Presentazione del libro di Francesco Rutelli "La Diplomazia Culturale italiana. Il Patrimonio, le industrie creative e l'interesse nazionale" (Incontro di Civiltà)

Buonasera Benvenuti al Museo dell'Ara Pacis perché questa sera ospita la presentazione di un libro che affronta una tematica direi
Di attualità intramontabile specialmente in Italia
La diplomazia culturale italiana
Il libro porta un sottotitolo molto eloquente che fa introduce subito alle tematiche affrontate
Dal suo autore il patrimonio le industrie creative di interesse nazionale
Il contributo della cultura in un mondo che toh che torna ai sovrani smetterla stabilità internazionale per il dialogo tra le civiltà è tra le persone
La scoperta dell'Italia come potenza culturale
Abbiamo qui un autorevole parterre di oratori
E che presenterò non ne hanno bisogno ma presenterò nell'ordine in cui prenderanno la parola
Quindi abbiamo l'autore
I già vicepresidente del Consiglio dei ministri Ministro per i Beni culturali ma qui ci piace soprattutto ricordare ricordarlo sindaco di Roma per due consiliature
Il presidente Francesco Rutelli attuale presidenza del dell'Anica che è l'associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive multimediali
Avremo poi un video proietteremo un video del che ci ha inviato un saluto del ministro per gli affari esteri la cooperazione internazionale il professore Enzo Moavero milanesi
Dopo il video interverrà l'onorevole Paolo Gentiloni presidente del consiglio uscente e già ministro per gli affari esteri e ministro per le Comunicazioni
Dopo di lui interverrà l'onorevole Franco Frattini anche lui in passato due volte se non sbaglio ministro per gli affari esteri Commissario europeo per la Giustizia
E attuale presidente della SIA voi che è la società italiana per l'organizzazione internazionale un organismo di che vanta decenni di esperienza se non sbaglio supportato ad Alcide De Gasperi e che attualmente si occupa della formazione per il personale diplomatico italiano
Dopo l'onorevole Frattini prenderà la parola il vice sindaco e assessore alla crescita culturale dottor Luca Bergamo ascolteremo quindi l'intervento del direttore del generato e del sistema paese presso il Ministero degli Affari Esteri il dottore Vincenzo De Luca
Darà il suo saluto il sovrintendente ad interim in questo contesto padrone di casa il sovrintendente Claudio Parisi Presicce
E interviene quindi rettore dell'Università telematica appena sono
Anche lui già ministro dei trasporti del governo Prodi professore Alessandro Bianchi
Io vista l'autorevolezza degli intervenuti non rubo altro tempo e darei subito la parola al presidente Francesco Rutelli cioè
Grazie infinite la padrona di casa dottoressa Rossini divieto in piedi e vedo che ci sono ancora forti ma buonissimi posti in cima se voleste
Star seduto in veramente ringrazio tutti per la presenza tanto numerose abbiamo organizzato in pochi giorni questo appuntamento e tanto qualificata allo stesso tempo ringrazio di cuore
E la padrona di casa dottoressa Rossini che come il vice sindaco e assessore alla cultura e il sovrintendente Parisi Presicce sono qui in rappresentanza della città dell'amministrazione civica
In un luogo tra l'altro si parla moltissimo di diplomazia
Culturale trasformazioni urbane spezzate solo come al di al di al di qua
Mussolini abbia tentato molto di utilizzare l'immagine di Augusto per associarla alla propria tutto sommato è una circostanza ancora irrisolta a distanza di più di settant'anni dal punto di vista urbano dal punto esatto in Monico apportato qualche conseguenza di cui magari potremo parlare la giornata di oggi bambina introduzione serve a cercare di dare a voi che avete avuto o l'abilità di persistere presenziare a questo confronto ci sono in questa sala altre personalità obietta che se Touré tu reputerei voi reputa dette potranno dare un breve un rapido contributo alla luce degli interventi che si susseguiranno vorrei spiegare perché questa riflessione e riassumerle in sintesi
Ricordando che questo volume che è stato stampato anche grazie alla collaborazione della un'integrazione
Prende un pezzo di una mia lectio in apertura l'ultimo anno accademico uno dei capitoli
è disponibile gratuitamente o meglio in cambio di una offerta libera che andrà a beneficio dell'attività di volontariato svolta dalla associazione Incontro di civiltà quindi uscendo potrete prenderlo quelli che non c'erano ancora
Dando un con un contributo libero spesso noi sentiamo dire Italia potenza o super potenza della cultura
Io credo questo argomento si possa usare per certi versi si debba usare
E se l'Italia è una potenza riconosciuta dal punto di vista culturale
Nel contesto globale per una unica convergenza di fattori patrimonio
Le città
Il territorio e il paesaggio e quando parlo di patrimonio parole patrimonio storico artistico monumentale
Archeologico
Ma allo stesso tempo perché la convergenza riguarda la contemporaneità cioè riguarda le industrie creative
Il ruolo della creatività nelle in prese e nelle espressioni culturali contemporanee cioè la forza dell'Italia
Ed è quella che tra l'altro bene utilizzano coloro che vogliono esportare beni italiani nel mondo
La forza dell'Italia risiede nell'unicità del nostro patrimonio allo stesso tempo nella di Baranzate forza delle capacità contemporanea
Credo quindi che in un'epoca nella quale i concetti di sovranità per un verso e il ritorno di un concetto che sembrava abbastanza desueto quello di sovrano Isma'
Tornano come posso dire nei titoli di testa della nostra vita quotidiana il tema della diplomazia culturale ovvero del ruolo della cultura delle industrie creative nazionali può assumere un interesse
Molto più forti
L'Italia nella storia a sottovalutato il valore della diplomazia culturale in questo mio saggio dedotte retta ragione
La prima perché nel dopoguerra
Il profilo della nostra politica estera è stato fondamentalmente legato al multilateralismo
E ad una visione universalistica
Delle relazioni internazionali
è stato un profilo certamente che ha accomunato fino ad oggi
I governi devono fare pubbliche
Secondo argomento un argomento piuttosto difensivo anche in qualche misura di autocensura
Durante il fascismo e con l'esito tragico della guerra
Il proporsi poi citato con una battuta dove ci troviamo qui lasci tranquillo luogo dove un Sorlini venne con il piccone demolitore ha inizio e inizio
Ha saputo giù personalmente alcune degli edifici che servivano che dovevano essere buttati giù per l'appunto per fare spazio alla celebrazione del Mausoleo di Augusto
Una infrastruttura che è stata svuotata della dell'Auditorium voi sapete bene che dalla fine degli anni trenta Roma è stata prima del suo auditorio Mammì grata
Santa Cecilia le grandi istituzioni culturali concertistiche sono migrate in varie parti dal teatro Adriano ad altre parti della città
Perché l'Auditorium era qui dentro
Corea ed era una struttura straordinariamente me fa piacere sono andate pure a me l'acqua grazie
Troppo gentili
Mussolini ha svuotato l'Auditorium ha immaginato di fare di stabilire una palese assonanza tra la propria fisionomia e quella augustea ha celebrato il bimillenario augusteo come tutti noi sappiamo e l'esito urbano però è stato francamente infelice se ci pensate questi questi palazzi che circondano il non solo di Augusto lo sovrastano
E anzi che esaltarne la struttura ne fanno un oggetto tutto sommato incompiuto e anche adesso il meritorio tentativo di restaurarlo di riaprirlo che ci sta facendo da parte della amministrazione civica
è un tentativo complesso dal punto di vista dell'immagine complessiva che ovviamente era associata alla presenza all'Ara Pacis
Mi fermo qui con le riflessioni urbane che mi porterebbero lontano anche in base alla esperienza che ha bevuto assieme a Paolo
Gentiloni con la nostra amministrazione che quella gara varato che progettato e finanziato
Questo spazio nel quale non ci troviamo e cioè la nuova teca museo
Dell'Ara Pacis però dicevo di queste eredità magniloquente del fascismo
è rimasta per tutto il dopoguerra quella che si può definire un'autocensura una timidezza da parte della nostra diplomazia
Nel proporsi nel mondo attraverso gli strumenti della gloria del passato
L'idea della Roma imperiale e fascista l'idea della Roma né dell'Italia
Coloniale
Seppure con caratteri molto diverse da quelle di tante altre nazioni del mondo ha spinto al nel dopoguerra le classi dirigenti che fossero quelle democristiane quelle liberali o o quelle della sinistra attenere molto sul secondo profilo il proporsi della grandezza storico culturale del nostro Paese a livello internazionale vorrei ricordare lo ricordo in questo saggio che la parola patria
Nel dopoguerra ha potuto essere potuto tornare diciamo nell'agenda della espressione politica contemporanea grazie ad un presidente Repubblica certamente antifascista
Quale Carlo Azeglio Ciampi ma prima di allora ma parole si poteva usare malamente
Per il secondo ha ragione prima ragione no un profilo internazionale estivo della nostra diplomazia seconda ragione una self restraint se vogliamo chiamarlo così usando una parola non italiana
Della nostra diplomazia nel tempo Laterza motivazione propriamente organizzativa e istituzionale in realtà hanno e non abbiamo avuto un ministro cultura tenere conto che e ministero cultura popolare anche questa non è un'eredità del ventennio che ha spinto a a ad avere una delle denominazioni molto oblique su su la quella del ministero la cultura e abbiamo avuto solo alla fine degli anni alla fine né nati negli anni novanta un ministero come come lo lo vediamo oggi per i beni e le attività culturali ma ad esempio nella Farnesina nel ministero degli Esteri
Dove pure ci sono stati straordinari promotori della cultura italiana nel mondo non c'è dubbio che l'aspetto culturale per promuovere l'identità del nostro Paese nel contesto internazionale è stata caratterizzata da una certa timidezza
Queste queste tre ragioni ci hanno portato ad avere una diplomazia culturale più sussurrata
Che e praticata con con convinzione beh ci sono delle grandi novità diciamo dall'inizio degli anni due mila e sono molto contento che siano a questo tavolo due ministri che sono stati protagonisti di questo perché se io personalmente ho usato l'espressione caschi blu della cultura tante volte nella nella verità però lauda ministro usata per primo Franco Frattini e se l'Italia ha preso delle posizioni risolute molto significative nel concerto internazionale
Con le posizioni nel G7 con l'opposizione assunte presso meno tutte ricordate in questo questo lavoro da parte presso l'UNESCO la l'assemblea generale UNESCO il consiglio dall'UNESCO presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dove per la prima volta e passato una risoluzione
Su iniziativa franco italiana
Riguardante la tutela del patrimonio associata alla difesa
Dei diritti delle persone sofferenti o colpite nei conflitti quindi associando la tutela il patrimonio alla tutela delle vite umane della pace e della sicurezza internazionale o si devono a fortissima iniziativa italiana Juan prima fila cioè comandante Paroli che guida il i carabinieri per la tutela del patrimonio culturale bene l'Italia è assolutamente leader e a una strategia e qualcosa a mio avviso è straordinariamente importante mi piacerà molto di ascoltare quello che diranno al ministro Moavero nel nel video che ha preparato e i suoi due predecessori così autorevoli Paolo Franco
Permettetemi di fare avviandomi a concludere questa introduzione un paio di riferimenti personali anzi tre io ho qualche tratto biografico familiare significativo in questo diciamo in da questo punto di vista perché diciamo due miei bisnonni uno Ottavio Marini
