Corte Costituzionale: udienza pubblica sul procedimento n. 3 per Michele Emiliano

Ha deciso
Richiami a causa numero tre
Ordinanza centocinquantacinque del due mila diciassette ordinanza ventotto luglio due mila diciassette Consiglio Superiore della Magistratura Michele Emiliano
Era Michele Emiliano avvocati Aldo Loiodice Isabella Loiodice Vincenzo tonde Della Mura avvocato dello Stato Gabriella Palmieri
Collega Zanon prego
Allora la questione sollevata dalla sezione disciplinare del consiglio superiore la magistratura
E riguarda l'articolo tre comma uno lettera h del decreto legislativo centonove del due mila sei
Nel testo risultante dall'ultima modifica
Riguarda questa disposizione nella parte in cui prevede quale illecito disciplinare
L'iscrizione o la partecipazione sistematica continuativa partiti politici anche per i magistrati che si trovano fuori del ruolo organico della magistratura perché collocati in aspettativa dice l'ordinanza per motivi elettorali
I parametri sono gli articoli due e tre diciotto quarantanove e novantotto dalla Costituzione
Il magistrato di comici ragione a collocato fuori dal ruolo organico della magistratura per lo svolgimento di vari incarichi mandato elettivo di sindaco del Comune di Bari
Giugno quattordici giugno due mila quattordici
Nominato assessore esterno del comune di San Severo e poi mandato elettivo di presidente della Regione Puglia giugno due mila quindici sino ad oggi
E la sezione disciplinare ricorda che nell'illecito disciplinare gli è contestato per aver egli ricoperto gli incarichi di segretario regionale del Pd della Puglia
Per due anni a ottobre due mila sette ottobre due mila nove presidente del partito democratico de la Puglia dal novembre due mila nove ha già quattordici e poi ancora segretario del Partito Democratico della Puglia
Con una successiva contestazione gli è stato anche incolpato di aver presentato nel marzo due mila diciassette la propria candidatura per l'elezione a segretario nazionale del partito democratico
Secondo il titolare l'iniziativa disciplinare tutte queste cariche da un lato non sarebbero coi sensi alle l'esercizio dei mandati di cui abbiamo detto dall'altro sono cariche che per statuto presuppongono l'iscrizione al partito un politico di riferimento
Il giudice a quo ricorda il contenuto della precedente sentenza di questa corte da duecentoventiquattro del due mila nove
Con cui la Corte già si è pronunciata sulla compatibilità dell'illecito disciplinare in questione rispetto ai parametri
Ricordato però sottolinea il giudice rimettente la diversità del caso da cui avevano avuto origine le questioni allora sollevate che furono dichiarate non fondate da quell'ora in esame
Perché mentre in quell'occasione il magistrato nei cui confronti era stata avviata la azione disciplinare era stato collocato fuori ruolo per svolgere un compito funzioni tecniche di consulenza a favore di una Commissione parlamentare
Nel caso attuale questo è l'elemento sarebbe l'elemento differenziale il magistrato è collocato fuori ruolo in aspettativa senza assegni per l'esercizio di funzioni elettive
E secondo il rimettente le funzioni elettive per loro natura
Sono connotate da sicuro rilievo politico
E quindi la compatibilità della disposizione censurata rispetto ai parametri costituzionali evocati deve essere esaminata nella prospettiva della tutela dei diritti politici riconosciuti dalla Costituzione
Quindi vengono ricordate tutte le disposizioni che attualmente consentono ai magistrati di candidarsi alle elezioni politiche e amministrative e di essere nominati anche assessori negli organi esecutivi di vario livello
Ricorda anche il giudice a quo incoerente applicazione dell'articolo cinquantuno dalla Costituzione
Che il che assicura ovviamente il generale il diritto di elettorato passivo che questa giù la residenza di questa Corte riconduce alla sfera dei diritti inviolabili della persona
