Esiste ancora una questione meridionale? - Lettura annuale 2018 della Fondazione Magna Carta

E allora nella
Vi sentite o anche senza mai parlo con microfono
Siamo schierati ultimi
Bene a a nome di Edison voglio ringraziarvi tutti dando il benvenuto ringrazio prima di tutto senatore quale Quagliariello la Fondazione Magna Carta e tutto il suo staff i professori Craveri campagna per questa per questa opportunità
Ospitiamo veramente con piacere questo evento di approfondimento e di confronto su una questione che benché ogni tanto passa in sordina è sempre estremamente è sempre estremamente attuale
Un Paese che in qualche modo viaggia a due velocità è un Paese che prima di tutto si deve interrogare sul fatto che probabilmente non ha un una gestione alloca una gestione efficiente delle proprie risorse in qualche maniera sicuramente risorse umane economiche finanziarie turistiche infrastrutturali però in qualche maniera questo deve andare oltre dal oltre la propria bilancia bilancia commerciale in qualche maniera deve
Deve spingere a ripensare come utilizzare le poche risorse interne le le proprie forze internet per crescere ormai nelle economie nell'economia globali parlavo prima di grande di grande attualità se proprio pensiamo in queste ultime ore stiamo vivendo il confronto tra due forze politiche che in qualche maniera stanno sollevando il fatto che c'è una che c'è una grossa divisione territoriale
Siamo in un momento in cui dobbiamo trovare il modo di convergere su delle istanze territoriali su cui non si può ignorare che oltre che in qualche maniera abitabile sia un momento in cui ripensare in qualche maniera alla questione
Nella chiave del nuovo assetto politico non solo italiano ma anche europeo
Del nuovo assetto politico internazionale del nuovo modo di lavorare e delle nuove infrastrutture di comunicazione che ormai hanno cambiato radicalmente il nostro il nostro modo di interagire
Sicuramente a livello a livello a livello italiano ma anche ma anche a livello globale
Queste nuove infrastrutture questo nuovo modo di lavorare sicuramente oggi crea delle opportunità che possono azzerare immediatamente qualsiasi tipo di distanza qualsiasi tipo di qualsiasi tipo di di vincolo legato alla localizzazione uno dei motivi per cui abbiamo accettato di di buon grado di a rivedere anche a livello storico la questione meridionale è proprio quello di riuscire a ripartendo da ciò che la ciò che la costituita rivede era in pratica tutto ciò che tutto ciò che ci ha portato in questa situazione e provare in qualche maniera a a fare un punto zero termici a ragionare in ottica un po'più prospettica cioè ci piacerebbe lo dico con grande con grande
Con grande speranza poter parlare da domani di un progetto meridionale non più di una non non più di guardare passivamente a a quello che c'è stato
Detto questo ripeto vi do il benvenuto ci saranno ci saranno i tre interventi ci auguriamo dopo di avere ma di avere deve era anche un momento di di domande concrete di dibattito alla fine del quale poi spero invece come dire si possa passare del tempo tutti insieme con con un piccolo con un piccolo rinfresco tutti insieme nella sala della biblioteca
Lascio la parola al senatore
Grazie io ringrazio il dottor Andrea Castelli
Per suo conto l'Edison per l'ospitalità in questa bellissima sala e poi dopo avremo modo di ammirare una sarà ancora più bella che quella della biblioteca
Che veramente diciamo un un piccolo gioiello qui nel centro storico non poco conosciuta nel centro di fronte questa è la tradizionale lettura annuale della della Fondazione tradizionalmente in anno di elezioni si tiene insomma un po'più tardi compatibilmente con i tempi politici diciamo perché non vada in qualche modo confusa con momenti di particolare tensione anche se ormai questa diciamo una vecchia usanza che rischia di perdere di senso perché qui i momenti di tensione non vengono mai meno insomma e i momenti elettorali insomma si prolunga non si sa mai quando iniziano e quando finiscono detto questo noi tradizionalmente in questi momenti facciamo
Brevissimamente un sunto di quello che è stato fatto nell'anno precedente
Questa volta vi dico sarà ancora più breve perché se questo appuntamento è un appuntamento tradizionale questa è la quindicesima lettura annuale della Fondazione
Quest'anno c'è diciamo una piccola innovazione la prima volta è che viene svolta due voci che abbiamo affidato diciamo qui il compito di introdurre l'anno della fondazione a due amici a due vecchi amici della Fondazione
E quindi appunto questo mi porta ad essere molto molto molto più succinto nella relazione iniziale e questo è stato un anno pieno di attività abbiamo commesso al solito svolto o una Forte attività seminariale di presentazione dei libri di cicli
Di convegni e che poi hanno avuto come oggetto molti dei temi che poi sono confluiti diciamo a me programmi elettorali e su cui si è giocata anche un po'la partita elettorale
Alcuni appuntamenti diciamo tra virgolette tradizionali e storici della Fondazione si sono ripetuti abbiamo avuto il nostro seminario annuale con la Fondazione cialde gol che è stata dedicata quest'anno al punto su partiti e think-tank in Italia e in Francia altri appuntamenti tradizionali invece si sono hanno subito diciamo una interruzione una pausa forzata come quello del confronto tra credenti e non credenti che abbiamo svolto per dodici anni Conte di seguito a Norcia che per le condizioni della cittadina umbra abbiamo dovuto sospendere e speriamo quest'anno di poter riprendere questa sarebbe una buona notizia non tanto per la Fondazione quanto per lo stato della ricostruzione vi quel sisma del sedici diciassette che insomma stenta
Questa ricostruzione che stenta a ripartire a mettersi il motto
è stato un anno nel quale le pubblicazioni sono state più numerose del solito abbiamo quest'anno pubblicato una colletta Nea che ha raccolto il diciamo un po'il meglio della riflessione intorno al nuovo conflitto inaugurato sì con il con il nuovo secolo quello che insomma attinto un definiva sfida di civiltà che infatti è stato tradotto in un libro che ha come titolo sfida all'Occidente abbiamo raccolto una colletta negli interventi sulla presidenza Trump e il significato diciamo nella nella nella storia dei rapporti
Dei dei rapporti bilaterali tra Italia e Stati Uniti abbiamo o pubblicato un volume
Su rappresentanza e populismo della della della rivista percorsi costituzionali animati dai professori De Vergottini Frosini che sono presenti che ringrazio per lo sforzo continuo che che svolgono nel portare avanti
Questa rivista e poi due osservatori uno sulla così per dire il costo sulla cosiddetta comunicazione multipla è un'altra molto apprezzato sull'astensionismo pensato forse lo studio migliore eccessive
Che negli ultimi anni è stato prodotto sul questo fenomeno per sempre che insomma che è stato a lungo decisivo forse bisognerebbe chiedersi se lo è stato nell'ultima nell'ultima tornata elettorale ma questo sarebbe appunto un un tema di di sviluppo dei dati che in realtà las la formazione è riuscita a fornire un ulteriore osservatorio subite dette utilizzo politico di internet è in corso di pubblicazione ma la ricerca e ultimata
Vorrei i alla fine ricordare anch'alcune cose che anche queste sono insomma in qualche modo il patrimonio consolidato della Fondazione abbiamo svolto la tredicesima edizione della scuola di formazione politica e la seconda che si svolge sul sullo su su un su base trimestrale quest'anno abbiamo avuto quaranta studenti
