Interviste a margine della cerimonia celebrata in occasione della ricorrenza della resistenza di Rom, Sinti e Caminanti, avvenuta nello Zigeunerlager di Auschwitz il 16 maggio 1944

Radio radicale ci occupiamo di rom in particolare di quello di di cui non si parla cioè dello sterminio dei Röhm da parte dei nazisti sterminio che ha visto iron seguire la tragica conta dei morti
Proprio lo sterminio più conosciuto quello degli ebrei la Shoah e anche lo sterminio dei rom ha un nome preciso che quello dei porrà ai mosse e e questo sterminio viene ricordato in un'iniziativa che meritorie meriti egualmente lunare l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio
Ha preso e in particolare per decisione del suo direttore Luigi Manconi che abbiamo accanto a noi
Buonasera Manconi buona sera lei a tutti gli ascoltatori di Radio Radicale
Allora noi siamo in questo momento a Isernia nella sera del quindici di maggio che prepara una giornata del sedici in cui verrà ha fatto si può dire così un pellegrinaggio sui luoghi dell'internamento dei rom
Nel nostro Paese ci può spiegare di più
Sì il sedici maggio del mille novecentoquarantaquattro all'interno della di real Rizzo vi fu una manifestazione di resistenza attiva da parte dei Rom e dei Sinti lì reclusi contro i guardiani dei militari nazisti che si accingevano a fare l'ultimo rastrellamento che avrebbe portato alla strage
Di quanti li in quel campo erano internati
Vi fu appunto una dura resistenza
Che indusse il responsabile del campo al non operare in quella circostanza il loro Progetto quindi questo fu rinviato di mesi fino a quando nell'agosto successivo
La sessione dei militari nazisti porto all'uccisione di circa tre mila tra rom e sinti che si trovavano in quel campo
Complessivamente ecco il dato fondamentale nella gamma resisti furono uccisi tre quattrocento e i cinquecento mila individui di nazionalità rom estinto
E un numero impressionante
Fa parte di quella zona
Dopo vara dove si ritrovano
Numerosi gruppi vittime dello sterminio
Per cui nulla o quasi nulla si sa va ricordato infatti che nei lager nazisti furono uccisi migliaia e migliaia di omosessuali
Furono decisi migliaia e migliaia di socialisti comunisti e massoni furono decisi molti testimoni di Geova
E furono uccisi tanti circa quaranta mila militari italiani
La potenza Hubble norme del numero delle vittime ebree quegli oltre sei milioni di persone trucidate in qualche modo mette in ombra gli altri gruppi che hanno subito la stessa sorte in qualche misura fattale tutte le stragi
Finiscono con la occultare alcuni dettagli che dettagli non sono perché poi riguardano la sofferenza di migliaia di esseri umani
Questo rende ancora più importante questa manifestazione
Per due ragioni perché per la prima volta in Italia c'è un'iniziativa pubblica che vede protagonisti
E promotori attenzione protagoniste promotori tra Roma e sinti che per la prima volta si recano in corteo davanti alla lapide che ricorda appunto un centro di detenzione nel paese di Agnone
E in quel centro oltre a oppositori politici furono appunto internati Rom e Sinti ma questo di Agnone
è solo una delle decine e decine
Di campi di detenzione che in quegli anni successive al mille novecentoquaranta si diffuso in tutta la penisola dicevo c'è una seconda ragione e a me sembra altrettanto importante di questa manifestazione di questa iniziativa che si articola in due giorni
è parte importante proprio l'Unione delle comunità ebraiche italiane che patrocina
Questa
Attività e che Attraverso la presidente
Disegni ha inviato un messaggio molto importante così come ha inviato un messaggio molto importante la presidente dell'associazione nazionale partigiani d'Italia che domani appunto leggeremo
Ecco una cosa che abbiamo verificato già nel viaggio da Roma a Isernia appunto domani ci trasferiremo a mi ore per fare questo
Questo chiamiamolo pellegrinaggio no sui luoghi
Che hanno visto punto internati nome che alcuni dei partecipanti sono direttamente stati coinvolti da questa storia alcuni partecipanti rom sinti avuto parenti che sono stati internati e quindi hanno proprio nella loro storia
Questi sono questa situazione così drammatica quello che le voglio chiedere e questo come mai secondo lei anch'che alla luce di quanto avviene nell'attualità verde rispetto alle politiche che vengono fatte
Insomma in ostilità ai Rom questa parte della storia italiana avviene così misconosciuta
E giusto intanto sottolineare quello che lei ha notato sono decine i familiari di vittima del di vittime dello sterminio o di sopravvissuti allo sterminio
Di persone prigioniere in Germania e di persone prigioniere in Italia quindi è la memoria che si riproduce grazie al cielo che si perpetua Traverso
Figure fisiche i corpi
I pensieri e i ricordi
Le sofferenze che di padre in figlio hanno segnato la storia di queste popolazioni ma la domanda che lei pone cruciale quella dirittura fondamentale ma è una domanda
Che si morde la coda
