Presentazione del libro di Giovanni Orsina "La democrazia del narcisismo. Breve storia dell'antipolitica" (Marsilio)

Se prendiamo posto troviamo
Ad iniziare
Questa giornata romanzi tutto iniziamo subito con le comunicazioni di servizio
Il l'onorevole Giorgetti ha comunicato che in un attimino impegnato come credo tutti potremo immaginare ma che comunque troverà raggiungerci nel corso dell'iniziativa appena dato conferma quindi siamo fiduciosi di non perdere questo questo intervento che col tempo e chi avrà letto il libro perché ha voluto avrà modo di leggerlo era alquanto pregnante visto i contenuti del del volume
Procedo subito con un'altra comunicazione che riguarda il moderatore che Alessandra sardonico voi tutti conoscete nota giornalista televisiva che purtroppo si scusa ma come immaginerete come altrettanto facilmente intuire che non avevamo congegnato questa nostra iniziativa pensando a un quadro totalmente differente da quello che in queste ore si è appalesato quindi furia di ogni pronostico promossi così scusa anche perché è un'amica personale del del professore Orsina veramente ci teneva a essere presente a animare questo che sicuramente sarà interessante dibattito
Conclusa questa prima fase di uno dei servizi io credo che corre l'obbligo di ringraziamenti innanzitutto al professore Giovanni Orsina che accettato sul comma
L'interesse entusiasmo di presentare questa sua fatica a questo suo lavoro con la Fondazione Craxi e costruire questo che volesse un momento di di riflessione riproporre questo volume esce come detto in un momento particolare forse potremmo riconoscere Orsina delle doti di preveggenza non lo sappiamo però qualcuno potrebbe anche attribuito alla mera fortuna ma noi non crediamo alla mera fortuna come vedrete anche i relatori va detto non sono scelti assolutissimamente a caso estesi per affinità per intuito per le questioni che vengono poste all'interno del libro che nonostante il sottotitolo breve storia dell'antipolitica come premette nell'introduzione autore non parla dei populismi tant'è vero una provincia pochissimo nel volume
E NN intende affrontare le questioni più dirimente degli avvenimenti di accadimenti politici di questi anni anche se poi indirettamente impossibile non analizzarli
Questo volume Aea che sicuramente era immaginato per una discussione che affrontasse in maniera più serena le tematiche che venivano poste
Ripercorre questo che sono delle traversie ripeto incidentalmente politiche ed istituzionali del nostro Paese lo fa fornendo delle chiavi di lettura il il professore utilizzando la dicitura interpretazioni storiche quindi lo vuole fornire delle interpretazioni storiche e io vi garantisco che sono interpretazioni non mainstream non ordinarie
E sicuramente si può essere d'accordo o meno su di esse ma hanno una botte assoluta quella di farti riflettere e di lasciare qualche dubbio in un mondo animato spesso da troppe certezze e non è una poco dopo o per un volume che ripeto non è sicuramente un volume che si appassiona la politica politicante ma piuttosto tenta di scovare delle cause che sottostanno a quelle che sono un po'Higuain banali che hanno radici come emerge dalla lettura radici antichi e antiche diciamo problematiche assai assai più radicati nella società
Ma innanzitutto prima ancora che nelle istituzioni e nella politica il volume inizia con una lettera struggente bellissima di un di un giovane precario che nel febbraio del due mila diciassette se non sbaglio
Si è tolto la vita in maniera drammatica ad Udine e credo che questo sia un richiamo fortissima quello che sono i compiti delle nostre istituzioni qual è il compito della politica e come queste degenerazioni nato all'interno dei sistemi nostri sistemi dei sistemi democratici
Che vengono anche negli stati né sui limiti nei limiti della liberaldemocrazia né in una in una sua prima fase e successivamente
Diciamo libro simili in questo in una fase tra il sessantotto e post sessantotto mi richiamo anche per facendo l'aziendalista quello che un recente convegno fatto dalla Fondazione Craxi quindi era una felice intuizione che aveva contribuito il professor Sina sicuramente condizionato molto da questa sua riflessione
E questa divisione ci permette di esaminare un po'le cause originari della liberaldemocrazia e soprattutto anche che cosa avviene dopo il sessantotto i processi che si processi che si innestano all'interno delle democrazie di vedere focalizzare soprattutto la peculiarità italiana all'interno del contesto soprattutto nel rapporto con due grandi Paese due democrazie che affrontano in maniera diversa o sessantotto con le riforme e glieli arriverà in maniera diversa su tutti c'è il tema che legge delle riforme istituzionali che forse la vera differenza che pesa
Oggi ancor più di ieri tra l'Italia è un Paese come la Francia piuttosto che la Germania ultima nota di interpretazione ovviamente c'è una parte in cui parlando di antipolitica aggiunge a ad affrontare quello che il nodo di Tangentopoli quindi come Fondazione Craxi non potevamo non cogliere questo questo spunto che sicuramente su Tangentopoli dell'usato una chiave di lettura che una chiave straordinariamente originale quindi attraverso l'occhio Dini Canetti attraverso la sua opera Massa e potere
Viene come dire interpretate riletta quella che è stata una delle stagioni più in Funny della storia repubblicana questo mio giudizio personale
Già il professore Orsina negavano i Pitura molto più equilibrata e anche forse molto più forte di quella che possono dare taluni aggettivi
L'elemento caratterizzante non so se il dibattito poi lo metterà in evidenza o meno ma credo sia fondamentale
Il volume tende ad analizzare Dini che professore se sbagli fattori esogeni monete Sorgenia sistema ma endogene quindici le patologie che affliggono i sistemi democratici
Questo è sicuramente una chiave scelto una chiave di di sicuro interesse e altrettanto vero e una chiave che magari se non ci si addentra in una lettura di tipo molto più storico o la tipologia di studio potrebbe anche apparire parziale su alcuni fenomeni e mi ricollego sicuramente a Tangentopoli ma ovviamente le opere non possono essere opere monumentali che contengono tutto il loro voto contrario
E io concludo dicendo quello che il mio personale elementi quindi diciamo un traendo un poco come dalle favole una una morale
Io credo che a questo libro emerge una crisi profonda non solo dei sistemi politici e istituzionali ma una profonda crisi di della democrazia moderna ed il rapporto che sembra essersi incrinato tra Stato e cittadini
è una riflessione preoccupante inquietanti non solo perché in effetti sulle istituzioni come lo vediamo ma infetti anche sul vivere civile sulla vita politica quotidiana
Detto ciò come vedete tutto quello di cui ho trovato a sintetizzare brevemente in questi tempi in questa introduzione che non mi competeva visto che credo era il compito un po'più di Alessandra sardonico
Vedete come pur non parlando di attualità il volume risulta di estrema attualità soprattutto con le diffide e le vicissitudini di questi giorni
E ovviamente di questi anni di questi giorni sono solamente e possiamo considerarli solamente un epilogo
Detto questo inseriti subito il il dibattito la discussione non prima di aver ringraziato nuovamente i i relatori e non prima di aver ringraziato tutti voi per avrebbe dovuto partecipare a questa iniziativa e si inserisce l'inquadratura
Quelle che sono le attività della Fondazione nel senso che ci siamo sempre posti il problema di analizzare quelle che sono le cause prime nella crisi della malattia italiana
E ci siamo sempre posti di farlo trovando chiavi interpretative chiavi di lettura così come ha fatto il professor Rossi nel suo volume originali sicuramente non potevamo non mancare questo appuntamento io vi ringrazio l'ho già fatta troppo lunga passo la parola Stefania
Vengo dall'aula del Senato sono un po'sconsolata ma come anche Giovanni evidenza nel suo libro è una storia che non ce lo dice
Consentito innanzitutto di ringraziare lei relatori che hanno ancora accettato l'invito a partecipare a questa tavola rotonda soprattutto ringraziare Giovanni Orsina che ci consegna davvero tante chiavi di lettura
Che riguardano argomenti così vasti così spinosi così d'attualità ci regala al sacco di spunti di riflessione ovviamente li concentrano su alcuni se non c'è dubbio come disse una volta che l'inedita degli studenti sul sudafricani
Che viviamo in tempi interessanti è altrettanto vero che viviamo un momento storico-politico in cui le chiavi per decodificare capire gli eventi
Continue tumultuosi che si susseguono sono assegni intere se non sono del tutto fuorvianti dalla realtà
Chiavi interpretative del passato e del presente comode divulgate si impossessano così del dibattito pubblico sempre più violento
Dividendo tutti secondo le categorie pro o contro amici nemici dimenticando Rock sono le sfumature a carico della ditta
Il lavoro di Giovanni Ersilio Tonini uno strumento interessante per conoscere un pezzo della nostra storia quali cittadini italiani ed europei per capire i tanti punti direttore di rottura intercorsi tra le vicende più recenti e magari sollecitare elementi più vivaci più appassionante ha di meglio ma io ad immaginare l'epilogo non soltanto della crisi nel nostro sistema dei nostri sistemi quindi la democrazia della civismo non era il solo un titolo accattivante e non banale ma con tutta probabilità anche una non convenzionale lettura storica e aggiungo anche politico filosofica
Sulle scelte le omissioni le contraddizioni che hanno interessato le culture politiche del Novecento della nostra Democrazia giovane ma già stanca
Il condensati di ritardi l'accumularsi di contratti elettroniche giacobine l'incapacità della politica o meglio di larga parte di essa parlare il linguaggio della verità
Sono le cause visibili dell'antipolitica che come non sfugge all'autore deflagra ormai fanno infame biennio novantadue novantaquattro gli anni successivi sono ancora carne viva siccome rivestono l'ingiustizia di Tangentopoli le storture scaturito da quell'infame stagione che credo che siano ancora sull'oggi che sono causa della crisi che infetta
Ancora oggi la nostra vita democratica incivile
Il libro e quindi una lettura facile che mette bene in evidenza come ci sia più di un filo che lega passato e presente un filo prende in prestito un concetto del lavoratore l'altra del determinazione individuale e l'auto del migrante determinazione collettiva generano conflitti che non fanno altro che crescerà a mio avviso le difficoltà in cui si dibattono sistemi democratici
Aprire le loro debolezze e creare disordine squilibri economico civili e sociali
Se questo conflitto sia reversibile la politica che ancora oggi in tempo ed in grado di rifuggire all'individualismo democratico dalla cultura del presidentissimo è tutto ancora da vedere
Ma al contempo non possiamo escludere che questo conflitto generi al un punto di rottura estrema