E ben quarantadue docenti perché hanno assicurato punto questa questo momento formativo che coordinato dalla professoressa Cavallaro
E anche le andare in grazie molto perché questa scuola sta crescendo si sta consolidando in qualche modo si sta autonomi entrando la biblioteca della Fondazione
Ha superato per cinque mila e cinque mila volumi questo pone anche un problema diciamo di stabilità alle strutture della Fondazione che cercheremo di superare
Attraverso l'acquisizione di magazzini e altro fondamentalmente insomma oggi le biblioteche private
Sono sempre più rare coloro il cui eccessi voglio liberare dei libri sono sempre più numerosi le fondazioni che vi accolgono sono sempre di meno e quindi noi abbiamo una situazione nella quale la richiesta perché molto maggiore della possibilità di assorbimento però riteniamo che questo sia diciamo un patrimonio che vada in qualche modo valorizzato soprattutto laddove ci sono biblioteche ordinate che in qualche modo insomma riescono a
Disegnare dei veri e propri segmenti di studio cosa che la biblioteca e la nostra fondazione a abbiamo anche incrementato il patrimonio dell'archivio
E questo diciamo è un'altra caratteristica soprattutto per quel che riguarda l'archivio sulle rappresentanze studentesche
Sempre del di più insomma la Fondazione diventato un momento di riferimento abbiamo
A un certo numero di studenti che vengono a fare le loro ricerche da noi
E dei ricercatori e anche per quel che riguarda diciamo la storia soprattutto del centrodestra italiano da Forza Italia fino ma da dalla Fondazione dal novantaquattro ad oggi ecco non sono molte le istituzioni che conservano carte le nostre sono ordinate è in qualche modo anche quella iniziata essere insomma una scelta che ha inizia ad assumere un significato diciamo culturale e anche scientifico ecco queste sono le cose che abbiamo fatto ora pensiamo per quest'anno dobbiamo incrementare il lavoro quest'anno scade il consiglio di amministrazione e quindi in qualche modo si apre un nuovo ciclo triennale questi mesi sono mesi che saranno dedicati che sono dedicati a mettere a punto il programma di sviluppo di incremento che diventa diciamo una cosa difficile ma che viene avvertita sempre come più necessaria perché poi tutto sommato in in presenza di una politica e qua non c'è un giudizio di valore ma semplicemente una constatazione
Che diventa liquida sempre più liquida momenti nei quali possibile insomma
Concentrarsi sul pensiero
E di sedimentazione di quanto è stato fatto
Sono io credo sempre più necessaria perché non ce ne sono molti quei pochi che ci sono cerchiamo di preservarle questo è uno Magna Charta rappresenta uno di quei ecco detto questo proprio due parole non di non spenderò parole per presentare Piero Craveri Luigi Compagna sono amici della Fondazione da troppo tempo e amici di ognuno di noi da troppo tempo perché io dica soltanto una parola subì loro sui loro curricula corso dico soltanto che o un piacere particolare che siano loro oggi a inaugurare quest'anno diciamo della Fondazione e che lo facciano insieme
Il tema invece qui insomma Andrea
Caserta e lei mi ha anticipato insomma si è posto diciamo quasi come un tema obbligatorio non soltanto perché è un tema che da un po'di tempo all'attenzione di Magna Carta alcuni studi sono in gestazione uno di questi riguarda la gestione dei fondi europei da parte delle regioni meridionali e i primi dati che abbiamo sono assolutamente sconfortanti ma soprattutto perché se è vero che la storia è sempre storia contemporanea
Insomma se uno vede la cartina elettorale dell'ultimo quattro marzo il dato che più viene all'occhio Caprotti immediatamente e che da Civitella del Tronto in giù Civitella del Tronto il luogo dove si consumò l'eroica resistenza borbonica nei confronti delle delle delle truppe stavo yarde è una marea gialla cioè l'Italia nuovamente elettoralmente divisa in due
Così come ai tempi del referendum monarchia Repubblica anche qui non ci sono giudizi di valore da esprimere quello che colpisce e che questa cosa uno avrebbe immaginato
Potesse animare una discussione un dibattito una ricerca delle ragioni
Invece eccome se fosse passata sotto silenzio come se fosse stato una contingenza tra le tante
E questo evidentemente ha portato invece apporre il tema sotto i riflettori e a chiedere sotto angoli prospettici DiVersi
Ma Piero Craveri a Luigi Compagna di poterlo indagate non vorrei soltanto aggiungere un'ultima cosa poi passo subito il microfono sono stato sin troppo lungo che
Questa circostanza si è rafforzata perché è un modo implicito ma che io vorrei rendere del tutto evidente anche per ricordare Peppino Galasso
Che insomma credo sia stato il maggiore interprete del meridionali delle degli studi sulla Mezzogiorno
Credo che fosse doveroso da parte nostra
Un ma avremo poi appunto un momento dedicato ma insomma ricordarlo nel momento in cui apriamo il i lavori del nostro tra virgolette virtuale anno accademico ecco io vi ringrazio tutti per la presenza senza dire altro passo subito la parola a Piero Craveri per la sua relazione
Grazie Gaetano
Un grazie grave anche per avermi invitato qui
Per Verni in qualche modo costretto a rivisitare
Il pensiero mediatico meridionalista
Di due
Perché ho abbinato a Giuseppe Galasso Francesco Compagna perché per certi versi a basta per la vicenda che ha una traversata abbastanza inscindibili
Penso che il loro lascito intellettuale politico
Vada rivisitato alla luce di quello da cui inizio che tu hai detto
Della contingenza in cui ci troviamo oggi
Le lezioni hanno riportato come è stato detto alla ribalta
La questione meridionale
Il recente risultato elettorale ha fatto emergere come vincitori la Lega e il Movimento cinque Stelle la Lega prese la più parte cospicua dei voti nel nord del Movimento cinque Stelle nel Sud e in Sicilia
Mai sì c'è stato il reperimento di un referendum ma non ha inciso poi sugli equilibri politici
Mai dal compimento dell'unità fino ad oggi l'Italia era stata elettoralmente e politicamente così divise
La classe dirigente moderata salvo brevi tratti della storia italiana
Ha avuto nei ceti medi del Mezzogiorno uno dei suoi principali fattori di equilibrio
Ciò è stato dall'avvento della sinistra di Agostino Depretis alla Democrazia Cristiana di Aldo Moro mentre il fascismo era riuscito a congelare il Mezzogiorno per un ventennio nella sua immobilità e arretratezza
Un equilibrio che non può ora riproporsi nella sostanza quali possono essere gli eventuali accordi tra i partiti vincitori delle elezioni
Il problema è che hanno determinato il recente esito al nord non sono diversi da quelli che attualmente attraversano altri stati europei sono simili perfino nel risultato elettorale sebbene di per sé non determinano anche altrove alcuna possibile maggioranza
Nel Sud il fenomeno a caratteri diversi
Una reazione il Mezzogiorno che per la sua storia cultura composizione etnica
Appartiene indiscutibilmente all'Europa sebbene per ragioni geografiche e di conseguenza per altri aspetti si proietti nel Mediterraneo
Esplosa politicamente in quella che potremmo definire una primavera mediterranea qualcosa di analogo è avvenuto anche in Grecia oltre che nei paesi di Oltremare contratti
Che sotto alcuni aspetti non trascurabili pur verificandosi in contesti del tutto diversi possono considerarsi simili
In Italia il mai interamente risolto problema dell'unità del Mezzogiorno col resto della nazione italiana
Nel suo aspetto più consistente strutturale quello del divergente sviluppo economico è tornata ad aggravarsi in questi anni mentre all'inverso
