Notiziario Antiproibizionista

Lunedì sette maggio del due mila diciotto un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista di radio radicale oggi concluderemo l'ascolto della l'incontro convegno che sia svolto il ventidue aprile scorso alla partito radicale del partito radicale a Roma
Nel per riflettere sull'attuale politica delle droghe in Italia venticinque anni dopo il referendum del mille novecentonovantatré che
Voluto promosso da da Marco Pannella e portato avanti all'epoca in quegli anni prima prima allineando al Coordinamento radicale antiproibizionista e poi da tutte le forse associazioni formazioni politiche che lo sostennero portò a ad abrogare le parti più repressive della legge Jervolino Vassalli che era stata approvata poco tempo prima di novecentonovanta e introdusse in Italia la politica di riduzione del danno
Abbiamo che abbiamo un appuntamento che abbiamo proposto indiretta lo stesso ventidue aprile da radio radicale che vi abbiamo proposto nelle secondo nelle ultime due puntate le note Santi previste vista oggi e concluderemo lo l'ascolto
Con le conclusioni tenute da Rita Bernardini
Ci arriviamo a questo e poi nell'ultima parte parleremo di politica di Candy cannabis terapeutica perché mentre appunto la politica abbiamo sentito anche poco fa con
Nuovo giro di consultazioni prevalse nella formazione del governo sembra ormai sempre più incartata nell'impossibilità di produrre
Una maggiore un governo e una maggioranza di di governo ci sono dei problemi che che attendono a che evidentemente mancando il decisore politico non trovano non solo non tanto soluzione quanto proprio nemmeno un interlocutore c'è ci sono ovviamente i problemi economici
La legge di stabilità alla alle clausole di salvaguardia a la
I conti pubblici la fine del quantitativi se tutte queste cose problemi del lavoro ma ci sono anche tutta una serie di altri problemi che evidentemente non trovano soluzione mancando interlocutore politico mancando il decisore politico è uno di questi problemi
Per esempio la condizione dei malati che si curano con i farmaci cannabinoidi e che stanno vivendo ormai da un anno una situazione difficilissima per la mancanza di questi di questi farmaci per la carenza sulla sul mercato per l'impossibilità da parte dell'istituto chimico farmaceutico militare
Di Firenze che è l'unica struttura autorizzata in Italia produrre questi farmaci a far fronte alla al fabbisogno alla alla richiesta e di questo parleremo nell'ultima parte proponendo che un si tenne a che l'associazione esistono i diritti ha tenuto a a Palermo lo scorso ventuno aprile
Arriviamo però ad ascoltare le conclusioni di Rita Bernardini del convegno del ventidue aprile al partito radicale
Partendo da un Paese che invece in questi anni a differenza del nostro ha saputo affrontare la politica delle droghe il problema del delle sostanze psicoattive
Con una politica pragmatica e umana parliamo del Portogallo
Che da quasi che da quasi vent'anni dal due mila uno anticriminalità dato
Il consumo personale di su delle sostanze illegali e ha adottato una politica all'insegna del principio curare invece di punire il Portogallo dopo quasi vent'anni di questa politica che ha dato degli ottimi risultati ha deciso di aprire le sue prime stanze di consumo controllato quelle che vengono definite in maniera un po'superficiale un po'sbrigativa e anche impropria narco sale
Una
Decisione che è stata salutata con favore dal sindaco di Lisbona socialista Fernando Medina
Secondo il quale questa decisione rappresenta un passo in più nel quadro di una politica che fino ad oggi ha mietuto successi cioè quello di non considerare tossicodipendenti come dei criminali ma esseri umani in difficoltà
Tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo dunque la capitale portoghese vedrà attivare due strutture fisse e un'unità mobile dove i consumatori che oggi assumono sostanze per strada magari iniettando se le
Senza alcuna tutela della salute in condizioni magari igieniche sanitarie a difficile come in queste persone potranno invece avere assistenza
E come ha spiegato ciò Pulau che dirige il servizio di intervento sui comportamenti additivi le dipendenze che è l'organismo può anche in Portogallo
Gestisce appunto gli interventi in materia di droghe
Nonostante i risultati totalmente positivi ottenuti grazie alla De criminalizzazione del due mila uno negli ultimi anni si è registrato in Portogallo una recrudescenza del consumo
Tra la popolazione truffa più fragili si tratta per lo più di vecchi consumatori di eroina che sono tornati a comportamenti problematici o di dipendenza a seguito della crisi economica e sociale che ha provocato un tasso record di disoccupazione
Queste nuove strutture di Lisbona queste chiamiamole così narco sale secondo quanto hanno spiegato le autorità portoghesi ogni giorno potranno entrare in contatto con Lippi negli ambiti più marginalizzati della popolazione dalla capitale
Si calcola che potranno contattare circa mille quattrocento consumatori l'ottanta per cento dei quali sono uomini sono consumatori che hanno un'età superiore ai quaranta anni e in il Portogallo in pratica
Fa proprie le esperienze che si sono sviluppati in questi anni soprattutto in città europee dove esistono già queste strutture che operano con sotto la direzione dell'autorità sanitaria l'assessore assessore del Comune di di Lisbona Ricardo Rove sa
Ha detto che è intenzione delle autorità cittadine proteggere sia i consumatori che le comunità locali sono proprio le comunità locali che chiedono l'apertura di queste strutture perché ha detto Robles non vogliono più vedere persone che si fanno delle iniezioni davanti alle porte delle loro case