Il rischio di rimbalzare della Democrazia del conflitto alla rottura democratica e molto più con i pozzi d'accademia allo stato ci troviamo un po'in una tappa intermedia conflitto democratico permanente
Stiamo giocando con la Democrazia come dei bambini siano giocando col fuoco
Non ci rendiamo conto dei pericoli che stiamo correndo Democrazia e non è comunisti tutto acquisito una volta per tutte va fatta manutenzione procurata salvaguardata difesa in un contino processo di cambiamento
C'è qualcos'altro anche di autolesionistico e di profondo che sembra non avere argini
Hiro profondi interamente Sacchi la stragrande maggioranza delle letture precede la ricostruzione che troverete nel volume prodiano pienamente d'accordo con l'autore
Sebbene sono certa che alcune di queste faranno storcere il naso a certe da parte del mentre in corrente penso su tutte le ragioni politiche agli altri alimenti sociali e culturali che hanno determinato l'esplosione del debito pubblico italiano
E che Giovanni ricostruisce con puntualità
Al contrario vorrei dare una lettura diversa su alcune cose una su tutte il tema delle riforme istituzionali
Va peraltro da un tema che oggi è di grande attualità l'Europa e le sue istituzioni l'autore in una riflessione più generale che riguarda le debolezze originale della Democrazia
Afferma cito testualmente
L'integrazione europea non nasce per accrescere per accrescere Centazzo di democraticità del continente ma per ricordarlo con l'obiettivo di difendere le danno sia dei suoi stessi limiti
Una lettura sicuramente originale interessante
I beni da un punto di vista storico la lettura un suo rigore che è ineccepibile mi chiedo sequenza difetto originario della Costa ci sono europea non sia oggi il principale limite che riguarda la vita comunitaria e che alimenta l'antipolitica
Non è una riflessione secondaria
E il cuore delle contraddizioni e dei nostri giorni c'è un tema centrale la quintessenza delle vicende che stiamo vivendo non con un deficit di costruzione democratico dell'archetipo europeo che deflagra con tutta la sua dirompente sta quando viene meno quella crisi non solo il Benessere
Promesso nella costruzione europea
Ossia la crescita ma le stesse speranze di di miglioramento delle condizioni socioeconomica
Sono questi i palinsesti elementi che Giovanni nella sua ricostruzione individua come la spinta propulsiva del sistema liberaldemocratico nel periodo post bellico
Sottoporsi alla fine di quello di tenere insieme più Democrazia e di morte impedendo loro di avventurarsi come è successo nel secolo precedente eccetera fogli conflittuali avventate
Possiamo dire che se oggi l'operazione è riuscita in termine di risoluzione dei conflitti senza armi proprie noi siamo allo stesso modo dire che c'è riuscita
Quando i conflitti si sono spostati su altri terreni ovvero quello del mercato dell'economia Della Monica
Mi chiedo sia ancora lecito e possibile poter discutere seriamente senza ideologismi e affrontare i nodi insoluti della costruzione europea senza necessariamente dividersi tra politica indegna antipolitica sopranista europeisti perdendo di vista l'orizzonte è vero garantire un futuro possibile per l'Europa un futuro che in questo momento sembra particolarmente in discussione
Si prendono da contrapporre lei illuminante cantautori inconsapevole del proprio futuro di fatto contrapponendo impropriamente interessi generali e interessi individuali dimenticando che fa questo è un altro e quello sui processi che portano alla definizione dell'interesse quindi occorre invertire l'ordine del servono e li consapevole dopodiché i popoli quanto mai illuminante
Nel libro il rapporto casa effetti viene colto in pieno quando l'autore parla dell'incapacità della politica di assumersi scelte impopolari e si rifugia persone il vincolo esterno racconta una parte di verità che non possiamo far finta di non vedere allo stesso tempo dobbiamo dire che il vincolo esterno assunto all'affacciarsi degli anni ottanta dagli anni ottanta oggi il suo interesse caratteristiche meno corrispondenti all'interesse generale
Alitalia poi si è aggiunta una particolare criticità sia giunta Tangentopoli
E finocchio ostina non pretende non vuole analizzare i fattori esogeni come per esempio l'impatto della globalizzazione ma la lettura di Mani pulite
Una chiave originale interessante non è secondo me è possibile se non lascia poniamo dal contesto generale di cosa stava succedendo in quegli anni sul sistema internazionale
O meglio ecco subire se si vuol fare una vera attività di ricerca per addetti ai lavori ma si rischia di non capire fino in fondo la portata di ciò che è stato il tragico biennio novantadue novantaquattro per la democrazia italiana
E per il futuro micrometeoriti
Ma facciamo un passo indietro nel tempo Orsigna pone il mille novecentosessantotto come spartiacque che chiude la parentesi post bellica
Con l'affermarsi della liberaldemocrazia imporsi sessantotto di fatto come origine dei grillini su movimenti antipolitici quegli anni Settanta fare da incubatore all'esplosione dell'Agnus degli anni novanta
L'analisi che condivido è molto puntuale anche e soprattutto su un fronte che è un nodo scoperto quella della magistratura
Ricordare come fa Giovanni la mozione finale del dodicesimo congresso di Magistratura democratica significa porre le basi per capire ad esempio l'atteggiamento c'è l'ambizione di creare una parte della magistratura si sono sentiti incaricati negli anni a venire ruolo di chi si stende moralizzatore della Società censore dei pubblici costumi e non certo un uomo di diritto
E questo la stortura che porterà la magistratura diventare anche
Lo strenuo difensore dello status quo ad appunto della Costituzione sic et simpliciter che rappresenta una decade le cause principali penali che sta affiderà la nostra Democrazia
La ricostruzione del contenzioso dagli americani settantatré delle regioni della decadimento della democrazia ricatti Jebel raccontate contestualizzata ed emerge con forza la differenza sostanziale e cioè e chi oggi ancora pesa tra la Francia
E la per esempio la Germania e l'Italia vanno qui però per dovere di verità senso della storia sempre individuate le responsabilità
L'anomalia italiana la consunzione del nostro sistema e gli albori dell'antipolitica che la politica dell'odio vanno nomi e cognomi
E la scelta di etica del PC che rende impossibile l'evolversi della nostra democrazia e ci consegna infatti una democrazia bloccata
Nella dilagare della cultura del compromesso storico che non ci fa fare passi in avanti verso una vera alternativa tra forze concorrenti
Ha ragione il sindaco la leva della riforma della politica e su tutti quella della riforma costituzionale e lo strumento che avrebbe dovuto sbloccare il sistema anche al netto di dell'incapacità di una forza politica molto importante tra l'altro come PC sia oltremodo attardata nel suo processo di distacco del comunismo sovietico e ha individuato la posizione morale come alibi per la sua sopravvivenza
Ma perché non ha preso la strada la maestra la riforma costituzionale in una prima fase repubblicana c'è la responsabilità Ursino e ricorrendo alla
Un'antologia critica parla della sindrome verista ottenendo
Per descrivere questo circolo vizioso dentro il quale la sua già fragile legittimità viene indebolita sempre più spesso dall'interno dagli attori politici degli stessi partiti
Giovanni hai ragione ma non su tutto
Il periferici partito Stato per veri definizione ne fu grandemente affetto ma cosa c'entra Craxi con questa sindrome l'idea della grande riforma che muove i primi passi agli albori del mille novecentosettantanove quel famoso saggio sull'Avanti l'ottava legislatura non fu e non può essere considerato una vera critica al sistema né tanto meno una morsa opportunistica per rompere il duopolio DC epici era una presa d'atto che guardava sotterramento di un sistema sfibrato che avrebbe assunto in mancanza di riforme connotati patologico ci Craxi era una Cassandra cosa che puntualmente avvenuta dall'analisi la risposta più profonda e non di comodo perché in quel momento al Partito Socialista non era programmato una scelta di questo tipo ad una crisi del sistema democratico
Al cretinismo parlamentare allargamento crea sia così si diceva allora che resta lettera morta perché Craxi per far e polvere le nostre democrazie in senso moderno e in come le altre democrazie europee il sistema hanno tuttavia non è ancora pronta la ricetta la rigetta nel nome dell'antipolitica con Craxi che guidò il sistema in un sistema bloccato un partito che fatica ad arrivare al quattordici per cento che difende fino agli ultimi soggiorni il primato della politica quindi non gli si può dare onestamente proprio l'uomo anche questa confermata anche questa corda invece ha ragione Giovanni quando dice Craxi quel biennio viene identificato come il difensore del sistema
E contro i referendum la caduta degli urbanisti stempera marcescente e ci raccontavano il referendum come certamente sarà di nuovo anche lì se la critica che facciamo alla politica e ai cittadini e quella del Narciso queste malattie non può essere riconosciuta Craxi neanche in quel frangente la posizione sul referendum non è conservazione non dello scontro fra popoli il sistema come ci hanno raccontato ma è una posizione seria di chi guarda avanti le sacche non è sufficiente la leva elettorale
Per riformare i sistemi si schiera contro questo fatto serietà perché non crede ancora di più una volta di più alla grande riforma istituzionale con la caduta del muro e lo fa anche in ragioni di prospettiva
Perché la modifica della legge elettorale come poi si è evidenziato in questi anni e anche recentemente non aiuta il sistema superare la profonda crisi democratica che l'affligge
Vedi la seconda Repubblica quello che sta succedendo nel due mila tredici oggi anzi molto spesso queste crisi gli aggrada non solo perché non affronta in un anno è alla radice la perché la porta di nuovi infantile in mano il maggior il bipolarismo maggioritario a Costituzione invariata è tirato la rappresentanza e la partecipazione ed incentivato la parte più narcisistica del sistema
Dello strumento elettorale prevale sulla riforma costituzionale è deleterio ma purtroppo ancora oggi innanzi una crisi senza precedenti in molti guardano la scorciatoia della riforma elettorale
E attribuiscono il risultato penso che ne è scaturito dalle urne sia questa presunta anzi questa ingovernabilità alla legge elettorale ebbero innovato istituzionale ancor più inadeguato e logorato
Concludo e forse il tema di più stretta attualità
C'è uno scontro che non riguarda solo politica e antipolitica due categorie che hanno finito per svuotarsi