Che era direttore generale poi ispettore Belle arti
Allora per l'appunto sotto il ministero dell'Istruzione
Fu tra coloro che restituirono nel mille novecentoquattordici
Monna Lisa all'opera
Che è un italiano aveva aveva trafugato nella notte non c'erano grandi sistemi di controllo elettronico all'epoca s'era nascosto in una toilette aveva sfilata si era nascosto con la Gioconda la al e all'alba era fuggito un fiorentino
Poi da una causa patriottica era diventata una causa economica coi fu arrestato ma l'Italia soffre un po'prima di rimandarla indietro
Ma indiscutibilmente Leonardo l'aveva venduta l'aveva portata sotto il braccio e l'aveva venduta legittimamente al re di Francia
Un altro mio bisnonno potrei raccontare tanti episodi Mario Rutelli Enzo ed è descritto nel in questo piccolo volume
Ha subito egli stesso le conseguenze di una iconoclastia abbastanza particolare
Non c'è praticamente monumento che abbia realizzato Mario Rutelli come sapete a Roma atto appunto Ana delle navi piazza Esedra Anita Garibaldi sul Gianicolo tante altre
Realizzazione molte parti di D'Alema uno degli episodi tutta son state contrastate perché si trattava della costruzione dell'identità di un'Italia moderna che usciva in particolare di Roma che usciva dalla dominazione papale doveva definire i suoi caratteri civili oltre che culturali e storici
Quando andò a nemmeno centoventuno a Buckingham Palace fare ritratto il principe di Galles mai avrebbe pensato Mario Rutelli che quella scultura poi realizzata nell'Università del Galles sarebbe stata decapitata
Ed è stata decapitata dagli studenti dopo che il principe di Galles divenne re Edoardo ottavo abdico
E sospettato di simpatie per il nazismo divento tanto impopolare da suscitare questa ribellione studentesca nella Università di cui il principe di Galles era era di potrà raccontarne molte altre però è chiaro che nella biografia familiare di tanti di noi di alcuni di noi si possono trovare le tracce significative che ci spiegano come la diciamo il dualismo storico tra
Idolatria
E iconografiche e iconoclastia cioè a dire fare degli Dei di sculture di Stato e di oggetti d'arte o infierire su di essi per il potere simbolico in quindi politico oltre che religioso che questi portano bene è ben riassunto nel nel tema che sulla copertina di questa pubblicazione
E cioè il nostro Marcorè dove come voi sapete noi cristiani
Prendendo il sopravvento abbiamo avuto cura di demolire distruggere tutte le statue equestri di imperatori esistenti a Roma
Quasi tutte perché mi corre grazie al sovrintendente perché di vini pregiati
E comunque espressione del paganesimo l'Ulivo e se sabato martore le ma semplicemente perché fu ritenuto essere Costantino il primo imperatore cristiano
Quindi quando tutti a facce caro Luca al balcone le faticose riunione e chi ricordati che sopravvissuto per caso peraltro sempre in musei e vedi la Venere capitolina
Che fu recuperata da Canova dopo che Napoleone aveva portato via e che rientrò a Roma nel mille ottocento sedici certamente per la signora
Ignudazione mai avrebbe pensato che esattamente duecento anni dopo qualcuno l'avrebbe inscatolati tra per nel due mila e sedici per impedirne la visione
A a un visitatore che non mi considerava la diciamo le nudità come particolarmente commendevole però di di questo fatta fa di questa è fatta la storia di questo è fatta la diplomazia culturale ci sono tanti riferimenti in questo in questo volume voglio ricordare l'ultima cosa da da come ministro
Tanti recuperi tante cose neoministro dei Beni culturali potrà negoziare finalmente con il Getty Museum quando si sarà conclusa la partita della restituzione la partita in sede giurisdizionale come concordammo coniglietti dei Malibu in California quando si sarà chiarito che quella scultura è stata trafugata dal territorio nazionale italiano pur essendo stata pescata casualmente in Adriatico la mia conclusione oggi la diplomazia culturale contribuisce al profilo di una nazione
E quindi in tempi di maggiore assertività politica nazionale è un produsse un patrimonio non è una cosa da considerare con
Diciamo disinteresse o distrazione e disattenzione
Ma a mio avviso la diplomazia culturale contribuisce al profilo di una nazione e alla mutua comprensione tra le persone perché non esiste solo la democrazia diplomazia culturale
Tra governi esiste quella tra le persone con la che si esercita nel dialogo pubblico su internet teatrale associazioni del mondo
Che si chiama della ed è della società civile e terzo elemento al dialogo multilaterale non penso posso esistano diplomazia culturale
Solo di tipo assertivo nazionale essa è un bene per e capacità di una nazione
Ma allo stesso tempo occorre un che la diplomazia culturale si eserciti in termini di reciproca comprensione tra noi umani
Anche comprendendo e cercando di capire le culture altrui e le diversità culturali
E attraverso la valorizzazione del dialogo del confronto multilaterale oggi sono in crisi quella che è stata con Paolo ce ne siamo occupati tanto definita responsibility to protette ovvero una responsabilità di agire sulla scena internazionale anche messo Frattini molto si è occupato di questo è in crisi una certa interpretazione di ciò che è stato chiamato
Soft power una sorta di potere dolce che realtà non è mai stato sganciato dall'hard power ovvero dalle responsabilità della diplomazia della forza economica e della forza militare
Oggi e in crisi l'UNESCO non ce lo dobbiamo nasconde nel senso che l'UNESCO è un luogo nel quale si discute fondamentalmente non delle sue missioni strategiche che a mio avviso riguardano esattamente i temi di cui parliamo oggi ma si esasperano
Conflitti
Anche se mai dimenticare la forza autonoma di un UNESCO che funziona come branding cioè a dire che quando associa il proprio marchio un territorio monumento un sito archeologico
Bene
Significa che comporta una volontà di proteggerlo ma anche comporta la capacità di valorizzarlo e di far crescere il di Luís valore ci sono criticità anche per quella che è stata chiamata diplomazia digitale che sembrava poter sostituire a un certo punto con l'irruzione di internet la diplomazia culturale darà tra gli stati immaginando che fosse una serie di canali che partivano direttamente si sviluppavano
Tra le persone anche individualmente e comunque attraverso una capacità di connessione
Universale
E istantanee
Ecco di tutti questi argomenti si parla in questo saggio che ci sono delle proposte finali che però non non cito cioè scaturisce si conclude con delle proposte per come operare insieme l'ultimo punto che vorrei sottolineare questo l'Italia a dei valori per quanto riguarda la diplomazia culturale sono unici al mondo
Prendete l'esempio della Biennale altre grandi manifestazioni culturali di Venezia altre maggiori ma manifestazioni culturali mondiali sono molto più patriottiche assertive
E legata all'interesse nazionale abbia Nale un porto di mare fatemi dire così un posto dove vengono culture diverse vorremmo l'espressione certamente pluralistica e e spesso parlano le minoranze non necessariamente l'ufficialità
E con l'Italia è stimata per questo perché ha usato la cultura non come strumento di penetrazione coloniale o neo coloniale o arrogante ma perché è un Paese che in fondo ha imparato dal celebre frase ora Tiziana per cui siamo stati noi romani feroci conquistatori a farci volentieri conquistare da colui che avevamo conquistato cioè la cultura greca
Grecia a caccia a fare un Victorian chapitre queste parole c'è la forza di Roma che tra l'altro voglio ricordare fu forte per il suo potere militare delle sue istituzioni ma fu forte per la capacità di integrare le altre culture
Il dominio di Roma per un periodo così lungo la storia rimane unico anche perché Roma è stata questo fattore piuttosto uno e come potremo noi questo dimenticarlo ora che non siamo più dominatori passiamo una media potenza nella migliore delle ipotesi e l'idea di poter lavorare
Agire decidere da soli certamente molto molto poco realistica quindi la mia sottolineatura che sta anche nelle proposte finali e quella per cui la diplomazia culturale apre grande opportunità per un Paese come l'Italia
Lo sanno bene coloro che esportano come dicevo prima lo sanno coloro lavorano nel cinema nell'audiovisivo colorano nel design'nella moda nel food in tutti i settori industriali bene i settori produttivi che sanno di poter far leva al anche per la parte e creativa del design per la parte della pubblicità per la parte dei marchi per la porterà a parte della comunicazione a livello internazionale
Siamo forti perché oltre a queste assieme a questo c'è la dimensione nostro storie nostra cultura e di queste identità molto ricche del nostro Paese in tempi difficili per l'economia dunque lì la diplomazia culturale uno strumento di benessere
è uno strumento di proiezione internazionale vedo quello direttore De Luca parlerà dopo ci sono attività molto brillanti sono fatte alla Farnesina in questi anni che hanno saputo legare questi aspetti
E sono cruciali perché fanno della profilo dell'Italia non in termini ripeto Authors attivi ma di crescita economica di contributo alla pace e la stabilità internazionale
A tenendo ben doppio l'interesse nazionale che questa sì che è una parola che nessuno può criticare
Per estrazione del concerto buono ed è un concetto che difficile conciliare a mio avviso con l'isolazionismo
Ed è per questo che io te penso questo tema della diplomazia culturale che è stato un po'sullo sfondo per tanti decenni oggi sia diventato diventi o almeno questo il tentativo che facciamo oggi un tema di grande attualità di grande qualità di grande importanza per il futuro del nostro Paese
Vi ringrazio
Ringraziamo il presidente che ci ha portato in questa cavalcata mettendo a fuoco importanza della diplomazia culturale italiana senza peraltro dirci quali sono le sue
Ricette cosa che ci rende ancor più prezioso questo libro che andrebbe a compensare
Al più presto questo punto inviterei i nostri tecnici da proiettare il saluto
Del nostro ministro per gli affari esteri Moavero milanesi grazie
Mi dispiace molto di non essere con voi questa sera purtroppo gli impegni di questi primi giorni teste prime spero primissime settimane che poi dopo riuscirò probabilmente a gestire meglio nell'impiego del mio tempo ma queste primissime settimane non mi consentono di essere con voi
è questa sera per questa bella occasione organizzata da Francesco Rutelli per la presentazione di questo importante
Volume sulla diplomazia culturale italiana una diplomazia in cui personalmente credo molto per i motivi che adesso molto velocemente intendo esporvi
L'Italia ha un'immagine nel mondo molto legata alla cultura lo sappiamo automaticamente nel mondo quando si pensa all'Italia si pensa anche alla cultura
La bellezza del nostro paese che è frutto dell'attività culturale che si è svolta nei secoli ne sono la testimonianza che si tratti di arte di musica di Shenzhen di letteratura di architettura
Di design di disegno industriale di modelli ornamentali di moda
Anche di cucina tutti elementi e componenti importanti della cultura italiana del mondo e della percezione della conoscenza dell'idea che sia dell'Italia nel mondo di una delle immagini più belle che si hanno dell'Italia nel mondo e proprio legata agli elementi culturali noi abbiamo durante il corso dei secoli come Italia pur nella sua divisione fra Stati DiVersi esportato cultura e importato cultura l'arrivo in Italia di popolazioni di nazionalità diversa tanto dal Nord come dal Sud dall'Est e dall'Ovest nel corso della sua storia hanno permesso al nostro Paese
