Coesione è competizione. Sfidare paure, solitudini e diseguaglianze per costruire il futuro

Non è come si chiama
Allora Lina uno strano
Va bene
Questi manuali così convivere
Viene
Allora se prendiamo posto possiamo iniziare i nostri intensi lavori che in realtà continuano dopo la settimana soft economie di cui abbiamo parlato in cui abbiamo parlato di moltissimi temi ma questo poi compito di Fabio tessere un filo diciamo fra la settimana da sua fuggono nomi e il seminario estivo di Symbola
Come alle sapete tutti beh peraltro in sala c'è molta gente che ha anche collaborato alla redazione di questo rapporto il tema che al centro dalla settimana soste code della semina Restivo di Symbola eh o un eh coesione è competizione apparentemente
Un può essere una una una anch'anti intuitivo col diciamo come come si trova invece non è assolutamente cercheremo di dimostrare perché ma partirei diciamo dalla da i saluti istituzionali e partendo dal dal Sindaco che soffrono
A vice Sindaco a dalla vicesindaco è di Castelli
Sì
Dalla vicesindaco di Castellani che
è qui
Salsa
Buon giorno un saluto di benvenuto a tutti voi dalla città di Treia
Un saluto al Presidente della Regione cioè di soli al vescovo monsignor Marconi al presidente di Confindustria pensa Dini e a tutte le autorità presenti alla Camera di Commercio di Macerata e alle università
Un saluto particolare un ringraziamento alla Fondazione Symbola ad Ermete Realacci a Fabio Renzi per questo ulteriore dimostrazioni di affetto per la nostra città questo il settimo anno che scenario di singola si svolge qui a Treia
è un onore per la città di Treia essere considerato un centro di ricezione voluta
Quindi ringrazio inoltre per l'affetto e l'attenzioni dimostrate anche verso tutte le aree interne di una regione uno profondamente colpite oltre che da una crisi decennale dagli effetti del terremoto
Siamo con voi in questa sfida per il futuro lanciata per questi territori da Symbola che da anni propone stimoli per il cambiamento all'insegna di coesione e competizione
La presenza di tante personalità del mondo della politica dell'economia dei saperi certamente contribuirà a definire le strategie per far sì che la ricostruzione diventi anche un momento di rigenerazione
Di generazione dell'Appennino dei boschi come risorsa delle nuove frontiere del turismo culturale e creativo ma anche delle nuove frontiere del costruire dentro il concetto di sostenibilità di sicurezza ed economia circolare
Oggi c'è assolutamente bisogno di pensare oltre alla ricostruzione che è indispensabile anche ad un uomo monello di sviluppo e di crescita
Parlando di ricostruzione questo tema deve essere affrontato anche come opportunità e cambio di scenario
Per questo abbiamo ascoltato i ascolteremo relatori capace di farci intravedere questo futuro insieme con l'inizio sita con tutto il sistema produttivo
Siamo pienamente consapevoli delle molteplici criticità presenti nelle diverse leggi che hanno affrontato il tema della ricostruzione
E qui vorrei sottolineare che nell'ultimo anno il sindaco Franco Capponi nel ruolo di coordinatore della commissione Anci Marche terremoto ha portato avanti buone proposte per superare le strozzature amministrative anche grazie suggerimenti di Symbola
Purtroppo non tutte le proposte sono state tradotte in atti infatti tutti i giorni rileviamo problemi che bloccano la via della ricostruzione
Fortunatamente c'è il tema di una nuova edilizia già in marcia dalla quale può venire una risposta importante al rilancio dell'economia interno alle sfide dell'inquinamento alla valorizzazione delle risorse delle ignobili Bosco delle nostre aree interne
Ed è la messa in sicurezza antisismica
Un'azione importante quella portata avanti dalla Regione Marche sugli investimenti per la banda larga
Un'azione che vuole raggiungere l'obiettivo di copertura di tutta la popolazione nel due mila venti è un buon obiettivo ma dobbiamo creare nuove reti anche sul versante amministrativo con l'offerta di servizi alla popolazione
Il coordinamento dell'offerta culturale che nella nostra provincia uno dei suoi punti di forza senza dimenticare il coordinamento della ricerca a servizio dei sistemi produttivi
Abbiamo bisogno di valorizzare la nostra manifattura di qualità che genera la maggior parte la nostra occupazione ma la dovremo fare in modo competitivo introducendo l'innovazione e la qualità necessarie a farci essere ancora una delle aree avanzate del made in Italy
Per concludere ritorno anche sul tema coesione che significò unione stare insieme
Se mancherà l'impegno e lo sforzo congiunto se mancheranno le risorse rischieremmo fortemente il declino della nostra bellissima realtà dove si vive veramente bene
Dobbiamo fare uno sforzo tutti insieme a livello politico amministrativo ma su tutti i livelli regionale territoriale del Parlamento
Per cogliere le opportunità che vengono soprattutto dalle risorse dell'Unione europea e produrre come dicevo innovazione attraverso le università e i nostri centri di ricerca solo così potremo intravedere quel futuro
Grazie a tutti e buona permanenza a Treia
Siamo noi che ringraziamo Treia il vicesindaco è di Castellani è chiaro che siamo sempre venuti volentieri qui in questa comunità di tanti amici e soci di simbolo che poi qui operano ci veniamo ancora più dovuto doverosamente volentieri perché tra lei e nell'area del cratere sappiamo bene come diceva il vicesindaco ma è stato oggetto anche dei nostri lavori che la sfida della ricostruzione non è solo un atto dovuto nei confronti delle popolazioni non l'occasione per l'Italia di dimostrare di saper fare l'Italia
Per euro la parola al vescovo di Macerata Nazareno Marconi che ha sempre seguito i lavori del seminario di simbolo portando sempre un contributo diciamo alla riflessione
Non rituale come si suol dire pur essendo
Allora un saluto a voi
La mia riflessione ormai come ogni anno si pone come una provocazione
Quella che potremmo dire una proposta da parte di un pensiero laterale rispetto al mainstream
Da parte di chi prova ad essere se non sopra almeno da una parte rispetto alle parti una libertà che come Chiesa ci possiamo permettere
La lettura del tempo in cui chiediamo ed in cui il tema di quest'anno si inserisce vorrei enunciarla così la fine ormai conclamata delle ideologie
Rischia di trasformarsi anche infine delle idee
E ad un mondo dopo la fine delle idee non resta che la guida delle emozioni e il prevalere dell'impressione sull'analisi
è una realtà dentro la quale ci stiamo
L'undicesima Tesi su Feuerbach di Marx recitava
I filosofi hanno finora soltanto interpretato il mondo in diversi modi ora si tratta di trasformarlo questa è la radice dell'ideologia
Fermare la lettura del reale semplificarla
E da questa base iniziare una prassi che trasformi la realtà
Può essere una cosa buona
Ma se questo fermare la lettura del reale
Si blocca per secoli
Non è ancora stiamo al socialismo e al liberismo
No
C'è il rischio di arrivare alla fine dell'ideologia e poi alla fine delle idee alla fine della comprensione del reale
Oggi è il tempo di far ripartire la lettura del reale umano con tutta la sua complessità in cerca di nuove sintesi
Far ripartire la lettura mi prendo la responsabilità di quello che dico
Non significa articolare una nuova narrazione
Non basta narrare
A partire da un reale sommariamente intuito per la fretta di arrivare ad una proposta di cambiamento
Dobbiamo tornare
Lasciatemelo dire con una formula del mio filosofo preferito che si chiama San Tommaso d'Aquino
A quella a dei quasi Orhei ex intelletto etrusco
Secondo la quale la conoscenza richiede un processo graduale di perenne e pazienti avvicinamento tra la realtà e la rappresentazione concettuale che elabori amo per comprenderla
Non si può interrompere la lettura non si può interrompere lo sforzo di interpretazione
Se la politica e l'economia non recuperano l'umiltà di questo processo paziente di conoscenza della complessità del reale soprattutto del reale umano
Continueremo a illuderci e a illudere
Bisogna leggere le persone come sono non come le vorremmo
Il popolo come non come lo sogneremmo e non basta a condannarlo
Bisogna capirlo
Sfidare Paure solitudini e diseguaglianze per costruire il futuro significa porre le basi per una rinnovata coesione sociale
Però questa rinnovata coesione sociale
Prima di progettarla in vitro
Consiglierei di vederla con attenzione i valorizzarla dove c'è
Secondo me bisogna partire dal reale
Per esempio dalle realtà rischi gli enti ed anche da quelle innovative di coesione sociale ci sono la nostra realtà del terremoto ha mostrato tante strutture che hanno resistito
Di coesione sociale e anche nuove invenzioni di coesione sociale che stanno partendo
Dobbiamo imparare dalle cose per ripensare e riprogrammare
Lo so che sembra più un piano quinquennale che una proposta di lavoro però credo che bisogna anche avere il coraggio di guardare sui tempi lunghi altrimenti rischiamo di fare operazioni in vitro che sapete
Anche la fecondazione in vitro sarà pure efficace ma non dal gusto come quella naturale per cui
Grazie al Nazareno Marconi come si è visto
Ha dato ha apportato potuto molto di merito voglio dire una sola cosa su cui dovrà essere tranquillo che il metodo che lui propone esattamente quello che noi siamo nel senso come si vedrà poi nel rapporto come sanno anche tanti amici presenti noi
Sei affianca Moncalvo che essa di cosa si parla noi partiamo sempre dall'esistente se vogliamo una delle chiavi che usiamo è quella della chiusa delle Città invisibili di Calvino
Capire cosa non è inferno e da lì spazio dagli tempo quindi partire dalle imprese da territori che ce la fanno per provare a ragionare sul futuro non in vitro diciamo con più gusto diciamo ecco allorché racconta questa metafora ecclesiastica dice
Ringrazio dunque del contributo dare la parola ora Gianluca per Salini che il presidente di Confindustria Macerata ma anche come Giacometti saline come presidente Confindustria Macerata un partner storico e forte vede del nostro lavoro qui non solo qui Gianluca
Buongiorno a tutti
Porti saluti di tutti gli imprenditori del nostro territorio
Ringrazio le autorità civili e militari presenti a questa manifestazione non elenco tutte perché siete veramente tante
In ultimo non con l'importanza ringrazia saluto il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci il segretario generale
In questo caso Fabio Renzi che si sono prodigati per organizzare questo importante evento
Nel cuore delle Marche qui a trenta grazie anche al contributo dell'amministrazione comunale che si è prodigata in tanti anni che in particolare anche del cittadino
Franco Capponi che con umiltà e intraprendenza ha saputo cogliere questa grande opportunità
Per noi concittadini perché anch'io sono di Treia ma per il tutto il territorio provinciale regionale che nazionale
Io ringrazio per me particolarmente Realacci che da bene sette anni
Ha portato qui il seminario estivo Symbola e anche diciamo la manifestazione soft i contorni perché in questi sette anni abbiamo vissuto un percorso un percorso che mi ricordo al nascere sette anni fa si parlava di come valorizzare questo territorio il territorio dei dell'Appennino fatto di tante eccellenze di arte di cultura di manifattura
Di storia e poterlo mettere a sistema per poterlo valorizzati
In un momento di grande trasformazione era in atto una crisi forti una crisi strutturata dove non riuscivamo a vedere la luce
Non vedevamo la luce in fondo a questo tunnel però ci siamo arrivati
Ma passando lungo queste traiettorie in questi sette anni abbiamo vissuto anche il crack del credito in Italia
Banca Marche
Ha generato grandi ferite
Nel nostro territorio grandissimi sia per l'accesso al credito ma anche per i risparmi che noi avevamo generato in tanti facendo tanti sacrifici che andando lì a dare a questo istituto
Purtroppo ha creato veramente un grande dissesto
è passato qualche tempo è arrivato anche il sisma il terremoto in questi sette anni abbiamo vissuto veramente un percorso pieno di insidie
Oggi ci ritroviamo a inaugurare questo seminario coesione competizioni e veramente faccio i complimenti agli organizzatori perché hanno trovato proprio un tema che cita il significato di quello che stiamo parlando
Perché tutti noi dobbiamo essere coesi
Mi auguro come è stato fatto questi giorni Symbola ci deve aiutare ad avere un una visione una visione e una responsabilità perché per uscire da questa impasse
Che in particolare le Marche stanno vivendo poi vedremo i rapporti e gli autorevoli colleghi abbiamo bisogno che ognuno di noi faccia la sua parte
In maniera decisa in maniera coordinata e omogenea senza aspettare nessuno che ci possa risolvere le problematiche
Ognuno deve mettere
Deve comporre con la sua piccola tessera l'unione di intenti
E per far questo noi dobbiamo fare il salto culturale
è di questo che abbiamo bisogno e mi fa veramente piacere che qui a Treia abbiamo riunito le forze economiche io rappresento Confindustria ma anche le forze politiche ma anche le forze e formative
Queste tre in particolare devono generare valore aggiunto perché se di salto culturale dobbiamo parlare
Dobbiamo essere capaci di farlo
Io faccio l'industriale non faccio di mestiere
Il presidente di Confindustria Macerata
Noi siamo passati la mia azienda
A quarantuno anni di storia però fino a qualche anno fa si producevano prodotti si produceva manifattura produciamo mobili si faceva il mobiletto
Oggi non si produce più il mobile si producono Progetti
E per fare progetti ci vogliono le menti ci vuole la cultura non si vende più solo con le braccia
Si fanno prodotti ma devono essere progettati in quindici vuole che noi ci sforziamo come imprenditori a portare cultura dentro le nostre imprese e questo diventa fondamentale
Per fare questo istituti formativi che possono essere gli istituti superiori lei non esita devoluto correre insieme a noi