Perché non si distingue più l'una dall'altra ma pezzi di società divisi a loro volta hanno al loro interno non è solo poche ore ed élite versione più recente del confronto politica antico politica ma anche sul piano europeo lo scontro è tra i leader nazionali e internazionali tre litri dura pratiche finanziarie Trapattoni mediterranei popoli nord europea il tema è quindi possiamo restituire centralità e coraggio alla politica ma anche come ricostruire un terreno comune gli interessi presenti nella nostra società
La democrazia liberale granate nel periodo post bellico sognando pance debbano essere oggi è un grande ex-alunni Antinoro fondamenti questa è una storia ancora in corso non si sa quando non si sa come potrà finire finto ripristinare in questo Paese il primato della politica grazie
Abbiamo subito affrontato alcune delle questioni più spinose forse di più autorità su tutte la il passaggio sull'Europa sulla sul vincolo esterno credo rappresenti forse la questione è più da questo ne centrale veramente del di quelli del della fase storica e politica che stiamo vivendo
è previsto l'intervento del professor Gervasoni tra l'altro Presidente Comitato storico scientifico la fondazione tra l'altro il chiamato d'ufficio visto che figura tra gli illustri ringraziamenti che il professore Orsina ha voluto tributare a conclusione del del suo volume di come prezioso sparring partner per la creazione insomma di di un libro emerge una teoria perché il narcisismo la l'acronimo preside Narciso che non è riferita le leadership come spesso comunemente fatta ma riferito un po'al sistema nel suo complesso gli attori sia politici ma anche i cittadini che dopo quella fase cui dicevo prima
Tendono sempre più a organizzarsi in maniera individualistica aereo autoreferenziale poco compatibile con la democrazia che professore dove preferisce
Grazie no dove dopo essere stato ringraziato nel libro non potrò parlarne male quindi questo disponibilità la mia libertà no in realtà ora no non è una frase di drammatica che si ripete sempre presentazioni e libro molto bello di cui diciamo o allora io insieme ad altri colleghi siamo ringraziati abbiamo avuto il privilegio no di vedere un po'capitolo per capitolo anche se come si dice in questo caso la responsabilità dell'autore sempre dell'autore e quindi io diciamo volevo volevo affrontare questo libro da un punto di vista un po'più lontano nel senso il libro è un libro brevi storie l'antipolitica che è un libro di storia di storia contemporanea del resto l'autore è uno storico a volte siamo cominciamo questi interessi storici contemporaneisti che si occupano di contemporaneità
E poi scriviamo sui giornali diciamo se abbiamo un po'il dubbio se essere storici o qualcos'altro comunque ore se è uno storico e lo storico ha un'impostazione metodologica per cui anche quando il suo sguardo anche quando ero e portato sul presente ha sempre uno sguardo diverso rispetto a quello del politologo
E in giro o del sociologo o semplicemente di altri osservatori quindi a rendere un po'più alla lontana molto alla lontana sperando di non essere eccessivamente astratto insomma però e allora un libro come era stato detto anche prima da da Stefania da Nicola è un libro che ha che greve però sono centosettanta pagine prezzo non lo dico perché mi sembrerebbe volgare ma insomma che però ha una seria per una serie di questioni per e poi chiude naturalmente ma per il lettore a seconda dell'interesse della curiosità del lettore stimola riflessioni che vanno ben al di là anche degli argomenti trattati sia nella lettura diciamo una rilettura perché poi avevo letto nella versione precedente vite capitoli però la rilettura mi ha forse anche influenzato diciamo da da da porta questi giorni ma perché la storia diceva l'evento clou c'è sempre storia contemporanea
è un libro che ci fa riflettere sulla democrazia è stato detto anche prima lì ci fa riflettere sulla debolezza della democrazia cioè la democrazia qualcosa di estremamente fragile
Uno dei grandi errori della della nostra contemporaneità dal quarantacinque a oggi nella nella candidatura soprattutto ma anche nella classe politica è quello di aver dato sempre per scontato almeno in Occidente la democrazia
Democrazia non è per nulla scontata non è per nulla scontata in fondo se guardiamo alla storia penso guardiamo alla storia la maggior parte della Storia del genere umano
è passata non in regimi democratici a meno che non si voglia definire debba regimi democratici quelli dell'antica Grecia lui erano che non lo erano in fondo la democrazia nell'Ottocento in Europa
C'era la democrazia fino a un certo punto seconde mo'Croazia si intende il suffragio universale no essi suffragi universali sono introdotti verso la fine in nei paesi più avanzati e comunque sono suffragi estremamente ristretti sono sono maschili innanzitutto quindi dire che l'Ottocento non può essere definito il secolo della democrazia il secolo del liberalismo che una cosa diversa qui un altro tema importante è quello di aver dato per scontato l'intreccio tra liberalismo e democrazia che per tutto l'Ottocento e fino alla prima guerra mondiale sono stati due concetti in alcuni casi antitetici
Chi era liberale non era democratico e chi era democratico non era liberale poi a un certo punto cioè è nata questa fusione tra questa fusione secondo me è andato in crisi ed è un libro che diciamo coglie bene perché in questo perimetro un libro diciamo che mostra la debolezza della democrazia fa questa democrazia guardiamo dal punto di vista geografico a parte il Giappone
A me non viene in mente nessun Paese che sia fuori dall'orizzonte occidentale che possa essere definito democratico
Quindi la democrazia è qualcosa non solo di fragile e di recente ma anche sostanzialmente di legata al mondo cinta
Sì secondo elemento terzo elemento molto utile insomma lo stimolo e mi ha dato questo libro è è legato anche al dibattito che c'è negli Stati Uniti negli Stati Uniti sono sushi usciti negli ultimi mesi anni un sacco di libri soggetto la fine della democrazia la democrazia che muore
Il declino della democrazia
Anche se vi alligna avendo letto alcuni di questi libri sospetto è così e più che in crisi la democrazia e il problema è che gli elettori americani non hanno votato quello che dicevano gli autori dei libri per cui mentre quando c'ero Obama la democrazia era florida e così Trump perché arrivato Trump ma insomma questo è un sospetto che viene leggendo gli autori autori però è vero nel senso che effettivamente siamo in una fase Roberta alcuni studiosi già parlano di proposte democrazia ciò che siamo entrati in una fase individui
Larga stiamo abbandonando la democrazia sostanzialmente per qualcosa che non si sa bene ancora cosa sia quando si parla di democrazia infatti che cosa si intende non è da democrazia vuol dire tutto e niente l'unica democrazia che in Occidente e quindi ovunque ha funzionato è la democrazia rappresentativa i tentativi di democrazia diretta non sono mai finiti molto bene la democrazia rappresentativa e io glielo qualcuno di può essere il parlamentare ma può essere anche il presidente presidente è che il primo presidenziale regime rappresentativo questo regime questa rappresentatività
E è saltata e il libro di Giovanni lo mostra molto bene non mostra molto bene perché sostanzialmente si dà lettura ed è corretta lettura che ne dà un'ostinata
C'è una grande contraddizione lui quindi gli autori tra cui si di cui si acquisti di fatto è questa
Per questa lettura sono essenzialmente quattro o tuttavia il democrazia in America soprattutto Ortega e Gasset grande come definirlo perché era tutto autore ed è un libro formidabile negli anni Trenta la ribellione delle masse
Christopher lascia che forse un po'meno conosciuto rispetto agli altri due era un sociologo saggista americano che aveva scritto diversi libri agli alla fine degli anni settanta libro fondamentale che si chiama la cultura del narcisismo e poi Augusto Del Noce forse più forse il massimo filosofo italiano della seconda metà del Novecento sottovalutato dalla nostra cultura
E qual è la in base a un po'a questi autori tra l'altro notavo parallelamente le dicevo il nuovo libro di di Benedetto sedicesimo trovavo sciovie futili contato nel senso che c'è un uno dei saggi versare non credo che dispiaccia questo paragone al all'untore no in un in uno di questi saggi sono saggi già usciti ma insomma molto molto importanti notevoli a un certo punto fino alle sei del Ratzinger insomma affamando riflessioni sul tufo villa che in qualche modo
Va in questa direzione quella principale per Giovanni questo punto ritorniamo dal dal sacro al profano la contraddizione della democrazia che la democrazia stimola gli individui a isolarsi
E la democrazia voto una testa un voto
Ma una democrazia non può esistere senza un legame comune senza una comunità senza una società dire addirittura di più dire ma lo dice anche lui citando Tocqueville senza religione
Cioè se non c'è una religione un regime democratico
Non può vincere
Secondo fatture nell'analisi di diossina la democrazia qui viene più su Christopher lascio perché siamo i processi foste sessantottesimo sessantotto il Sessantotto desolato dove sessantotto insomma Simone narcisismo
Perché siamo entrati nella società dei consumi
E la democrazia devi rispondere a questa richiesta di aumento dei consumi però questa richiesta è talmente crescente gli articoli di aspettative crescenti come si diceva negli anni settanta che alla fine non può che essere insoddisfatto trasformarsi un rancore questo rancore alla fine uccide la politica e qui ci sono delle pagine molto belle di sul sul capro espiatorio contro rispetto otto su Tangentopoli e in genere questo utilizzo appunto di di di questo c.t. riportando premio Nobel per la letteratura uno dei pochi premi Nobel per la letteratura vincenti cioè gli asset Canetti o è il Venezia sa insomma cambiamenti fermasse il potere questo saggio straordinario e per fa fa vedere come in realtà anche in un regime democratico chi è il massimo dell'artificiosità esistano delle forze oscure
Estoni abbia barbari chiede che sono nella natura umana che portano alla fine quando il capo per questo la democrazia giovani non lo dice permette dirlo io democrazia ha bisogno di mercato
Sì non c'è un capo le cose non vanno bene però questo capo quando non risponde più alle esigenze
Anche oscure di questo corpo questo questo capo rischia di diventare il capro in capro espiatorio rischia di essere ucciso o simbolicamente
Ma in alcuni casi neanche tanto simbolicamente l'altro problema della democrazia secondo Giovanni organizzare la massa mica facile
Fine Ottocento votavano in bottiglie era abbastanza facile nell'Italia liberale ma il deputato faceva un incontro con i suoi lettori più o meno in questa sala fino all'estensione del suffragio dall'undici per lo meno e si metteva d'accordo quindi non c'era grandi problemi proviene quando arrivano le masse a questo punto Dini inventata una cosa in realtà in in America di fine Ottocento guarda caso il regime di massa e poi in Inghilterra il dibattito politico
