"Le fosse ardeatine: geografia del dolore"

Signore e signori illustri amici credo di poter richiamare così
Il nome di un'esperienza consumata
Nello stesso periodo
Molti di voi riconoscono io sono Giovanni Gigliotti presidente dell'Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della
Il signor ministro
Andò
Ha accettato di presentare la riedizione
De le Fosse Ardeatine di Attilio Ascarelli
Ecco la nuova edizione del libro Attilio Ascarelli scrisse questo libro
Nel mille novecento quarantacinque
E lo stesso periodo nasceva l'antenna Kirk per il suo primo presidente è per un poeta
E intorno familiari di caduti
L'ANFIM svolse ardore non primo tempo
Una funzione direi così di popolare di assistenza
E devo dire che Ascarelli
Quando scrisse questo libro
Che racconta come furono rinvenute pesantemente trucidati alle Ardeatine
Che racconta anche ciò che avveniva intorno
A quell'evento che cosa era Roma città aperta l'interno di nei negozi
Pensò
Di lasciarlo
A noi che per noi rappresenta un testamento
Spirituale morale un codice di comportamento
E più di un libero
L'abbiamo completato con i volti di tutti coloro che sono stati uccisi alle Fosse Ardeatine
Ma
C'è una geografia del dolore che percorre
Tutta Italia
E se ne avessimo la possibilità e i mezzi vorremmo affidare
La pellicola al cinema alla revisione
Un lungo documentario che ripercorra questa scia di sangue
Che vada a tutta la penisola che va dalla Risiera di San Sabba e non solo ma oltre la penisola pensate
Ai soldati di Cefalonia invitati a mangiare gli spaghetti e poi avete mangiato nella gli spaghetti italiani mangia ma Carolina e poi fucilati dai tedeschi
E
Noi
Cerchiamo di portare avanti la memoria dipinti antichi eventi
Perché ci serva no
Come antidoto ai Pellini che serpeggiano nella nostra società
Tutte le nostre in tutti i nostri comitati provinciali regionali
Lavorano in questo senso
Firenze
Ha pubblicato un suo volume le rappresaglie nazifasciste sulle popolazioni toscane grazie amici fiorentini
Il Comitato Piemonte ha invitato tutte le scuole a
Collaborare al
Per l'impatto delle borse di studio perché gli studenti migliori siano premiati nella conoscenza quando riescano a fare dei saggi su quello che accadde in Piemonte in quel periodo
Noi crediamo di qualche portare avanti tutto questo lavoro
Certo non è facile
Di che
Molti di persone amate scompaiono tante vedove tante sorelle abbiamo assistito a un episodio agghiacciante sulla tomba di un caduto Ardeatino
La mamma è impazzita perché aveva lì vicino il figlio e il marito è impazzita
Abbiamo
Direi che
I
Io mi sento impari al compito che la fiducia di tutti gli aderenti all'associazione sono i caduti del tutta italiana e di famiglia di cavi tutta Italia hanno voluto darmi
Che non mi sento all'altezza faccio quello che posso come posso
E conto molto sul volontariato e sull'amicizia di quelli che sentono i nostri stessi ideali l'antenna non è una situazione politica anzi alla politica ha una sua caratteristica
Vuole potrebbe essere altrimenti essere antifascista e antifascista significa una cosa ben precisa significa
Il fascismo
Non fu importato in Italia
Fu un fenomeno che nacque in Italia fu tante volte anche le
Se le piante fissarne nascono delle cose
Tremende dei tumori
Nacque portato da da cultura del tempo
Dalle disordine
Dalla sprovvedutezza diciamolo anche delle forze che avrebbero potuto purché si
Speravano
Nacque da adesso degli agrari nacquero tante tattica
E però
Sì
Manifesto in tutta
La sua virulenza nella soppressione delle principali di libertà
E quegli anni
Che furono detti eco del consenso
Furono amaramente scontati a partire dal mille novecentotrentotto Elli che comincia tutto dalla persecuzione contro gli ebrei trentotto trentanove quaranta tutto comincia a rotolare tutto comincia
Signor ministro
Io la ringrazio di essere
Qui questa sera come ho già detto ringrazio anche senatore Taviani
L'onorevole Vassalli
La signora Zevi ringrazio
Il professore
Rapina maggiore di Roma professor Toaff perché cerchiamo sempre il mio amico saggio
Mi dà sempre delusi di che poi sono giusti sono buoni
Ma incoraggiato quando dovevamo girare questo lungo documentario per non avevamo soldi fondo per noi cento milioni come i computer Agnelli che so io cento mila miliardi una cosa assurda insomma pensava di mente si fa addormentare ora abbiamo la gioia che questo documentario
Stanno doppiando lo il lusso stavo doppiando l'in francese
E forse se ne avessimo edizione già italiana ma già da noi fatta con colonne inglese
Vigile del PM il tecnico dell'età media ma forse lo faremo
Se Dio ci dà ci aiuta
Certo quando sono tante volte solo
Con quelle poche persone che lavorano con me perché bilanci sono magri sono due ragazze e un ragioniere avuto ottantenne di più non no no
L'altro arriva da dal volontariato e l'altra riva
Qualche volta mi viene lo scoramento
Veramente mi viene perché lavoro da fare è proprio tanto tanto tanto si tratta di scavare di cercare e poi di trasmettere
Qualche volta vi dicevo quando sono più scoraggiato mi sembra che qualcuno bussi alla porta
E allora
Penso che questa quel qualcuno potrebbe essere uno dei caduti dal piadine quei morti che non sono morti quelle poche che non sono stati targata citate dalla terra che la mina tedesca
Ha voluto far crollare su di loro
Vado avanti
E finché potrò andrà avanti con il vostro aiuto
Perché
Questi in questi valori l'Italia deve riconoscersi questi avendo perduto per essendoci allontanati da questi valori bene si è addensata una caligine sulla nostra patria ma ricordo un episodio
Grazie sa c'è la via Tasso c'erano don Morosini
E un altro compagno di sventura un condannato a morte
Giunse notizia Cristo condannato a morte
Era nato un bambino
Don Morosini che sapeva che sarebbe stato fucilato
Come d'altra parte questo Papa sapeva che non avrebbe mai visto il suo bambino
Cosa fece scrisse
Una in a nanna per il bambino appena nato
Un canto alla vita
E io ritengo dei caduti a Teatini si ripetano
Con la stessa forza con la quale io ho visto inciso sulla parete di una cella via Tasso scritto con il sangue voi viva l'Italia ci ripetono ancora l'Italia e una
Che le fu fare e passano
E che i popoli
Non muoiono mai una lezione che ho appreso da amici e Play avevo a casa mia durante quei nove mesi celebrano la Pasqua io assistetti a quella celebrazione
Fu una cosa stupenda
Intensa intima
E io pensai un popolo così non può morire
E credo che anche noi popolo così un popolo come quello italiano
Che ha pagato tanto sangue per trovare la libertà non può morire
Grazie
Signor ministro
La pregherei di prendere la parola
Autorità signore signori
Credo anzitutto di dovere rivolgere un vivo e sentito ringraziamento al presidente dell'Antimo dottor G. Gliozzi
Per questo suo continuo impegno un impegno che tutto volto a consolidare nella memoria collettiva il ricordo del sacrificio dei martiri per la libertà
Del nostro Paese ed è un impegno quello Lante quindi grande di alto e nobile valore testimoniata appunto anche da iniziative editoriali
Che sono di grande importanza documentale
Così come è stata testimonial are
Il volume che presentiamo ormai giunto alla sua quinta di dedizione che arricchito di una seconda parte la geografia del dolore
In cui si trova racchiuso in modo sintetico
Ma molto efficace
Il terribile tributo di sangue pagato dal nostro Paese
Dal nostro popolo per riconquistare l'indipendenza e la libertà
Ricordare i martiri della libertà della patria
E della lotta di liberazione
Io qui voglio unire in un unico pensiero perché i denti che sono state le aspirazioni identici i valori identici il riferimenti etici e morali
Non è un atto celebrativo il sacrificio di questi uomini e ormai parte della storia e quindi non ha bisogno di essere soltanto celebrato
Ha bisogno di essere
Invece di costituire occasione per riflessioni che riguardano anche
L'attualità la nostra attualità
Ha bisogno di essere occasione
Formulare esprimere giudizi politici questo sì
E io credo che di queste riflessioni di questi giudizi le trecentoventicinque vittime innocenti delle fosse Ardeatine ne suggeriscono tante a tutti noi
Si trattava di cittadini di diversa estrazione
Oltre erano militari già prigionieri dei nazifascisti