Piazzato come geograficamente in mezzo al Mediterraneo di essere un vero e proprio incrocio di cultura e da questo incrocio di cultura e di culture si è sviluppata la natura
Premesso che unica
Della capacità italiana di interfacciarsi con questo elemento fondamentale dell'essere umano che è la sua capacità di produrre cultura e di vivere all'interno e di una cultura per questo la parlare di diplomazia culturale dell'Italia significa proprio sottolineare una delle sue valenze migliori
La capacità del nostro Paese grazie anche a questa sua esperienza di dialogo di pluralismo culturale
Che affonda le sue radici nella storia il caso di dire ma che ancora così visibile nelle sue città nei suoi paesaggi naturali nei suoi enormi già ci ti e culturali che costellano la nostra penisola ovunque ecco che parlare di diplomazia culturale per il nostro Paese significa veramente mettere e davanti nell'ambito mondiale una delle sue e caratteristiche migliori una dei suoi elementi reputazionali di maggior di maggior importanza e di maggior rilievo
Parlando di cultura inevitabilmente sono frequenti le considerazioni anche scherzoso e sul fatto che con la cultura non ne cioè e a mente si farebbe girare al meglio il volano dell'economia in realtà proprio il caso italiano dimostra il contrario noi abbiamo una cifra superiore al sei per cento del PIL prodotta dal sistema culturale Italia nelle sue differenti componenti quindi si tratta in realtà di un impatto economico estremamente significativo
Siamo anche possessori di un saper fare
Di un know how per usare l'espressione è inglese che più conosciuta assolutamente peculiare nel campo della cultura e questo viene anche molto apprezzato lo constatiamo iper le volte estremamente numerose in cui il nostro Paese operatori del nostro tempo Paese sono chiamati in ausilio di operazioni culturali in altri per easy anche in luoghi colpiti da guerre da situazioni difficili da distruzione di cultura ecco questo nostra capacità di fare cultura e di agire nella cultura è un patrimonio importantissimo e qui che nasce la felice espressione di e diplomazia culturale il nostro Paese attraverso questa sua più unica che rara capacità di interagire con elementi culturali effettivamente diventa un attore mondiale
Di primaria importanza e spesso la nostra capacità di diplomazia culturale fiancheggia la diplomazia in senso stretto presenta una fa ah c'è indubbiamente gradevoli gradita del nostro essere italiani e Italia nel mondo che sarebbe assolutamente sbagliato sottovalutare
Noi come Farnesina siamo stati tradizionalmente impegnati ecco i miei predecessori illustri che animeranno il dibattito oggi in questo bell'evento ne sono testimoni e siamo stati tradizionalmente impegnati su questo terreno la mia intenzione e di continuare questo impegno e per quanto potrò contribuire per quanto mi viene è sentimentalmente personalmente da dire di cercare di migliorarlo nei proprio in una linea di continuità con chi mi ha preceduto nella responsabilità degli esteri a livello di governo del paese in questo spirito e ancora con sincero rimpianto di non essere con voi oggi che io auguro un ottimo svolgimento dei lavori e ringrazio Fran Cesco Rutelli per questa bella iniziativa di evento e soprattutto per l'importante pubblicazione grazie a presto e buon lavoro
Allora dopo di intervento istituzionale del ministro darei la parola al nostro presidente Paolo Gentiloni
Grazie grazie Francesco del dell'invito
Io penso che questo volume è un po'una un'occasione per
Per Rutelli di dare sistematicità
Ha un lavoro che è andato facendo
In modo sempre più definito dire negli ultimi dieci dodici anni
Anche se poi abbiamo ascoltato dal suo intervento che le radici sono anche molto più indietro ovviamente nella nella sua passione per la cultura e nella sua passione per questa città poi Francesco è stato un grande sindaco anche perché
Difficilmente
Può incontrare una persona che conosca la storia di questa città meglio meglio di Luciana biblioteca impressionante su Roma quindi
E lo si sente ancor dalle dalle sue parole
Quindi è una strada lunga ma certamente negli ultimi
Da dall'esperienza di ministro dei Beni culturali e negli anni successivi si è andata via via
Definendo e credo che sia utile oggi trovare in questo volume
L'occasione per dargli una certa
Sistematicità
La diplomazia culturale che non è un un oggetto da
Ma disciplina convegni ma è una effettivamente
Una carta molto importante un'arma
Molto importante per la nostra politica estera per la nostra politica la cultura quindi definirla credo che sia
Utile oltre a essere un'occasione nella quale
Rutelli poi ricollega alcune delle cose che ha fatto in prima persona in questi anni
Io l'ultima Pasqua sono stato
A gli abbiamo mandato una foto Enzo Bianco io a visitare la la bellissima dea di Morgantina
Recuperata dal dal Getty Museum
E quindi il lavoro che si si fece
Con
Il governo Prodi Francesco vice premier e ministro ai Beni culturali e di recupero di opere d'arte
Da tante parti del mondo
E poi via via le diverse attività sono state ricordate i caschi blu che la cultura
Insomma c'è credo un filo conduttore che è utile venga oggi presentato raccolto in questo in questo
Perché effettivamente
Bisogna dare a questa a questo impegno a questa attività
La sua dimensione che non è una dimensione
Improvvisata alla fine
A me è capitato in particolare nella mia esperienza il ministro degli Esteri
Di vedere in che misura la nostra eccellenza culturale sia di di straordinaria
Importanza nel mondo
E sia come è stato detto
Uno strumento fondamentale per far far valere nel mondo i nostri interessi nazionali
Credo che
Ormai da
Da più di dieci anni
E a chiunque si occulta si occupi di politica estera il nostro Paese ha ben chiaro che oltre ai binari tradizionali del multilateralismo europeo Atlantico mediterraneo
Il tema di far valere nella giusta misura e con la giusta impostazione i nostri interessi nazionali sia assolutamente fondamentale io personalmente l'ho fatto
Come si sa Enzo De Luca non so se ci sono altri della Farnesina presenti uno dei temi fondamentali di della mia esperienza
Molto molto bella per quanto mi riguarda di Ministro degli ex naturalmente questa proiezione ha delle radici molto antiche
Il il soft power si parla molto di soft power
Non è un'invenzione di un di un
Politologo
Americano il soft power e molto una una straordinaria forza dell'italiano nella storia del nostro Rinascimento del di Venezia avevano sei Repubbliche marinare
Interessante però che questa forza continua ad alimentarsi non è non è il relegata soltanto alla alla storia
è qualcosa che
Continuamente
Si riconferma
E si rafforza
Uno dei privilegi di lavorare per l'Italia nella politica internazionale è proprio quello di rendersi conto di quanto il nostro Paese sia Amato invidiato nel motto
Poi noi siamo abbastanza abituati
A vedere i diversi aspetti giustamente negativi problematici perfino disastroso allarmanti che ci circondano
Troppo indici in giro la gente diciamo Ansa che fortuna sei italiano che Paese meraviglioso che
Che cultura che clima è un privilegio essere italiani
Non è non forse non ce ne rendiamo sempre conto abbastanza ma è un grandissimo privilegio
E questo privilegio continua ad alimentarsi del nostra capacità di essere
Presenti con la cultura
L'ultima visita all'estero che ho fatto fuori dell'Europa da Presidente del Consiglio dopo le elezioni
è stata per esempio ad Abu Dhabi
Verso venti marzo vi pare
E dove contemporaneamente c'era una firma di un accordo molto importante dell'ENI per che per la prima volta aveva una concessione petrolifera
Ad Abu Dhabi è una delle concessioni più ricche più ambite nel nel Golfo
E contemporaneamente c'era una serata con l'Orchestra di Santa Cecilia
Cantoni Pappano che che suona con tutto l'establishment del non solo delle ambasciate ma tutto l'establishment degli Emirati
Prese
E la Cina Matteo Ricci la c'è qui l'ambasciatore la la straordinaria ma la vera popolare che Matteo Ricci Marco Polo avuto l'impressione con quella straordinaria vera popolarità
Di Matteo Ricci su cui di recente hanno aperta un'importante riflessione i gesuiti Civiltà Cattolica con il numero dedicato alle missioni dei gesuiti in Cina nei secoli scorsi
è una cosa per me indimenticabile è stata per esempio l'inaugurazione
Della sezione dei sarcofagi antropomorfi nel museo archeologico di bento
Chi non li ha visti grava l'occasione di farlo li vado a visitare perché sono straordinari dal punto di vista artistico così come straordinaria è la storia del museo archeologico di Beirut che fu nel corso della guerra
Civile fu di fu difeso dal suo direttore che praticamente muro molti dei reperti e dei e degli oggetti contenuti al museo per difenderlo dalle dalle bombe e dalla guerra
Oppure l'orchestra della Scala
A Sarajevo a vent'anni dall'eccidio
Che suona e in prima fila ci sono
Tutti i leader delle tre comunità che si sono fatte
La guerra ormai
Si può dire che la situazione in Bosnia sia si avvii verso una maggiore normalità ma chi conosce quel Paese sa che le tensioni invece sono purtroppo ancora presenti
E l'orchestra della Scala che li riunisce tutti è un grande
è un grande fatto
Quindi non è soltanto un retaggio del passato ma è oggi che si continua a rafforzare ad alimentare questa nostra potenzialità
E giustamente Rutelli sottolinea che questa potenzialità non è solo una proiezione di politica culturale internazionale
è anche la proiezione di una filiera produttiva perché in Italia ci sono
Interi settori aziendali che lavorano
Nel campo della cultura del restauro della produzione audiovisiva che si alimentano di questa
Potenzialità
Oggi quindi sottolineare l'importanza di questa cosa ci aiuta anche
Credo che abbia ragione
Rutelli a ricordarlo lo ha ricordato anche il suo intervento
Ci aiuta anche a toglierci definitivamente
Da dosso anche se ce la siamo tolta Dosso ormai anche grazie a Ciampi da parecchi anni
Quell'imbarazzo a parlare
Della lingua italiana della patria del legame da una parte la lingua la cultura quest'idea che
Tutto sommato
Che è comprensibile che in un certo senso cd accomuna la Germania
Per ragioni abbastanza facilmente intuibili
E che però dobbiamo ormai definitivamente consegnare
Al passato
Naturalmente sapendo che la coltivazione di questa identità
è una ricetta
Per essere aperti verso il mondo
Cioè esattamente il contrario di quello che si potrebbe intendere erroneamente
Chi pensa che oggi coltivare questa identità
E le sue radici culturali sia un modo per chiudersi
Fatto un errore micidiale
Oggi ci serve credo esattamente il contrario e cioè capire che
L'apertura al mondo di oggi non può essere un'apertura fatta da
élite cosmopolite senza terra
L'apertura al mondo di oggi è fatta da comunità con le loro storie le loro identità le loro tradizioni
La loro ricchezza civile sulla base di questa forza
Tu vai nel mondo
Ti aprì al mondo
E se invece usi questa forza e questa tradizione
Perché Oberti
In una arroccamento ostile
Fai esattamente il contrario di quello che questa meravigliosa storia ti suggerisce e ti chiede di fare questo errore io credo non non ce lo possiamo per me
Credo che in tempi di
Di nostalgie
Sopranista e per piccoli e grandi imperi è singolare queste nostalgie
Sopranista accomunino in giro per l'Europa e per il mondo grandi storie di grandi imperi ma anche piccole storie di piccoli
Interi in questa in questa congiuntura io penso che noi dobbiamo ricordarci
Chi siamo che da dove veniamo
Dobbiamo farlo
Non sto dicendo che non dobbiamo porci il problema della lotta al traffico di esseri umani del contrasto all'immigrazione sono tutte cose che non solo è giusto fare ma sono tutte cose che il governo che ho avuto l'onore di presiedere affatto
