Rassegna stampa africana

Buongiorno a tutti gli ascoltatori di Radio radicali e bentrovati a questo nuovo appuntamento con la rassegna stampa delle Humphrey che al microfono diciamoglielo narra l'attuale di per cominciamo questa puntata con una
Aggiornamento aggiornamento dovuto che riguarda la crisi in Madagascar che abbiamo seguito abbiamo seguito i giorni drammatici delle manifestazioni con la polizia e l'esercito che avevano sparato sulla folla con l'opposizione che non ha mai desistito e che è rimasto
La minaccia dell'esercito che ha dato poco tempo
Ai politici per rispettare la decisione della Corte costituzionale di Madagascar che chiedeva la formazione di un governo e la la indizione delle elezioni e bene
Questo aggiornamento lo facciamo proprio a proposito del nuovo governo di unità nazionale che è stata è stato costituito a Madagascar prendiamole notizia
Da L'Express francese ripreso da l'Internazionale in edicola questa settimana l'undici giugno scorso è entrato in carica ma della scarpa un governo di unità nazionale guidato da Christian sai
Ex alto funzionario dell'Organizzazione internazionale del lavoro il suo compito principale
E portare il Paese a nuove elezioni legislative e presidenziali entro l'anno
A fine aprile l'opposizione aveva cominciato organizzare come abbiamo ricordato ogni giorno delle manifestazioni per chiedere le dimissioni del presidente e ieri
E la revoca della legge elettorale nelle proposte erano morte proteste Pardo erano morte due persone per mettere fine alle agitazioni
Era intervenuta alla fine di maggio l'Alta Corte costituzionale che aveva ordinato al presidente di nominare un nuovo premier sostenuto dai tre principali partiti malgasci ma secondo l'Express
La crisi non è risolta i manifestanti chiedevano un esecutivo tutto nuovo senza ministri della Cafu Emma il partito del presidente invece solo pochi incarichi sono stati affidati ai rappresentanti dell'opposizione
In questo governo eterogeneo ogni ministro cercherà di tirare l'acqua al proprio mulino per far vincere il suo partito alle prossime elezioni si chiude
Il pezzo dell'Espresso aggiornamento quindi dicevo
A la situazioni politica a Madagascar Madagascar quindi che ha ritrovato un son Bleus una parvenza di serenità
La contesa elettorale prevista per il prossimo autunno e proprio la fragilità di questo Governo di unità nazionale fa temere ile ripetersi
Di questo scenario di proteste e contro proposte e proteste che hanno paralizzato la più grande isola africana di Madagascar per lunghi e lunghissimi mesi
Lasciamo Madagascar per andare più vicino a l'Italia andiamo sul sito on line di Al Jazeera che e ci informa che la e cominciata in Libia
La battaglia per il controllo delle immense riserve di petrolio in Libia il generale Khalifa a Starr avrebbe lanciato un offensiva per catturare per prendere possesso dei pozzi petrolifere che Starrett le forze di attardato
Hanno lanciato un'offensiva per riprendere i pozzi petroliferi che sono stati occupati
Due anni fa e le le forze militari che obbediscono alla generale
Attardati hanno lanciato un'offensiva su coloro sui combattenti che avevano appunto due anni fa attaccato Ras Lanuf
E anzi Idra
E chi a chi andranno i lei mensili immensi giacimenti di petrolio della Libia non è solo una questione di politica Internal e libica è una questione
Eminentemente geopolitica e Geo strategica si sa bene una specie questa specie di lotta
Diplomatica in corso tra la Francia e l'Italia non non da oggi ma come sapete anche la guerra provocata da Sarkozy nel due mila e undici mirava in qualche modo a far conquistare alla Francia
Delle posizioni rilevanti rispetto alla sfruttamento del petrolio in Libia a detrimento i delle posizioni ottenute da l'Italia nel corso di questi ultimi
Anni in sé non decenni lasciamo anche la Libia torneremo ovviamente su gli sviluppi di questa nuova offensiva militare e per capire anche che