Altri erano del tutto estranea a qualunque attività politica
E caddero per la sola colpa di essere italiani
è giusto ricordarsi di quegli anni
E della passione civile e politica
Che animo migliaia e migliaia di combattenti di cittadini
Che non arretrano nemmeno quando il prezzo da pagare del sacrificio della vita
In quei terribili mesi dell'occupazione nazista
Un intero popolo prendeva coscienza degli errori del passato
E desiderava mostrare al mondo
La volontà
Di sollevarsi esso per intero dalla sconfitta
L'Italia usciva distrutta
Moralmente e materialmente
Da una guerra in cui la bevono precipitata l'avventurismo del precedente regime e le sue retoriche illusioni
Dopo anni di propaganda bellicistica e trionfalistica
Il Paese scopriva di non essere quello che si voleva far credere
Era stato costretto a confrontarsi anche sul piano militare
Con altri paesi dipinti in modo estremamente negativo
Da una propaganda che volutamente confondeva la democrazia con la debolezza in nome di miti falsi in nome di miti vuoti
Sotto il peso della disfatta
Tutto quello in cui molti avevano creduto magari sinceramente e in buona fede
A parità errato appariva superato
E quasi muto maturava una sorta di pudore
Per il proprio passato e per le responsabilità avute dal proprio paese
Negli avvenimenti che così tragicamente a un tavolo e molte
Occorreva recuperare all'Italia il suo posto nell'ambito di quel mondo occidentale in cui si collocavano le nostre tradizioni e la nostra storia
Occorreva soprattutto risvegliare le coscienze da quel lungo sonno della ragione in cui il regime totalitario che immerso il Paese
Il compito che gli uomini della Resistenza ebbero in quegli anni sulle loro spalle era perciò un compito immenso era un compito molto oneroso
Vi era il problema immediato della lotta militare per la liberazione del paese un problema che non poteva essere separato
Per le particolari ragioni storiche che avevano visto l'Italia affiancarsi al nazismo dalla esigenza di una consapevole maturazione civile del nostro popolo
Al fine di porre al centro della coscienza collettiva i valori della libertà della democrazia della responsabilità individuale
Nelle zone occupate il Paese davo un segnale preciso peraltro il riscatto che presto sarebbe stato politico sociale morale prendeva corpo anzitutto sul terreno militare ostacolando in qualunque modo mucche ricettività delle forze nazifascista
Dobbiamo essere grati
Cari amici a quegli uomini
Che in un lasso di tempo straordinariamente breve
Se però condurre una lotta durissima
Compiendo un salto culturale di enormi dimensioni
In quegli anni in quei concorsi Nesi del quarantaquattro e del quarantacinque apparve con chiarezza che non si stava solo conducendo una lotta per il recupero della sovranità nazionale
Ma che si stavano gettando le basi per il futuro politico del Paese
Per questo caddero migliaia e migliaia di martiri tanto in compatimento quanto in feroci azioni di rappresaglia che invece di intimidire o scoraggiare
Rafforzarono in un intero popolo le motivazioni della lotta per la libertà
Nella peculiarità culturale civile e politica
Della lotta di liberazione
Risiedono quinti le ragioni vere della nostra Repubblica
E giustamente si è parlato a tal proposito di secondo reso reggimento
Per la consapevolezza diffusa di una necessità di riscatto di riscatto morale prima di tutto
Dopo la Liberazione l'Italia non sarà più quella di prima
Nasce un momento nuovo nella storia italiana
Che vede una partecipazione popolare diffusa la cosa pubblico un interesse nuovo come mai era stato precedentemente nella storia del nostro Paese su questo terreno
E questo insieme ad un radicamento progressivamente crescente dei valori basilari della libertà e della democrazia
Che poi gli avvenimenti recenti ci mostrò inseparabili da ogni però progresso
E da ogni vera e duratura conquista economica politica sociale che si
I sacrifici e di chi ha dato la sua vita
Perché maturasse un'Italia nuova
Non possono essere dimenticati neanche in momenti difficili
Carichi di tante tensioni come quelli che stiamo vivendo
E vanno perciò nella giusta direzione iniziative come quella del presente il libro
Volta informare con ricchezza di particolari lettori distratti i lettori più giovani
Tutti coloro che per un motivo o per l'altro non colgono il carattere assolutamente straordinario della lotta di liberazione
Oggi la gente condivide consapevolmente
I valori che hanno animato gli uomini della liberazione
E in particolare i martiri delle Fosse Ardeatine
Sono inoltre caduti tutti i totalitarismi
Ed è finita quella sorta di grande distrazione culturale
Costituita dalla lotta ideologica che ha caratterizzato quest'ultimo dopoguerra
Possiamo finalmente guardare liberamente al nostro presente
Rifuggendo da facili illusioni od accomodanti compromessi
Ed è per questo che oggi si rafforza l'attenzione ai problemi reali per questo non vengono più tollerate gestioni della cosa pubblica al di fuori della legalità
Come fino a ieri era caduta in molti casi e spesso come era accaduto fra consapevoli e diffuse tolleranze di chi pur richiamandosi a nobili valori
Deliberatamente ipocritamente pignorata pensando di ottenere qualche beneficio in attesa che poi la grande politica potesse cambiare gli scenari globali
No oggi scopriamo che non vi è altra grande politica
Al di fuori di quella che si interessa dei problemi quotidiani per affrontarli e risolverli e venire incontro alla gente delineando forme di organizzazione civile più efficienti funzionali
E rispetto usi di quel patrimonio di valori di libertà
Che tutti poi sentiamo come un fatto che assolutamente inscindibile dalle nostre prospettive di sicurezza e di benessere
Un patrimonio
Che non deve essere enunciato solo attraverso vuoti dichiarazioni
Ma che va vissuto interiormente con decisioni coraggiose conseguenti
E questo vale per tutti vale per la società civile vale per la società politica
Molto è cambiato e molto sta cambiando
Ma è innegabile che anche i fatti della cronaca quotidiana
Si muovono nel segno di quei valori che ispirarono gli uomini della Resistenza rianimano comportamenti di coraggio e di dignità e le tante migliaia di martiri che questo libro ricorda
Il ricordo delle tragedie passate ci impegna oggi a consolidare un processo democratico capace soprattutto di fornire adeguati presidi allo stato di diritto
Bisogna non soltanto rendere avvertita l'opinione pubblica soprattutto quella più giovane dei rischi che la predicazione della intolleranza comporta
Dei rischi delle piccole e grandi violenze che essa incoraggia
Ma bisogna anche sapere stroncare sul nascere attraverso leggi più rigorose e decisioni amministrative molto ferme
Ogni fatto di violenza che prende le mosse dalla cultura dell'intolleranza per evitare che essa possa poi di tentare irreversibilmente contagiosa
E necessario fare soprattutto questo in un momento come quello che stiamo vivendo caratterizzato da grandi incertezze da pericolose tensioni e turbolenze
Che rendono la lotta politica esposta interferenze inquinamenti e tentazioni destabilizzanti
Che possono trovare freno inadeguata reazione soltanto nel puntuale rispetto delle regole dello stato di diritto
Ogni distrazione in questo senso ogni pericolosa confusione tra ciò che attiene alla lotta politica e ciò che attiene alle battaglie per la legalità
Può avere effetti devastanti può produrre contraccolpi molto gravi e durevoli peraltro non solo nel funzionamento delle istituzioni ma anche sul piano della convivenza collettiva la democrazia oggi radici salde
E possiamo essere sicuri della capacità dell'intero Paese
Ritrovare la giusta via per un futuro credibile
La nostra carta costituzionale scritta dagli uomini che liberarono l'Italia
Resta tuttora presidio delle nostre libertà e riferimento sicuro per la nostra civile convivenza
I valori della Resistenza
I valori per i quali tanti si sono sacrificati hanno vinto
Le libertà costituzionali sanciscono un patrimonio in cui tutti i cittadini si riconoscono un patrimonio finalmente non più insidiato Dana cronisti che nostalgie e riserve mentali
Su questo terreno
Il Paese e ormai più unito nonostante la confusione nonostante il disordine le contestazioni anche violente alle quale dal luogo la lotta politica