Ottenendo dei risultati straordinari in termini di colpi inferti ai trafficanti di esseri umani
E usando però un linguaggio degli atti delle parole degno di un grande Paese come l'Italia non
Le parole le parole minacciose gli slogan ostili contro i vicini contro gli stranieri contro i diversi
Alla fine
Feriscono la reputazione italiana nel mondo e guardate non solo feriscono la reputazione italiana nel mondo
Ma rendono più fragile non più forte la nostra sicurezza
Un Paese
Che usa linguaggi aggressivi
In un mondo come quello di oggi soprattutto se l'Italia
La cui forza è sempre stata quella del sa di essere conosciuta come il Paese del dialogo
Non è un Paese più sicuro rischia di essere un paese in cerca di guai
E credo che noi non ce lo possiamo permettere grazie
Grazie
Grazie al Presidente Gentiloni che c'era ricordato la differenza tra l'amor di patria nazionalismo
E a questo punto diamo la parola all'onorevole Franco Frattini grazie
Grazie
Questa opportunità
Francesco è stata una idea eccellente perché la la mia presenza stasera penso che posso avere un qualche significato come testimonianza perché presidente Gentiloni ci ha detto moltissime cose nella tua introduzione nei dette altrettante come dire io ho sfogliato con interesse ho preso qualche piccolo spunto che cercherò di arricchire con qualche testimonianza personale
E comincerei proprio dall'ultimo spunto su cui Paolo Gentiloni CIA intrattenuti e cioè una cosa è l'orgoglio per la nostra storia per la nostra cultura che altra cosa e solo il genere l'amor di patria contro qualcun altro contro gli altri come messaggio di chiusura questa è una delle cose che distingue l'italiano italiani da molti altri
E lo voglio dire
Perché proprio di questi tempi noi ne abbiamo viste molte molti gli episodi in cui dietro un ancoraggio culturale dietro un esempio tratto dalla storia e dalla cultura
Si sono avanzate tesi di rottura e di chiusura e non di apertura vi faccio tre esempi flash
Qualche mese fa solo qualche mese fa ad Atene culla della cultura
Universale c'è stata una enorme manifestazione di piazza con migliaia e migliaia di persone che il nome di Alessandro Magno pensate un po'hanno minacciato di far cadere il governo greco semmai si fosse permesso
Di accordarsi con la Macedonia per chiamare la Macedonia come poi si è chiamata Repubblica di Macedonia del Nord si è fatta una manifestazione con migliaia di persone in nome di Alessandro Magno evocando
Pulsioni del più bieco nazionalismo che ovviamente sono state raccolte
Dalle controparti macedoni e quindi gli uni e gli altri
Uniti nel dire mai questo paese sfortunato potrà avere il diritto di avvicinarsi all'Europa la NATO perché da dieci anni e io pure
In parte ciò lavorato si dibatteva di quale dovesse essere il nome
Lo chiamavano fai rom former Jugoslavia o le fabbriche o masse donna cioè ora finalmente dall'altro ieri si chiama Repubblica di Macedonia del Nord
Polonia
Il governo polacco ha adottato una legge che punisce penalmente
Chi accosta l'immagine della Polonia
Ai campi di sterminio nazisti ora voglio dire
Noi non diciamo che è stata colpa dei polacchi ma insomma Auschwitz e Treblinka erano lì e insomma e c'erano e e minacciare
Una sorta di negazionismo nei confronti della responsabilità che certamente non è stata la principale responsabilità nella storia e fare una legge è un altro segnale che mi allarma Pearson micro esempio ma grande esempio
Per contrastare Trump
In più eccitati oppositori di Taranto che cosa hanno inscenato le manifestazioni per far cadere anche fisicamente se possibile la statua di Cristoforo Colombo che sarebbe stato l'ideatore della colonizzazione del grande Paese che si chiama oggi Stati Uniti d'America allora cosa ovviamente insensata ma dà l'idea di come si può svolgere questa amor di patria questa importanza delle proprie radici ad un messaggio assolutamente negativo e assolutamente insensato
E adesso passiamo al positivo
Tra i tanti spunti che sono richiamati io ne vorrei riprende eritrei
Uno in cui oggettivamente l'Italia si è sempre distinta lo abbiamo fatto
Approfittando del G otto quando l'Italia ha avuto l'onore e l'onere di presiederlo io ricordo il due mila uno il due mila nove lo abbiamo fatto nelle edizioni successive
Il tema della tutela del patrimonio universale dell'arte universale della storia della cultura dell'archeologia contro ogni forma di criminalità organizzata transnazionale
Secco che chiaramente questo è stato da sempre uno degli impegni dell'Italia Francesco Rutelli ha giustamente rimpiazzi atto il lavoro straordinario dell'arma dei carabinieri
E insomma io personalmente ricordo nella Baghdad ero ministro degli esteri del due mila e tre
Quando appena si erano che tante le bombe perché era finita la fase dell'attacco anglo americano i nostri carabinieri nei mercatini di Baghdad che il recupero recuperavano pezzi preziosi che la milizia di Saddam in fuga si vendeva per qualche decina di dollari io li ho visti i nostri carabinieri che perché noi come ricorderete avemmo nel governo provvisorio la responsabilità dei beni culturali ci fu un diplomatico italiano che io nominai che fu il ministro del governo provvisorio iracheno della coalizione per i beni culturali era un l'ambasciatore italiano e questo fu il primo gesto che contribuì poi a mattone dopo mattone
Alla riapertura di quello straordinario museo archeologico di Baghdad e che io ho inaugurato alla riapertura con il mio collega ministro degli Esteri iracheno chi può
Non se lo perda condizioni di sicurezza permettendo Elli
C'è un'iscrizione straordinaria grazie Italia grazie carabinieri scritto in italiano per cui tutto quello che noi abbiamo fatto per loro
Allora e questa tutela contro ogni forma di criminalità organizzata
E noi l'abbiamo rivista ai giorni nostri voi siete in molti casi addetti ai lavori tutti noi sappiamo che il traffico delle opere dell'arte
Antica certe volte millenaria è stato evidente
Uno dei proventi principali del terrorismo internazionale in particolare di Dai Shi il così detto califfato
E voi dove pensate che siano finiti reperti straordinari depredati a Palmira tanto per fare un esempio d'allora la Rete internazionale
Di cui l'Italia è stata sempre in ogni caso capofila in continuità come ha detto Francesco Rutelli a creato delle condizioni per sollevare la coscienza internazionale su un fenomeno che io ricordo francamente era del tutto ignoto noi promuove in modo una Rete delle principali case d'aste internazionali per invitarle a cooperare con noi
E per quanto possibile a denunciare a segnalare perché il traffico di questo tipo di opere d'arte era sostanzialmente sottratto fino a quindici sedici anni fa a un oggettiva ed adeguata rete di tutela internazionale questo è un altro aspetto che voglio ricordare e poi direi così una sottolineatura già è stato detto del valore della nostro orgoglio di essere italiani che però ci fa capire come ha detto Paolo Gentiloni
Perché tante volte sì amo amati apprezzati elogiati qualche volta pure invidiati diciamocela sentiamo un po'addosso anche l'invidia
Ecco vi racconto anche qui una una piccolo aneddoto personale
Paolo Gentiloni ha ricordato i nostri rapporti con la Cina Marco Polo Matteo Ricci
E io parlando con quello che era allora il mio collega ministro degli Esteri degli anni dieci lui mi disse dice guarda adesso ti faccio vedere perché un piccolo paese come l'Italia piccolo geograficamente
è in grado di essere amico talmente stretto che sentito il ricambiato di un grande Paese che ormai la seconda potenza mondiale qual è la Cina perché perché noi abbiamo delle radici profonde nell'amore dei cinesi per qualcosa o qualcuno che è vostro che mi porto in uno straordinario mausoleo che sta nella piazza principale di Pechino e lei mi disse vedi lì
Ci sono le lapidi di qualche migliaio di persone che noi riteniamo che abbiano fatto grande la Cina sono tutti cinesi tranne due Matteo Polo Matteo Ricci e Marco Polo
In mezzo a quello straordinario Mausoleo di grandi ci sono due soli che non solo cinesi e sono questi i due italiani dice ora capisci bene perché il nostro legame con l'Italia anche se siete incomparabilmente più piccoli noi
è tanto grande e queste esperienze
Ti aprono la mente perché ti spieghi meglio perché tante cose accadono e perché noi possiamo con orgoglio dire quello straordinario progetto che si chiama il mio sale Claude è un progetto e insomma che noi dobbiamo sostenere in tutte le sedi internazionali europee perché oltre a ricordare la via della seta
Ci ricorda come la storia di noi italiani ci ricorda che dove passano i commerci non passano le armi
E quello sinceramente con amicizia periti i nostri colleghi cinesi non è solo un progetto di business anzi è anzitutto uno strano
In arrivo Progetto culturale
I geo politico perché ci dice
Che idealmente ricostruiamo una strada dove passavano le carovane dei commercianti e non si facevano le guerre quindi sono tutti i messaggi che perché si occupa o si è occupato di politica estera contano
Francesco ha parlato già dei caschi blu della cultura Tione accennai poiché Francesco ci lavorò
E divenne realtà nel due mila quindici questa iniziativa italiana
è io pensai che in fondo nel lontano due mila due due mila tre quando l'Italia ha già si distingueva per il peacekeeping perché noi con l'Iraq con altre realtà poi in Afghanistan dove siamo stati
Laddove noi siamo con le nostre forze armate noi portiamo un messaggio di riconciliazione di rilancio dello sviluppo di rispetto per i popoli e quindi lì la cultura era il nostro biglietto da visita come universali Zahra venne l'idea dei caschi blu per per la cultura che poi anni dopo sono diventati realtà grazie al Governo in continuità su questo dell'Italia e ad alcune persone illuminate come appunto Francesco un ultimo un ultimo spunto voglio dare perché come dire anche questo spiega
E ve lo faccio con esempi che danno l'idea come mai
L'Italia
Conta in questo settore quando si parla di politica estera molti ricordano quello che abbiamo fatto proprio in questo ambito
I Buddha di Bamiyan
Il nostro impegno
I nostri straordinari esperti restauratori coloro che hanno cominciato a capire come si poteva aiutare quando noi siamo andati con le nostre forze armate a lavorare per la liberazione per la messa in sicurezza ma quello era un tema su cui i nostri si sono concentrati e poi ho detto già del Museo di Baghdad ma vi faccio due esempi di casi che non sono zone di guerra
Nel Periodo più difficile delle relazioni tra occidente e tiranna io pensai
E siccome con chi ci è ostile ci devi comunque parlare
La carta dell'Italia fosse di un Engage mentre con l'Iran
Sotto il profilo della diplomazia culturale i nostri restauratori sono stati in primissima fila per far rinascere la cittadella di terracotta di comma distrutta da un terremoto
E per dare nuova vita alla tomba di Serse il grande e su queste cose mondo un signore gradevole ma Ahmadinejad personalmente dette ordini che le delegazioni italiane dei restauratori dell'Istituto del restauro
Malgrado sostanzialmente molte ambasciate Urco occidentali fossero Cruz chiuse c'era una situazione quasi di pre conflitto con Regno Unito le équipes tecniche italiane avevano carta bianca per andare lì abbiamo risolto il problema del nucleare iraniano no
Si è risolto dopo spero che si risolverà sempre consolidando quel che si è cercato ma in quegli anni
Nessuno parlava con l'Iran tranne noi non per fare business non per violare l'imbarco l'embargo ma per restaurare la tomba di Serse o la cittadella ricco abbiamo fatto bene io credo di sì
E poi da ultimo un esempio che mi ha una una storia anche questa che mi ha molto commosso perché io andai nel due mila undici a vedere perché l'Italia li finanziava i restauri e la conservazione dei manoscritti del deserto Mauritania