Si è consolidato l'alto grato di formazione culturale di livello civile raggiunto dal complesso della sua popolazione elevata usciti molto negli ultimi cinquant'anni con standard di vita e di consumo nazionali
E ciò si scontra con assai carenti presupposto infrastrutturali e finanziari che concorrono a determinare il sufficienti i livelli di occupazione provocando squilibri profondi nella stessa tenuta sociale del Mezzogiorno
Più in generale sulle primavere mediterranee quello che possiamo dire è che nella diversità degli sviluppi che ne sono conseguite e se non si sono ripetute
Ma hanno determinato conseguenze anche drammatiche senza che le motivazioni di partenza venissero rimosse le decine di migliaia di donne e uomini che ogni anno nell'ultimo decennio emigrano dal sud d'Italia verso il centro nord dell'Europa
Non sono più oggi Rocco e i suoi fratelli ma per lo più provengono dalle ultime leve qualificate uscite dalle scuole dalle università
Costituendo così uno dei fattori ulteriori di indebolimento socio economico del Mezzogiorno facendo venir meno quello che costituisce il suo più prezioso capitale umano
L'intervento pubblico nell'economia meridionale entrato in crisi già negli anni ottanta con la chiusura della cassa mentre si esauriva le norme flusso finanziario pubblico erogato in gran parte fuori bilancio circa sessanta mila miliardi di lire di allora che si aggiunsero al nostro debito sovrano
Verso le aree colpite dal terremoto del mille novecentottantuno senza che tale flusso venisse sostituito da altre più consone strategia dopo il mille novecentonovantaquattro non è stato fatto pressoché nulla
Non ci si può dunque stupire che alla data di oggi la sinistra sia nel Mezzogiorno divenuto una forza irrilevante dopo avere occupato posizioni di rilievo
E le forze di centro destra siano lontane dall'esprimere un'identità capace di proporsi in termini di azione di governo
è prevalsa la convergenza di due premesse politico economiche da un lato
La convinzione che l'apertura dei mercati verificatesi a cavallo degli anni novanta e non altro determinasse le condizioni necessarie
Soluzione che ha caratterizzato numerose aree arretrate del mondo
Queste tuttavia non avevano le caratteristiche proprie del Mezzogiorno cioè di essere sotto certi aspetti come per il mercato del lavoro un Paese sviluppato
Dall'altro prevalsero i vincoli di bilancio che con il comitato anti concomitante processo di ingresso dell'Italia nell'euro diventarono oltremodo cogenti
Gli anni che vanno dalla fine del Novecento il primo quinquennio di questo secolo
Parvero
Tuttavia aprire uno spiraglio positivo compatibile con queste premesse
La crisi che si è aperta nel due mila e sette ha avuto in un'area debole come il Mezzogiorno effetti devastanti
Che non possono dirsi arresti arrestati tanto meno avviati verso una qualsiasi ripresa
Lo scrittorio tra le due aree del paese che nei decenni precedenti si era andato lentamente colmando
è tornato significativamente a farsi sentire
Quello che non si può dire e che non si tratti di problemi studiati a dovere ne abbiamo una conoscenza ampia approfondita basti rinviare al monitoraggio costante della Banca d'Italia tra le molte istituzioni di ricerca che se ne occupano ai rapporti anomali della Svimez avviandoci dunque a parlare della questione meridionale come la affrontarono a partire da esse
Da sessanta anni fa Francesco Compagna Giuseppe Galasso che assieme a un gruppo di altri intellettuali
Ne cito alcuni Renato Giordano Vittorio De Caprariis Guido ma c'era Giuseppe Cirà Anna diedero vita alla rivista Nord e Sud
Dobbiamo partire dalla constatazione che restituisca le circostanze oggi sono profondamente mutate
Gli effetti di quattro di cent'decenni e più di politiche meridionalistiche
Si sono fatti sentire senza tuttavia intaccare la tradizionale intelaiatura delle classi dirigenti
Così che i risultati sono rimasti lontani dagli obiettivi preconizza di specie riguardo a quella possibile spinte endogena di sviluppo economico che sarebbe stata necessaria vale dunque la pena percorre anche brevemente il filo conduttore della storia dei meridionalisti
Perché da essi
Vennero le idee di una più compiuta direttiva di azione politica ed economica
In primo luogo va detto che gli anni Cinquanta segnarono nella storia del Mezzogiorno una svolta profonda sotto la spinta dell'azione di governo che realizzava due obiettivi rimasti fino ad allora irrisolti
La riforma agraria e la messa a punto degli strumenti per l'intervento pubblico in quelle aree
Non mi soffermo su di essi salvo sottolineare che forno accompagnati da un fervore di analisi e di ricerche sul Mezzogiorno che ne cambiarono l'approccio non fosse altro perché costituivano il necessario complemento di una politica di governo cosa che nel passato non si era verificata
In secondo luogo quelle analisi si applicavano ad un intervento pubblico che nelle sue stesse premesse si sarebbe dovuto modificare ed evolvere i nuovi aggiornati obiettivi
Basti a riguardo un'annotazione in sede storica
Il primo massiccio intervento della Cassa fu di carattere infrastrutturale non riguardò le attività produttive se non l'agricoltura per la quale tra l'altro assai presto dovettero scontarsi gli affetti non sempre positivi della riforma agraria
Per l'esito negativo che in molte zone la parcellizzazione della terra aveva generato riguardo alla tenuta della piccola proprietà contadina
E inoltre proprio le nuove infrastrutture quelle viarie in particolare ebbero l'effetto di rompere gli equilibri per quanto arretrati delle chiuse e limitate strutture economiche locali come del resto era già successo con i primi grandi investimenti post unitari ciò determinava nell'immediato un decremento complessivo delle attività produttive accrescendo la distribuzione di beni prodotti dal centro nord
Tuttavia quando guardiamo agli indici di occupazione del Mezzogiorno dagli anni Cinquanta tra quelli settanta
Riscontriamo che ci fu un salto con un saldo positivo determinato dai nuovi investimenti privati e soprattutto a carattere pubblico che venderà intensificati nella seconda metà degli anni Sessanta
E furono accompagnati da un grande processo di immigrazione interna dal Sud al Nord che riduceva l'offerta di lavoro nel Mezzogiorno a causa anche delle profonde modificazioni della produzione agricola
Appartiene già le polemiche di quegli anni la critica che tali iniziative di investimento non creavano le spinte endogene necessarie
Critica che ritroviamo oggi nell'analisi storiografica resta comunque il fatto che il saldo positivo di occupazione nacque da quelle intuizione di attività produttive indotte dall'esterno scontando così anno dopo anno
Anche il decremento dell'occupazione dei tradizionali equilibri socioeconomici era una realtà in movimento quella che accompagna Galasso presero a base del loro impegno meridionalisti col densa di prospettive
E lo affrontarono con la consapevolezza che il loro ruolo era soprattutto quello più rientrare
L'approfondimento dal punto di vista dell'analisi socio economica
In una stagione particolarmente ricca di suggestioni che aveva avuto per premesse il piano Vanoni e si apprestava a partecipare alla forma l'azione del programma riformista del centrosinistra
E ciò fecero collocandosi sul crinale in cui si determina il passaggio
Dal tecnico al politico allargando gli orizzonti culturali del dibattito politico allora in corso
Un ruolo che occorre sottolineare costituisce proprio una delle cose che oggi sono venute a mancare
