che retro Turchia
Il topos vuol dire luogo luogo città paese si richiama Baumann a Tommaso Moro
Il testo sulla utopia e qui va Oman non fa mistero del suo pessimismo i popoli scelgono di guardare indietro
Non solo non cammineranno travel saranno il tunnel ma cercheranno
Di tornare indietro in questa testo parla dieta della Nostalgia di ritorno alle tribù persino di ritorno al seno materno insomma il terrore del futuro e l'incertezza del presente si saldano
In una
Sì in una condizione che se va bene è solo una condizione di nostalgica
Leggo solo un passaggio che lo riprende da Javier Solana che riguarda l'Europa scrive
L'Unione europea soffre di un pericoloso caso di Nostalgia
Non è solo il rimpianto
Prima della presunta violazione della sovranità nazionale da parte dell'Unione europea non è solo il rimpianto ad alimentare l'ascesa di partiti politici nazionalisti
Il leader europei continuano a cercare di applicare soluzioni che ieri ai problemi di oggi
A me pare un'acuta analisi
Di questo straordinario pezzature certo la conclusione del libro
Davvero pesante
Noi abitanti umani della terra siamo come mai prima d'ora in una situazione di aut aut
Possiamo scegliere se prenderci per mano o finire in una fossa comune
Ecco perché quell'incontro
Tra BA umana che papa Francesco ha un peso e un valore simbolico
Molto più importante del singolo evento racchiuso potremmo dire in provetta
In verità Bauman già da tempo aveva denunciato la disintegrazione
Sia della rete sociale sia degli organismi collettivi
Spinti da una sorta di istinto distruttivo scrive scriveva
Qualsiasi erede dense fitta di legami sociali e in particolare una rete profondamente radicata nel territorio è un ostacolo da eliminare
I poteri globali sono intenti a smantellare tali reti per poter godere di una costante e crescente fluidità
La principale fonte della loro forza e garanzia della loro invincibilità
Della caducità l'Africa abilità l'inconsistenza e la provvisorietà delle carni delle reti di interazione umana
Che consente in ultima analisi altari poteri di assolvere il loro intento
Sono anche queste
Parole che segnate da una durezza ma nello stesso tempo da un'analisi particolarmente acuta e papa Francesco nell'incontro con all'università
Parlando riprende questa prospettiva quando dice agli studenti ci muoviamo nella cosiddetta società liquida senza punti fissi scardinata priva di riferimenti solidi e stabili
Nella cultura dell'effimero dell'usa e getta
Qui papa Francesco aveva assunto e fatto suo questa analisi che Baumann aveva ormai da tempo pubblicata e divulgata
E non era solo
All'entourage per prendere un un sociologo francese si interroga
è finita la Socìetas
E
Gioia Luigi Zoja uno psichiatra italiano
Parla così bellissimo libretto
La fine la morte del prossimo
Dopo la morte di Dio
Scrive bisogna
Seguita quasi di conseguenza la morte del prossimo
I due riferimenti che hanno saldato l'esperienza la cultura occidentale armadio e ama il prossimo sono ambedue Carducci di qui lo spaesamento
E di qui a un'ora d'urgenza di una nuova alleanza io direi per rispondere entrare un po'in dialogo essendo io il diavolo e la ministro l'acqua santa per fare un po'dialettica candele per fare un po'di dialettica è ovvio che noi oggi dobbiamo ritrovare un'alleanza tra credenti e umanisti e di questo gli incontri dello spirito di Assisi sono una dimensione per certi versi è indispensabile
Perché non c'è altro offre
Una possibilità di incontro e di dialogo a tutto tondo
Perché la globalizzazione ormai rende sterili i dialoghi bilaterali nelle diverse istituzioni organi responsabili tra della società
E qui c'è un punto a mio avviso fondamentale e mi avvio in questo senso verso la conclusione
Perché
La
A me apre impressionato lettura ultimamente di un volume di un indiano che dico a Londra
Banca Imi Chirac
Sulla letta della rabbia
Lacci la come dire il ricorrere di analisi
Le quali tuttavia fanno fatica a trovare la luce questo è il problema
In questo senso
Quando Baumann si incontra con Papa Francesco
Scopre Bauman la luce nel messaggio del dialogo e dell'incontro
Ma lo scorge non semplicemente come un metodo il dialogo come metodo o l'incontro con me relazione di diplomazia