E questo ricorda molto quanto avvenne negli anni novanta a Zurigo a quando appunto le perdere otto Rita svizzere cominciarono per anche con creando queste strutture con i programmi di sotto somministrazione sotto controllo medico delle rovina proprio per levare dalla strada
I ha le persone dipendenti a battere la microcriminalità le situazioni di degrado e offrire a queste persone la possibilità di ridurre i rischi e di agganciarli poi a un a un altro dramma terapeutico e possibilmente di reinserimento sociale con dei risultati molto positivi
Da ricordare la situazione portoghese
La la legge sulla di criminalizzazione due mila uno stabilisce che il consumo di sostanze legali in in Portogallo punto resta vietato ma non viene più perseguito i consumatori che incappano nelle forze dell'ordine devono presentarsi di fronte a quelle che vengono state definite commissioni di dissuasione dalla dipendenza e sono commissioni composte da assistenti sociali da personale sanitario da psicologi ed esperti legali
Dirette appunto dal Ministero della Salute
Commissioni che devono trovare una risposta utile per ogni persona una risposta personalizzata sia che si tratti di un consumatore occasionale sia che si tratti di una persona con un uso problematico di sostanze
E grazie a questo approccio che viene definito umane pragmatico i servizi sanitari e le associazioni che lavorano sul campo
Hanno potuto entrare in contatto con queste persone offrire appunto programmi di trattamento e di riduzione dei rischi associati al consumo di sostanze ad parliamo sempre di un sistema che agisce in un ambito di politica proibizionista cioè le sostanze restano illegali quindi Portogallo non si mette al di fuori delle convenzioni internazionali ma all'interno di questa quadro che resta comunque quello non di legalizzazione
L'esempio portoghese
Dimostra che è possibile appunto avviare una politica umana e pragmatica con dei risultati
Notevoli e lo stesso dottor sciagura o che ricorda che a mentre alla fine degli anni Novanta il Portogallo aveva cento mila consumatori problematici di rovina che rappresentavano l'uno per cento della popolazione
Ora il numero di consumatori problematici si è ridotto della metà è drasticamente diminuito il numero di infezioni di HIV presso appunto le persone dipendenti l'età media del primo contatto con le sostanze si è alzata
E in base all'ultimo rapporto annuale dell'Osservatorio europeo sulle droghe le dipendenze che tra l'altro ha sede proprio a Lisbona il Portogallo ha registrato nel due mila e quindici circa sei morti per overdose ogni milione di abitanti
Mio invitati di età compresa tra quindici e sessantaquattro anni cioè tre volte meno della media europea
Particolarmente importante l'esperienza portoghese perché ha dimostrato l'approccio un approccio pragmatico capace di analizzare i problemi di trovare risposte adatte alla propria realtà insomma una politica basata sulle evidenze
E uno degli specialisti che lavorano presso l'Osservatorio europeo Dagmar a Cedric sottolinea come questo modello portoghese abbia non solo dimostrato nel tempo la sua validità
Ma anche è servito da ispirazione anni altri paesi che si sono appunto basati sull'esperienza portoghese tra questi Paesi purtroppo non c'è l'Italia dove anzi al contrario
Negli ultimi anni vari governi che si sono succeduti vari Parlamenti la politica in generale il mondo dell'informazione tranne le solite notte eccezioni
Si sono progressivamente disinteressati del problema e se oggi per il momento continuiamo a vedere
E a non vedere insomma
I dipendenti Dottò Sico dipendenti come si dice
In in giro per le nostre strade come accadeva venti o trent'anni fa anche se
Le cose non stanno proprio così ci sono dei segnali d'allarme e sei morti si sono drastiche sono drasticamente diminuiti la morti in Italia lo si deve solo e unicamente al lavoro delle dei servizi pubblici e delle associazioni che hanno preso in carico queste persone
A facendo loro una politica umana e pragmatica
Tutto questo punto c portali spella le spesa portoghese all'esperienza italiana punto di sostanziale disinteresse dal punto di vista politico governativo per una politica delle droghe diversa e e di questo punto si è parlato anche lo scorso ventidue aprile al partito radicale a Roma
Nelle scorse due puntate le note sentimenti previsioni stadi abbiamo proposto varie riflessioni a venticinque anni dal referendum che cancellò le norme più repressive della legge Jervolino Vassalli
In particolare abbiamo ascoltato l'introduzione di Maurizio Turco nella residenze pletora di Kale poi gli interventi dell'avvocato Giuseppe Rossodivita segretario del Comitato radicale per la giustizia Piero Calamandrei che tra l'altro anche illegale
Di tanti Marco Pannella Rita Bernardini di tanti militanti radicali che in questi anni hanno compiuto disobbedienza civile in particolare sulla cannabis terapeutica abbiamo ascoltato l'intervento del dottor Massimo Barra
Fondatore di villa Maraini uno dei pionieri in Italia della politica di riduzione del danno poi ancora il dottor Sandro lì bianche che il presidente del Coordinamento nazionale degli operatori della salute in carcere
Marco Taradash che è stato tra i fondatori ed il primo segretario della Coordinamento radicale antiproibizionista oltre che per cinque anni dall'ottantanove alla novantaquattro il
Parlamentare europeo eletto nella lista antiproibizionista che fu promossa dal Partito radicale da Marco Pannella e poi la professoressa Carla Rossi che tra le tante cose che di cui si occupa dirige anche il l'osservatore de legge sulla droga e kora old oggi appunto chiudiamo concludiamo
