Presentazione del libro "Elementi di teoria per la storia economica. Una rilettura dell’Italia dal 1950 a oggi" di Giorgio Rodano

Buongiorno a tutti
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo incontro presentazione del libro dal professor Giorgio Rodano elementi teoria per la storia economica una rilettura dell'Italia dal mille novecentocinquanta ad oggi
Siamo riuniti per la presentazione di questo libro in quest'aula
L'aula Gini che è ora una importante per l'ateneo romano in particolare
Per gli statistici egli comunque economisti o sono strettissimi sono laureato in statistica e qui ho fatto è importante non soltanto per gli servizi in generale ma anche per me perché io qui ho fatto l'ultimo esame
Dei ventiquattro esami licenze statistiche ed economiche Chiara economia politica due col professor Spaventa studiando su delle bellissime dispense con tantissime formule di un certo professor Giorgio Rodano
Ho sempre supplicato di farne un libro ancora non l'ha fatto quindi
E devo dire che il linguaggio io ho sempre detto a Giorgio Rumi ha una capacità una chiarezza espositiva incredibile sia utilizzando linguaggio formale della matematica sia utilizzando il linguaggio divulgativo dalla lingua appunto nella lingua italiana è questa volta mi sembra che il libro che sarà presentato di cui parleremo è un libro con poche formule
Ma con la a grandissima chiarezza che lo contraddistingue nella descrizione dei dei fatti dei fatti famosi fatti stilizzati di cui si parla tanto in economia
La presentazione di questo libro si articolerà nel modo seguente ci sarà il saluto dalla collega decresce ecco il coordinatore del Dottorato in economia finanza
Ci sarà un'introduzione
Del professor De Vincentis alcun ministro però professore un'etichetta che rimane per sempre diciamo nella la struttura lo diciamo prima la struttura templi professore ci contraddistingue fino alla morte
Parteciperanno alla Lila dibattito
Il professor Boitani devono extra cattolica il direttore generale della banca d Italia Salvatore Rossi concluderà ovviamente l'autore non so se ci sta del tempo per eventualmente fare una discussione un dibattito sia con colori quali partecipano a allora di discussione del del del libro sia con l'autore
Io non voglio tediarvi con ricordi eccetera eccetera passerei subito la parola alla collega De Ecclesia per poi chiudere con i saluti e passare la parola
Gli economisti e i nostri confini
Credo che sia abbastanza inoltre va bene grazie a tutti grazie partecipa anche per essere qui soprattutto vorrei ringraziare Andrea Salvatore Claudio perché brevissimo tempo sono riusciti ad aiutarmi a organizzare questa cosa non è dal nove maggio in cui è stata fatta questa proposta oggi siamo all'undici giugno vi ringrazio davvero di cuore perché è chiaro che è una grande volontarie questo spirito collaborativo
Direi un segno anche lì affetto verso Giorgio Rocca contraddistingue la maggior parte di coloro che sono qui perché io do il saluto rinviata per questa diciamo riunione e il coordinatore del dottorato in economia e finanza perché è questo dottorato in realtà è una creatura che avuto origine nel due mila cinque
Con su iniziativa di Giorgio e mia diciamo di supporto
Therevidae nominare un dottorato anche avevamo che stava diciamo languendo in lenta a tratti in economia dei mercati monetari finanziari internazionali per cui abbiamo iniziato questa impresa insieme
Nello stesso anno abbiamo costituito la scuola di dottorato di economia della Sapienza in cui ci sono Diversi dei colleghi che sono qui oggi
Che erano a suo tempo coordinatori di di e di rispettive dottorati c'era caldo sardonico era coordinatore del Dottorato in Scienze economiche
Giorgio ed io di questo dottorato nuova dottorato di economia politica coordinato a suo tempo da Maurizio Franzini che purtroppo oggi fuori Roma non può esserci è un dottorato di Scienze statistiche di statistica economica coordinato da carbonaro e dal professor Gelli Chelli quindi abbiamo iniziato questa avventura la Scuola di Economia dirottati ed economia
E la sapienza è ancora attiva faticosamente perché abbiamo diciamo con tutte le riorganizzazioni
I vari vincoli amministrativi che si ci sono stati sono stati introdotti in tutti questi anni però direi che il nostro questo dottorato ha avuto guai grandi successi moltissimi dei nostri studenti ogni anno abbiamo circa sei borse di dottorato e sono non abbiamo iniziato il ventunesimo cinquantotto nel due mila cinque quindi adesso siamo al trentaquattresimo no non c'è e quindi io volevo ringraziamo ricordare questa una delle avventure non come colleghi dello stesso dipartimento che abbiamo iniziato poi Giorgio
Quando è andato in pensione
Non l'ha lasciato il dottorato perché come ha detto giustamente Pier Paolo la sua capacità didattica è sempre stata enormemente apprezzata da tutti i nostri dottorandi oltre che gli studenti ed è rimasto a far lezione corso di dottorato fino a pochi anni fa credo forse due anni fa deciso di lasciarci e quindi diciamo e poi la scelta di quest'aula come ha detto in un'aula importante un'ala importante per la facoltà di Statistica credo che Giorgio bianche
Insegnato parecchio tempo in questa
Per cui ringrazio di nuovo
I i relatori ringrazio partecipanti se non vi dispiace emendata fedele
Grazie a lei
Sì allora per fare tutto ciò bene però la tua introduzione almeno decide va bene OK
Credo che Andrea abbia anche delle slide e Salvatore poi possano andare veramente
Allora prima di tutto
Grazie grazie a Pier Paolo D'Urso al Dipartimento di Scienze economiche sociali alla vita da Ecclesia un dottorato in economia e finanza
E poi iniziò permette di una piccolissima notazione personale mi fa molto piacere essere oggi all'università perché l'università è la mia casa sono del son tornato a casa e poiché grazie a Giorgio grazie a Giorgio Rodano perché per questo bel libro
Come dice il titolo
Parafrasando rapidamente una rilettura nella storia economica italiana dal secondo dopoguerra oggi
Guidata
Dal quadro concettuale
Che la teoria economica in particolare
Nell'ambito del libro la moderna macro economia
Ci mette a disposizione
E questo direi che è il primo motivo per cui considerato questo libero
Prezioso
Né consiglio la lettura negozio la lettura non solo
Ai colleghi agli specialisti
Poi agli studenti ma a
Diciamo all'Ettore di cultura generale e poi in modo particolare ve lo consiglio lo consiglierò
Ma i ministri
Ex nonché attuali ai politici diciamo non solo ai ministeri ai politici e a tutti quelli che
Come dire sono impegnati nel nel sociale si sentono impegnati
Sul al futuro del nostro Paese
Perché è scritto dopo io
Per dare strumenti di comprensione a chi poi
Oltre che a chi studia analizza a chi poi agisce io ho letto molto così Giorgio
E diciamolo Toaldo
Prezioso come dicevo prima
Ora
Naturalmente non ripercorro tutto il testo è molto ampio
E stappa e stiamo parlando di settanta anni circa di storia italiana
Perfetto vorrei segnalarvi alcuni punti
Andando lungo lo svolgimento del testo
Prima di tutto
Giorgio parte richiamandoci
All'esigenza di avere una visione di lungo periodo
In cui i problemi che oggi stiamo vivendo
Affondano le loro radici
Indietro nel tempo addirittura Giorgio li fa risalire e io sono d'accordo con lui ai cosiddetti trenta gloriosi che tra l'altro è il titolo del secondo capitolo se non sbaglio
No è il titolo di un paragone i trenta gloriosi cioè agli anni cinquanta sessanta
Con una coda negli anni settanta che sono gli anni della grande crescita
Ma già lì c'erano in nuce
Alcune alcuni pronta alcune debolezze
Di quella crescita
In particolare con riferimento al nostro Paese che poi che poi hanno lavorato negli anni successivi
Il secondo capitolo presenta il modello di base
Macro economico
Gioca sulla con sulla
Il rapporto tra prodotto interno lordo potenziale prodotto interno lordo effettivo qui non entro nei particolari
Segnalo un punto che ho apprezzato in modo particolare
Nel quale mi ritrovo molto a un certo punto Giorgio dopo aver chiarito bene
Le determinanti di fondo
Di PIL potenziale P. l'effettivo ci dice una cosa
E cioè ci dice che c'è un'interazione tra
In livello o del PIL effettivo il suo discostarsi dal tra il potenziale per esempio per carenza di domanda aggregata o per altri motivi
E lo stesso PIL potenziale
E qui diciamo aggiungo solo ma è pienamente coerente con quello che lui ci dice alla fine del secondo capitolo
Io credo che
Sia molto importante tener conto
Che gli scostamenti del PIL effettivo dal PIL potenziale poniamo una depressione una fase di
Recessione
Dell'economia non è priva di implicazioni sulla stessa dinamica di lungo periodo del PIL potenziale in particolare penso ad alcuni modelli della che macro economia contemporanea
Penso ormai un modello molto molto standard è il modello così detto del mister e Mrs
E in particolare l'isteria si per erosione da capitale fisico
Credo che questo abbia comprato un mutuo
In generale
Nei Paesi occidentali dopo la fine della grande crescita e poi in particolare in Italia in particolare conta molto oggi dopo la caduta di investimenti di cui Giorgio ci parla più avanti belli
Dove cioè io trovo nella capitale fisico ridotto dalla recessione un vincolo per l'espansione successiva è un è un vulnus alla stessa dinamica del PIL potenziale
Livello e dinamica del PIL potenziale
Come pure diciamo qui Sempre per aggiungere temi ma che vanno in quella direzione delle adesso si ritrovano nell'esposizione successiva
Tener conto e credo che abbia contato molto in particolare negli ultimi vent'anni nella storia che ha economica delle agli ultimi vent'anni del rischio ritrovarsi intrappolati in equilibrati sul botti mali
E quindi di compromettere con l'intrappolamento
Anche la dinamica di più lungo periodo
Segue un bellissimo capitolo sugli anni della grande crescita la così detta golden regge
Qui Giorgio chiarisce molto bene le determinanti strutturali stiamo parlando della immediato secondo dopoguerra e poi sino agli anni ma tutti gli anni sessanta
Un punto che è coerente con quello che ricordavo prima l'attenzione Giorgio parla di un mood keynesiano delle politiche nazionali e internazionali sorrette dagli Stati Uniti particolari in quegli anni
Diciamo che usando il termine se non ricordo male Giorgio di Robert Lucas il regime di politica economica di quegli anni e cioè il fatto che il clima che la politica economica annunci della politica economica davano l'intonazione aporia comica davano
Implicava che le imprese potessero
Come dire
Spingere sul processo di rivestimento scommettendo ed Autori a Lizzano in do le loro aspettative di crescita perché comunque
Come dire si sapeva che comunque il governo era il i governi erano impegnati nel sostegno
Del PIL scettico
Risultato
Non c'era neanche poi bisogno di molta spesa pubblica erano le imprese che facevano loro gli investimenti e tenevano su il livello della domanda aggregata c'è solo un appunto che però non si può avere tutto nei libri quindi per chiedo scusa anzi a Giorgio di rilevare che la cosa però date le funzioni che ho svolto in questi anni vi segnalo che c'è un tema molto importante che ha aiutato
E ha tenuto sulla golden age in Italia che è stato la politica di intervento straordinario nel Mezzogiorno quelli sono anni in cui il Mezzogiorno d'Italia da un contributo positivo alla crescita complessiva
