Intervista a Donato Petti sul suo libro "Liberi di educare in Italia come in Europa" (Armando Editore)

Radio radicale un saluto da Giuseppe di Leo liberi di educare in Italia come in Europa e un libro pubblicato da Armando editore che si occupa del problema della scuola radio radicale non se ne occupa tutti i giorni della della scuola mamme capitato di comunque di organizzare dei dibattiti
Attorno a articoli di giornali a pubblicazioni a a a studi che si sono fatti e inchieste
Questo un volume che ha una tesi ben precisa c'era spiegherà il suo motore
Donato Petti che nostro gradito ospite telefonico benvenuto professor petti
Buona sera lei buona sera a tutti i radioascoltatori di radio radicale allora leggo che lei è laureato in teologia
La Pontificia Università del Papa alla lateranense esattamente che hanno minato come primo rettore per la prima volta
Come rettore per la prima volta un laico il professor Bonomo esattamente professor Bo norme o Bonomo che io conosco ed è una persona assolutamente al di sopra di ogni sospetto
All'altezza della situazione e auguro che
Posso svolgere una fruttuosa collaborazione con gli studenti professori con le autorità ovviamente o e poi è laureato in lettere all'Università la Sapienza di Roma a lettere moderne o lettere classiche arie classiche
Ah con chi si è laureato
Guardi io intanto ho fatto con storia medievale
Attesi perché ovviamente mi interessavo quel settore in particolare
Ma ho avuto illustri maestri come Paratore certa letteratura latina
E tutti gli altri grandi che qui non e in in e nella tesi nella storia del diritto e in la tesi in storia medievale conchiglia discussa mantelli Raoul Rao il Marseglia benissimo benissimo come vedete io ho voluto anche eccitare che essi sono storici
Raul Manzelli Ettore Paratore va bene è uno dei principi rende villa filologia classica soprattutto come latinista ma non solo della alla seconda metà del Novecento e poi ora Holman Celly studioso Dale civiltà cristiana Medioevale profondo conoscitore delle delle fonti scomparso però da un po'di tempo
Pene italiano avuto Natalino Sapegno
Ebbe un altro esistono autore altrettanto o forse anche più conosciuto di Manzelli dai ragazzi dice Avi perché insomma Illy il commento di Natalino Sapegno sulla sulla Divina Commedia Aem di quegli fra i più diffusi allora professor petti liberi di educare in Italia come in Europa
Che si avvale dell'introduzione di un amico di radio radicale professor Dario Antiseri qual è la tesi in sintesi di questo volume ma guardi il volumetto vorrei dire ai nostri ascoltatori perché in realtà conta
Meno di centotrenta pagine compresa la bibliografia esattamente intanto dico che questo non è un saggio perché il tema e abbastanza conosciuto direi conosciute in maniera
Molte volte non precisa
La tesi fondamentale questa
Il tutto Europa
Le scuole statali e le scuole paritarie cioè paritarie quelle che sono state riconosciute pari alla parità giuridica economica sociale in tutto e per tutto hanno una equiparazione direi al cento per cento in tutto anche sotto l'aspetto economico cioè definanziamento di queste scuole
In Italia e in Grecia soltanto questo non è possibile vale a dire sì è un genitore oggi
Liberamente scegliere
E iscrivere il proprio figlio
Per motivazioni filosofiche religiose sociali di di opportunità per qualsiasi motivazione
Vuol far valere il suo diritto
Sancito dall'articolo trenta della Costituzione e diritto dovere dei genitori non dello Stato dei genitori si istruiva ed educare i propri figli anche se nati fuori dal matrimonio
Non ha questa possibilità cioè politicamente ma deve pagare due volte una volta con le tasse per sostenere la scuola statale
La seconda volta la retta scolastica che più o meno
Di meno ma non di più e pari a quella che lo Stato spende
Il cosiddetto costo standard per ogni alunno alcol fra i trenta la scuola statale però che le faccio ingiustizia è qui però le faccio un'obiezione caro professor petti perché lei vuol mettere sullo stesso piano gli oneri
Di cui si sussurra si sobbarca lo Stato con gli oneri