Ma come contenuto
Che si dovrebbe tradurre nella convivenza pacifica tra i diversi come spesso Andrea Riccardi ha ripetuto ed ecco allora la centralità del nuovi
La globalizzazione non riguarda solamente il capitalismo finanziario del mercato anche fare con le nove t o cronologico delle informazioni le grandi migrazioni moltiplicarsi dei conflitti eccetera
E secondo me è un punto particolarmente problematico
La caduta non solo
Dell'Occidente come tale
Ma è la caduta dell'universale
Che era proprio della cultura occidentale
La caduta dell'universale a mio avviso è uno dei punti di maggiore debolezza della condizione odierna
è urgente quindi riscoprire quel Novi
Di cui Bauman anche solo ovviamente ha parlato ad Assisi
Sono molto belle quelle parole scrive e dice la storia dell'umanità fa una sintesi a volo d'uccello la storia domenica a centinaia di migliaia di anni e può essere riassunta in molti modi uno dei quali e l'espansione del processo del pronome personale noi
Che di epoca in epoca sia sempre confrontato con noi
Noi e loro
Gli emergeva in quello che anche il direttore diceva oggi aggiunge Bauman
C'è bisogno di un salto successivo che chiede l'abolizione del pronome loro
Perché loro non ci sono più
In che senso
Fino a questo momento i nostri antenati avevano qualcosa in comune un nemico quello da mangiare si ricorda
Ora di fronte alla prospettiva di una umanità globale
Dove lo troviamo il nemico
Visto che siamo tutti connessi e diventa venti gli uni dagli altri
La vera domanda come capire vivere questo noi
E qui c'è una bellissima frase di paura che dice fortunatamente nome molto bella
Fortunatamente c'è se è stato fatto un grande dono dal cristianesimo e dalla Chiesa cattolica ed è Papa Francesco che ci indica il percorso
Poi Baumbach trova tre parole dialogo
Lavoro educazione papà Francesca Borromeo noi ci ha detto preghiera pace dialogo ma qual è il punto il punto è che si tratta di avviare
In questo momento storico complesso
Una vera e propria rivoluzione quella di riscoprire il nove Kobe unica alternativa che abbiamo
In questo senso vorrei fare una piccolo paragone
Fortunatamente da un punto di vista culturale
Da un punto di vista culturale
Siamo tutti convinti che il nostro pianeta è una casa comune
Non ce n'è un'altra
Poi ci può essere chi crede di mettere l'attenzione più sulla sua stanza e meno sull'altra ma tutti sentiamo che noi
Che non funziona
Quello che io credo oggi specchi in maniera
Forte è quello di riscoprire non tanto i popoli ma l'unità della famiglia umana chiamato ad abitare quest'unica casa comune
In questo senso la fraternità universale o la prossimità tra tutti noi è ciò che io credo che quella luce in fondo al tunnel chiedo a tutti voi di essere raccolta c'è bisogno di una nuova rivoluzione culturale che illumini
Il Noemi come unica possibilità che abbiamo in questo il pessimismo di Baumann ha anche ragione aut aut
Che poi nella dimensione evangelica che anche Chiara
Lo dice la Lumen Gentium
Dio avrebbe potuto salvare gli uomini individualmente
Ha scelto di salvarli come un popolo tradotto vorrebbe dire noi o ci salviamo tutti insieme
O tutti insieme ci distruggiamo e in effetti per la prima volta nella storia dell'umanità abbiamo gli strumenti per distruggerci col nucleare
Con il disastro ecologico
Con il disastro altro in questo l'urgenza che Bauman pone e che questo libretto raccoglie nel contesto dello spirito di Assisi mi pare indichi una prospettiva assolutamente bella interessante anche se difficile come si dice ma assolutamente possibile
Siamo
Grazie a un volto non Vincenzo per questa lettura così profonda spirituale intellettuale filosofica del del del del libro di Bao ma è anche la nostra società
Ora i due coautori ci dicono una parola siamo molto contenti prima Marazziti e poi ricatti facciamo ordine alfabetico rispettata
Grazie innanzitutto per il nostro sport
Cioè
Erano
Luca Riccardi Andrea Riccardi ma reale cos'è che
è sicuramente un
Una conferma un regalo avete ascoltato