Nonostante le spinte dischi eclettici dell'unità nazionale scaturenti più che da un preciso progetto politico dalla volontà di mettere insieme comunque tutte le proteste tutti i rifiuti
Ma sui caratteri fondamentali
E sui valori sui quali deve vivere una moderna democrazia politica non credo che si registrino più tre Dinoi dissensi apprezzabili
Rinnovare la Repubblica tenere uniti gli italiani e quindi l'impegno solenne
Che dobbiamo rinnovare oggi
In un momento così difficile del paese in un momento così difficile per le sue prospettive di ulteriore crescita
E questo credo il modo migliore di riconfermare oggi cinquant'anni dopo l'attualità dei valori l'attualità della lezione di dignità che ci viene dai martiri per la libertà della Patria
Gli anni anche in Toscana e che sono qui presenti mi pregano di porgerle questo libero dedicato alle rappresaglie nazifasciste sulle popolazioni toscana e poi c'è qualche cosa di un po'particolare
Alfredo Mosca
Una vita per il socialismo Alfredo moschee sepolto alle Fosse Ardeatine
In questo suo ricordo ci sono documenti che riguardano momenti belli del Partito socialista
Sanno tessere poco copertine di tessere i congressi c'è il sapore di un socialismo che ha conosciuto
Che andava delle sezioni a insegnare a leggere e scrivere
A a diffondere da cultura
Chi glielo offrono
Come ho Julio proprio come augurio
E ora la parola a senatore italiani grazie
Eccellenza signor ministro
Signore e signori
Il biglietto d'invito dice testimonianze e io mi soffermerò su alcune testimonianze
Che costituiscono già re costituiscono una prova
Su di un argomento di cui parlerà la professoressa Zevi
Cioè il rischio di guai
Assurdità di un certo revisionismo che si sta diffondendo in Europa dalla Francia dalla Germania e dall'Austria anche in Italia revisionismo della storia di ieri per rimuoverla
Noi italiani fra l'altro non l'avremmo non abbiamo alcun bisogno di rimuoverla perché è stata rimossa questa dolorosa storia di ieri
Dalla Resistenza dai venti mesi della resistenza
Ma ci sono anche altre ragioni anche le banali ragioni difendere liberi perché purtroppo ormai la pubblicistica è dominata dal mercato il mercato chiede cose nuove ora dire qualche cosa di nuovo anche se questo qualcosa di nuovo poi non corrisponde al vero
Ma c'è anche l'altro pericolo e su questo si soffermerà forse scozzesi
Che possano tornare i germi
Di quanto è accaduto nel passato
POR perché i germi del razzismo
Non sono morti e non muoiono mai
Stanno nella stessa nostra natura umana lasciati
Dal delitto di Caino
Stando alla nostra natura umana e rispuntano
Come sono gli spuntati in Bosnia e come sono rispuntata in Germania proprio nella forma dell'antisemitismo che è una delle forme più particolari più dure del razzismo
Perché questo razzismo non torni perché non ricominci mi rivolgo soprattutto ai giovani militari che sono qui
Non è che voglio noi vogliamo ricordare
Quelli che sono stati i meriti quello che sono state
Le giornate drammatiche ma gloriose della Resistenza
Perché perché ci trovavamo allora siamo stati fortunati allora sopravvivere rispetto a tanti mica tornano i sono morti non è per questo
Non è soltanto per orgoglio non è soltanto per dire che l'Italia si anche liberata da sé non soltanto da sé a chi si è liberato da sei
Forse si è liberato da sé la Francia forse servirebbe essere Prato se il resto d'Europa
Forse l'America avrebbe vinto senza la Russia la Russia aveva vinto senza l'America forse l'unico popolo che veramente da solo in un certo momento ha resistito è stato il popolo di Londra nell'estate del mille novecento quarant'ma non quindi non è per vantare il passato ma è perché questa passata non ritorni
Perché non si ricominci
Questo è il rischio a questo il perito
Mi rivolgo un modo particolare rabbino capo di Roma
E certamente per la dolorosa storia
Del suo popolo la millenaria storia del suo popolo
Ha potuto
Constatare Constanza in ogni momento la ripensi o la rileggo la riscriva
Che questo c'erano del razzismo
Rimane sopravvivere nascosto e può riemerge che risorge
Perché questo non avvenga appunto Vito alcune testimonianze testimonianze personali
Qui c'è accanto delle Fosse Ardeatine parte del del Museo di via Tasso parlerà l'amico carissimo Vassalli
Io vi parlo di queste di alcuni di questi luoghi che di cui si parla nel di cui si scrive nella geografia del terrore
Di Arrigo Paladini questo grande eroe
E dovrebbe essere più ricordato che è colui che ha scritto quasi tutte le incisioni di Via Tasso
E ha scritto anche questi ha tracciato questi dati
Uno dei primi Boves
Io non ero a Boves io ero sui monti di Genova e la cena
Ma ho scritto come
Sapemmo fummo informati di Boves
Cover se si verificò il diciannove
Di settembre del mille novecentoquarantatré
Il ventiquattro settembre due ragazzi Carlo e Giacomo vennero da noi a Genova Cln di Genova
In un luogo nascosto clandestino e ci riferirono e vi leggo le parole che disse Karl allora
Piper mantenne la sua parola cava di aveva detto la mia parola vale più di cento parole degli italiani
Avevamo utile prigionieri
Non avrebbe più dovuto sparare
Thomson lo sparo
Ma fece bruciare tutto Piazza Italia l'albergo Cernaia al municipio corso vi salta sparavano contro i mitra contro chi non scappava subito
Più di cinquanta morti un mio cugino due cugini sono morti chi mitragliato più bruciata hanno bruciati vivi anche il parroco e il podestà Vassallo
Altra testimonianza di cui c'è se non sarà ecco
Attraverso Paschi aveva passato le linee pervenire assoluta noi a combattere nell'esistenza piccolo recapito a Pietro anziché frazione di Roccaraso L'Aquila viene qui citata nel libro giustamente
E ci descritto centotrentotto morti
Era stato ucciso
Erano stati uccisi due soldati tedeschi da una piccola banda locale di partigiani Roccaraso era proprio sul fronte
Sul fronte che poi passava scendendo sul lungo il Sangro arrivava da una parte all'Adriatico dall'altra parte si arrivava invece su Cassino
E stolta e per questa uccisione ci fu rappresaglia un ufficiale tedesco fu preso da follia e fece uccidere centoventotto a persone
Ma è importante leggere i nomi cognomi sulle lapidi del Pantheon di perché anzi Guido Gianfranco un mese
Giancarlo fare un sei tre mesi
Elisabetta Bucci un anno
Gerardo Masciarelli due anni Giuseppe Maci Carelli ottantatré anni Bartolomeo Ciccone ottantotto anni
Cinque dei cento Trento
Per quelli che dicono che allora insieme sempre andito sicché oggi sì Siviglia esagera
E altre ancora altre testimonianze e si possono portare e io spererei per la celebrazione del cinquantenario non venga tanto fatta scrivendo
Scrivendo nuove nuovi libri sono già molti questo è molto bello trovato quest'anno ristampa molto opportuna è molto bello perché perché è rapido
Perché non c'è molta filosofia noi italiani facciamo troppa filosofia lo disse Foscolo USA nell'Ottocento Taviani tanti italiani e vi esorto alle storie
Troppa filosofia e poca storia poca realtà questo è un libro che età veramente il senso della realtà di quello che sono stati quei giorni che un'altra testimonianza mi posso portare quella della più grossa sconfitta ed ha avuto la resistenza alla Benedicta
Nel Genovesato decollino i dirigenti
Tel resistenza nel Nord e in particolare in Liguria abbiamo una certa responsabilità ce
Non diretta ma responso Cicchitto mandò allora comandò la battaglia frontale
Il partigiano non può far accettare la battaglia frontale più immaginata la battaglia frontale specialmente contro i tedeschi maestri da sempre
De di guerra
E la battaglia frontale fu un disastro
Un disastro decine e decine centinaia di morti massacrati gli altri deportati
Nella Pasqua del mille novecentoquarantaquattro
Quale Pasquale
Alle Pasqua terribile quella io la dissi dammi demmo anche perché era collegata ad un'altra situazione lo sbarco ad Anzio che noi al Nord pensavamo fosse l'inizio della fine della guerra avanzasse agli alleati
Non potevamo sapere quello che oggi sappiamo dei documenti di Washington che lo sbarco ad Anzio avvenuto solamente per trattenere gli due corpi d'armata tedesca impedire che andassero a fronteggiare lo sbarco nella Normandia non lo sapeva