A intercettare elementi che insieme a noi devono far fare il salto di qualità quindi un grande aiuto c'era ora dare lente formativo e noi abbiamo una fortuna come si diceva poc'anzi che abbiamo quattro università
E li stavano nelle Marche che ci possono dare una grossa forza indirizzando e formando le persone
E i nodi uomini che faranno parte della nostra squadra ma sarà fondamentale che anche noi come imprenditori diventiamo attrattivi noi dobbiamo generare valore e dobbiamo avere delle regole oggi si sta camminando nelle in una strada ferrata come la definiscono non si può più navigare a vista oggi non si può vivere l'impresa pensando che se ci viene un controllo fiscale chiude tutto
Perché se no non siamo attrattivi per le persone capaci quindi vogliamo vivere nella legalità e nelle regole in un momento dove la guerra dei dazi ahimè è partita da qualche tempo
Ci deve far sentire sempre più in un momento di forte trasformazione e noi come dice il seminario Symbola dobbiamo essere competitivi
Poiché io voglio dire questo per concludere la politica ci deve accompagnare in tutto ciò e avrà un ruolo importante per potere essere capaci di affrontare futuri
E come a volte dico per reagire bisogna agire
Per concludere faccio faccio sensorio di una giù di una citazione
Di un nostro importante
E eccellenti
Conterraneo in questo momento
Noi per per re guardare il futuro dobbiamo costruire un ponte un ponte che ci accompagna poi se si sale da destra o da sinistra non ci importa importante che questo ponte sia percorribile l'ha detto il nostro vescovo Nazareno Marconi grazie
Grazie a Gianluca tante suggestioni una fondamentale credo comune a tutti quelli che sono in questa sala un invito la responsabilità nulla delle cose che noi possiamo fare prescinde da una responsabilità singolare e comune diciamo nella nelle nelle metterle in campo
Per l'ultimo saluto invito il presidente della Regione Ceriscioli peraltro presenta ragiona partecipato anche ad altri momenti di questa settimana di lavoro qui al del al festiva della soft economy presidente Lucca
Bene buongiorno a tutti
Sì la partecipazione nei giorni scorsi è stato estremamente utile perché di fatto ha costituito la scaletta dell'intervento in audizione proprio ieri alla Camera dei deputati
è in discussione l'importante strumento normativo quello che vuole
Semplificare strumenti che sono a disposizione del territorio per reagire alla questa fase sommaria ricostruzione devo dire che durante l'audizione dell'altro messaggio del sindaco di Treviglio di ricordava un punto molto importante quello delle difformità mi incoraggiava per per l'incontro
Se il tema è quello della concretezza cioè della capacità di guardare la realtà
è stato proprio lo strumento di averti come nei confronti dei parlamentari che hanno una responsabilità secondo me è enorme
Perché non credo che potremo a ripetizione continuare a cambiare gli strumenti normativi anche questa una forma di difficoltà io immagino questo è un passaggio molto importante le scelte che verranno fatte aiuteranno questo territorio a risollevarsi
Fatto l'esempio banalissimo che ho portato qua e ho riportato l'amministrazione ha buona palestra
Di pensiero
Le opere pubbliche realizzate con le normative dell'emergenza sono partite centinaia di messa in sicurezza la metà dei cantieri Anas già avviati tutte le aree della di urbanizzazione che usavano questo strumento
Quasi completate se non completati
Rispetta un quadro di opere pubbliche con strumenti più che ordinari
Che invece sono sostanzialmente al palo
E la stessa fotografia vale per tutte e quattro le regioni che utilizzano gli stessi strumenti in dimensioni molto diverso e non è la nostra dimensione molto ampia altri dovrebbe essere più stretta ma anche la dimensione più stretta sulle opere pubbliche
Con le leggi ordinarie sia al palo non sano esercizio di realtà vogliamo dare una risposta a questo territorio vogliamo fare in modo che le risorse che abbiamo possono trasformarsi in occasione di crescita e di sviluppo di rilancio c'è una scelta da fare
Semplificare quelle norme
Non le si vuole semplificare e andremo avanti con i tempi stanno rendendo molto difficile idea stessa quello spirito che vogliamo ricostruire nel nostro territorio
Grande responsabilità esattamente l'opposto di quella sensazione che oggi si trasmette con l'idea che uno possa sempre scaricare su qualcun altro la propria responsabilità
E che spero che anche qui è anche vero che l'intervento del vescovo che illumini in qualche maniera gli spiriti dovrà prendere quelle decisioni improntata a questo San lo sguardo sulla realtà non approcci teologico
Perché sappiamo benissimo che non è che il col complicarsi delle leggi diminuiscono le corruttele e via dicendo gli esempi ce l'abbiamo anzi forse nella semplificazione si può guardare anche meno e più chiara quello che accade
Ne utilizziamo due piattaforme nel sisma piattaforma in quel modo sua molto bello di lavorare assieme non si crea informati che oggi ci ha portato via dei personal computer ci ha messo in Rete si offre questi strumenti straordinari come sono appunto le piattaforme la piattaforma dell'emergenza si chiama coesione proprio il nome che si è voluto dare coeso in quei giorni al modo di lavorare e dello spirito che ci deve essere per ripartire l'altra sisma propina un nome un po'più frizzantino quello della ricostruzione
Spinge una modalità di lavoro condiviso che lo strumento attraverso il quale possiamo vedere verificare ogni giorno lo stato d'avanzamento di quello che succede quindi intervenire positivamente all'interno sistema noi crediamo che la coesione
Sì allora fondante sul quale andare a costruire le cose che facciamo ogni volta al lavoro
Presso un lavoro di promozione gli oggetti concreti ma anche di ricostruzione di quel tessuto che tenga assieme alle persone
Perché i momenti difficili edificio affrontarli ognuno per per conto proprio Serra proprio questo humus che tenga insieme che faccia si faccia parte fase sentire parte di un unico processo coinvolti è in grado di affrontare sfide più importanti anche sul piano strategico abbiamo scelto questa via
Quella di fare in modo che tutte le idee i soggetti attivi nel nostro territorio portatori di un pensiero strategico trovassero la modalità luogo per condividere scelte evincere sfide più importanti
Symbola ha creduto nel valore della cultura anche sotto il profilo economico quando il vento soffiava in altre direzioni quasi trasmette l'idea che fosse un passatempo per pochi intellettuali non cogliendo valore profondo che ha per l'impresa diceva prima molto bene Presidente di Confindustria per la vita delle persone per la qualità del nostro territorio e anche in termini di forti riflessi economici
Dall'esperienza culturale devo tratto i maggiori vantaggi ho risposto in questo momento difficile nella rete riportare turismo le marche che trova proprio nella cultura il veicolo
Quindi simbolo rappresenta la capacità di avere un pensiero lungo che forte della suo radicamento con elementi reali riesce a superare i momenti e le modelle speriamo che oggi il momento mondo delle paura del del del pessimismo della rottura sociale possa invece riattivata se un pensiero più lungo
Visto che tutti finiscono con una citazione ne faccio uno anch'io scomoderò visto un certo è che da affrontato momento direi piuttosto complessa come è stata la guerra mondiale
Dove dice quando dice che un successo
Una cosa che non dura un fallimento non è un punto finale ma il coraggio di continuare sul quale si può costruire il futuro quindi nel coraggio di continuare della coesione le possiamo continuare a sperare costruire grandi cose
Grazie al presidente ragione voi Churchill diciamo aveva anche una tempra che c'è utile in alcuni momenti di Stefano per affrontare i Marosi Dore la parola Fabio Renzi che tesse il filo tra la settimana della soft economy e il seminario
Buongiorno
Le nuove geografie della produzione di valore in Italia che emergono dalla terza edizione del rapporto coesione competizione confermano che le imprese in grado di coniugare innovazione e responsabilità sociale vedo Momentary loro fatturato assumono ed esportano più delle altre
Spesso protagonista della green economy capace di primeggiare nell'economia circolare
Di reinterpretare con creatività e sensibilità contemporanee il patrimonio di saperi e produzioni tradizionali hanno in comune l'attenzione verso i lavoratori e le loro famiglie
Come dimostrano molte esperienze di quel farà aziendale e di valorizzazione del capitale umano
La cura delle relazioni con i collaboratori con i fornitori una maturata consapevolezza nei confronti dell'ambiente
Il successo di queste imprese conferma che un'economia sostenibile e responsabile nei confronti della società e del futuro
Offre all'Italia uno scenario favorevole grazie anche alla sua antica vocazione a produrre valore bellezza a partire dai territori e dalle comunità
L'affermarsi di orientamenti etici e culturali più scioperi e attente gli impatti sociali ambientali da parte dei consumatori che condizionano e cambiano gli stili di vita e quindi la domanda di beni e servizi
Richiede da parte delle imprese trasparenza e tracciabilità sul perché il dove e il come dei processi produttivi
Per questo laddove l'economia mainstream vedeva coesione competizione con una coppia oppositiva per noi oggi possibile proporre una identificazione oltre e di più di una semplice congiunzione
Le nuove geografie della produzione di valore al nostro Paese Ching dicano che quando l'Italia fa l'Italia producendo beni e servizi ad alto valore d'uso ed estetico simbolico possiamo tornare a generare bellezze e ricchezze che produrre beni e ricchezza
è la prima condizione perché anche la sua distribuzione sia più equa
Come ci insegna quell'economia civile alla quale oggi si torna a guardare
Che affonda le sue radici più profonde nell'esperienze nella storia del nostro Paese anche recenti
Come dimostra l'avventura di Olivetti di cui quest'anno ricorrono centodieci anni dalla fondazione dell'azienda il recentissimo riconoscimento di crea come cinquantaquattresimo sito Unesco italiano patrimonio dell'umanità
Sta proprio a testimoniare l'attualità dell'esperienza di Adriano Olivetti della sua o visione umanistica del lavoro e dell'economia
Ma paure solitudini non sono solo figli delle diseguaglianze ma anche dell'evaporazione di storici riferimenti sociali politici e culturali che ci fanno sentire minacciati insicuri ne parlavo ora il vescovo
Combattere le diseguaglianze è necessario ma non è sufficiente a evitare che persone territori si sentano spinti ha margini della società
C'è bisogno di una passione condivisa di una missione in grado di risvegliare l'orgoglio il protagonismo delle comunità capaci di unificare il Paese e di renderlo più sicure consapevole della sua identità e delle sue opportunità
Il noto aforisma di Karl Kraus l'origine è la meta
Può ben rappresentare la missione in Italia che ha l'ambizione di essere uno dei protagonisti di questa nuova economia
Che dalle sue radici più profonde connotativo essa attinge l'energia necessaria per affrontare il futuro come quelle ad esempio rappresentati dei cinque mila cinquecentottantacinque piccoli comuni sotto i cinque mila abitanti
Quasi sessanta per cento il totale dei comuni italiani dovere sino a undici milioni di persone ma che hanno un'anagrafe virtuale ben più estesa perché frequentai anche da non residenti per motivi affettivi di origine familiare obiettivi o turistici
Ben duecentosettanta dei duecentonovantatré prodotti a denominazione di origine e ben settantanove per cento dei vini che esportiamo hanno a che vedere con i piccoli comuni dove si produce anche una quota di significativa di quella manifattura che rappresenta il made in Italy nel mondo pettinati in questa sala molto rappresentata per questo uno degli appuntamenti più importanti le feste o della sotto soft economy
è stato dedicato a fare il punto sulla legge Realacci a favore dei piccoli Comuni approvata nel settembre due mila diciassette
Chiamati ad essere protagonisti dell'innovazione sociale e territoriale
Dal recupero dei centri storici e lo sviluppo della banda ultralarga per l'informatizzazione e la progressiva digitalizzazione d'attività didattiche amministrative dalla commercializzazione e valorizzazione prodotti agroalimentari locali all'istituzione di centri multifunzionali
Per fornire servizi ambientali energetici sociali scolastici e postale
Fino alla mobilità che assicura il collegamento con le scuole la legge individua obiettivi strumenti e risorse per incentivare e favorire la residenza nei piccoli comuni
Basti solo pensare al ruolo che questi possano avere nell'avviare un progetto per i boschi italiani che con i loro quasi dodici milioni di ettari pari a quasi il quaranta per cento del territorio nazionale rappresentano la più grande infrastruttura verde del Paese
E infatti in un atto importante sessione nostri lavori di questi giorni ci siamo confrontati su come valorizzare i servizi ecosistemi citi le formule e le foreste ci forniscono
Presidi fondamentali per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico la prevenzione degli incendi e del dissesto idrogeologico
E allo stesso tempo dare vita nove filiere produttive
Qui c'è un ampio margine di produzione e diffusione di ricchezza
Visto che siamo il secondo Paese in Europa dopo l'Inghilterra per importazione di prodotti legnosi con il quaranta per cento voterò di territorio coperto dalle foreste
Pur essendo tra i leader mondiali nell'esportazione di prodotti finiti nel comparto del legno arredo
E se consideriamo l'incremento del settore delle costruzioni di legno
Più sette virgola sette per cento dal due mila dieci al due mila quattordici e il ruolo che questo può assumere nella ricostruzione post sisma dell'Appennino centrale
Anche per questo abbiamo deciso di presentare qui a Treia in anteprima l'Atlante che abbiamo dedicato al più importante sistema montuoso mediterraneo