Di cui si sobbarca scuole private
Perché guardi il compito dello Stato
E quello di sistemare le scuole
Anche nei cucù soli dei paesi più sperduti d'Italia
Sì e questo comporta una spessa Guanella ti la scuola privata invece sceglie per lo più in centri urbani per non direi metropolitani
Di sistemarsi in luoghi più come dire confacenti convenienti Memnone Rossi allora lei comprende che se io tolgo allo Stato che già di suo non ha molto poi dovremmo analizzare il perché una fonte
Di sussistenza lo Stato si trova nell'impossibilità di sì sì mettere le scuole non solo nei capoluoghi di regione o nei capoluoghi di provincia
Ma anche ripeto nei piccoli paesi sperduti nell'Appennino o tosco-emiliano piuttosto che a Bruxelles e se piuttosto che Luca
Guardi il suo
La sua obiezione che io ritengo ovviamente obiezione
Che recepisco ma quello che lei dice è motivato ed è la conseguenza per la mancata libertà di scelta educativa cioè
Il suo oggetto giuridico che sceglie e che
Pensa ad organizzare
Sono diverti la scelte dei genitori l'organizzazione è dello Stato e di tutti quegli altri privati
Che a cui lo Stato neve dare delle regole universali e generali come direbbe AIAC
Sì ma professor Pettyfer non troviamo nessun privato che si sobbarcano oneri di andare a sistemare una scuola con pochi alunni in centri sperduti perché costruire un edificio mantenere una struttura scolastica Costa e mentre lo Stato può perdere
Ricavandone
Da un altro settore no
Per cui io ma la scuola perdo però ricavo dal turismo e faccio un trasferimento il privato che si occupa della scuola non ha questa possibilità in questa facoltà ma non è così professore dottore
Non è così
Perché anche nei paesi più sperduti del mio paesino per il tema dove sono nato e veramente un paesino sperduto nel molisce eppure nel Molise Cerra la scuola materna e la scuola primaria allora elementare quando ero bambino e non è l'altro ieri come
Non con un nuovo complesso di Verdone c'erano la scuola primaria e l'assillo statali no no no no no delle suore
Carichi case come si diceva allora
E le suore non potevano dire come dire erogare un servizio anche di scuola media perché non c'erano le risorse sì però però professor Petti è cambiato il contesto in una società secolarizzata e lei lo sa bene
In cui c'è la crisi delle vocazioni in cui il numero la funzione pedagogica che aveva la chiesa di riffa o di Raffa
No non è più quella che ho no anche in questo io dissento ma è mai numeri però c'è in numeri il numeri di sono un po'oggettivi e perché in realtà noire io ricordo
Che c'erano i seminari gestiti c'erano sì le scuole paritarie cogestite dalle suore c'erano i preti persino i licei dove c'erano i gesuiti e
Queste la crisi delle vocazioni ha portato a un restrizione non solo anche a una crisi insomma ma questo è un altro argomento Eva però stiamo nell'argomento diritto di libertà di scelta educativa
Io nel libro non faccio i ragionamenti che ho chiesto in maniera poco efficace libri dove si dice qua e facciamo risparmiare allo Stato no no no no non è questo il discorso
Io insisto nel dire coalizzati oggettivi del diritto italiano
Internazionale dei diritti dell'uomo dei diritti civili cioè noi in Italia siamo liberi il nascere e c'è una legge sull'aborto diritti abbiamo il diritto di morire
Prossimamente penso sarà graduale che sull'eutanasia no no mettiamo non mettiamo il carro davanti ai buoi ramo liberi P unirci
Come vogliamo diritti civili
Non siamo liberi di educare i nostri figli quello che lei dice me l'hanno dato mille volte all'opposizione di dire il paesino sperduto
Ma quello noi non infrange una regola e parliamo di una regola nelle regole poi ci sono le eccezioni da contemplare però guarda i professor petti il punto è che il principio della libertà
E questo vale per molti sono rare veri cattolici soltanto no nove navale opachi voglio dire che tonico il principio della libertà non è mai nella sua
Praticità assoluto è sempre relativo
Questo vale soprattutto per quello che non è la scuola dell'obbligo perché sulla scuola dell'obbligo allora