La pubblicazione di Nord e Sud scaturì da un suggerimento di Mario Pannunzio il direttore del settimanale il Mondo a cui si accompagna sia Galasso già collaboravano
Raffaele Mattioli fu il tramite perché fosse edito
A Milano da Mondadori
La cerchia intellettuale nel mondo era più ampia di quella propria della cultura liberale
E costituiva il crogiuolo in cui si salvarono più orientamenti che poi e avrebbero delineato il mondo cosiddetto laico dalla seconda metà degli anni Cinquanta
Sì di iscritti distingueva così dai socialisti nonché naturalmente dai cattolici e dei comunisti
Si amalgamano è un rapporto solidale con il centrismo
Quale era stato concepito da Alcide De Gasperi in funzione democratica antitotalitario
Gli apporti diversi che vi concorrevano andavano da quelli di Benedetto Croce a Gaetano Salvemini
Comprendendo non solo i liberali come lo era lo stesso Pannunzio ma ex azionisti come gara osserva gli anni e la partecipazione costante di Ugo La Malfa
Laico dunque designava un insieme di apporti culturali diversi raccolti in uno in una minoranza politica che svolgeva tuttavia ancora un ruolo centrale nella vita intellettuale nazionale e fu questo conto in questo contesto che i nostri amici assunsero il compito specifico di dedicarsi ai problemi del Mezzogiorno
Non svolsero nella convinzione iniziale che quest'ultimo dovesse operare il passato
In questo contesto i nostri assopita amici assunsero il compito specifico di dedicarsi ai problemi del Mezzogiorno svolsero nella convenzione iniziale che quest'ultimo dovesse operare il passaggio da una società legata alla terra e alla produzione agricola ad una di carattere urbano che redime messe il centro produttivo
Nel corso degli anni sessanta avrebbero poi dovuto prendere atto di come questo proposito
In larga parte risultasse una pagina chiusa nel corpo di una struttura sociale così rigide è annosa come quella del vecchio mezzogiorno
Vieri agraria feudale e oggi mal stranamente urbano del mercantile e sostanziale dalle bianche né necessario giudizio politico
Compagnia Calasso si erano formati a Napoli nella tradizione del pensiero liberale di quella città
Viene anni di pochi di poco disgiunti avevano frequentato l'Istituto di Studi storici fondato in quel dopoguerra da Benedetto Croce
Quella di compagnia era una vocazione del tutto liberale
In Galasso
Da sempre più matura conoscenza del pensiero Cocer crociano
Poggiava su di un fondamento più decisamente democratico egli fu da giovanissimo
Egli fin da giovanissimo aveva aderito al Partito repubblicano una scelta in linea con le sue origini popolari e con la sua precoce l'immedesimazione nella tradizione democratica risorgimentale
E questi motivi rimasero in Luís costanti
Non gli mancava una venatura giacobina trattenuta
Temperata da un forte realismo e dalla profonda consapevolezza storica i quali fossero gli equilibri soprattutto quelli della società meridionale
Il loro compito fu anche subito quello di fronteggiare l'offensiva culturale e politica dei comunisti fattasi più penetrante dopo il successo elettorale del mille novecentocinquantatré
Egli spinse affondare spinse a fondare anche loro sempre nel mille novecentocinquantaquattro la rivista Cronache meridionali
Il Partito comunista era nella vita civile e politica del Mezzogiorno una novità non trascurabile
Perché era emerso dalle lotte braccianti del dopoguerra trascinando con sé una parte della piccola e media borghesia meridionale specie dopo la rottura del tradizionale involucro agrario
Ed aveva costituito un elemento radicalmente avulso dagli assetti di potere che il Mezzogiorno secolare mente esprimeva
Il carattere centralizzato ed insieme capillare della sua struttura organizzativa un'ideologia fortemente controllata ma resa duttile da un abile meditata rivisitazione della tradizione culturale specie meridionale
Fondavano gli strumenti del suo successo
Ma nello stesso tempo il suo limite culturale politico
Tutte le tesi del Partito comunista sul Mezzogiorno erano ancora peggio logicamente all'elaborazione che Antonio Gramsci aveva fatto della storia dell'Italia unita
Lascio sulla parola ad un articolo di Francesco Compagna Giuseppe Galasso
Schizzi scrissero del mille novecentosessantasette a quattro mani l'autobiografia di nord e sud che è una preziosa silloge della loro attività
Per quanto si parlasse del problema meridionale come problema nazionale e della funzione nazionale che i contadini del Sud e operai del Nord e venivano ad assolvere con la loro alleanza
Il modulo era classe classista
E non poteva
Artificiosamente trasformarsi in interclassista rispondendo a realtà di classe ben precise nella realtà economica e sociale del Paese
Mentre il termine classe lavoratrice si rivelava comune espediente programmatico più che fondata interpretazione di una realtà di fatto
Lo schema in pratica
Era lo strumento attraverso cui la classe operaia del Nord è legato al sette la classe contadina del sud non diversamente dal modo in cui è avvenuto in Russia e dei paesi sottosviluppati genere
Da questa lucida puntualizzazione Cisco Luca si sviluppo non solo una chiara contrapposizione politica le tesi meridionalistiche del Partito comunista
Ma un'interpretazione della storia di tal dei tali unitarie che stronca ma la radice quella gramsciana
Il pensiero di Antonio Gramsci rimane ancora oggi un lascito del previsionale del ripristino Nismo marxista
Che per la accentuate infrazione studi cistica avuto notevole eco internazionale ma la sua interpretazione della storia d'Italia non ha avuto storia greca storiografica mente più seguito sebbene abbia lasciato una traccia
Che sembra indelebile per l'influenza pervasiva diffusa nella cultura azione dei ceti medi italiani
Della pluri decennale politica culturale comunista con esiti anche odierni imprevisti e contraddittori
E la critica distruttiva verso di essa era stata appunto alimentata dal lavoro intellettuale di nord e sud
Dall'attenta conoscenza delle teorie dello sviluppo economico che allora si discutevo
E dalle quali Rosario Romeo in parte trasse gli elementi analitici per ricostruire storicamente la formazione storica del capitalismo italiano
L'impostazione gramsciana si viso si dissolse poi da sei di fronte al rapido e drastico declino della forza lavoro agricola di questi di quegli anni
Ma resta il giudizio
Che se ne era
Allora dato di un'impostazione che non lasciava spazio ad alcun sviluppo riformistico
E per quanto riguarda il Partito comunista meriterebbe approfondire questo tema proprio a partire dalla questione meridionale
Per concludere che propriamente un riformismo comunista non c'è mai stato e quanto al concreto allora e quanto di concretamente riformisti
Anche con risultati rilevanti
Si è realizzato con la partecipazione comunista come negli anni dei governi di solidarietà democratica
Per oggi ritiene ed impostazione concettuale era stato elaborato dai dibattiti tra cattolici socialisti e laici
Gli amici di Nord e Sud segnavano un dissenso anche con i socialisti in particolare con Riccardo Lombardi che aveva presieduto le trattative di governo
Riscontravano nella sua impostazione un anomalo approccio di riformismo anti capitalistico che nasceva dalla pregiudiziale
Di volere indicare una strada diversa da quella segnata dai comunisti per una transizione democratica al socialismo
Un ossimoro
Che rimase latente nel dibattito il socialista
Fino all'avvento di Bettino Craxi in quegli anni dal vecchio tronco del socialismo italiano emergevano poi pulsioni di segno opposto rispetto al riformismo