Molto tirato molto spinto anzi dall'intervento
Del dall'impeto straordinario del governo centrale la Cassa per il Mezzogiorno eccetera eccetera ma tra questo sarebbe con che c'è te lo segnalo perché viene incontro ad una cosa di cui pure Dio anzi tu mi parlaste di anni fa
E cioè la lettura di che se non necessariamente che ha in sé significa
Sostegno della domanda aggregata significa più in generale lo spirito con cui
Si interviene nell'economia per far lavorare bene i mercati e allora quello dell'intervento Salandra operando in soggiorno venne che è stato chiamato anche che i mesi suo dell'offerta che si coniugava bene con il con il regime di politica economica che iniziano generale
In vigore in quegli anni poi il decennio dell'inflazione ve la faccio breve sono lungo troppo tempo sottolineo solo un punto lo shock di Offerta interno internazionali interni salari internazionale prezzi dell'energia e delle materie prime
L'analisi sul perché l'Italia ha avuto più inflazione la rinvio alla lettura di questo capitolo assolutamente
Come dire
Impressi va insomma da molto bene l'idea e dà bene l'idea delle debolezze strutturali che li emergono a cominciare dal fatto che su di noi materie prime ed energia hanno un impatto bacchette significativo essendo noi un economia di trasformazione
Il tipo di sviluppo di competitività che avevamo sostenuto che avevamo sviluppato negli anni precedenti e la competitità di costo più che un e competitività di innovazione l'innovazione viene dal Calcinate dal dal acquisire le innovazioni già introdotte in particolare
Nell'economia americana che vengono trasferiti in Italia
Le tecnologie appunto la Buy intensi da anche legate alle piccole imprese e quindi una difficoltà ad avere una crescita autonoma Uto sostenuta della totale tua bella produttività totale dei fatti
Gli anni Ottanta vedono un recupero di disciplina monetaria
Di controllo sulla dinamica dei prezzi
Si pagano dei prezzi in termini di rallentamento della crescita e di disoccupazione e contemporaneamente devo dire direi correggimi se sbaglio Giorgio incontra in continuità con le politiche degli anni settanta ma con più forza c'è uno una spesa pubblica che cerca di compensare il più possibile rispetto alle spinte sociali di quegli anni e in particolare una crescita dell'occupazione nella pubblica amministrazione molto consistente al di là della logica che dovrebbe guidarla cioè assumo perché devo fare servizi non assumo per Assunta risultato disavanzo pubblico forte accumulazione del debito pubblico
E arriviamo alla fine degli anni ottanta con una situazione di bilancio molto deteriorata
Una situazione ancora inflazionistica per quanto rallentata anche
Dalla rottura dei meccanismi di indicizzazione però ancora tale da comportare una perdita di competitività
Il contro shock petrolifero dell'ottantasei poi del viene
Ci aiuta ma non viene utilizzato per fare quelle riforme di cui le debolezze emersa negli anni settanta
Che avrebbe che richiedevano le debolezze messe agli anni Settanta
Lavori poi sull'avvicinamento all'euro
Sono è descrivibile
Lo sforzo che il nostro paese fa
Negli anni Novanta
Dalla governo Amato al governo Prodi per arrivare passando per il Governo Ciampi per arrivare all'adesione all'Eur al rispetto dei parametri necessari e il perché è vitale per l'Italia
Fare quell'operazione
Non sganciarsi da quella che sarebbe stata poi un'area economica molto forte anche in termini proprio di presenza
Sui mercati finanziari internazionali
Dove quindi il rischio di riattivare una spirale inflazione svalutazione come come quella che avevamo vissuto in precedenza
Si sarebbe dovuto confrontare
Con un mondo molto più severo nei confronti di un Paese che avesse adottato una linea di quel genere proprio perché l'aria euro in cui l'Italia non fosse entrata sarebbe stato un'area molto molto attrattiva diciamo per gli imperi investitori e quindi maggiori rischi del nostro Paese
Aggiungo solo una considerazione Giorgio però è implicita nella descrizione che fai sui difetti del coordinamento europeo
E sul fatto che
Come dire manca una reale
Politica della convergenza dell'economia dell'area euro una Giunta sola e cioè io credo che l'aria euro poteva e può essere e devi dovrà essere
Un'area che ci consente un'intonazione diversa dalla politica economica è un po'come l'aria del dollaro cioè con l'Euro non abbiamo creato un mercato interno di dimensioni analoghe a quella mi richiamano un peso del vincolo estero limitato rispetto al PIL dell'area in analogia con quell'americano
Saremo in grado di adottare politiche più
Attive
Rispetto a quelle che sono state adottate ma questo richiede un gioco di coordinamento delle politiche economiche
E negli interessi nazionali che oggi non abbiamo in altri termini il regime di politica economica che abbiamo vissuto dopo la costituzione della realtà ma in fondo già prima parte è un regime di politica economica
Che
Non sollecita le scommesse sulla crescita
E sugli investimenti produttivi e comunque attenzione qui la tua avvertenze molto importante l'Italia è il Paese che ha saputo meno bene meno utilizzare in realtà comuni le virtù del mercato unico
Le possibilità che comunque il mercato unico nonostante
Questa intonazione apolide economica offrì
Segue una ampia ricostruzione di quello che è successo nei primi anni due mila
In particolare le debolezze dell'economia italiana non vengono sanate c'è stato una fase negli anni novanta di riforma di alcune riforme strutturali importanti penso a quelle però mercato
Le liberalizzazioni che non significa s'solo togliere lacci e laccioli ma significa costruire le regole perché i mercati funzionino
Meglio
Ma si interrompono col cambio di governo all'inizio degli anni due mila
Volli fare dai un giudizio che personalmente condivido della politica del governo Berlusconi e che sintetizzo dicendo una politica che
Però business più che una politica per Roma
E io credo che in questa sintetica definizione diciamo parecchio
E diciamo anche che così facendo abbiamo sprecato anni positivi perché l'ingresso nell'euro significò
Caduta dei tassi di interesse e spazi il risanamento del bilancio pubblico che non vennero utilizzati spazi anche di riforme strutturali che non vennero
E poi su di noi impatta più pesantemente la grande recessione apertasi nel settembre due mila otto con la crisi finanziaria in vista
Adesso vengo agli ultimi due capitoli cioè vengo agli ultimi anni e quello che Dio voi
Prendete un attimo anche
Un grano Salis perché io sono coinvolto sono stato coinvolto in prima persona
In questi ultimi anni nell'attività di governo
E quindi
Qui risponderò a Giorgio su alcune critiche che l'UCI fra che secondo me
Sono solo in parte
Giuste
Tra l'altro
Giorgio giustamente dice che il governo Renzi
Febbraio due mila quattordici eredità una situazione in cui quelle debolezze strutturali sono andate via via
Incancrenendo
Non è l'espressione che usa lui ma la uso io
In particolare siamo ancora in una situazione siamo in una situazione in cui
Debolezze
Del tessuto produttivo molto pesanti la recessione dopo la stagnazione della prima dei primi otto anni del del secolo la recessione impatta pesantemente Giorgio ci dà le cifre non le sto qui a ricordare ma sono
Di una pesantezza
Inedita da Oddo dal secondo dopoguerra in poi parliamo di cadute di PIL dell'otto per cento
A mezzogiorno del tredici al nord del sei virgola sette se ricordo bene insomma complessivamente l'otto luglio più dell'otto per cento
Parliamo di impatti sull'occupazione e così via parliamo di un debito pubblico ereditato e di una situazione di disavanzo
Ereditata che implica prima le politiche di Monti e poi comunque di dover contenere
Quello che
Abbiamo nel libro ha ricordato all'espressione se non vali usata da Pier Carlo Padoan è che è qui in sala del sentiero stretto
Una pubblica amministrazione
Sostanze molto inefficiente difficoltà
Molto serie soprattutto per quanto riguarda la capacità di realizzare gli investimenti pubblici
E e qui si collega con quell'anarchia istituzionale di cui Giorgio parla e che devo dire ho vissuto in prima persona i poteri di veto dei vari i livelli di governo che rendono particolarmente difficile nel nostro Paese accelerare sul fronte degli investimenti
La linea macro economica del sentiero stretto e quindi abbiamo pochi margini di bilancio
Cerchiamo di far celebrare di più dall'unione europea quei pochi li usiamo per evitare impatti recessivi della politica di bilancio
Giorgio dice nel penultimo capitolo che utilizziamo questi spazi principalmente per sostenere il reddito disponibile famiglie con la politica dei bonds
Mentre avremmo dovuto molto di più sostenere investite
Poi però
Giustamente ci dà atto dispetto dico io naturalmente c'è chi dà atto e riforme varie John Zac te la riforma della pubblica amministrazione riforme del diritto fallimentare delle banche e così via
Però insomma complessivamente dice il bilancio è deludente
E non avete sanato
Bene allo sport duecentoventisei
Allora emerge un quadro in chiaroscuro in cui le ombre hanno finito col bilanciarsi con le luci data la passo
Ok hai ragione ecco tutto la ripresa economica è iniziata no hai ragione deludente l'ho detto io e l'ho vissuta la lettura va vissuta sotto ho sofferto ho sofferto la legge la ripresa economica è iniziata a Bari estasiati
I posti di lavoro avevano ripreso ad aumentare ma ancora in misura insufficiente le tasse non erano aumentate ma il carico fiscale restava altissima ed è disponibile famiglia era stato sostenuto ma in realtà eccetera eccetera
Allora
No tutto vero salvo che poi ti dico una cosa sulle cifre ma la dicitura nell'ultimo nel capitolato allora scusate sto rubando un po'di tempo s'
Allora
Guarda Giorgio allora io penso che la critica prende
Degli aspetti reali
Ed è giusto che il bilancio sia in chiaroscuro anche perché se fossero magnifiche sorti e progressive fosse non ci spiegheremo il risultato del quattro marzo
Però
No magari ero qui ma ancora non era tornata a casa
L'orchestra
Allora
Però
Tu dici a un certo punto giustamente che le riforme strutturali richiedono tempo per dare quindi quando fai un bilancio del governo Renzi a mio giudizio lo devi collegare col bilancio che poi fai sul governo Gentiloni a pagina duecento quarant'
E in cui c'è esportazioni che marciano piuttosto bene nel due mila diciassette sono andate piuttosto bene risveglio della domanda interna con investimenti che tirano investimenti privati che ti anche i consumi si sono rimessi in moto l'occupazione
In quanto a numero di persone nonché a unità di lavoro ma come numero di personale raggiunto il due mila otto
Non comunitari lavoro e questo è un segnale cioè tempi parziali tempi determinati
Riducono sulle unità di lavoro Rispetto
Cioè non le unità di lavoro sono rimaste sotto il due mila otto vuota nel Mezzogiorno dobbiamo ancora recuperare accentuato e siamo sopra al due mila otto nel Mezzogiorno l'occupazione ancora è rimasta sotto per quanto stiamo ma intanto in percentuale più che al Centro-Nord insomma tutte questi sono risultati che certo risentono al governo Gentiloni ma vengono da politiche
Ti dico di più vengono da cosa che avevamo cominciato col Governo Letta per esempio la Sabatini
Sta dando i suoi frutti al ha cominciato a dare i suoi frutti nel due mila quindici sedici
Allora qual è il punto Giorgio la mia impressione è che