Ripercussione avrà nell'equilibrio estremamente fragile che c'entra il governo di al Saracino riconosciuta dalla comunità internazionale che controlla Tripoli e il molto attivo generale Haftar che dalla sirena Ica sicuramente vorrebbe in qualche modo avvalere la supremazia su tutto il territorio libico una contesa drammatica che non riesce appunto a dare quella necessaria stabilità che servirebbe prima di tutto a i popoli della Libia
Per ritrovare una normalità di vita ma soprattutto servirebbe ha tutta l'aria del Maghreb e anche quella del sei del che dalla crisi libica ha sofferto pesantissime conseguenze di natura militare di natura criminale perché nel sud della Libia alla frontiera del deserto si sono sviluppati come abbiamo tante volte segnalata in questa rassegna stampa il deserto è diventato per di nessuna anzi terra di tutti i crimini con me
Alleanze tra gruppi
Jihadisti che si fanno e si disfano
E con interessi estremamente corposi che vanno appunto dallo sfruttamento dell'immigrazione
A soprattutto il traffico di droga
Che sta passando attraverso il golfo di Guinea abbiamo spesso parlato della Guinea Bissau che è diventato uno dei Narcos Stati dell'Africa occidentale del Golfo di Guinea ma non è solo la Guinea Bissau
E tutto a questa tutta questa droga passa attraverso il deserto e dal deserto poi viene convogliato verso le coste del Mediterraneo e verso l'Europa importante quindi come
Territorio il territorio libica da cui dipende la stabilità di tutta l'area e da cui dipende anche la stabilità della stessa Europa almeno nella sua sponda mediterranea lasciamo la Libia
Per andare anche qui a dare un aggiornamento veloce su una notizia che abbiamo avuto il merito di dare tra i primi in questa rassegna stampa ossia e l'offerta di pace fatta dal governo dell'Etiopia a l'Eritrea dopo vent'anni
Di una situazione di guerra o di conflitto comunque larvato tra Etiopia e Eritrea abbiamo detto che il nuovo governo e tiro per oltre a
A
Far compiere alla situazione politica interna una evoluzione che possiamo definire positivo con la liberazione di tutti i prigionieri
Politici della maggior parte dei prigionieri politici e il fatto di riportare all'interno del Paese un dialogo tra le e Courier
Dell'Etiopia e alcune delle quali hanno sempre pensato che non fossero così
Sufficientemente rappresentate nella gestione
Del paese e del potere politico che lamentavano una mancanza di libertà di espressione politica e comunque lamentavano una negligenza da parte del potere centrale verso le loro regioni quindi evoluzione politica interna in Etiopia ma anche evoluzione in politica estera con questo ramoscello d'ulivo che il governo ha
Teso nei confronti del suo antagonista la vicina
Eritrea la notizia di questa settimana la prendiamo dalla sito on line e di Addis standard che una una un giornale della capitale etiope che fa un grande e molto approfondito dossier su questa questione
Ripercorrendo tutte le tappe della relazione molto complessa tra il territorio de l'Eritrea e l'Etiopia la notizia dicevo di questi queste ultime ore che si stava aspettando la reazione dell'Eritrea a questa mano tesa vi dicevamo nell'ultima puntata che la ansimare alle autorità di Asmara la capitale dell'Eritrea
Avevano posto come condizione i l'effettivo ritiro dell'Etiopia dalla zona
Di confine soprattutto dalla Città di Bud men che la che era la città proprio del territorio conteso tra l'Etiopia e l'Eritrea il governo di Asmara ha quindi accettato e manderà una delegazione ad Addis Abeba anche questo
è un segnale estremamente positivo perché sono le autorità di all'Eritrea che che si spostano vanno ad Addis Abeba per andare in qualche modo a capire quali sono le carte che il Governo etiope mette sul tavolo per davvero avviare un era nuovo di relazioni tra i due paesi seguiremo come sempre questa importante evoluzione politica nel Corno d'Africa evoluzioni importante lo ricordiamo perché
Potrebbe a vere anche positive ripercussioni su la guerra pluridecennale in Somalia
Ciascuno di questi Paesi sia l'Etiopia da un lato che l'Eritrea dall'altro hanno utilizzato la guerra in Somalia per continuare appunto la loro contesa