Vero palinsesto di tutte le fasi da civilizzazione occidentale
Per la prima volta viene proposto dell'Appennino una lettura non frammentaria ma unitaria e complessiva per farne emergere finalmente l'importanza la rilevanza e la centralità nelle geografie Finzi che storiche economiche e culturali del Paese
Proprio qui in questi territori che sono il cuore dell'Appennino si gioca la sfida di una ricostruzione
Problematica ed impegnativa alla quale abbiamo voluto dedicare la giornata di apertura del nostro festival chiamando imprenditori forze sociali università istituzioni comunità locali
Presidente la Regione ci ha partecipato a confrontarsi sul patto per la ricostruzione e lo sviluppo promosso dalla Giunta regionale delle Marche e sui nuovi sentieri di sviluppo per l'Appennino marchigiano proposte da Consiglio regionale delle Marche
Due importanti contributi a quel progetto di rigenerazione territoriale che povere nel patrimonio storico culturale paesaggistico ed architettonico un importante assi infrastrutturale
E che può veder nascere in questi territori il più grande distretto europeo di restauro e messa in sicurezza dei beni culturali vista l'estensione territoriale il numero dei beni da recuperare e le risorse che saranno investite
Come la quota statale dell'otto per mille frutto di un emendamento di Ermete Dmt Realacci
Destinata quota statale dell'otto per mille destinata ai beni culturali che per dieci anni sarà devoluta all'area colpita dal sisma del due mila sedici
Un distretto che può essere l'inveramento anche persino letterale dell'articolo nove la nostra Costituzione quello che Ciampi riteneva il più originale
Laddove recita che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della nazione
Sta a noi
Alle nostre volontà e capacità trasformare le intuizioni le suggestioni da esperienze ascoltate conosciute ed apprezzate in questi giorni in visioni concrete in un progetto fu di futuro capace di sfidare paura e solitudine e diseguaglianze
Grazie a Fabio che ha ottimamente
Atteso questo filo che adesso arriviamo al cuore della nostra riflessione con con con Giuseppe Tripoli voi sapete nulla lavoro intensissimo nel corso questi ha
L'Unioncamere cercando di dare una lettura al Paese guardando nel i numeri ma guarda avrà anche le storie la materialità i casi concreti
Se camper cavarcela con una battuta cercando di capire perché vuole il calabrone c'è questa metafora che quel Bobo in realtà però questa metafora
Inizialmente prodotta da Cal Bright poi presa da Becattini ed altri anche cioè perché questo Paese che spesso viene letto solo con occhi distanti con gli occhi dell'agenzia di rating e con gli occhi di chi non è in grado di leggere la qualità di questi territori invece continua a produrre ricchezza e ha una sua missione da svolge bene il mondo Fabio giustamente faceva richiamo alla storia di Olivetti che ha quel tipo di lettura che però precedente anche ad Olivetti è un tipo di economia che noi pensiamo sia forte e che analizziamo in questo rapporto Giuseppe
Per me
Grazie al mette buon giorno a tutti o come al solito mi avvarrò come al solito nel senso che anche l'anno scorso usato le slide sa per essere più sintetico nel raccontare riepilogare i termini del rapporto che con me
Possiede una cosa impariamo le Sly tenore stando qui
Che come voi potete vedere scorrendo il rapporto e ricco di temi ricco di spunti questa è la terza edizione lo dico per chi non lo ricordasse e il me l'ha messa a fuoco del rapporto come diceva Ermete
E su un più una serie di una su una visione che passa attraverso analisi attraverso dei riscontri
Non è a fuoco la la slide popolazione sopra a mettere a fuoco estraete c'erano sono tutte in che in cartellina ci sto ci sono intatte le
Prova a far scorrere
Non si vede questa
Ok allocco Dursley mosse la prima non a fuoco vediamo
Diceva allora
Il dicevo il rapporto prova a mettere a fuoco attraverso una serie di analisi
Una serie di verifiche e riscontri numerici anche attraverso una serie di racconti molto interessante molto ricchi
è un'idea dell'economia di cui e parte fondamentale parte essenziale la dimensione sociale
Cioè di un'idea della vita economica che vide nel vissuto della vita sociale che non vive nell'astrazione della vita sociale quindi vive del calore della vita sociale delle relazioni dei rapporti che fanno la vita sociale
Diciamo che dietro c'è anche un'idea di impresa che diciamo adesso non non volesse paradossale di un'impresa che non è non consiste fare impresa nel gestire un algoritmo ecco non è gestire un algoritmo
Ma il vivere una realtà il mezzo in un contesto dentro un contesto i rapporti di relazioni con un continuo travaso di esperienze di influenze delle une rispetto alle altre degli ambiti delle dimensioni economiche dentro le dimensioni civili da due dimensioni sociali dentro le dimensioni culturali
Con una reciproca fertilizzazione
E questo diciamo che anche un un un aspetto molto caratteristico della storia dello sviluppo italiano di questi decenni
Una stima della storia del presente dello sviluppo italiano in fondo in Italia il le capacità economiche si sono sviluppate basandosi poggiando sì su un forte tessuto sociale questo è quello che fa lo specifico
Della crescite italiano almeno il Carla caratteristi e che la dice che distingue questo modello di sviluppo da altri modelli di sviluppo
E da questo punto di vista io vi consiglio la i racconti che ci sono alla fine del libro sono venti racconti venti storia del dir aziendali venti storie di progetti venditori di iniziative
Venti storie di responsabilità che si attivano sono molto interessanti perché sono la come sempre i fatti sono più eloquenti delle parole raccontano vividamente che cosa vuol dire fare queste cose nel rapporto si descrive in in tanti aspetti anche come organizzata come si organi come si auto organizzano dimensione economica Cavallo detto qui tra profit e non profit quella dimensione Chiampo
Diciamo una una portata sociale dentro l'agire economico però non ci soffermiamo oggi su quello che qui vedete al centro tra le tante realtà che qui vengono chiamate le imprese sociali le cooperative le non profit eccetera eccetera
Che sono le imprese così coesive cosa sono le imprese coesiva
Ecco scusate pacco le imprese coesive
Sono non è un'entità particolare di intese sono delle imprese nelle quali che che adottano strategie comportamenti in cui il il potenziamento delle relazioni con i lavoratori col contesto con le istituzioni locali con le altre imprese coi clienti
Diventano e acquista una dimensione uno spessore più forte che per altre diciamo che urla la qualità e la densità delle relazioni che queste imprese vivono con questi contesti esterni
Che realtà etniche identificano quello che l'abbiamo chiamato imprese corrosive
Qui nella slide di sono indicate otto ambiti che noi abbiamo esplorato messo a fuoco per individuare diciamo i possibili ambiti con cui in cui queste relazioni da parte delle imprese possono essere più calde più vissute sono l'ambito del rapporto con i lavoratori con le altre imprese cioè per esempio quanta un rapporto che lavora in quanto investe in formazione con i lavoratori quanto li coinvolge nei progetti dell'impresa quanto li coinvolge i nel nell'attenzione al benessere aziendale per esempio la cura delle persone
Quanti con le imprese quanti rapporti non congiunturali non contingenti ma strategici ai con le imprese che tipo di relazioni costruisci con le banche non sul breve periodo
Hai una di partecipi attivamente a una ditta associati alla vita associativa non appena si è iscritto a qualche associazione ma fai parte effettivamente come attore
Della contesto sociale nel quale vivi hai un rapporto con le istituzioni locali che tipo è un rapporto consolidato che a mente che si propone Obiettivi di sviluppo locale
I rapporti con il terzo settore è un rapporto col volontariato col non profit con ciò che non è esattamente strettamente di rigore economico i rapporti con la scuola con la ricerca e poi in in termini per esempio di coinvolgimento nei progetti di alternanza scuola va solo degli indici di coinvolgimento nel nel nei progetti di ricerca nella nella nell'open Innovation e così via l'abbiamo fatto quest'indagine
Per verificare come possiamo identificare quante prese di questo tipo che abbiamo chiamato coesive quindi per corpo e così dire singolare sdoganato un neologismo ma è un neologismo che indica questo fenomeno allora abbiamo indagato le imprese manifatturiere
Tra cinque e quattrocentonovantanove dipendenti cosa vuol dire che sono le piccole ci sono le medie un po'di più delle medie perché le medie normalmente voi sapete
Vengono identificate col parando l'occupazione ha duecentocinquanta dipendenti almeno secondo i canoni europei quindi siamo quasi a cinquecento ottocentonovantanove e un pezzo del settore delle micro colpetto settore delle micro in cui ci sono già dei dipendenti da cinque in su
E questo è Paul il campo che non abbia indagato gli ha fatto mille trecento interviste mille trecento in da un'indagine su mille trecento soggetti rappresentativi di cinquantasette mila circa imprese manifatturiere del settore
Questi sono gli indici che di citavo poc'anzi su cui l'abbiam indica l'abbiamo interpellati ovviamente sia gli ambiti che citavo poc'anzi che le speaker gli indicatori in ciascun ambito
Non sono esaustivi sono due certamente importanti sono però una spia un come come la spia nel cruscotto della benzina cioè chi indicano se in quell'ambito
E quell'ambito può essere anche una spia peraltro e in quell'ambito l'impresa vive una relazione più densa più spessa qualitativamente più elevata rispetto a quello che altrimenti altre imprese dicono
Allora vediamo un po'che cosa vien fuori
Vien fuori che quasi un terzo delle imprese per essere esatti trentadue e quattro per cento delle imprese possiamo definirla in questo modo coesive nel nostro nell'ambito l'universo delle imprese manifatturiere tra cinque cinquecento dipendenti
Come potete vedere scorrendo guardando le istogramma una parte arancione lei medie imprese sono addirittura il sessanta per cento del campione ad essere a considerarsi ad essere considerate coesive le ventisei e sette sono le le aziende più piccole quelle fino a cinquanta dipendenti
Alle date significativo un terzo delle imprese vivono questa densità di rapporti nella vita sociale civile e culturale di cui sono parte molto molto significativa
Tra l'altro abbiamo notato che interpellate le imprese dicono che per loro la prima preoccupazione esser coinvolti nella vita dei lavoratori di gran lungo la più importante rete sono quasi ottanta per cento
Le imprese che si dicono in interessati attenti ai problemi coinvolti coinvolta attivamente con iniziative non appena astrattamente di coinvolgimento dei loro collaboratori dei loro dipendenti eccetera
Vedete la la gradualità anche con cui poi si declina verso un interesse che a me ha colpito ma che segnala tutti in cui il tema dei clienti della Community dei consumatori è un pochino sfumato nell'attenzione delle imprese di tutte le imprese un po'lo vedremo poi andando più avanti
Sì
Allora rapporto a imprese e compete coesione e competizioni allora la domanda che ci facciamo è esattamente questa come possiamo possiamo Mould misurare e misurabile se c'è un apporto della coesione alla competitività delle aziende
I fattori che fanno vivente la la competitività di un'agenda son quelli che vede cittadini che sono quelli tra perché tutti conosciamo inutile che gli elenchi di trovatelli dall'alta produttività in primis per esempio
Però il tema in sella coesi vita cioè questa caratteristica che ho detto che risiede della qualità innate insita dei rapporti con l'impresa dire col suo contesto può essere considerato un fattore facilitando la competitività però siamo andati a vedere su tre parametri
Primo parametro la crescita del fatturato tra il due mila diciassette due mila diciotto e il De diciotto come potete vedere le imprese che definiamo coesive dichiarano tra di loro
Che c'è una crescita di fatturato del cinquantatré per cento rispetto a quelle non coesive che al trentasei per cento
Vedete che questo dato e soprattutto significativo per le aziende più piccole questa differenza
Cioè per le imprese più piccole a bere un atteggiamento coesivo riporta come nei conti aziendali un plus un più di fatturato più significativo rispetto alle imprese piccole non coesive
L'occupazione
Cinquanta per cento delle imprese coesive dichiarò di aver assunto nel biennio due mila diciassette due mila diciotto contro il ventotto per cento delle non coesive anche qui vedete il differenziale tra le piccole molto nitido quarantasette per cento delle piccole dichiara
Di aver fatto crescere l'occupazione in questo biennio le medie vedete hanno una un andamento un po'particolare le due
Le i due stili e due le due barre
Delle riprese coesive delle imprese non coesive quasi si equivalgono in certi fattori vuol dire che c'è ovviamente una un mercato che tira per tutte in cui loro si sono ben insediate molto ben insediate e in cui sfuma la caratteristica della cui si vita
Anche se poi sarà ne torneremo qui su questo punto
E infine l'export
Quarantacinque per cento delle imprese coesive dichiarano di aver visto crescere il loro ex porto
E qui vedete che invece le piccole aziende le aziende fino ai cinquantanove dipendenti in mostrano anche lì tra coesive non coesive non differenziale così nitido così come pure potete vedere che l'export è stato effettivamente trainante per le medie aziende e nelle aziende lo vedremo in tanti passaggi anche successivi sono effettivamente il punto che traina molti dei fenomeni innovativi
E questo aspetto