Ricorda giudice a quo che il CSM ritiene che la concessione dell'aspettativa in questi casi di cui ragioniamo non è soggetta ad una valutazione discrezionale ma è un atto dovuto
Perché proprio sia in presenza dell'esercizio di un diritto politico costituzionalmente riconosciuto a ciascun cittadino indipendentemente dalla attività o dalla funzione che ricopre
E quindi osserva il giudice a quo come la normativa vigente
Che consente quindi a certe condizioni lo svolgimento di compiti che non possono non manifestare caratteristiche collegati alle dinamiche politiche o partitiche
Questa normativa incide inevitabilmente sulla interpretazione del significato del divieto disciplinare
E dovrebbe condurre a escludere il rilievo disciplinare in tutti quei casi in cui la partecipazione del magistrato ad aspetti e momenti della vita politico partitica sia
Proporzionalmente ragionevolmente collegata alle caratteristiche della funzione che legittimamente viene ricoperta dal magistrato fuori ruolo
Perché altrimenti saremmo in presenza di una incoerenza e di un'irrazionalità complessiva del sistema non avrebbe senso da un lato consentire l'assunzione di questi ruoli e dall'altro sostanzialmente vietare anzi discipline sanzionare disciplinarmente alcune manifestazioni che sono strettamente collegate a quel ruolo
Caso concreto fare il presidente di Regione presuppone un appoggio dei partiti partiti sia per essere letti sia per governare
Sarebbe contraddittorio consentirà al magistrato fuori ruolo di svolgere questa funzione contemporaneamente vietarli però qualsiasi partecipazione alla vita di quei partiti
C'è un ragionamento anche sul rilievo delle candidature cosiddetti indipendenti ma il rimettente ritiene che il confine tra la militanza di partito la candidatura indipendente sia spesso incerto
E che quindi sia comunque difficile risolvere per questa via la discrasia l'irrazionalità di cui Julio ragionavamo prima
I magistrati dice la sezione disciplinare sono generalmente chiamati a candidarsi come indipendenti non lo ignora questo la sezione
Ma ritiene il giudice a quo che la candidatura non possa prescindere da una valutazione Della storia professionale del magistrato
E comunque la stessa avrebbe la stessa candidatura consentire l'identico di identificazione del magistrato nell'area politica di riferimento
Quindi da qui un ragionamento che chiama in causa la violazione dei parametri che ricordavo prima due diciotto ma anche quarantanove perché la rappresentanza politica è fondamentalmente per la costituzione rappresentanza attraverso il partito
Sì Presidente Consiglio dei ministri interviene chiedendo che le questioni siano dichiarate ma non fondate
Primo luogo la difesa statale ritiene che la Corte con la sentenza che richiamavo prima che richiamata anche dal dall'rimettente ma qui viene letta in modo molto diverso
A duecentoventiquattro del due mila nove ritiene l'avvocatura si è già pronunciata si sarebbe già pronunciata sulla compatibilità dell'illecito disciplinare in esame con gli articoli due-tre diciotto quarantanove novantotto
E dice anzi le questioni di legittimità costituzionale erano state sollevate allora sulla base di argomenti perfettamente sovrapponibili a quelli che abbiamo ricordato
Il divieto disciplinare dice l'Avvocatura si corregga si correla ad un dovere di imparzialità e questo grava sul magistrato in ogni momento della sua vita professionale anche quando sia stato temporaneamente collocato fuori ruolo
Per lo svolgimento o di un compito tecnico come nel caso di allora o per aver assunto un incarico elettivo come nei casi di nella nella vicenda che ora all'esame del la sezione disciplinare
C'è un un passo della sentenza duecentoventiquattro del due mila nove che viene ricordato in cui si legge che il divieto disciplinare non è in contraddizione con il diritto di elettorato passivo spettanti ai magistrati
E ciò sia per la diversità delle situazioni poste raffronto frase sottolineata è un conto è l'iscrizione o comunque la partecipazione sistematica e continuativa continuativa la vita di un partito politico