L'ascolto ricordandovi che la registrazione integrale la trovate su radio radicale punto it su un altro sito internet e l'abbiamo l'incauta che sulla pagina Facebook con le conclusioni di Rita Bernardini
Voglio partire dal carcere che
Dalle molte cose interessanti che ho ascoltato in questa sede e ricordare
Quello che mi ha detto un medico del carcere di Pisa che ho visitato recentemente
Ora il carcere di Pisa dovrebbe essere evidentemente chiuso
E un motivo in più per chiuderlo è che
Non c'è più da anni il dottor Ceraudo
Che di sanità penitenziaria se ne intende se ne intende molto però devo dire che anche i due medici che ho incontrato lì nella disperazione delle comportamento
Delle ASL nei confronti della sanità penitenziaria comunque
Dicevano cose molto interessante in particolare ci ricordavano anzi per me era una notizia
Di una raccomandazione e che credo sia stata ripresa in questa sede dell'organizzazione mondiale della sanità
Che credo sia del due mila e quattordici europea
Che e diceva che bisognava partire proprio dal carcere
Per intervenire in modo massiccio in particolare per curare perché oggi si può curare le partite Cini
E per intervenire in un modo efficace sui casi di tossicodipendenza e di malattie psichiatriche
E spesso poi e i le due condizioni diventano una perché c'è chi è tossicodipendente e poi divenuto anche un caso psichiatrico
E tutto questo naturalmente non si fa non si fa in Italia pensate che nel carcere di Pisa il secondo i dati forniti dall'Istituto il trentuno per cento
Dei detenuti stavano lì per violazioni non dell'articolo settantaquattro traffico internazionale dell'articolo settantatré delle DPR trecentonove novanta quindi il trentuno per cento stava
Per questo per la violazione di questa legge
E dobbiamo anche dire
è chiaro che
Tossicodipendenza e si chiede gli ha spesso dovrebbero non so se Massimo Barra mi confliggano ma dovreste dovrebbero marciare insieme se da una parte ci sono i SerT
E dall'altra però dobbiamo dire che in Italia sono stati presso che non dico smantellati ma privati di molte risorse che prima avevano proprio i centri di salute mentale quelli che si occupano anche della prevenzione dal punto di vista psichiatrico e per cui che succede che le carceri
E la popolazione detenuta è formata in maggior parte proprio dal disagio sociale è dovuto dalla tossicodipendenza e e dalla Psichiatria poi ce n'è un terzo
Chi è quello della povertà
E di una fascia della popolazione che messa ai margini per esempio penso agli stranieri che non hanno il permesso di soggiorno e quindi sono i cosiddetti invisibili che divengono visibili
Solo nel momento in cui commettono un reato si presume abbiano commesso un reato
Quindi il carcere paradossalmente
Tra virgolette legalizza la situazione di queste persone che sono preda spesso della criminalità organizzata perché e noi abbiamo si dice cinquecento mila persone
Tra virgolette irregolari clandestine che
Sono un piccolo ma mamma ma proprio sono a disposizione
Oggettivamente di può usarli per
Traffici illeciti
Il carcere spesso è anche l'occasione per alcune persone che non hanno mai incontrato un presidio sanitario perché provengono da Paesi dove non esistono questi presidi sanitari
E e o perché essendo in Italia clandestini
è il Titano seppure sappiamo che c'è un doveri di cura ma evitano di entrerà con in contatto per cui
Il carcere anche quei sesto
Però ma questa raccomandazione mi chiedo dell'Organizzazione mondiale sanità è arrivata Italia qualcuno la conosce qualcuno la diffusa
Noemi ecco nuovi e così arriviamo ad un altro perché il titolo che volevo affrontare e guardate voglio partire da un brevissimo intervento organizzate Pannella quando interveniva
Soprattutto nelle sedi radicali minimo si prendeva due ore un'ora e mezza due ore tre ore insomma fatto interventi anche più lunghi però lì al Parlamento europeo
Era costretto dai tempi a d'essere molto rapido tante vero
Nello ricorda chiedo conferma a Turbigo
Che è stato colui al Parlamento europeo a lungo che una volta mi pare che sintetizzo con un nerd
Perché
E gli avevano dato non so quanti seconde sintetizzava il suo intervento
Con quella parola però ecco Pannella e qui stiamo a trentadue anni fa mille novecentottantasei al Parlamento europeo siccome c'è tutto ma credo che sia importante legge
Signor presidente vorrei ora rivolgermi alla destra dirigista sfrenata
E guardare quante quanto attualità cioè in questo intervento
E quante cose probabilmente Marco vedeva all'ora che altri non vedevano cioè a quella destra dirigista sfrenata quella che vorrebbe che lo Stato intervenisse ovunque anche nelle coscienze che controllasse se il nostro sonno è dovuto alla canapa indiana o a qualcos'altro
Che spiana secche ripristinasse la pena di morte tagliasse qualche piede o qualche mano alla Khomeini perché magari in questo modo si risolverebbe qualcosa questa destra di Stato interventista
Come in nessuna sinistra lo è mai stata e insomma la sinistra è sempre stata statalista questa destra che utilizza onorevole scrive nero contro certe posizioni liberali li argomentazioni che vennero utilizzate contro la signora Bale sull'aborto è questo che volete legalizzare l'infamia legalizzare l'assassinio
Quelle stesse argomentazioni che utilizzavano i proibizionista e negli Stati Uniti
Negli anni Venti se questo atteggiamento avesse allora credo minato
Obiettivi chiari Moggi in un Paese in cui Al Capone non sarebbe morto
Avrebbe anzi raggiunto alla potenza internazionale e mondiale visto che avremmo la proibizione dell'alcol anche insicuro
Il problema della droga è che crea alla multinazionale della droga e le conferisce una forza immensa