Cosa voglio dire voglio dire che l'oblio nel quale sono caduti
Quelle quattrocento cinquanta cinquecento mila vittime
Del genocidio di Rom e Sinti a opera del nazismo quell'oblio
Contribuisce
Nell'opinione pubblica a
Considerare Rom e Sinti come una minoranza ai margini della società
Cioè
Il rom e sinti appaiono o senza storia oppure schiacciati tutti
è interamente su una storia di marginalità
Segno di criminalità
In questa storia ha costruito un costruita da Arpe fatta di pregiudizi e di isteria o tipi
Non può esserci spazio per quella condizione Cusin dignitosa e aggiungono resistenze
Resistente di vittime della più grande tragedia del Novecento ciò è sei rom e sinti hanno dovuto pagare un tributo così alto così pesante così sanguinoso alla storia del nazismo
è è un range risulta difficile poi operare nei loro confronti l'ostracismo operare nei loro confronti la discriminazione l'espulsione della vita sociale
Perché a quel punto la loro condizione di vittime e anche di combattenti per la libertà
Distrugge gli stereotipi comunque li mette in crisi il comunque li rende non così facilmente applicabili ma allo stesso tempo ecco dove il pregiudizio si morde la coda
Ed è vero che proprio il pregiudizio è quello che impedisce di vedere la storia dolorosa
E la cancellazione della storia del rosa del rimessi in dei rom ed sinti
Impedisce di accoglierli come parte vive del vivi della società nazionale anche quando sono come nella maggioranza dei casi cittadini italiani a pieno titolo
Ecco un'altra questione che riporta all'attualità e che abbiamo verificato in questo breve viaggio con presenta un'intervista molto interessante che proporremo non si ascoltatori come nella questione dei campi nomadi sia la questione
Complessa no nel senso che mentre la strategia europee poi nazionale italiana propone il superamento dei campi rom
Ci sono però dei sinti soprattutto sinti del nord dell'Italia che invece e preferirebbero rimanere in dei campi però lì c'è poi la distinzione tra i campi come scelta diciamo di vita
Diverso da rispetto alla sedentarietà
Normale e invece quello che il campo nomadi come scelta imposta ai rom di un tipo di vita che magari non corrisponde nemmeno a quella che era
L'origine sappiamo che in Romania nell'ex Jugoslavia avevano casa invece qui adesso sono costretti a vivere nei campi nomadi
è vero che il discorso Complesso ed esige
Ragionamenti sottili
E tuttavia io dico di aver una posizione abbastanza netta questa posizione abbastanza netta parte da un assunto per me non superabile
I campi nomadi sono un fattore di esclusione ovvero di ghetti disaffezione e Allo stesso tempo sono un incentivo all'auto ghettizzazione
I campi nomadi sono un bersaglio privilegiato e un nemico immediatamente identificabile dell'ostilità dei cittadini residenti ma non solo questo i campi nomadi alimentano
Forme di auto esclusione di separatezza di creazione di Poteri nei terreni agli stessi campi che spesso sono Poteri malavitosi se non criminali
Quindi per me l'obiettivo del supera mento non è discutibile
Detto questo si può anche lavorare più di fine
Ma anche qui intanto partiamo da una posizione chiara i campi nomadi come sono strutturati oggi sono tutti solo sottolineo tutti da eliminare non sono campi nomadi
Come loro la loro la loro definizione induce a pensare ciò appunto aggregazione di persone che rifiutano la vita sedentaria sono enormi aggreganti
Di miseria e di pericolo
E dunque se noi vogliamo considerare la volontà di un certo numero di Rom e Sinti
Di vivere per esempio nelle roulotte
Tutto ciò assolutamente accettabile
Si parla di aree attrezzate ad esempio ma certamente non di aree attrezzate per trecento
Individui per cento famiglie perché questo fatalmente crea situazioni non gestibili
Dove il degrado pressoché garantito la marginalità e l'insidia più frequente
Allora come lei diceva una parte significativa di Roma e sinti
Non sono nomadi
L'esempio di quelli dell'ex Jugoslavia che viveva in abitazioni stabili in case vere e proprie
è un esempio che conosciamo in tutte dei Paesi del mondo dove ci sono queste popolazioni può e non c'è dubbio che una parte di essi preferisce un altro tipo di stili di vita
Ma a quell'altro tipo di stile di vita nona alcuna parentela come con i campi nomadi come oggi sono strutturati in tutta Italia
L'ultima domanda Rispetto invece alla situazione politica la volontà politica
In questi anni appunto formalmente si è deciso per una strategia di inclusione che prevede appunto superamento dei campi rom è così però di fatto questa strategia sembra essersi in gran parte arenata
Sì ma più creare natante
Sembra sottintende punti è che sia iniziata che ci sia stato un movimento poi bloccato c'è stata soprattutto inerzia questo non ha impedito che in alcune città in città grandi anche si siano attuate strategie più intelligenti più razionali così come magari in città molto piccole
Io cito talvolta all'esempio di Alghero dove il numero di Roma era limitato ma dove tutte le famiglie hanno trovato una sistemazione in alloggi diciamo così per intenderci normali
