Manifestazione penalisti per la riforma penitenziaria. Intervista a Rita Bernardini

Rita Bernardini alla manifestazione dei penalisti italiani per l'approvazione della riforma penitenziaria tu intervenendo ai hai detto che questa vicenda quell'appunto che relativa alla alla riforma carceraria
è l'ambito manifestazione del degrado della vita politica italiana
Si è il degrado l'erosione del sistema democratico italiano che naturalmente non è che si sta verificando oggi
Perché ci sono state le elezioni
Ci sono stati determinati risultati
è una erosione che si manifesta ormai da moltissimi anni e che è stata puntualmente denunciata dall'opera soprattutto di Marco Pannella
E quante volte cioè quando fecero scandalo di indossare la stella gialla sei esagerato però arriviamo
Questi livelli di totale paralisi del sistema democratico per cui poi l'unica persona che sembrava mantenere la rotta ma non ce la può fare da sola e il Presidente della Repubblica Mattarella
Cioè e allora certo c'è da riflettere ci ad aiutare questi punti di forza che ancora ci sono ma c'è un settore e questo devo dare atto a voi che state qui davanti a me con questi due microfoni c'è un settore chiesto palmenti complice di questo degrado della democrazia e che quello dell'informazione
Il vicepresidente Giovanni Legnini che pure ha partecipato alla manifestazione dei penalisti italiani ha riconosciuto che questa a riforma carceraria riformare l'ordinamento penitenziario è frutto anche dell'iniziativa della battaglia del Partito radicale transnazionale anche ricordato Marco Pannella
Se io ricordo quell'incontro che abbiamo avuto proprio al CSM naturalmente è stato come avveniva sempre con Marco Pannella anche un
Un incontro con risvolti umani molto significativi perché sono tutte e due Abruzzeri sia garanzie per Marco era e e per cui hanno parlato anche in molte parti in dialetto però c'era un fatto significativo chi era presente e accompagnava né e Marco Pannella una magistrato di sorveglianza
Uno dei pochi che funzionava in Italia il dottor Brandimarte che è stato presidente del tribunale di sorveglianza di Taranto e abbiamo posto questo problema perché allora poi fra l'altro c'erano ancora più carenze di oggi
Cioè di fronte al fatto che aumento erano le competenze dei magistrati di sorveglianza anche con questa riforma eh però poi le strutture sono Gramsci era proprio un buco nell'organico esatto qualcosa è stato fatto ma sicuramente non è all'altezza
Delle aspettative e per poter poi implementare questa riforma
E poi parliamo io lo voglio sottolineare non di tutta la riforma perché qui stiamo parlando di una parte certo molto significativa perché stiamo parlando delle pene alternative
No fasce tutto il resto parliamo brigante del primo decreto legislativo quello che ha già avuto i pareri della delle Commissioni giustizia di Camera e Senato relativo alle
Misura alternativa in automatismi ma manca tutto senza manca tutto il resto diciamolo è completamente assente ed è stato assai se da un lato volontà del Governo precedente e del Governo attualmente in carica tutto l'aspetto dell'affettività
Cioè non si è voluto affrontare quello che è stato affrontato praticamente in tutti i Paesi europei più evoluti Frassine sia e una parte è una componente fondamentale
Dell'essere umano che è quello della sessualità e tutto perché fa scandalo ancora oggi in Italia occuparsi di questo quindi questo dimostra anche
Quanto siamo indietro e quanto spesso tutto si rivolge risolve solo una battuta no perché fatti Effetto sembra quasi che il ragionamento
Basato su dati concreti ed effettivi sia escluso perché bisogna fare in fretta ma che cosa stanno facendo in fretta e che cosa devono fare in fretta se poi spesso le proposte che vanno sono irrealizzabili
L'Europa è completamente espunta dal dibattito politico per cui ecco io credo che se c'è una cosa che dobbiamo fare
E devo dire che c'è una sponda efficacissima nell'Unione delle camere penali e quello di mantenere
Il punto sui diritti umani fondamentali sullo Stato di diritto e sulla democrazia e certo io credo così a vedere quello che ci aspetta
Saranno Santori più le giurisdizioni superiori e mi riferisco anche alla Corte costituzionale italiana
Che un po'di problemi li ha risolti passo avanti rispetto al parlamento potremmo dire questo momento almeno
Giurisdizioni superiori che sono anche la Corte europea dei diritti dell'uomo che sono anche il comitato di diritti umani dell'Ono alle quali e dovremmo rivolgerci se non vogliamo che diritti umani fondamentali siano completamente calpestati grazie grazie a Rita Bernardini