Lo sapete che la mafia finanzia il protezionismo ed è quindi violentemente contraria alla nostra posizione anti proibizionista
In questo mi dispiace dirlo voi avete la stessa posizione delle mafie
Che lottano contro l'antiproibizionismo della droga
Non dico che parlate come parlate perché siete pagati per farlo
Ci conosciamo troppo bene perché io possa dire una cosa simile è evidente però che il vostro proibizionismo è sostenuto dai miliardi di miliardi
Dall'esercito criminale delle mafie che hanno bisogno del vostro atteggiamento per continuare a prosperare
Ma cosa chiediamo noi
L'abolizione della proibizione no
Noi siamo persone serie
Chiediamo semplicemente che venga convocata una conferenza per studiare però era il mille novecentottantasei
Una conferenza per studiare dico bene per studiare in questo tabù
Voi avete paura non volete studiare le conseguenze del regime proibizionista
Questa invece l'unica cosa che vi chiediamo
Nel mille novecentottantasei l'unica cosa che vi chiediamo
è un dibattito voglio vedere
Se avrete il coraggio di rifiutare il mio emendamento di rifiutare di chiedere alla commissione al Consiglio di convocare in autunno una conferenza internazionale al riguardo e allora quella conferenza purtroppo non c'è stata perché ma fece dei radicali nell'ottantotto esalta la fece Miraglia nell'ottantotto però evidentemente con un altro impatto ma noi ci troviamo in un paese
Dove
è il caso di ricordarlo con una novità
Dove e primi anni la novità è il terzo anno
La direzione nazionale antimafia
Ha detto
Di trascendere alla legalizzazione della almeno della cannabis perché perché è partita dalla cannabis perché la sostanza più diffusa perché i consuma c'è chi dice che sono cinque milioni c'è chi dice che son due c'è chi dice che esso sei ma insomma mettetevi d'accordo son tanti e e ognuno di noi lei conosce
C'era listate diceva che erano sei milioni questo un paio di anni fa
Quindi immagino che saranno dati scientifici e bene
Quest'anno cioè nel due mila e diciassette a giugno io pensavo che magari ci fosse una frenata da questo punto di vista il nuovo
Nella relazione annuale
La direzione nazionale antimafia è tornata a produrre questa scelta a ogni non c'è stato ma è questo il punto degli altro parliamo nun c'è stato un dibattito televisivo su questo non se ne può parlare
E allora e io richiedo cioè non siamo più noi i radicali qualcuno non è più il partito radicale c'è chi si occupa di mafia e che spesso nel proporre le leggi non è nemmeno c'hanno non non ci troviamo sempre molto d'accordo perché sono quelli del quarantuno bis sono quelli dei pentiti e non siamo d'accordo
Però dico se non propongono un loro a ebbe ci sarà un motivo
E guardate non si fanno nemmeno il dibattito su quella cosa su quella legge
Che potrebbe essere anziché a mio avviso la legge più efficace per combattere la criminalità organizzata perché il resto sono chiacchiere
Va bene non si farà quella che è il caso di dirlo
Taglia l'erba sotto i piedi che della criminalità organizzata anche perché i tanti consumatori di cannabis sono evidentemente anche un veicolo per le altre sostanze essendo sei milioni insomma
Si presuppone
Ai insomma comunque sono tantissimi e allora vediamo quello che dice quest'anno nel due mila e diciassette dando per scontato che almeno qui in questa sede si sappia quello che ha detto
Negli anni precedenti che cosa dice
Quel nel due mila nel giugno del due mila e diciassette intanto riportano integralmente il paritarie
Che la Direzione nazionale antimafia dato al Parlamento consumo sulle proposte di legalizzazione
Non vedremo che succederà adesso va bene non c'abbiamo prego tutto in alto mare
Va bene e e quindi riprende ci si riporta integralmente a quelle osservazioni dice la DNA evidenziandosi persino tesi che la Direzione nazionale antimafia si esprimeva in senso favorevole alla legalizzazione ove attuata secondo criteri che venivano nel dettaglio evidenziati prendendo atto sulla base di numeri fatti indagini e processi in nostro possesso del fallimento delle politiche proibizionista
Poi parla di un di segnali d'inarrestabile espansione del mercato della cannabis
E poi spiega gli argomenti a favore del superamento del proibizionismo che significa no riverberi importanti perché le forze dell'ordine
Sono tutte impegnate a reprimere
E questo fenomeno così diffuso i tribunali sono impegnati a fare i processi quindi significa anche dal punto di e soprattutto significherebbe per la polizia per le forze dell'ordine
Dedicarsi magari alla prevenzione di reati
Molto più significativi quelli che da quest'anno il maggior allarme sociale evidentemente
Questo non accade
Anche tenendo presente di risvolti economici che potrebbe avere sia in termini di risparmio delle cose che ho detto forze dell'ordine
E Processi quindi giustizia che oggi sappiamo quanto sia in tassata ma sia intasata ma anche in termini di tassazione
Ora
Poi c'è una riflessione sulla legalizzazione qui la direzione nazionale antimafia
Sulla legalizzazione che è stata fatta in alcuni Stati americani e giustamente dice che bisogna fare attenzione a che la tassazione non sia eccessiva altrimenti
Il mercato nero evidentemente continua a funzionare però sembra
E concludo che questo nostro dibattito sia seguito in alte sfere
Perché semita del telefonino lasciato colleghi siccome no
Perché è intervenuto proprio stamattina
Il capo della polizia Gabrielli
Allora è il capo della polizia noi abbiamo ascoltato tante
E tante prese di posizione citavo adesso la direzione nazionale antimafia ma stamattina
Tanto io sono tradizionalista
No a liberalizzazione
No alla liberalizzazione alla legalizzazione delle droghe leggere lo dice il capo della polizia Franco Gabrielli rispondendo ad una domanda del direttore della sala la stampa del Sacro Convento di Assisi