Poi penso all'attività fatta in grandi città come Torino e Milano pur tra mille polemiche e mille dissensi però lì si è lavorato questo il punto in altre città la stragrande maggioranza non si è tentato assolutamente nulla ma proprio nulla
Ma
Quello che a me sembra importante dire
Esattamente ciò che rivela l'iniziativa che stiamo facendo
Oggi quindici appunto a Roma abbiamo fatto un'iniziativa che prevedeva un monologo di Ascanio Celestini diciamo una lezione di storia del porrà ai mossi
Che significa di grande divora mentre che ricorda appunto la data del sedici maggio
Una lezione di storia che proprio metteva in primo piano l biografie
Dico EIRE Rom e Sinti che hanno conosciuto direttamente sulla propria pelle l'orrore della persecuzione dei campi di concentramento domani ad Agnone dove uno di questi campi
è stato attivo per alcuni anni faremo questa manifestazione che ha anche garantito un coinvolgimento delle autorità locali e della scuola
Dei suoi insegnanti di sue a lunghi qual è il significato di tutto ciò intanto quello di appunto strappare all'oblio questa parte di storia così significativa e così corpulenta perché se non restituì armo
Ai rom e sinti questa parte di storia ancora più difficile sarà la loro possibilità di il sedimento nella vita sociale
Ma soprattutto questa manifestazione rivela come c'è una parte molto importante io Rom e Sinti
Che pur non è non rinunciando al proprio stile di vita quando questo stile di vita è compatibile ovvia mente con la Costituzione italiana
Come irregolare menti municipali o con le leggi statali
Non si chiede al presidente c'era lo cultura al loro linguaggio così come non è stato chiesto
Ai cittadini lombardi di rinunciare al loro dialetto
E da altra parte
Queste presenze che sono così numerose alla manifestazione
Del giorno sedici rivela come all'interno di queste popolazioni si sta formando una leadership
Cioè c'è una parte significativa
Delle componenti e rappresentative di queste comunità che giova ricordarlo complessivamente non arrivano alle duecento mila unità una capacità di dare rappresentanza a a quelle stesse comunità di entrare in rapporto con gli altri gruppi sociali e gli altri gruppi etnici
Di marginale un loro futuro di avere un rapporto con l'apoliticità
Quindi quelli di cui e che saranno i protagonisti di questa manifestazione sì forse le élite ma ogni élite si basa su una relazione con un gruppo di appartenenza che ha una sua base materiale la sua consistenza sociale quindi in queste iniziative si sperimenta anche alla capacità delle comunità Rom e Sinti dissetare all'interno dell'ordinamento italiano
Quindi vedendo riconosciuti i diritti che rivendicano e allo stesso tempo ubbidendo ai dosi di che li riguardano ecco
Questo forse aiuterà un certo numero di italiani al sottrarsi al lo stereo tipo per cui rom e sinti sono sostanzialmente criminali o o appunto parti cronicamente deficitarie della società esseri inutili per natura spessa o devianti o criminali
Ringraziamo il direttore del Lunar Luigi Manconi grazie a voi agli ascoltatori di radio radicale
Radio radicale e il quindici di maggio siamo in direzione di Agnola une insieme su un un pullman che ha organizzato Lunar l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali tra presidenza del Consiglio per ricordare il la deportazione dei Rom e Sinti
In Italia infatti ci stiamo dirigendo verso Agnone luogo di detenzione
Durante la seconda guerra mondiale dei rom e sinti italiani e su questo pool ma anche se la prediligendo verso il Molise abbiamo accanto a noi
Uno dei parenti il figlio di alcuna di un deportato se e anche di altri della sua famiglia Sergio Alda Rass che è intervenuto anche nella inaugurazione di questo evento a largo Chigi
Nella sala monumentale della presidenza del Consiglio per appunto raccontare a agli astanti che cosa ha significato
La la deportazione dei rom e allora io saggio vorrei che tuttora contarsi radio radicale un po'la innanzitutto che ti presenta assist ci spiegassi
è un po'la tua
Origine come
Dove vivi che cosa significa essere estinto per te
Io diciamo sono un finto
Figlio di sinti
Abbiamo semplificato il mondo sono sempre viaggiato abbiamo lavorato anche col io lavora o con le giostre mio padre mi ha segnato avere se lo spettacolo degli anziani ho lavorato sempre come spettacolo degli altri ci siamo dati da fare noi distanza si lavorava di più a monte
D'inverno si intitola in Toscana
Nostra vita era quella dal tanti tanti anni fine che poi dopo lavoro non andava più ci hanno proposto di mettersi nel campo nomadi io sono a Prato
A fine preferenze è stato Luca Bonomi vivi con la mia famiglia o sette figlioli
Con mi posti così forti distratto
Insomma niente questa è la mia vita no di oggi
Niente sono contento che hanno organizzato questo fatto di anione del capo concentramento dove sono stati mio padre
Io nonno nei giudizi dove hanno potuto hanno passato tre anni di sofferenza di fame