Ecco un'altra critica da sinistra i comunisti che era rielaborazione teorica e politica del marxismo
E che avrebbe avuto lungo corso costituendo uno dei principali incunaboli della sinistra extraparlamentare
Il riformismo avrebbe infine infine presso la sua forma ministeriale
E buona e cattiva che forse è stata l'unica formula possibile il riformismo politico che l'Italia abbia voluto
Ma alla fine degli anni Sessanta quel fervore di iniziative dibattiti che aveva alimentato la formazione del centrosinistra si era spento
L'Italie l'analisi di nord e sud mutava di conseguenza
La società meridionale era cambiata in molti aspetti della sua struttura economica e sociale
Ma nel suo assetto politico in cui aveva rimodellato vecchie gerarchie modalità di trasmissione
Ma non nel suo aspetto politico in cui aveva rimodellato vecchie gerarchie modalità di trasmissione delle funzioni di governo
Quando si mette l'accento sul clientelismo compie una semplificazione
Perché
Se tale nera la natura di base assai più complessa la nomenclatura che si andava costruendo attraverso i diversi passaggi e contenuti
Dei flussi di spesa pubblica che dovevano anche necessariamente provvedere allo sviluppo
Come suo stesso presupposto passando per la struttura amministrativa e diverse istanze di quella politica fino alle classi dirigenti locali
Una complessità che convergevano anche nella raccolta del consenso elettorale ed il cui infine l'introduzione delle regioni avrebbe costituito un ulteriore intercapedine rivelatasi poi del tutto negativa per il Mezzogiorno
E va nota notato riguardo a riguardo
Che anche il Partito comunista si sarebbe adattato lentamente a questo sistema perdendo la sua iniziale eccezionalità nella realtà meridionale che anche i critici più a nord e sud avevano rilevato e perdendo la del tutto nel passaggio alla Seconda Repubblica
Per queste fenomenologie che tornavano ad oscurare
Nella Resistenza indelebile dei più tradizionali vincoli di chiusura del Mezzogiorno tra conservazione e sviluppo i profili innovatori della questione meridionale
L'attenzione di nord e sud si spostava naturalmente sulla democrazia cristiana
E tuttora preziose sono le analisi che si svolgevano a questo riguardo sulla rivista e merita ricordare quanto scrisse compagna su Napoli e Galasso sull'egemonia Dorotea che vi aveva impresso Antonio Gava
Il doroteismo divennero Scoglio su cui si infrange con i presupposti proposti Siti Rutter razionali e organici di innovazione
I nostri amici di nord e sud non mettevano certo in discussione il ruolo di equilibrio della democrazia cristiana
Ma è significativo come mutarsi loro i loro rapporti con gli stessi esponenti di quel partito quale si erano dispiegati negli anni precedenti
Di Fanfani come presidente del consiglio il maggior artefice dell'avvio del centrosinistra
Già Vittorio De Caprariis nell'articolo del mille novecentocinquantotto che merita ancora di essere tenuto in conto
Aveva messo in luce il carattere strumentale della sua determinazione riformisti che ha volta un disegno autoritario piuttosto che democratico
Avevano guardato con interesse i primi passi di Emilio Colombo riscontrando poi il suo pieno allineamento Dorotheum Fiorentino sullo
Dalla sua Irpinia era stato un interlocutore prezioso ma si doveva poi cogliere il significato della rottura De Mita sullo erano rimasti intensi rapporti con il fiorentino Nicola Pistelli
Prima nella sua prematura scomparsa
La proiezione come gruppo intellettuale nel dibattito culturale politico perdeva di senso e di efficacia
Nel mille novecentosessantasei il Mondo di Mario Pannunzio aveva chiuso i battenti
Rimaneva solo la Malfa arroccato su di una posizione di sovranità dello Stato
Occorre brevemente intendersi su questo punto ora che l'aggettivo sopranista è tornato di moda
La sovranità dello Stato innanzitutto concetto che riguarda i rapporti perché ha con gli altri strati non essendo questi uguali per potere influenza
E dunque per sua natura concetto storicamente relativo secondariamente poggia sul tre principali presupposti
Difesa moneta e ordine pubblico interno
Quanto alla difesa e dal mille novecentoquarantanove che l'Italia la delegata all'Alleanza atlantica prendendoli a per l'impegno di assumerne una parte Purcell sicura
Quanto alla moneta ne ha incominciato a perdere l'effettivo controllo negli anni settanta
Per poi risolverla nell'euro il cui si sono colti i benefici ma non interamente considerati i sacrifici che ne conseguiva
Quanto all'ordine pubblico interno vi presiede un apparato amministrativo è uno dei pochi nella pubblica amministrazione a dare garanzie di sicurezza ed efficienza
Anche se gli sfugge in parte il controllo dell'intero territorio nazionale e stenta a mantenere a livello sufficiente il tasso di legalità proprio di un paese civile
Sono appunto le cose su cui insisteva Ugo la Malfa negli ultimi anni sessanta proprio gli anni in cui la sovranità italiana prese lentamente a declinare e i cui effetti ultimi dobbiamo ora affrontare
Non restava che la strada di un più diretto impegno politico e grande due Francesco Compagna prima Giuseppe Galasso dopo la percorsero fino ai maggiori livelli di responsabilità
Compagnia fu eletto deputato nel mille novecentosessantotto
Nella prova elettorale che vide la caduta dei socialisti
E che fu causa
Della chiusura della prima fase del centrosinistra con le sue ambizioni riformatrici indebolendo la stessa maggioranza politica
Questa negli anni seguenti si sarebbe modulata di un sistema consociativo strutturato istituzionalmente
In coi comunisti pur non entrando nel governo avrebbero acquisito un ruolo centrale nel legislativo con la riforma dei regolamenti parlamentari
Nella gestione degli esecutivi degli allora istituiti enti regionali e sarebbero entrati con lo Statuto dei lavoratori attraverso linee orientamenti conflittuali del sindacato
All'interno della gestione delle fabbriche
E qui sta la prima eclissi della questione meridionale
Frammentando in ulteriori rivoli e spinte contraddittorie i suoi obiettivi riformatori
Nel sessantotto poi l'insorgenza studentesca
Nel sessantanove e quella sindacale davano origine alla prima rottura populistica della stabilità civile e politica del Paese
Quel distacco tra Paese reale e Paese legale
Antico e latente vulnus della classe politica italiana che l'istituzione della Repubblica era sembrata superare avanzava poi pericolosamente lentamente senza che si prendesse la piena coscienza della necessità di una transizione ad un diverso assetto politico istituzionale
Ed oggi si ripropone in termini drammatici
Notava Manlio Rossi Doria che per la battaglia meridionalistica di Francesco Compagna gli anni del secondo tempo dei governi di centro sinistra sono stati più amari e difficili
Anche se il suo personale impegno e divenuto se possibile maggiore che nel passato
Sono anni in cui si parlò ancora di programmazione anche se il significato che si dava essa non era più quello dottrinale scientifico insieme ideologico politico degli inizi
Ma aveva il valore traslato e impellente di porre ordine nell'azione di governo che fu una costa una costante preoccupazione di compagna
Non ne possiamo seguire qui DiVersi e istruttivi passaggi
Compagna fu
Negli anni settanta e ottanta più volte ministro ed infine sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Giovanni Spadolini
Come ministro dei lavori pubblici applicò un criterio rigoroso di priorità in materia di interventi infrastrutturali
Anche con scelte dolorose