Lo potrei sintetizzare dicendo così che ovviamente per essere competitivi tu di avere usando oltre la terminologia della formazione delle competenze di base senza le competenze di base sulla produttività il presidio del mercato redistribuzione una finanza solida un'organizzazione aziendale non sei competitivo però però però la competitività coesi vita questa caratteristica che abbiamo definito possiamo definire una soft skill una soft skill abilitante facili tante la competitività delle imprese questo secondo me e il dato caratteristico non la coesi vita non è sufficiente se tu non fai azienda bene
Poi sugli altri aspetti arrenderti competitivo matti aiutati facilita il fare azienda bene anche sugli altri aspetti questo mi sembra un po'il Messaggio conclusivo di questa prima di questa prima parte
Siamo andati a vedere anche cosa è successo nel tempo due anni fa ne ho presentato una un'indagine che però si soffermano solo sulle medie imprese né di aziende industriali quindi purtroppo il paragone lo possiamo fare solo per quell'ambito però
Come potete vedere tra il due mila e diciotto il due mila sedici gara precedente indagine lei prese coesive di dimensione media sono cresciute
Dalla cinquantasei per cento del due mila sedici Aldo
Sessanta per cento che l'avete visto poc'anzi del due mila e diciotto così come all'interno tra le imprese medie coesive è cresciuto il numero di quelle che dichiarano di aver visto crescere il fatturato e di quelle che hanno incrementato l'esposto
Diciamo che è un fenomeno che ha quindi un andare un trend diciamo c'è un trend anche perché come dicevo le medie aziende spesso tracciano la strada per le altre tirano trascinano gli individuano percorsi che vengono poi spianate alle loro e rese più facili per le aziende di Minsk di minor dimensione
La seconda terza questione che ci sia un posto e cosa c'è alla base alla radice del delle imprese coesive ovviamente quando si affrontano i temi della DC sia si si va su un terreno impervio è difficile identificare quale esattamente sia la radice però mai abbiamo indicato quattro fattori chiede degli portiamo così senza pensare che siano decisi solo questi ma certamente sono fattori decisivi
Prima era vision cosa intendiamo per vision visione un'idea che l'impresa l'imprenditore ha del suo agire
Qual è lo scopo per cui io diffido vedete indicato in nota
Il lo scopo che per cui tradisce la produzione ovviamente di beni e servizi che aggiungano valore condiviso condiviso con gli stakeholder che fu creano interesse subiscono interessi di una platea ampia viste code o solo dei tuoi azionisti
Ecco questa opera che chiamiamo Vinicio
Allora come vedete
Il le le imprese che sono orientate al a quello che abbiamo chiamato sociali investimenti cioè questa dice un d'impresa
Sono similmente più numerosi ottantadue per cento tra le imprese coesive quindi c'è una forte relazione tra la dice anche tua della tua dello scopo della tua azienda e l'attività che fare
Che è un valore altra importante anche per le medie per le piccole ottantadue ottantatré ottantaquattro se leggo bene ottantuno ottantadue ottantaquattro chiedo scusa
Secondo fattore l'attenzione alla sostenibilità siamo andati a vedere ecco qual è la media delle imprese coesive la quota tra le tra le delle imprese coesive tra le imprese che investono in Green e che hanno un'attenzione alla sostenibilità
Le imprese coesive in media sono il trentadue per cento tra le imprese che hanno effettuato innovazioni Green questa media questa quota cresce al quarantasei per cento
Così abbiamo fatto su un altro terreno che quello dell'attenzione alla cultura la creatività cioè sulle rispetto alle imprese che hanno investito negli scorsi anni incompetenze know how di tipo culturale e creativo
Al loro interno la quota media delle imprese
Sale al cinquanta per cento anziché al trentadue per cento delle imprese coesive quindi vuol dire che ci sono che questi due atti che l'attenzione alla sostenibilità l'attenzione alla dimensione culturale e creativa di ricordato tratto poco nell'introduzione
Sono dimensioni che facilitano la Presa di un hard di un'azienda di un'impresa che si alle che si nuove secondo quello che l'abbiamo carattere quella individuato comitati tipici del fatto coesione nel territorio
Ultimo elemento l'attenzione al territorio appunto lo chiamo prima faccia perché prevedere il secondo aspetto dall'attenzione al territorio
Questo è la quota delle imprese
Che sono in impegnate attivamente con progetti sul territorio la quota dell'impresa altra al all'interno del gruppo delle coesive all'interno del gruppo delle non coesive come vedete anche qui la quota del settantaquattro per cento una quota molto significativa allora cosa ne viene fuori in sintesi da questo ragionamento ne vien fuori
Potremmo dire così che c'è una crescita costante di questo orientamento alla coesi vita scusate questo termine orribile ma è quello che meglio esprime questo e che questo orientamento costante alla coesi vita
E e parte anche di una e si radica dentro un sistema di valori e culturale molto forte di cui esso è una componente in cui a nessuna parte ho saltato una slide dalla mosso semplicemente perché scusate
Per che poi abbiamo fatto una matrice una una clusterizzazione delle varie imprese secondo le dimensioni settori eccetera eccetera
Negli anni vengono fuori tante cose interessanti vi segnalo però diciamo che gli elementi quelli che ho segnalato elementi coi sono all'ira dieci delle diciamo delle imprese coesive
Soprattutto il tema della visione influenze rapporto coi lavoratori così come influenza il il mondo il rapporto col mondo del terzo settore
Cultura e creatività e alla radice di molti rapporti più ricchi con le imprese e colla tema dell'università e della della ricerca l'innovazione Green e alla radice invece di un rapporti più densi col mondo delle istituzioni del finanziari delle banche e delle associazioni
Mi avvio alla conclusione con l'ultimo gruppetto
Smilzo di di di slide sanzionati anche a vedere un altro aspetto del rapporto col territorio ci siamo andati a misurare anche qui ovviamente tutte le misurazioni hanno tutte a beneficio di inventario sono degli indicatori delle spire dei segnalatori eccetera qual è la il grado di cui si vita del territorio
Abbiamo usato una serie di indici che sono quelli che qui vedete
Che sono in indicatori di Civic nesso alcuni attengono all'atteggiamento sono tutti indici Istat che abbiamo utilizzato salvo gli ultimi due reti di imprese imprese non profit che sono tratti dagli archivi delle Camere
Che indicano nella dimensione individuale che misura una dimensione in più individuale il tasso di volontariato il tasso di partecipazione alle a su carte ci faccio inattiva alle associazioni la fiducia che riscritture minuterie nei confronti delle persone son tutti indicatori dicevo misurati dall'Istat che misurano anche la dimensione civile del tuo agire
Per esempio la partecipazione attiva alla vita politica la vita civile la raccolta differenziata il rispetto della legalità e la nel senso della percezione che tu hai della sicurezza dell'ambito inquilini
E file misura anche la dimensione economica per esempio la regolarità del mercato del lavoro o la presenza di imprese che si collegano in Rete in quell'area territoriale o nel rapporto tra imprese non profit imprese profit nell'aria
Soli indicato indicatori di che cosa di una di un tessuto sociale economico civile più spesso rispetto ad altri ne viene fuori una mappa confronta rapportando nelle singole Regioni italiane ne viene fuori una mappa che questa
No quella precedente
Scusate
Il nuovo io che questa come potete vedere c'è una macchia molto omogenea nel nord est c'è una macchia
I meno intensa né ma molto abbastanza intensa sopra la media centro nord e col a con le regioni del phasing out della Sardegna parte c'è una macchia più chiara abbastanza più chiaro nelle regioni meridionali
Siamo andati a confrontare con questa che possiamo chiamare la mappa della coesione sociale delle Regioni
Le la mappa invece della densità delle imprese coesive nelle regioni che è questa
Come potete vedere anche qui il Triveneto e qui abbiamo considerato che la media dell'Italia trentadue virgola quattro per cento di imprese coesive quindi sopra il trentadue quattro per cento sono vive c'è una densità medio alta o alta sotto c'è una densità medio-basso bassa
Quello deve la macchina la la cartina si colora in modo più articolato rispetto alla precedente però c'è sempre una forte concentrazione su alcune regioni concentrazione che siamo andati a visualizzare spero che si riesca a leggere
In questa slide
Che poi fosse legge Tricamo
Dove si vede che o Alto Adige Friuli-Venezia Giulia Veneto Sardegna Sardegna Emilia-Romagna e Umbria vivono una densità insieme mi coesione sociale misurata a livello territoriale e di densità di imprese coesive cosa vuol dire questo
Avevo detto che c'è una prima faccia del rapporto tra imprese coesive territorio che l'impegno delle imprese coesive verso il territorio qui possiamo dire una cosa un po'diversa che questo è il riflesso che il la cui si vita del territorio a sul far nascere sul facilitare il la nascita di imprese così coesive in qualche modo c'è anche una dipendenza dall'ambiente dall'ambiente dal contesto perché si ci sia un'impennata numero una densità di imprese coesive dipende dalla dalla dalla densità dei rapporti della storia della porta la tradizione dalla tradizione civica che c'è di in quei territori
La Calabria la vedete in fondo voi segnalo perché la vedrete anche in queste successive cartine
Che misurano invece un po'l'influenza ho finito l'influenza
Tra
Che la le imprese coesive hanno sul sullo sviluppo e sulla distribuzione del reddito
Come potete vedere se è riuscita a vederlo questo è scusate una mappa
Indica che ha aggrega le regioni secondo il valore aggiunto market quindi fatto dal settore privato per abitante pro-capite quindi e riorganizza anche la densità delle imprese coesive imprese coesive
In prese realtà territoriali in cui la produzione di ricchezza private più alta sono anche anche qui collimanti vuol dire che non non vuol dire che c'è una dipendenza diretta ma certamente c'è una certa circolarità di influenze come c'è una circolarità di influenze rispetto a quest'ultima distribuzione che quella delle Regioni sulla sulla base della divaricazione della ricchezza individuale
Quelle comiche quelle trendy cioè le le regioni in cui c'è meno distanza tra il venti per cento più ricco il venti per cento minori
Sono quelle che hanno più eguaglianza economica anche qui come potete vedere c'è un gruppo di ragioni in cui lanciamo la distanza economica tra le persone tra i cittadini e meno meno spiccata sono le stesse regioni nelle quali c'è anche una densità di imprese coesive più alte
Anche qui è una dipendenza un colle una causalità no probabili
è una campagna concatenazione una circolarità una allora
E chiudo davvero la sintesi ad invece un po'il le sue nascondiglio supera i cosi il titolo competizione coesione coesione e competizione d'imprese coesive sono certamente più performanti risultano più performante rispetto alle altre
Alla base delle imprese coesive ci sono sempre tanti elementi ma certamente ce ne sono due uno la dice un dell'imprenditore che idea a e del suo agire del suo agire nel nel fare impresa e poi il contesto l'habitat le i legami le tradizioni le il radicamento in un tessuto sociale ricco questi elementi devo dire che sono quelli tipici del modello italiano tra le imprese coesive
Lo dico alla fine per sottolinearne l'importanza per imprese coesive il il che abbiamo indagato il maggior numero quelle che sono più coesive tra le coesive sono quelle dei settori del nostro medico e su quelli dell'alimentare son quelli dell'arredo son quelli della meccanica
Allora la policy cose
Una policy un'indicazione di policy è questa che certamente per sostenere la competitività dei fare tante cose ma sostenere la cui si vita e un aiuto a sostenere l'acquisibilità un aiuto tra l'altro che più proprio del delle del nostro modello e quindi la nostra realtà economica
Con una questione finale che lascio visto test
Insomma è una suggestione che metterà in intriga molto la quello sulla classe dirigente perché le imprese coesiva esprimono persone Soggetti realtà imprenditori che si impegnano nel loro fare azienda impegnandosi nel loro contesto
Tenendo conto delle esigenze dei bisogni del loro contesto dei rapporti dei quelli che si chiamano stakeholder quindi del mo'dei mondi con cui entrano in in contatto
Esser leader vuol dire a bere la capacità di guidare un processo non solo nel tuo ambito ma in un contesto più ampio che sia questa una fucina di classe dirigente importante grazie
Grazie a Giuseppe Tripoli per l'eccellente sintesi voi trovate non solo il rapporto ma tutte le slide sul sito di simbolo sono state adesso caricate ovviamente
E anche se non ha già preso coraggio più facile scaricare dal sito
Lo
Molte sarebbero suggestione peraltro quando lei faceva cenno a questi imprenditori che fanno bene il loro mestiere anche perché e o forse diciamo proprio perché fanno loro pendente venerano mestiere sono più quesiti ne vedo anche parecchi in sala però ma quando entrò adesso nel merito della questione voglio approfittare deve ringraziare non solo le tante intelligenze che hanno contribuito a questo rapporto ma anche chi ci ha aiutato anche dal punto di vista anche economico quindi Intesa Sanpaolo Fondazione Cariplo Comieco IVA
E la collaborazione con laico né per tutta una serie di indicatori che abbiamo usato
Nel di incrociare diciamo queste questioni do la parola per il primo intervento al direttore salde Laird generale di Bankitalia Salvatore Rossi se il direttore negoziatore fa una battuta
Ieri alcuni di voi ha assistito a un bellissimo spettacolo di Canio Loguercio momento molto intenso diciamo di arte di di molto suggestivo
è stato introdotto dal direttore io ho detto al direttore e lo dico anche a tutti che io approva un po'come in ogni coesione competizione la battuta finale sull'impresa e chiede più attento al territorio più in grado di competere io ho sempre diffidato di quelli che hanno un solo punto di vista