Altro e l'accesso alle cariche elettive
Sia perché il diritto di elettorato passivo comunque non è senza limitazioni e anziani case dei nazisti in caso di magistrati sconta
Come è noto alcuni limiti
Io inoltre l'avvocatura rileva come questo illecito e attuazione del novantotto terzo comma dalla Costituzione
E come sappiamo attribuisce al legislatore ordinario la facoltà di introdurre norme che limitano il diritto dei magistrati di scriversi ai partiti
E quindi di esercitare il diritto di associazione impartiti previsto dall'articolo quarantanove
E comunque questa disposizione non me l'articolo novantotto non opera alcuna distinzione con riferimento ai magistrati fuori ruolo
La Corte nella già citata sentenza duecentoventiquattro il due mila nove avrebbe già affermato che i magistrati devono poter godere degli stessi diritti di libertà
Garantiti agli altri cittadini però per le delicate funzioni che svolgono non possono essere del tutto equiparati ai cittadini comuni per così dire
Giustifica Ambrosi così l'imposizione di speciali doveri a loro carico
E poiché la Corte costituzionale ha affermato che i valori di indipendenza di imparzialità vanno tutelati anche come regola deontologica ad osservarsi in ogni comportamento al fine di evitare che
Si possa fondatamente dubitare dell'imparzialità e dell'indipendenza dei magistrati
Non vi sarebbero elementi sufficienti secondo la difesa dello Stato per distinguere
La situazione del magistrato temporaneamente collocato fuori ruolo che esercita un mandato elettivo da quella già vagliata nella sentenza del due mila nove
In un ulteriore memoria depositata in vista dell'udienza pubblica si aggiunge a completamento un ulteriore argomento
Cioè chiedere alla corte di escludere dal divieto disciplinare solo i magistrati fuori ruolo che ricoprono incarichi elettivi
Determinerebbe l'introduzione di una disciplina del tutto nuova che opera una distinzione fra categorie di magistrati fuori ruolo
Tra quelli per un compito tecnico e quelli per un compito politico che in balera ebbe la sfera di discrezionalità del legislatore
Da parte del giudizio a quo si costituisce un giudizio nel merito aggiunge diversi argomenti si associa per la verità gli argomenti dell'ordinanza di rimessione
Qui forse gli avvocati potranno ragionarne a lungo ricordo soltanto che hanno la parte privata e CPC in primo luogo un inammissibilità per irrilevanza
Ma ovviamente deve trattarsi di un'irrilevanza che deve poter giovare alla allora assistito
E quindi si sostiene che la questione mancherebbe di uno dei presupposti processuali che condizionano la valida instaurazione addirittura del giudizio principale
Perché secondo la parti private il procedimento disciplinare avrebbe dovuto essere dichiarato estinto per mancato rispetto dei termini dell'azione disciplinare
E questa è una eccezione che la sezione ha superato ne dà conto nella stessa ordinanza ma la parte
La parte privata insiste e chiede che la corte riesamini questa particolare condizione questo è più o meno lo stato degli atti
Grazie
Allora avvocato Loiodice
L'automatico
Va bene presidente come bene ha chiarito il relatore l'incostituzionalità viene richiesta dal Consiglio superiore nella parte in cui questa norma non esclude dal novero dei dei soggetti sotto Politburo procede disciplinare
I magistrati collocati fuori ruolo per mandato elettorale è stato detto chiaramente è stato scritto è stato questo
Perché permette di fare qualche riflessione sulla sentenza precedente vostra
Adiacente e così gli ho detto che infondata perché
Premesso che gli incarichi ricoperti da un magistrato in questione
La sosta la sua appartenenza al partito
E l'attività politica tramite il partito non sarebbe coessenziale allo svolgimento del mandato elettorale ed è l'unica
Fase che sembra diciamo poter giustificare la totale copertura disciplinare di questo caso diverso
Ma l'ordinanza di rimessione
Affermando
