Intervista a Beniamino Migliucci a margine dell'evento "Caso Tortora. Caso Italia"

Con il presidente meglio ci parliamo di questo contratto che lega Movimento cinque stelle hanno reso pubblico e dove i capitoli che riguardano la giustizia anche l'immigrazione poi in realtà l'argomento potrebbe essere diciamo debba essere esteso
Vedeva una restrizione dello stato di diritto un restringimento di alcune che attualmente sono considerate come dire una consuetudine o no un'ovvietà presente il diritto alla difesa
Loro scrivono che la legittimità della difesa domiciliare dev'essere garantita scrivono che servono inasprimento delle pene rivedere in senso restrittivo l'imputabilità e l'esecuzione della pena per i minori cosa che oltretutto avvocato lei mi potrà confermare a essere la messa alla prova per i minori e una delle forse migliori nella nel nel nel nostro ordinamento ecco
Che cosa ne pensa
Beh intanto bisogna vedere di quale bozza perché mi lette quattro cinque in questi ultimi giorni però sulla giustizia pare che ormai ci sia una stabilità
Quello che abbiamo letto francamente non ci piace intanto c'è l'idea che la pena debba essere mera vetri Buttiglione cioè che la tela si identifichi con il carcere e poi che per dare una idea di sicurezza l'opinione pubblica le pene debbano essere aumentate tutti sanno è da sempre che l'aumento delle pene non costituisce un deterrente per nessuno
Poi c'è l'idea ancora che la sicurezza si coltivi costruendo nuove carceri si dimentica e non si racconta o forse non si può leggere che le pene alternative che spesso vengono impropriamente chiamate misure alternative consentono di avere una recidiva molto inferiore a chi sta solo in carcere
E non ha nessuna speranza
Si dimentica che la messa alla prova per i minori ma anche per i maggiorenni ha dato buona prova di sé si dimentica che la legge Gozzini del settantacinque in poi
L'ha consentito che ci fossero meno omicidi in carcere meno rivolte nelle carceri si dimentica che chi ottiene un pare un lavoro in carcere una recidiva che è pari all'uno per cento si dimentica che chi sconta la pena con con in modo alternativo rispetto al carcere a una recidiva del trenta per cento quindi inferiore della metà rispetto a chi sconta la pena in carcere che ha una recidiva del settanta per cento insomma
Da in un senso totalmente diverso pare che si occupi ancora anche nell'ultima versione dell'allungamento dei tempi di prescrizione come se nel nostro Paese
Non bastassero vent'anni per fare un processo in materia di corruzione o venticinque anni per fare un processo in materia di rapina aggravata Ho diciotto anni e nove mesi per la bancarotta fraudolenta
E poi magari si ritiene
Si dice l'opinione pubblica che vorremmo dei processi ragionevolmente Brady così come la Costituzione dice allora io credo che questa che questa ricetta che queste ricette se verranno confermate si muovono in maniera antitetica rispetto a quei principi costituzionali e la prevenzione di innocenza la al alla pena intesa come rieducazione o risocializzazione
Del reo nell'interesse della società
Mi pare ancora che l'articolo centoundici non venga per nulla valorizzato eppure per esempio mi pare che nel anzi ne sono certo nel nel programma del centrodestra ci fosse la separazione delle carriere quindi un'attenzione per la per il tema della terzietà del giudice ecco mi sembra che sia giusto quello che ha detto anche Emma Bonino oggi anche Rita Bernardini sembra un po'di poterlo sia pure semplicisticamente etichettare come unità di populismo penale che naturalmente non ci piace
La riforma dell'ordinamento penitenziario sembra
Definitivamente terza nella bozza scrivono che invece va ripresa ma perché va assolutamente corretta certo il coro la vogliono correggere ce la vogliono cancellare quel che è stato fatto e vogliono peggiorare quello che già c'è
Dimenticando tra l'altro che nella nostra Costituzione la pena non è quella necessariamente pena detentiva la pena come dicevamo prima può essere una pena alternativa al carcere perché parlare di semilibertà o di affidamento in prova come se fossero dei divertimenti e più assolutamente sbagliato ci sono delle prescrizioni ci sono dei controlli che facilitano il recupero evidentemente di chi abbia commesso un reato c'è disattenzione anche per il tema della condizione delle carceri perché il nostro sistema ha portato al giorno d'oggi vedere quali cinquantotto mila quattrocentocinquanta detenuti con delle carceri che sono totalmente indecenti
Allora il tema che il precedente governo non ha colpevolmente affrontato perché c'era la possibilità di pervenire alla riforma noi con gli amici del Partito Radicale transnazionale trasparente abbiamo chiesto non so quante volte che venisse stralciato il di tutto il Parlamento era d'accordo questo tema dell'ordinamento penitenziario non si è fatto perché perché c'era paura di perdere consensi poi consensi si sono persi lo stesso anche perché quando tutto
Spezzi il rapporto di fiducia tra quello che dice quello che fai quindi spezzi rapporto di fiducia anche con il tuo elettorato evidentemente
è stato è stato detto che poi sarebbe stato ripreso nei consigli dei ministri successivi non è stato fatto io credo che sia stato quanto di più sbagliato quella riforma non era stata scritta e lo dico sempre
Per poter dire all'opinione pubblica attenzione che questa riforma non era stata scritta dal cappone l'avevano scritta magistrati accademici avvocati
Era stato un lavoro di tre anni che teneva in considerazione l'esigenza anche di sicurezza dell'opinione pubblica e si muoveva in questo contesto però partendo da dei dati oggettivi
E cioè che il carcere per il carcere crea nuovi reati nuovi delitti crea nuovo carcere
Se si fosse raccontata questa verità forse anche l'opinione pubblica sarebbe stata informata correttamente invece questa riforma era stata presentata come una svuota carceri
Come se i terroristi mafiosi sarebbero tornati liberi quando invece cerca nonché le preclusioni allora io ho detto e continua a dire che sarebbe bello che qualcuno magari prima di criticare le riforme le leggesse poi magari le capisse pure
Ringraziamo il pesante nelle camere penali Beniamino Migliacci