Che difendeva un principio di equilibrio riguarda le esigenze del nord come a quelle del sud
Nelle condizioni già allora difficili di bilancio e che oggi si è del tutto per tutto
A riguardo hanno rilievo
Due delle critiche costante che mosse
Da un lato al ruolo che nel Mezzogiorno andava assumendo l'ordinamento regionale
Piene di spunti che conserva una loro suggestione dall'altro alle politiche contrattuali allora praticate dal sindacato a partire da quell'abolizione delle gabbie salariali che risaliva
Al dopoguerra
E la conseguente omologazione a livello nazionale del salario contrattuale
Tema che sarebbe tornato in voga negli anni novanta in più accordi aziendali e si ripropone oggi nella prospettiva i nuovi investimenti e dei livelli di occupazione del Mezzogiorno
Un altro tema centrale che in parte compagna mutua guarda Guido dorso riguardava i quadri che dovevano attivare la politica meridionalistica
Fissato nella consegna considerazione che riporto con le sue parole
So che le istituzioni pubbliche cioè che cioè che le istituzioni pubbliche gli obiettivi che si pongono
Anche se determinati legislativamente
Non possono funzionare se non si trovano gli uomini capaci di farli veramente funzionale
E che i migliori erano stati sempre costretti a emigrare dal Sud
Perché la gerontocrazia del sud non ancora debellata affatto sempre di tutto per umiliarli in funzioni subalterne e non ha mai fatto niente per promuoverli in funzione dirigente
Un tema che torna di attualità sotto un altro aspetto
Anche sotto un altro aspetto
Perché oggi uno sviluppo del Mezzogiorno non può concepire essi che sussidiaria mente attraverso la semplice formula dell'industrializzazione
Come si è accennato il Mezzogiorno
E troppo avanti anche se insieme troppo indietro perseguire virtualmente il percorso delle aree sottosviluppate nell'attuale quadro dell'economia globale
Deve accedere ad alte tecnologie
Cosiddetti costretto ai
Come necessario per un Paese sviluppato per avviare la spinta propulsiva endogene di cui ha bisogno
Ciò deve passare innanzitutto attraverso le istituzioni l'istruzione secondaria e universitaria
Ci sono aree urbane del Mezzogiorno in cui un vasto capitale umano disponibile
Ci sono strutture universitarie che hanno tradizione in questa breve direzione ma troppo frammentate mentre in questo caso per produrre effetti cumulativi occorre un assai maggiore concentrazione
Qualche sporadico esempio recente i cui effetti positivi già si avvertono lo abbiamo
Per esemplificare due casi a Napoli
L'esperimento della pro e altre iniziative che spontaneamente si sono aggiunte sta dando già qualche frutto in termini di occupazione
All'Aquila destituzione del science Institute
Sotto l'egida dell'Istituto nazionale di fisica nucleare
Che declina corsi di fisica matematica informatica scienze sociali collegato ai laboratori del Gran Sasso è un esperimento di avanguardia che può dare frutti importanti
L'economia post-industriale basata sul sapere l'innovazione a una tendenza molto forze verso la globale la globalizzazione geografica
La localizzazione di queste iniziative pubbliche e private ha cambiato la geografia degli Stati Uniti
Non si vede perché con iniziative adeguate a mente programmate concentrate non potrebbe sortire anche un effetto in Italia
Vorrei ora concludere sul Giuseppe Galasso consigliere comunale e assessore nel comune di Napoli dal mille novecentosettantuno al al al mille novecentottantatré
No è dal mille novecentottantatré deputato in quel collegio fu anche sottosegretario ed il bene culturale
In un periodo di stabilità parlamentare e governativa ma che scontava l'accelerazione di una transizione che non ebbe sbocco fu interrotta dagli eventi del mille novecentonovantadue
Della sua attività parlamentare il maggior lascito è stato la legge paesistica che porta il suo nome e continua a costituire un piedistallo della tutela ambientale
Ma quello che interessa ai fini di una riflessione sulla questione meridionale Galasso storico del Mezzogiorno
La mole di scritti che egli ci ha lasciato è imponente alla storia medievale a quella contemporanea
E molte sono le novità metodologiche ed interpretative che essa propone
Il libro più importante quelle intitolato L'altra Europa un'interpretazione storico antropologica del Mezzogiorno
In cui si ritrovano accanto allo storicismo crociano le suggestioni delle ricerche antropologiche di Ernesto De Martino
In una sintesi che già Tolfa Omodeo aveva adombrato
Con essa si fa giustizia di molti luoghi comuni dell'antropologia corrente
Come quella del familismo amorale
L'estrema tendenza del Mezzogiorno a conservare nella vita civile i suoi ma modi più antichi e tradizionali
Una resistenza al moderno che ha conservato il suo peso nella contemporaneità e continua ad essere una delle cause endogene della sua immobilità viene indagata da Galasso in tutte le sue pieghe
Da ciò che Dillon dire
A ciò che venne mensile per usare due paramenti metodologici correnti opere essenziali alla sua per intendere
Nella sua interezza e profondità la realtà meridionale ed anche capire quali possano essere le sue vie di uscita
Ma per concludere veramente un ultimo problema che segna nel profondo l'analisi storica di Calasso
Suo presupposto e l'unità della storia d'Italia anche prima della costituzione dello Stato unitario
Di cui la convinzione posta anche sempre a fondamento della questione meridionale
E lo sviluppo economico e civile dell'Italia vede intrinsecamente necessariamente legati il sud e il nord del Paese
Così
è stato infatti nel secolo e mezzo che ci precede
L'Italia è un'intera testarda
Nel complesso storicamente
Un'impresa di successo nel confronto con altri Paesi d'Europa riguadagnando il grande ritardo accumulato nei tre secoli precedenti
Il Nord se si è sempre giovato del Sud come mercato come fonte di manodopera
La sua stessa struttura produttiva come tutte del resto e bidimensionale si proietta sul mercato internazionale ma è anche
Sistema in termini di servizi e produzione di beni che ha sbocco sul mercato interno
Ancora oggi ci confuso si configurano ovunque settori prendete e permangono quelli no prendere
L'unità dunque ha contato e conta anche nel confronto con gli altri Paesi non solo europei
E costituisce un modo cogente per poter essere italiane e italiani Resta comunque difficile dire quale sarà il prossimo destino dell'Europa
L'Europa che i nostri amici negli anni Cinquanta consideravano il punto di arrivo della rinascita meridionale
Può anche volgere né un processo di balcanizzazione
In cui non possiamo prevedere quale potrebbe essere il posto dell'Italia
Se così fosse tra le ipotesi possibili
C'è anche quella che l'Italia torni a dividersi
Una congiuntura che negli anni Novanta si presentò e fu Elisa dall'ingresso nell'euro
E che oggi si ripropone in più di un'sinte unito perplesso nuovamente da scongiurare riaprendo tra l'altro la riflessione sulla questione meridionale grazie
Subito la parola Luigi
Compagna
A
Ma insieme a Piero per
Di cui ho ascoltato un bellissimo intervento da alcuni mesi e qualcosa da fare abbiamo ancora
La questione meridionale
Come gran vera e seria questione nazionale
La attraverseremo tutta quanta
A cominciare dalle origini
E le origini
Sono esattamente di un secolo fa
Vedo Fabio Grassi e penso
Al barone Franchetti
E poi a Giustino Fortunato che corsare la questione meridionale e quella di Franchetti e poi di Giustino Fortunato
Poi a latere
Seguo lo schema
Di Pietro
Vogliamo chiamare
Quello gramsciano meridionalismo sfitti però dobbiamo contrapporgli qualche cosa
