La rivolta nel carcere di Pavia (16/5/93)

Il sedici maggio scorso il carcere di Pavia è stato teatro di una rivolta carceraria il carcere di Pavia è una struttura nuova una struttura piccola che serve la zona di Pavia e non vede molti detenuti non si tratta di uno di quei super carceri come nelle conosciamo dalle cronache giudiziarie Tangentopoli del tipo nel carcere di San Vittore ma è un carcere per detenuti cosiddetti comuni ne vogliamo parlare con Giorgio insani che il consigliere regionale della lombardi antiproibizionista Giorgio allora come hai saputo di questa rivolta appunto Cicuto molto
Prima arrivata prima di questa data una lettera da parte dei detenuti di Pavia che lamentavano tutta ma disfunzioni la mancanza dell'educatore mancante attività sportive socioculturale mancanza di corsi professionali e Scola grande lamentele che ma arrivano oramai da tutte le carte da Lombardia e un po'verrà in comune che unisce questi detenuti che evita di fatto per i tipi di reati che hanno commesso quindi voglio dire solo vecchi perché a Trigoria che più o meno corrispondono a cifre di altri caratteri analoghi tipo Cremona purtroppo
Altre ancora no trecento detenuti sul di cui centosessanta tossicodipendenti dichiarati quindi stimabili sono più di duecento cinquanta sieropositivi interattiva con altre per Kipling che qui proprio in carcere della legge morboso conoscere fuori ma solo detenuti che hanno pene non superiori ai tre quattro anni reclusi in sella ventidue del giorno perché si tratta di questo locatario e passati in questi campi in cemento che sono i cosiddetti cortili nient'altro
Possono fare in alternativa al cortile in una cinquantina in una salettine quattro metri per quattro metrico
Pochi tavoli pochissimi
C'è un donante lasciando passare quel poco tempo cosiddetta socializzazione molto frustrati quindi questa rivolta di cui avevo saputo ma io l'ho sentito parlare di per tanti appunto mio recato ma sabato per verifiche e pestaggi si trattasse o di qualcos'altro che raccogliendo testimonianze da parte degli agenti alla platea tenuti sono riuscito a ricostruire questo il sedici di maggio mentre ritornavano
Dall'aria da questa miserabile vi dicevo c'è stato un alterco
Tra un detenuto e
Soprintendente
E gli agenti di polizia penitenziaria questo alterco in poi degenerato e quando i gli agenti anche accusato di portar via
Questo ritenuto che si chiama Cipriani che un po'capofila della terza sezione una sezione di cinquanta detenuti tutti gli altri detenuti hanno cominciato a
Protestare animatamente cercando anche di impedire questa perché lo vedevano questo trasferimento così retrospettivo isolamento come la possibilità di un pestaggio di una ritorsione nei confronti di chi pochi anni da lì che è stata questa sommossa rivolta a questa che io ho sempre chiamato e che picchia nelle carceri sembra quali guidata da da soprattutto nelle carceri nuove risulta peccato anche qui che c'è da dirlo con celle costruite misura ma misura molto stretta
è una persona e nella quale sono in due che vivono veramente competenti perché vado nemmeno quali l'aria per respirare oppure per fare dei movimenti quando ci sono delle
Ebbene
Questa portanti
Pensa che serpeggia nelle carte ha trovato il primo museo quel primo risultato concreto per capire
Analoghi perché
Detenuti anche gli agenti potrebbero trovare
Le soluzioni sbrigative qui la la sommossa è stata spenta non Tango fortunatamente e non voglio che si arrivi a questo ogni volta che sento qualche notizia e vado e per parlare con i detenuti per far capir loro che la strada dalla non violenza speranza incallita ma è una strada chiusa risultati sicuri soprattutto con gli agenti per capire che la democratizzazione del corpo cioè la smilitarizzazione non significa la scorciatoia della violenza o repertati come può
Diventare
Siamo più spiccate depressione insani volevo concludere questa intervista parlando
Dell'ultimo caso che ha scosso il mondo delle carceri la destituzione da parte del Consiglio dei ministri
Direttore degli Istituti carcerarie Nicolò Amato tu e che cosa ne pensa c'è già stata una presa di posizione di Tiziana Maiolo molto dura di Sergio D'Elia per il party
Ma io l'opinione che ho scambiato anche con questi detenuti di sua figlia non Micra per lei le idee è giusto dire che Niccolò Amato è stato il propugnatore della legge così non è stato il pugno attore del carcere aperto e così via questo riguarda il passato ha mai diventato un bongo appassionato in realtà dalla fine dell'ottanta ad oggi la legge cosiddetta regolarmente svuotata certo dai ministri dell'Interno e dalle varie leggi ma non a caso l'ultima legge quella famosa perché portava il
Corti prima di essere licenziato anche lui come ministro degli interni la legge che ha trasformato le cartiere in
Molto duri e molto ecco Yamato non mi sembra giusto e opportuno
Che questo benché di fiori ma che continua a girare le carceri come palchi per le azioni terroristiche quelle dell'anno scorso Congo nei confronti di Falcone e di Borsellino quelle di questa così chiamate lo rapinano
Dei fatti concreti Diano crebbe gli elementi oggettivi e non una ritorsione come etichettato come come è stato poi concretizzato in tutte le carte sui detenuti ecco in questa fase della cosiddetta controriforma perché oramai detenuti ti dicono non dovevano nemmeno concederci la costringa non bisogna mai che Lagostina significato il poter uscire sul potere lavorare nelle ritrovarsi rinchiusi in gabbia come delle del terremoto intatta un cari chiamavo che i detenuti hanno ancora Franco come avvenuto io torno a dire con un'estrema potenza ma che Amato
Non mi sembra che abbia fatto molto per a a farglielo vedere questo accade che insomma non è che ha detto come avrebbe dovuto degli uomini
Il la popolazione detenuta in questi anni ha dimostrato una grande saggezza una grande maturità è una grande consenso dalla civiltà giuridica
Di fatto nella stragrande maggioranza statuto non fruisce appiattito
L'interpretazione che i ministeri
Tra gli ospiti
E gli interni di volta in volta hanno dato non lo so se l'ha fatto per opportunismo ma i risultati purtroppo sono sulla carne dite detenute
Ringraziamo Giorgio insani consigliere regionale antiproibizionista della Lombardia per questa intervista dedicata alla rivolta del carcere di Pavia la destituzione di Nicolò Amato