No
Perché qua come cittadino sono più tranquillizzato da un direttore generale di Bankitalia che si ocra bianche sensibilità culturali e musicali ma vale per tutti i campi e per tutti i settori diffidare di quelli che pensano solo una cosa direttore
Grazie grazie mette buongiorno a tutti
Io vi parlo attraverso questo oggetto un po'inquietante per me e per lo meno a voi ben noto
Che capisco essere il simbolo della storia anche antica di queste terre
Quindi e importante che stia qui perché ci ricorda la continuità col passato di una terra come come questa come tutte le Marche e come questa provincia in particolare
Che ha scusate una appunto una storia molto lunga ma anche un presente e un futuro che in continuità con la storia aumenta continuamente il benessere
Dei suoi dei suoi cittadini e quindi io lo tengo qui perché come ha detto Ermete questo oggetto c'ha un suo karma e quindi è importante
è importante che stia qui
Inizio questa serie di interventi a commento del rapporto che c'è stato illustrato da Giuseppe Tripoli
Ma riallacciandomi a una delle tante cose dette dal fresco anch'io cito il fresco
Noia a un certo punto ha detto narrazione stiamo attenti
Perché quello che conta e la realtà dei fatti
Anch'io da tempo vado riflettendo su questo perché adesso narrazione molto di moda non una parola molto in voga story teller indi l'importante raccontare bene
L'importante in realtà e non confondere il fine con lo strumento una buona narrazione è certamente uno strumento
Forse trascurato in passato cioè in passato chiunque fosse specialista in un determinato campo gli economisti sono stati allungo campioni in negativo
Di questo di questo atteggiamento pensava che il linguaggio tecnico gergale
Fosse uno schermo che dimostrava il loro essere Esperti e l'ignoranza di chi stava a sentire quindi chi gli stava a sentire doveva
Come dire piegarsi riconoscere la propria ignoranza e non capisce niente di quello che si diceva questo è chiaramente un atteggiamento sbagliato che ha prodotto un sacco di di guasti un sacco di guai anche politici
Non solo in Italia in tutto il mondo vorrei dire e quindi ben venga la scoperta di quanto importante sia raccontare bene farsi capire
Interessare la gente comune l'interlocutore che può essere il più vario ovviamente
Per far passare
Un una una descrizione fedele della realtà però la realtà non se ne può fare a meno non basta raccontare una bella storia se quella bella storia
Racconta una favola inesistente
Questo rapporto è un esempio veramente preclaro dei come si possano raccontare bene
Ma restando aderenti alla realtà dei fatti questo un rapporto complicato che mescola due metodi il metodo degli economisti è il metodo dei sociologi
Però in tutti e due i casi
Aderendo alla realtà e avendo un denominatore comune che l'ascolto delle impresa
Le imprese sono molto importanti sono importanti per un motivo fondamentale perché le imprese fanno lo sviluppo economico lo sviluppo economico che poi vuol dire anche sviluppo sociale perché
Società ed economia vanno di pari passo è difficile che ci sia una società prospera e felice in una economia infelice e povera è molto difficile fosse impossibile
Quindi il benessere materiale e precondizione o comunque condizione importante
Del benessere spirituale
Culturale le due cose vanno insieme in in in entrambi i a quindi per l'una e per l'altra cosa siccome l'economia e fatta da impresa almeno in l'economia di mercato sull'economia di comando come si USA usa dire quindi la vecchia Unione Sovietica la vecchia Cina
Sono un'altra storia però quelle hanno dimostrato di non essere efficaci nell'innalzare il benessere per i loro cittadini sono state come dire condannate dalla storia
Quindi rimangono l'economia di mercato come strumento per innalzare questo benessere
Nell'economia di mercato le protagoniste sono le imprese le imprese vanno ascoltate gli imprenditori vanno ascoltati io nel mio piccolissimo la nella mia carriera di economista ho cercato di fare questo ho cercato di raccontare
Possibilmente bene storie aziendali storie di impresa
Ma come si fa in questo rapporto che addirittura ne inanella ben venti
Per puntando alle imprese cosiddette cui esibite neologismo come è stato detto da da Tripoli che vuol dire tante cose è stato Tripoli stesso a come dire elencato gli indicatori le definizioni che stanno dietro questa maxi definizione p impresa coesiva quindi è un concetto che può essere declinato in modo rigoroso in modo in modo preciso in modo quantità rispettivamente preciso
Ma si intuisce che cosa vuol dire impresa coesiva cioè impresa tenta a tutto ciò che la circonda
Attenta al territorio attenta ai suoi lavoratori innanzitutto e al loro benessere e a quello delle loro famiglie e il rapporto è importante perché dimostra per tabulas attraverso una indagine complicata
Che complicata e anche stese dimostra che il fatto di essere attenti
Quindi di non limitarsi a inseguire il profitto di breve periodo per un imprenditore e un segreto di competitività e quindi di successo nel medio lungo termine questo
Come dire e era un sospetto di molti di noi che così fosse questo rapporto contribuisce ad approvarlo quindi in questo senso è molto e molto apprezzabile
Adesso il rapporto si cala in una situazione economica italiana europea mondiale
Delicata
La condizione economica italiana potrebbe essere rappresentata da tre slogan il primo slogan e ci siamo messi alle spalle la grande recessione quella terribile quella profonda quella lunga era cominciata con la crisi finanziaria globale e poi approfondita dalla crisi europea dei debiti sovrani
Quella ce la siamo messi alle spalle ormai tre anni fa quindi passato un bel po'di tempo questi sono stati tre anni di ripresa economica e questo è il primo slogan il secondo attenzione perché l'Italia è una economia che si intuì precisa ma meno delle altre meno di quelle europee in particolare con cui noi ci confrontiamo quindi meno della Francia meno della Germania anche meno della Spagna
E dobbiamo chiederci come mai il perché che un problema antico è un problema che data da ben prima
Della crisi finanziaria globale
Però è certamente un problema che ci condiziona tuttora il terzo slogan per così dire il terzo fatto che comunque c'è un rallentamento arresto recentissimo
Il rallentamento è nei dati prima ancora che nelle impressioni
Degli imprenditori ed è un rallentamento mondiale mondiale non non italiano quindi di nuovo l'Italia si fa contagiare
Da a un evento ora un'incertezza che circonda adesso non non non è questa la sede per spiegare varie ragioni che possono star dietro questo rallentamento mondiale europeo tedesco che abbiamo un po'un pochino parlato ieri sera con alcuni con alcuni di voi
Incertezza fondamentalmente il frutto di una incertezza sulle politiche di alcuni importantissimi protagonisti dell'economia mondiale a cominciare dagli Stati Uniti d'America non si capisce bene
Le politiche certamente molto vocali a del nuovo presidente americano se porteranno a una vera guerra commerciale
Oppure se e solo un espediente negoziale cioè c'è molta incertezza però l'incertezza come gli imprenditori sanno benissimo
Molto negativa esiziale per chi deve prende continuamente decisioni se investire si assumere se aprire un nuovo capannone si aprirà un nuovo ufficio
Sono decisioni che costano soldi e quindi si prendono molto più facilmente in un clima non dico di certezze perché la certezza non è di questo mondo però certamente di ragionevole sicurezza che nel medio termine almeno le cose non cambino
Se invece è dietro l'angolo c'è l'ignoto ovviamente quelle decisioni sono molto più difficili in qualche caso in molti casi non si prendono quindi gli investimenti per esempio si bloccano
La lo abbiamo visto nel due mila nove il due mila nove è stato un un anno terribile
Gli investimenti sono stati la prima variabile che crollata non solo in Italia di nuovo in in molti paesi mondiali
Io mi ricordo sa salutiamo Paolo Gentiloni che entra in questo momento
Mi ricordo un imprenditore del nord
Che
Aspettiamo che si si dalle SS e poi facciamo anche la porta sul fondo sì
Mi ricordo dicevo l'impresa del nord che nel due mila nove mi disse io ho visto i miei ordini un imprenditore manifatturiero controllare del settanta per cento in una settimana un evento
Mai visto prima né Daloui e aveva già una certa età né dà i suoi genitori e neanche ai suoi nonni essendo quella una impresa importante di terza generazione quindi
L'incertezza e veramente una cosa che va tenuta sotto controllo
Per quanto è possibile che va combattuta che va contrastata con politiche
Per quello che è possibile fare in un singolo Paese se l'incertezza e mondiale e molto e molto più più difficile
Allora lei prese
Come sono state chiamate data simbolo ormai da tre anni capisco bene coesive sono una risposta possibile una risposta possibile al problema del nostro tempo che la paura paura del futuro
Paura come dice a un certo punto il rapporto che il meglio sia alle nostre spalle che si possono soltanto peggiorare
Ed è una paura diffusa pur in un Paese come l'Italia in una terra come questa in una regione come questa che a livelli di qualità della vita molto alti molto più alti
Che in tanti altri territori del mondo non soltanto italiani
Però c'è questa paura che dilaga che che che
Si diffonde che diventa poi paura dell'altro paura del diverso allora questa paura una risposta possibile contro questa paura che finisce col diventare un fatto economico importante perché blocca le decisioni di spesa per investimento e poi per consumo contro questa paura una risposta possibile sta nella coesione sociale e in particolare in quella promossa dalle imprese che torno a dire sono poi alla fine
Quelle che contano per lo sviluppo economico di un di una di una terza e e di una economia
Chiudo il mio intervento anch'io con un interrogativo
Torno un attimo alla questione delle perché l'economia italiana poi abbia così tanto sofferto più di altri paesi più di tutti gli altri paesi avanzati della grande crisi finanziaria globale
Perché la risposta che guido io ma che che danno molti osservatori siamo entrati in quella crisi con un organismo già debilitato con un problema strutturale grande come una casa
Questo problema strutturale
Io penso che il PIL la ragione principale di questo problema però questo è una opinione mia personale sia nella dimensione delle imprese italiane
Questo è il problema che ci portiamo dietro da quarant'anni non da quattrocento anni da quarant'anni perché ci sono stati altri episodi altri altre fasi storiche in cui abbiamo avuto grandi imprese molte grandi imprese a un certo punto negli anni settanta negli anni Ottanta per ragioni che di nuovo
Non possiamo approfondire qui
Le imprese italiane si sono rimpicciolite
Molte di loro si sono rimpicciolite cioè hanno hanno cessato di avere ambizioni di crescita anche quando ne avevano un'opportunità concreta opportunità di mercato opportunità tecnologica
Questa cosa qua questo problema qua e poi si è acuito in modo formidabile col cambio di tecnologia che c'è stato nell'ultimo quarto di secolo perché adesso con le le tecnologie digitali
Quelle quelle esche hanno rimpiazzato quelle vecchie Elettriche basate su paradigma elettrico quelle tecnologie lì sono chiaramente hanno bisogno di una scala dimensionale
Alta per essere sfruttate in termini di efficienza e di produttività la produttività e la variabile economica più deficitaria in questo momento in in Italia allora l'interrogativo con cui chiudo e le imprese coesive oltre a fare tutte quelle belle cose che Tripoli ci ha mostrato essere più esportatrici
Più profittevoli eccetera hanno anche più probabilità di rinunciare a questa specie di renitenza alla crescita economica
Che alcune di loro mica tutte va ovviamente noi abbiamo quattro milioni di piccole imprese mamma tanti Paesi avanzati c'hanno milioni di piccole imprese non ci nessuno si sogna anche il bottegaio dell'angolo diventi fai spoke
Però alcune piccole che diventa medie alcune medie che diventa grandi questa è un'ambizione che un Paese avanzato come l'Italia può nutrire questa cosa in Italia non succede o non succede meno che in altri Paesi allora mi viene il dubbio il sospetto che se è un imprenditore
C'ha quel tipo di spirito che lo porta a rendere la sua impresa coesiva quello stesso imprenditori sia più suscettibile ad acciuffare al volo l'occasione di crescere
Che non un imprenditore non coesivo con questo interrogativo di lascio e vi ringrazio
Noi siamo noi che ringraziamo il direttore peraltro vedo in sala già Fumagalli Silvestrini fra oggi stamattina oggi pomeriggio credo che torneremo su questo tema
Direttore rabbiosa viene a dire oltre alla eh improbo ci può essere una crescita che fatta anche da una
Rete nozze si può sbarcare fra piccole imprese anche su mercati difficili se non ci si va e questo l'elemento antropologico della delle o culturale se vogliamo che la possibilità può aiutare diciamo andare
Non da soli una punta appuntamenti che non possono essere affrontati uti singuli procediamo abbiamo lavori intensi che verranno chiusi dal presidente Gentiloni una un contributo credo utile la discussione a votare Nando Pagnoncelli dopodiché tatami questo diritto di incrociare dopo Pagnoncelli fare parlare Magatti in maniera tale da incrociare un po'apporti saperi contributi per permetterà Gentiloni dici qualcosa d'intelligente
Ma tu però c'aveva estiva dell'Aci abbiamo spostarsi Unione delle cose due perché il teatro è bellissimo ma non a tutte le nuove tecnologie perché fresco di critiche votiamo vedere stravinse
Si gira
Io
No
Pagnoncelli
Bene buongiorno buongiorno a tutti io il piano di parlerò della coesione dalla prospettiva dei cittadini cioè dell'opinione pubblica e vi garantisco che abbastanza complicato perché diciamo le dinamiche vanno un po'in una direzione diversa rispetto a quelle della coesione