Di piloti
Di tutto e di più di tante cose dopo io era un bambino che che me la raccontavano e posso dire questo c'era mio nonno
Che la fame che era partito aveva detto nella sua vita ha detto mai più io
Partirò la fame e nella mia tasca ci deve essere sempre panni
Io di da piccolo andavo cerca una tasca perché c'è un muro rubare i soldi
Trovavo il pane senta il pane aveva in tasca l'ha giurato da tali oneri
Da quando era nel campo decentramento pensa la fame la patito io mi ricordo che dopo son cresciuto son diventato grande io ho trovato sempre quando la sua casa da giurato quel tempo lì è già la fame che hanno patito
Ecco la memoria di tutto questo delle leggi fasciste del
De internamento dei Rom e Sinti
Tu l'hai avuta Sempre Tiezzi è stato raccontato quando eri già da quando eri bambino oppure lei scoperto più tardi no no io da piccolino c'era mio zio che quasi tutti del serial conta o del tutto fatti di fatto dalla del patimento Cano partito
In quel luogo lì
Però tu è la prima volta che vai ad Agnone io suo mandato si al Mago tolta partendo proprio neanche che direzione c'era Lione
Abbiamo cala Campobasso manda non si è mai passato per la mente di andare però questo giorno ricordi dico cioè cento che è un qualcosa che vado a vedere un luogo dove i miei vecchi sosta tiri e dovevano partito
E per me la gestazione andare a vedere
Ecco questa questo fatto questo questa grande tragedia che iron chiamano il porrà in Moss
Diciamo un una tragedia che si può dire che è dimenticata che per esempio nella memoria di quello che è successo durante la seconda guerra mondiale due lo sterminio dei nazisti non è ricordato abbastanza
Tu ritieni che la popolazione italiana abbia coscienza di quello che successe allora comma
Io dico che c'era una parte che come voi
Ne prendete conto di questo
E difatti si vede che state operando in questo perché avete compreso che hanno fatto molto male per noi
Ricordiamolo che i rom dopo gli ebrei sono diciamo l'etnia che ha avuto più morti circa si parla di mezzo milione di morti a Roma durante lo sterminio nazista tesi diciamo siamo stati proprio Chanur di distruggere
Ci voleva distruggere ma non è finita qui siamo ancora va al punto sono ancora così
Cioè quindi tu vedi sulla base anche di questa non conoscenza la il continuare il voler continuare a perseguitare i rom in questo in questo Paese per esempio comunque in genere in Occidente
Anche con le leggi vengono contro di noi
Anche con le leggi oggi
Beh che nasce i governi governi non ci voglio riconoscere vogliono crearsi diretto Alice la libertà di vivere come noi vogliamo voglio fare si vive nelle case che noi siamo nati liberi diciamo voluto vogliamo deve essere di liberi vivere la nostra libertà
Ecco però diciamo ci sono due questioni c'è una questione della memoria e l'abbiamo detto che non viene ricordata e però c'è anche una questione dell'attualità nell'attualità ovviamente le polemiche contro i rom derivano dalla un certo tasso di marginalità di devianza nonché e quindi di atti perché implicano la sicurezza degli altri cittadini cioè avviene molto impostata insomma la politica contro i rom su questa base su questo tu che puoi dire
Dico non non non è giusto quello che ci viene ha fatto diciamo al non da tutti ma c'è una parte noti come questo problema che viene segnalato della sicurezza che mettono in pericolo per esempio alcuni campi rom in giro per il nostro Paese intorno i quartieri e cioè per questo che è un problema reale secondo giorno questo un palmo reale perché è già successo
è già successo di poter colpire distinti antirom io te lo dicevo che ha la giustificazione per le politiche restrittive e che si è si dice che i rom
Per esempio compiono atti illegali eccetera questa cosa secondo te ha un fondamento
Ma secondo me di di di non c'è nessun dice
Il il bene e il male esiste da per tutti non è solamente dei sinti o di erompe o mai cioè i i segniamo vedere chi ha fatto di più errori
Siamo stati nei siti dei rom l'ha fatto i popoli no noi dobbiamo ricordare i fatti popolo romeno unico popolo che non ha mai dichiarato guerra nessuno nessuno e neanche i siti
Loro vengono per se stessi non voglio fare guerre creare non hanno mai avuto l'esercito dello Stato Ghiselli al figlio queste Orlandi a popolo che espone soprattutto al mondo ma non sembra semmai creato un un popolo di guerra
Perché vogliono la pace
A Moro alla pace a molle piantiamo nei giardini a mo'di fiori
Amo le ARPA
Questo sono uscito ecco tu hai detto divino un campo nomadi e però ci sono campi nomadi come per esempio alcuni campi che so che ci sono al nord per sinti in cui Visintin vivono anche abbastanza bene poi però ci sono campi nomadi come quelli per esempio
A Roma della capitale in cui in realtà sono come dire delle baraccopoli sono un po'come in tanti per posti del mondo sono baraccopoli fisici sono baraccopoli
Pure a Roma solo che in queste baraccopoli in particolare sono abitate da Roma quindi vengono definiti campi nomadi e e questo però è un problema cioè