Possiamo più o meno c'è una uniformità ma nella scuola non dell'obbligo quanti ragazzi quanti vorrei dire mi centinaia e centinaia di migliaia di ragazzi e di ragazze che avrebbero voluto seguire un indirizzo di studio non poteva non seguirlo perché si trovavano in c'è centri decentrati magari volevano fare il liceo artistico che si trovava a centocinquanta chilometri e hanno dovuto ripiegare su un altro indirizzo di studi la libertà di voler seguire fare studiare all'Università Cattolica Roma la facoltà di medicina
E pur tuttavia ci son c'è il numero chiuso ci sono delle spese dal giudice in tutte le università adesso ma io voglio io voglio dire nel
Nel recente passato e comunque nella realtà il principio di libertà
Di educazione per le famiglie per i genitori per gli allievi per i ragazzi e sempre condizionato dal contesto Geo Hope
John grafico sociale ed economico
Non è un principio assoluto
Ma guardi io direi proprio questa osservazione mi fa pensare che che non cambiano le cose noi andiamo nell'abisso le scuole paritarie oggi
Non parlo di scuole cattoliche soltanto io faccio solo un discorso di incerto certo no è ovvio non è un'emozione Dio soltanto dei ricchi è una vergogna mi ero contenta anche in questo momento è una vergogna le famiglie religiose
Come la mia famiglia religiosi Fratelli delle scuole cristiane che sono nati nel mille seicentottanta per i poveri
Da dalle mille ottocento circa sono al servizio dei ricchi
Cioè la mia vocazione religiosa non ha più un senso
Perché io non posso stare soltanto scuole i ricchi i quali possono pagarsi lavoro scuola anche se lo Stato ha una ragione per intervenire in queste proprio per notificare questa mostruosa la situazione
Allora
Poi la domanda che mi faccio ma possibile che non solo in Italia ci ami più intelligenti del mondo quando ragioniamo
Ma come mai c'è una risoluzione del Parlamento europeo che legifera tutte le altre nazioni d'Europa e Prandelli Italia Grecia che dice
Il diritto alla libertà
Implica per sua natura l'obbligo per gli stati membri di rendere possibile l'esercizio di tale diritto di libertà di educazione anche sotto il profilo finanziario
E di accordare alle scuole le sovvenzioni pubbliche necessarie allo svolgimento dei loro compiti
E ad ogni impedimento dei loro obblighi in condizioni uguali a quelli di cui beneficiano gli istituti pubblici corrispondenti
Guardi il punto è questo o professor petti la peculiarità dell'Italia rispetto alle altre nazioni
E che noi abbiamo avuto in cui io mi riferisco naturalmente io sono per la libertà nella scuola dell'università ecco applicherei il maggiore libertà
Creerei una competizione maggiore tra le università
Mangia sui Licei per esempio perché c'è la peculiarità in Italia lei se lo è ma chi se lo è mai chiesto perché eppure siamo nell'Italia cattolica siamo nell'Italia dove c'è la sede del Papa siamo nella Italia dove ci sono le il maggior numero di università cattoliche libere se vogliamo considerare quelle cattoliche quelle pontificie no a cui accedono tutti
Mettiamo dei fuori perché nello stato non non c'è non c'è pure un riconoscimento reciproco
Egli riconosce lo Stato e gli effetti del Concordato sorella Lauri in teologia appunto la laurea in Filosofia in Psicologia cioè le università a fare i piani e le altre non non hanno riconoscimento in Italia lei tenti che ha organizzato un master e ieri insegnanti di scuole paritarie cattoliche con villa Tirano ebbene il titolo di Master in Italia non è riconosciuto a loro son dovuto andare a fare un titolo congiunto con una università
Libera riconosciuto dallo Stato affinché intitolato I feel riconoscimento poi sul piano civile e quindi di utilizzazione sul piano professionale da parte degli insegnanti e le università cattoliche sono nate hanno fatto l'Italia e l'hanno fatta grande
In qualche modo e ancora oggi non hanno piccolissimo contributo perché qui non abbiamo detto c'è un contributo quindi il riconoscimento dell'esistente della contribuzione esiste
Ma semplicemente che mentre così costo standard per educare in termini di preti di docenti servizi strutture eccetera eccetera per la scuola di Stato