Enzo Fortunato che lo ha intervistato
C'è una corrente di pensiero composta fra l'altro da figure del tutto autorevoli
Sottolinea Gabrielli che dice che tutto ciò che Proibizionismo poi alla fine non attenua la domanda e anzi favorisce le organizzazioni criminali che sul proibizionismo costruiscono le loro fortune
Però aggiunge Gabrielli
è anche vero che non esistono droghe leggere e droghe pesante manco anzi si è proprio indietro se torniamo indietro e il le esperienza insegna no questa dovete sentire l'esperienza insegna che molto spesso le droghe leggere sono l'anticamera di quelle pesanti mista il capo della polizia attuale
Io sono un tradizionalista
Non sono per la liberalizzazione non sono per la legalizzazione sono invece per uno sforzo complessivo anche e soprattutto per l'educazione sia con quando uno non sa dove parare
E va bene adeguazione va sempre bene
La mattina
Ho detto evidentemente sta ascoltando grandi io la devo a Roberto Iezzi ogni tanto mi manda le agenzie eventualmente ed è stato sollecitato dalle al nostro dibattito già la chiara delle banalità secondo me impedisce anche
Analfabetismo funzionale mi corregge Carla Rossi impedisce che si possa fare un dibattito serio ma guardate Giuseppe Rossodivita citato prima tutti i processi abbiamo fatto e soprattutto con Marco Pannella
A partire da Marco Patella perché la sua prima disobbedienza civile che allora era vietato anche il consumo no per cui fumo in pubblico non spine quella risale al mille novecentosettantacinque c'è naturalmente cinquanta e c'era ancora la legge delle cinquanta tanto allora si fece la sua settimana dieci giorni dica lei era a
Regina Celli
E queste disobbedienza di civili non sono mai
Non si sono mai fermato
E da quando lei riprendemmo nel novantacinque con la disobbedienza
Sì ma quando ci fu questa ripresa da dove partì la disobbedienza civile del non del Agostino
Agosto novantacinque agosto novantacinque perché era successo quel fatto e Rinaldini cioè del consumo collettivo
Di sostanze stupefacenti per cui erano stati sbattuti in galera sei sette
Ragazzi perché anche per risparmiare verrà insomma avevano comprato anziché che era una dose media non era più nemmeno quella nel cuore e era troppo era troppo e quindi c'era ma c'è stato attrice una distorsione lo svolge era attribuito ma però guardate che mi Processi
Ancora oggi io non so come le stabiliscano le dosi perché fogli e chi attribuiscono io ce l'ho né i miei processi
Mia attribuiscono che ne so se m'hanno sequestrato tre etti di marijuana coltivata sul mio terrazzo dice sono top dosi no
Non so che metodo seguano però seguono evidentemente sono in contatto con quelli che lega anno se lo fanno perché per stabilire quante cose sono
Fanno delle medie le famose medie insomma le famose medie io
Intanto sono contenta che
Che si riprende questa questa analisi grazie a Carla Rossi questo approfondimento dal punto di vista scientifico dal suo intervento sono internet già ci sono anche iniziative concrete di proposte
Che noi possiamo fare per quel che mi riguarda dico che le disobbedienza civile proseguono perché in Italia addirittura e cioè persino a fronte di una legge che cioè sulla cannabis terapeutica
E si sono inventati l'Istituto farmaceutico di Firenze che però non riesce a produrre tanta canapa quanto è necessaria per cui noi e continuiamo ad importare
Dall'Olanda ogni anno duecento chili di dentro canne
E poi naturalmente ci sono le coltivazioni che vengono perennemente sequestrate poi con tutto il il resto dei processi eccetera quindi
E proseguiremo da questo punto di vista però io credo che bisogna tornare c'è ma non si può pretendere un dibattito serio alla luce dei dati scientifici di quello che già oggi possiamo valutare con Lilli Galizzi dazioni che sono state fatte è possibile approfondire quant'è il guadagno della criminalità organizzata è che perché è in grado veniva detto prima in grado di corrompere gli Stati cioè di fronte a quelle cifre che venivano
Citate e credo che che il livello di corruzione mentre se un piccolo imprenditore va a chiedere un finanziamento in banca se non li fai vedere
Che i soldi già cellulari e e qui praticamente questi non ti danno i finanziamenti e la criminalità organizzata di e egli cioè i soldi ce la
E Lita per continuarci a guadagnare a con l'usura poi soprattutto in un periodo come questo ma nella nella relazione di quest'anno e c'è scritto di tutti Irving investimenti che vengono fatti dunque nella nell'economia legale
E con
Anche un tipo di criminalità transnazionale che si presta insomma ma vediamo quanto tipi di negozi vengono aperti e chiusi in continuazione non lo vediamo a Roma ma avviene in tutti Italia non è più una cosa
Un fenomeno limitato quindi il potere di corruzione è grande nessuno
Se ne occupa da questo punto di vista
Perché sono leggi finanziarie
La quando si dice novemila miliardi e c'è nell'ultimo rapporto
Novemila miliardi di beni
Da siamo sono questi si possono comprare gli stati
E allora tutti questi che sono a favore del proseguire questa strada
Diventano quasi un po'sospetti Pannella nell'ottantasei diceva non dico che voi volete però insomma
Volete agevolarle
Però analisi storiche che sono state fatte che hanno dimostrato il fallimento del proibizionismo proprio messo nero su bianco non spiegano come mai si continua ad insistere
In quella strada quindi proseguiremo e vediamo quali se troviamo un noi per trovare un giudice a Berlino dobbiamo trovare quello che ci mette in galera perché oggi il giudice di fronte
Alle nostre disobbedienza civili è quello che fa finta di niente ma perché proprio per evitare