Il confondere la scelta libera di vivere in un campo e invece l'essere costretti a vivere una baraccopoli
Io dico ti dico questo
Io il campo che e ho io il Comune mi fa i complimenti
Perché lo tengo preciso prefetto di Stato l'erba LIPU non c'è una carta in giro non c'è mucchi di modifiche non esiste perché ci voglio vivere bene
Questo la cosa più bella quelli che magari agiscono in quel modo vivono male perché non si può vivere con la notizia
Quello color citato di persona prendi io ero nella mia casa con dei figli tengono rettitudine di pulizia
è e il comune ne è contento di me
Fa le copie mente intanto vengono vedere perfetto
E poi molti campi invece dove la situazione
Appunto quella di una baraccopoli molto molto spesso c'è il problema dell'istruzione c'è il problema della difficoltà Novo avvengono sempre spinti più all'atto delle città fuori recita quindi c'è un problema
In cui per questo molti strategia insomma europea anche nazionali si propongono la fuoriuscita dai campi no
E però esperta sembra che le persone devono essere libere dice non librari diritto scegliere dice ma non puoi chiedere rimanere dentro
L'esame esatto esatto certo diviene del resto è una persona ma anche se è un finto che si loro ma è giusto vivere deprezzamento e quindi pre per questo sei d'accordo con la strategia di fuoriuscita dai campi
No io dico che quelli che vogliono un campo che che mantengono la pulizia sì una pulizia cioè tu dici si deve e si può vivere in un campo per scelta se no è giusto dopo la legge pieno un problema
Crea il tuo problema se
Cioè io non voglio dire niente male di nessuno no ma il problema è anche che il nel
Diciamo nella situazione di questi ultimi anni non si sono create le possibilità per io composti Intini volessero andare in nelle case di avere questa possibilità invece sono stati costretti a restare lì
Sì sì quello vero dal c'è a ricercatori e di soldi
Reperire rompa il proprio mettere meglio ma c'è stato un problema penso che lo sai no si ci sono stati anche richiesta di Murphy capitale ho capito allora qui non ha più colpe Stella romani o il sintomo ecco perché si son messi in mezzo il follicolo spendere per per Velletri ha posto all'avvocato lo fa sparire
Tornando a appunto questa celebrazione ad Agnone
Appunto siamo dirigendo c'è adesso verso questa celebrazione
Cosa ti aspetti in particolare ma sono un po'molto sono molto moderato di questo perché entro in un luogo dove mio nonno mio padre Mizzi
Erano in quel luogo hanno sofferto
Sono molte auto di andar vedere questo questo luogo
Veramente sono interessate
Grazie a Sergio la lo vedremo insieme grazie
Sedici maggio in direzione di Agnone dove ci sarà questa mattina un perlinato sui luoghi della memoria dell'internamento dei rom e sinti italiani
Siamo nell'appunto direzione di Agnone e e abbiamo accanto a noi due partecipanti acquisì diamo innanzitutto di presentarsi Brad dieci Giuliano mia madre era nei campi concentramenti
Poi i
La sua diretta dopo che lei chi imboccano dentro lì non sapevo cosa fare
Quando sono di tutti gli americani poi cosa ha fatto è andato via è fuggito dalla paura
Non sapeva era come taglia di cappelli tutti ero distrutto dalla vita quella che mi raccontava mia madre
Ha visto cose proprio non sono neanche da la pensare
Cioè poi raccontare qualcuno qualche testimonianza
Testimonianze poche lo so che c'è un non c'eravamo dei cavalli che i tedeschi ci hanno presi abitava
I giravamo il mondo se adesso non so il PAI dove la perché io ero piccolino sui giravamo e lusinga sì
Loro erano compatti sono infinite descrive un tempo che Brito agli ci sono hanno presi
Mio poi ci vai a vedere per i cavalli se te li danno questo andava lì tedeschi non vogliono con nuovo è ancora considerato morto il tedesco si è incrociato non non nasce tanto e via andato in calce congiuntamente
Così come il contatore
Che ed è la prima volta che tuo visite in campo di internamento l'esatto sì sì
Troppo troppo pesante quello
Si vede
Cosa è successo che un bambino cosa Lemmon meno glissa era un campi ci però non sapevamo però adesso credo che era suo non proprio
Cose brutte
Ecco invece la tua vita di tu sei un sintomo esatto di dove Milano quindi alla prima
Rossano una diciamo Milano non sono non lei c'abbiamo un campo che dato il comune siamo lì quasi Quindici anni no quindic'anni fisso di avvenivano scuola
Mie figlie vano lavorare conica cioè così ha fatto un assegno famiglia otto figli
E tutte e tre hanno preso calci
Perché spieghiamo ai nostri ascoltatori che non conoscono cosa significa che anziché Jaca giocoliere non so in tagliano ecco Pagliano noi rom non lottare
Allora vedevano un signora non non va bene meglio un Caio che va a lavorare mi porta a casa da mangiare mi sto bene con le famiglie perché o a un nomade in futuro ciò non c'ha niente lavoro anche se c'è non ce lo danno basta fare il nome e nomade bastano ce l'hanno però Fede contro devono prima conoscere dopo lo dare una fiducia perché ho visto le mie figlie che non lusinghiere