Prevalgono dinamiche più di chiusura di ripiegamento difensivo
E però insomma mi correva l'obbligo di riferirvi anche di un clima che non è particolarmente positivo e allora proviamo a vedere alcuni di questi elementi e clima sociale partendo dalle valutazioni che gli italiani esprimono rispetto alla situazione economica del Paese
Lo scorso anno in questa sede mostra e alcuni dati abbastanza interessanti credo
Che evidenziavano come l'immagine dell'Italia all'estero in altri diciotto Paesi è nettamente migliore rispetto a quella che hanno gli italiani del loro paese qui vedete una ricerca che realizziamo
Mensilmente in molti Paesi del mondo e vedete la valutazione espressa sull'economia del Paese colloca l'Italia al penultimo posto
è interessante osservare nella graduatoria che ci sono Paesi che hanno come dire un livello di ricchezza di PIL di fondamentali economici molto distanti dei nostri ma non l'opinione pubblica
Decisamente più così dire ottimista positiva rispetto alle condizioni del loro Paese
E poi appunto più più volte negli interventi che si sono succeduti questa mattina ma Vesco direttore generale
Di Bankitalia
Si parla della del divario crescente tra quella che è la rappresentazione che le persone danno dei fenomeni e la realtà dei fenomeni noi iniziamo a lavorare su questo tema cinque anni fa la divaricazione tra percezione e realtà però sono le percezione che guidano i comportamenti
Indipendentemente dalla come dire dall'elemento reale fattuale
E allora se pensate alla crisi oggi oggi il trenta per cento italiani pensa che il peggio della crisi debba ancora arrivare allora voi non potete convinzioni coi dati macro economici o con tutta una serie di elementi che possono rassicurarli
Costoro orienteranno i loro comportamenti a questa prefigurazione che hanno della crisi
E quando chiediamo quali sono i problemi che rappresento le priorità del Paese vedete qui li distinguiamo tra problemi riferite al Paese Alitalia i problemi riferiti alla zona in cui le persone vivono sono risposte spontanee quindi non sono guidate da noi
Vedete che comprensibilmente prevalgono i temi legati all'occupazione e all'economia e poi ancora abbiamo tutto il tema del funzionamento delle istituzioni
E qui dentro ci sono più risposte che vanno dalla burocrazia alla corruzione privilegi della politica e costi a politica e così via vedete il tema dell'immigrazione che al trentotto per cento i temi dell'welfare
La protezione sociale quindi la sicurezza l'ambiente la mobilità in coda però quando noi parliamo invece dei problemi della zona in cui vivono ovviamente sono due temi che emergono con grande con grande nettezza però l'altro dato su cui vale la pena riflettere che vero quell'occupazione l'economia a livello locale rimangono principale problema con l'altra differenza
In termini percentuali tra la dimensione locale ha dimensione nazionale anche qui si tende ad enfatizzare allarme sociale la portata la portata dei fenomeni sarebbe lungo parlare del tema dell'immigrazione ne parlerò
Fra qualche slide però interessante osservare come in altri momenti due mila e undici ce lo ricordiamo tutti quell'anno da un anno molto particolare rischio default la crisi cambio di Governo
Insomma alla stessa domanda l'uno per cento aveva citato il termine degli stranieri presenti nel nostro Paese oggi siamo al trentotto per cento
Cionondimeno appunto quasi due italiani su tre considerano positiva la qualità della vita una zona in cui loro risiedono
è un dato che ovviamente presentai divario delle differenze territoriali molto molto pronunciate guardate gli indici nel Nordeste quelli nel Sud e Isole evidentemente e quindi a dispetto diciamo di un clima negativo due su tre dicono ma tutto sommato nella zona in cui vivo la qualità è positiva ma sicuramente peggiore rispetto a quella del passato perché perché viviamo
In una fase nella quale domina la nostalgia del passato
Cito il testo postumo di Bauman intitolato retro utopia
Che indica appunto che siamo tutti i soggetti a questa lettura del passato che tende a essere decisamente più positiva rispetto al momento che stiamo vivendo anche qui a dispetto della realtà perché vorrei invitarvi a riflettere su cui si erano per noi gli anni settanta e gli anni ottanta
Dal punto di vista della ricchezza del dinamismo dell'innovazione tecnologica della durata vita media del reddito pro-capite eppure oggi si continua a pensare che il meglio l'abbiamo le spalle perché perché l'ascensore sociale si è interrotto perché c'è un tema di disoccupazione peraltro la disoccupazione giovanile ha avuto una flessione molto significativa due mila e quindici ad oggi ma si colloca sempre su valori doppi rispetto alla media europea per le diseguaglianze crescenti abbiamo recentemente visto i dati Istat aggiornati sulla soli povertà assoluta e relativa a oltre cinque milioni
Di individui vivono al di sotto soglia povertà assoluta e quasi oltre nove milioni povertà relativa abbiamo un indice di Gini che raggiunge livelli molto elevati abbiamo una diseguaglianza che non tocca soltanto non contrappone solo individua abbiente non abbiente ma appunto Dario Di Vico mi ha scritto un saggio nel Paese diseguali
Tocca all'impresa e tocca la classe operaia questo caso professor Schizzarotto che racconta le tre classi operaie che oggi vivo nel nostro Paese la diseguaglianza generazionale e così via
E poi appunto il tema di fondo è che l'ascensore sociale non sappiamo se interrotto e quindi la prospettiva futura
Viviamo in una fase nella quale pensiamo che i nostri figli Strampelli su di noi qui l'OCSE ci dice che sostanzialmente in Italia sono necessarie cinque generazioni perché un bambino nato in una famiglia a basso reddito
Cioè tra il dieci per cento più popolo la popolazione possa raggiungere il reddito medio nazionale
E qui riporto appunto l'affermazione il ministro del lavoro del governo Clinton no allora l'economia generava speranza lavoro duro ripagava all'istituto di istruzione era il mezzo per l'ascesa sociale chi contribuiva di più raccoglieva ricompense maggiori la crescita economica aumentarla e migliorava i posti di lavoro il tenore di vita
Di gran parte della popolazione cresceva durante il percorso lavorativo i figli avevano vite migliori dei genitori le regole del gioco erano sostanzialmente e qua
Oggi tutti questi assunti sono Fazzi
Si acquisisce la doppia frattura sociale quella verticale che vede un indebolimento di fiducia nei confronti delle istituzioni in particolare di quelli di rappresentanza
Con alcune anche contraddizioni forte grande fiducia nel Papa ma fiducia decisamente più contenute nella chiesa
Quindi una sfiducia prevalente nei confronti delle istituzioni ma anche una relativa sfiducia diffusa nei confronti degli altri e quindi la frattura orizzontale queste una ricerca che realizziamo
Annualmente Barolo per senso civico per conto della Comieco vedete l'ottantacinque per cento ritiene che non si è mai troppo prudente nel trattare con la gente l'ottantuno per cento ritiene che gli altri a profili verrebbero dalla mia buona fede
E così via
L'indice di fiducia tocca il livello più basso si conferma sui livelli due mila sedici
Ma il livello più basso dal due mila uno quando iniziamo questo tipo di rilevazione per la Comieco e in ogni caso non c'è nessuna fiducia alla classe dirigente di questo Paese del fatto che la classe dirigente possa essere di esempio
Per il senso civico degli italiani ma nello stesso tempo quando diciamo ma è diversa la classe dirigente rispetto alla popolazione no perché anche la popolazione non è di esempio per il senso civico quindi quindi tese una sorta di corto circuito
C'ha portato a chiederci non soltanto in Italia ma libere internazionale se il sistema si è rotto e quindi vediamo
Alcuni di questi dati il tema della globalizzazione che perde di appeal ed è accompagnata da valutazioni decisamente negative per il trentotto per cento degli italiani aprire il Paese all'impresa commercio estero e più una minaccia che un'opportunità per la nostra economia
Ed è paradossale se ci pensate perché contro intuitivo perché le aziende che esportano stanno crescendo e in tutta la crisi abbiamo visto come dire dinamiche di questo tipo e pure riteniamo che la globalizzazione possa essere più una minaccia con opportunità
E anche qui chiudere le frontiere non soltanto non soltanto ai migranti perché all'impresa e lo vedete una minaccia rispetto all'opportunità ma nello stesso tempo abbiamo bisogno di proteggerci maggiormente trentasei per cento la pensa così
E quando ritornando velocemente sul tema dei migranti vedete l'andamento degli sbarchi mandamento decisamente molto
Come dire
Importante dal punto di vista del contenimento però vedete che in realtà abbiamo comunque ancora un quarto degli italiani che ritengono che siano menta titolo quindici per cento di molto
E uno su quattro crediti ciechi sono invariati solo trentanove per cento ritiene che siano diminuiti è un quindici per cento di molto questo non vorrei deprimere onorevole Gentiloni
Perché è stato il suo governo veemente protagoniste di questa dinamica cionondimeno l'opinione pubblica reagisce diversamente
Dice diversamente e non è un dibattito razionale vedete questa domanda l'abbiamo posta ben prima delle polemiche dell'altro ieri tra il presidente dell'INPS e il vicepremier
Ministro degli interni appunto abbiamo chiesto appunto ma Italia sia un Paese sempre più vecchio quindi gli immigrati sono necessari per le dinamiche demografiche per le tasse che pagano per il contributo che danno nel pagare le pensioni cinquanta per quattro per cento non ci crede in disaccordo con questa affermazione
Allora alla luce questo scenario ancora senso parlare del valore anche economico della coesione
E questo diciamo ce lo siamo chiesti nel momento in cui abbiamo dato un contributo nella redazione del rapporto di questa e l'abbiamo provato a cercare quali possono essere segnali più o meno dei voli che in qualche modo si possono incoraggiare Sister e sul tema dalla coesione dal punto di vista ovviamente dell'opinione pubblica dei cittadini e il tema che sicuramente un tema emergente
E che può aiutarci a uscire da questa impasse
E il tema della sostenibilità non sostenibilità come leva di coesione ed è interessante perché tiene conto di quello che invece un cambiamento profondo che è avvenuto tra il cittadino-consumatore nella due nella sua dimensione di consumo
Dove ovviamente si è messo in discussione e ha modificato profondamente il paradigma di consumo tre sono gli elementi descritti per il consumatore lo scenario economico difficile come abbiamo visto e quindi ovviamente una maggiore propensione a rincorrere la convenienza ma anche a selezionare in modo intelligente gli acquisti
E poi la complessità e quindi il tema della semplicità la chiarezza dell'informazione dell'Offerta comodità accessibilità risparmi di tempo e controllo e poi ancora la ricerca della scelta giusta quindi formazione trasparenza eticità sostenibilità qualità cd salutare prodotti sicuri
E non nocivi
La sostenibilità è una leva di coesione secondo noi si può esserlo e sempre più presente nelle valutazioni dei consumatori
E dei cittadini è un concetto che è sempre più chiaro e giudicato importante esce dalla pura dimensione ambientale chi è comunque la dimensione prevalente ma abbraccia anche altri elementi vedete in questa slide
Potete osservare come in realtà il concetto sta diventando
Diciamo
Patrimonio conoscitivo delle persone una volta ricordo una quindicina anni fa quando parlavamo di sostenibilità cittadini non capivano esattamente di che cosa stessimo parlando oggi un tema che è messo decisamente più a fuoco trentacinque per cento spontaneamente lo associa alla tutela ambientale il ventotto per cento parla di uno sviluppo che tenga in equilibrio le risorse attuale quelle future
E poi però c'è anche il tema della sostenibilità economica e benessere condiviso citato sia pure da percentuali più contenute ma non trascurabile al quattordici per cento e da ultimo la sostenibilità sociale e l'inclusione chi deve farsi carico della sostenibilità sociale manco a dirlo le istituzioni nazionali ovviamente al primo posto però interessante sono guardate la parte destra di questa slide
Le altre le altre gli altri attori quindi anche il mondo finanziario tramite le scelte etiche le aziende e le associazioni istituzioni
Sovranazionali e anche quelle locali
è interessante che osservare come la dinamica aziende consumatori sia il vero motore di questo di questo tema di cui stiamo di cui stiamo parlando
E ovviamente nel le aziende sono più orientate la spinta del mercato e si rendono conto che c'è un'attenzione crescente da parte dei consumatori rispetto al tema della sostenibilità
Ed è altrettanto interessante secondo me vedere come cambia nitrati i driver de acquisto dei consumatori come sono cambiati nel breve volgere di tre anni vedete come la qualità cresca il prezzo si mantenga sostanzialmente stabile
E poi lo Risi ingredienti materiali raggiunge il trenta per cento sotto riportati i dati due mila diciassette rilevati nei Paesi del G7 guardate l'origine ingredienti e materiali
A livello dei sette Paesi le opinioni pubbliche dei sette Paesi raggiunge il dodici per cento laddove da noi il trenta per cento
Così come il prezzo da noi è più basso la qualità e più alta
Questo per dire che sostanzialmente noi dobbiamo cercare di capire quali sono le radici alla base del concetto di sostenibilità dal punto di vista del cittadino consumatore
Allora ci sono sostanzialmente tre elementi
Che a mio parere sono importanti da mettere a fuoco il primo e quello dell'etica quello tradizionale quello che in qualche modo a che fare con il fatto che il mondo risorse limitate che vanno rispettate ed è sbagliato non vuole ridurre al minimo il proprio impatto sul mondo