Si aggira circa sui sette mila euro per dire poco e ognuno costa tanto invece delle scuole paritarie che sono state riconosciuto per legge sessantadue del Duemila
Della quale il vecchio non sono stati mai emanati decreti applicativi quei due altra pressa per in giro ecco un uso l'espressione più delicata
Ebbene lo Stato non spende neppure
Centottanta cento al novanta euro all'anno
Beh sulle disfunzioni e carenze nella comune ovest e disattenzione dello Stato anche riguardo alla scuola pubblica naturalmente risale accuse che intervengono dai docenti dai livelli dagli studenti
Dal personale dirigenziale della scuola però volevo dirle il ragionamento di prima
Noi veniamo da una Progetto di scuola secondaria superiore che quello urgenti diano che è un progetto un robusto robusti Issing
Che a formato nelle classi dirigenti no non solo quello ma diciamo prima dell'università prima degli impegni anche nell'associazionismo cattolico la classe politica cattolica dirigente si è formata negli c'è un gentiliana allora io se fossi ministro della pubblica istruzione
è
A lei che mi viene a chiedere una maggiore libertà di insegnamento di educazione
Io le chiederei no io chiedo una maggiore libertà di scelta sei manovra ambrato della ma nell'ambito della riserva azione
Della metodo della Weltanschauung gentiliana
Perché qui è il punto poiché contenuti citiamo a questa libertà di col pieno di istruzione che stabilisce
Il ministero dell'Istruzione perché lo ribadisco il compito del ministero e quindi dello stato di di definire delle regole alle quale tutti devono perire
Fatta salva la libertà del Progetto educativo è che significa
Che si verifica che
La legge sessantadue ne elenca quattordici che adesso in questo momento che riesco a Bema ce ne dica due o tre il punto
Guardi guardi guardi un momento perché fa parte mi fanno telefonate in continuazione lei non si faccia distrarre però siamo in in tempi rapidi radiofonici diamo
Primo pagare i docenti con un contratto nazionale di lavoro
Uno altrimenti non ci può essere paritarie
Due ci deve essere un progetto educativo vale a dire quello che lei ha detto prima un aperti shaun perché lo stato di ciò che lei e rispettoso del pluralismo culturale del pluralismo istituzionale del pluralismo religioso e che tutte queste belle cose che noi abbiamo sempre osservato si devono accogliere ogni tipo di alunni e non escludere nessuno
Si devono accogliere il portatore di niente tratta lei pensi lei pensi dottore queste U è uno scandalo italiano che nessuno conosce noi scuole paritarie siamo obbligati obbligati appendere i gli alunni portatori e portatrici di handicap se lo Stato non dando nessun contributo
Noi facciamo lezione a uno uno c'è un insegnante con un alunno chi lo paga questo questo professore per un alunno
Ventidue venticinque mila euro all'anno lei come interpreta quel capoverso dell'articolo della Costituzione che dice senza oneri ulteriori per lo Stato
Sì l'ho spiegato bene rifacendomi a Corvino all'espressione di Corbino che dice allora ricordiamo chi Epicarmo Corbino dedicare un ordine che fatto nella Costituente cioè nella
Che a
Collaborato con la costituzione a fare la
Redigere la Costituzione è stato uno dei padri costituenti esperto di economia
è perché meglio ancora il quale dice naturalmente che il senza oneri per lo Stato non si riferisce si riferisce alla istituzione delle scuole ma non ho mai voluto intendere che lo Stato non possa intervenire a finanziarne il funzionamento
Come sa lei come lei sa su questo punto i costituzionalisti la dottrina e divisa e comunque cambia l'articolo hanno cambiato attaccate
Sì o professor pecca di quando si vuole si può fare professor petti
Mi dica qual è il futuro secondo lei
Perché lei chiude con questo capitolo quale futuro per le scuole paritarie puntuali di quello mai parlarvi eutanasia delle scuole paritarie anche secondo punto di domanda
Lei è all'inizio l'ha detto in maniera egregia cioè noi siamo di fronte a una crisi che direi quasi comatosa