Partito politico che è una macchina politica come la definisce il suo uno dei primi novanta nostro Ghost e vederlo studiato questa mattina politica organizza ed è una macchina politica che si frappone tra la massa
E lo Stato perché serve qualche cosa che faccia da intercapedine
Tra la massa e lo stato ci raccogliamo quello che viene dalla massa organizzi costituisca un dirigente del gruppo dirigente e questo gruppo dirigente bar nello Stato
Ma anche questa cosa anche questo invenzione è saltato partito politico non solo da noi ma praticamente in tutti i sistemi occidentali anche nella forma
Americana è saltato completamente Trump vincente sto piuttosto superato nelle norme se sto parlando come metta hanno perché non ho avuto l'orologio
Ma spero finisco presto
Antenne in America dicevo è saltato perché tanto è stato eletto contro il suo partito
Contro il suo partito
Per dire la formazione poi sono sarebbe molti esempi da fare
Il problema è che qui bisognerebbe recuperare o qualche mese fa è uscito un libro
Di due politologi Marx alzare Ivo Diamanti esibito lavoro Grazia
Che poi suona anche abbastanza male ma leggendolo io mi chiedo insomma come mai i dottori non per quello che volevano dire forse il termine più da usare era un termine usato poche volte nella letteratura classica classica nel senso greco romana soprattutto da Polibio nelle storie o bloccare ansia cioè potere il dominio della massa
Poi come poco sì dalla folla della masseria dove andrà tradizione traduzione Pollini
E lì il problema è che questa massa la democrazia deve riuscire a tenerli a bada
E qui è il grande problema di Ortega gli assediati Giovanni poi traduce dei nostri giorni queste analisi di Ortega e Gasset
E qui però dobbiamo ritornare e per questo dicevo che l'hanno presa molto alla lontana perché leggendo questa queste queste queste pagine di Giovanni
Ecco mi è venuto in mente di ritornare proprio alle origini del pensiero politico moderno e cioè il fatto che questa che questa questa massa abbia bisogno che questa massa sia scatenata questa massa una potenza ha una potenza sovrana non dice dice queste ma non è ha fatto scattare quei due Moroni che sono rimasti in testa laddove l'ho sentito questo termine di potenza sonora
Mille cinquecentosettantasei sei libri della Repubblica diciamo dai
Magistrato francese di scrivere quando lei per il più terribile della storia dell'Europa
Preda guerre civili di religione stanno finendo in Francia ma non sono ancora finite anzi
Anzi dal fondo certa fase dovrà anche ricominciare questo se l'Italia Repubblica che è uno dei testi fondamentali della della del pensiero politico occidentale Gaudin dice la Repubblica
Può esistere solo la Repubblica lo stato lui usa repubblica in senso ciceroniano vi dicevo tra me e non è stato lo Stato può esistere solo si è dotato di una potenza sovrana e lui Gaudin introduce questo concetto non son solo il concetto che introduce il termine di sovranità utili sovranità prima non esisteva
E dice moderne la potenza assoluta perpetua di una Repubblica
Questo problema viene incanalato questo problema della potenza sovrana naturalmente della massa non pensiamo che nella Francia di fine Cinquecento la massa non ci fosse per sterminare durante la notte di San Bartolomeo tutti quei lei ugonotti
E non era facile Dawkins considerando che non ha non erano dotati delle armi di sterminio di massa che divennero incendio quindi c'era questa ma ha già all'epoca riuscirà a trovare al loro una soluzione con l'ordine come viene chiamato l'ordine Vespasiano
Guerre di religione sono l'Europa tra un Sordi questo ordine saldato e saldato con la prima guerra mondiale è stato rimesso in piedi poco dopo la seconda guerra mondiale e dopo il mille centottantanove sostanzialmente saltato e non c'è nulla qui ci troviamo in una situazione in cui molto gravi molto gravi non solo per l'Italia non solo per le nostre anzi l'Italia per certi aspetti ne stiamo facendo da battistrada quello che succederà
Però voglio chiudere sì voglio chiudere su una citazione apparentemente alpinistica che chi una struttura che utilizza molto Giovanni è un genio Montale ma non c'è l'ammontare delle poesie quanto Gino montare della la le prose raccolte soprattutto in auto da fare
E Eugenio Montale in questo testo che è del nove otto forse esce sul Corriere nove ottobre sessantadue
è un elogio dell'uomo della strada
E l'uomo della strada dice Montali appreso da secoli che c'è un bene né un male e che l'uomo anche signora quasi tutto disse può essere il primo giudice l'uomo della strada Sacchi prima di cui sono esistiti i suoi antenati
Che non possedevano la televisione Ilario platano Martini penetravano matrice penetra nel tessuto del mondo confrontato oggi totalmente atrofizzata e questa è una come dire un elogio della natura umana che a naturalmente un suo elemento di peccato originale ma che anche un suo elemento di salvarsi corre l'Inter io credo che la politica deve proprio ritrovare oggi questa idea recuperare questa idea della della natura umana che è stata dimentica
Io chiudo qui sperando di non essere apparso troppo astratto
Alla democrazia come elemento morte accidentale come elemento conquista sono insomma vedi fil rouge che collega un po'tutti gli interventi unitamente a un po'questo tema dell'autodeterminazione collettive individuo individuale e l'organizzazione delle masse e quant'altro
E ritorniamo poi in una in una riflessione che sicuramente interessante in questo piano in questo diverso piano
E che sicuramente troverà secondo me è un po'di distinguo rispetto alla lettura e le interpretazioni storiche perché è importante capire che il volume ci sono interpretazioni storiche che credo di una chiave importante da da ribadire
Da uno dei protagonisti chi ha vissuto forse l'esplosione in prima persona della di questa breve storia dell'antipolitica chianche muto modo di riflettere iscrivere tra quello che come ha detto poc'nel suo intervento Stefania Craxi è oggi uno degli scontri in cui si cela la politica e l'antipolitica che lo scontro
Figurato o meglio uno scontro molto retorico tra élite e e popolo quella stagione si chiamava Mani pulite Cirino Pomicino nera un protagonista indiscusso tra le fila della della Democrazia cristiana ma è assurdo
E uno delle persone che in maniera più interessante è un po'anche ricostruito nei minimi sui libri questo rapporto tra politica finanza quindi c'è anche un po'una lettura dell'elemento esogeno rispetto a questa lettura endogena che viene data su Tangentopoli
Anzi degli ottanta seduto Filippo Timi intimidisce com'è noto e più indietro di alzare il mese dicendo subito che il libro di Rosina
Uno stimolo permanente io lo divido in due parti la prima parte peraltro sia Stefania sia Gervasoni hanno trattando in maniera molto puntuale precisa
E stimolante perché in realtà il meccanismo attraverso il quale dalla democrazia liberale la liberazione
Materiale e spirituale il singolo dell'individuo il trasferimento all'individualismo e quindi al livellamento democratico del singolo che divenne l'uomo massa e finisce per essere una parte inconcludente dentro la piazza
Fisico o virtuale un meccanismo che da esattamente l'impressione della base sulla quale si formano un sistema autoritario nelle democrazie liberali iniziali
Questa questo ragionamento glielo di doversi indigenti Gervasoni la la sviluppando molto bene quindi è inutile ripetere
Pone però un problema
Nel Novecento economia di mercato e democrazia liberale sembrano Gigi non è né dannose delle gemelle do punto gli andava Sissi si ragionava in questi termini
Nel terzo millennio sembrerebbe il sinonimo prevalente sia economia di mercato e sistema autoritario
Perché il Lorient del pianeta assunto la folla economia di mercato come strumento essenziale per produrre ricchezza e liberale liberare
Dal bisogno masse imponenti di individui però mantenendo in pista il sistema autoritario e mentre l'Occidente sarà producendo diversi milioni di famiglie milionarie
L'Oriente sardo rafforzando arricchendo istanti attraverso il ruolo di protagonista di Vacanze romane i fondi sovrani mentre l'Europa nella sua follia
Nella sua follia nella sua coerenza politica finisce con il bail-in nel trasferire ore inutili ultimi delle dallo Stato al mercato pormi mai Elena nell'Occidente liberale più intelligente quello anglosassone i poteri Udine restano nelle mani degli Stati e non li danno mai al mercato tanto è vero che
Tra trama di Lula Obama a nazionalizzato transitoriamente anche l'auto quando laddove la Chrysler a alla alla alla FIAT mentre l'Occidente ed Oriente del pianeta Tovini pro terrorismo di fondi sovrani sa determinando la l'arricchimento degli stati che acquistano eccellenze
Produttive culturali e di servizio nel mondo occidentale cioè rimodellando l'equilibrio di potere tra l'Occidente e che opulento il ricco sul piano delle individualità dalla forza distanti che si somma a tutti il diritto la finanza internazionale questo secondo il maestro sul sedile che io presa che è molto bravo lo svilupparsi perché è uno degli elementi di fondo perché diventa l'elemento la domenica stimolante perché a sostegno delle dei sistemi autoritari e sta diventando la finanza
Ma la finanza che e quelle industrie degli uomini senza volto
E quindi non si lasciano mai votare
A mentre il suo formidabile Pollari formazione televisivo e i giornali esuli e di stampa questa questo intreccio finanze informazione
Si fa saltare la vecchia trilogia subito il litri di potere perché ce n'è uno che supera tutti quanti gli altri perché globale ed è appunto intangibile e quindi diventa difficile poterlo abbattere su questo versante questo sta determinando una spinta verso il modello autoritario sul quale peraltro ci stiamo incamminando ma tifosa manca perché l'Occidente perché la democrazia liberale in non riesce a impedire quella quella catena di passaggi più indicato prima in maniera surrettizia e che lei ha indicato in maniera molto brillante nella prima parte del libro prima manca da alcuni anni una cultura politica polemista Signac perché la la i livelli tariamo fu sul piano dell'individuo liberato o autori realizzatosi significa trasferirlo senza cultura nella piazza la piazza di protesta e una piazza democratica ma la piazza di governare
E una piazza minoritaria è inevitabile perché la piazza quando agisce con il governo sia delicato è sfuggito anche questo termine a al nostro professore Giovagnoli se non vado errato e ho no no no no io parlo
Confusione c'era
C'ho fatto causa significa fare ma abbiamo fatto un dibattito Morrow insomma milioni è andato c'è stato questo primo romanzo ma la verità
Su questo versante il singolo mantelline una trattoria in un passaggio l'ostilità contro se non vado errato nella prima parte sino riesce a mantenere una sua cultura una sua appartenenza forse anche religiosa
Ma una sua appartenenza diventa difficile che diventi uno strumento amorfo all'interno di una gara sarebbe un allora soprattutto il ritorno rimanesse lascia hanno dovuto Gian ritorna nella piazza del condono Gesù rispetto al marasma quindi voglio dire