I manoscritti del deserto contengono una versione del Corano
Che i nostri amici che parlano arabo oggi non capiscono
Perché è una una arabo talmente diverso e talmente autoctono di quella parte del mondo e forse soltanto lì che quei Manisco manoscritti nel deserto sono veramente unici
E io ho sofferto davvero credete mi quando ho visto i terroristi nel due mila dodici a Timbuctù distruggerne tanti perché io l'avevo visti e avevo capito qual era l'importanza allora
Chiudo per dire in questo l'Italia ha dato una dimostrazione di essere quel Paese che tanti amano giustamente anche qualcuno invidiano ma abbiamo fatto l'interesse nazionale perché vedete poi un progetto di restauro ti porta un'occasione per alcuni imprenditori per fare qualcos'altro in quel Paese perché se tu aiuti
E in Turchia a restituire alcuni pezzi straordinari della loro storia della loro archeologia poi è normale che le relazioni anche interpersonali si arricchiscano
E si dice anzi c'è questa grande opera questo c'è questa grande opera civile noi degli italiani ci fidiamo perché sono venuti qui e hanno ridato vita a un pezzo straordinario della nostra storia antica e quindi anche così
Noi rafforziamo legami che sono politica estera quindi io penso che questa sia la ragione per la quale parlare oggi di diplomazia culturale e fare l'interesse dell'Italia a farlo insieme agli altri
E se posso dire davvero in conclusione contrastare un po'quella tendenza quasi rassegnata Francesco a dire che oggi è di nuovo il momento solo degli Stati che il multilateralismo
Ormai è andato che forse siamo in un mondo che non è più neanche multipolare ma è apolare cioè un rischio di caos permanente in cui solo i nazionalismi chiusi contano
Io penso che la diplomazia culturale anche un messaggio di geopolitica che dice
Se c'è un multilateralismo nella cultura come multilateralismo o non è e quindi aiutiamo anche un po'questa fortunata governance del mondo che nelle mani delle Nazioni Unite noi vorremmo molto molto molto più forte invece vediamo almeno per me molto debole grazie
Grazie onorevole Frattini che ci ha ricordato come tanti esempi molto interessanti rafforzata da identità culturale e a questo punto darei la parola al nostro vice sindaco e assessore alla crescita cultura del dottor Luca Bergamo
Ma sono tre molto assessore chiedo perdono perché oggi siamo ospiti della civica amministrazione gran gesto come ho ricordato se non teorico e amicizia
Vorrei rivolgere perché sono tutta la fase iniziale poi ci sarà anche possibilità per un dialogo però ci tenevo moltissimo ringraziare in questa sala prematuro
Intervento alcuni protagonisti danze quali questa campagna che stiamo facendo non avrebbe senso uno permettetemi di ricordarlo che Paolo Matthieu archeologo lo scopritore di Ebla che ha che all'origine
Il campo da parte vostra pubblicazione
Che tra le molte personalità presenti sono addetti culturali rappresentanze diplomatiche proprio mettete vera di di ringraziare i rappresentanti di due nazioni che fanno più di un miliardo e mezzo debilitante sì su una faccia da terra conferma che sono due grandi l'azione di civiltà e di cultura ambasciatore cinese lui gli occhi è già stato sfruttato
Ringrazio Marco
Che l'ambasciatore patriota che porta un nome italiano che rappresenta qui la Repubblica del Brasile era stato già ministro degli esteri del suo paese vedi ha un nome italiano spesso si parla qui della lingua italiana però c'è un Pearson Basciu attore domestico tra i molti che io ci terrei a salutare ringraziare perché rappresenta quello che è un caposaldo oggi della nostra vita democratica repubblicana e cioè la presidenza repubblicana ambasciatrice D'Alessandro crack qui
Ma ci tenevo grazie
Mi faccio il contrario grazie
Trecento questo luogo
E per aver fatto una cosa
Diciamo ritengo importante in ogni caso a me personalmente cara cioè
Sollecitato una discussione su un tema di cui non si parla
Se non in ristretti circoli
E di un tema che consente anzi di chiede di riflettere
Sul mondo sul rapporto degli omini hanno con il mondo uno con l'altro
Io penso che questo sia non so se questo fosse l'intento Michael Frayn influisce non conosce il libro
E la discussione che possono citare
A questo
Grande valore dal mio punto di vista
Anche perché nel modo in cui diciamo tu tratti tema il ci sono delle
Le cose mi interessa sottolineare perché i conti né considero
Tutto sommato di rottura
Ed è rottura che io con condivido forse non sono scritte così in modo dirompente ma ci vedo molto la prima è questa in tutto l'impostazione sebbene ci siano non costante riferimento
Al tema patrimonio culturale
Però
Tu
Lo riconosci
Una grande funzione attrattività non è solo gli oggetti
E la capacità di produrre scambiare idee costruirle insieme
E però non lo fai solo in chiave
Come dire di di dell'interesse
Economico di una nazione che ha una capacità creativa perché lo inserisce un ragionamento in cui
La diplomazia culturale è una doppia natura nature una natura appunto
Di
Posizionamento del Paese ma anche le azioni economiche dall'altra c'era invece natura che mi interessa in modo particolare
Che è di carattere sociale e di cooperazione tra i popoli
E
Associare questo tema qui fu il tema dell'aggredita cioè la produzione nuova cultura questa seconda dimensione è una sfera che normalmente non rientra nella mozione della diplomazia
E difficilmente rientrerà anche nel lavoro fatto la Mogherini a Bruxelles
A me sembra di straordinario interesse perché
Se è come dici tu io condivido pienamente
Il
Diceva anche Paolo Gentiloni
La sfida probabilmente la sfida principale di questa epoca storica
Far sì che di fronte all'incertezza parole pure il futuro non ci richiusa tutti quanti all'interno di no di recinti stretti in cui si cerca di difendere l'indifendibile
E dunque perfetto
Di questo si producono identità sempre più
Rigide
E tensioni e conflitti che non sono più neanche tensioni e conflitti di natura economica sono tensioni e conflitti difesa del proprio no se di un ipotetico sì
Se questa è una delle sirene abbiamo davanti io penso sia una grandissima sfida lo è anche in ragione grossa parte del mondo dei flussi imitazione a cui siamo saremo soggetti inevitabilmente io su questo ovviamente
Sul tema nutro le opinioni molto diverse da quelle del ministro degli interni
Su come si deve affrontare il tema se questa sfida e fondamentale allora lo strumento della
Cooperazione intorno alla nuova creazione
Non solo c'è un risvolto economico ma c'è un risvolto di formazione identità multiple e complesse che è la precondizione per le azioni pacifica
Questa attività è stata molto fatto nel passato attraverso quell'azione decentrato
Tutte ricordi bene perché ne fatta molto come Roma fece anche noi censori
è un'attività che però poi si è diciamo ridotto progressivamente nel momento in cui con la
Riduzione del trasferimento stato agli enti locali
Quelle voci lì
Lucio cultura voce reazione internazionale quell'erano considerate essenziali sono state ridotte nel mondo
Pesante massiccio
Penso con un gravissimo terrore
Dunque richiamare
Se io leggo bene comunque quello che mi piace leggere tutte
Se io vedo bene e colgo quest'elemento all'interno del tuo ragionamento
Penso che questo evento si porti appresso una grandissima sfida
E cioè
In che cosa consiste in che cosa consiste no materialmente la diplomazia attraverso la cultura
E dico materialmente perché voglio fare un esempio io sono stato in questi giorni a Palermo dove c'è una Grande biennale nomade che siamo anni festa d'arte contemporanea
è un progetto e nasce
Novanta in buona sostanza e poi va in giro d'Europa
Inventando Progetti che si cala nella realtà che no che abitano
Convogliando in questa realtà
Una diciamo comunità di artisti contemporanei normalmente fortemente esperimenti sperimentale e che in ogni caso a una forte lettura del del tempo in questa
Ora
Stare a Napoli fra Palermo in queste ore
In più c'è tutto diciamo dal Mar una narrazione che pare un fa di se stesse rapporto la migrazione in questo momento ma che è colta da quella manifestazione da che stanno dentro rende in modo assolutamente classico visibile in che cosa consiste anche fare diplomazia culturale
Perché quello lo volli per adesso il momento in seno operazione per cinque mesi
Un laboratorio in cui in culture diverse persone diverse si incontrano si scambiano e lo fanno integrandosi dentro un territorio un territorio vale
Io penso che una delle sfide che noi dobbiamo tu dici una cosa che io condivido schivare condivido pienamente quando parli della
Diplomazia culturale oggi e domani pagina cinquantadue dici
Se no con soggetti statuali soggetti che operò per procura per come per cui procura degli stati associazioni strutture multilaterali organizzazioni non governative centri studi eccetera eccetera
Cioè se ne occupano poi dai soggetti che hanno fini eterogenei natura giuridica diversa angolature il rapporto con la realtà materiale completamente diverso dall'altro
E poi dice alla fine
Tra nei proposte conclusive
La definizione di un dottrina e l'approvazione di un progetto pluriennale della diplomazia culturale italiana nono esercizio astratto burocratico un programma nazionale trasversale
A tutti le amministrazioni pubbliche interessata
Ora se
Si riesce a cogliere la connessione tra quello che sto dicendo prima e questo che tu dici ora questo significa a mio modo di vedere una interpretazione della funzionario pronunzie dei soggetti che diplomazia
Che va molto al della
Della sfera dell'esercizio la sfera di coloro che la diplomazia la fanno per professione
C'è una dimensione di democrazia dei popoli
Di cui i governi delle aree urbane sono i principali organizzatori
Che è fondamentale all'interno di un'azione di promozione culturale
E penso che se il nostro Paese fosse in grado di sviluppare un programma nazionale che legge diciamo la parola diplomazia in questa chiave
Bene il nostro Paese sarebbe mio giudizio un dono
Accanita perché il le relazioni che sketch Sisto oggi tra le aree urbane e relazioni che esistono tra gli stati debbono trovare un punto l'incontro
Ci sono dinamiche relazioni e soluzioni ai problemi che avvengono nel dialogo tra chi governa le grandi aree urbane che non possono essere trattati non riesco ad essere trattati i rapporti tra gli Stati
Ci sono viceversa cose che non possono essere trattate a livello relazioni nel governo del territorio che dovesse trattare di restare di uscire a concepire un sistema diplomatico che agisce su una sfera in cui questo è possibile
Che contenta di queste dimensioni a mio giudizio una grandissima e interessantissima sfida
Però
Nel concludo
Ci sono c'è un elemento del discorso di cui io non sono contro completamente convinto
Ecco penso che Frattini può in qualche modo no non richiamasse in fondo
Lui dice
Attenti a gettare il multilateralismo no vero motore risorsa in grande difficoltà quindi tendiamo un po'tutti quanti a pensare che dentro questa situazione no così confusa
Sia preminente o più importante cominciare a tutelare gli interessi nazionali
E
Intanto io diciamo
Mi piacerebbe però interessi del Paese non interessi nazionali non è una questione sono terminologica
Secondo
Io penso che lui abbia ragione
Io penso che non c'è impossibile
Interesse del paese
In assenza di una costruzione di un interesse no multilaterale
All'interno di cui pure presa da un equilibrio o almeno non c'è per nessuno dei Paesi la nostra dimensione
E il la sfida sì con tutto l'orgoglio di essere ciò che siamo
Nel bene e nel male ma lo voglio nostra storia che non può diventare cioè che deve essere l'orgoglio della