Trascuri un po'presto in una logica macro economiche hanno del tre va benissimo ma trascuri un po'
I contenuti specifici delle misure che dentro quel sentiero stretto abbiamo preso in particolare in materia di politica industriale e per quanto mi riguarda anche di politica territoriale
Mi spiego
Il grosso dell'impegno non l'abbiamo messo nel rilanciare investimenti privati e investimenti
Sugli investimenti privati direi che ci siamo riusciti e li stiamo vedendo i frutti speriamo non si interrompa
Sugli investimenti pubblici assai meno dirò qualcosa investimenti privati Giordo su sarebbe lungo fare l'elenco no cominciato almeno con il degrado del fare di Letta che conteneva in particolare la nuova Sabatini gli incentivi agli investimenti e piccola impresa di come mai
Abbiamo continuato con un decreto legge
Mi sembra che lo chiamammo per la competitività il primo decreto legge dell'epoca Renzi finanza per la crescita e competitività lavoravamo sui prezzi dell'energia particolare per ridurre i prezzi dell'energia per l'impresa
Abbiamo continuato con il superammo lamento dell'Iper ammortamento che oggi stanno tirando un modo molto forte degli investimenti dell'impresa
E abbiamo accompagnato queste misure con il credito d'imposta per gli investimenti nel Sud segnalo per dare solo un'idea
Che io di imposta tra l'aprile due mila diciassette quando è entrato al regime
E e l'aprile due mila diciotto ha dato luogo a quasi cinque miliardi di per oggetti di investimento di imprese private in più nel Mezzogiorno
Ma insomma potrei continuare
Investimenti pubblici
Abbiamo cominciato pesano un forte recupero sui fondi strutturali nel periodo che erano ma erano stati spesi nel periodo sette tredici
E questo ha contato molto in quella ripresa di investimenti pubblici che segnali nel due mila quindici poi abbiamo faticato
Abbiamo fatto i patti per il Sud che sono uno strumento di governance e volto proprio a sostenere gli investimenti pubblici
Abbiamo alla data di trentun dicembre due mila diciassette ultimo dato disponibile
Cantieri aperti per un valore non una spesa un valore complessivo la spesa voi verrà viene via via di circa nove miliardi di euro nel Mezzogiorno d'Italia
Cos'è che più ci ha frenati sugli investimenti pubblici mancanza di progettualità della pubblica amministrazione che non siamo riusciti a sbloccare e che richiederà un lavoro lungo di recupero di capacità tecniche tecniche intende ingegneri architetti e
Economisti nelle pubbliche amministrazioni
E il codice degli appalti che ha avuto un effetto iniziale
Punti
Diciamo che qui un'autocritica la dobbiamo fare siamo stati poco attenti a consentire una fase di transizione che consentisse alle amministrazioni di prenderci la mano sul codice degli appalti senza bloccare gli investimenti
Va bene tutto questo per difenderci
E oggi
Allora qui Giorgio io condivido moltissimo l'analisi che fai
Su i meriti ma anche le sofferenze legato del processi di globalizzazione che commessi con diciamo insieme con le nuove tecnologie un'analisi in positivo o in negativo
Mi ha ricordato sotto gli aspetti l'analisi di marzo sul capitalismo no alla grande
Grande potenzialità in questo caso della globalizzazione
E però anche le sofferenze che porta con sé
E la nostra difficoltà questo lo capisco bene non abbiamo fatto credo importanti azioni di riforma alcune le ho ricordate altre le ricordo il Cuna libero
Ma una nostra difficoltà parlo come ex esponente di governo a
Rapportarci
Con chi non ce la fa
Abbiamo messo molto l'accento sui vincitori
Dicendo che l'Italia ce la poteva fare guardate qui guardate li guardate quest'impresa guardate quest'altra
O lo dico per esperienza diretta abbiamo anche curato crisi ai crisi aziendali pesanti però il messaggio complessivo che abbiamo trasmesso non è stato quello di Kiss D.
Che curva Ava sulle sofferenze e chiedo è questo non ci abbia fatto capire quello che tu mette in luce nell'ultimo capitolo quello che naviga dentro la società italiana come dentro le società occidentali aggiungo una cosa e chiudo aggiungo un pezzo alla tua e guardano vada a ripescare
Da una cosa che ricordo che ci diceva
Guardo anche jaime quando lavoravamo alla rivista trimestrale Giorgio
Bruno Alberto insomma lo ricorderete con me
Franco Franco Rodano
Sottolineava angosciato stiamo parlando di fine anni settanta inizio anni ottanta
Che se non ci fosse che insomma di fronte all'esplodere dei diritti e dei bisogni nei bisogni e dei diritti a livello nazionale
La di colorati dei salari a livello internazionale i paesi del terzo mondo presentavano i conti Palazzo delle energie apprezzo delle materie prime
Di fronte all'esplodere dei bisogni e dei diritti e quindi e e questo grazie alla democrazia allo sviluppo della democrazia all'interno dei paesi occidentali e a livello internazionale Longo la fine del colonialismo e così via
Se non riuscivamo a pensare come l'economia poteva rispondere a quei bisogni avremmo avuto via via una disgregazione corporativa della democrazia
Io ho l'impressione che quello che tu metti in luce sulle mancate risposte degli anni Ottanta poi negli anni Novanta poi degli anni due mila
Ci ha portato a questo processo di disgregazione che oggi non è neanche più corporativa ma individualista
E rispetto al quale il tentativo diciamo da Monti in poi permettetemi di difendere tutto questo gli ultimi quattro Governi
è stato un tentativo di riprendere illuministica mente se illuministica mente ma di riprendere in mano i destini di questo Paese di non accontentarsi della barca che va di cui parlava Craxi di non accontentarsi di non poteva accettare questa disgregazione non ci siamo riusciti ho visto
Però questa era la partita è la partita da giocare
E allora chiudo dicendo di questo in questa disgregazione però è un'espiazione che abbiano allo sviluppo democrazia quindi qualche marito Rodotà accusati
E io ho l'impressione che noi dobbiamo imparare parlo per me per la mia parte politica cioè la sinistra dobbiamo imparare
Che una società in cui è cresciuto molto l'orizzontalità
La Rete e il fatto che ognuno dice la sua dicendo strafalcioni spaventosi però
Noi non possiamo pensare semplicemente ieri cioè noi per ricostruire la dico brutale il principio di autorità che io credo sia sacrosanto perché se devo farmi operare al cuore vado dal cardiologo chirurgo non vado dal barbiere
Se devo dagli anni capelli o dal barbiere non dal cardiologo allora il principio di autorità è questo il Pincio che la competenza delle responsabilità
Be'per ricostruire questo io devo capire che quella orizzontalità però testimonia anche qui è la democrazia
Dal fatto che i singoli son diventati più protagonisti
Negli anni sessanta settanta mi sembra l'unico motivo a un certo punto si parlava dell'operaio massa l'operaio massa non esiste più esistono i lavoratori dipendenti
E sono anche poco inquadrabili nel sindacato sono un altro mondo
E noi dobbiamo imparare a parlare con loro con i lavoratori autonomi e così via
Facendoli diventare protagonisti di questo ritrovamento del principio di autorità grazie
Dato cambi coordinare Fossalta pace quindi allora io ho parlato venticinque minuti trenta quindi occupato molto tempo voi avete cinque minuti a testa a
Andrea toccate dei andandoli a salvaguardare l'avevano avuta va bene Andrea toccate dal
Non ovviamente
No va be'insomma
Quarto d'ora venti minuti c'è fretta
De Luca allora e
Allora va be'innanzitutto mi scuso perché quando crede Rita De chiese hanno invitato insomma non ha tenuto conto del fatto che che qui c'è c'era una persona in conflitto
Conflitto del presentatore non un conflitto di interessi per una volta
Ma un conflitto degli affetti deve quindi insomma diciamo mi trovo a presentare il libro di uno dei miei più antichi amici lei cari amici
E diciamo uno dei i miei maestri quindi insomma sono in una situazione di particolare conflitto
Un libro che prima col uscisse mi sono mi sono innamorato subito forse per cornuto la piacevole sensazione di ritrovarmi diciamo in una casa conosciuta in un ambiente di cui mi pareva di riconoscere i colori i toni lo stile e di più anche la logica le argomentazioni la precisione caldi Di Giorgio e anche le citazioni di Montale c'è un poeta di cui siamo entrambi appassionati
Insomma
C'era dentro questo libro tutto quello è il fascino inconfondibile delle elezioni che che Giorgio faceva in università ma anche delle infinite
Conversazioni dei miei anni universitari e post universitari che coinvolgevano lui e tanti dei presenti qui siamo gruppo di di alla fine insomma ci sono tanti gruppi quel gruppo di amici perché che è stato una fucina non non difficilmente l'introvabile secondo me nel panorama culturale italiano
Beh insomma quelle consuetudini si sono diradate per il mio allontanamento da Roma
E anche questa è una cosa diciamo che attribuisco come dire
A questa università che mio caso è stata matrigna ma che non si sono pertanto non sono andate perdute ma abbiamo continuato a parlare a scriverci a leggersi anche sulla cosa che mettiamo rispettivamente su internet dei nostri siti didattici universitari
Penso ma lo sforzo di Giorgio io credo che sia davvero eroico è quello di ricostruire una storia economica dell'Italia non entrerò nei vari capitoli perché ne ha parlato già Claudio sembra siamo coordinati senza come dire è stato un coordinamento sarebbe di mercato anonima non ci siamo sentiti
E sarà seriatese success esattamente
E lui parte diciamo da due semplicissimi grafici
Quello classico che descrive il mercato del lavoro nel lungo periodo e quello della domanda e dell'offerta aggregata sia pure semplificato ulteriormente
E da un paio di equazioni che presentano la scomposizione della crescita del PIL
Io credo che sia sostanzialmente stupefacente ma diciamo conoscendo Giorgio non dovrebbe essere poi più di tanto
Come quante cose sia possibile dire partendo da strumenti così semplici e
Diciamo teoricamente accessibili e proprio per questo io credo che il titolo del libro non renda piena giustizia all'incredibile ricchezza di contenuti
Questo libero che Giorgio da qualche parte chiama libretto ma è tutt'altro che un libretto
E insomma c'è dentro molto più roba che diciamo elementi di teoria per la storia economica
E
Non è un caso che insomma sia un mio caro collega conosce Giorgio
Molto bene che Domenico Delli Gatti io abbiamo utilizzato utilizzi impediamo inserito alla lettura di questo libro tra quelle consigliate nei nostri corsi di macroeconomia
Quindi perché gli studenti diciamo arrivano generalmente insomma chi di noi fa questo mestiere arrivano generalmente con conoscenze di storia dell'economia italiana molto molto ridotte ma dell'economia in generale non solo
Il libro in realtà spazia molto oltre l'economia nonostante che Giorgio diciamo modestamente ammetta solo di parlare di economia in realtà parla di molte altre cose
Per esempio il tema dell'emigrazione e il tema della globalizzazione sono temi che hanno confini diciamo
Molto molto labili con della politica con la Sociologia e via di seguito
Naturalmente c'è qualcosa che con il grafico diciamo a di avesse che Giorgio ci presenta non non è possibile raccontare agli studenti e per questo diciamo
Una delle cose quando si fanno diciamo così quando si richiedono le riforme sbagliate
Cosiddette riforme strutturali sbagliate quelle di soldi diciamo così se ci troviamo in una situazione in cui la curva e domanda aggregata e