Che il diritto di iscriversi e di partecipare all'attività politica non può essere
Escluso non può essere estinto il problema ce lo pone e domanda all'attenzione di codesta eccellentissima corte
D'ordinanza
Ma voglio essere breve perché mi ero segnato alcuni passi dell'ordinanza dalla memoria avversaria è inutile che che che rileggo posso dire che a pagina quattro a pagina cinque si fa riferimento all'articolo cinquantuno e si pone il problema del bilanciamento tra la indipendenza della magistratura e il diritto del cittadino magistrato a non essere escluso dalla vita politica del proprio
Paese
Ma l'avvocatura erariale dice gli argomenti sono sovrapponibili la Corte la sentenza precedente copre anche in questo caso però come il relatore ha fatto notare noi abbiamo sia un'ordinanza di rimessione abbiamo detto che non è affatto vero perché un conto è essere
Diciamo un magistrato che si occupa di consulenza al Parlamento o al governo capo di gabinetto quant'altro sia sotto il profilo tecnico odio magistrato che dice io voglio fare politica a tempo pieno
E situazione è diverso palesemente diverso siamo faccia a tempo pieno diritto di fare in modo che il partito a cui sono vicino possesso anche una lista civica a cui sono vicino sia un partito che possa essere da me politico cittadino politico
Magistrato in aspettativa possa essere influenzato re che può andare in barca
In Parlamento i fiori c'è un magistrato non posso parlare del partito no mi pare veramente un'immagine astratta vede scendere in concreto peraltro significherebbe anche dire che di magistrato si vuol fare carriera deve fare di nascosto
Il suo rapporto con i partiti è meglio che non lo faccia venire rimane indipendente ma poi ma per andare avanti nella vita politica ci vuole il consenso e il consenso come lo si ottiene se non ci si divide in parti e poi non ci si associa e poi non si fa tutto quel lavoro che conosciamo bene perché esperienza di queste cose
E quindi
Non è assolutamente sovrapponibile la sentenza vostra che riguardava una
Impegno tecnico del magistrato
E il Consiglio supremo è satura ha proprio
Messo in evidenza questa differenza pagina ciò di fatto è diversa
E allora per sintetizzare la domanda in fondo è anche proprio elementare anche banale
Ma se un giudice un magistrato si mette fuori ruolo per entrare in politica no lo fa a trecentosessanta gradi o deve fare come un migliorato
Il problema è questo
Non si può immaginare
Che
L'acqua esce salita del momento politico per la funzione del magistrato che scende in politica non debba essere presi in ostaggio ma al tempo stesso
Il depotenziamento che deriverebbe
Mi confonde cecità li ricevo deve votare quella persona ex magistrato a mani stasera vantava non serve a niente perché
A che serve sembra che vada in Parlamento soltanto per se stesso
è forse magistrato potrà esce un grande giurista una grande personalità riesce a creare un consenso politico solo per quello che dice in Parlamento
Senza fare attività politica
Però entra in politica la fa a trecentosessanta gradi oppure è preferibile che un trattamento in politica
A meno che non vuole andare a fare un po'di di riposo insomma
Peraltro il giudice che va in parlamento si levi schiera un gruppo politico e si sa che i gruppi politici sono la proiezione del partito nel Parlamento
E obbligata scrive c'è un gruppo politico che fa che dice no io ci riguardi questi dal gruppo misto ma
Allora
La risposta farci poco di dottrina anche nella migliore dottrina che recentemente
Si è occupata di questo di questo problema
Non è assimilabile
Il magistrato dieci buone aspettative per ragioni tecniche da quello che si pone in aspettativa per ragioni politica è evidente
La vostra sentenza non lo dice affatto non se ne occupa
Non si può far dire la vostra sentenza quello che non ha detto che non ha esaminato
E che peraltro l'ordinanza di rimessione mette in evidenza come problema da sottoporre a voi
Si dice
E questa è una battuta
