Corrispondenza di Augusto Sainati dal 71º Festival del Cinema di Cannes

La festa sta per cominciare a canne per il settantunesimo festival del cinema che si apre stasera ma è una festa segnata da Toni tristi per la concomitanza della morte di Ermanno Olmi Palma d'Oro nel settantotto con L'albero degli zoccoli
Ed è una festa che si apre all'insegna di polemiche che hanno un tono quasi politico
Candela si fa un vanto di difendere cinema tradizionale non perché rifiuta le sperimentazioni ma perché non ammette variazioni al primato della sala cinematografica
In tempi di ibridazione dei media e dire rilocazione del cinema sui dispositivi più diversi dal cellulare all'aereo fa un certo effetto vedere escludere dal concorso i film marcati verso X
Perché non hanno una distribuzione in sala
La regola che vige da quest'anno infatti impone un passaggio in sala prima che su ogni altra piattaforma
Ma per la legge francese ciò significherebbe ritardare l'uscita in streaming di tre anni
Per questo Matrix da furti
Polemiche più politiche sono quelle legate all'assenza di due cineasti dissidenti nei loro Paesi come l'iraniano Jafar Panahi il russo Kiril essere polemico
Che pure in competizione non potranno essere a canna per il diniego delle rispettive autorità ha fatto uscire
E altre polemiche politiche suscita la presenza di Lars von Trier
Che torna ACCAM dopo che alcuni anni fa era stato dichiarato persona non grata al Festival a causa di alcune sue dichiarazioni di comprensione per Hitler
E di disprezzo verso Israele
Insomma canne prima di tutto un luogo di sedimentazione delle tensioni politiche internazionali che pure attutite lasciano segni incisivi in un programma denso di temi legati all'attualità
Altre polemiche su altri campi
Sul red carpet non si potranno fare selfie perché si ognuno dei due mila trecento spettatori di ogni prima di gala si fa un selfie l'inizio del film rischia di slittare
E polemiche più di servizio ma vivaci ha suscitato la decisione del direttore facemmo di cancellare le anteprime per la stampa
In passato di diffondere via sociale le proprie reazioni ai film qualche volta stroncando di ancor prima della proiezione di gala
Chissà come faranno i quattro mila giornalisti accreditati a vedere i film contemporaneamente alla proiezione ufficiale ma in una sala da mille posti
Infine l'Italia dopo la magra dello scorso anno senza film in concorso ma ce n'erano di ottimi nelle altre sezioni
Quest'anno il cinema italiano ritorna in forze
Duetti film in concorso entrambi di registi già vincitore del Gran Premio della giuria
Domanda di Matteo Garrone ispirato la vicenda del Canaro della Magliana
E Lazzaro che dice di Alice Rohrwacher
Nella sezione attenzione regìa Valeria Golino porta euforia e alla Cavese una si vedranno troppa grazia di Gianni Zanasi e la strada dei salmoni di Stefano Savona oltre a un corto di Marco Bellocchio
Ma forse il pezzo forte per palati esigenti potrà essere negli otto di maggio dell'ottantasette enne Godard
Celebrato da Khan anche con il manifesto ufficiale che ritrae quest'anno il bacio tra Belmondo e Anna Karina
Il bandito delle undici del grande ciao
Da Cannes per radio radicale Augusto Sainati