E per il padrone di tutto casa mia Macomer tools e qua sì
Pervenuta li ha fatto lo scolo o parrucchiera
Tanti anni faceva come ci dice
Discinte esclusi dice a scuola scuola e Predoi ha detto quando finisci la scuola l'iniqua che prendo io lavoro e adesso del capo del del uscita ma del parrucchiere per lei c'ha le chiavi e responsabile tutto lei una zingara che è uno dei colorificio come mai
Oppure così
Noi diciamo proprio mensili basta il nome e temono tutti greci non è vero pone vero assolutamente bisogna conoscerli non tutti uguali certo niente italiano di tutto uguale c'è quello bello circolo tutti i Paesi c'è l'indiano c'è cinese bene da persone così
Nel cuore e quello che dice quello bravo quello cattivo così e così è un asilo non basta avere un nome di nomade e basta definito lui ha finito decise lo conosci ci davano fiducia di più di suoi figli
Grazie allora se se invece sentiamo toni se non sbaglio sì esatto io sono torni Deragna
Faccio parte del gruppo rom Rovatti rom venuti in Italia da nella seconda guerra mondiale diciamo intorno agli anni Quaranta riguarda proprio la situazione che hanno raccontato ieri a Roma
Dell'ottanta famiglie deportate dall'Istria a Livorno da Livorno in Sardegna e da lì poi le nostre famiglie sono rimaste in Italia
Ecco libri guardo alla memoria appunto del porrà in mosse
Che che rapporto c'hai con questa memoria
Beh un rapporto abbastanza forte nel senso che tanti dei miei familiari come zia Wilma erano all'interno di un campo di concentramento
Molti erano all'interno di Tampico di concentramento italiani non di sterminio ma molti sono finiti nei camini di Auschwitz e quindi è una cosa molto molto terribile fortunatamente siamo nati in quest'epoca
Erano come uscito noi distrutto noi sulla nostra pelle questi momenti ma tramite i racconti dei nostri anziani racconti di mio nonno di mia nonna
Che hanno vissuto in toto queste situazioni
Era
Il poco
Come dire non c'è una parola per poterlo descrivere una cosa terribile assolutamente anche in rete la prima volta che visiti in un non luogo d'internamento sì anche per me è la prima volta
Tu dicevi va be noi diamo tempi più almeno drammatici di quelli però ancora i problemi ci sono per i rom e sinti
Beh sia esso ieri tentavano dovendo hanno tentato di terminal C proprio facendoci fuori diciamola così
E c'è oggi ci tentano discriminarli ci culturalmente che è una cosa diversa
Perché
Come dire ci sono i politici
Che dovrebbero salire al governo invece di fare i veri politici con classe politici che dovrebbero mandare avanti un paese un Paese bello un paese dell'unione europea un Paese moderno che in Italia
Vanno sono andati al governo con lo slogan ruspa mi sembra una cosa assurda ma neanche in un film offertone mimato non accadono cose del genere e purtroppo ci sono quelli che li hanno votati
Cioè al li hanno votati quelle persone che purtroppo non ce la fanno più cioè che non ha lavoro
Sono in una situazione disagiata sono arrabbiati giustamente perché è un Paese che non li aiuta l'Italia il proprio Paese con le aiuta
Salvini promette promette promette cose che per into in questi casi per queste persone andrebbero bene e l'hanno portato però come tutti i politici una volta al potere chi si è visto e rivisto grazie grazie a voi
Dichiarazioni che per
Radio radicale sedici in maggio siamo ad Agnone alla stazione la vecchia stazione dismessa
Nostro microfono Lucca bravi che ci indusse un po'come questo inizio percorse commessi articolerà insomma questo pellegrinaggio sui luoghi della memoria perché siamo qui e che cosa si sta facendo siamo ad Agnone intanto perché il sedici maggio ricorda
è ed è un'altra località Auschwitz la rivolta dei Rom e dei Sinti che resistettero al tentativo di liquidarli totalmente all'interno del campo polacco
In realtà abbiamo deciso di essere qui ad Agnone perché anche Agnone
Fu luogo di un campo di internamento riservato a zingari dal quarantenni tra il mille novecentoquaranta e mille novecentoquarantatré dalla stazione arrivarono e oggi avremmo la possibilità di ascoltare una testimonianza diretta
Una novantasette enne che ricorda perfettamente la discesa dei prigionieri Rom e Sinti allora erano la categoria zingari che arrivarono qui incardinati e indirizzati infila con i carabinieri verso la l'ex-convento San Bernardino che era il luogo del campo di internamento dove restarono in condizioni precarie soprattutto rispetto all'igiene
Per tre anni fino all'armistizio da quel momento in poi qualcuno torno verso casa qualcun'altra attraverso le montagne si unì alla lotta partigiana altre ancora vennero riarrestato in zona della Repubblica sociale italiana
E portati verso i campi di sterminio di Inter Ludwig concentramento del nazismo
Ecco è stata messa una corona questo nel primo atto precisavano vale un punto variabili che fino appunto arrivare al luogo internamento poi un incontro anche no con una c'è ci sono degli studenti abbiamo visto insomma