Sapevamo che sei giorni dopo un comandante poco illustre poco ingegnoso è stato sostituito e credevamo che fosse stato un insuccesso
Mentre invece c'era l'ordine di fermarsi a trenta chilometri dalla spiaggia l'errore è stato di fermarsi sulla pianura cisterna rimandare a fermarsi su una collina ma era proprio c'era l'ordine di non unirsi
A quelle di Cassino per fare un nuovo fronte per trattenere in un nuovo almeno due corpi d'armata che rimasero infatti non lo sapeva
La vicino qui allora bisogna pure capaci avendo già le forze a Cassina dall'altra parte sbarcando a danze fra l'altro lo sbarco di Anzio è andata a Nettuno al Franzen è tornata a vedere dove è avvenuta la rottura di uno dei punti più difficili
Con solo otto morti lo sbarco avvenuto con solo otto morti i morti per sperduti dopo tantissimi cimitero di Cisterna è piena la pianura direi che è noi non sapevamo e dicevamo allora la guerra durerà sei sette anni cinque anni Sirianni fissati eccetera cosa cosa potremmo fare su sui monti dove e qui altro punto che bisogna ricordare dove i meridionali erano a un certo momento erano ancora superiori in numero ai settentrionali in quanto i settentrionali in qualche modo si potevano rifugiare mentre sono sui monti senza nulla soltanto con le castagne secche l'acqua delle castagne secche per chi non lo sapesse ancora brucia Alberto Dell'Erba
E quindi indica e dove si trovavano i partigiani cosa che fece massacrare molti di noi proprio per questo perché non lo si sapeva
E pensavamo qui che cosa succederà e in quegli stessi giorni ecco un altro episodio per ordine diretto oggi lo sappiamo personale di Mussolini in quegli stessi giorni al Martinetto di Torino
Venivano ucciso il generale Giuseppe Perotti
Il capitano Franco Valdis liberale l'operaio quinto Bevilacqua socialista al professore universitario Paolo Braccini del Partito d'Azione
Il tenente Massimo Nino montano democristiano Giulio Biglieri socialista e un segno trombone anziana militante del Partito comunista Errico Giachino socialista in quegli stessi giorni veniva preso a Genova Piero Stone Franco
Che poi morì ha molte cause per endovenosa di benzina
Queste le cose questo quello che si commise allora
Perché non vogliamo che si che venga dimenticata venga ricordato perché non non ritorni mai più
Si possono aggiungere episodi Ion all'Aquila per quali ho avuto elementi molto precisi da un sopravvissuto episodio del fondo tutto tutta la Repubblica dell'Ossola qui rappresentata nella tragedia del fondo torce c'è un bellissimo museo
E ripeto spero piede giorno gioventù venga portata
A visitare questi luoghi per il soltanto vedendo il ruolo della Risiera di San Sabba per esempio il Campo di Fossa di Marzabotto soltanto avete non parliamo di Auschwitz che quell'arma anche senza andare all'estero soltanto restando in Italia
Vedendo questi ruoli alla migliore ponderazione sita veramente l'idea cominciare della stessa via Tasso l'idea di quello che sta
Nella follia
Di questo nazismo che
Venuto in Italia ha sostenuto dal neo fascismo è un neo fascismo e insisto sulla regimi repubblichini perché prima del venticinque luglio prima della persecuzione degli ebrei e si c'era effettivamente un certo largo consenso c'era un'élite
Ti antifascisti alla quale una parte nel ramo certo noi eravamo giovani cresciuti giovani però e non si può
Su quel tempo
Ma dire è la stessa cosa di quello che è venuto una resistenza grande è stato l'antifascismo del Ventennio merita un grandissimo riconoscimento e di e dobbiamo a quello sulla Resistenza potuto venire ma la resistenza è stato un fenomeno di poco
Non è stata guerra civile perché guerra civile quando un popolo si spezza in due la venuti in Spagna
Questo non fu in Italia la percentuale dei repubblichini era inferiore largamente inferiore al numero dei tennisti in Francia
Ed era più o meno dello stesso numero di delle seguaci di Kisling perché i del Kisling della Norvegia cioè un cinque o sette un otto per cento non arrivava al dieci per cento della popolazione
Queste sono
Alcune delle testimonianze quante altre vi potrei dire si parla qui di Stazzema sta assieme a quello capi dopo in provincia di Ferrara proprio quello che ci indusse
A decretare la l'inizio dell'insurrezione a Genova con la prima delle insurrezioni che poi
Sì trasferiti anche a Torino l'unica città d'Europa nella quale un corpo d'armata tedesco si è arreso ai partigiani
Ai partigiani
Desideravo ricordarlo questo per dire che Mazzini ci aveva insegnato che più che la servitù temo la libertà reca tendono e non l'abbiamo avuta soltanto recata indo
Voglio chiudere con l'augurio un auspicio
E non soltanto sulla pietra sulla pietra dalla porta di Dachau
Non soltanto su quella pietra ma nel cuore dei nostri nipoti
Nel cuore delle nuove generazioni resti ben saldo
Bene fissa questa scritta
L'asta scritta ma deve essere scritta nel nostro cuore dei nostri cervelli Mai
Mai più
Perché la chiamata in causa il senatore Taviani la parola alla dottoressa Zevi
Il fatto di essere uniti noi qui oggi
Penso per un motivo che ci affratella penso che mi consenta richiede di considerarli dei compagni e di rivolgermi a voi con un cari amici
Nel onorare che nel commemorare le vittime martire delle Fosse Ardeatine
Io voglio ricordare come rappresentante delle comunità ebraiche anche quei settanta fratelli che facevano parte di questa di questo gruppo di martiri
E mi pare che la loro presenza in mezzo ai lo fratelli italiani così come la presenza dei partigiani ebrei della Resistenza
Sia proprio simbolico ed espressione di quello che è il destino della presenza ebraica in Italia c'è un destino che al di là della differenza di di fede religiosa
è un destino di proprietà di ditte che si intreccia intimamente Enzo perché sia fatto sentire in quei momenti
Fratelli e sorelle di tutti gli altri italiani
E quindi è una testimonianza che io voglia tagliare a nome di tutti questi ma a nome di tutta la comunità ebraica per tutt'per rendere omaggio a tutti questi martiri
La mia testimonianza rispetto a quella del senatore Taviani e del professor Vassalli sarà un po'diversa perché io non ero in Italia in quegli anni
Un padre Porfido dottor noi quattro figli in età scolare in esilio degli Stati Uniti
Quindi
Noi abbiamo seguito la tragedia italiana ma abbiamo convissuto diciamo negli Stati Uniti
Come l'abbiamo vissuta va be'non c'erano solo le onde corte che ci portavano che ci raccontavano quotidianamente di ossa come stavamo aggrappate queste onde corte
Ma noi operavamo negli Stati Uniti nel meglio che potevamo Hale si era costituita la Mazzini Society avevamo un grande maestro noi giovani e giovanissimi si chiamava Gaetano Salvemini che ci insegnava il valore e disprezzo della libertà
Abbiamo costituito la Mazzini Society
Io facevo parte del gruppo di Giustizia e Libertà ad danno cominciato rieditata nel fare una nuova edizione dei quaderni che erano stati fondati da Carlo e Nello Rosselli
E un altro lavoro e che noi facevamo e a cercare di spiegare ai italo-americani frastornati da anni e anni di propaganda fascista
Che cosa volesse dire allora l'onore dell'Italia
Che l'onore dell'Italia Nomis consisteva come molti di loro facevano nel sostenere per patriottismo la dittatura fascista ma del dire no alla dittatura fascista
E ricordo che non avevamo il tempo fa allora avevamo vita facile
Peccato che a noi più giovani andavamo nel vecchio orali le Italie nel quartiere italiano di Nuova York a distribuire i manifestini quando si teneva la comparazione dell'assassinio dei fratelli Rosselli dell'assassinio di Matteotti
E dall'ETA detta i negozi di barbiere e dai caffè uscivano le strappavano i manifestini e ci chiamavano traditori però a poco a poco avevano capito
Che lentamente il vento era veramente girato e che bisognava avere un altro concetto dell'onore e dell'Italia
Io ricordo come seguito al come seguimmo la tragedia delle Fosse Ardeatine qui voi eravate immersi nella tragedia e fosse da lontano si vedeva meglio che questo Leone segnava il principio della fine
Perché quando quando il o lunedì i quelli che erano i padroni dell'Italia allora si sono sentiti la nietzschiano sentito la necessità di ricorrere a queste misure estreme