Diciamo
L'orgoglio di esser capaci di costruire ancora storia non solo di raccontare la storia dei nostri antenati
Ma di costruire storie per questo mi piace tutta remoto di carità perché quella costruzione nel futuro e costruzione di patrimonio futuro
Va se noi non possiamo essere orgogliosi di questo non a mio giudizio
La battaglia in corso il sovra Nismo richiede una grandissima grandissima cautela
A
All'uso della nozione vediamo se stessa di interesse nazionale capisco che c'è un problema tra esse nazionali però ritengo che ci sia una grandissima cautela e se è vero e sono accordo che Ciampi
A consentito a tutti quanti noi no di uscire dalla diciamo non retaggio storico ordine prevalentemente del nord non dopoguerra per cui la parola passerà diciamo non pronuncia abbia
Però la nostra varia non ecco i paesaggi mento e basta hanno sta pare acque del Rinascimento quella del Medioevo quella dei romani
Quella dei greci prima ancora dunque
Tutto sommato in questo la parola fine a
è molto più affascinante
Della no della parola
Che noi utilizziamo certamente dato la nazione e forse anche quella di patria lo dico perché secondo me
La
Cioè la la giusta la giusta il giusto accento sulla necessità di rappresentare e gli interessi di cui siamo no di cui siamo portatori
Deve deve costantemente cercare un equilibrio in una dimensione evolutiva in una dimensione multilaterale
Altrimenti diciamo tutta la bellezza che c'è in questo ragionamento rischia a mio modo di vedere e di di perdersi comunque grazie Francesco del di
Grazie grazie al vice assente
A questo punto poiché non è rimasto molto tempo io inviterei la salire sul palco gli ultimi che dovranno fare il loro intervento il il direttore generale Vincenzo De Luca il professor Alessandro bianche
E il dottor Claudio Parisi Presicce se riusciamo il sovrintendente nostro salute che declina no
Se riusciamo a mantenerci entro degli limiti temporali potrebbero darci il loro saluto anche il presidente dell'Istituto affari internazionali professor Ferdinando Nelli feroci da Sora intervento e Daniela Porro che sono tra il pubblico e il comandante del Nucleo patrie tutela del patrimonio
Comandante per Rutelli
Prego grazie grazie io sarò brevissimo perché innanzitutto ringrazio Francesco Rutelli per questa occasione non solo per la pubblicazione ma per l'azione che ha svolto in tutti questi anni e che svolge e per noi alla Farnesina è un punto di riferimento nella definizione e anche della ridefinizione di cos'è oggi la diplomazia culturale italiana
Io penso lo dicevano gli interventi anche da ultimo intervento l'assessore Verga con lui
Siamo in un crinale in cui costantemente e c'è sempre di più dobbiamo cercare un equilibrio tra una vocazione universalistica e multilaterale del nostro spazio culturale nel mondo
Una vocazione universalistica bocciata e che è stata una costante della nostra azione di politica estera e anche della nostra idea di cultura mi piace molto una français del filosofo Hans Georg Gadamer che dice
La cultura e l'unico bene dell'umanità che diviso tra tutti anziché diminuire diventa più grande
L'idea che la cultura si arricchisce
Nel rapporto nel dialogo anche nella contaminazione e in fondo un non storico molto
Che si esercitato molto sulla percezione internazionale l'Italia e sul posizionamento dell'Italia nel mondo Giardina della Normale di Pisa ha definito un po'l'identità culturale italiana nella storia e nei secoli quindi non solo riferito a un passaggio storico come un'identità plurale
Plurale per la storia che attraversa del nostro Paese allora identità plurale
Vocazione universalistica vocazione multilaterale equilibrio tra interesse del Paese è interesse nazionale e vocazione universale è il crinale nel quale si può ricollocare e rafforzare un ruolo da tempo anzi avuto ed era perché è vero quello che dice
Presidente Gentiloni il ministro Frattini quando andiamo in giro nel mondo voglio dire la la l'attrazione del nostro paese della cultura del nostro paese così forte che sembrerebbe quasi naturale svolgere questo ruolo
Io qualche tempo fa ho citato una ricerca dell'Ipsos per conto del nostro ministero del Mibac diceva che era stata fatto un sondaggio tra Paesi e tra tra giovani di tutto il mondo diversi Paesi verso i continenti
Di diamo un un biglietto gratis per una destinazione a vostra scelta quale Paese preferite
Primo tra venticinque destinazioni d'Italia per la sua cultura bensì faccio qui abbiamo parlato poco di turismo culturale ma molto del turismo che è cresciuto negli anni in questi ultimi anni in Italia stiamo parlando lo scorso anno
Di ben cinquantotto virgola sette milioni di visitatori con un incremento dell'undici per cento nel due mila sette sul due due diciassette del due mila sedici
Molto è stato anche a una maggiore fruibilità di spazi e di monumenti culturali di musei che sono gestiti in maniera più aperta più flessibile più disponibile di itinerari enogastronomici l'abbiamo dedicato come ministro degli Esteri non soltanto il lavoro ebbe fatto ed expo ma poi anche quello a seguire
Significato culturale della nostra tradizione gastronomica abbiamo proposto abbiamo ottenuto riconoscimento dell'UNESCO della dieta mediterranea come valore universale
Ecco un'idea della promozione culturale e qui vengo all'interesse paese che non è soltanto sulle filiere storica come ha ben scritto nel nella pubblicazione di Francesco ma anche in quello che chiamiamo industria creativa che è parte fondamentale della nostra economia del nostro sistema produttivo
Pensate cause giuste del design produce il sei virgola quattro miliardi di euro di produzione o che diciamo l'industria del cinema e dell'audiovisivo è oggi una industria che occupa centinaia di migliaia di persone avremmo qua a Roma un'occasione importante sempre promossa Francesco ecco noi stiamo cercando di realizzare all'estero sempre di più
Una promozione forte rinnovata innovativa integrata della cultura italiana in una vocazione quella che ho detto prima che guarda al dialogo alla contaminazione al rapporto con altre culture
Allora questa campagna e questo sforzo oggi ha avuto anche grazie ad un tipico e neanche delle risorse aggiuntive nasce dovremmo cercare di rendere questa vengo alla parte operativa di renderlo più strutturale questo processo un processo nel quale c'è il governo centrale ci sono anche soggetti privati ci sono
Le realtà che producono a cultura in Italia che dobbiamo riuscire a proiettare nel mondo se riusciamo a a sistematizzare questo sforzo
A rappresentare una cultura dell'Italia che non guarda solo al passato ma anche alla creatività al futuro a questa industria culturale che è parte fondamentale rispetto della ripetuta la nostra economia
E tanto made in Italy ha valore culturale quindi esprimere questa rappresentazione dell'Italia come una grande potenza culturale del passato del presente e del futuro
Ecco questo può essere la sfida che grazie anche al lavoro che stiamo facendo con Francesco Rutelli ci attende nei prossimi anni grazie
Grazie direttore dare la parola rettore Alessandro Bianchi
Grazie Orietta Rossini responsabile di cassa Splendid
Complesso che c'è ospita nonché mia carissima amica posso detto da un pubblico grazie
Allora un ringraziamento vivissimo al presidente
Rutelli per avermi invitata a prendere parte alla presentazione di questo suo lavoro
Come lui stesso ha ricordato all'inizio si è intrecciato con una iniziativa all'interno della nostra Università dell'università penso
La racconto brevemente qualche mese fa all'inizio dell'anno
Chiamai Francesco Rutelli chiedendogli di tenere la lezione magistrale di apertura dei corsi dell'accademico
Due mila diciassette due mila diciotto
Volevo farlo perché mi piaceva portare dentro il mondo universitario dentro il mondo della ricerca dentro il mondo dell'alta formazione
Lei deve le conoscenze le esperienze che Francesco Rutelli aveva fatto aveva maturato elaborato negli anni e che
Alle quali diciamo lo Stato anche abbastanza vicino nel periodo in cui lui era ministro per i beni culturali tra due mila sei e il due mila otto
Francesco accettò di buon grado cosa di cui Loggia più volte ringraziato e ha tenuto questa lezione magistrale d'apertura nella nostra aula Magna del convento di di Santa Chiara a Napoli dal titolo proprio difendere il patrimonio culturale dell'umanità
Che è poi diciamo ripreso il contenuto del secondo nel secondo capitolo di questo suo di questo suo libro
Perché questo interesso meglio la particolarità dell'interesse della nostra università per questa tematica
Ovviamente potrei dire perché abbiamo il più grande patrimonio culturale del mondo dicendo una banalità che ormai è sulla bocca di tutti
Ne potrei aggiungere nulla rispetto al fatto che riguarda i come dire la conoscenza e lo studio
Del patrimonio
Culturale in particolare penso a patrimonio architettonico archeologico e artistico diciamo il patrimonio tangibile
Perché le nostre università sono in prima linea i nostri centri di ricerca lente di pertinente all'interno sita primeggiano in campo
Internazionale nella capacità e nella operatività rispetto appunto lo studio e la conoscenza di grosso straordinario patrimonio che il nostro Paese possiede noi all'università per caso abbiamo un un un intento particolare
Che è quello che appunto mi ha spinto a voi
A hanno invitato Rutelli ad offrirne l'anno accademico ed è quello che va sotto il nome di rigenerazione non interessa tanto che lo interessa altri fanno benissimo
Questo lavoro di studiare il patrimonio e noi possiamo come dire acquisire abbiamo procede acquisire tutto questa straordinario patrimonio di conoscenza su patrimonio culturale berbera del gioco di Barone
Però l'intera somma un rapporto una procedura particolare quello di tipo progettuale
Noi abbiamo proseguito proprio in questo settore una scuola di specializzazione che si chiama scuola di rigenerazione urbana e ambientale
Riteniamo che il tema della rigenerazione il tema di riuscire a creare come dire un genere nuovo laddove quindi genere originario si è perso sia uno dei temi fondamentali che oggi riguardano il Governo del nostro patrimonio e il patrimonio culturale faccio qualche brevissima esempio ci sono alcuni casi
A livello internazionale
Che testimoniano che cosa si può fare
Lavorando sul patrimonio culturale nel rigenerare la città penso a Bilbao era sua decadenza come area industriale come porto industriale penso a Glasgow con la storia analoga
Penso all'immensa area della Ruhr il più grande bacino industriale dell'Europa centrale che si trova in un tempo neanche troppo lunga dovrebbe dismettere questo habitus questo suo modo di essere di produrre
Di lavorare
Beh in tutte e tre questi casi dei processi di rigenerazione
Basati sul patrimonio culturale basati sulle potenzialità che il patrimonio culturale esprimeva hanno creato nuovi nuovo genere questo è il motivo della parola
Coniata da un'anonima l'ambiente anglosassone
Viene da chiedersi spesso perché questa cosa per esempio non se possibile a Bagnoli che da una trentina d'anni vive la medesima condizione di dismissione ma vede un'incapacità a fare un solo passo avanti in questa direzione e non è che nell'area
Di Bagnolo Mella la volontà di fronte a l'isola di Nisida non ci sia qualche potenziale di tipo culturale su cui si dovrebbe basare
Ma c'è si potrebbero fare molti altri molti altri
Esenti ecco
Concludo dicendo questo questo tema della rigenerazione riguarda tutto quanto il nostro territorio nazionale
Lo riguarda in quei luoghi dove come ho appena citato si sono verificati processi di dismissione industriale a cui ripeto in campo europeo l'ha fatto riscontro grandi realizzazioni riguarda per esempio i centri colpiti