Che si sollevi
Lo scandalo quindi dibattito che può venire fuori dallo scandalo Marco e c'ha provato tante volte a volte ci è riuscito perché io ricordo
Che a seguito delle disobbedienza civili riuscimmo a raccogliere almeno le firme
I insomma non è stata facile questa guerra questo corpo a corpo contro coloro che sono per la conservazione dello status quo
Della
Ecco con così Rita Bernardini ha concluso l'incontro che si è svolto il ventidue aprile scorso a Roma la sede del partito radicale a venticinque anni dalla vittoria del referendum sulla droga quel referendum
Che Marco Pannella
Propose nel mille novecentonovantuno a un consiglio generale dell'allora Coordinamento radicale antiproibizionista che
Si era riunito a Bologna per inserire anche questa questa tematica nella in quella stagione referendaria che si stava aprendo c'erano i referendum cosiddetti segni del comitato Segni per cambiare le leggi elettorali e referendum Giannini
Che vedevano il professor Giannini appunto il capofila di questa altra proposta che intendeva inserire elementi di liberalizzazione nell'economia nell'amministrazione pubblica in Italia i radicali per terra legale decise di Marco Pannella capì che si apriva una stagione in cui era possibile anche inserire aprire un dibattito su altre riforme e il
Attraverso coordinamento radicati previste vista si propose anche un referendum appunto per abrogare quella
Alcune parti della legge Jervolino Vassalli e sulle droghe che era entrata in vigore solo praticamente poco più di un anno prima nella luglio del mille novecentonovanta una proposta di legge una legge che
Aveva dato una svolta fortemente repressiva e punitiva alla politica italiana le deroghe dopo la legge del settantacinque che in qualche modo aveva depenalizzato invece il consumo personale quella legge che era stata voluta dalla in pinyin particolare dal Partito socialista di Bettino Craxi che aveva così voluto importare in Italia quella guerra alle droghe a cui gli Stati Uniti aveva dato ha ridato slancio
La presidenza di Ronald Reagan quella legge del novanta che fu approvata con una campagna di propaganda forsennata che
Criminali Zotto ti coloro che
Pur magari non essendo a favore della legalizzazione però si domandavano se la strada della punizione anche del consumatore fosse quella
Quella più giusta Pannella ebbe questa intuizione la propose anche con Paddy sconcerto perché ci si andava a misurare su un tema sul quale non era assolutamente certa la la vittoria ebbe ragione Pannella perché attorno a quella proposta che non era una proposta di legalizzazione ma era una proposta di abrogazione di alcune delle parti più repressive di quella di quella normativa la punizione del consumo la limitazione delle dell'autonomia terapeutica dei medici la norma manifesto di quelle contenute in quella legge che diceva che assumere sostanze legali era un reato attorno punta a questa proposta che non era di legalizzazione ma che era una proposta ragionevole anzi costumi poi un fronte molto ampio che comprese le forze politiche associazionismo comunità terapeutiche dal gruppo Abele di don Ciotti alla stessa comunità Incontro di di di don Gelmini che pure essendo fieramente contrario a ogni ipotesi di legalizzazione era però anche altrettanto contraria la punizione delle persone dei consumatori delle persone dipendenti si arrivò così a quella vittoria del mille novecentonovantatré una vittoria poi del diciotto aprile novantatré per nulla scontata e basta andare a vedere
La differenza con cui furono approvati altri referendum per quello prete sul finanziamento pubblico proposto sempre tappeto radicale si arrivò al novanta per cento dei sì con quasi l'ottanta per cento di partecipazione al voto per il referendum gli altri
Sulle appunto sulla legge elettorale sulle liberalizzazioni superano ampiamente l'ottanta per cento la invece il referendum sulla legge regolino Vassalli ebbe il cinquantasei per cento
Dei sì in alcune Arena alcune città invece dissero inno a dimostrazione come disse poi Marco Pannella nel comizio che si svolge nel pomeriggio di lunedì diciannove aprile ha avuto chiusa Vittorio ormai acquisita
Aveva
Aperto un grandissimo dibattito per un mese disse Pannella ma anche di più ci fu in Italia un vero dibattito anche uno scontro politico come
Come come come come è giusto che sia quando ci sono temi è molto molto controversi che toccano anche la vita dei dei cittadini quel dibattito che come diceva Rita Bernardini la nonna invece non c'è attualmente nonostante appunto un'autorità come la direzione nazionale antimafia da due anni ormai parla esplicitamente di necessità di legalizzare almeno la cannabis ma dico sì a riconsiderare in generale la politica delle droghe oggi il dibattito totalmente azzerato come dicevamo all'inizio
Non ne discutono il governo ne discuta il Parlamento non ne discute la stragrande maggioranza delle forze politiche a parte le solite eccezioni tra cui appunto il Partito radicale
Non non è discute la grande la grande stampa anche sembra totalmente insensibile a un tema che invece con la tocca ovviamente la vita di tutti anche alla luce ed è uno dei temi che è stato toccato in questo dibattito del ritorno delle rovine quindi con tutta una serie di problemi
Che solo in parte sono gli stessi di trent'anni fa perché come ci mostra mentre Sven quello che sta succedendo in negli Stati Uniti anche se c'è una situazione molto diversa
Oggi la di problema delle rovine si accompagna anche ad altri tipi di problemi e nel frattempo in trent'anni è cambiato tutto insomma solo quella lì solo la legge rimasta