L'altra faccia di queste decisioni era probabilmente anche la paura quindi in un certo senso da questa disperazione nasceva anche la prospettiva non dica la prospettiva che fosse il male non sarebbe durato così a lungo
Il difetto di Roma
Io ci vivo difatti il rabbino Toaff e io siamo dirimpettai
E quindi conosco il clima esso come la tragedia delle Fosse Ardeatine e tutta la tragedia
Io penso che sia d'accordo come è un quartiere che proprio vibra ancora di questo io ricordo qualche anno fa si girava un film sul nazismo e a un certo punto in una dimostrazione di estremo verismo arriva un camion con delle SS
Beh fra gli anziani tra cui c'erano molti reti e dei reduci
Nessuno ricordò e si rese conto come in un impulso collettivo
Ci fu una specie di moto di rivolta insomma è questo camion dovette andarsene perché il ricordo era diventato così violento che gli anziani chi erano i reduci erano atterriti non potevano resistere
E a fianco degli anziani ci sono i giovani che vivono ecco i giovani hanno un atteggiamento diverso
I giovani
Non la mandano giù
C'è stato contrasto un po'drammatico quando si è verificata polvere contenente qualche mese fa la famosa spedizione dei ragazzi del ghetto
Nella nella sede dei naziskin di via Domodossola naturalmente non è una cosa che si può elogiare per lo meno non ufficialmente perché noi lo sappiamo tutti che
I cittadini non possono prendersi la legge né la Roma né farsi giustizia da soli ma
L'impulso fu troppo forte in questi giovani l'idea che non bisognasse incassare
Ecco nei giovani oggi c'è veramente questa volontà
Di dire come dite come detto il senatore Pera mai più veramente questo del ghetto oggi si vive e questo è un motivo di secondo me di grande speranza
Veniamo all'oggi veniamo all'oggi
Mai più mai più ha detto il senatore Taviani
Io mi domando se si possa veramente dire mai più
Vedete
La generazione beh nostra
La generazione dei testimoni lasciamo va
La generazione dei testimoni
La loro voce si sta affievolendo evoca lottare contro il nazifascismo fosse non è più tanto quello di ricercare col tempo di ricercare i carnefici e di punire i colpevoli
Si tratta di creare delle condizioni o lottare contro delle condizioni che possono rendere possibile una un un un risveglio un ritorno di questo
E devo dire che in ognuno di noi chi ha vissuto questo periodo vide l'angolo di incidenza di echi dissipare l'angoscia che questo mai più
Possa essere inquinato dal sospetto dal timore che possa succedere ancora
Questo era
Il il terrore il timore di Primo levi negli ultimi anni della sua vita che siccome e tanto più grande di me e ha
A una forza di testimonianza tanto più forte della mia di vorrei leggere alcune parole che nel suo ultimo libro Primo levi scrisse libro che I sommersi e i salvati che veramente un un testamento
Scrive Primo levi
Chi viene chiesta sovente
Come se il nostro passato ci conferisce una virtù profetica se Auschwitz quando lui dice a Auschwitz è il simbolo di tutto di tutto il terrore dovete non del nazifascismo
Siamo speciali tornerà se avverranno cioè altri stermini di massa unilaterali sistematici
Meccanizzati voluti a livello di governo perpetrati su popolazioni invece incline mi e legittimati dalla dottrina del disprezzo
Profeti per nostra buona sorte non siamo ma qualcosa si può utile che è una tragedia simile quasi ignorato in Occidente è avvenuto intorno al mille novecentosettantacinque in Cambogia
Che la strage tedesca ha potuto innescarsi e si è poi la mente alimentata di se stessa
Per brama di servitù
E per pochezza danni no che laziale combinazione di alcuni fattori lo stato di guerra il perfezionismo terminologiche organizzativo germanico la volontà e il carisma capovolto di Kitty vere la mancanza in Germania di sorridere Adc democratiche
Non molto numerosi ognuno di essi indispensabile ma insufficiente se preso da solo
Questi fattori si possono riprodurre e in parte già si stanno producendo e questo era ancora alcuni anni fa già si stanno producendo
In varie parti del mondo la ricombinazione di tutti entro dieci o vent'anni di un futuro più lontano non o se non ha senso parlare è poco probabile
Ma non impossibile quest'anno sono hanno un tono veramente profetico e più in là nel nel nel commento nell'epilogo del libro
Dice dobbiamo essere al ascoltati al di sopra delle nostre esperienze individuali siamo stati collettivamente testimone di un evento fondamentale inaspettato fondamentale appunto perché inaspettato non prevista da nessuno
E avvenuto contro ogni previsione è avvenuto in Europa incredibilmente avvenuto che un intero popolo civile appena uscito dalla perdita
Dalla perdita fioritura culturale di Weimar seguisse un istrione la cui figura oggi muove Renzo eppure Adolf Hitler è stato aggredito e osannato fino alla catastrofe
è avvenuto quindi può succedere in un nuovo questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire
Io penso che noi dobbiamo meditare dobbiamo ricordare queste parole
E allora chiederci che fare che cosa dobbiamo fare
Perché
Il mai più sia veramente un mai più e il può succedere ancora non sia un può succedere ancora
Dicevo ormai il la caccia ai nazisti
Volge al suo termine quello che è stato estratto ma non della nostra memoria
Ecco allora
Bisogna che ci rivolgiamo ai giovani pensiamo anche pensiamo ai giovani noi abbiamo una grandissima fortuna
Perché ci sono dei vastissimi settori della gioventù
Che foglio non sapere c'è una fame di sapere non è nelle nostre comunità sappiamo la sollecitazione se potremo andare a parlare quattro volte al giorno nelle scuole in tutta Italia ci chiamano da Cerignola dal fondo della Sicilia
In tutta Italia c'è questo desiderio dei giovani e di sapere questo è una vera benedizione ed è una benedizione che noi non dobbiamo tenuta loro ci chiedono di sapere perché vogliono veramente prendere in mano la fiaccola del loro destino e fare sì che quello che è successo non succeda ancora
Quindi il problema secondo me
Comincia nella culla comincia dai genitori che si chinano sul nord bambino appena nato età di imporre sono gli anni in cui si incide veramente il carattere di una si forma il carattere
Ecco insegnare che cos'è la tolleranza non la tolleranza almeno in un senso così
Paternalistico di un g uno forte di uno potente che è tollerante verso uno che è più debole a cui elargisce no la tolleranza vera dell'uno verso l'altro io riconosco tende tu riconosci me
Io esiste in quanto c'è un rapporto fra me epiteti questo bisogna insegnare l'uguaglianza fondamentale degli essere umani abbiamo tutti lo stesso sangue questo bisogna insegnare ai running ci sono delle ditte diversità di colore ci sono i bianchi neri gialli ma facciamo tutti parte di un genere umano e anche quando noi ci per decise ci troviamo un po'
Un po'confusi per questo nuovo afflusso di immigrati che arrivano e che stanno cambiando un po'i connotati culturali e fisici del nostro continente che è stato bianco per tante generazioni ecco dobbiamo capire dobbiamo gestire questo fenomeno che è inarrestabile
In un modo attivo dobbiamo dobbiamo veramente far sì che sia un fatto molto complicato naturalmente che andrà regolamentato ma che si può fatto di arricchimento dobbiamo accogliere l'altro per essere più vecchi noi stessi è facile capire tanto più facile da dire che da attuare anche nella nostra psicologia diciamo però io credo che sia un lavoro profondo che noi dobbiamo fare poi bisogna ricordare Sant'Agostino a una frase molto bella parla della necessità di edificate di consolidare i i fondamenti della nemesi del palazzo della memoria ecco costruire la memoria e mantenere la memoria vuol dire impedire che la si falsifica e ci sono molte forze in Europa e nel mondo oggi che tentano disseminare i veleni dell'oblio forse perché sognare di potere
Riterrei costruire questi questi sogni questi queste idea di potenza di un popolo sopra l'altro ecco questo bisogna mantenere la storia così come è stata insegnare la storia e questa è la responsabilità della scuola è grandissima bisogna insegnare la scuola
Insegnare assolutamente che quello che è successo è successo in un certo modo e in un in un altro
Il Lazzi fascismo è stato il male ha compiuto degli vedete il per delle cose orrende che possono ripetersi questo noi dobbiamo veramente continua è un dovere quello della memoria