Quel momento in poi la piazza è sinonimo proprio di crocifissione ed è su questo terreno il dato vero però e che le democrazie liberali possono l'ingresso è un avvenire lo strumento per impedire che quella catena che porta inevitabilmente Provence dunque determinismo storico ad una ad un rifiuto delle della democrazia liberale
Naturalmente le forme della democrazia voce contraria
Cioè luccio momento lo ha detto benissimo il professore c'è un momento nel quale democrazia parlamentare non reggono più perché le democrazie parlamentari per l'igiene hanno bisogno di esseri nell'Atlante dalle forze politiche dalle culture politiche se non sono innervati divengono autoreferenziali di vedere un nuovo appello pressoché inutile e diventa invece necessario su questo terreno aprire un sistema presidenziale che e naturalmente e giusto fare questo riferimento riletti il primo
A capire però lui aveva un problema più analitico in maniera minore naturalmente se si va troppo quando si va in offside e quindi il tredici giorni il calcio resta fuori gioco e finisce per non essere Arciliuto mentre invece liturgie di un livello presidenziale riesce a mantenere l'altra tecnica la decise verso un sistema autoritario ma alla domanda di strizzare ma come si fa allora come si può realizzare il primato della politica per la quale minuti dopo il sostanzialmente in modo morto in esilio e il ripristino delle culture politiche ma non le vecchie culture politiche delle delle culture politiche ammodernarle rispetto alle sfide che il terzo millennio sta ponendo alla alla alla alla specie umane dove pulire e anche qui non mi salvi Dio nell'essere democristiani probabilmente io dico di più autori russi questo messaggio pensarono Francesco riesce a individuare
I bisogni di fondo
Di una massa dimenticata che dimenticata sul piano materiale e chi non ha più fu un appiglio culturale nella quale individuale eventualmente identificarsi ecco perché la prima parte veramente stimolante ed è veramente
Suggestiva per con l'invito che ho detto arriva a dire che cosa sta accadendo sul terreno finanziario
La seconda parte mi dispiace ma io non non riesco a trovare una un minimo di di di concretezza e mi lasci passare il termine del tre le ipotesi
Pure importante direi
Lei ha indicato come avvio delle rifiuto della Prima Repubblica tanto per intenderci la crisi valutaria la il debito pubblico l'inflazione preferisce ricorda l'inflazione poi era sceso in maniera notevole come probabilmente ha ricordato anche che c'è stato centrale alla fine del novantuno orientale del un avanzo primario per la prima volta dopo dopo dopo tantissimi decenni e aggiungo il debito arricchito di famiglie perché il novantacinque per cento dei titoli del debito pubblico erano nelle mani degli italiani quindi voglio dire tutti i risparmi italiana di quegli anni era un risparmio che notevole nei mesi e nelle mani delle famiglie
Ma le rendo di più
Cosa che non ho trovato scritto perché proprio sfuggito ai fattori scontenti dieci anni degli anni ottanta Italia cresciuta negli anni del ventisette per cento reale cioè al netto dell'inflazione
Cioè la media di due il virgola sette percento all'anno spiega il significato di quel paese era un paese diventato non solo la quinta potenza industriale del mondo come si dice e come è giusto ricordare e come siamo andati grazie anche all'iniziativa del presidente del Consiglio Craxi e allora bisogna entrati nel G7
Ma è un Paese che nella sostanza è un Paese industriali dove alcune grandi anomalia nel in cominciavano ad essere stabilite
Anche l'occupazione del Mezzogiorno ed aumentando e anche il reddito pro capite del Mezzogiorno rinunciato a risalire avvicinandosi a quella del Nord
Nel momento del successo
E l'ho visto con lo storico ha bisogno di una fonte io le ho portato due libri sono due periartrite un mio carissimo amico che adesso è andato in pensione Geronimo il quale vale ha indicato i fatti
Ha indicato i fatti pervenire sono quelli rivoluzionari
Prima ancora delle opinioni e il primo dei tanti che voglio dire pubblicamente e alla prima pagina del mio primo libro
Il racconto di come sono soltanto nella primavera del mille novecentonovantuno mentre il Partito comunista cambiava nome a Rimini esista grano tra Rifondazione e i Democratici di sinistra
C'è un autorevole personaggio Carlo De Benedetti che mi venne a trovare e mi venne a dire se Julio può essere il suo ministro perché in realtà l'Italia insieme ad altri amici facendo un disegno politico non complotto un disegno politico erano quale che cosa era accaduto per villa in due soluzioni
Energia dovuti il Partito Comunista invece di scegliere dopo solo il muro di Berlino la linea dell'area o riorganizzazione socialista nell'ambito italiano lucido e ha fatto la socialdemocrazia tedesca che come avevano fatto anche i francesi in qualche maniera assorbiti da Mitterrand i comunisti dell'epoca hanno scelto un'ovazione
Antisocialista quasi la scissione di Livorno l'occupazione a esistere hanno fatto l'alleanza prognosi capogruppo Rio del sinistro
Nel gruppo azionista con riferimento molto preciso che quale ricalca arrivano realizzato un atto opportuna sintesi che avevo due elementi uno di carattere politico i comunisti dovevano essere i guardiani del territorio per la loro realizzazione e invece la borghesia azionista era la testa perché arriva nelle mie mani tutta la stampa italiana un'altra parte dalla stampa italiana
E la seconda cosa è l'aggressione alla alla parte dell'economia pubblica in Italia c'era un punto forte Italia al momento abbiamo il venticinque per cento dell'ironia nelle mani degli Stati ora Francia e Germania tam dovrà essere SISMI arrivo subito alla conclusione
Francia e Germania hanno mantenuto nelle proprie mani strumenti pubblici di mercato viaggi nella globalizzazione gli Stati non hanno strumenti pubblici di mercato nelle loro mani sono stati allo sbando sono stati a come rimangono una foglia il vento perché oggetti alla sovranità dei mercati mi fanno ridere impormi generici storno quelli che vogliono essere ISO previsti perché non danno credito che la sovranità non sono ammesse
Sannino già finanziati
Sta nell'ambito di quegli uomini senza volto per riesce a un amore masse ingenti di risorse nello spazio di un minuto mettendo in crisi Nigeria ai geografica o al contrario sollevando il tenore di vita interi anni geografiche
Di certo a questo la battaglia al capitalismo finanziario non si fanno l'anatema o almeno in termini di politica niente si fa con un offensivo di persuasione
Capace di determinare nuove convenienze
Verso la liquidità internazionale che pomeriggio tutto vi sia cerca proseguito niente altro The procuratore e la politica deve Nattino trasferire e politica normative e fiscali
Una diversa provenienza verso l'economia reale piuttosto che verso il muso finanziario del capitale e qui sta la grande sfida di carattere generale sul piano culturale tutti domani mattina i dibattiti dovrebbero affrontare non solo in Italia mangino euro
Ma quella quella vicende di Tangentopoli nato dunque la visita e non a caso cito sempre dura spogliarelli avrà vedrete di raccontarci la risposta perché la risposta negativa ore nove
Le sembra che io Messi e Xavi sancita la risposta avrei passato tutti i rilievi participio passato
Anche se lo
Ridisegno egli seguiva era quello di ieri una un nuovo assetto politico puntuale loro avrebbero realizzato
Una modifica senza rinvii specificarmi con una modifica del sistema politico dei due tanto che l'ONU la proseguono scherzosamente anche per la mia origine napoletana tris e-mail mi ha spiazzato perché gli Andreotti stavo pensando di usare un progetto imprenditoriale pure USA procedure verso il nostro imprenditore di quell'occasione tentai di avere il primato della politica ma capire che in realtà era molto diversa ma vi posso aggiungere che lei troverà nelle fonti cioè il migliore mezzo rovinarle i fatti io non ho mai avuto né una denunzia perquisite in merito né una smentita
Ma infatti che testimonia come la vicenda di Tangentopoli una vicenda tutta italiana e non a caso non so nella Spagna postfranchista e nella Germania ma anche nell'altro viene le grandi famiglie politiche Purini sofferenza hanno mandino tutto un due uno su una loro primazia un loro primato anche rispetto a El allo squilibrio diciamo uno populistico voglio dire un'altra maniera come lo ha definito lei a testimonianza di Joseph che non c'era l'errore dell'indennizzo eccessivo adesso dovremmo scendere o infortuni sia triplicato il debito peraltro nell'analisi valutare né di altro genere ma c'era una decisione molto precisa e aggiungo
Con l'aiuto di una manina
Di una manina che non aveva perdonato minacce sì Andreotti dei carabinieri
Accerchiano i marines sulla vicenda di Sigonella
Siccome le amministrazioni americani passano ma l'intelligence resta quella fu una cosa che non hanno mai dimenticato e in quel caso aiutarono come è giusto che fosse principe rivela la politica per la lotta rappresenta aiutarono quella poi dilettantismo che ha determinato nel novantadue novantatré illogico strane quando ci siamo incontrati oggi ha determinato un'Italia diversa il PC buco per quello che è sotto gli occhi di tutti
Magari ad aggiungere agli studiosi una fonte ne aggiungo un'altra Sironi i movimenti sono pochini
Quello che imita richiami sarebbe ieri racconta il seguente episodio Boccuccia Lozzi Anna sapendo che è uno dei più cari amici di Craxi i libici si sta partendo un'operazione prendi sulla testa Craxi chi era democratico anche lui la prima è un po'sotto gamba è ogni critiche nuovista
Genova arcuate l'abbiamo dopo Giovanni se non ce la facciamo perché l'onorevole Romani non apriamo che Dawson micro il bacio sì ce la fai
A
Però se facciamo prima
Ordinato quando
Meglio
L'IVA indicare il sistema politico che poteva alternarsi non creando non determinante quello che stupisce determinatosi in questo momento tu dici comunisti che andranno con lui azionisti chi sono gli azionisti
Fissato pubblici arriveranno almeno agli occhi secondo
Parte cattolica gli azionisti sono sono Piero Riccardo sono farlo devo fare lo finiva parallela ognuno deve fare il moderatore cattivo
Perché se non riusciamo sempre a Roma arriverà
Facciamo mai agito devo fare il moderatore cattivo perché se apriamo il dibattito perché non riusciamo più a riprendere il filo allora abbiamo visto questo intervento che è stato iper stimolante come non c'era dubbio ma sono emersi i compiti a casa per Giovanni quindi il libro deve deve continuare e deve continuare e deve analizzare questo fattore esterno sia la globalizzazione quindi con tutto ciò che avviene con tutto ciò che essa comporta soprattutto l'arrivo della turbo finanza l'elemento più ne è emerso in aggiunta tra questi interventi oltre a quelli segnalati prima il nuovo istituzionale che ancora oggi molto presente