Diciamo così inclinata
Positivamente perché ci troviamo in una situazione di crisi sono UE Bound e quindi
Ogni diminuzione dell'inflazione fa aumentare il saggio di interesse reale invece che farlo diminuire chiaramente politiche che riducano diciamo così i costi
E quindi facciamo spostare verso il basso la curva di offerta aggregata hanno effetti depressivi se poi questo disancorare le aspettative di inflazione che genera quindi una processo di ulteriore riduzione dell'inflazione questo può mettere in moto una spirale depressiva preoccupante
E e questa è una cosa che con la curva diciamo così di domanda aggregata che è sempre inclinata positivamente ovviamente non si può non si può raccontare per cui Giorgio su questo USA USA usa parole
E e e giustamente sottolinea come esistono viceversa delle riforme strutturali che hanno Effetti
Positivi
Dall'atto anche della domanda ma come queste queste riforme richiedano anche una politica di espansione della domanda naturalmente la politica di espansione della domanda deve essere fatta e questa è una cosa che diciamo raramente emerge anche nei libri di di teoria economica
Deve essere fatta di teoria economica diciamo che usiamo per gli studenti dev'essere una politica anticiclica
Cioè le politiche di espansione della domanda devono essere fatte quando l'economia in una situazione di recessione non può regolamentazione di espansione
No perché ovviamente le politiche e in Italia viceversa questo è una cosa che viene raccontata nel libro più volte la politica economica è stata spesso una politica prociclica
La politica particolarmente la politica vera spesa pubblica nel corso di tanti anni a partire dagli anni settanta in poi
In realtà si si fa una politica espansiva in fase di recessione ci possono avere effetti positivi
Anche sul debito e sul deficit pubblico che invece sono senz'altro negativi se si fa una politica espansiva in fase di recessione duramente questo cosa troppo come dire queste prime analisi econometrica che abbiamo appena completato
Non non non banale come e tecnica
Per perché un ma insomma batte che è utilizzata
E che fa vedere proprio questo punto no e diciamo quindi sostiene fortemente l'idea delle politiche anti cicliche dall'atto della della domanda
L'altra cosa naturalmente e che cosa è successo con con l'austerità
E qui diciamo questi sono dei dei grafici che che che che mi sembrano diciamo interessanti perché fanno vedere come senza voler dare nessuna diciamo proprio relazione causale alle relazioni viste ma come sostanzialmente a una maggiore austerità qui sono Paesi del dell'unione monetaria europea come a una maggiore ostilità corrisponda un aumento maggiore del tasso di disoccupazione e ahimè come a una maggiore austerità corrisponda un aumento del debito pubblico il rapporto al PD
Per cui appunto dagli errori del passato si può imparare a farli meglio dice Altan con la consueta diciamo
E
E
Ecco
Tra le varie cose che dire ma è vero sono questo è un periodo in cui si dice sempre che l'Italia è molto peggio della Spagna del Portogallo che sono esempi di pubblica virtù ma è proprio vero
E il secondo mese insomma e andiamo a guardare un po'di dati non è così
Non è così
In realtà diciamo sia prima della crisi che soprattutto dopo la crisi in Italia la finanza pubblica è stata tenuta Meglio che non in Spagna e Portogallo checché ne dicano alcuni critici e censori quindi questi ultimi governi ahimè poco comunque per per per chi sostiene altre parti politiche
Anch'io lo sono sono tra questi anche quello di Berlusconi va detto
Hanno ottenuto hanno tenuto meglio i conti pubblici di quanto non abbiano fatto spagnoli e portoghesi
Qualcuno dirà che in questo diciamo lo si vede così lo si vede se andiamo a guardare alla all'osso cosiddetto straccio primary Badlands come vedete l'Italia che la linea azzurra come è giusto
Diciamo così secondo la nostra maglietta delle nostre nazionali
Si trova ad avere sempre uno straccio di prova Satchel pannelli balance immettendo percentuale del PIL potenziale e su questo poi sarebbe tanto da dire naturalmente che è migliore di quello della Spagna del Portogallo salvo che nel due mila diciassette
I critici generalmente fanno riferimento a quest'altro discorso cioè alle variazioni nel straccio al tram Maribell anzi
Dicendo che quello che il Spagna e il Portogallo l'anno molto migliorato certa partivano da situazioni veramente disastrose
E e l'Italia meno però se andiamo a guardare anche questo grafico di non è sempre vero
Che l'Italia peggiore ha il suo straccione planari balance soprattutto negli anni dal due mila quattordici in poi come qualcuno dei critici
Dei critici sostiene queste non sono ovviamente cose che dico per dire che mancano o che negli USA libri ma vanno a supporto delle considerazioni che sono fatte nel libro nel libro di Giorgio
I governi della scorsa legislatura hanno percorso quello che già Claudia ricordato ma
Che nel nel
Nel rapporto di fine mandato del ministro dell'economia padrone che qui e qui non dovrai lodare perché qui ma insomma
C'è e definito come un sentiero stretto
E questo veramente è stato di quel periodo Giorgio mette in luce due due particolari punti critici uno l'abolizione dell'Imu sulla prima casa due la politica dei bonus
Più per la sensazione di improvvisazione che questi hanno dato che per loro intrinseci difetti
E poi c'è naturalmente il tema degli investimenti della produttività sulle quali vorrei farvi vedere qualcosa sud gli Investimenti
Perché noi spesso facciamo discorsi sugli investimenti lordi
Se andiamo a guardare gli investimenti netti ovviamente la situazione è un po'diversa
Per quanto riguarda gli investimenti totali metti vediamo che l'Italia diciamo così a una caduta di investimenti totali netti qui siamo a miliardi di euro
Molto significativa negli anni diciamo così a partire dal due mila undici in poi quindi gli anni a dell'austerità con una piccola ripresa soltanto dal diciamo dalla fine del due mila quattordici in poi
Per quanto riguarda gli investimenti pubblici il discorso è diverso perché
Perché
Scusate io non mi fido molto di come vengono calcolati gli ammortamenti nella contabilità
Pubblica e quindi ho applicato agli investimenti pubblici totali pop fissi ho applicato il coefficiente di ammortamento degli investimenti totali in generale per avere una cosa un pochino più credibile
E qui troviamo che gli investimenti pubblici diventano negativi investimenti pubblici metti diventano negativi a partire dal due mila dodici
E questa è ovviamente una questione molto seria quella di cui parla Giorgio nel nel suo libro
E gli investimenti pubblici hanno naturalmente soprattutto si fanno gli investimenti pubblici utili non quelli inutili hanno questo effetto di crauti mi di quelli privati che estremamente rilevante ha un effetto sulla produttività e quindi sul PIL potenziale che quindi rende diciamo così favoriti
Non solo dal dal libro di Giorgio naturalmente ma nell'opinione pubblica
Allora bisognava concentrare lì le poche risorse disponibili
Forse sì
Ma rendiamoci conto che anche la grande precarietà dei di reddito delle famiglie la grande insicurezza che si era venuta a creare a seguito della grande crisi ma che era partita molto prima ed
Su questo Di Rocco ancora qualcosa
Era un problema
Allora probabilmente la la politica degli ottanta euro K poteva essere forse migliore poteva essere fatta ma diverse non lo so però nasceva anche da questa da questo tema e questo mi porta a discutere di di un'altra questione che è la questione della disuguaglianza
Allora otto oggi c'è una tendenza a dire va be'guardate la disuguaglianza negli ultimi anni non è Monti non è aumentato tanto
Forse è vero
è però anche vero che
Che si
Quello che è Uman'Tata è la disuguaglianze in valore atteso
Vale a dire se la probabilità di finire sotto la soglia delle della povertà e maggiore per i redditi medio-bassi che non per i redditi medio alti questore ragionevole
è aumentata la disuguaglianza in valore atteso
E e naturalmente se poi consideriamo anche che l'utilità tese a una funzione tradizionalmente concava
Questo a degli affetti diciamo così che sono molto significativi sulla disuguaglianza e che non sono misurabili dall'indice di Gini
è un po'come di un po'superficiale accontentarsi dell'indice di Gini per dire va be'in fondo negli anni della crisi non è andata così male
Intanto la disuguaglianza aumentata in Italia come nel resto d'Europa molto a partire dalla metà degli anni ottanta
E che cosa è successo dalla metà degli anni ottanta
Dalla metà degli anni ottanta si è affermata l'idea che si potesse avvenire più mercato più liberalizzato
Contemporaneamente a meno sicurezza sociale
E questo è chiaramente qualcosa che fa aumentare la disuguaglianza in valore atteso
E
Ecco io credo che una delle questioni più su cui Giorgio si ferma sugli negli ultimi negli ultimi due capitoli che hanno a che fare
Anche con la con la libero diciamo con la globalizzazione e via di seguito
A che fare molto con questo tema e cioè come la globalizzazione e contemporaneamente l'introduzione di più mercato nelle politiche economiche dei singoli Paesi iniziata con con nelle amministrazioni Reagan in America Thatcher in Inghilterra che poi hanno finito per influenzare anche altre amministrazioni e soprattutto hanno avuto una pesante influenza sulla cultura
La cultura per dire di quei colleghi sono andati a studiare in America negli anni Ottanta che magari sono partiti comunisti sono tornati tra iraniani
Uno o neanche stornati in alcuni casi e questo e diciamo così è un un come dire ha avuto effetti di lungo periodo
E io credo che una delle cose che siano state pagate di recente dalla dalla dalle forze del centrosinistra sia stato in realtà non semplicemente ciò che è stato fatto o non fatto negli ultimi tre quattro cinque anni
Ma ciò che si è andato accumulando nei precedenti trenta
E che diciamo così a a armi è arrivato a un punto di come dire di non tenuta alla sul finire di questi anni dieci del ventunesimo secolo
Giorgio molto convinto che gli sherpa possono servire per come dire per risolvere le questioni di politica economica purché
Diciamo così la politica dia obiettivi obiettivi Bersani obiettivi seri e per
Seguiti Giorgio come sapete è un grande come dire progetto attore di escursioni in montagna a
Ed è anche uno sherpa nel senso che ha guidato innumerevoli gruppi nel senso di innumerevoli volte e gruppi di innumerevoli persone intero in giro per di acciaio rifugi che se in ogni parte delle Alpi
E quindi diciamo noi tutti abbiamo beneficiato di queste sue qualità
Qualità cioè di sherpa e di progetto attore di progettista quindi e in nel nell'ultimo capitolo del libro fa fa anch'queste quindi anche i lettori
Ne hanno vantaggio però il tempo finito quindi magari se c'è un secondo turno diciamo possiamo parlare di qualcuno dei suoi dei suoi progetti per il quale ha fornito anche il lavoro di sherpa grazie
Grazie Andrea solutore toccate
Grazie un pomeriggio a tutti non so se questo funziona sì forse sì
Dunque caro Andrea il conflitto di affetti nei confronti di Giorgio ce l'abbiamo in molti in questa in questa sala aveva e ovviamente c'ero anch'io è molto e molto forte
Io non ho avuto la fortuna di avere Giorgio come maestro accademico anche perché siamo praticamente coetanee quindi non non non potevo né come guida Montanara però lui è stato il mio mentore editoriale cioè lui che vent'anni fa e più Bignami ha convinto a scrivere un un libriccino il mio sì che è un libriccino