Un momento importante questa anche per anni una stessa penso Agnone lavora su questo tema dagli anni due mila da quando hanno scoperto le liste degli internati all'interno del proprio archivio ed è stato un momento di lavoro che è stato comuni siano le università quindi con chi fa ricerca ma soprattutto con le comunità il racconto Cagnani c'è sempre stato nelle comunità rom e sinte
E allora nel due mila tredici c'è stata l'opportunità di collaborare con le scuole con il Comune piagnone per porre una targa che ricorda i nomi delle famiglie che stavano all'interno di quel campo di internamento e quindi questa storia che era una storia tramandata oralmente all'interno delle comunità diventa storia per tutti storia italiana storia di campi di concentramento che erano all'interno del nostro Paese
C'è voluto un bel po'di tempo perché questa una rielezione azzurro finalmente
La memoria riaffiora se
Partecipano i ragazzi se entrano in contatto con i ragazzi giovani delle comunità
E se cominciamo a parlare anche delle responsabilità italiane rispetto a quello che è stato l'internamento iniziale ma poi anche la collaborazione con quello che c'è stato rispetta l'invio verso i campi di sterminio nazisti altrimenti
Non usciamo dalla restiamo ancora per una storia che serve a poco nel se non la ricolleghiamo al presente quindi non la portiamo dentro le scuole ma soprattutto dentro le comunità grazie Luca Brasi grazie a voi
Sedici ma giornata mio nella tappa fondamentale al convento di San Bernardino prestato luogo di internamento dei Rom sinti e naturalmente ad accogliere
Tutto il corteo di Rom e Sinti IMI altri partecipanti porta di Creed allora c'era il sindaco di Agnone Marco vecchio che con cui vogliamo affrontare sia la questione della memoria del passato sia come oggi la sua amministrazione rispetta questa del noia propone insomma i suoi cittadini la preservazione di questa sì è una giornata importante indipendentemente dal dal dato storico una giornata importante per ricostruire una vicenda non dimenticata ma completamente annullata
è stato anche ribadito nei diversi discorsi che sono stati affrontati l'eccidio dei Rom e dei Sinti è un passaggio saltato
Nella anche nel nello studio della storia della storia recente e quelli che il passaggio spagnoli dei dei servire per ricostruire
E per riportare alla luce quello che è stato poi un dato di fatto tristissimo storico quindi amministrazioni si pone come come supporto come aiuto proprio per questo per cercare di riportare la verità storica
Di quelle che sono state un periodo triste della nostra storia peraltro purtroppo recente
E riporre che riportare al nella giusta dimensione quelli che sono stati dati dei dati storici
Ecco anche perché ovviamente recuperando questa memoria si può affrontare anche meglio l'oggi l'oggi sicuramente rispetto alle popolazioni rom estinte un oggi difficile che
Sconta i pregiudizi sconta la non conoscenza rispetta la sua cittadinanza questo nostro lavoro
Secondo lei sta avendo un buon risultato ma il discorso della ricostruzione storica deve servire per l'integrazione perché riconoscendo le proprie rigidi riconoscendo quello che c'è stato si riesce e si facilita il lavoro di integrazione come amministrazione comunale ma soprattutto come città di Agnone io quello che tengo a ribadire non non non esiste forse esistito nel periodo della guerra ma perché imposto un discorso razziale ma non posso e sono fermamente convinto che ad Agnone non si può parlare di di razzismo non si può parlare di discriminazione assolutamente siamo una cittadina accogliente siamo una cittadina
Aperta al prossimo e quindi lavoro da fare un lavoro minimo perché già insito nei in ognuno di noi questo tipo di di di di cultura ecco
Grazie sindaco grazie a voi
Di fronte al Convento di San Bernardino che abbiamo detto è stato luogo di interramento dei Rom e Sinti
Ci sono anche molti Rom e Sinti che ha sono parenti di coloro che sono stati interrati qui
Abbiamo già sentito qualcuno adesso ne sentiamo un altro come ti chiami Emanuele Piave
Ecco Emanuele tu chi quali sono in tutti i parenti che sono tu i tuoi parenti sono stati interrati qui allora mi pare ne son stati internati qui sono il diciamo il nonno di mia mamma quindi mio bisnonno
I suoi figli che sarebbero e mi accorsi
C'è un aneddoto riguardava San Bernardino che in pratica mio nonno riuscì a scampare da questo posto perché all'epoca quando ci furono i rastrellamenti lui lavorava come spazzino in un comune del Bolognese
Riuscirà a camuffarsi Alumni a non sembrare un sintomo ecco riuscì a salvarsi da qui guida nella nostra comunità nella nostra diciamo usanze siamo molto tramandare la storia no tra
Tra di noi parlandone c'è siamo cresciuti con la storia di questo posto di quando c'era contavano le nostre armi sono stati rinchiusi qui
Diciamo che per noi anche il fatto che i
Di avere un vi sono per noi era come come un nonno cioè nel nel senso richiamo molto stretta la la parentela nulla viviamo lontana in bianco un prozio diventano sì io