E quindi la riduzione dello spreco di risorse consentirà a tutti di aver la possibilità di sostenersi ce la valenza etica che è stata alla base come dire anche di un certo tipo di sensibilità ambientale
C'è una seconda forza che può dare impulso al tema dalla sostenibilità è la paura
Può sembrare paradossale dirlo ma in realtà c'è una crescente paura dei cambiamenti climatici e dell'impatto ambientale derivante dalle scelte che aziende cittadini fanno e quindi per certi versi la tensione alla come dire sostenibilità è generata anche da un sentimento negativo al sentimento della paura ma l'ultimo forse più originale
E i quello che modifica significativamente il concetto di sostenibilità rispetto al passato e l'attenzione alla qualità
Cioè il fatto che si associa al tema della sostenibilità la qualità dei prodotti una volta si parlava di prodotti sostenibili erano prodotti un po'poco rivisti in po'poveri un po'poco alla moda diciamo
In realtà oggi quando si parla di sostenibilità vediamo che c'è
Una grandissima attenzione quando parliamo di auto elettriche per esempio o di elettrodomestici a con un certo numero di più o di abitazioni fatti in un certo modo e così via tutto ciò diventa investito di valori positivi e diventa perfino aspirazionale a differenza del del passato
Ovviamente sono diversi atteggiamenti rispetti i temi di cui stiamo parlando abbiamo una ripartizione di questo tipo analizzando congiuntamente sono tutti gli aspetti legati alle ricerche realizzate in questi anni sul tema della sostenibilità
I sostenitori convinti rappresentano uno
Percentuale tra il dieci quindici per cento
Dei cittadini adulti
La metà
Sono cittadini aperti a questi temi anche se non hanno avuto ancora come dire
Sempre e non esenzione sempre comportamenti coerenti
Tra sedici e venti per cento sono scettici mette tra quindici e diciotto si dichiara esplicitamente indifferenti due sono gli ambiti elettivi della sostenibilità da un lato il settore agroalimentare
Che l'azienda del comparto sono ritenute quelle più sostenibile molto forte legame percepito tra la produzione di filiera sostenibile ha qualità del prodotto e l'altro aspetto altrettanto importante quello legato alla cultura
Come le mento di condivisione percepita sempre più spesso con un asset del Paese che impiega poco risorse energetiche materie prime e abitua la conservazione nel tempo alla condivisione dei quindi socialmente sostenibile
E allora chiudo ricordando una frase di Alex Langer che non so se rientri nel Pantheon della fonda nostra fondazione ma trent'anni fa
Esortava dicendo se non si radica una concezione alternativa e non si cerca in quella prospettiva il nuovo benessere nessun singolo provvedimento per quanto razionale sarà al riparo dall'esser ostinatamente osteggiato eluso o disattese
è l'ora oggi in un contesto che f misticamente direi non particolarmente favorevole la coesione
La spinta alla sostenibilità vissute in termini molto pragmatici può alimentare un aspettativa di vantaggio vantaggio di qualità dei prodotti e dei servizi di attenuazione delle Paure e dei rischi e di impatto sociale positivo
Così quindi trovare un punto di equilibrio tra l'interesse individuale e quello collettivo
Ringrazio
Grazie Nando utilissimo peraltro mai lanciato molto bene la palla a Magatti ti aggiungo titolata fase di Langer che va bene con le cose che era che ho sempre trovato giustissima Louie una volta detto la
La conversione ecologica dell'economia avverrà solo quando sarà socialmente desiderabile
Che è un po'l'incrocio fra le varie cose e fa capire che oltre che combattere i fattori di come direbbe Dorfles bisogna dare rendere attraenti diciamo altre prospettive che quello un po'su cui uno prova la a lavorare
Mauro Magatti Mauro Magatti pensiero qui sono viziato dalla mia
Consonanza con molte delle cose che diceva ha scritto un bellissimo libro anche che
Consiglio di leggerissima cambio di paradigma Mauro gradasso io direi che da te appartiene Mauro sono dieci minuti a testa per tenere i tempi io a otto minuti segnalerò i tempi dopo di a Mauro Magatti Sonia Cantoni
Spero anche meno
Sì una devo dire che
Intervenire dopo l'intervento di Nando ma anche dopo le cose che ha detto a voi sicuramente un grande vantaggio
Perché abbiamo i dati ieri era una convention di un grande gruppo invece finanziario italiano del più grande in cui c'era l'amministratore delegato
Che
Dicendo sono dieci anni che diminuiamo e quest'anno abbiamo raggiunto la crescita zero si rivolgeva ai suoi dipendenti dirigenti dicendo dovette fare i numeri
E le due cose diciamo così quello che ho sentito adesso
L'esperienza di ieri diciamo un pezzo di classe dirigente gestisce
Decine di miliardi di euro in investimenti
Ogni epoca al suo super
E noi veniamo da un'epoca in cui supera è stato Prometeo
Cioè
Ci siamo immaginati che tutto potesse crescere illimitatamente e quindi la finanza non più il il salario era diventata la variabile indipendente
E poi che questo super in questo momento
Non funziona più rischiamo come dire in una fase di siamo lunga contrazione tentativo di gestire la crisi
Di andare a finire in un altro supera e uso un'immagine di uno psicologo sociale americano d'imbarazzo che parla di Effetto Lucifero
Cioè nel momento in cui cadono come ci ha detto molto bene Pagnoncelli adesso le aspettative sul futuro ed esperienze di vita quotidiana per una si parte significa di società significative società diventano addirittura negative rischiamo di andare in un altro cinque un altro firma molto diverso da quello che conosciamo tutti qua dentro
Che è un film che si imbarcò dice Effetto Lucifero quando che si verifica quando intere comunità interi gruppi perdono diciamo così i riferimenti morali fondamentali
Per quanto mi riguarda queste del rischio che stiamo correndo a livello internazionale quindi intervengo dicendo stiamo parlando di cose molto seria
E e necessario visto che tutti qui a a qualche titolo siamo parte siamo di una classe dirigente
è necessario parlare in rapporto a quello che sta accadendo
Cosa stiamo cercando di dire con simbolo
Stiamo dicendo a mio modo di vedere due cose
Primo Max Weber
Diceva
Che l'economia la traduzione materiale
Cito Max Weber dell'avanzamento spirituale delle società
A questa affermazione di Max Weber
Per tante ragioni non ci crediamo più la ragione fondamentale l'effetto Prometeo
Di cui l'amministratore delegato che ho visto ieri ancora diciamo così continua a ragionare max Weber diceva che l'economia e la traduzione materiale
Dell'evoluzione spirituale della società ciò di cui parla il rapporto simbolo ciò di cui ci ha parlato in questo momento Pagnoncelli e che c'è una domanda
Di avanza mento
Dissenso di significato e soprattutto che il tema della sostenibilità di relazionalità non è che c'è un'economia a prescindere
Che va ascoltata e che le imprese più innovative anche in Italia ma anche all'estero per fortuna stanno cercando di percorrere la seconda cosa che a mio modo di vedere stiamo cercando di questa mattina riporta carenza
La facciamo molto breve naturalmente ma detto che noi veniamo da una stagione in cui abbiamo immaginato che liberando liberalizzando l'economia e facendo andare per conto suo si sarebbe per conseguenza prodotto un effetto benefico sulla società e la cosa per una certa fase diciamo più o meno funzionato
Il problema che noi abbiamo davanti
Ai miei occhi chiarissimo e che si sta chiedendo a gran voce che bisogna ricostituire una relazione tra economia e società
Ho questa relazione tra lo sviluppo economico la zuppa sociale lo poniamo nella prospettiva che rapporto di Symbola ci suggerisce che già appena sino ai fatti oppure siamo la ricostituzione della relazione tra economia e società avverrà in una forma puramente regressiva diciamo anticamera dell'Effetto Lucifero
Ma questo è un problema di classi dirigenti e c'è chi non capisce il punto sono le classi dirigenti a cominciare dalla dall'amministratore delegato che sentivo ieri diciamo è un problema di percezione della realtà
è un problema di presa d'atto che siamo in una fase storica diversa
Allora diciamo il rapporto di Simba dalle cose che stiamo dicendo e chiudo con questa osservazione si sta indicando a mio modo di vedere e ci deve sostenere a essere più coraggiosi
Nel nell'indicare come dire la possibilità per usare il titolo del mio libro ma uso naturalmente i narcisismi quotidiane il professore universitario per cui mi perdonerete
A indicare che c'è uno spazio di un cambio di paradigma positivo
Cioè dobbiamo uscire dalla dal dalla discussione
Si tratta semplicemente di stare dentro il vecchio modello che non funziona più ha fatto morti e feriti oppure dobbiamo buttare via il bambino con l'acqua sporca ecco l'ipotesi che ci sia una strada da percorrere positiva
Che traducesse esattamente l'evoluzione spirituale per la nostra società in economia e che ne costituisce una relazione tra economia e società Webber esimermi come dire in qualche modo nei fatti
Ciò di cui parliamo qui
Coesione sviluppo e coesione coesione competizione è un Effetto
Io credo che si debba cercare di ragionare nei termini delle condizioni di uno scambio sociale che va costruito tra gli interessi economici e d'interesse sociale mediati dalla politica
E io penso che la questione alla sostenibilità
Che è una questione integrale come ci è stato detto
E cioè appunto
Per dirla con altre parole la questione alla sostenibilità e riconoscere che c'è una sviluppo economico solo il rapporto a qualcos'altro dall'economia che l'ambiente le le comunità la cultura e così via quindi la sostenibilità abbisognano di scambiare con qualcos'altro cioè in un'etica puramente consumer Istica non c'è nessuna sostenibilità per questo io
Mi piace sottolineare che sostenibilità scambia con contribuzione cioè l'idea che il valore che diventa valore economico va costruito insieme
Noi siamo usciti dall'ultima coda della fase storica in cui era possibile immaginare che semplicemente consumando generi crescita
I Paesi avanzati soprattutto l'Europa per demografia livello di sviluppo entra in una stagione in cui prima bisogna produrre valore insieme
E se produci valori insieme sostenitori consumi invece che viceversa ma questo è un cambio di paradigma la ricerca di Symbola conferma l'ipotesi grazie
Grazie ma non adatti
Non fa testo ma io sono d'accordo tranne che sul Prometeo in senso le io penso che il povero Prometeo sia stato tradito nella sua messa in pratica perché voi Prometeo aveva buone intenzioni
Lo rubò il fuoco agli dèi per darlo agli uomini problema che quando abbiamo dei simil prima Prometeo che rubò il fuoco agli dèi per incendiare la foresta un'altra partita diciamo in però Prometeo c'aveva Ancona
Una sua nobiltà ecco dei quarti di nobiltà ciglia veniva Sonia Cantoni che qui nella veste di consigliere da Fondazione Cariplo ma sicuramente di questi temi si è occupata da molto tempo dopo di lei Stefano Micelli
Allora grazie grazie per questa bellissima opportunità anche di e Riva raccontare un po'delle cose che fa Fondazione Cariplo o cerca di fare per il bene di questa società
Sapete Fondazione Cariplo e una delle ottantotto fondazioni di origine bancaria siamo soggetti privati no-profit quindi al terzo settore ne pubblica amministrazione né soggetti profit
Autonomi sotto la vigilanza del ministro del Mef vigilanza hanno di tipo di meno non di merito ma diciamo di rispondenza alle leggi e regolamenti
Come in Fondazione Cariplo nuovi ci troviamo a gestire un patrimonio che usiamo chiamare un patto un bene comune perché deriva dei risparmi dei cittadini lombardi delle imprese lombarde
Dell'ottocento un patrimonio di sette miliardi di di più di sette miliardi di euro quindi un patrimonio molto importante grazie all'acquerello gestiamo questo patrimonio modo saggio in modo sostenibile e ecco grazie a questa gestione
Ogni anno possiamo disporre di circa centocinquanta milioni di euro che noi destiniamo a fare del bene del territorio nel nostro caso Fondazione Cariplo il territorio della regione Lombardia e di parte della Regione Piemonte
Come facciamo fare questo bene noi siamo veramente convinti che quella che sia necessario anche alla luce delle esperienze che osserviamo
Spero che sia necessario sia una visione orientata al paradigma della della sostenibilità una causa il professor Magatti uno dei componenti del nostro organo di indirizzo strategico
E attraverso questa visione noi leggiamo i fenomeni cerchiamo di capire come possiamo fare del bene e osserviamo ciò che succede proprio agiamo promuoviamo diffondiamo
Esperienze positive di reazione di reazione di fronte a che cosa di fronte ai limiti nell'uso delle nella disponibilità delle risorse che risorse ambientali economiche sociali
Che ormai chiaramente si sono manifestati o si stanno manifestando livello locale come a livello globale e di fronte ai rischi che il superamento di questi limiti prossimo ho già avvenuto
Stati superamenti questi il rischio che il superamento di questi limiti sta comportando per la società dicevo ho una visione orientata al paradigma della sostenibilità che ci aiuta anche nella lettura dei fenomeni allora il l'Agenda venti trenta e una appunto una visione che si rifà a questo paradigma della sostenibilità
Convenuto tra a livello internazionale che coinvolge molti attori a vari livelli
Ci aiuta a capire molti fenomeni ad esempio che il fenomeno della povertà e un fino a meno che esiste anche in Italia è un fenomeno che esiste anche a Milano
Il fenomeno della povertà infantile ci ha molto colpito abbiamo incrociato ventun database del Comune di Milano che sono i database due
Che raccolgono le funzioni del Comune che garantiscono aiuto alle famiglie cosiddetta in povertà assoluta cioè che non riescono o sulla soglia di povertà assoluta che non carrettieri escono ad accedere o non riescono ad accedere continuativamente