Per la terza in una collana Daloui Diretta sulla politica economica italiana dal sessantotto in avanti
E quindi con la sua guida mi sono messo a studiare i fatti accaduti quei trent'anni poi il libro avuto qualche successiva edizione
E e quello è stato diciamo un momento di svolta per me personalmente per la mia
Capacità di di legge l'economia e l'economia italiana in particolare quindi devo veramente a Giorgio Rosario per quel che vale eterna riconoscenza
Detto questo veniamo ai contenuti nel suo bellissimo libro bellissimo libro adesso i complimenti al suo stile espositivo sono stati già fatti da tutti coloro che sono intervenuti
Prima di me io non non mi dilungo ancora però e davvero stupefacente vedere con quale leggerezza eleganza e chiarezza lui riesca a trattare temi anche complessi e anche teorici
Perché questo non è solo un libro di storia anche questo è stato è stato già detto di storia contemporanea ma è un libro che fa un tentativo arditi stessimo cioè quello di mettere insieme elementi di teoria quegli elementi di teoria che diceva prima Andrea puritani sia stupefatti nel nel nel nel osservare come possano compra come si possano con pochi strumenti pochi e chiari strumenti teorici in realtà leggere quasi interpretare quasi tutto quello che è successo perlomeno in Italia
In questi in questi quanti sette quasi settant'anni settanta
Quindi
è un libro davvero che vale la pena rileggere è un libro rivolto a una audience diverso da quella che in questa sala peraltro perché voi siete tutti specialisti invece questo è un libro che ha l'ambizione di parlare a non specialisti
Quindi non dico al barbiere ma certamente all'ingegnere o al medico alla persona colta che non a a elementi di economia se non quelli che trae dalla lettura dei giornali
E però è interessato a capire che cosa accade in Italia che cosa è accaduto in Italia e nel periodo più recente che trascorso
Allora che cosa è accaduto in Italia questo
Questa è la domanda a cui questo libro tenta di dare una risposta
Ovviamente è una domanda che tutti noi ci poniamo che l'Italia sia ammalata dal punto di vista economico non c'è dubbio alcuno i sintomi di questa malattia che è una malattia antica malattia che almeno un quarto di secolo forse a metà degli anni novanta si è appunto manifestata nel modo grave acuto in cui poi abbiamo imparato ci siamo siamo diventati quasi famiglie con questo tipo di gravità di patologia
Ma dicevo i sintomi sono sono evidenti e sono in crescita del economica più bassa di quella dei Paesi avanzati coi quali sempre ci confrontiamo e soprattutto la crescita dell'efficienza produttiva della produttività molto più bassa e anzi in qualche nel caso di quella particolare componente e la produttività su cui Giorgio suo libro colto insiste che si chiama produttività totale dei fattori e davvero il gatto rispetto agli altri Paesi e davvero allarmante e davvero curioso permettetemi questo aggettivo perché sia la parete a metà degli anni novanta misteriosamente
A metà degli anni Novanta succede qualcosa per cui latti FI in Italia smette di crescere e anzi in alcuni anni decresce
Mentre invece negli altri paesi si impenna
Allora che cosa è successo ci siamo a lungo interrogati noi due ma tantum ti economisti italiani forse si sono è anche non italiani anche anche tutto il mondo si è interrogato su quale fosse la natura di questo malessere italiano
Ci siamo convinti in molti e io qui comincio Chavo do la mia personale interpretazione dei fatti accaduti che in larga misura coincide con quella di Giorgio forse in qualche parte non coincide quando poi toccherà Luís riassumere quello che abbiamo detto potrà se vorrà soffermarsi su queste eventuali discrepanze
Allora io che son convinto che la questione io AN e tanti altri Jean convinti che la questione intanto una questione di Offerta e non di domanda perché ovviamente la domanda aggregata importantissima
E che sono in molto importanti le politiche macroeconomiche destabilizzazione della domanda aggregata che devono come giustamente ci ha ricordato Andrea Boitani essere anticicliche
Ce lo dice ce lo riconosce non c'è la teoria economica o ce lo dice anche il buonsenso
Ma nel lungo periodo lo sviluppo economico è uso la parola sviluppo in modo un pochino provocatorio
Perché l'Italia vorrebbe non essere un Paese in via di sviluppo ma in realtà ormai abbiamo un problema di ritorno allo sviluppo quindi abbia un problema di crescita economica sostenuta e duratura che abbiamo perso
Questo tipo di sviluppo economico lo fanno gli inventori e gli imprenditori
Non lo fanno i poteri pubblici se non indirettamente in un modo che dico fra un attimo
In particolare gli inventori che si fanno imprenditori quello è l'ideale come avviene in tante economie diverse dalla nostra viene anche la norma molto meno
Le nostre in prese
Questo dice il il modellino che abbiamo messo in piedi
A metà degli anni novanta quando è esploso la questione del nuovo paradigma tecnologico quando sono esplose le hai Settis qui il digitale il mondo digitale
Esploso con il con il personal computer poi personal computer a loro volta morti
Sostituiti da questi aggeggi qua
Le nostre imprese non sono state capaci di cavalcare quella innovazione
Quel l'avvento di questo paradigma tecnologico lei storici economici dicono che è una General prospettava oggi ai siti
Cioè una tecnologia talmente rivoluzionarie pervasiva da riguardare ogni aspetto nella vita umana e e a e soprattutto nella produzione di qualunque merce o servizio
Io anni fa usavo l'esempio appunto del barbiere
Un barbiere che sostituisce un Taccuino di carta con un personal computer questo venticinque anni fa per prendere appuntamenti raddoppia o triplica la sua produttività
Non c'è dubbio su questo
Da allora però sta di fatto che per quanto possano anche un barbiere profittare
Di questa tecnologia nuova nuova per quel tempo
Più l'impresa l'organizzazione produttiva e grande meglio benefici al più fa un salto di produttività
In Italia il sistema delle imprese era a quel tempo caratterizzato da una dimensione media come sappiamo tutti molto bene decisamente più piccola
Di quella prevalente in in altri Paesi Melia ma anche vorrei dire cioè con una varianza piccola
Le nostre imprese erano davvero quasi tutte piccole o piccolissime e questi tale la ragione
Prevalente per la quale e se non sono stati capaci di fare quel salto di produttività che altri sistemi produttivi hanno fatto e quindi questo spiega il divario di produttività che sia aperto che si è aperto in quegli anni
Perché le nostre impresa sì ritrovavano negli anni novanta a essere molto più piccole di quelle di quelle tedesche francesi americane svedesi quindi scendiamo di un piano nel nel nel al nella ricerca delle spiegazioni
Perché non è sempre stato così in Italia e nel periodo Conte negli anni del miracolo economico qui negli anni cinquanta e sessanta in Italia c'era un sacco di grande impresa e non solo
Ma crescere di dimensione per un imprenditore italiano degli anni Cinquanta e Sessanta era un imperativo morale prima ancora che è un fatto di convenienza di mercato di convenienza
Economiche questa cosa negli anni settanta è cambiata per ragioni che a questo punto trascendono l'analisi economica ci dovrebbero degli analisti degli studiosi della società o che la politica per piacere o meglio certo estate il fatto che le imprese italiane si sono rimpicciolite in quel decennio
E che soprattutto gli imprenditori italiani hanno sviluppato una specie di renitenza alla crescita dimensionale
Che li accompagna forse fino a oggi
Allora se uno prova a chiedere agli imprenditori ma perché pur avendo altre alle quegli imprenditori che hanno successo fanno profitti che hanno tecnologie che hanno mercato e che quindi potrebbero fare un salto dimensionale molto forte ma perché non lo fai
L'imprenditore tipicamente risponde perché me lo impediscono me lo impedisce il sistema fiscale me lo impedisce il sistema delle relazioni industriali me lo impedisce il sistema giudiziario
La lentezza enorme con con con la quale io posso sperare di avere soddisfatto di di vedere soddisfatto un mio diritto violato
Meno il sistema me lo impedisce c'è un blocco strutturale nella società italiana
Che mi impedisce a me imprenditore di salire oltre una certa dimensione oltre quella io non vado perché non mi conviene chi me lo fa fare
Sono già ricco abbastanza sistemato i miei figli non lo faccio non cresco
Guardate che alcune io questo discorso qua non sono sentito sanare
A tu per tu
Ma alcuni imprenditori se è uno chiede a un noto imprenditore poi si sente dire anche senza contare anche un'altra storia e cioè quella che per cui gli imprenditori gli imprenditori italiani
Sono familistico non solo familiari ma fa ministri perché familiari mica solo quelli italiani anche quelli tedeschi anche quelli americani c'è un sacco di imprese familiari molto grandi in Paesi diversi
Dall'Italia dove e questo sono i dati che lo dicono non è un non sono anelli tutti non è non sono chiacchiere sono dati raccolti dove l'Italia si discosta nella governance d'impresa
Dagli altri Paesi europei è nel ricorso a manager di famiglia familiari che fanno i manager
Io ho raccontato spesso un piccolo aneddoto che racconto in un minuto anche a voi una volta mi capita di intervistare
Un imprenditore amo molto anziano fondatore di una bella impresa del North all'estremo nord d'Italia molto tecnologica a media di medie dimensioni
E questo dice io
Sono arrivato alla mia veneranda età mi sono posto il problema della successione
Ho guardato in faccia i miei quattro figli ho capito che nessuno dei quattro ecco
Ai talenti che avevo io non sono capaci nessuno il quattro è capace e quindi mi sono o mi sono quotato e ho preso un bell'amministratore delegato sul mercato dei manager
Adesso io vi accordò verdi sono io che li accolgo perché io sono il fondatore quindi delle PA conto un po'di storia dell'impresa però poi adesso andiamo nella sala del consiglio di cioè l'amministratore delegato e i manager alla prima linea del mare durante che happy spiegheranno l'azienda che fa come Eva eccetera benissimo
Luigi parla per un'ora e mezza doveva parlare per dieci minuti parla per un'ora e mezza quindi racconta tutto che l'azienda poi ci ci porta nella sala dove effettivamente aspettavano da un'ora e mezza e l'amministratore delegato e i manager
Ci presenta tutti e noi capiamo subito dalle presentazioni che i suoi quattro figli erano in ANAGE
Cioè quei quattro figli che lui mezz'ora prima un'ora prima aveva detto che era un vecchio lettini eccetera persone non in grado riprende il suo testimone io aveva piazzati come capo del personale caporal market in capo ricco a capo della noi abbiamo poi saputo che un anno dopo l'amministratore delegato se n'è andato ovviamente perché come come facevo a resistere preso in questo panino fra un padre-padrone il quattro efficiente
No non poteva resiste
L'azienda non so poi che fine abbia fatto può darsi che sia ancora lì che che Prosperi che faccia profitti perché anche qui sta capacità italiana
No pur avendo questi difetti fondamentali di struttura ci sono dei Kalent del Tel una innovatività una capacità di creare l'inventario di brevettare anche che poi rende le aziende prospere non le fa crescere ma almeno nella dimensione che hanno le le rende prospera