Mario Calabresi fedeli non Vincenzo Paglia perché la conferma che forse si è fatto un lavoro utile che se non ci fosse stato così sarebbe stato peggio volto non c'è nessun libro ci si chiede perché lo scrivi io ho scritto ben poco diciamo abbiamo raccolto abbiamo ricostruito ma comunque perché deve uscire in genere c'è una fonte una parte di narcisismo in questo caso per fortuna Cerba umana e dall'altra c'è se può essere utile io credo che quello che abbiamo ascoltato molto incoraggiante quindi il fatto che ci sia questo piccolo libero Breve denso
Dieci euro soltanto quindi una piazza senza la birra
E bene molto
Molto il molto incoraggiante una seconda cosa che volevo dire
Che per me questo Libra la forza della sintesi non parlo da parte dell'intervista bomba umana
A cui ho partecipato ma penso che poter leggere le poche pagine di Luca Riccardi
Che riassume in maniera profonda una biografia che ha attraversato
Buona parte di un secolo di un pezzetto di un altro secolo e che ha scritto più di cinquantacinque volumi
è un regalo regali intellettuale ed è davvero una bussola per orientarsi in due compagnie intelligente di un uomo che ha sempre messo al centro appunto gli uomini le donne le persone
E poi Andrea Riccardi che ci aiuta a vedere questo incontro con
Papa Francesco
Concludo solo con una cosa cioè io mis mi chiedevo
Parlando con BA umana
Di quest'uomo questo amo
Che ha visto una grande solitudine
Nel senso che è sempre stato altrove
Che ha sempre visto prima che altri vedessero e diresse la sensazione terribile a volte
Dall'altra Luigi lui stesso dice che in realtà quando sia vita ad ogni costo di ritrovarsi soli si rinuncia all'opportunità di provare la solitudine quel sublime è stato in cui è possibile raccogliere le proprie idee meditare riflettere creare in ultima analisi dare il senso in sostanza alla comunicazione allora questo grande intellettuale
Io credo che mi abbia anche insegnato un quel quel tempo in cui ho potuto passati con lui in quell'occasione in altre il fatto che
In realtà davvero di fronte al da paura della distruzione del mondo è un problema reale
L'unica alternativa davvero è sempre quella del dialogo in fondo lui diceva che con il dialogo
Non perde mai nessuno
Perché in una società soporifera in cui spesso si fuggiva drammatizzazioni la società individui il dialogo aiuta crescere assieme all'alterità all'altro ecco io credo che ho imparato anche quella breve conversazione quindi spero che tutto questo sia davvero utile a tanti
Ma nell'ultimo consta l'obbligo verrà brevità
Soltanto questo è il mio compito diciamo innanzitutto fare ringraziamenti a chi ha avuto così la pazienza di leggere questo libro di sottolinearne i pregi e i difetti che sono tutti dei curatori naturalmente
Del di uno dei curatori naturalmente
E volevo soltanto di una cosa ringraziare peraltro ringraziare anche lei dice San Paolo che con la quale abbiamo collaborato così bene
Mi colpiva tutti i discorsi che sono stati fatti fino adesso
Perché questo libro veramente che può servire anche servire come lettura e come stimolo per i decisori lo dice al ministro prima peraltro è quella ministri paga lo stipendio quindi io sono molto contente citarla
Ma dico no nel senso che
Mi colpì a molto le un episodio
Bene adesso non vuole o banalizzare volevo e mi copia un episodio durante la crisi di Cuba il presidente Kennedy che prima è stato citato da Mario Calabresi
E leggeva un famoso libro che si chiama mini cannoni di agosto di Barbara Thomas Mann che parlava della crisi da quattordici leggendo questo libro lui dice non possiamo finire così arrivo credo che
Le classi dirigenti dovrebbero leggere questo libro c'è ragione Baumann e dire non possiamo finire come Bow mantenne che questa società possa finire
E questo ritengo che sia forse il ruolo che si può attribuire a questo evidentemente anche la scritta
E l'ultima cosa non è proprio del curato dei curatori però io credo che questo libro debba essere dedicato a qualcuno
E credo che siano quegli uomini e quelle donne che incontriamo per le nostre strade che incontriamo anche qui a nostra scuola che vengono nel nostro Paese
E che in forni sino in fondo papa Francesco Bahman e noi e la Comunità di Sant'Egidio naturalmente ritiene che debbano essere ben tenuti grazie