E la questione economica debito pubblico la gestione delle finanze gli strumenti di finanza rispetto alle democrazie occidentali e quelle diciamo ai sistemi di Oriente con i fondi sovrani l'utilizzo improprio che utilizzo troppi viene fanno per la gestione del per la loro gestione Andrea Romano e sicuramente anche sulle vicende interne alla sinistra è stato uno studioso
Potrà sicuramente fornirci qualche ulteriore elemento di costruzione sulle varie sollecitazioni che a più livelli e l'ultima fatta proprio dai giovani non è nel suo intervento rispetto a a chi erano stimano insomma potrà fornire anche ulteriori interpretazioni
Tante
Io conosco da anni Giovanni sia come ex collega parlo per me nessun tempo facevo un tempo dicono strategia facevo il mestiere che fa ora Giovanni sia come autore quindi sono pregiudizio molto positivo nei confronti suoi nei confronti di questo che è un bellissimo libro molto utile e molto pieno molto intenso eccetera
Ed è un libro molto utili soprattutto perché mette in fila alcuni aspetti diciamo di lungo periodo alcuni elementi che avremmo chiamato strutturali che tornano utili oggi anche alla luce di quanto sta avvenendo mi viene da dire
In questi giorni se non in queste ore non poco prima di entrare in questa sala scherzavamo ma non troppo dicendo che questo è stato un libro tempestivo però forse già superato dagli eventi nel senso che già forse siamo già oltre
La democrazia narcisismo non so bene qual era siamo entrati informare vicenda proprio di queste ore però veramente un libro che letto in questi giorni assume un significato
Ancora più intenso penso come alcuni con gli elementi strutturali
Tornano utili fra i tanti il meccanismo del capro espiatorio Giovanni descrive molto bene il suo libro che oggi Demetrio
Sono partigiano non solo perché stimo molto giovani anche perché attualmente faccio un mestiere politico che mi definisce partigiana per definizione quindi perdonerete S ogni tanto inciderò quell'ha una valutazione di tipo politico François stiamo parlando in assoluta libertà
Meccanismo il capo espiatorio come risulta almeno ai miei occhi così attuale perché contemporanee non pensiamo a come nella retorica a cui stiamo assistendo in queste ore ci sia una ricerca del capro espiatorio all'esterno in questo caso i confini italiani
Per giustificare dinamiche che stanno avvenendo in questo Paese al di là della nostra inevitabile diversa valutazione chiederemo di quanto sta avvenendo
Penso al meccanismo Giovanni non non cita in questo libro Macchi voglio tornare prepotentemente del velleitarismo italiano che torna anche in questo caso secondo me questa diciamo questa corsa in qualche modo dichiarare guerra economica per il momento per fortuna entità esterne a diciamo istituzioni multilaterali eccetera eccetera
Comunque l'obbligo libro tempestivo un libro forse superato gli elementi di un libro utilissimo io mi soffermerò in maniera disorganica
Di quanto hanno fatto i colleghi che mi hanno preceduti su due aspetti questo dico che mi sembrano particolarmente interessanti uno e lo sguardo di Giovanni alla democrazia in quanto tale ovviamente uno sguardo che pervade tutto il libro
Una democrazia che dico subito Giovanni guarda leggi in modo
Inevitabilmente pessimistico mi sembra che tutto il libro sia pervaso da uno sguardo pessimistico non solo sulla democrazia il narcisismo a capo di una democrazia tout cour molto spesso non lui ricordava
Marco Gervasoni poco fa parte da fatto seguire da questa rappresentazione del diciamo la la promessa di al termine di autodeterminazione soggettiva che pervade la alcune forme di democrazia come il rischi legati a quello che il Tocqueville esaminava a suo tempo oppure ancora questa illusione
Della completa liberazione dell'individuo dai vincoli io poi conosco come tanti di noi Giovanni Orsina sto bene quali siano le sue fortissimi convinzioni morali finora non è naturalmente questo punto su una una discussione su Giovanni Orsina però è ovvio che in questo libro c'è anche il suo tratto di intellettuale anche di cittadino impegnato
E dunque io leggo anche in queste pagine la sua sguardo molto rigorosa anche molto organico
In fondo alla ricerca sempre di
Un ordine superiore sovrintenda anche alle forme di organizzazione politica e c'è in questo libro io credo almeno forse non sbaglia almeno così ho letto
Una uno sguardo pessimistico la perdita di questi
Dopo le superiori noi anche lì la sua lettura di Hoyt Zingari questo tramonto del milione di verità che presidia leggeva nella fase storica che lui
A cui ha dedicato tante opere cioè in fondo io leggo una diffidenza nei confronti della democrazia al di là della democrazia narcisismo
Ed è una diffidenza per carità lo stiamo facendo
Una una discussione politica che però mi domando come dire criticamente positivamente si sia estendere alla democrazia tout court
E soprattutto guardando ancora una volta a quello che sta succedendo in questi giorni se
Non debba essere messo accanto a questo sguardo così pessimistico sulla democrazia uno scivolamento verso l'autodeterminazione verso lo scivolamento verso il tramonto di verità citando sempre voi Zingale
Non si è invece la mettere accanto a questo sguardo la centralità delle garanzie dei sistemi di controlli bilanciamenti tutto quanto accompagnato da un veramente il percorso e la democrazia
E che certamente oggi Gervasoni giustamente parlava di Poste Bouchra sia come di un orizzonte
Di cui si sta parlando apertamente troppo dubbi come di questo con come questo pacchetto di elementi sia messa in discussione da quanto sta avvenendo in Italia ma anche fuori d'Italia
Ed è un tema che lancio insomma in qualche modo Giovanni Orsina abbiamo parlato cerco di parlarne altre volte in passato anche privatamente io resto convinto che la democrazia sia un orizzonte non so se è inevitabile giustamente è un un orizzonte geograficamente molto limitato rispetto a
All'Univela diciamo al nostro alla geografia mondiale però all'orizzonte inevitabile orizzonti da difendere l'orizzonte rispetto al quale con le alternative sono sempre più inquietanti poiché la concretezza sui
Ci troviamo a fare i conti
L'altro elemento su cui volevo soffermarmi
Brevemente è stato già risolta
La Stefania dal Paolo Cirino Pomicino riguarda gli anni novanta e non entrò nella discussione che hanno fatto Paolieri Stifani no perché non mi appassioni ma perché voglio provare anche in questo caso a leggere la parte relativa agli anni Novanta alla luce di quanto sta avvenendo in questi giorni no qui
Ursino a parlare della genesi di quelli che lui reputa citando Canetti diciamo i duri cristalli di rancore
Emersi nei primi anni Novanta no questi questi elementi appunto poi Stefania inevitabilmente collocava in una chiave
Del tutto legittime giustificata guardando l'incendio il PSI ma che sono poi alla base della del passaggio così traumatico tra la prima e la seconda Repubblica poi voglio concentrarmi particolare su un tema che Giovanni accenna solo sfumato sul diciamo fugace
Per quanto molto serio però che siccome centrale ovvero serve per fare il fritto di riferimenti agli autori classici a ha un'espressione di Ortega secondo Rega separati diserzione delle minoranze direttrici no lui parlava degli anni Novanta dicendo risalire ancora il meccanismo di degenerazione la democrazia però c'è anche una parte compete a alle classi dirigenti chiamiamole così e lui richiamando Ortega semplicemente in questi passaggi sembra diverso una diserzione di minoranze direttrici è un tema solo accennato il ricordo però io vorrei estendere mi dispiace che non ci sia
La collega di La sette la sardonico che oggi per motivi come sapete giustificatissime visto che diciamo fatta prigioniera da Mentana nella sua maratona che sta andando in ogni forse
Oggi oggi nel nel turbinio delle agenzie a un certo punto collega parlamentare molto simpatia ha mandato in giro
Un'agenzia Ansa fatta proprio con tutti i crismi le crocette le cose dice a Mentana convocato al Quirinale per tornare alla vittoria ci saremmo avverrà questa cosa qua però insomma voleva estendere misure che non ci sia restando perché non parlato volentieri con lei all'altre mani giornate Marini chiama giornalismo anche qui il tema si Giovanni era in scena ricostruendo una cosa molto interessante inquietante no come nella crisi Tangentopoli vi fosse stato così ci dicono alcuni testimoni erano i protagonisti una coordinamento tra alcune testate coordinamento che giustamente riprendendo Canicattì raffigura come la muta di Casciana una una una un coordinamento tra le tra il direttore delle principali testate che configura una muta di caccia che prendeva di mira la classe dirigente politica no va bene adesso dovrei lo sappiamo tutti nel libro si ricorda però al di là di questo nome
Coccola il punto di Giovanni diceva in quell'assaggio ci fu un ruolo del nel senso di minoranze direttrici che concorsero in qualche modo a quanto accade allora io mi domando visto che la sta facendo in queste ore settimane cosa succederà quando voteremo
Un ruolo altrettanto forte non può essere configurato oggi in questa fase storica del nostro Paese da parte delle minoranze
Direttrice forse dissi elettrici
Che appartengono a agli italiani di questa fase storica intendendosi come milioni di italiani che un pezzo di classe dirigente anche qui dobbiamo io credo che possiamo raffigurato in un pezzo di vasi di genere del tutto legittimamente e non solo perché e si si raffigurano mentali ci mancherebbe altro ma anche perché si sono di fatto non solo perché come disse più brillantemente dimmi Luhmann curatrice ciò che sappiamo della società il generale del mondo in cui viviamo lo sappiamo da mesi figlia ma anche perché è ovvio era è vero oggi all'epoca dei soci ad avere degli anni novanta era vero
Negli anni Trenta era vero da quando esistono mass media che parlano a una collettività facoltizzate lei c'è anche questo è un fenomeno recente tra Francoforte alla mia domanda rispetto a quanto sta bene non voglio non è una domanda a cui il giovane deve risponde però la pongo tutti noi
Rispetto a quanto sta accadendo qual è il ruolo delle minoranze direttrici che appartengono emesse figlia anche nel loro ruolo di diserzione rispetto a quanto sta avvenendo metabolico che le cose vadano molto male non facciamoci di film diverso facciamo corna scongiuri quanto vogliamo
Ma se le cose andassero molto male a un certo punto si ponesse la domanda ma di chi è la colpa se lavorano gli storici ora non sto accusando nessuno con grande rispetto per gli elettori non sono rating come concede oggi non è questo il discorso faccio un discorso tra lo storico e politico se tra vent'anni qualcuno si domanda se ma di chi fu la colpa
Io credo che la colpa fu anche forse anche di un pezzo di classi dirigenti italiane a rimessa la corte anche il Pd la compagnia di Renzi ha colto anche mia togliamo di mezzo diciamo la colpa della politica come dire fuori discussione non è un rimpallo di responsabilità è una domanda che è stata dentro secondo me questo libro provando a leggerlo oggi come dobbiamo leggere io credo che vi sia questa responsabilità