Dai venti naturali da alluvioni
Vogliamo citare a Sarnico
Da terremoti vogliamo citare L'Aquila o a matrice tutti i luoghi nei quali sarà necessario perché ancora la cosa in fieri rigida dalle qualcosa
La basale questo sul patrimonio culturale è probabilmente una delle strade più prolifiche da battere
E poi un'ultima cosa che cosa abbiamo da leggere devo del generale mezza Italia
Devastato dal malgoverno del territorio che abbiamo avuto punta parecchi troppi decenni a questa parte le devastazioni che abbiamo fatto sulle aree costiere le devastazioni che abbiamo creato nelle periferie urbane
Giudice di i danni ambientali che i processi sono ovviamente rivolta di contro che abbiamo fatto ma l'attendono ambiente naturale ecco in tutti questi casi qua c'è un problema di rigenerare un problema che in nel nostro Paese non ancora
Quali sono utopie del perché
Non si tratta solo come noi in questa nostra scuola facciamo di diciamo insegnare trasmettere ai nostri allievi che peraltro gente che possiede già un patrimonio
Conoscitiva elevato tutta gente laureata lodata magistrale in alcuni casi non si tratta solo trasmette le metodiche non sedata solo che insegna le tecniche serata trasmette una cultura una cultura del regime nella rottura del concepire l'intervento sulle nostre città sul nostro territorio sul paesaggio che richiamava dell'inizio sull'ambiente naturale di tipo rigenerativo
è una delle strade che dovremmo percorrere perché una delle strade
Su cui più questo nostro Paese a grandi potenzialità ma anche purtroppo straordinari ritardi grazie
Grazie ad Ettore proprio ricordando la nostra antica conoscenza io ricordo che venticinque anni fa il trattore quando era rettore all'Università di Reggio Calabria organizzava
Delle mostre e dei seminari che si chiamavano rottamare il degrado
Con una parola che sarebbe in seguito diventata piuttosto corre
Trattata
A questo punto il nostro sovente durante Claudio Parisi Presicce
Grazie non ho molte cose intelligenti da dire dopo quello che ho ascoltato c'è poco da aggiungere però voglio ringraziare davvero Francesco Rutelli io devo dire ho ho letto con attenzione non libero molto denso molto ricco molto pieno di povertà no denso ma semplice perché insomma sono centotrentasei pagine e anche mo'ricco di un documentazione fotografica di grande interesse che diciamo apprezzato moltissimo
Il i tre capitoli di cui si compone
Sono tutti e tre di grande stimolo percorre diciamo nel primo capitolo il concetto diciamo di diplomazia culturale a mio avviso con molto alcune fa una grande distinzione come tema diciamo che era Defensor Spaur era e quello che dovrebbe essere il diciamo la diplomazia culturale e che caratterizza in particolare quello che Previtali alla diplomazia culturale
Io
Ok semplicemente ricordare che il diciamo passato della nostra storia che considero attualmente come detto il nostro vicesindaco
Funzionale alla lettura del nostro tempo e non soltanto così in ragione di una preservazione della nostra memoria
Parte con le statue che sono state riportate a Roma nel mille ottocento
Sedici appunto da Antonio Canova come giustamente ricordato facente scortesia la diplomazia culturale e quelle quell'episodio non è un episodio
Semplicemente di recupero del nostro patrimonio ma è proprio lo abbiamo visto con mostra che è stata organizzata qualche anno fa alle Scuderie del Quirinale sì ma mise universale
Il momento in cui nasce il concetto di italianità
Non è un caso che proprio in quegli anni che proprio Canova decide di far scolpire scolpisce lui stesso e fa scolpire ai suoi allievi i primi busti degli uomini illustri collocati nella catena di virtuosi al Pantheon poi nel mille ottocentoventi saranno trasferiti in Campidoglio c'è una prima selezione di volti di immagini in qualche caso anche un po'fantasiose ricostruite di uomini della letteratura di uomini d'arte che venivano considerati interpreti della creatività italiana
Poi certo c'è il secondo capitolo ancora molto denso che aiuta a ripercorrere la funzione di leadership nell'italiana nella tutela del patrimonio
Mi piace ricordare che naturalmente questo
Monumento cui alcuni di noi hanno indicato molte energie
Non è stato solo non è soltanto naturalmente l'unico monumento equestre dell'imperatore che si sia conservato e per le ragioni che c'è ben spiegato Francesco Rutelli ma anche il monumento sul quale sono state sperimentate delle tecniche
Di restauro sono state adattate alla conservazione di questo monumento tutte le tecniche le metodiche mediche che normalmente si usavano negli ospedali per conoscerlo per imparare a scoprire quali fossero i suoi la sua sofferenza quali fossero i suoi problemi dopo il famoso attentato del mille novecentosettantanove in Campidoglio e quindi è diventato un modello di comportamento conservativo parliamo quindi negli anni Ottanta quindi non di tantissimi anni ottanta del Novecento non di tantissimi anni fa
Che ha permesso all'Italia di proporsi come punto di riferimento per tutta la conservazione che si è sviluppata nei paesi che si sono affacciati su questo tema negli anni successivi ricoveri l'Italia è stata la prima a entrare con dei restauratori per intervenire sulle famoso esercito di terracotta appunto in Cina furono chiamati di restauratori italiani
Appunto e gli altri esempi che sono stati ricordati in Iran è altrove
E mi piace anche ricordare che il Marco Aurelio è la prima statua
Di un uomo a cavallo quindi di una personaggio che viene rappresentato nella sua massima dignità proprio perché a cavallo quindi che appartiene a quella forma di diciamo di difesa della della patria del suolo
Proprio attraverso l'uso del cavallo
è stato il primo per volere di Michelangelo ad essere collocato al centro di una piazza primavere Statue questi non venivano collocate al centro ma sui lati delle piazze lo vediamo a Pompei lo vediamo negli affreschi
E questo è diventato un modello è diventato un elemento che è stato ripetuto in tutte le città europea americana in tutte le città moderne a partire dalla fine Ottocento
Anche questo è un elemento dell'italianità cioè il riferimento ad un modello dove l'uomo
Saggio l'uomo di Stato viene raffigurato a cavallo è collocato al centro della piazza più importante delle nuove città
Ma
Chiudo subito vorrei ricordare anche il terzo capitolo altrettanto denso dove Francesco Rutelli suggerisce una serie di passi
Da fare sono importanti
L'idea di creare una dottrina della diplomazia culturale e di definire un programma pluriennale come primo punto è un elemento veramente essenziale veramente importante e spesso soprattutto le amministrazioni pubbliche
Si muovono in maniera non coordinata non in termini di sistema e lo diceva prima nostro vicesindaco le città in questo hanno un ruolo fondamentale
Io lo ripeto sempre Roma è una città molto particolare insomma io sono stato nella funzione che ho svolto spesso accanto i sindaci della città
La figura del sindaco di Roma per la mia esperienza può essere definita in relazione alla visibilità internazionale come la terza carica dello Stato insomma tutti i capi di Stato tutte le figure
Che vengono all'uomo a Roma per incontrare le autorità italiane in genere incontrando il sindaco di Roma
E occorre quindi una strategia condivisa con le altre
Istituzioni pubbliche CD-ROM è una città lo sappiamo tutti e norme insomma se dovessimo desidera seconda capitale europea per estensione dopo Londra
Estesa come nove città italiane insomma non adesso Milano Torino Genova Bologna Firenze e Bari Napoli Palermo Cagliari tutte insieme non fanno l'estensione di Roma oppure se volete se preferite cinque
Metropoli grandissime come New York
Barcellona Cairo Buenos Aires non fanno l'esenzione dei Cobas preferite Washington e Mosca insieme non fanno le sanzioni comma questo per dire che al di là della difficoltà delle complessità vivente di governarla certamente Francesco Rutelli lo sa bene ma
è una stratificazione di esperienze
Una stratificazione di creatività che definisce appunto l'importanza del brand di Roma
Nel mondo ed è quello che a mio modo di vedere nella diplomazia culturale subito dopo il brand Italia dovrebbe in qualche modo essere valorizzato di essere protetto e conservato diffuso
Io sono stato i primi giorni di giugno a Pechino per l'inaugurazione di una importante mostra al Museo nazionale di della Cina una mostra che racconta la via della seta prima del Rinascimento dove come ormai siamo abituati a fare siamo andati alla ricerca di quegli elementi di contatto di quegli elementi che permettono di individuare i i punti di condivisione tra la cultura cinese la cultura italiana
E un esempio banale ma importante io
Avuto la possibilità di parlare in italiano avevo preparato ovviamente un discorso in inglese pensando che fosse il modo migliore per farmi comprendere dal Pubblico del coloro che erano presenti all'inaugurazione invece mi è stato chiesto di parlare in italiano certamente con una tradizione in cinese
Immediatamente dopo ma questo indicava è un indicatore importante lingua italiana evidentemente a il suo valore nella visione internazionale
Ma mi fermo qui volevo ricordare solo gli altri tre punti importanti il libro
Bianco della creatività un'operazione che è stata fatta già alcuni anni fa che Francesco Rutelli considera come necessaria ad un aggiornamento necessario proprio per il valore creata creatività nel nostro Paese e che va rimesso a fuoco dal punto di vista delle potenzialità delle norme patrimonio da questo punto di vista di creatività il terzo punto anch'altrettanto importante ruolo di turismo abbiamo i dati sono trecento i milioni testi affacceranno nel nostro Paese nei prossimi anni bisogna gestire con un ruolo nuovo la funzione delle del turismo in Italia e infine giustamente ricordava Rutelli come quarto punto la necessità di una cooperazione con creativi con coloro che operano in questo settore
Io mi permetto di aggiungere e chiudo l'Italia ha un ruolo fondamentale rispetto alla preservazione del patrimonio ripeto non è solo un problema di conservazione di memoria ma è un problema di lettura del nostro tempo attraverso la conservazione della memoria
E e necessario trovare il modo di raccogliere in un luogo che potrebbe essere in Italia un luogo franco evidentemente un luogo internazionale che tuteli evidentemente il patrimonio nei momenti di crisi bellica internazionale questo
Probabilmente un passo ulteriore rispetto ai cosiddetti caschi blu che dovrebbe essere di cui penso che l'Italia dovrebbe farsi il protagonista grazie
A questo punto se vogliono darci un patto d'onore esperienza doloso dovuti l'ambasciatore Nelli feroci da sole trasmette porno e il comandante preclusi una saremmo molto lieti
Di ascoltarli
Nostro rapidissimo perché non si dica che per i carabinieri Putin trattengono oltre il dovuto le persone ecco quindi sto sarò molto rapido sono in due più probabile chiedeva da solo e questo diciamo è un è una fortuna indubbiamente ecco che mi rende più facile il lavoro ma soltanto per ringraziare veramente ecco
Grazie presidente per aver citato il comando carabinieri tutela patrimonio culturale tra coloro che Mohamed a cinquant'anni l'anno prossimo nel due mila diciannove il comando festeggerà cinquanta anni dalla sua
Dalla sua istituzione cinquant'anni a servizio della tutela del patrimonio culturale cinquant'anni anche al servizio della diplomazia culturale e alla tutela degli interessi nazionali lo facciamo
Con l'attività di investigazione per l'attività anche di recupero soprattutto del nostro patrimonio che
Militante quello strumento che noi chiamiamo di diplomazia culturale che si ritornando del ministero dei beni culturali in quel comitato per la restituzione dei beni culturali