Ora educare e ricordare poi frenare stroncare sul nascere di movimento
No i movimenti eversivi questo non ci vogliono non ci vogliono negligenze non ci vogliono lentezze se se ci sono dei movimenti che si sia rivela no come violatori della libertà e megatoni della libertà bene questi movimenti ci sono delle leggi molto precisi d'Italia e se non sono sufficienti vanno adeguate alle esigenze attuali ma conto gli eversori incontrò i violatori delle leggi esistono delle leggi impediscono questo fenomeno e bisogna anche recuperare quindi colpevoli vanno vanno vanno puniti vendere invece ci sono fra di loro tanti smarriti ci sono di loro tanti smarriti che vanno recuperati e in questo credo che noi tutti abbiamo una responsabilità le opere all'associazione di volontariato possono fare molto dobbiamo veramente cercare di di togliere della nostra società il veleno del totalitarismo ed è la negazione di quello che è potuto succedere ecco io a questo che con questo io vorrei concludere vorrei concludere con
Con il nostro con con la fede profonda in questo dovere collettivo che noi abbiamo di evitare quello che è successo di di preparare un'Italia un'Europa una società impedirà in un momento di estrema difficoltà si parlava dei segnale di pericolo si parlava mai più
Va bene guardiamo bene cosa sta succedendo della vicina Jugoslavia la chiamano pulizia etnica un termine orrendo perché nasconde dietro alla pulizia etnica c'è uno sterminio
E di popolazioni intere bene non c'è molta differenza fatte le dovute proporzioni nel numero nei numeri perché mentre il genocidio nazifascista
Ha visto lo sterminio di sei milioni di ebrei ma insieme a loro dobbiamo ricordare il tentativo di distruggere un'altra popolazione che sono gli zingari e per la sola ragione che erano Zingaretti e poi centinaia di migliaia di oppositori politici cattolici protestanti socialisti comunisti di tutte le fedi e di tutte le convenzioni religiose
Quindi di fronte a questi pericoli noi dobbiamo veramente
Insegnare la tolleranza e operare e vigilare tutti insieme solo così io penso che potremmo evitare che le tragedie del passato Siri proiettino nel futuro grazie
O ne aggiunge una cosa prima del dà la parola al senatore Astaldi perché ristampare il libro gli Ascarelli
Perché oltre il Purim medico pietoso meraviglioso
Che Guido il riconoscimento del salde di tutti i duecentotrentacinque obiettivi
Io ricordo quei giorni ricordo di esserci
è stato qualche volta
Se ci penso senta ancora il terrore della morte
Ed ancora queste povere questi poveri corpi straziati senza testa queste mani legate be perché non accada mai più proprio questo bisogna ricordare bisogna ricordarsi di quello che allora accadde
E un'altra cosa devo dire che certe volte io mi prenderei a schiaffi perché ne pensa ai miei figli
Io queste cose io a raccontare forse troppo tardi perché volevo risparmiare a loro
Questo dolore l'impressione di questa sofferenza
Del vietato vitamine giocattoli tante cose ma questi ricordi che ora loro hanno perché vengono come darvi alpine porta rifiorire venga questi ricordi
Sono utili
Io credo che non sarebbe possibile
è un giovane diventi naziskin diventi fascista
Se noi fossimo riusciti a trasmettere tutti il senso dell'orrore che abbiamo provato
Caro Presidente Gigliotti
Caro ministro
Cari amici
None
Facile articolare questa mia ultima testimonianza
Non solo per le cose buone
Giuste e commoventi
Che sono state dette sin qui
Ma anche perché nel mio caso la somma di ricordi e dunque di testimonianze e ancora a quarantanove anni di distanza così ricca e così viva da non sapere a quali
Memoria appoggiarsi di qualità a cedere di quali parlare
La mia prima testimonianza si riferisce comunque alle vittime dell'eccidio
Dei trecentotrentacinque martiri
Li avevo conosciuti personalmente tra i venti i treni
Con alcuni avendo avuto comune militanza
Sino al giorno in cui erano caduti nelle mani delle SS tedesche o della polizia fascista
Nelle mie stesse formazioni
Perdonate me ne non posso non menzionare Maurizio Giglio
Ufficiale sono qui presenti la sorella e il cognato ufficiale medaglia d'oro caduto nelle mani della banda Koch Intel tragico diciassette marzo precedente dunque solo sette giorni prima del massacro e atrocemente torturato nella pensione Iaccarino senza che nulla potesse asservite storto
Giuseppe Lo Presti pure medaglia d'oro preso tempo prima anch'egli come il ciglio della mia generazione ma più giovane di qualche anno
Si stili un indice Giovanni Salvatori più anziani invece di vent'anni ed altri ancora
Nel vicino al Partito d'Azione tra i tanti Fernando normale Ugo bellico quest'ultimo mio collega anche negli studi penalistici era assistente del mio professore all'università di Roma quando io mi preparavo dateci dica
Tra i comunisti Umberto scatoloni Aldo e Luigi Gioacchino Genchi mondo
Tra gli appartenenti al Fronte militare l'avvocato Chiodaroli benissimo
I generali Dardano Fe nulli Dardano Fe nulli e Simone Simoni al quale ultimo ero legato anche da vincoli familiari
E da una fedele devota antica amicizia e non continuerò quindi tragico elenco mi riconduce a momenti carichi insieme
Di tensione qualche volta di consapevole timore
Di patriottica passione incontri fugaci intese rapide
Più lunga è comune preparazione con altri a seconda delle circostanze
Momenti struggenti ancora al pensiero anche se tanto tempo è trascorso e tanto diverso e furono le nostre sorti
Altri martiri conobbi attraverso le testimonianze lasciate nelle loro celle fino a poche ore prima della terrificante morti
Io venni preso invece il tre aprile dieci giorni dopo e portato subito in via Tasso dopo vani tentativi di fuga
Erano trascorsi oramai appunto dieci giorni dall'eccidio
In quella misera ristrettissima cella numero due del secondo piano trovai i segni fatti sul muro con le unghie
O con la rimetta o con una matita dai due che vi avevano preceduto i detenuti di quel momento il maresciallo dei carabinieri Angelo io PM spesso eravamo legati insieme
E che erano il generale dell'Aeronautica Sabato Martelli Castaldi e il colonnello dei carabinieri Giovanni Frignani
Di entrambi rimangono tuttora descritte sulla parete di destra entrando in quella che fu la cella numero due al secondo piano
Incise ripeto non saprei dire se con qualche rimetta uguale in che altro modo più probabilmente con un mozzicone di matita
Che non saprei neanche come uno dei due detenuti o entrambi fossero riusciti a conservare certo più visibili quelle scritte di coi di quelle poi lasciate vi sulla parete opposta anche con il mio nome con le unghie perché null'altro vedo per ogni giorno era stata tracciata una scaletta in quelle scritte
Da un certo momento perché credo che sia Martelli Castaldi che Frignani furono presi alla fine di gennaio parlerò poi di questo punto
E ogni settimana di prigionia era rappresentata da una specie appunto di Scaletta con sette spazi uno per ogni giorno della settimana in uno di essi in febbraio si trova chiaramente scritto giorno nero
Sarà stato un giorno della tortura alla quale si era in un primo tempo continuativamente dopo ricorrentemente sottoposto direi che la scaletta sia stata fatta del generale Martelli Castaldi perché sopra via tracciata una grande scritta ancora chiarissima generale Martelli Castaldi sabato
Tuttavia la scritta giorno nero assomigliare a firma del colonnello Frignani che appare su altro punto della parete dalla stessa parte
Entrambi uno tra le vittime portate alle Fosse Ardeatine e provenendo da via Tasso dovettero far parte secondo la ricostruzione dell'eccidio contenuta in questo volume di quella prima schiera di martiri trucidati quand'era in ginocchio con le mani legate ad ai ferri dietro il dorso
E mi tra i dati o colpiti alla nuca sulla cui capacità furono poi fatte inginocchiare rischierei successivamente arrivate alle Fosse Ardeatine da provenienze diverse
Come appunto ha ricostruito anche in questo libero alle pagine sessantacinque settantuno e altri
Ogni tanto brillavano le mine e l'orrenda operazione si interrompeva la strage come noto durò dalle quattordici e trenta del ventiquattro marzo alla notte successiva ci volle tempo perché come narrano le pagine del processo svoltosi nel mille novecentoquarantotto al tribunale militare di Roma