Responsabilità banche che magari non in forma di cui il coordinamento tra testate chiusa ricordavamo non è in forma volontaristica però io credo che sia anche mia resta fissata anche nella forma per esempio
Del non avere provato a incalzare alcuni dei protagonisti della stagione politica stiamo vivendo sui temi su che stanno emergendo letteralmente in queste ore in questi giorni Hill ha verificato che i protagonisti anche solo mettendoli di fronte alla domanda ma mi perdoni ma cosa succederebbe se cosa avverrebbe concretamente per gli italiani se questa cosa che lei sta raccontando succedesse
Eccetera eccetera eccetera
Leggendo questo libro mi è venuto in mente una riflessione che invece Gaetano Salvemini seppure come sapete non era esattamente un giornalista era
Storico militante politico ma anche un opinionista importante per essere invece Gaetano Salvemini Emilio centoquarantacinque in un momento particolare la storia italiana ricordando Salvemini
Una polemica fortissime di cui l'urto fu protagonista molti anni prima contro Giolitti sapete che lui fu protagonista di un dell'antisemitismo su basi finora chiameremmo moralistiche etico morale no Nicola programmi nel quarantacinque
Lo leggo faccio prima a leggerlo ricorda troppo la sua fase in questi termini cito Salvemini
Dice
Devo riconoscere che la conoscenza degli uomini che vennero dopo Giolitti in Italia dell'esperienza dei Paesi in cui sono vissuto come sapete era andato all'estero in particolare gli Stati Uniti anzi questa intervista questo suo scritto
Fu il giornalista negli Stati Uniti e l'esperienza dei paesi in cui sono vissuti in questi ultimi vent'anni mi hanno persuaso di Giolitti non fu un migliore
Ma non fu neanche i peggiori di molti politicanti non italiani che fu certo migliore di politicanti italiani che gli succedettero piuttosto che questi furono assai peggiore
Mentre noi riformatori sempre Sangemini assalito ammutoliti dalla sinistra accusandolo di essere ed era un corruttore della democrazia in cammino
Altri lo assalivano dalla destra perché era anche troppo democratico per i loro gusti lo si critica un favorire un'evoluzione la vita italiana verso forme meno imperfetti democrazia ma favorirono la vittoria di gruppi militarista si nazionalisti reazionari che trovavano la democrazia di Giolitti anche troppo per fare sì mi trovassi nuovamente in Italia tra il mille novecentouno centoquattordici con quel tanto di esperienza che ho che ho potuto mettere insieme di trent'anni successivi
Non può tacere e nessuna degni criticatissima giolittiano ma guarderei con maggiore sospetto a coloro che si compiaceva di quelle critiche no perché si volessero condurre l'Italia dove noi avremmo voluto che arrivasse ma precisa nella direzione opposta
Per carità nessuno di noi Giolitti sui giudici di Frosinone Salvemini nel bene e nel male
Però ecco questa riflessione che ci sta bene mi è tornata in mente in questi giorni perché forse forse questa responsabilità Kiss me mi si prende in prima persona pur avendo pagato un prezzo che fu un prezzo importante
è una è una responsabilità che oggi potremmo estendere in maniera come dire di riflessione collettiva mettiamola in questo modo senza accusare nessuno ma assumendola
Estetica estendendola anche a coloro che certamente in questi anni hanno contribuito ad orientare l'opinione pubblica ha perso venti chili chissà forse sì forse no potrebbero anche essere esiti molto molto negativi per la nostra comunità nazionale grazie
Grazie
Andrea Romano posto una domanda reale insomma il sistema mediatico a ma neanche agevolato che si discutesse forse della questione centrale di questi mesi ieri del per convivenza il nostro Paese
Come poteva essere europei ci sono voluti ottanta giorni perché esplodesse il tema estremisti o forse più di campagna elettorale io faccio avvocato d'ufficio un po'il professor signori tutte le sollecitazioni i compiti a casa riguardano quelli che illumina mesta come dicevo anch'io insomma nella mia nell'introduzione sono tutti Darwin considerati come fattori fattori esterni penso alla globalizzazione
Si parlava già di villaggio globale alla fine degli anni settanta e quindi viene messa un po'anche la parte in cui la divisione finanza ed economia Benedictis media il sistema di poteri democratici
Forse la domanda anche un po'da rilanciare i come mai la giustizia la il potere e l'ordine giudiziario il sistema giudiziario vola variabili giustizia ed inserite come fattore endogeno alla antidemocratica
E non come fattore esterno che interviene sui regimi democratici questo sarebbe anche una riflessione su come si particolarmente sviluppato il dibattito Giorgetti pare non ci raggiunga fatto chiamare amore la segreteria
Parlando di giustizia e in di riforme emerge sulle agenzie giusto per l'ora di cronaca Laqualunque vuoto dal ventinove maggio fino a una possibile incarico come se ventinove luglio in Austria
Fino a un possibile incarico nella presidente di una candidato del centrodestra fino a uno scontro anche all'interno dell'Associazione nazionale magistrati comunicati quindi credo che la democrazia vive una situazione abbastanza diffusa non dico di difficoltà ma sicuramente di clima certamente ancor più di crisi atavica indica Giovanni Orsina chi è stato più volte chiamato il sollecitata ricchi ringraziamo per questa sua fatica per averla avuta un po'dibattere comuni se c'è qualche domanda ovviamente dopo il professore tradire la polizia non andranno via saranno sicuramente come dire venne pronti a rispondere a tutte le sollecitazioni professore grazie
Allora grazie
Grazie Nicola grazie naturalmente alla Fondazione Craxi però aver organizzato questa questa riflessione sul mio libro e gli stimoli astuto e grazie moltissime relatori anche per
Delle parole veramente troppo lusinghiere che hanno che hanno avuto per questo libro
è ovviamente gli stimoli sono immensi e quindi siccome a un certo punto bisogna andare a cena Quinn ovviamente non non coglierò tutti quanti gli stimoli non risponderò a tutti quanti discorsi però due due punti ci tengo a diciamo ad affrontarli uno sulla prima parte del libro e in qualche modo riprendendo gli spunti emersi soprattutto da Marco Gervasoni Andrea Romano
E invece è un altro discorso sulla seconda parte del libro riprendendo invece gli spunti emersi da da Stefania Craxi e Paolo Cirino Pomicino e
Uno dei punti che in qualche modo ancora Andrea l'ha sottolineato il Marco Gervasoni ha sottolineato alla fine del suo discorso
E che forse questa crisi la vocazione di civiltà e questo mi sembra un tema diciamo più ampio anche più preoccupante
Cioè alla in fin dei conti il punto fondamentale e fino a che punto sia possibile costruire un ordine sociale che non sia fondato su nessun rimessa che venga assunta dal corpo sociale come una premessa non discutibile
Questo diciamo è la riflessione che fa
Triennale quattro ponderosi volumi in francese che mi sono letto quasi tutti per scrivere il libro Marsellus in fondo tutte le elezioni lo scettro mentre ce ne sono a parte la battuta molto molto interessante molto importante è tutta una riflessione sulla dissoluzione
Dei principi esterni sui quali si fonda l'ordine sociale umano
Su che cosa si fonda la Società di antico regime Dio i principi della verità rivelata del cristianesimo
Non per caso mentre in crisi con la riforma però comunque anche alla riforma e all'interno di quel contesto una società secolarizzata perde quel tipo di di di controllo perché quel tipo di riferimento e deve fondarsi soltanto su se stessi gli esseri umani sono capace di fondare un nuovo ordine
Auto generato questa è la grande domanda è questa la grande sfida per la democrazia il grande rischio che la risposta siano
Le democrazie non si riesca e questa il significato della grande frasi Tocqueville se l'uomo vuole essere libero
Bisogna che creda essi non crede sarà serbo
Perché ed è questo il punto del ragionamento fa il libero mercato e autoritarismo cioè che la libertà da una parte deve essere in qualche modo contenuto da una cornice di non libertà dall'altra se non è la non libertà della religione cioè ci deve essere in qualche modo una nozione di bene e di male lo richiama Marco Gervasoni rileggendo la citazione da Montale immaginazione molto molto con molto bella molto complessa secondo me piena di cose anche prima di pericoli di opportunità ma di pericoli
Se non c'è un senso del bene e del male se ci sono dei criteri per i quali uno dice no guarda questo è bene questo è male e poi dopo un po'il dibattito pubblico perde completamente
Un un baricentro non ci sono più criteri per dire che cosa è bene che cos'è un male
A quel punto i media entrano in crisi
Perché nessuno si fida più di loro e non sanno più che pesci prendere non sanno più come parlare non hanno criteri attraverso i quali parlare ai lettori a quel punto le culture politiche entrano in crisi perché non hanno più punti di riferimento
E
E a quel punto
Le sei chiuso
La la la perdita di catene di gerarchia che sono ovviamente legate ha un senso del vero dello sbagliato del bene e del male ecco il punto la poggiarsi su delle nozioni tecnocrati anche del giusto e dell'ho sbagliato e quindi l'affidarsi al mercato l'affidarsi alla ai meccanismi dell'economia che danno un po'di oggettività all'interno di un mondo che oggettività non l'ha più nel momento in cui poi i meccanismi dell'economia del mercato entrano dentro i percorsi del capitalismo senza volto del capitalismo finanziario a quel punto anche lì si perde quell'ultimo elemento diciamo di controllo che il sistema entra completamente
Nel caos io credo che questo sia un po'in fondo questo
Lo vedeva l'aveva visto lo vedeva molto bene i troccoli lo vede molto bene Ortega lo vede benissimo in leasing il libro straordinario che la crisi di civiltà c'è lui vede molto bene che il problema il problema di un ancoraggio culturale che è una vera cultura dice noi zingara non può non fondarsi sulla base antologica cioè su una file su un e il problema è che le fedi non si costruiscono questo lo scrive benissimo Del Noce
Una volta che si sono persi i riferimenti ai valori tradizionali quei limiti non si ricostruiscono più questo è il dramma della dissoluzione delle culture politiche che le culture politiche non si costruiscono a tavolino non si costruiscono il laboratorio
Costruiscono sulla base di elementi che ci sono si coglie Rizzi non ci sono
Se non ci sono se non c'è un senso dalla collettività degli interessi collettivi se non ci sono dei valori condivisi sui quali ancorare le culture politiche le culture politiche condivise non si costruiscono più
In qualche modo l'uomo
Questo percorso che ho cercato di ricostruire è un percorso di quello in cui siamo entrati sembra essere un percorso di crisi di civiltà ciclica c'è non siamo più dentro una una crisi di civiltà siamo dentro una civiltà della crisi