Insieme a funzionari del ministero dei Beni culturali funziona Ministero degli Affari Esteri avvocatura generale dello Stato riusciamo a portare e a riportare in patria molti dei nostri beni quindi a tutelare l'interesse del nostro Paese a tutelare il patrimonio culturale sono tantissime le opere che in questi anni comando ha riportato in patria sono ottocento mila qua se dopo il fermo recuperate i carabinieri in questi cinquant'anni di attività
Sono più di un milione e duecento mila voglio ricordare i numeri ma che sono anche importanti i numeri
Da me l'idea di quello che l'impegno nei duecento mila gli oggetti sequestrate di antiquariato quindi l'archeologia quindi per dare il numero di quello che può essere il numero di reperti archeologici che sono in giro per il mondo
Quindi questo impegno
Che il comando porta avanti nel tempo oramai e ce guarda appunto questi cinquant'anni come un un primo momento di arrivo per proseguire nel futuro grazie grazie grazie comandante
Grazie al nucleo per cui siamo molto grati tutti quanti
E adesso l'ambasciatore Nelli Feroci grazie
Fondate allora sarò necessariamente telegrafico due considerazioni primo un grazie di cuore a Francesco Rutelli per questa opera
L'ho letta rapidamente oggi e l'ho trovata estremamente interessante e stimolante è un tentativo riuscito a mio avviso ridare organicità ad una lozioni ancora
In via di articolazione di approfondimento è un libro che offre una serie infinita di spunti interessanti di cui ovviamente che ci riguarda tutti molto da vicino
In quanto italiani due cose in particolare su quali volevo alzare la tensione di chi mi ascolta
Primo Francesco ci ricorda che altri paesi si sono attrezzati da tempo per promuovere una loro diplomazia culturale non solo con le grandi potenze planetarie penso alla Cina a modo loro anche gli Stati Uniti attraverso degli strumenti che sono soprattutto di natura privatistica ma soprattutto i nostri partners europei la Francia in particolare ma anche riunito la Germania e la Spagna quindi giusto utile opportuno che anche l'Italia si muove in maniera più decisa più convinta sulla strada della promozione di questa diplomazia culturale l'altra un grande cosa che ci ricorda Francesco e che difendere la propria identità culturale promuovere la propria cultura nelle sue varie multiformi
Proiezioni non significa anzi addirittura è perfettamente compatibile con l'idea di promuovere un dialogo fra culture
Fra le Regioni cioè civiltà diverse quindi non c'è nessunissima possibile potenziale contraddizione tra queste due opzioni
Ma anzi promuovendo la propria cultura si fa il gioco e si promuove la causa del dialogo fra culture ultima l'osservazione riguarda qualcosa che è stato anticipato poco fa alzare al sovrintendente
E e sono all'Eur raccomandazioni in che sono contenute la parte conclusiva del libro in particolare una secondo me molto importante è il suggerimento di dare organicità queste difensore sulla diplomazia culturale costruendo una strategia ed una dottrina della diplomazia culturale
Il libro ci insegna che in questa nozione dicevo poco fa un po'sfuggente
Lo è perché sono molti i temi che afferiscono alla nozione di diplomazia culturale c'è la tutela del patrimonio cioè la valorizzazione delle industrie creative cioè l'azione che si può svolgere nei confronti deve istituzioni internazionali e dei paesi terzi e c'è soprattutto ci sono soprattutto numerosissimi attori che sono coinvolti in questo esercizio
C'è il governo attraverso le varie amministrazioni ci sono alle realtà locali le comunità locali
Ci sono i privati l'industria ci sono le ONG c'è il terzo settore quindi una strategia che mobility tutte queste risorse a mio avviso estremamente utile e necessaria
Per migliorare una performances che comunque già molto positiva grazie mille per questo lavoro Francesco buon proseguimento
Grazie ricordo che ad ambasciatore Nelli Feroci al presidente dello IAI l'istituto degli affari internazionali grazie
E a questo punto in vedere sovrintendente Daniela Porro
Grazie
L'accordo fu trovato
E così facciamola Baretta
Sta prevalenza
Buonasera a tutti certo non è facile concludere dopo che abbiamo sentito i miei
Così i precedenti illustri relatori parlare ampiamente del volume di Francesco Rutelli sulla diplomazia culturale dunque io vorrei forse parlare un poco del suo autore di Francesco Rutelli
Io personalmente mi sono credo occupata di questo tema come soprintendenti di Roma
Vedo che c'è o ancora l'ambasciatore Li Rui you della Cina
Abbiamo organizzato in Cina nel museo di piazza Tienanmen che è stato ricordato anche dal sovrintendente Parisi Presicce una mostra sul Barocco barocco
Il Seicento sul Seicento a Roma abbiamo portato opere di Caravaggio come il San Giovannino della Galleria Corsini opere di Bernini le carte di Loria
Della Museo dei gesuiti che conservano anch'al ancora all'epoca attivissimo ritratto di Matteo Ricci che non abbiam portato quella volta in Cina che però non posso non ricordare lo stupore l'incanto no di trecento mila
Visitatori che hanno appunto sono stati presenti a questa iniziativa così come le mostre che abbiamo ospitato dopo il la firma del memorandum d'intesa nel due mila dieci
A a Palazzo Venezia appunto le mosse di archeologi o ancora nel due mila undici lo scambio culturale importantissimo tra l'Italia e la Cina
Dunque il volume sulla diplomazia culturale italiano anti di Francesco Rutelli è importante esso ex è stato sottolineato anche il corredo Splendido iconografico accompagnato da bellissime tra fotografie e tra tutte mi piace
Ricordare quella che raffigura dall'alto lo scalone della
Della virtù
Della reggina scusi un po'di stanchezza per la reggia di Caserta
E che appunto uno scalone la reggia piena di visitatori che segnano stanzona registrano e indicano documentano la straordinaria importanza del nuovo sistema museale italiano dopo la riforma ma il volume sulla diplomazia culturale anche importanti
Precedenti da parte dello stesso autore ricordo soltanto nel due mila otto memoria Bellezza e futuro che è stato un rendiconto sociale se così lo vogliamo
Chiamare nodi Rutelli ministro dei beni culturali e poi ancora gli atti del convegno del due mila tredici sempre sullo stesso tema della diplomazia culturale e come ministro Rutelli
A condotto come è stato già detto una forte azione contro il traffico illecito di opere d'arte
E coordinando le migliori energie tecnico-scientifiche giuridiche amministrative proprio per poter riportare in Italia un il patrimonio straordinario che era stato via via sottratto negli anni e a seguito di questa azione così importante sono rientrate nel nostro Paese opere straordinarie
Decine decine ricordo solo la tibia Sabina oggi articoli proveniente dal fine Arts Museum di Boston ancora il celeberrimo avanzo di emozioni o proveniente dal Metropolitan di Museum di New York o e il tra Pezzotta Soros proveniente dal Getty di Malibu oggi ad Ascoli Satriano o ancora le vocata dea di Morgantina o il rilievo il l'affresco di air con è probabilmente trafugato ad Oplonti proveniente dal ghetti
E oggi al Manna di Napoli nostra i musei trenta musei statali che hanno avuto negli ultimi mesi maggiore Successo di critica e di pubblico grazie appunto al suo dinamico
E giovane direttore ingiurie Rini e mi piace ricordare che con il comandante par Lulli comandante del nucleo del comando Tutela patrimonio
Culturale abbiamo esposto a Montecitorio all'inizio dell'anno nel mese di febbraio
Nella Sala della Lupa uno delle una delle ultime opere restituite all'Italia il famoso carro di eretto un un carro appunto
Che è stato che era stato sopra sottratto e portato all'estero dalla Sabina e che è stato recentemente restituito dal dicastero museo di Copenaghen e attualmente si trova nella laboratorio di restauro del Museo nazionale romano che dirigo perché ora sono il direttore del Museo nazionale romano
E
è che appunto è stato presentato a a Montecitorio che probabilmente sarà ricostruita presentato il prossimo anno nel mondo nella sede delle Terme di Diocleziano appunto del Museo nazionale romano
Ma dopo questa azione rivolta a recupero del patrimonio sottratto e illecitamente esportato all'estero Francesco Rutelli si è molto occupato anche nell'ambito della comunità internazionale
Di promuovere un azioni contro le recenti ondate di di di distruzione del patrimonio culturale da parte dell'Isis dai Cha
E ricordo a questo proposito una bella importante mostra che racconta appunto qui purtroppo questa distruzione
Ma anche in qualche modo la ricostruzione ovvero l'esposizione del due mila sedici presso il Colosseo RAI Synth Orchestra sono è la Nimrod Palmira curato da appunto Francesco Rutelli e il professor Mattie d'intesa con la Soprintendenza speciale di Roma e con la Fondazione terzo pilastro ma mi piace anche ricordare che nel due mila quattordici
Lo stesso Rutelli con il professor Mathieu hanno curato la mostra Siria splendore entrambi ma
Presso il visto al il i saloni monumentali del Palazzo di Venezia quando ero allora davvero soprintendente speciale e di Roma una mostra in straordinaria che ha avuto un grande successo anche di pubblico
Che era volta ad attirare l'attenzione sul patrimonio culturale della Stiria distrutto dalla guerra e dagli attacchi di dai su una mostra particolare che ha colpito i visitatori anche attraverso
Strumenti mediatici particolarmente
Interessanti come
Un video choc e come che era accompagnato anche dalle bellissime musiche di Ennio Morricone che è stato una tappa importante
Della mobilitazione internazionale di un progetto destinato a risvegliare l'attenzione di tutti i principali organismi e dell'opinione pubblica e dunque
Non posso che ringraziare ancora una volta il presidente Rutelli per questa basta non vuole più essere ringraziato ringrazio tutti voi allora e diamo una buona serata
Insomma se il presidente vuole aggiungere qualcosa per carità
Allora d'acqua dice io ringrazio voi che siete sopravvissero dei sopravvissuti alla stima e soprattutto questo immeritato elogio che da non eravate d'accordo ovviamente voglio ringraziare tutti il le autorità che hanno
Veramente son state più di tre ore però se ad un dibattito che stranamente interessante e ha manifestato un pluralismo una ricchezza dottoressa passare le Rosanna Binacchi entrambe autorevoli dirigenti del Ministero Beni culturali
Non posso fare che che ringraziarvi dormi ai colleghi dell'Anica credo Rizzo Francesca Cima Fulvio Lucisano Ranieri le cinque deduzione delle nostre industrie il cinema esponenti della poi Ceredo d'acqua per priorità occhiali non mi fanno andare oltre la seconda fila ringrazio nella già commenta Sarasso Aldo Torchiarolo ci avevano i che hanno lavorato e soprattutto ringrazio il padrone di casa perché grazie alla volontà del sovrintendente
Parisi Presicce che è stato decisivo per rimettere Marco Aurelio in copia
Sì solo al Campidoglio e decisivo ovviamente per tutto il lavoro che ha portato Marc Aurelio originario
Nei nella nuova ala che abbiamo affidato all'architetto Aymonino dei dei musei Capitolini ringrazio di pregherei ringraziare una clausola la colei che cura questa casa della dell'Ara Pacis corretta Rossini
Poi grazie al Golia se per i sopravvissuti pochi ma buoni se vogliono venire per una rapidissima giro a visitare la mostra che inaugurerà domani quindi è proprio una preview
Nostra ideata per tutta dentro la Sovrintendenza ideatore il sovrintendente Parisi Presicce curatori sono la dottoressa Federica Pirani e chi vi parla da quindi siamo qua se volete fare un rapido giro c'è anche il fotografo Andrea Jemolo io sarei felicissima di accompagnarli tra