Man mano che le vittime scendevano dagli autocarri né avveniva l'identificazione e la spunta del nome dagli elenchi predisposto
Ritornando alle scritte della cella numero due e di altre celle si evince questa volontà dei martiri che il loro nome non venisse obliterato nell'immane fornace della guerra e dell'occupazione
Che si potesse ricostruire da qualcuno la fase finale della loro esistenza e il loro passaggio per quel tetro edificio
Si evince anche l'assoluta consapevolezza dell'imminenza della morte o della deportazione
Quelle scritte con il nome e in qualche caso con indicazione dei giorni
Sono ancora il grido dell'individuo dell'individualità
Della persona umana contro l'orrore dello sterminio di massa e dell'oblio ricercato invano dagli assassini
Quando cercarono di coprire con la particolare scelta del luogo e lo scoppio delle mine destinato appunto a ricoprirlo il loro delitto e con esso l'identità stessa delle vittime
In quella stessa cella numero due doveva coi prender posto un mese dopo trasferiti maresciallo gli oppioidi o in altra contigue
Arrigo Paladini
Il cui nome è stato ricordato proteste da Paolo Emilio Taviani
Un esemplare e straordinaria figura di giovane ufficiale combattente
E tra un interrogatorio e l'altro rincuorare a se stesso nel tutti caro ascoltavamo veramente attoniti dalle celle vicine con il canto di inni patriottici
Consentite che anch'io lo ricordi questo nobile amico divenuto coi nel dopoguerra uno straordinario insegnante uno di coloro che hanno veramente fatto l'educazione dei giovani alla storia di cui parlava Tullia Zevi
E vi è purtroppo mancato ai vivi quasi due anni fa
Quando ancora dedicava tanto del suo tempo e della sua passione civile alla conservazione di quel Museo storico della Liberazione di Via Tasso oggi diretto dalla sua consorte
E dunque al mantenimento della memoria delle vittime che per quel sinistro edifici erano passate prima d'essere trucidato alle Fosse Ardeatine in esecuzione di successive sentenze di morte onere ciglio della Storta dell'alba
Del quattro giugno mille novecentoquarantaquattro una seconda parte di questo volume nel quale si presenta anzitutto in veste rinnovata l'importante straordinaria memoria del medico legali Attilio Ascarelli seguita da una serie di altri importanti documenti e intitolata geografia del dolore ed è opera appunto di Arrigo Paladini
In essa opportunamente sono ricordati gli altri innumerevoli luoghi di strali di torture di sofferenze a cui furono sottoposti insieme in varie parti dell'Italia occupata combattenti della libertà perseguitati razziali inermi popolazioni civili
Chi abbia la pazienza di reggere le sintetiche referenze su quelle stragi su quegli orrori che sono stati
Ricordati anch'essi con commozione ed efficacia testé ed a Paolo Emilio Taviani vedrà che molte volte non si trattò né di luoghi in cui come invece era avvenuto in Roma
Si fossero avuti attentati contro truppe tedesche
Finché non si poteva parlare in quei casi di rappresaglia Neri era bisogno di terrorizzare la popolazione affida intimidatorio
Molte furono strati consumate su donne e bambini sugli interi villaggi unicamente per la rabbia di dover lasciare attraversare quelle zone d'Italia e per sentirsi oramai portati alla sconfitta
Così
E attraverso queste stragi e queste barbarie in cui fu di diffuso disseminato anche il nostro Paese
E attraverso il massacro indicibile delle Fosse Ardeatine d'Italia si riunì non solo idealmente
Agli altri paesi d'Europa occupata erano stati per anni ed anni vittime della barbarie nazista
Permettete di ricordare anche a me che proprio in questi giorni il mondo civile commemora il cinquantesimo anniversario
Dell'insurrezione del ghetto di Varsavia
Ed eroico sacrificio di quei valorosi
Alle Fosse Ardeatine come negli altri luoghi della geografia del dolore
Il sangue italiano si unì al restante sangue ed euro
Da esso le fonti della nostra rinascita nazionale dopo un triste passato
Ma il ricordo di Arrigo Paladini ed è la sua opera meravigliosa di patriota combattente di insegnante responsabile di custodia di sacre memorie non mi deve allontanare dall'impegno di testimonianza al quale sono stato chiamato
Sì che sento di dover aggiungere sia pure in modo inadeguato e non ordinato qualche altro elemento riferibile a quello spaventoso eccidio
Con una seconda testimonianza dapprima è stata appunto quella sulle vittime
Vorrei riferirmi alla selezione o meglio alla provenienza delle vittime il libro ricorda in più parti gli elementi relativi
Nella parte finale della relazione di Attilio Ascarelli si veda pagina cinquantanove si ricordano le religioni letta
Da un ragazzo di quattordici uno di quindici anni è una persona di settantaquattro le professioni
Nella sentenza di tribunale militare di Roma del mille novecentoquarantotto si rievocano in più fasi
Le provenienze specifiche
Nello stesso capo di imputazione pagina centodieci e seguenti del volume opportunamente la sentenza è stata riportata in questa nuova edizione
Si può leggere l'altissimo rilevante numero dei sospetti di attività antinazista
Venti centocinquantaquattro persone a disposizione dell'AUSL in comando sotto inchiesta di polizia e sono appunto le vittime prelevate da via Tasso dove stava il carcere di sicurezza delle SS
E a fianco del loro comando con i soggetti maggiormente sospettati e sottoposti a continuo interrogatorio
Ventitré persone a disposizione del tribunale militare tedesco in attesa di giudizio
Sedici condannati ad allo stesso Feltri a pene detentive temporanee e tre già condannati a morte
E inoltre quaranta persone a disposizione della questura fermate per motivi politici dunque una forte maggioranza di avversari politici di resistenti
Sicuri o presunti
Come mai si trovavano ad essere tanti
In quella condizione
E come mai si potrebbe aggiungere tanti e tanti militari quaranta e tanti appartenenti al Partito d'Azione
Una delle chiavi è in quanto era avvenuto due mesi prima all'indomani dello sbarco di forze armate alleate ad Anzio il ventidue gennaio mille novecentoquarantaquattro
Ci fu in molti in Roma la sensazione dell'imminente arrivo degli alleati
Del resto motociclisti alleati si erano spinti fino alle Frattocchie
E comunque la sensazione i progetti per l'insurrezione le riunioni febbrili sul da farsi
Ricordo in quei giorni essermi trovato improvvisamente in riunioni affollatissime che mai avrei immaginato
Nei verificabili nel segnate da tanta imprudenza sicuramente probabilmente alla presenza anche di qualche infiltrato
Molte precauzioni di elementare sicurezza e segretezza che caratterizzavano le nostre attività sembrarono nell'euforia e comunque nell'emozione del momento essere state dimenticate
E ciò sicuramente avveniva anche al di fuori di quelle riunioni comuni e generali
Le vittime principali di questa imprudenza furono appunto gli uomini del centro militare a cominciare dal loro comandante l'eroico colonnello Montezemolo e i compagni del Partito d'Azione
Il più gran numero
Di cattura da parte delle SS che avevano mantenuto il dominio assoluto della situazione risalgono appunto a quei tragici giorni della fine di gennaio del mille novecentoquaranta
Nel mese di marzo la morsa si stringe ulteriormente cominciarono a cadere nella rete anche compagni da altre formazioni tra queste anche quelli del mio partito soprattutto verso la metà del mese
Ne avevamo con fatica le prime notizie da Via Tasso come apprendevamo da qualcuno che era stato rilasciato essi venivano torturati e derisi
Dagli schierando i nazisti che avevano fatto indossare al loro braccio i bracciali tricolori che avevamo predisposto per la liberazione di Roma e che erano stati rinvenuti nelle loro case o nei luoghi dove si nasconde
Prima che potessimo pensare a qualsiasi azione di salvataggio arrivò l'attentato di via Rasella in diretta connessione con esso l'eccidio penso ancora una volta Giuseppe Lo Presti e Maurizio Giglio agli altri che ho menzionato più sopra
Tra di essi vi era anche Giovanni Salvatori impiegato umbro nella cui casa alla fine di gennaio ai primi di febbraio avevamo collocato a fare grazie