Quindi una eventuale rappacificazione di questi due Paesi potrebbe avere Effeti benefici in tutta l'aria i compreso la l'intervento dei due nel territorio somalo in modo che il anche lì la stabilità della Somalia possano dipendere solo da dinamiche i nazionali sommarle e non invece una guerra tra Etiopia e Eritrea combattuta
E in territorio somma lo sappia sappiamo dicendo questo che non sono solo l'Etiopia e l'Eritrea
A immischiarsi nelle questioni interne della Somalia anche le mezze potenze del Golfo sappiamo solo siano molto interessati la stessa Turchia interessata a ciò che sta avvenendo in Somalia ma se i due paesi vicini
Dovessi ero formare un fronte comune per estendere la loro pacificazione anche nel territorio somalo avremmo già fatto un buon passo in avanti lasciamo
Il Corno d'Africa non prima però di darvi conto della del sostegno della delle Nazioni Unite a questo processo che si è avviato tra l'Eritrea l'Etiopia lo leggiamo da you Nenni URSS il bollettino di informazioni delle nazioni delle nazioni unite le Nazioni Unite hanno annunciato che sono pronte a aiutare a sopportare l'Etiopia e lei e l'Eritrea in questa recente apertura avvenuta tra i due Paesi in una dichiarazione fatta dal presidente eritreo Isaiah as a segue archi
E annunciato come dicevamo che manderà urna delegazione a Addis Abeba per cominciare una azione diplomatica e un dialogo politico intenso tra i due Paesi per arrivare a un accordo che sia finalmente definitivo e risolutivo
Antonio Guterres
Il segretario generale
Dell'ONU incoraggia i due Paesi perché possano dialogare e per raggiungere una pace sostenibile e una relazioni di buon vicinato che avrà delle ripercussioni su l'intera regione del Corno d'Africa come prima dicevamo
Che lasciamo questa volta per davvero il Corno d'Africa e la possibile questa speranza di pacificazione tra l'Etiopia e e l'Eritrea per andare e più lontano nell'Africa Australe andiamo in Zimbabwe in Zimbabwe che sta vivendo
Questa specie di luna di miele la di luna di miele Pardo ritrovato tra il popolo dello Zimbabwe
E il partito e Zanuso che il partito di Mugabe ma come sapete lo la lo lo Zimbabwe sta in una fase post Mugabe dopo che lo stesso
Ha dovuto rinunciare al potere un altro presidente sta guidando questo e paese lo riprendiamo per comodità ogni tanto lo facciamo da la pagina esteri di Repubblica una qua reportage di Pietro del re Zimbabwe folla di candidati per il dopo Mugabe e il coccodrillo che il nuovo uomo forte del Zimbabwe il presidente mondanità guarda e si sta rafforzando i si presenterà insieme a questi ventitré sono ventitré i candidati alle prossime presidenziali nello Zimbabwe le prima le prime del dopo Mugabe
L'ex uomo forte che ha governato il Paese con pugno di ferro per gli ultimi trentasette anni e che è stato destituito dai militari lo scorso novembre
Ma tanti candidati fanno sì che alle lezioni di luglio l'opposizione si presenterà disunita favorendo di fatto il presidente uscente Emerson Darghaoui qua
Detto il coccodrillo e membro della Zanu-Pf il partito al potere dall'indipendenza nel mille novecento ottanta se lei era un Gaber continua Pietro del re è stata segnata da una forte feroce repressione contro ogni forma di opposizione idea e lezioni sempre truccate a suo favore
I mesi della Presidenza del coccodrillo sono stati gestiti nelle rispetto delle più elementari regole democratiche questa è una buona notizia
E il presidente uscente continua a ripetere che le prossime elezioni saranno libere città pietre del re giuste e trasparenti infatti la prima volta che le televisioni pubblica dà spazio anche al programma del principale partito d'opposizione il Movimento per il cambiamento democratico medici
Recentemente la polizia ha perfino concesso ai suoi sostenitori di organizzare una manifestazione nella capitale arare per chiedere un riforma
Elettorale a proposito di Zimbabwe
Segnaliamo da una corrispondenza
Di Lincoln dotto Wind o del Sunday mail anzi un articolo alla nuca una corrispondenza perché redatto direttamente della capitale dello Zimbabwe a rare che ci informa che anche qui un'altra novità importante il presidente Emerson Gad Ukawa