è la civiltà è permanentemente in crisi
E
Gli anni di Novecento è un produrre sì di queste crisi
A primavera per la guerra la guerra mondiale tollera togliendo gli ancoraggi alla società tradizionale Ancien Régime apre una prima crisi che riporta i totalitarismi
Porta la seconda guerra mondiale si risolve in qualche modo col quarantacinque rientra in crisi con gli anni Sessanta si risolve provvisoriamente negli anni ottanta esitare rientrando in crisi adesso
Il problema è che queste crisi sembrano amplificarsi sempre di più anche a motivo di quelle motivi di quegli elementi esogeni processi di globalizzazione internet
Andrea eccetera è ovvio che i giornali dovrebbero fare un certo mestiere ma i giornali si trovano anche sfidati dai social media per cui se tu non fai quel tipo di discorso i lettori se lo hanno quelle esige allora il problema è l'esigenza del lettore il lettore si vuole indignare
Se non si indigna sul Corriere della Sera leggendo Rizzo e Stella hanno leggere al Corriere la sera ad un leggero sorriso trova lei trova il fatto quotidiano se non lo trovo sul fatto quotidiano va su Facebook va su Twitter
Perché il problema e ama il problema è l'esigenza psicologica del lettore di indignarsi la sua il suo rancore è questo il punto
Quindi i civili diventano sempre più avanti e
è problema incerto che
Diciamo questi queste crisi si sono risolte nel corso del Novecento ma a quale prezzo
Insomma c'è nella seconda guerra mondiale ha risolto per vent'anni ha stabilizzato
Facendo qualche decina di milioni di morti
Che uno può anche dire va bene se è questo il prezzo da pagare da storico cinicamente uno può dire la storia è fatta il sangue degli esseri umani e quindi sangue più sangue meno tanto cresciamo siamo diventati così tanti diciamo risolviamo il problema la sovrappopolazione ovviamente poi tolto il cinismo e il problema è sempre quello che se la guerra casa tua
E se chiuse la discussione davvero il problema come genera un pochino un pubblico diverso però
Credo che questo sia un elemento un elemento un elemento cruciale
E certo che io penso che la democrazia debba essere difesa pensa che sia veramente guardare all'alba la battuta super super usurate peggior sistema politico fatti salvi tutti gli altri a pagamento hanno non è manco lui e l'oceano bisogna andare anche oltre Churchill cioè è un sistema politico relativamente alla alla vita umana e all'esistenza umana buono buono teniamocelo umano
Moderato benissimo però il problema è capire che per salvaguardarlo dobbiamo convincere i democratici ad autolimitarsi queste dall'Iran
Grande difficoltà proprio per evitare il riprodursi di riprodursi di queste crisi
Secondo punto ovviamente Tangentopoli allora questo libro è un introduzione ovviamente non è che compare così è un libro a sé stante
Però nella mia testa anche ovviamente anche i libri di storia hanno una storia è un introduzione o libro che vorrei scrivere su Tangentopoli
Un vero libro di storia non un libro di interpretazione storica
Allora che cosa mi serviva
Mi serviva innanzitutto capire dove si colloca Tangentopoli in una prospettiva non soltanto italiana perché non sono d'accordo che scambiatori sia una cosa solo italiana cioè è una cosa molto italiana tantissimi degli elementi che la compongono solo italiana sono italiani ma c'è un contesto più ampio c'è un contesto più generale e questo era anche perché alcune cose che vediamo in Tangentopoli vediamo anche in altri paesi meno gravi meno sviluppate cioè c'è un problema non è chiarissima però esattamente dopodiché non ho non distruggono il sistema in quel modo allora il problema è ovviamente come sempre nella storia comparata è capire che cosa è specifico al paese sono d'accordo che c'è tantissimo
Italo italiano e poi ci sono delle cose che non lo sono naturalmente non soltanto nel contesto diciamo del contesto internazionale che vuole Tangentopoli per punire la classe dirigente italiana che secondo me è un elemento che c'è eh ma anche proprio nel fatto che c'è una cornice complessiva di crisi della politica dentro la quale si colloca Tangentopoli
Quindi almeno il volevo cercare di di ampliare il quadro
Perché troppo spesso gli storici nazionali finiscono per cadere dentro la loro nazione allora se ovviamente quello indispensabile però bisogna cercare di contrastare anche questa tendenza cercando di capire se ma sta Tangentopoli in definitiva
Perché è così interessante perché non è soltanto una cosa italiane forse oggi non lo stiamo vedendo
Che quel tipo di crisi della politica Contini in Italia si manifesta prima
E in maniera molto più traumatica ma in qualche modo molte di quelle cose oggi le stiamo vedendo negli altri Paesi
Quindi chiaramente c'è qualcosa di più fermo restando che poi fare una solida lettori significa fare una storia assolutamente delle strategie degli europei le strategie degli americani delle strategie degli azionisti
Degli allergeni comunisti ma questo era assolutamente fuori discussione
In questo saggio però io non facevo tutto questo perché per fare tutto questo mi vogliono ancora vari anni naturalmente leggere libri di Geronimo e quelle fondamentale ma
Con tutto il rispetto per Gianluca grandissimo ce ne sono anche tanti altri che vanno letti perché c'è una una enorme letteratura io appena cominciato a buttar giù una bibliografia insomma stiamo parlando di centinaia di libri di memori di iscritti
Di di interventi per esempio i giudici hanno parlato hanno parlato moltissimo
Hanno parlato assolutamente non troppo troppi Simo Elia voglia leggere insomma c'è moltissimo da riflettere proprio perché è uno snodo così importante così delicato nel quale confluiscono così tanti elementi quello che io ho cercato di fare è stata un'altra cosa e se volete anche un po'Solana un po'divertissement
Dal quale poi è nata l'idea di questo libro che non è mia ma di
Di Ottavio Di Brizzi di essere lì in platea che ha avuto la balzana idea risorge scrivere il libro
Leggendo questo saggio questo saggio appunto su Tangentopoli letto degli Ascanidi va bene i media è fondamentale però il problema che l'EasyJet erano si genera una spinta emotiva negli italiani che certamente generata da invidia ma che in qualche modo va oltre
C'è un desiderio di
Di scaricare tutte le colpe sulla classe dirigente la classe politica italiana di fare un'operazione
Di costruzione del capro espiatorio a me interessava questo quindi non mi interessavano le origini i fatti le cause mentre già mi interessava cominciare a capire
L'esplosione emotiva del novantadue novantatré che ha un'esplosione e anche perché ovviamente è in qualche modo io non contavano niente ma mi ricordo ovviamente quegli anni è un grande a sufficienza ricordarmi molto bene negli anni ed a ricordarmi clima emotivo di quegli anni è un problema
Pineschi perché gli italiani reagiscono in quel modo certo che sono sollecitati dai giornali ma stagione dalle televisioni assolutamente però forse c'è qualcosa di più forse no forme troppo dire no reagiscono soltanto ai mini di realtà è semplicemente un clima mediatico
Tanto per dire una cosa mi è venuto in mente di fare non so se avrò mai tempo e di andare a Pieve Santo Stefano Bigoni diari c'è un bellissimo Archivio diaristico e andare a vedere i diari delle persone qualunque che cosa scrivi rimane in quei mesi
Qual era la reazione perché poi è vero che noi non abbiamo modo di di valutare l'opinione pubblica se non attraverso i sondaggi che sono uno strumento molto grossolano e poi attraverso i giornali però non sono opinioni pubblica sono opinioni pubblica già filtrate ricostruita da un pezzo di classe dirigente
Però era quello che mi interessava chiarire quindi non è un saggio su Tangentopoli non pretende di capire Tangentopoli
Né di ricostruirne la storia che che complicatissima ed è molti secondo me affascinante proprio perché è uno snodo fondamentale della storia d'Italia
Era semplicemente cercare di capire se possiamo utilizzare degli strumenti per capire come gli italiani Cossa passa per la testa degli italiani chiaramente un esercizio ipotetico
è una costruzione moderiamo lo dico molto chiaramente non intendo raggiungere nessuna verità intende intendo cercare di avviare un discorso che è un discorso su come il Paese
Ha pensato di di liberarsi di tutti i suoi peccati
Cacciando via
Trecento uomini politici cinquecento mille due mila quanti erano uomini politici che aveva votato fino al minuto prima facendo un'operazione che assolutamente io ritengo moralmente
Disgustosa perché è proprio una cosa per dire io prendo le mie responsabilità delle butta addosso prendi delle tutele e vattene economici ma scorato mi ha votato fino a ieri adesso perché bene o male un ex Ceylon della mia responsabilità ce l'hai pure tu perché mi Montanari
Perché mi hai votato fino all'ultimo e sapevi tutto e qui i discorsi di Craxi sono discorsi
Giganteschi fermo restando Stefania che io penso che questo è un vecchio discorso la sindrome di Tocqueville a tirarla fuori Cafagna l'hanno tirata fuori in tanti
Che dire da Presidente del Consiglio che il sistema politico italiano terra magicamente inefficiente dicendo assolutamente la verità e dicendo quindi drammaticamente in essendo drammaticamente inefficiente va riformato ed è assolutamente la verità
Però serie poi non riesce a riformarlo comunque non so ma ma io non
Come dire io io vedo vedo di conseguenze in qualche modo oggettive ma io capisco questa è chiaro che lo storico restrittivi ricostruisce spostato dirlo in quel modo in quel momento poteva essere ed era totalmente legittima e razionale
Però quello che legittima e razionale nel breve periodo la politica poi produce degli affetti che nel lungo periodo
Possono essere effetti dannosi ovviamente è chiaro che Craxi fosse politica becera e io lo dicevo se mi avessero dato la forza di fare quella riforma in quel momento il problema risolto io sono d'accordo esclude
Tagliato si propone di riformare il grande ottici rifiuterà il licenziamento sì no no al centro commerciale cento accertato
Dalla Boksic e linee punto il punto è che se tu cominci a dire che il sistema non funziona più rude legittimi questo è il punto e dopodiché coliformi ma questo l'ho scritto che a Milano antico regime la rivoluzione quando il sistema comincia a riformarsi nel momento più pericoloso perché tu cominciando a riformarsi tipi legittimi o
O fai subito concludi subito il processo illegittimi e momenti in cui dei legittimi sistema non funziona delegittimarlo cambio subito illegittimo sui cimenti a cambiano cinque dieci venti e trenta anzi non lo cambi proprio ovviamente soltanto quello che resta il cumulo di macerie ma ovviamente non è che poi diciamo
Sì sì sì sì
Bene
No
Comunque questo su questo potremmo potremmo discutere proprio
Benissimo grazie davvero gravi dichiarazioni
Domando interventi suggestioni Ponzano esaurito non anche perché sono
Diciamo quando la troupe di Sky
Scalinata esterna