Da Franchetti è fortunato in poi
Ci metto anche ovviamente
I cattolici De Gasperi cose eccetera eccetera la questione ma io non è che cose e il debito che la storia d'Italia ha con se stessa il problema
Della continuità risorgimentale dell'Italia
E
Mi ha colpito in un limbo decente di un amico
Stimatissimo almeno da me Ernesto Galli della Loggia
Come talvolta nel suo lessico
Meridionalismo significhi
Ostuni
Come il vittimismo
Non come assistenzialismo perché
Però se poi Lecco il primo saggio maldestro un nel Risorgimento
Anche a Galli della Loggia riconosce
Quello che Craveri ha percorso stupenda mente
Il meglio malissimo
Che pure ha contribuito colmare tale divario
è questo al di là dei facili moralismi da qualunquismo
Giornalistico
è la verità
Se noi andiamo alle leggi
Con tutta la malinconia
I rapporti della Svimez
Degli anni settanta
Non possiamo non dedurre che la forbice si è molto colmata
Sì è molto ridotta sta quasi per finire che cos'è
Che uccide se non cancella
Il meridionalismo nell'accezione della questione nazionale
La cosa più sfortunate più scombinata che poteva capitare la nostra storia
Un certo tipo di un regionalismo
Cioè un regionalismo che nasce anni settanta
Sovrapponendo
Nelle per operative ordinamentali delle regioni
Prerogative
Di gestione
E erogative di programmazione
Così nasce il disastroso
Ed è un disastro
Di fronte al quale l'Italia per comprensibili ragioni
Ha un poi evitato
Però i dati
Sono terribili
Se il regionalismo è all'ottanta per cento spessa sanitaria
L'ha perso sovrapposto
Nella erogazione della spesa pubblica
Profili di cessione profili di programmazione
Anche edito a morte alla radice
Lo Stato liberale
L'idea di Stato quella che da Franchetti è fortunato si giudicava
Irrinunciabile
Stamattina sono stato al consiglio della Svimez
C'era un vecchio amico
Un socialista Manin Carabba
Manin Carabba fu Scobo rosso capo di gabinetto del ministro dell'ambiente Giorgio Ruffolo sto parlando appunto di quando i bollettini della Svimez
Non erano la catastrofe dei risultati elettorali
Del di due mesi fa
E insieme mi è venuto di ricordare anche perché il ministro Giorgio Ruffolo non c'è più
Ci ha lasciato però una decina d'anni fa uno dei libri sulla questione meridionale che mi è capitato di legge
Vieira sembrano due più bello è più intelligente
Ruffolo è un uomo che dal punto di vista intellettuale
Al Crocevia
Tra il ministero del Bilancio di proprietà socialista pensiamo gravi
Ecco quello che dice in questo libro di Einaudi l'Italia Paese troppo lungo dice che è peccato
Le regioni
Al tempo di Pieraccini diciamo al tempo del primissimo centrosinistra fosse del PAI centrosinistra
Erano una grande speranza
Perché i comitati regionali della programmazione
Erano cosa
Intelligente che aveva fatto programmazione
Quello della Campania
Presieduto mi pare dal professor Cascetta
Papà se n'è appassionato molto lo avevano voluto Galasso e la Malfa come rappresentante poiché c'è un solo e tenete presente che l'esperienza regionale come esperienza istituzionale
Comincia dal settanta
E Ruffolo Buffon un socialista
Una carta offre una catastrofe
La catastrofe continua
Io non viene medicata
Sempioni consente una nota non dico l'unità ma di un certo interesse
La Padania Laura inventa Bossi negli anni ottanta la Padania nasce negli anni settanta bravo Forge Bassetti
Il presidente fanti dell'Emilia Romagna
Comunista
Bassetti democristiano presidente della Lombardia dico no quello che facciamo
Allora si diceva la super Regione non la macroregione ma siccome il concetto è questo la Padania
Ah paghiamo uffici della Padania
In Europa
La reazione Dino desunto editoriali di papà cosa eccetera eccetera
E molto ferma
Ma che fate
Franchetti Fortunato vitale allo Stato orfana politica estera alle regioni ma non scherziamo ma non non diciamo bestemmie cose eccentrici
Rispetto ad allora
E vado avanti in questi anni purtroppo il regionalismo
Non è che ha vinto
Stravinto
Nella organizzazione di un nuovo tipo di Stato
E nella demolizione nella dissoluzione
Delle buone pratiche
Cassa del Mezzogiorno compresa perché ha ragione Piero Craveri è ingiusto e odioso attribuire alla Cassa del Mezzogiorno
Il così detto
Credo dell'ISMU
La Cassa del Mezzogiorno è stata la grande idea
Di De Gasperi di Menichella di cosa i quali diceva no
Spesa aggiuntiva non sostitutiva
Della spesa degli enti locali
Questa è la stessa Italia nella quale un anno fa
Lasciamo stare in merito il Presidente del Consiglio è andato girando per l'Italia
Patto con le regioni patto con i comuni e allora
Voglio essere ipercritico
Nella storia del meridionalismo degradato sia clientelismo
Ci può essere
Per dare ragione a Galli della Loggia
Il Pacchetto Colombo Mancini il quinto centro siderurgico
Ma la frittura di pesce non si era mai arrivati
E allora qual è il dramma
I dati
Che ha già fornito Piero
Sono
Abbastanza completi
Io credo che la questione meridionale intesa nel senso classico
Era stata se non risolta quasi risolta
Si è abbattuta poi un altro tipo di questione quella regionale
E allora proprio in previsione di questi appuntamenti
Compiere abbiamo avuto uno
Venerdì scorso
Ne avremo ancora
Io ho trovato un bellissimo articolo per i dati che da che si integrano molto bene con quelli di Craveri te l'ho promesso
Fubini sul nove aprile
Il nove aprile Rick sul Corriere della Sera di quest'anno
Sono dati che Fubini attinge
A Eurostat
La statistica dell'Europa
Sette
Stimando il reddito per abitante in proporzione al costo della vita
Il Mezzogiorno viaggia oggi
Due mila e diciotto
A livello della Lettonia
Più indietro della Lituania
Più indietro dell'Ungheria
Se si fa il confronto
Con i dati Svimez
Di venti trent'anni fa
Stavamo nettamente
Più avanti
Non solo non per me che non sono undici tra l'omologo io ho trovato anche impressionante
Il dato che fu Dini ci porta dottor addirittura umiliante
Quattro orbitanti del Sud su dieci
Non avrebbero mai usato
Internet
Questo e un dato terribile perché siamo più indietro
Di buoni pezzi della Romania
E nettamente più indietro
Di più della metà della Grecia
Allora è chiaro che in questa situazione
Nessun tipo di reddito di cittadinanza
Comunque dissimulato etichettato
Nessun clientelismo comunque motivato
Può correggere il quadro di questi dati
L'impresa
E di lungo lunghissimo periodo
Ma per tornare a lungo lunghissimo periodo
Mi permetto d'inserirmi anche io con discrezione nella storia tracciata
Da Piero
Nel due mila undici sette anni fa
Cento cinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
C'era stato un bel discorso
Alle Camere
Dell'allora capo dello Stato Giorgio dopo Rita
In quale
Antico
Esponente di meridionalismo gramsciano
E aveva avuto l'orgoglio di cambiare idea
Cito Rosario Romeo e dal punto di vista della storia raccontata da Piero con tutto l'affetto per pop-up Galassi da De Caprariis cosa c'era il personaggio chiave era lo sente Romeo perché il Risorgimento al capitalismo cioè le bastonate
Alle idea gramsciana di Risorgimento
Sono degli articoli in altre sud che poi Romeo raccogliere nel volume laterizia allora c'era la Napoli questo ricordo dell'Unità d'Italia
è una Napoli ben lontana dai tempi che poi portarono a un sindaco completamente diverso il sindaco è una persona civilissima
La Russo Jervolino
Il relatore appunto Galasso l'altro relatore persona anche gli civilissima il Presidente della Svimez Adriano Giannola
Sulle sedie
Studiamo un volantino
In cui c'era scritto
Il Risorgimento confisca sta dualistica dei piemontesi a danno della società civile meglio molto meglio il brigantaggio da