è rimasta quella un convegno quello del venti due aprile scorso che appunto ha voluto fare il punto sulla attuale politica delle droghe in Italia a venticinque anni dalla vittoria del referendum del novantatré quindi una
Un incontro come ha detto Maurizio Turco nella sua relazione introduttiva non di reduci ma di persone che hanno vissuto quella stagione che hanno continuato a lavorare su questo tema
E che oggi hanno da portare anche esperienze riflessioni analisi studi e proposte anche per cambiare la politica delle droghe nel nostro Paese
Una politica delle droghe che
Finisce per toccare anche la poi la il incidere anche sul per esempio sui diritti alla dei dei cittadini
Quante volte i radicali hanno detto il proibizionismo sulle sostanze diventa poi proibizionismo sulla scienza proibizionismo sulla libertà primitivismo sui diritti delle persone è quello che accade per quanto riguarda per esempio i farmaci cannabinoidi
In Italia c'è una grande richiesta di questi farmaci la letteratura scientifica l'esperienza clinica dimostra tutta la loro validità la produzione nazionale assolutamente insufficiente è bastato l'interruzione per motivi dovuti alla produzione dell'importazione dall'estro che comunque viene a caro prezzo per gettare migliaia di persone decine di migliaia di persone
In una situazione difficilissima costringendoli a interrompere la continuità terapeutica con scontri costringe a veder tornare a a usare farmaci meno validi e con effetti collaterali molto più pesanti costringendo alcuni di questi a compiere anche dei reati per poter continuare ad assumere questo dire questo tipo di sostanze proprio per
Per sollevare per per non far cadere una coltre di silenzio sulla situazione dei dei malati che si curano i farmaci cannabinoidi il ventuno aprile scorso a Palermo davanti al palazzo della Regione
Sicilia Palazzo d'Orlean si è svolto un sit-in organizzato dal comitato esistono i diritti alla quale ha aderito anche l'associazione viste cannabis terapeutica di
Catania una breve
Si tenne a nel quale poi sono state rilasciate anche alcune dichiarazioni ora ascoltiamo la registrazione e trovate naturalmente su radio radicale punto it ascolteremo nell'ordine Rossana tessitore del Comitato esistono diritti Gaetano D'Amico anche lui che è il portavoce comitato esistono diritti poi Giuseppe Branca Tell il presidente dell'associazione bistecca Nabis terapeutica
Francesca Turano Campello del Comitato esistono i diritti e Fabrizio Ferrandelli leader del movimento i coraggiosi
Soros ha tessitore del Comitato ci sono i diritti un mese e mezzo fa abbiamo inviato una lettera al presidente della Regione onorevole Musumeci affinché sì dia corpo alla delibera le delle due mila quattordici
Con la quale venivano indicate le linee guida all'assessore per potere
Dare sostanziale attuazione all'uso della carne dei prodotti galenici a base di cannabinoidi
Ancora oggi aspettiamo la la risposta del presidente che non è arrivata per un incontro per potere discutere con e confrontarci con lui da questo da su questo tema devo dire che oggi siamo qui col nostro slogan di Sempre dal corpo dei malati al cuore della politica perché a oggi malati terminali cronici
Quindi oncologici portatori di slavi sclerosi multipla non posto hanno difficoltà ad accedere ai farmaci
E quindi tre punti e sono dei fantasmi non hanno diritto di poter accedere a questi farmi ci sarà un codificò TAC e per chi ha dei grandi mezzi
I tre punti fondamentali della delibera molto importanti noi riteniamo erano quelli il primo era quello della distribuzione di questi farmaci
La secondo era la formazione dei medici per potere veicolare i malati la possibilità di scegliere le loro l'avevo curato anche per avere fat meno effetti collaterali che oggi sono costretti ad avere per usare gli oppiacei ed altri farmaci molto pesanti
La terza era molto forte m'importa è anche la più importante secondo me quella che la Sicilia in quanto noi a statuto speciale potestà la sanità possiamo produrre
La cannabis terapeutica attraverso i dei protocolli d'intesa con gli istituti di ricerca a questa nostra l'ottica falsificato dialogo col Presidente abbiamo preparato un appello al quale hanno aderito cento uno firma taglia molti aderenti del mondo della politica dell'Università del mondo dello spettacolo dell'avvocatura e le professioni che s'invitano il Presidente a ricevere la delegazione del comitato esistono i diritti dei radicali italiani più Europa con Emma Bonino è l'associazione di sterro presidente appunto
Giuseppe Branca belliche danni
Si batte per barca imparati possano avere di diritto a dire la libertà di cura il diritto ad accedere i farmaci e la libertà di cura in tra i firmatari abbiamo Letizia Battaglia Pino Caruso il riprende l'ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio Gea Schirò da registi come Claudio Collovà Allo Tessitore
E i consiglieri comunali e fa poi gli daremo anche la la lista dei centouno perché von possiamo dirli tutti siamo qui aspettiamo non violentemente dialogando col Presidente perché finalmente si apra il dibattito e e riceva la delegazione del Comitato
è ci dia un segnale un segnale di apertura e di abbattimento delle delle di quest'aspetto ideologico che accompagna l'uso di questa di questa pianta che ha che miracolosa per moltissime cose quindi ma in particolare per i malati che da tanto tempo aspettano di potersi curare
Siamo qua come si dice in casa radicale o ricordando la Price
Di Marco Pannella spesse contrasta Emma siamo qua perché non vogliamo avere speranza ma vogliamo essere speranza testimoniando un dialogo col presidente Musumeci
Al quale chiediamo due cose
Uno appunto quello di produrre