Allora da da questo se è vera questa storia qua da qui discende frena
Il mantra nelle riforme strutturali cioè la ragione per cui poi alla fine lasciano tutti quanti fissati
Con le riforme strutturali e perché ha ben capito che c'è un problema di struttura perché e evidente è vero che molti imprenditori sono fra ministri qualcuno e pigro però che ci sia un blocco di sistema che ci sia che ci siano ostacoli fondamentali soprattutto soprattutto vorrei dire scampo dell'ordinamento giuridico e forse anche il sistema di istruzione di cui questo è un pezzo su questo non c'è dubbio
Allora e i quattro Governi citati da Claudio De Vincenti che si sono succeduti dal due mila e undici in avanti prima di questo quindi Monti letta Renzi e Gentiloni
Hanno da un lato accompagnato favorito promosso assistito questo dipende dai gusti la ripresa ciclica
Perché la ripresa ciclica c'è stata indubbiamente fra tre anni a questa parte non siamo più uno in quella gravissima
Recessione in cui eravamo caduti a come dire contagiati dalla crisi globale finanziaria globale poi dalla recessione
Conseguente e ci siamo caduti in mano ai piedi siamo entrati con l'organismo reso fragile a quei problemi strutturali di cui abbiamo parlato
Nei dieci minuti passati e quindi la anziché prenderci la febbre a trentotto cioè sempre da quaranta
E non c'è dubbio che l'Italia da questa crisi sia uscita con il paese avanzato che ha avuto più danni in termini di PIL di posti di lavoro persi per uso industriale
Metà dei quali sono stati recuperati poi nel negli anni per il della ripresa però solo metà siamo ancora a metà del guado non siamo ancora tornati ai livelli precedenti precedenti la crisi ma questo governo quindi non ha fatto questi governi scusate questi quattro Governi
Non si sono limitati quindi a ad accompagnare quella ripresa ciclica hanno anche iniziato un pochino a scalfire questo blocco strutturale che che CD accompagna da molti decenni perché e veramente questione di molti decenni perché scusatemi torniamo un attimo indietro
Is paradigma tecnologico precedente che era basato fondamentalmente sull'elettricità
Prima delle Cities c'era l'esplicita che informava
Quel Paralimpiadi andava più o meno d'accordo con il tipo di struttura produttiva che avevamo con imprese piccole con imprese tradizionali
E il cambio di paradigma tecnologico che ha reso invece confliggente con la modernità il sul suo modo di essere italiani il nostro modo di produrre di farlo
A
Quindi i passati tre quattro cinque anni sono stati anni di ripresa ciclica sia pure parziale meno vivace che in altri paesi non e europei e non europei sono stati anni di come dire inizio di un percorso di una strada di aggiustamento strutturale
E poi è arrivato il disastro politico DC Sasso scusate il diciamo il cambiamento cancellate disastrose c'è qualche giornalista presente cancelli la parola disastro
Il cambiamento politico che ci che c'è stato
Perché
Probabilmente perché finisco probabilmente perché c'è un larghe temporale fra la realtà economica e la percezione della gente ordinaria
La gente ordinaria quella prestata ai nostri vicini di casa eccetera
Ha sviluppato in questi anni che sono stati molto difficili un bisogno di protezione contro gli immigrati contro la disoccupazione contro la precarietà
Che a questo punto esplode con ritardo rispetto come dire al a un'ondata che nel frattempo era in ritirata c'era era iniziata la risacca esplode adesso
E quindi abbiamo adesso con un un governo nuovo che esprime che vorrebbe
Accomodare questo bisogno di protezione
Che è stato espresso almeno da metà dell'episcopato italiano perché poi non dimentichiamoci che c'è un'altra metà di italiani che non hanno votato per i due partiti
Che sono adesso al governo e che è silente che in questo momento non parla perché sbigottita perché non capisce
Perché vede i partitiche tradizionalmente rappresentavano politicamente logoro questa metà qua si sono sono essi stessi persi
E e quindi c'è un momento di vuoto che secondo me non dura a lungo perché poi qualunque vuoto viene riempito questo in fisica come in politica
Quindici c'era un ritorno fa nella opposizione però vedremo adesso vedremo che cosa accadrà sta di fatto che
L'inizio
Di questo aggiustamento strutturale in qualche modo bisogna ammetterlo al sicuro cioè bisogna che continui non si non si può tornare indietro perché se torniamo indietro
Allora veramente
Quel declino anzi quella decadenza come Giorgio Rodano scrive nel suo libro perché lui giustamente la parola declino ormai abusata di bene tu preferisci aprono decadenze non ce l'aveva nessuno
Grazie
Dunque nonostante la mia prima il mio non aver saputo tenere i miei tempi Andrea sono dove sono stati bravissimi risultato
Siamo a Unocal venticinque dall'inizio dalla nostra riunione io direi proviamo a sentire se ci sono gli interventi di domande ma anche interventi dalla sala
E poi fossero
Piercarlo
La Libia
Un prelievi regolari distrazione
Allora fatemi dire una premesse un'osservazione del generale una particolare con Ahmed dottor tutto questo in due minuti
La premessa è che io ho letto il libro
Che mi è stato inviato gentilmente editore che ho letto con l'estremo piacere è un bellissimo libro estremamente utile non solo a chi amava l'analisi economica la storia ma estremamente utile magari ex post chi ha fatto un po'di politica economica
La ragione per cui sono qui oggi è del tutto casuale cioè io sono capitato in mezzo alla Merini visti Andrea Boitani che mi ha messo in circolo dicendo guarda che c'è la presentazione io non ne sapevo niente lo sa ho saputo due giorni fa ma questa non è una colpa
E sono molto contento di di poteva essere qui questa è la premessa
L'osservazione generale è che condivido al novantanove per cento l'analisi che sono state fatte condivido il fatto che
Lo zoccolo duro che deve essere Stacche che si doveva in parte si è cominciato ad aggredire da parte della politica economica
Nasce da ritardi strutturali chiamiamoli decadenza come volete
Ma occorre aggiungere un elemento Giorgio lo mette libero ma fosse o meno in base alla mia esperienza personale non dà sufficiente risalto che ha aggravato la situazione e questo è la grande crisi bancaria
Del Paese che si è manifestata in alcuni casi specifici ma si è manifestato in una debolezza generale
E in termini di analisi dei grafici molto belli quelli di Andrea probabilmente ha contribuito ad abbassare ulteriormente la cura di domanda aggregata a parità di altre condizioni e quindi ha reso ancor più difficile l'uscita
Tutto ciò è avvenuto in un contesto nel quale l'integrazione l'unione bancaria europea ha di fatto sottratto all'autorità monetarie nazionali gli strumenti per gestire crisi bancaria
Non sostituendoli altro che con il Bellini cioè con il fatto che ci sia una banca fallisce colpa sua facciamo fallire chi se ne frega degli effetti di sistema chi chiunque abbia un po'conosciuto
I diciamo all'analisi finanziaria sa che se c'è un effetto di esternalità in un mercato particolare questo è nel mercato del credito
L'osservazione specifica
Riguarda gli investimenti pubblici perché ne avete parlato lungo e io condivido tutto
Il problema è solo in parte le risorse disponibili per gli investimenti pubblici in questi mesi noi stiamo spendendo i soldi gli investimenti pubblici stanziati più o meno cinque anni fa
E siccome la spesa che Conte non lo stanziamento e questo che per temi e il mancato impatto sul PIL potenziale ed effettivo tutte e due
Degli investimenti pubblici sarebbe facile dire che se gli investimenti pubblici fossero istantanei rispetto al momento dalla loro approvazione avremo un PIL potenziale più o meno zero cinque in più
L'ultima cosa che volevo dire è un aneddoto
Non avete parlato di Giorgio come sherpa e come guida alpina
Non l'avete parlato ma sappiate che estremamente importante anche Fini questo libro perché il da dove pensate che sia nata l'idea del sentiero stretto se non lo tutte le se non da tutte le passeggiate a cui Giorgio vincendo la mia terribile paura per il vuoto mi ha portato il sono infinitamente grato quindi il mio sentiero stretto in qualche modo un contributo di grande affetto anche questo
Altri
La prego viene
Innanzitutto ringrazio ovviamente nel di questa opportunità non ha avuto il piacere di leggere il libro ma spero di farlo quanto prima Bore prendere due osservazioni che sono state fatte proprio gli ultimi due interventi il primo che vale molto importante faccio solo un esempio
Dieci anni fa io ho avuto l'occasione di sentire un grande imprenditore che si chiamava Andrea si chiama Andrea Costa e in quell'occasione i rimasi stupito per la sua capacità di leggere la globalizzazione essendo luglio di di Luxottica
Lo invitai
A fare una lezione agli studenti qua assenze politiche all'epoca insegna politica economica internazionale e lui disse una cosa straordinaria che affascinò non solo me ma anche i miei studenti
E le dice esattamente queste parole sapete qual è il segreto di Luxottica
Una multinazionale la più importante
L'analisi è segreta Luxottica sono cinquecento
Managers di tutto il mondo che io ho la ventura di guidare e di conoscere di assecondare gli aiutare né questo è l'elemento fondamentale non abbiamo avuto uno degli elementi fondamentali
Abbiamo avuto purtroppo una scarsa capacità di gesta gestire all'impresa i grandi al di grandi manager questa anche è stato l'errore della FIAT molto tempo
Quindi questo è un punto che fosse su quale occorra riflettere eccessivi e i medici non sono soltanto mendace privati franchi mendace dei grandi società pubbliche che e qui c'è una carenza pazzesca in Italia
Secondo punto l'ha detto che per Carlo noi abbiamo sofferto enormemente sotto profilo finanziario ma il come se non ci fossimo di fronte a un problema oh by evidente l'economia reale va da una parte la finanza va da un'altra
Ora noi questo è un Paese in cui questa separazione ormai ancora più accentuata e sono i non riprendiamo ad investire non addebito
Ma immaginando di riuscire in qualche modo ad attrarre l'interesse della finanza sulle operazioni che possono avere una qualche utilità gli investimenti di lungo periodo possono per andare in questa direzione e appunto finanziando le infrastrutture non solo trespoli civili ma anche sociali
Dunque il vero problema se vogliamo immaginare una possibilità di uscire da questa situazione di difficoltà del Paese riprendere investire ma immaginando anche ci sono delle opportunità
Da ultimo e termino credo che pochissimi conoscono cosa sono gli enti fra io ero più il Long term Pressman fans in Italia ci abbia messo tre anni per recepire questa questa Regolamento che in realtà dovrebbe essere stato recepito immediatamente in Inghilterra venuto con poche settimane
E dunque esiste la possibilità di lanciare degli investimenti quindi nuovi assetti finanziario ricorda anche un solo bellissimo articolo
Su questo tema riprendendo anche questa elemento positivo degli asset back securities cioè che è stata un'esperienza positiva poi purtroppo sappiamo che non è andata molto bene c'è stata una come dire un utilizzo particolarmente non eccessivo di questi di questi Abs però credo che sia importante rilanciare i questi due aspetti uno alla gestione delle imprese pubbliche e private che oggi soffre enormemente