Ha scritto ha il nove di maggio scorso ah il ai responsabile al Segretariato del Commonwealth per il chiedere il ritorno dello Zimbabwe nel Commonwealth o il Zimbabwe è stato
Espulso da questa organizzazione che mette insieme tutte le nazioni del mondo che una volta erano
Sotto la colonizzazione della Gran Bretagna e Lanzillotti Mbakwe stato espulso da questa organizzazione nel Duemila e tre il questo pezzo
Del Sunday Mail di Lincoln detto Window ci informa che l'organizzazione sta in questo momento esaminando questa richiesta dello Zimbabwe
E molto presto una missione del comma due altre si recherà i in in Zimbabwe proprio per verificare che tutte le condizioni che avevano come dire permesso l'espulsione dello Zimbabwe non esistono più e che il Paese può essere rimesso nel consesso di queste nazione di lingua inglese il ministro
Degli degli esteri
Di dello Zimbabwe
E ha incontrato a Londra nell'aprile scorso il ministro degli esteri inglese britannico Boris Johnson e sembra che ci sia da parte di dei due Paesi una
Comune volontà di fare ritornare lo Zimbabwe dentro il Commonwealth e questo è un altro segnale della normalizzazione post Mugabe che sta avvenendo in Zimbabwe un paese molto importante
Della zona australe del continente ma che è stato a lungo ostacolato nelle sue relazioni intra africane ma soprattutto nelle Suzhou e relazioni con il mondo Esterno
Da
Lo strass cinismo
Che è stato posto nei confronti del dittatore Robert Mugabe seguiremo
L'evoluzione di questa in questo eventuale ritorno probabile ritorno della dello Zimbabwe nella nel comuni welfare
Cercheremo anche nelle prossime puntate di approfondire quale sarà l'atteggiamento del il nuovo regime del nuovo uomo forte di Harare in Zimbabwe a proposito della riforma agraria che è stato è stata la riforma uno dei punti di discussione all'interno del Paese ma anche con la Gran Bretagna essendo i farmers i proprietari terrieri che sono stati lettere che sono state nazionalizzate da un da da Mugabe ora vedremo quale
Sorte toccherà a queste terre
Sappiamo che il governo il nuovo Governo ha chiesto a ai bianchi che coltivavano le terre in Zimbabwe di poter in qualche modo fare ritorno nei luoghi dove prima
E operavano nell'agricoltura ma anche nell'agricoltura di esportazione del tabacco e non solo evoluzione quindi interessante
In Zimbabwe che seguiremo
Qui ai microfoni di radio radicale in questa puntata della rassegna stampa delle altri che lasciamo lo Zimbabwe ritorniamo
Nel cuore dell'Africa in Repubblica centro africane una delle guerre e delle situazioni umanitarie più pesanti del continente insieme alla guerra in Congo insieme alla guerra in sud Sudan un uno
Do una delle missioni che ci siamo dati anche quelli di
Non
Dimenticare queste guerre di continuare a dare notizie di questi conflitti
Di vedere se ci sono dei le le evoluzioni positive o come in nel caso della Repubblica Centrafricana se ci sono del dei peggioramenti
Della situazione ricorda ricordo per chi non lo sapesse che la Repubblica centro africana confida
Con
Il Ciad al nord confina a dove Est e con il Camerun al sud
Con la Repubblica del Congo Brazzaville ad est con la Repubblica democratica del Congo e a nord con il Sudan quindi un territorio molto grande territorio conosciuta nel passato per un altro dittatore che ha segnato una delle pagine più nere delle dittature in Africa siamo parlando di colui che si fece proclamare imperatore
Risolve del Bokassa
E le notizie che ci giungono dalla Repubblica Centro africani non sono positive il Consiglio di sicurezza si è riunito giovedì venti giugno
Per ascoltare il rappresentante speciale del segretario generale
Della minuscola la missione dell'ONU in Repubblica Centrafricana parse o Nanga anni hangar e che ha secondo la risoluzione due mila trecentottantasette
Che chiede che il segretario generale tenga informato il Consiglio di sicurezza su la situazione della minuscola la missione delle Nazioni Unite in centro Africa la situazione sta degenerando l'ONU si dice sopraffatta perché le minacce aumentar loro quotidianamente la missione
Più andiamo ad approfondire da il sito di a tutti Oromis un sito francese