Ed è un volantino curato dal movimento neo borbonico solo che la citazione
Era dell'ordine nuovo dinamici
Mi fermo qui perché non dobbiamo poi per ragioni episodi che
Forzare le cose eccetera eccetera pensa il nostro Massimo dispetto umane però il punto è proprio questo
Ci fu
Negli anni cinquanta
Una relazione
All'Anticristo reggimenti Isma'
Non solo quello borbonico ma anche a quello gramsciano quella mattina Galasso
Personaggi umanamente difficile rimase molto colpito molto incuriosito da questo volantino allora
Molto amabilmente mi disse
Interno poi per noi allora
Il bersaglio ammessi era di comunisti il comune no ma quello che ha detto Piero
E poi
E questo forse
O integrare le considerazioni di Dio perché
Il luogo strategico fu Istituto Italiano di Studi storici dove Galasso non è arrivato ancora arriva dopo degli anni Cinquanta c'era già De Caprariis c'era l'impone perché questi giovani che fanno amicizia fra di loro non comunisti
Stanno sotto la direzione di Federico Chabod
E vanno a un funerale significativo quello di Adolfo Omodeo il mancato
E lei il governo De Gasperi è rappresentato da un oratore che affascina questi giovani
Ugo la Malfa
Non a caso
Socio fondatore stimolatore
Della nascita
Di nord e sud
E allora
Poi cala s'era fatto così peso dalla malinconia dei ricordi di questo volantino questo volantino è una cosa
Agghiacciante non dico peggio del video di Mentana due due mesi fa
Però dava un senso
Di
Fallimento complessivo di tutto e di tutti ma siccome non si può mai trasmette
Della propria storia la storia del proprio Paese un'idea
Fallimentare
A me ha fatto piacere che dopo Fubini non me lo sarei aspettato
C'era sei giorni fa
Un articolo di Giulio Tremonti
Ma l'Italia non è duale
Nonostante le mie previsioni
L'articolo di Tremonti patologo
Era molto civile
Diceva
Che ci sia una dimensione drammatica
Dei problemi che oggi si presentano dalle migrazioni
Alla marcia trionfale
Della macchina ruba lavoro antico tema tremontiano da Corriere della Sera
E
Tremonti
Non si unisce non concede nulla
Alle volgarità
Dell'analisi di geografia politica ed elettorale dei risultati
Ebbene analizzare bene i risultati ma non parliamo di risultati elettorali sconcertanti è stato uno Tsunami è perfetto all'attacco
Di Fubini
Il risultato dei Cinquestelle
Che è tutto siciliana campana voglio va be quello che ha detto Gaetano Quagliariello
Più
Che è un risultato elettorale
è
Un rifiuto
Di qualsiasi sistema costituzionale
è
Il peggio del peggio di una volgarità dell'interpretazione gramsciana
Fino alla società civile abbasso lo Stato
E questo è riaffiorato anche dopo le elezioni
Anche sui giornali sui migliori giornali si sente dire che le elezioni anticipate ritardate quello che sia
Sono un appuntamento non dello Stato
Della società civile cioè si sputa in faccia alla memoria
Di Giustino Fortunato
Il quale
Certo punto Piero la conosceva meglio di me
C'è una sua bellissima lettera a Benedetto Croce Fortunato sentiva drammaticamente il problema
Del brigantaggio meridionale perché nella sua famiglia allora Giotto mondo disarmato Bernadette Bonomi verrebbero già voglio mettere a studiare questo problema qui cose eccetera
E
Cronica amabilmente avrebbero capito benissimo
Rifugiate in una specie di Vandea
No non venne eletto lo avete capito niente quale manda via
Non esiste la questione meridionale per me
E il miracolo dello Stato nazionale
Che bisogna comunque
Preservare
E allora vediamo
Questi ultimi hanno io credo che i governi di Letta e di Renzi
Abbiamo anche avuto
Dei meriti
Non da tutti ritorno utili io all'opposizione di questi governi
Però hanno guardato al Mezzogiorno d'Italia
Con la stessa volgarità
Localistica che si prospetta davanti a me
Stamattina il presidente della Svimez Adriano Giannola
Un amico che credo che abbia votato per il Pd
E poi e ha detto
Ma Renzi a Gentiloni hanno fatto un programma sul Mezzogiorno pazzesco tutto l'inseguimento
Dei patti territoriali e tutto aperto che cosa
Allora forse mento delle Autonomie
Quello che le regioni settentrionali
Leghisti che a mente con la scusa del referendum hanno avuto promesse un gentile omaggio
Darei USA
Da Gentiloni
Non dà dei vincenti che proverò ma insomma alzato pallore etico che doveva fare
Ma nessuna catastrofe si vollero alle auto salse al sempre più autonomia
Del nord
Si aggiungesse il sempre più autonomia
Del sud rispetto al nord
Sarebbe la definitiva dissoluzione di ogni sentimento di unità nazionale e m'ha fatto piacere che stamattina all'astinenza molti abbiano parlato
No mi dispiace per il programma del PD noi siamo indipendenti se avremo con rapporti cosa eccetera eccetera
Per voi
La legge Tremonti addirittura la legge Calderoli del federalismo fiscale cosa che non funziona perché l'abolizione dell'IRAP ma noi ci adattiamo a quello almeno i livelli di assistenza a livello di cose allora
Da questo punto di vista
Io mi permetterei di fare
Una considerazione
Di questo tipo
Nuova geografia elettorale e quindi la nuova composizione del Parlamento
Una questione meridionale la propone drammaticamente aggressivamente eccetera eccetera
Purtroppo e lontanissima
Da quella che nacque cento anni fa
E a me non piace la retorica non ne voglio fare però
Il barone Franchetti nel diciassette dopo Caporetto
Si uccise
Perché beh la sensazione che l'Italia risorgimentale avesse perso fosse
Cancellato
Ecco
Allora si giudicava
In un in un miserabile la continuità
Con lo Stato liberale scaturito dal Risorgimento
Oggi
La signora
Se ne prescinde
Stiamo attenti è troppo semplice ricondurre all'ignoranza e all'incompetenza
Forze politiche che hanno
Una natura di aggressività
Come quelle
In maggioranza
E di cui bisogna comunque rispettare
I diritti di maggioranza
Quanto meno lo dovesse non rispetteranno altri diritti di minoranza
E che poi nella questione meridionale c'è stata anche una parentesi
Vent'anni di fascismo
Lungo i quali
Con qualche spocchia il fascismo giusta non ballata di mezzogiorno rosa può parlare
Non gioca all'Italia
E devo dire da questo punto di vista mi ha fatto piacere che l'intervento di Piero Craveri sia incentrato soprattutto sull'Italia degasperiana La Malfa ci ama e cose furono
Nella prima stagione repubblicana troppo in cui gli uomini
Con la politica dell'intervento straordinario erano uomini che avevano l'autorevolezza
Di accettare ma non piegarsi
Ai richiami liberisti si di una Inaudi
E poi bisogna non essere onesti
Facciamo tutto noi in autismo del caso
Alla polemica di Einaudi non era contro l'intervento straordinario perché spesa pubblica
Era contro l'insofferenza
Ai tempi lunghi e i meridionalisti con grande dispetto dicevano residente a Nagano siamo insofferenti ai tempi lunghi in quanto lunghi rispetto a quelli brevissimi
Dell'emigrazione
E allora per concludere
Con
Un riferimento meno amaro di quelli che si potevano dedurre dall'intervento di Piero
Ma molto amaro ma molto bello che lui ha evocato Rocco e i suoi fratelli
Non c'è c'è forse ce la cultura gramsciana ce l'estetismo filo comunista di Visconti tutto quello che volete
Ma il finale di quel film è bello
Perché ottimistico il fratello più giovane CIO
Che entra come operaio all'Alfa e via dicendo e quindi si dischiude
A prescindere da tutto un sentimento
Dell'Italia unita
Sconfitto cancellato
Umiliato
Dalla democratica consultazione
Elettorale di due mesi fa
Da allora rappresentanza politica
Però penso oggi non meno di cent'anni fa
Irrinunciabile garanzie
Questi due interventi sono stati anche vedo
Rifilargli avrebbe Brindisi