Viviamo tutti insieme con della volontà due metri di distanza quindi è molto sentita questa cosa molto diciamo che arriva l'abbiamo vissuta molto intensamente per i nostri racconti che ci tramandano le sofferenze che hanno vissuto qui
I nostri avi
Diciamo quella cosa che ci che ci accompagna dalla dall'adolescenza no io sono stato un Carrà Auschwitz abbiamo conosciuto diciamo questi luoghi di prigionia dove la nostra gente purtroppo patito quello che è stata la discriminazione le leggi razziali
Ecco e quindi c'è la prima volta che si è tenuto la prima volta che mica vengo diciamo siamo russo felice di esserci perché appunto come dicevo che essendo una una cosa che ci tramandano da quando siamo piccoli rimosso sembra un po'nell'immaginario collettivo una cosa prima o poi bisognerà vedere
E che naturalmente questo importante sarebbe come è stato detto anche qui che oltre che come vostra memoria che naturalmente c'è e diventi memoria condivisa da tutti certo che sia raccontata che sia spiegata partendo anche dar vita ai nostri continuando a tramandare nostra famiglia come io faccio un mio figlio
Così che sia anche diciamo tramandata anche a chi non è a Roma che mio nel sincro io con la scuola di mio figlio parliamo spesso di queste cose e quindi anche dei sinti
Stanno riuscendo tra conoscere la nostra storia una storia fatta di disse sofferenza persecuzione Amal diciamo che la moglie la memoria credo che sia il vaccino più potente contro quello che è la la cattiveria umana colloca la discriminazione razzismo
Come vaccino a volte ha bisogno dei richiami i richiami sono proprio questo fatto di parlare di di di raccontare che ognuno lo può fare non è che uno dove sono rom sinto per raccontare si racconta di un'ingiustizia fatta degli esseri umani
Perché quello che è fondamentale siamo degli essere umani dove non c'è niente di di differenza ecco io magari posso sarà solo un po'più scuro di pelle ma c'è gente e mezzo di nuovi che se la metti con un italiano
Non si capisce che si alzi introiti sia la persona non si entra ecco diciamo che si può tramandare questa cosa si può parlare a chiunque lo può fare vedere un obbligo morale civile
Di persone che si non si però essere umani l'essere umano all'obbligo di parlare di evitare queste cose che non accadano più parte non è una cosa che non può più accadere ci son cose che potrebbero riesca vera pianissimo ecco dicevamo però se noi ci impegniamo se vogliamo una società migliore domani per i nostri figli dobbiamo partire dalla memoria ricordare gli errori del passato con un commento grazie alle piazze grazie
Radio radicale siamo sempre di fronte al convento di San Bernardino luogo di internamento di Rommel istinti un momento importante per la conoscenza
Della storia di questo posto è stata una ricerca che è stata fatta
Da dice o di di Agnone
Nel nell'anno scolastico due mila due mila uno coordinata dal professor Francesco Paolo Tanzi
Che appunto aveva come titolo i campi di concentramento nel Molise San Bernardino e confinati politici ad Agnone e noi abbiamo con noi proprio il professore che ha coordinato questa ricerca questo è stato il momento diciamo di inizio
Di un approfondimento serio ore che appunto poi come quindi c'è un libro che persone già dato continua perché poi è stata raccolta questa ricerca in un libro che ha come titolo una storia mai finita
Sì o come ha detto uno dei dei protagonisti di questo di questa avventura come la chiamo io cioè Matteo fraterno dell'Osservatorio nomade di Roma è un cerchio che si è chiuso ma nello stesso tempo si riapre continuamente perché ogni tanto vengono fuori delle novità delle notizie
Dei parenti discendenti di sinti e rom ma che sono stati confinati e internati qui e quindi si riapre nuovamente un capitolo di questa storia che appunto non finisce mai
Come nacque due mila questa idea di di fare questa ricerca si nacque perché appunto dall'il sale Molise il giudice il nostro liceo fu incaricato di fare delle ricerche sul campo di concentramento di San Bernardino
Tengo a precisare che in Molise furono istituiti cinque campi di concentramento
Noi cominciamo a lavorare e lo fece lavorare i ragazzi nell'archivio facemmo interviste al testimoni e via dicendo
Riuscimmo a a effettivamente a raccogliere un anti tale serie di notizie che veramente ci raccontavano cose accaduto dal mille novecentoquaranta
Al mille novecentoquarantatré
Quarantatré in questo campo che era prima un
Seminario è stato un convento che poi fu trasformato proprio dopo le leggi razziali del trentotto in campo di concentramento molto importante poiché proprio senza degli studenti no del Paese ad aver sì sì sì molto importante perché purtroppo era calato l'oblio
Nessuno quasi più del del dei cittadini sapevano dell'esistenza di questo campo riuscimmo però trovare alcuni testimoni persone anziane che ricordano e allora siamo riusciti a ricostruire un po'tutta la vicenda complimenti grazie professor prego grazie a voi