Da noi sottratto al carcere di Regina Coeli proprio il ventiquattro gennaio insieme a Pertini e ad altri cinque nostri compagni
La terza testimonianza con cui vorrei chiudere queste brevi memorie si riferisce a quei nove giorni che trascorsero tra l'eccidio delle Ardeatine
E la mia cattura dopo la quale nulla più seppi dall'esterno
Mentre vidi che il giorno precedente e nello stesso giorno altri catturati della mia formazione affluivano a via Tasso e compresi che anche noi eravamo oramai caduti
Le prime notizie del massacro e le stesse approssimativa indicazione della zona erano peraltro pervenuti con ritmo incalzante quasi subito
Intanto apprendemmo dai congiunti e tacchi della biancheria erano stati rifiutati
Avremmo così conferma quindi
Della scomparsa dei nostri amici dai luoghi di sofferenza dove erano rinchiusi
Poi la notizia si diffuse per la città estremamente imprecisa quanto al numero delle vittime si arriva a parlare di cinquecento e perfino di settecento e alla loro identità pensate che si fecero i nomi di maggiorenti perfino di Vittorio Emanuele Orlando che poi invece figurerà hanno in quelle liste degli ostaggi
Destinati a prelievo deportazione che i tedeschi prepareranno in vista del loro abbandono di Roma alla fine di maggio
D'altra parte la stessa stampa romana aveva dato notizia della rappresaglia indicando che si trattava di reazione all'attentato di via Rasella
E parlando di trecentoventi persone comunisti dagli atti ma dopo l'udienza abbandonati sì là dietro sì no dopo poco però dopo comportano Maroni del Messaggero dopo poco
Tale era effettivamente da centoventi tale era effettivamente la cifra che risultò poi nel processo ordinata dal colonnello Pappalardo il generale Meltzer
Infatti come è noto Kappler fu condannato solo per le quindici vittime in più
Allora ci demmo intendono leader organizzazioni clandestine a cercare di avere particolari
Che si trattasse di gigantesche cavesi divenne già chiaro alla fine di marzo ricordo che avevo scritto per l'Avanti clandestino un fondo intitolato le fosse di Roma son conoscevo ancora che si trattasse precisamente degli addetti
Dove il nome fosse voleva ricordare l'analogia poi anche scientificamente rilevata con famosi eccidi nelle fasi precedenti della guerra atroce
E dove il richiamo a Roma voleva appunto sottolineare quel legame della nostra città a quella comune sofferenza d'Europa alla quale ho accennato all'inizio
Poi dopo la Liberazione quando andai a ricercare i numeri dell'Avanti clandestino comparsi successivamente alla mia cattura non vi trova in quell'articolo
Forse i suoi contenuti approssimativi
Erano già stati superati dalle successive notizie infatti il numero sedici dei primi di aprile
Conteneva accanto a scritti di esaltazione dei martiri e di incitamento alla prosecuzione della lotta notizie di cronaca oramai molto più precise ed esplicita denominazione ed esplicita indicazione della zona denominata Ardeatina
Com'è noto incitamento alla prosecuzione della lotta nel nome generoso dei martiri fu raccolto
Anche in Roma nonostante i colpi mortali assestate nel nostro ionizzazione
E nel resto dell'Italia centrale risalendo fino alla linea gotica e nell'Italia settentrionale
E la resistenza all'invasione nazista i suoi orrori raccolse più di un anno dopo la vittoria
Signor ministro io sono grato a lei a tutti coloro che hanno parlato a niente in contrario se c'è qualcuno che volesse fare qualche domanda siamo qui per rispondere
E allora vi ringrazio tanto
Cose
D'addio ad Amanda avere meglio fra Aldo Garosci si appartengo a una generazione a un uccello che dovrebbe essere forse porta rilievo sì che concettualmente avendo dato tutta l'importanza che hanno alle Fosse Ardeatine
Tutto quel quello crisi congiunge si sono dimenticati che dei batteri che sono caduti altrove a Forte Bravetta apporterà le ora dimenticati parte dimenticati parte
Passati di demeriti dea
Aggiungo che è la ho avuto la la fortuna di vivere
Culle pare la vita raccontata vita
Tobia Zevi su quello che avvenne in America e quello che poi avvenne in Italia
Dalle due parti perché da un lato
Lui
Fortunato di vedere come si radunavano delle forze che erano state eroiche che avrebbero ancora operato come il comandante passate per esempio dall'altra data però dei la fortuna e l'onore fu di poter raggiungere diciotto la dominazione tedesca
La la Resistenza romana e per questo che mi confessò che io generale romano volto ma io sono legato alla via Torino però però devo dire che di Roma AMMO
Questa volontà Serra manomesse nomini sommosse
Perché è vero ordine preciso Dino insorgere mi sento dai volantini si erano preparati a un'ultima volta perché io ricorda di aver raggiunto Roma
Precisamente quando rischia di ci davano gli alleati ero già stato prima l'Europa poi in cui nel Nord ritornai a Roma quando che ci si arrivi Silenzi avvicinavano gli alleati
E le strade per arrivare erano tutte illuminante da grande bengala che gli facevano come il giorno io mi miseri chiede a Roma
Per la seconda volta sotto i tedeschi proprio pochissimi giorni prima delle antenne entrata degli alleati e ci furono parecchi dei coloro che erano presenti lana e io vorrei dire ricordare Ugo La Malfa e anche Emilio Lussu dei quali poi si proponeva di fare uno sforzo per ostacolare la data via dei tedeschi sarebbe stato probabilmente dal punto di vista direi strettamente militare un errore ma avrebbe sancito o una lotta in modo più evidente che Roma non era stata fuori
Da queste da dalla lotta generale ecco questi sono alcuni piccoli accendi se venissero raccolti in una in una un Primo da stufe in questi supplementi anche il ricordo di questa gente caduta altrove esistesse loro tutte alla solidarietà che mi pare meritano ebbene credo che ci sarebbe un vantaggio notevole vi ricordate perché sono stato molto enorme risata sono stato molto fortunato io ringrazio Aldo Garosci
Ma voglio rassicurarlo che noi stiamo preparando un saggio sui caduti di Forte Bravetta e della Storta e poi di quelli di leonessa è un lavoro lungo lavoro che chiede tempo
Chelsea ha accennato accennata
Lo so
Presidente del consiglio accennato a leonessa volevo richiamare l'attenzione sull'episodio violenza perché violenza ha un primato nella lotta della Resistenza
Dal quindici ago marzo novecentoquarantaquattro al trentuno marzo l'intero territorio dall'altopiano di leonessa fu occupato militarmente dalle forze alla resistenza
Il colore le i poteri tradizionali
I Comuni le Province cioè le gli organi dello Stato allora presi sette furono sostituiti da poteri del Comitato di liberazione nazionale quale per la prima volta in Italia questo è un primato
Poterono gestire il territorio la popolazione fu ivi compresa quindi il sindaco Walter lei di tenere presente questa particolarità nel nel quadro generale della Resistenza italiana
Un'altra considerazione di carattere generale che mi è scaturita che dagli interventi fatti
Questo allentamento di tensione su questi valori siamo noi i responsabili i democratici da quarant'anni a questa parte perché non si sapeva come i ministri dalla pubblica istruzione
Espressione della democrazia della libertà in Italia non abbiano imposto nelle scuole l'insegnamento obbligatorio ai giovani su quello che è stato fatto in Italia per la resistenza aveva colpito la traversa di via ci stiamo portando avanti al a questo a questo benessere generale
Trascurando magari il PD rinverdire questi valori io pregherei fra il mille permettere questa raccomandazione perché quello che non si è fatto si possa ancora fare
Nel soprattutto sui giovani
Perché i giovani sono per la continuità dell'avvenire della democrazia e della libertà e mi auguro che il nostro Paese grazie
Io ringrazio tutti voi non vorrei approfittare ancora del tempo dell'onorevole signor ministro ringrazio il senatore Taviani autorizza Zenit ringrazio ringrazio in modo particolare
Sì in modo particolare sono molti in molte persone che abbiamo conosciuto Aldo norma era uscito duro di mobili dei mi regalava i primi libri a me quando ero ragazzino e lo conoscevo bene costruire una Nando normalizzato
Comunque ringrazio tutti e vedete il libro non li vedo regaliamo
A tutti diffondeva dello importante e che sia conosciuto grazie