Per l'assenza di Ribeira Gerber e che hanno un'esperienza globale due il fatto che se non riusciamo in qualche modo attrarre la finanza allestita all'economia reale certamente questo sentire sono ancora più difficile grazie
Prego
Cesaria Evora resta di Bologna il passo mi chiedevo come mai
La la grande scommessa che hanno fatto i padri fondatori dell'Europa penso anche i nostri grandi economisti italiani Andreatta spaventa li conosciamo tutti con molti non ci sono più
Non ha avuto successo il vincolo estero che doveva in qualche modo portare l'Italia superare Fusari quel crisi strutturale che erano forse già ben presente allora
è stata una scommessa persa fallita era troppo rischioso era un un tentativo disperato oppure erano diciamo una scommessa razionale logica giusta che ha trovato
Un totale insuccesso grazie
Basta una domanda a cui
Non sarà facile rispondere altri interventi
Bonora
Hanno letto il libro e naturalmente anch'io ho immensi debiti di gratitudine congelare John con cui abbiamo condiviso annidi
Devi fare di scrivanie esattamente anche di lavoro terra-terra quando eravamo molto molto più giovani
Sei quindi San felicissima di essere qui la domanda che volevo sollevare non avendo letto il libro non so come sia trattata ma sicuramente
è relativa alla globalizzazione e alla connessioni che è stata sollevata tra la diciamo i processi distesi nell'enfasi
Di depressione prolungata che porta non poi alla riduzione della il potenziale quindi a un'erosione della base produttiva di fondo del Paese
Ecco io sono mi sono sempre interrogata quali sia stata l'importanza Denna impatto della globalizzazione che è stato estremamente rapido questa è un'osservazione che ho sentito di recente da Gianni Toniolo
Cioè l'ingresso della Cina come grande produttore manifatturiero si mercati internazionali affianco poi tutte le altre
Tigri asiatici è avvenuto in un arco di tempo che nel tempo della storia è estremamente breve concentrato
Quanto è stato pesante l'impatto della globalizzazione con questa rapidità sulla nostra specializzazione produttiva cioè quanto ha chiamato in gioco la necessità di un campione rapido di specializzazione produttiva che non siamo riusciti a a in qualche modo governare pilotare indirizzare e quanto questo pesi ancora sul nostro futuro
Grazie
Già il bene
E poi da lì
Non sono un economista naturalmente anche il suo seguito
Nel capitolo per capitolo il libro di mio fratello anima mano usciva su Facebook
Che è rimasto un per me in una del o che pare essere praticabili in questo mondo un po'difficile
Quello che voglio dire anziché voglio chiedere spero che Giorgio alla fine possa darci qualche risposta
è l'interrogativo che è stato sollevato da molti di voi
La crisi della democrazia come crisi di un individualismo Dimas io mi ricordo soltanto per fermarci a questo millennio
Tutti e due sono stati i momenti in cui la democrazia ha trovato un punto di aggregazione
E questo punto di aggregazione acconsentito un successo per né di sinistra parlo del punto di aggregazione che era stato costituito dall'entrata nell'euro
E dalla tassa
Pagata e in parte restituita dal governo Prodi
Primo punto le creazioni che porto al primo successo importante
Di un centro sinistra lasciamo perdere poi perché si è perduto
Il secondo punto di aggregazione a mio parere è stato quello che è accaduto durante le europee le ultime europea quella del grande Successo di Renzi
Come si giustifica quel successo imprevisto in qualche misura tutti temevamo sale ricordate in una grande avanzata all'ora dei grillini
In realtà ci fu un insuccesso
Imprevisto grosso di Renzi
A fotografie di tutto un partito unito ricordate quella foto per via tutti uniti dietro il segretario vincitore
Qual è stato l'elemento di aggregazione allora alcun elemento di aggregazione se volete un po'come dire un po'selvaggia
Un po'aggressivo sin troppo aggressivo io non lo riassumo come riassume la Renzi la rottamazione ma che significava al di là della durezza della parola rottamazione l'attacco di tentativo di toccare come dire a i gangli incerti Gandhi del Paese
E qui c'abbiamo in parte creduto una parte del Paese ci ha creduto
Dopodiché
Io ho difeso personalmente per quel che conta
Il governo di questi miei amici che sono stati bravi
Ma che secondo me non hanno tenuto a sufficienza e come dice Salvatore Rossi oggi siamo finisco subito oggi siamo in una fase in cui questo individualismo si aggrega nella difesa mia difesa grintosa e un po'pidocchi occulta un po'del proprio
Come uscire da questa difesa grintosa il pass ci sta massacrando e che sta avvelenando anche l'anima e la cultura di questo Paese e la domanda che io scusa
Anche qui domanda jaime
Patto cioè Giorgio luce non c'è problema pari alla RAI uno ancora più difficile così
Però due osservazioni la prima su una cosa che diceva Claudio
E cioè che forse è la cosa che maggiormente mancata quest'azione di governo e voi non so quello che si può come dire estrarre dal libro di Giorgio perché sono un suo prossimo acquirente non ho ancora avuto modo di leggerlo
Però ecco forse la cosa che più è mancato e un quadro di insieme no nel senso che
Non si capiva bene questo governo che volesse portare il nostro Paese insomma
Non io almeno devo dire da
Osservatore attento appassionato vecchio partigiano non ho avuto modo di di comprendo il vostro
Forse perché sono tornato dall'Inghilterra dopo venti anni a Meda diciamo di questo ciclo sociologo poco tempo per osservarlo non francamente non l'ho capito e credo che questo abbia bassezze inciso diciamo un po'sull'efficacia dell'azione
Nel senso che ha avuto un approccio poco olistico diciamo questa maggioranza le nell'affrontare le questioni di economia e non solo al nostro Paese
La seconda questione invece essermene occupato professionalmente di finanza molto lungo
Credo che come la contrapposizione per economia e finanze economia reale non sinceramente non ci sia almeno nei mercati
Nessuno li recepisce insomma
Credo che il problema sia più quello della trasparenza dell'efficienza e la rupe un'adeguata lunghezza dell'orizzonte temporale degli investimenti questo il punto
Diciamo sul tema della finanza e anche su questo l'azione di politica economica nel nostro Paese non è che abbia fatto moltissimo soltanto in questo governo ma insomma anche ai governi precedenti
Ci sono come dire molta parte del dei meccanismi che ha innescato la crisi finanziaria due mila otto sono anche io seri problemi di favola fra regolamentativa o vuole solo nel momento in cui per parlarne
Ma insomma dal mio osservatorio londinesi Como con ordinanza devo dire che insomma questa è una cosa che era abbastanza commentato e condiviso
E fu e siccome diciamo il diavolo si nasconde nei dettagli siccome la finanza muove tanti soldi
Molti di più di quelli che inizialmente possono mobilitare attivamente i governi forse un po'di attenzione anche su questi aspetti avrebbe fatto male grazie
Altri
Allora io direi che Sozzo allodola Brasov accordo come abbiamo direttamente la parola a Giorgio ha voluto
Mazzotta
Speravo speravo di parlare
Dicono loro io sto tranquillo insomma non e debbo dire che tutti complimenti che hanno fatto mi preoccupano perché sente di essere chiaramente vecchio no fatto tutti hanno citato l'ultima frase del libro alla storia degli sherpa senza dire che in quella frase lì c'è scritto sono vecchio tocca agli sherpa no
L'altra sera scritta così l'impressione appunto è questa cioè sono il tipico pensionato che c'è adesso scrivo li propalazione che ci sta un riuscito perché in genere i pensionati partono dicendo che scrive un libro che lasciano perdere
No io ci sono riuscito ad Abelli è piaciuto pure a al va benissimo insomma son contento vi ringrazio
Nuovamente mi hanno lasciato questa specie di elenco spaventoso di domande a cui provo a dire qualche cosa naturalmente
Dunque molte si sono degli si avvicenda per fortuna
Molte domande perché per esempio la storia degli investimenti e sentiamo vuole è stata sistemata esotiche Piercarlo ha detto investimenti abbiamo parti Mansell ancora che è corretto naturalmente non
E che
Grazie aggiungiamo le cose che diceva Salvatore su Bramati collega che c'è tra come dire
Cammino dell'economia la percezione determina l'economia che avviene con drammatico ritardo azionare del popolo italiano qui ha parlato di disastro ma non si deve dire naturalmente perché lui non può dirlo
Perché ha una posizione istituzionale mi sembra giusto però effettivamente questa capacità autolesionistica del popolo di Alma tanto non è la prima volta che è capitata ogni tanto
Un esempio tipico
è stato proprio nel due mila di jaime ha sbagliato le date no il consenso c'è stato per entrare nell'euro ma per sicurezza appena siamo arrivati al due mila abbiamo perso le elezioni
Cioè e non è un caso no io mi ricordo che a lezione andava a dire secondo voi un governo che fa queste cose le vince le elezioni e la risposta degli studenti molto allegra e ovviamente le perde insomma c'è eccetto che l'eterno insomma no è ovvio che le Pen
Cioè questa capacità perché è un problema che la democrazia oltre la comunicazione della politica di ti riuscire a fare come dire percepire
Difficoltà i vincoli e le lentezze delle cose che si fanno copia
Quindi no tutto vero tutto vero tutto preoccupante così come vero drammaticamente vero il fatto che se si torna indietro adesso
Si perde un capitale pazzesco cioè quando si diceva prima no l'hanno citato in tanti la storia e l'isteresi la storia del del fatto che
L'effettivo retroagisce negativamente sul potenziale già adesso Brussel tende a dire andai a dirci che potenziare in linea con l'effettivo adesso iscrive male insomma come risultato se ci pensate Zola sembra che non siamo in crisi a quanto pare perché potenziale sceso Bettino
E qualche come dire consulente dell'attuale governo si inventa dei blocchetti per parlargli allargare di Tobruk trucchi insomma no quindi c'è di tutto in questo modo però resta il fatto che appunto abbiamo come dire siamo in una fase difficile in una fase preoccupante perché appunto a abbiamo fatto tanta strada e rischiamo di perderla i perde ritornare indietro di essere ricacciati indietro
Potrei mettere una piccola nota di ottimismo che poi lui tornerà su altre cose che dirò dopo
Sul fatto che se prendiamo l'inizio della storia che racconto quasi indizio il meno centocinquantadue quindi torniamo parecchio e
Boh Italia dice che a me piacciono i poeti e le poesie vero insomma no vincitore ci di nascosto non ha messo neanche una virgola forse ho visto che volete ma non ho citato i nomi lui le riconosce ma perché non conta insomma no
Era qui mi viene in mente quello che diceva un poeta dei cinquantadue
Questo poeta e Pasolini
In un Poesia bellissime che si intitola le ceneri di Gramsci e Pasolini dice dei cinquantadue vivendolo nel cinquantadue parla di vuoto che la storia di una situazione senza futuro
Il cui come dire manca l'aria manca l'aria perché non si vede proprio come si possa uscire da una situazione che appare violentemente stagnante no
Otto anni dopo era un il miracolo che sono intimismo no si era messo in moto della rockband e questa roba ci ha portato nel settore competente diversa che non veniva percepita in quel momento
Io dico che questa cosa importante no perché nell'ultimo capitolo cerco di mettere in piedi
