Critica e militanti

Buongiorno da radio radicale qui e Matteo Marchesini per la rubrica critiche militanti Paolo Febbraro uno dei nostri maggiori poeti un bravissimo critico per due anni tra il due mila quindici e il due mila diciassette ha tenuto una rubrica sulla Domenica del Sole ventiquattro Ore presentando dei poeti italiani
Diciamo così o minori o comunque fuori dal canone
Maggiore più autorizzato della nostra poesia novecentesca oggi ieri otto il propone queste questa antologia commentata con commenti librerie ha un solo testo per poeta
In un libro intitolato L'altro Novecento poeti italiani appunto di Paolo Febbraro
L'arte del commento Breve qui è portata a un livello davvero notevoli ma a volte sembra
Sembrano quali quelle di Febbraro delle ecco tra gli delle traduzioni linguistiche d'immagini più che di poi via sono delle dei resoconti critici ma insieme delle reinvenzione di un poeta che però è ed edile alla poesia che sta a sua volta ascoltando nella breve introduzione Febbraro
Spiega che questi questi poeti cosiddetti minori o fuori canone sono poetiche ci aiutano
A capire come è fatto l'intero poi paesaggio nel quale poi le vette o le cosiddette vette spiccano cioè colmano i vuoti tra i poeti canonici danno significato agli intervalli dice ci rivelano
Come la storia non compie salti neppure in poesia
Attiva da andò a cercar via Bontempelli
A Volponi e la Morante quindi anche da autori più famosi come narratori a Roberto sia Landolfi di alla guida PCI chi va ad Adriano Grande a Sinisgalli
A Flaiano anello privo di Autieri a Massimo Ferretti fino a Tripodo fa al via e a Paganelli
C'è di tutto cioè di tutti parte proprio concept-car Roccatagliata Ceccardi
Poeta ligure di fine Ottocento inizio Novecento e Febbraro dice finendo di commentare la sua poi via forse i poeti dimenticati sono quelli che gli altri all'osso assorbito più perfettamente o a volte che hanno assorbito più perfettamente con
Regale perfezione anonima una tradizione nel caso ad esempio di Sergio Solmi qui rappresentato cioè per citare una poi via molto bella e molto cupa come gli capita di solito di quel grande umorista che regna Flaiano lettera del commesso viaggiatore fa così
Un tempo commettevo l'errore di partire con la macchina per scrivere oggi non credo al mio rancore porto necessario per vivere
Lunga la noia che mi sostiene nei paesaggi visti dal treno vieta la noia della notte che viene nelle strade a stomaco pieno
Colme di poter dire hanno le città identitaria non Pracchia infamante è intollerabile la verità se ti scopre da casa distante
Sono poi vi è poi chi più liberi di usare il gioco una certa sontuosità barocca apparentemente
Non moderna la narrazione l'epigramma il non senso sono poetiche proprio perché
Stanno su strade meno autorizzate hanno però paiono avere oggi una libertà e a volte una ariosità maggiore
Altro poeta da ricordare Umberto Bellintani grande mantovano grande cantore robusto e a volte quali forme tipicamente in forme della pianura
In nota viene riportata una sua breve folgorante e poi via
Ho preso una mosca e l'ho portata Ragno più per vedere la cosa che per pietà del ragno la cosa la coda e in preda permessa Dio momenti con il cuore in pace momenti che il gozzo dilemma dice
Bellintani ma vorrei chiudere con una poi di Margherita Buy dacci nata a Firenze nel mille novecentoventuno morta nel novantadue grande traduttrice intitolata L'albero occidentale
Poiché ero l'albero più occidentale del giardino per ultimo mi scuoteva o di dosso la preda rugiada nebbie noia via dai miei rami lentamente strisciavano in Nessuno al mio risveglio applaudiva
Che i miei compagni erano da tempo gloriosi nella luce
Ma la che era suo memi gravano gli uccelli che l'ombra commentava da ogni altro per dico
Lungo e dolce da me calcava il canto alti di gli occhi degli uomini mi fissavano mentre ero avvolto dal Sole nell'amorosa io brillato come una torcia sul mondo spento
Commenta Febbraro l'albero occidentale e anche il poeta e lui che brilla di infanzia quando gli altri l'hanno perduta ed è l'unica a cantarla loro
Non c'è invidia non c'è rivalsa in questi versi piuttosto emerge in essi la pietosa Chiaretti una favola lo smagliante pudore colloquiale di chi si prende la responsabilità di un comune a Dio e brucia come una torcia sul mondo spento
C'è anche una idea della poi via che c'è quasi sempre in fondo
Alle politiche saggi critici di Paolo Febbraro e che ritrova ed estrae
Dai temini dei molti poeti a volte grandi sebbene apparentemente minori antologizzati in l'altro Novecento poeti italiani è io a risentirci venerdì prossimo