Che ci informa che la missione di Letta dei dei caschi blu dell'ONU in Repubblica Centrafricana e sopraffatte le minacce contro il personale dell'ONU di Man di mantenimento della pace continuano i Dick accrescere
Pastore o Nanga Indian da ha aggiunto che il personale della MINUSTAH della missione dell'ONU militari poliziotti e civili sono diventati in qualche modo bersagli per i gruppi Amm armati e le bande criminali sia nella capitale bandi che all'interno del paese in un recente
I gruppi armati e le fazioni continuano ai esercitare un'influenza negativa su basti parti del territorio nazionale soprattutto nell'est del Paese al centro
E nel Nord Ovest del paese praticamente ovunque tranne che nella capitale bandi dove anche lì ci sono
Ogni tanto delle violenze molto pesanti il segretario generale dell'ONU sottolinea che la minuscola non può da solo assicurare il fardello della sicurezza in centro Africa la responsabilità primaria del governo ad aggiunto e chiede al Governo di bandi di accelerare la costituzione di forze nazionali armate in grado di qua giovare le forze dell'ONU la situazione della sicurezza
A bandi e precaria e i i combattimenti sono ricorrenti tra i gruppi armati
Che continuano a minare il processo di stabilizzazione politica della Repubblica centro africana vi abbiamo raccontato la settimana scorsa della missione del ministro degli Esteri
Francese indi Repubblica del Congo Brazzaville e nel Ciad annuncia mena ebbene uno dei dossier discusso durante questa visita è stato proprio la situazione in centro
Africa andiamo nei pochi minuti che ci rimangono a parlare della Coppa del mondo e della partecipazione
Dei paesi africani sappiamo che vi partecipano la Tunisia il Marocco l'Egitto la Nigeria e il Senegal quest'ultimo assegnato alla cronaca
Sportiva di questa importante manifestazioni calcistica
Battendo proprio il
Proprio il Senegal a ottenuto la sua vittoria
Due ah ho uno battendo la Polonia del gruppo h si dice i giornali africani dicono che il Senegal ha vendicato l'onore dell'Africa perché la maggior parte purtroppo delle squadre africane sono state battute né in questi primi
Il pentito queste prime partite il sei legali invece ha vinto la sua partita è stata
Festa grande a Dakar ma anche in altre città di questo Paese perché questa vittoria ricorda la Witt un'altra vittoria di dodici anni fa
Del Senegal su la Francia Senegal aveva battuto la Francia nella Coppa del mondo e questa vittoria è stata salutata anche come una rivincita simbolica di un ex Cologna contro
I la potenza colonizzatrice ma il la la BBC Africa con una approfondimento e anche un'intervista si chiede come mai non ci sono molti allenatori africani
Nella Coppa del mondo nonostante ci siano molti giocatori di origine africana Kent che giocano anche in squadre che non solo che non sono africani
Agli usi se il l'animatore del del Senegal il suo il l'unico nero a dirigere una delle trentadue nazioni che partecipano a questo torneo ci informa questo reportage della BBC
Africa è bene che io sia l'unico allenatore nero di questo gruppo anche se un argomento che mi dà fastidio affrontare in questi termini oggi il calcio è uno sport universale e credo che la il colore della pelle Nonda importanza
E quanto ha dichiarato agli usi se ai giornalisti la Francia
Come sapete a nel se nella sua squadra molti giocatori
Di cittadinanza francese ma di origine africana in molti molte squadre africane non sono allenate da allenatori africani ma da allenatori provenienti da altri paesi segnatamente da altri paesi europei che vuol dire
La strada che ancora deve percorrere il calcio africano e lo sport in generale
Per dotarsi di strutture di mezzi finanziari ma anche di capacità tecniche perché questi Paesi possano partecipare
A queste competizioni avendo lo stesso livello di tutti gli altri si chiude con questo con questa notizia di calcio di calcio mondiale questa puntata della rassegna stampa delle affiche già Leonard Touadì
Vi ringrazio per l'ascolto vi augura di passare un buon week end
E vi chiede di rimanere in ascolto della programmazione di Radio Radicale