Con le differenze naturalmente perché ci sono molte differenze però un parallelo un'analogia tale situazione del cinquantadue la situazione dell'inizio degli anni Cinquanta e situazione attuale
Nel senso che dico guardate che
Assomigliano molto
Perché anche allora
Diciamo così
C'erano tutta una serie di elementi trattato appunto questo mi permette di rispondere a molte cose che sono state dette qua e là in giro
C'erano come dire tanti elementi che potremmo paragonare a quelli attuali c'è una situazione di apertura dei mercati per esempio più lenta
E l'apertura dei mercati può essere vista perché sempre può essere vista in questo modo con un disastro o come la condizione o di apertura come la possibilità con un'opzione no come un vantaggio no
C'era noto diciamo così
Possibilità questo sì purtroppo solo possibilità di finanziamento
Negli anni Cinquanta c'erano queste possibile rifinanziamento ed erano effettive no vai piano campato sulla sull'America in casa no sul sui finanziamenti americani che hanno e su quello che appunto citava non mi ricordo se tu Andrea il mood keynesiano delle politiche economiche no come qualcuno ha ricordato non c'era neanche bisogno di farla la spesa pubblica ho di fare una politica espansiva bastava fare quello che ha detto Draghi sostanzialmente no faccio quel che serve vera
Se la domanda non basta ci penso io no
Negli anni Cinquanta il clima dei governi ma internazionale dei governi era questo non c'è bisogno di fare politica ma c'è un impegno a farla se occorre naturalmente non ce n'è bisogno
Perché se la gente si può affidare scatta uniche libri virtuoso cioè la gente investe perché tranquilla
Perché perché perché è fiduciosa diciamo così no
In questo senso questo è un elemento che manca ma potrebbe esserci nel ultimo capitolo discuto questo punto no ci troviamo sezione paradossale l'abbiamo metà dell'Europa
Che ha i soldi che metà dell'Europa che ha bisogno dei soldi ma la metà dell'Europa che ha i soldi non si fida di dare i soldi alla metà dell'Europa che ne ha bisogno
Come dico qui come dico nel libro c'è un problema di bidoni c'è un problema come dire di informazione asimmetrica di Guidolin no
Bidoni sono le auto usate no chi si fida di comprare un'auto usata il venditore sala qualità dell'auto no
Il compratore no noi abbiamo una situazione analoga ci sono quelli che come dire avrebbero bisogno di soldi
Investire potrebbero investiti bene questa difficoltà naturalmente no e ci sono quelli che i soldi li hanno e non li vogliono dare e e di capisco benissimo che non li vogliono dare perché per io vado in passato
Debbo dire in modo improprio perché un sacco di fesserie li hanno fatti questi signori che adesso protesta insomma no hanno fatto un sacco di Castelli ha dato soldi a destra manca con risultati disastrosi che si sono verificati la Grecia è un'invenzione tedesca no i greci hanno messo di loro naturalmente Magna Grecia invenzione tedesca
Quindi andiamoci piano anche su questo
E allora dico lì ci sarebbe bisogno di qualche cosa di simile cioè a che cosa ha un'intermediazione cioè sul mercato dei bidoni come può essere superato poi superato con con tante cose
Con assicurazioni con di certificazioni collegamenti cioè ci sono una serie di meccanismi che consentano c'è pure un intermediario sostanzialmente se ci fosse questo alla tutto si potrebbe mettere ma processi e siamo in stazione questo veramente poco ricorda il vecchio Marx no eccesso di capitale ed eccesso di su quattro è una follia no c'abbiamo un eccesso di risorse e un fabbisogno terribile di risorse e queste tue cose non si incontrano non si incontrano allora dico a nel libro trova die queste sono il Maggio le cose da sherpa che piacciono a voi italiani no
Quali sono i meccanismi che possono favorire questo incontro ma qui non mi raccontò che non c'è tempo il racconto qualche cosa sulla globalizzazione non per questo ci porta a che cosa
Ci porta come dire
A un economista che mi piace molto no il premio Nobel dell'economia praticamente dimenticato che è James Smith no
L'economista a cui io punto che ogni tanto ritrovo anni per le mie riflessioni Jane Smith è un economista che si hanno duramente ma molto atipico come keynesiano
Diciamo il più neoclassico dei keynesiani per parlare
Tra noi diciamo così
Nel gergo degli economisti
Gente mite sosteneva sostanzialmente questa
Se non facciamo funziona nel mercato non andiamo da nessuna parte messi ci fidiamo solo sul mercato non andiamo da nessuna parte lo stesso
Tutte le sue riflessioni Looy era un vero sherpa lui era uno che pensava sul serio no era uno che cercava soluzioni certe cercava soluzioni istituzionali tutte le sue riflessioni erano costruite su questa idea
Se andiamo contro il mercato andiamo a sbattere se andiamo col mercato andiamo a sbattere lo stesso no
C'è un sentiero stretto non nel senso di Piercarlo naturalmente che il sentiero stretto del debito pubblico e del dalla finanza pubblica in Italia Sestino stretto più importante insomma no è possibile percorrerlo
Io nel libro lancia dei segnali di ottimismo perché perché anche se sono vecchio ci sono quelli che vengono dopo di me insomma ed è giusto che sia così Pinza è possibile probabilmente fare qualche cosa no
Però appunto
Non è affatto semplice e io ripeto quello che ha detto Salvatore prima insomma se si perde terreno adesso son dolori qua c'è una serie di domande nessuna domanda interessante
Chi l'ha fatta tu l'hai fatta no e quella chi è no non seducono dietro
Cesari e quella ma i sogni dei fondatori no
I sogni del vincolo esterno no l'idea che il vincolo estero fosse come dire il modo attraverso cui l'Italia imparava a disciplinare sì
Di questa storia la racconto nel libro c'è tutta no e racconto come dire il non c'è un numero di volte non più dura in cui c'è il ricorso a questa quindi a questa speranza il vincolo estero cité soleil problemi la prima volta funzionale perché la prima volta e cinquanta
In quello che noi accettiamo
L'apertura dei mercati e i cambi fissi
Di nuovo le analogie col presidente no l'apertura dei mercati ai cambi fissi e funziona
La seconda volta
è un dramma la seconda volta April mille novecentottanta in cui di nuovo
Era saltato tutto negli anni no settanta c'era successo il finimondo
Alla fine degli anni settanta ci si ritrova vincolo estero allora la banca centrale deve essere indipendente no e allora i cambi fissi di nuovo no lo SMAU
Ed è come dire
La seconda volta che si dice così ci discipliniamo lo diceva Tommaso non lo diceva lo dicevano tutti allora in Banca d'Italia insomma
è una idea assolutamente importante qual è stato il risultato la religione il sogno era questo naturalmente no che la finanza pubblica di fronte alla impossibilità di collocare titoli presso la banca centrale cioè finanziando monetazione Cinzia di comunità si sarebbe disciplinata
Che i la risposta è quella di il ragazzo di Jannacci e io lo faccio lo stesso no mentre Ivan
Io faccio lo stesso e il debito pubblico che era cinquantasei nel mille novecentottanta diventa cento nel mille novecento novanta
Ricordo che chiesi una volta ad Arcelli consiglieri De Mita ma voi che predicate tutte queste cose come diavolo avete consentito di fare questo gran casino
Non ha risposto a ha cambiato discorso e perché era difficile tramite salvati mi diede una risposta più corretta no
Ed è una risposta se vogliamo alla don Abbondio no le ho viste io quelle facce che è una risposta molto più senz'altro insomma no
Che è una risposta molto più sensata ma appunto anche quella volta pilota cioè di dico essere non ha funzionato dopodiché c'è la terza puntata
E la terza puntata in Maastricht
No di nuovo
Facciamo Maastricht come dico io l'hanno firmato in modo un po'distratto no era un governo dimissionario Andreotti non sapeva neanche di che sta parlando ma ha firmato no
Maastricht perché di nuovo si diceva così l'Italia sarà costretta a fare i compiti a casa allarmi in questo libro si raccontano tante sulla storia dell'Euro no
E sostanzialmente si raccontava che nessuno dei miei relatori ha detto che quindi la dico io e cioè che
L'euro è un'invenzione francotedesca e questo lo sanno tutti fin qui torna ma non era un'invenzione
Di fare la moneta unica europea
Era l'idea di fare un area del franco del marco e spiccioli no
Che però per motivi di decenza di buona educazione eccetera l'invito doveva essere rivolto a tutt'Fonte e ciascuno ha accettato l'invito per motivi diversi per esempio appunto Padoa Schioppa accettato l'invito perché dice così ci dici priviamo no
Allora mente Cercola significato ripararle rimasti ti è una follia perché se vuoi fare una moneta unica europea devi fare un'area valutaria ottimale se invece vuoi fare
Un invito che la gente in qualche modo declinerà ai parametri di Maastricht a divani Massi non ha nulla con quello che ha detto
In tutto il suo intervento Salvatore cioè adeguiamo queste cavolo di struttura dei Paesi europei rendiamo le più omogenee
Tutt'altro
Adeguate l'inflazione ma qui basta un governatore per adeguare l'infrazione no
Adeguate
Il cambio ovviamente grazie no e siccome non ci fidiamo e questa è la dimostrazione che Maastricht era una farsa l'imbroglio no
E già che ci siamo
Siccome non ci fidiamo di voi fateci vedere che siete buoni attenere se non siete voi non vi vogliamo a tenere sotto controllo la finanza pubblica se l'area valutaria se c'è una rivalutare attivare la finanza le politiche economiche sono naturalmente convergenti
Se non hai una rivalutare ottimale le politico nomi che sono naturalmente divergenti io vedo tenere sotto controllo noi abbiamo fatto i compiti a casa è stata una un decennio importante quello no un decennio importante finito finito male
Finito con un decennio successivo in cui c'erano tutti frutti da raccogliere che sono stati fatti cadere tutti ipertesi
E questo ci mi riporta alla considerazione di Salvatore se perdiamo quello che abbiamo seminato in tutti questi maledetti anni con tutti i difetti di questo mondo maggiore Piercarlo gli investimenti arrivano adesso
No
Figurati
Se lasciamo come dire cadere un'altra volta il raccolto sono veramente dolori però ecco la storia di fare dei padri fondatori è tutta qui insomma no non ha funzionato
Non ha funzionato per mille motivi perché la politica è un'altra cosa naturalmente no perché il vincolo può essere sempre aggirato se non viene interiorizzato e qui vengo a una questione che è stata e circolava in tanti interventi
Francobolli già il mio fratello
Che sostanzialmente però non è solo la sua ed è una differenza importante che c'è tra oggi e cinquanta tra l'inizio e la fine rimasto
Storico approvata a raccontare e la differenza importante equidistanti nel cinquanta la gente non arriva quasi niente da perdere
Ed era perciò disposta a scommettere sul nuovo mentre oggi la gente
Ha da perdere le sue miserie magari o qualche cosa di più perché come qualcuno ha detto giustamente la distribuzione delle ricchezze cambiata enormemente in questi anni no
I sera qualcosa da difendere
La difesa
E favorisce diciamo così
L'immobilismo di ritorno indietro contrastare il lavoro decide lei due dei quali mi vecchi amici sono presenti in questa o la che ringrazio
Tutto qua
Grazie Giorgio tutti più disciplinati dal sottoscritto perfetto sono due ore esatte che abbiamo avviato il nostro confronto qui ci fermiamo che lo sia stato interessantissimo grazie a Giorgio veramente del questo bellissimo libro