Abbastanza interessante anche non hanno provocato le strategie
Che l'Unione europea mai detto all'Italia
Di stare un po'più attenti al problema del rientro del magistrato che è in politica nella magistratura
Attualmente il magistrato che cessa di svolge su mandato politico rientro in magistratura non nel distretto in cui prestava servizio ma in un altro distretto qualcuno
Diciamo
Del Sud convocato distretto di dalla Val d'Aosta non accettato si è dimesso dalla magistratura
Insomma vuol dire
Vuol dire che già il legislatore ha ritenuto che il rientrare in altro distretto non comporta alcuna conseguenza non c'è problema che possa diciamo far dubitare che quel magistrato tornati in servizio possa essere influenzato
Dai gruppi politici locali del distretto a cui apparteneva prima
Ma questo
Evidente sposta l'attenzione sulla sul tipo di rientro che fu compete al legislatore stabilire
Nella stessa memoria dall'Avvocatura di Stato nell'ultima pagina proprio dice che il rientro di un magistrato nelle funzioni giudiziarie al termine del mandato politico ed era meno partecipazione
Deve essere oggetto di norme più rigorose
Da parte del Parlamento perché così si dice a livello europeo
Ora è un problema molto forse può essere collaterali rispetto a tutto quello che è stato scritto detto io già mi avvio alla conclusione alunno può essere colpito soltanto per il tipo di rientro che ha deciso il legislatore perché siete legislatori si è deciso di far rientrare il magistrato non avvocature di Stato direttore generale officia quale altra opposto all'amministrazione i problemi non ci sarebbe posto immondi problema quello dell'apparenza
No
Anche la moglie dicesse il famoso principi certa la partenza è un qualcosa da tenere ma se non rientrasse in magistratura il problema non si porrebbe siccome il rally magistratura va stabilito il legislatore ha detto è sufficiente che tu dalla Sicilia vai nella Val d'Aosta in un altro distretto per evitare qualsiasi dubbio vidi a parte le posso ICI dubbio di urgenza
Probabilmente
O è incostituzionale questo tipo di rientro oppure è tale da rendere diciamo impossibile sul piano giuridico ammettere che il magistrato che vada operare nel distretto collocherà o lavora Anna prova a operare a Milano e che si possa il utilizzare la vostra sentenza estendendo anche al magistrato fuori dal ruolo organico
Queste sono poche cose che
Ho ritenuto di sottolineare abbiamo scritto tanto per
Per la verità diciamo i colleghi che hanno contribuito in particolare prosciolto ondivago l'Isabella hanno scritto tanto io non non voglio non voglio ripetere volevo solo segnalare queste cose
Chiedendo da un lato che se si supera il problema della estinzione precedenti CP dare
è dovrebbe dichiararsi l'incostituzionalità
Sta a voi stabilire come si può superare questi giorni mi dici peraltro l'occasione e diciamo e molto importante perché la Corte Costituzionale stabilisca
Qualcosa di chiaro sul problema del rientro per magistrati magistratura e se questo rientro fino a che punto influisce sull'attività
Durante il periodo politico è una occasione in cui un chiarimento da parte di codeste Cermis la corte sarebbe estremamente interessante mi auguro che sia conforme a quello che noi abbiamo richiesto poco con
Sostenendo quello che ha chiesto il Consiglio suprema magistratura grazie grazie a lei l'avvocato tondi Dell'Amura vuole aggiungere qualche cosa
Grazie a lei all'avvocato lo Stato grazie
Sì grazie signor presidente senza ovviamente ripetere quello che abbiamo scritto nell'atto internato nella memoria che è stato perfettamente ricordato nella relazione
Credo che qui un punto fondamentale sia quello di ragionare innanzitutto sulla per sul precedente che la sentenza duecentoventiquattro del due mila nove sul quale anche la dottrina si è molto esercitata di recente in passato