Marijuana terapeutica per le donne e gli uomini gli ammalati e le ammalate di questa Regione è di incontrare alla delegazione che un mese fa gli ha inviato una lettera l'abnegazione formata Dario sarà tessitore Branca telle
Zelda alleggeriti da me dal Consigliere ribadito per renderli che è stato deputato dell'assemblea regionale leader coraggiosi che su questo già intenti non sospetti si è speso attenti e appunto
Sì
Chi si dotasse di questo strumento che uno strumento per ripeto la salute delle donne e degli uomini che ne hanno bisogno abbiamo lanciato un appello di oltre cento personalità il primo firmatario è Francesco Caio già presidente dell'Assemblea regionale siciliana un appello trasversale come storia stile di chi viene dal mondo radicale e adesso aspettiamo risposta
Eventualmente ricorreremo se è il caso anche alle armi della non violenza
Siamo qui siamo a Palermo siamo arrivati da Catania
L'associazione Beast per si è fatta promotrice di questa appello al presidente del della regione all'assessore razza per un incontro un incontro che ci consenta di discutere di un tema che ci sta molto a cuore la salute dei siciliani la salute di migliaia e migliaia di malati
Sono in difficoltà perché il farmaco costa e spesso non si trova non si trova perché appena trecento chili l'anno per tutt'Italia se confrontati ai nove mila chili canadesi per una popolazione che poco più del della metà del dell'Italia
è veramente qualcosa di incredibile
Siamo qui perché crediamo che
Il presidente possa fare un cosa posa appare qualcosa di di eclatante è quello di per esempio cominciare la coltivazione in Sicilia una regione dove il sole
Cioè quasi tutto l'anno
E possa anche lanciare un messaggio con questa con questa sua azione che un messaggio trasversale non è un messaggio di un partito o di un leader politico ma è ormai un messaggio a tutti e da tutti
Grazie
Come sapete siamo qui oggi e il ventuno davanti al palazzo le anch'dove lavora il presidente la regione siciliana per chiedere che venga attuato il decreto della ex assessore Alice Borsellino
Perché farmacisti immani sci
Pazienti aziende farmaceutiche Mangano coinvolte
Nella prescrizione e l'informazione sulla cannabis terapeutica
Perché recepire una legge non è sufficiente se poi tutti gli attori
Coinvolti in questo processo non vengono mobilitati
Voglio dire soltanto una cosa io sono una farmacista alcuni miei amici si avvicinano a Marzotto prossimi chiedono mia madre ha il Parkinson non non secondo tema la cannabis potrebbe aiutarla e lo dicono sottovoce perché questa sostanza che è un farmaco è stata relegata prima nell'illegalità
E poi anche nella sfera del peccato
Quasi sorgeva determinato quasi ottenere di disastri quindi anche la cannabis terapeutica che è un farmaco che fa molto bene i nostri pazienti
Nonostante ormai sia legale non viene prescritta non viene consumata
E quando viene prescritta non è sufficiente il paziente è costretto ad interrompere la terapia ricominciare la con dosi superiori questo li spinge a rivolgersi quando ne hanno il coraggio al mercato Naro ciò allo spacciatore
Con il risultato di attingere la sostanza è che non ci sono controllate
E soprattutto alla sensazione di sentirsi sporchi ai legali questo fa lo Stato i nostri pazienti quindi la possibilità del paziente sono due o sentirsi sbagliato o stare malissimo
Noi chiediamo al nostro Presidente della Regione di mobilitare
Tutti gli attori estoni pazienti farmacisti medici che possono prescrivere le aziende farmaceutiche e di mobilità neanche un'attività produttiva in seno alla nostra Regione
Prima di tutto per motivi etici secondo per motivi sanitari e se proprio vogliamo dirlo anche per motivi economici noi lo facciamo come i radicali italiani lo facciamo come parenti di pazienti
Facciamo come cittadini siciliani
Lo facciamo per questo Grazia
Oggi la nostra relazione di sollecito al governo regionale sono passati ormai quattro anni da quando nel due mila quattordici prima di dimettermi da parlamentare regionale
Proposi all'Assemblea regionale una legge che normal sull'utilizzo dalla cannabis a fini terapeutici l'alloro alla salute alla stesso alla salute di allora Lucio Borsellino recepiva una serie di provvedimenti normativi la volontà del nostro testo basse
Ma da allora ad oggi dopo le dimissioni di uscire le mie purtroppo quella volontà rimasta lettera morta crediamo che un dibattito così importante
Non debba essere un dibattito che fa della contrapposizione politica
Ma debba vedere tutti quanti sintonizzarsi per il diritto alla salute per il diritto alla cura per cui ospitiamo te Presidente dalla Regione Siciliana post dare alla sua persona assume la responsabilità
Di tutte le compagini politiche per poter garantire questo diritto o a tutti i malati e la malate siciliano
Ecco questa erano le dichiarazioni rilasciate il ventuno aprile scorso dai partecipanti al sit-in che si è svolto a Palermo davanti al Palazzo doléances sede della Regione Sicilia
Organo a un sit-in organizzato dal Comitato esistono i diritti per sollecitare l'avete sentito il Presidente della Regione Sicilia
Il la Giunta regionale nell'ambito delle loro competenze dei loro poteri a
Consentire appunto ai malati di curarsi con i farmaci cannabinoidi quindi super sopperire anche alle difficoltà burocratica le carenze dei dei farmaci
Che questi malati devono affrontare aggiungendo sofferenza a sofferenza una registrazione che potete ritrovare su radio radicale punto it con questo terminale in questa puntata del notiziario antiproibizionista che
Potete ritrovare naturalmente su sito internet di radio radicale che l'in crema o anche sulla nostra pagina Facebook mentre in onda invece ci risentiremo lunedì prossimo alle tredici grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli