Intervista a David Sassoli sul discorso di Emmanuel Macron al Parlamento Europeo

Vicepresidente David soli e qual è la sua impressione di il discorso che si è tenuta questa mattina qui all'emiciclo di Strasburgo
Del presidente ma
Presidente ha espresso un grande spirito europeista
Una grande difesa dei valori dell'Europa
Su alcune su alcuni passaggi vuole essere un po'più concreto magari dirci quali politiche possono non solo difendere ma anche far andare avanti la macchina dell'Unione Europea
Siamo rimasti tutti un po'colpiti dal fatto che rispetto a questi grandi messaggi di un'Europa che naturalmente è la nostra assicurazione sulla vita
Nel suo intervento introduttivo non abbia accennato alla questione siriana ma gli sia stata chiesta in sede di dibattito perché effettivamente anche da lì passa la forza e l'unità dello dell'unione europea
Dividere l'uno l'Europa intorno alla questione la questione della politica estera non è un bel segnale
A proposito visivi appunto che cosa avrebbe potuto dire di più o lei ha appena detto difesa mi sembra però discosterà
Ce ne
No ripeto rispetto alla Siria il problema non è il l'intervento è il fatto di non aver
Forzature Sciuto la necessità di una iniziativa europea
Credo che questo sia il passaggio dei bond dall'altra parte
Ci sono le ragioni che lui ha spiegato di quell'intervento che restano che sono molto importanti che vanno sempre valutate però nella prospettiva europea beh rispetto a un'iniziativa che ha visto militarmente intervenire la Gran Bretagna la Francia e gli Stati Uniti beh forse magari un passaggio in più rispetto alla necessità di a vere un iniziativa europea
La Francia poteva in qualche modo investirci
Io credo che siamo in presenza di una presidenza francese che vuole scommettere sull'euro vuole scommettere sul futuro dell'Europa che vuole scommettere
Su un'Europa dei cittadini naturalmente abbiamo la necessità di precisare meglio le politiche
Sulla Siria il problema non è
Mentre l'Unione europea o meglio
Suoi Stati membri visto che alcuni di questi Stati membri tra cui l'Italia erano o apertamente ostili molto scettici comunque contrari a
L'intervento militare mirato che c'è stato tra venerdì e sabato io trenta che un passo indietro
Perché non abbiamo visto in questi anni l'Europa muoversi su un accordo sul nucleare iraniano con grande tenacia e grande determinazione
Ma subito dopo sono cominciati ad arrivare le critiche all'Unione Europea all'Alto rappresentante
Come dire ti sei e sposta troppo Cendant troppo al di là ecco io credo che quello che è avvenuto questo passaggio della crisi siriana risenta di questa diffidenza di coloro che non vogliono scommettere sull'euro
Che la vogliono debole e che la vogliono in qualche modo non protagonista ecco perché un Paese come la Francia un suo presidente con questa visione secondo me poteva riflettere meglio sull'adesione a quella missione
E scommettere un po'di più su una politica europea e quello il passaggio che manca quale politico perché la fine della politica europea sono undici pagine di dichiarazione del Consiglio Affari estri lunedì sulla Siria undici in cui si dice non c'è soluzione militare al conflitto
Doveva esserci una soluzione politica faremo una conferenza bussa alla prossima settimana per rilanciare il negoziato politico che sono le stesse cose che l'Unione europea dice da sette anni cioè questa la politica Oropa e di fronte uso le parole di macro
Quelli che si scandalizzano di fronte alle immagini dei bambini e delle donne morti triplo oro dobbiamo restare o dovevamo restare seduti no non dovevamo restare fermi dobbiamo avere un'iniziativa europea che non significa andare ad avvertire i russi che se li stiamo per bombardare
Dobbiamo avere una una iniziativa di politica estera e di di Polito di politica diplomatica perché noi crediamo espletiamo esserne convinti che quella soluzione una soluzione in Siria non si troverà cannoneggiato ma si troverà con la polizia
Sempre propose macro
All'ombra del discorso diciamo c'era la prospettive due mila diciannove qualche deputato ha citato
Futuro partito europeo di un'acropoli la futura
Partecipazione di macro o dei partiti esistenti
Il
Partito democratico cosa deve fare deve andare verso una troppo
Ma so che deve andare verso i cent'anni siamo nel Partito Socialista Europeo naturalmente abbiamo sempre detto da quando ci siamo entrati anzi da prima
Di entrarci quando abbiamo fondato un'alleanza proprio qui al Parlamento Europeo che noi vogliamo consentire al Partito socialista e al fronte progressista di allargarsi però certamente non spaccare il partito socialista che è presente in ventitré in ventotto Paesi che ha una sua storie che deve essere parte di un fronte progressista per cui naturalmente
Dobbiamo essere disponibili dobbiamo confrontarci dobbiamo volere il dialogo con chi è fuori ma non per rimettere in discussione chi sta dentro perché altrimenti non credo che faremo un buon lavoro alle elezioni del due mila diciannove