La sentenza si attaglia perfettamente alla fattispecie non solo per la identicità dei criteri e dei parametri costituzionali richiamati e ma anche e soprattutto perché sebbene si riferisca a una fattispecie diversa che è quella appunto del profilo tecnico e della compatibilità con l'esercizio di funzioni finanziarie quella seconda parte nella lettera h dell'articolo tre in questione in realtà delinea un assetto di interessi su questo si focalizzava la nostra difesa
A Dini ha un assetto di interessi che vale come principio generale applicabile ad ogni fattispecie
In realtà lotta di Como la quale bar valutata con la questione sollevata dalla sezione disciplinare del CSM e un'ottica
Che correttamente va individuata come ottica di sistema e di ordinamento e una lettura combinata di norme costituzionali che tre di essi e delineano un quadro di riferimento assolutamente coerente ragionevole compatibile con il sistema tenendo anche presente quello che sono le necessità peraltro confermate anche da una lettura evolutiva si tratti solamente all'articolo sei paragrafo uno della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Che specificamente fa riferimento a un tribunale imparziale indipendente rendono quindi questi concetti possiamo dire la cartina di tornasole gli elementi attraverso i quali valutare la compatibilità con il sistema dell'articolo tre comma uno lettera h del decreto legislativo in questione
E quindi in una lettura ordinamentali di questi principi risulta evidente che quello che viene tutelato insieme al diritto che sia ricordato inviolabile della previsto all'articolo cinquantuno e anche la compatibilità con altri principi e Belli cultura costituzionalmente garantiti
Proprio in quest'ottica di bilanciamento la cui ragionevolezza e assolutamente evidente in una ricostruzione di sistema e con comunque spetta al legislatore di lineare tant'è vero che correttamente la dottrina
Fa riferimento al limite esplicito che deriva nel in materia
Dalla proprio articolo novantotto terzo comma ma anche dalla sussistenza contemporanea di limiti impliciti
Che derivano da doveri inerenti alle funzioni all'imparzialità e all'indipendenza e ricordiamo che indipendenza e imparzialità
Anche nella lettura della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo non sono considerati sinonimi
Perché sono uno nell'ottica oggettiva della funzione giurisdizionale l'indipendenza e l'imparzialità invece il requisito soggettivo che attiene all'esercizio concreto delle funzioni
E sono quindi i due elementi a presidio dei quali la norma in questione viene dettata in una ragionevole
Di in un ragionevole bilanciamento di diversi interessi costituzionali l'esigenza come si dice non è solo quella di garantire l'indipendenza ma anche non soltanto essere indipendente ma anche apparire indipendente
E in quest'ottica la norma proprio sì si sofferma su sul delineare questo assetto di interessi e quindi la diversità diciamo fattuale non incide sulla o coerenza e organicità del sistema delineato perché quello esattamente coerente con la normativa costituzionale
E in effetti e proprio tutto il sistema che tra la norma
Di attuazione dell'articolo novantotto IP principi delineati dal da anche dalla normativa internazionale come poveri CPT l'articolo centoundici rendono assolutamente compatibile questo sistema peraltro come come anche già detto nella memoria
Sarebbe questa una violazione dell'articolo tre estrapolare da questo contesto che si preoccupa di garantire a de principi con altrettanto costituzionalmente rilevanti ricostruire una categoria di magistrati e quali invece questa iscrizione con la sistematica partecipazione che propone la sentenza duecentoventiquattro due mila nove pone sullo stesso piano una differenziazione solo in virtù del collocamento fuori ruolo svolto per un'altra funzione che non sia quella tecnica quindi insisto e richiamando i gli iscritti insisto perché la questione si è dichiarata infondata grazie grazie al dovrebbe sono
Si chiama in causa numero quattro
Ordinanza centocinquantanove del due mila diciassette ordinanza dodici luglio due mila diciassette consiglio