Per la crisi delle vocazioni religiose
Per la crisi economica nazionale e internazionale
Per questa immissione nei ruoli dello Stato che circa trecento trenta centoventi mila docenti le scuole paritarie che avevano un personale eccellente si sono svuotate ovviamente perché da noi non hanno nessuna sicurezza
E lo Stato invece la da cosa che io non farei perché la sicurezza del posto di lavoro significa la guadagnarsi il posto di lavoro perché c'è la competizione tra scuole statali e paritarie citare un'osmosi passaggio alle tra l'uno e l'altra
E restano in piedi soprattutto i docenti motivati bravi ce ne sono un'infinità ed altri che sono meno motivati ossia di motivi no o vediamo che cosa possono fare scelgono un'altra vocazione una professione ora tutto questo ci porta di fronte a una scelta
Ho Loi
Finiamo con una lunghissima storia ultracentenaria soprattutto mi riferisco alla di appartenenza di scuola cattolica che finisce un'epoca di grandissima educazioni ispirate ai valori ai grandi valori di cristianesimo
Oppure lo Stato consenta finalmente ma sarebbe paradossale se non lo facesse
Vista la situazione europea ecco perché il titolo del libro e a questo punto già quello che io personalmente faccio tante famiglie religiose facciamo abbiamo in progetto un master per educatori inter congrega fiorale
Per la qualificazione dei laici
Che desiderano
Sposare la causa della scuola libera della libertà di educazione e preparandoci e motivando sì a questioni di principio professionale che per ruoli oltre a una professione rappresenta un vero servizio alle future generazioni
Va bene io su questo poi vi seguirò voglio vedere un po'che cosa
Mettete in campo per la formazione di cui solo di fieri di questi laici perché nato occasione per confrontarci che per me S.p.A. stamattina proprio ne ho parlato
Con alcun i rappresentanti delle varie famiglie religiose importanti ma soprattutto anche quelle dei più importanti perché lei ha ragione quando dice nei Paesi lo sperduto e a parte la difficoltà di aprire una scuola ma io aggiungo difficoltà di avere dei dei docenti che poi siano
Motiva anche i con forti ragioni nella nascita dei dello Stato appunto per fare questo c'è bisogno di un'organizzazione bisogna
Ecco il mio motto ripartire dall'educazione cristiana per quello che ci compete
è e magari lei prevede la riforma lui però ripensando che anche la formazione dei seminari perché escono sacerdoti spie non conosco non sanno leggere il Nuovo Testamento non dico in Grecia umane anche in latino e
E di fatti urla aree proprio biblico teologica
Sì appuntare ripeto se lei poi
Avremo occasione avremo occasione di riprendere io poi credo che questo governo non so se lei ha avuto modo di conoscere il neoministro dell'ambito assunto anche non so se faccio il piacere al ministro
Ma le dirò che il ministro Bossi
E nei primi penso due anni tre anni primi anni del suo insediamento ha insegnato educazione fisica
Nel nostro istituto lascia li hanno del Gonzaga di Milano
E lui è molto molto sensibile a quello che noi abbiamo cercato di dire nel dialogo di questa sera fra l'altro ho letto questa mattina ma spero che corrisponda che una delle cose che vorrebbe mettere in cantiere sono proprio
Risolvere il problema delle scuole paritarie non so che cosa significa risolvere ma ma se se non altro cercare di di affrontare il problema e vi è vederlo nella sua prospettiva da fare anche contemporanea
No su questo radio radicale seguirà con attenzione magari mi tenga amici utile
Prego ritenga disponibile no mi tenga lei me aggiornato sulle vostre iniziative e poi magari vediamo anche di combinare un incontro con il neo ministro della pubblica istruzione rivolga va bene grazie
Grazie a professor Donato Petti autore di questo volume liberi di educare in Italia come un'Europa un'appassionata difesa delle scuole non solo cattoliche paritarie
Che si avvale di introduzione di Dario Antiseri pubblicato dall'editore Armando ringrazio veniva per l'assistenza tecnica naturalmente un saluto e un ringraziamento da Giuseppe Di Leo agli ascoltatori di radio radicale