Ai beni primari queste famiglie con minori a carico sono che appunto sono prese in carico dal Comune di Milano sono abbonati database due mila sedici risultano essere nove mila questo vuol dire circa venti mila minori a Milano nella città di Milano che rientrano questa una che casistiche e e non stiamo parlando delle famiglie in povertà che non sono prese in carico
E delle famiglie che sono prese in carico non dal Comune dall'amministrazione pubblica ma dei soggetti del terzo settore la Caritas Banco alimentare
E Fondazione Pellegrini che è un fenomeno che indagheremo ulteriormente noi ovviamente abbiamo cercato di dare una risposta insieme a tanti a a insieme ad altri abbiamo costituito un fondo che ha l'obiettivo appunto di aiutare questo fenomeno non solo in diciamo rispondendo in termini immediati ma costruendo dei percorsi di sostenibilità prendendo in carico queste famiglie dando loro
Delle opportunità degli strumenti per uscire dallo stato di povertà non ci occupiamo questo fondo adesso l'obiettivo di venticinque milioni coinvolge anche altri soggetti banche intesa Fondazione Pellegrini Fondazione Fiera
E non è solo l'unico tipo di povertà che esiste sappiamo che c'è una povertà energetica di cui pure ci stiamo facendo carico in parte ovviamente con le risorse che abbiamo c'è una povertà educativa
C'è una povertà assoluta dei cosiddetti minori non accompagnati che arrivano in Italia anche se non vengono in in presa in carico
Da questo Stato dalle capacità di questo poi è stato nelle sue varie articolazioni anche della società civile può mettere in campo
Rischiano di essere risorsa che righe che rischiano di Est di diventare solo e di di esser per se stessi e per la società posso problema
Noi vediamo al di là di questo diciamo di questa ma capacità di lettura dei fenomeni orientata appunto che si attiene che che fa riferimento a parametri della sostenibilità noi e che ci può ci sconforta ovviamente leggiamo invece grandi segnali di conforto segnali non deboli
Ma segnali di conforto perché sono molte le esperienze positive che possiamo ascrivere al paradigma della sostenibilità molte le risposte che stanno nascendo in questo momento
Risposte che non stanno ancora facendo sistema questa è la nostra percezione anche più allargata al di là del territorio di competenza ma che sono elementi forti su cui fare leva per diffondere un agire della sostenibilità
Efficace i nel senso della sostenibilità efficace vediamo agli attori della finanza che considerano i le questioni ambientali i rischi ambientali non più solo come una diciamo una possibilità di cui tener conto ma includono questa analisi dei rischi nell'analisi finanziaria questa veramente lo shift nuovo vediamo una fetta
Di della finanza non solo di investitori istituzionali e quindi investitori più pazienti per definizione che sta investendo in quello che si chiama interi in economia impatta cioè impresa che fanno oltre che garantire o almeno ritorno in capitale se non ho un minimo di redditività anche un impatto sociale adesso come adesso sono cento C ma abbiamo sono circa centocinquanta milioni di euro gli asset gestiti in Italia ma con un aspro spetti in questo senso
Ma con una prospettiva di quattrocento milioni di euro vediamo dei giovani che non si accontentano che non non non sono solo i mitra che è un fenomeno molto forte ma che hanno fiducia nel futuro
E che anzi imparano anche grazie ad alcune dell'azione che a me stiamo messi in campo a diventare auto imprenditori del proprio del del proprio futuro ma anche del futuro di tutti proprio utilizzando le opportunità Green
Vediamo delle imprese che sono come io il suo uso chiamare diversamente responsabile non fanno più solo le sponsorizzazioni per garantire diciamo così per garantire una buona reputazione nel territorio
Ma lavorano nel territorio con il territorio
Sono le imprese coesive di qui abbiamo parlato e una fenomeno che ci colpisce molto sono le imprese grandi che non solo finanziano aiutano a crescere le start-up le imprese piccole e di solito giovanili ma si fanno contaminare da queste e non l'aiutano poi solo per sorbire le idee per fare poi per diciamo acquistare queste imprese quando diventano in prese più solide
Ma si conti contaminano e crescono ed evolvono enzimi nomina si innovano non solo dal punto di vista digitale grazie a questo rapporto lo vediamo con la nostra Cariplo fattori vediamo una pubblica amministrazione che dà fiducia ai cittadini ho finito e i cittadini che hanno fiducia nella pubblica amministrazione grazie ai ai regolamenti per la collaborazione con coi per la cura dei beni comuni ai patti di collaborazione e regolamenti condivisi per la cura dei beni comuni che si stanno diffondendo a partire dal comune di Bologna in moltissimi comuni
Italiani vediamo delle comunità che non sia col dei cittadini che non si accontentano di pagare le tasse
Se e di pretendere dallo stata Mattoschi organizzano insieme fanno un welfare di comunità sono tantissime le esperienze in questo senso noi venti abbiamo sopportato ventisette progetti con più di trenta milioni in questi anni
è con i suoi cento accento quindici mila persone mi piace dire la pensione semina e seicento organizzazioni del terzo settore
Che hanno costruito un modo diverso non solo di rispondere alle esigenze Guelfa ma anche di stare insieme di fare bene insieme insieme chiuda dicendo
Questa esperienza di rapporto e coesione davvero
è importante per noi era e ringraziarla di questa si impara nel senso che da una parte si aiuta a fare il sistema delle buone pratiche che noi osserviamo approviamo con le altre buone pratiche che ci sono in Italia ce ne sono molte c'è bisogni fare sistema
Dall'altra parte ci offre un densi marchi in importante perché fare del bene non si fa in provetta il Bey mesi fa
Ascoltando il territorio ascoltando le pensioni ascoltando gli esperti ma anche a scuola ascoltando le persone le buone carati che chiesi irrealistiche scarsi stanno realizzando
Grazie
Grazie a Sonia Stefano Micelli che ringrazio per essere uscito dal perché questa s'apre delizioso ma è chiaro che chi sta al centro e un prigioniero politico doc
Senta uscito prima ci ha fatto risparmiare un minuto almeno Stefano San professore di Ca'Foscari ma insomma i rapporti molte altre cose il rapporto col simbolo
Antico e costitutivo
Allora bene anzitutto grazie
Dell'invito veramente si appropria del piacere oggi lo è di più perché
Devo dire la verità
Il rapporto il rapporto che ha presentato Giuseppe Tripoli
Ha confermato ha confermato con delle tabelle estremamente chiare estremamente lucide
Un quadro che devo dire nella la ricerca nella letteratura d'impresa in particolare del comparti manufatturiero io sottolineerei Giuseppe che si parla oggi di manifatturiero
Ha provato a mettere in evidenza nel corso degli ultimi anni
Vorrei riprendere alcuni punti de la ricerca per sottolinearne l'importanza e per distinguere quello che emerge dei dati di Tripoli rispetto anche a una letteratura che mette in evidenza invece altri fenomeni
Per concentrarmi invece dopo non secondo battuto su un punto che mi sembra rilevante approfittando anche della presenza
Di tanta
Politica oggi qui nel teatro per riflettere sul fatto che oggi noi questi soggetti che oggi raccontiamo
Fanno molta fatica a entrare in un dibattito a entrare in una discussione nell'opinione pubblica per ragioni che sono tutt'altro che marginali tanto però dai risultati e ripeto che mi hanno fatto molto felice mi sono ritrovato molto perché ciò che emerge in particolare quanto riguarda la media impresa italiana il manifatturiero la media impresa manifatturiera e di un'azienda che non solo cresce sporta e fa farà
E
Fa presente l'Italia in tanta parte del mondo ma perché porta con sé è uno Progetto un progetto che nelle tabelle di di di Tripoli si sintetizza in quest'idea di cui si ritaglia un Progetto verso il proprio territorio verso la scuola verso l'università verso l'istituzione culturale
è interessante questa impresa coesiva che si fa Progetto ve lo segnalo sì
Perché tutta la letteratura economica non si interessa oggi di questo tipo di impresa noi oggi ci interessiamo quali questo
Però come ha fatto presente molto correttamente
Sono attore Rossi oggi la letteratura si interessa delle imprese piattaforma delle imprese come Facebook come hub come fu Doran come lift e potrei continuare se noi oggi prendiamo una rivista scientifica internazionale
Lo sforzo che oggi l'economia di studiosi di economia stanno portando avanti non riguarda le impresa che si fanno carico pazientemente delle scuole dei musei locali no
Si fa carico evidentemente perché i tassi di crescita i tassi anche di i margini la profittabilità di quest'impresa è davvero straordinario si fa oggi carico di promuoverà un'idea d'impresa che se volete agli antipodi di quella che stiamo raccontando nove
Huber ha un'idea della Boro
Che è agli antipodi di quella che stiamo ragionando non ne abbiamo bisogno di lavoratori coinvolti attivi proattivi Hubert
Commette su lavoratori intercambiabili kick economico di potrei andare avanti
Perché è interessante riflettere su questa impresa Progetto perché rappresenta un antidoto rappresenta un una sfida magari non con gli stessi tassi di crescita non con gli stessi tassi di profittabilità
A quel lo scollamento fra economia e società di cui ci ha parlato prima Magatti
Va detto che per un economista questo ragionamento per una volta come dire mi lascia a mio agio nel senso che il titolo è coesione competizione per me che sono connesse all'impresa il ragionamento è se posso parola per rafforzare competizione è coesione c'è un'impresa è un Progetto non solo al servizio del profitto ma anche al servizio e più in generale di obiettivi culturali sociali e ambientali
Ecco che immediatamente ha bisogno di scuole con cui collaborare ha bisogno di istituzioni con cui trovare una partnership ha bisogno di università con cui promuovere l'innovazione tecnologica
Ha bisogno di quelle sponde
Che non solo le consentono di competere in senso stretto ma di promuovere rimbalzare un idea di mondo che l'impresa si fa carico di promuovere quando noi oggi pensiamo ai campioni del nuovo made in Italy e non solo nella moda di Cucinelli
O o o nel design Molteni ma anche la tecnologia lucciole eccetera eccetera vediamo che quello che noi portiamo nel mondo è un pezzo di idea d'Italia che si contamina il ceo ibrida con le culture
Che incrociamo a livello internazionale
Quest'idea di impresa è un'idea d'impresa originale interessante
Che non solo lasciatemi dire non entra nell'agenda della ricerca internazionale questo lasciatemi dire passi pure voglio dire siamo lo zero virgola ottantacinque per cento dalla popolazione mondiale siamo il due e qualcosa per cento del commercio internazionale si stacca il mondo guardi altrove
Quello che più preoccupante e qui vengo al secondo punto del mio ragionamento e che questa impresa che tanto fa bene all'economia italiana e tanto fa bene al dibattito sociale
Non rappresenta un punto centrale del ragionamento politico perché nessuno ne parla
Badate che è una domanda è una domanda e in un angolo c'è solo me che sorprese d'impresa quindi devo comunque farmi carico ragionamento
Ma rappresenta un un'anomalia una specificità che secondo me non può essere semplicemente relegata al punto gli italiani hanno una scarsa economia politica una scarsa attenzione
Verso i problemi delle imprese ha a che fare con la polarizzazione di un dibattito politico che oggi
Si divide molto chiaramente lasciatemi semplificare fra
Bruno balistico smog Politi
Sovrani Stilo Calisti socio di aver detto una cosa orrenda ma per intenderci
L'élite sotto sempre usando parole dello diciamo del di un dibattito che io tentò di fuggire ma me ne faccio carico volentieri oggi le élite globalizzazione sovrani
E globali stecco smog politensione intestate per esempio in istituzioni come l'università a fronte di queste istituzioni ci sta invece la piccola impresa l'avete visto anche nel dibattito di questi giorni la piccola impresa che si dovrebbe confrontare contro i mali della multinazionale
è incredibile che ancora una volta in questo dibattito non ci sta mai impedita allora
Ci interessa promuovere una impresa che allo stesso tempo locale globale che Glocal come diceva un'altra Fondazione Fondazione Bassetti che di questo fatto un programma culturale
Ci interessa
La risposta in questo caso secondo me essi perché se io prendo sul serio la suggestione di Salvatore Rossi come passare a un passo
Nella direzione della crescita questi territori uno dei modi e riconoscerne il valore se è vero che questi non inseguono solo il profitto
Se è vero che stanno in una comunità si innervano in un territorio l'unico modo farli crescere rivendicare il valore che questi imprenditori producono questo è il primo punto del punto tono economista propone in maniera molto molto semplice elementare c'è un secondo aspetto approfitto della presenza della politica in queste sale
Noi abbiamo bisogno di queste imprese anche per queste imprese svolgono una funzione essenziale in quei temi che Pagnoncelli e prima evocato in particolare per esempio la gestione dei cosiddetti stranieri extracomunitari
Questa impresa e queste imprese Glocal sono state il filtro nell'assorbimento di realtà numeriche importantissima un solo numero nelle regioni che voi avete visto nel nord est che oggi è più coesivo più dinamico imprenditorialmente il più esposto all'internazionalizzazione noi abbiamo avuto dal due mila uno al due mila otto quaranta mila nuovi extra comunitari in arrivo
Per sette otto anni consecutivi
Questa popolazione extracomunitaria è stata digerita lasciatemi usare una parola impropria in un arco di tempo che non si sono le cinque generazioni che prima evocavo Pagnoncelli
è una generazione io faccio lezione a studenti albanesi che sono figli di quegli albanesi che sono calati dalle navi che voi vi ricordate nella foto del novantadue novantatré
Ritratte rese famose anche delle qualcuna pubblicità che li hanno immortalati a livello internazionale
Questa funzione di assorbimento fa approfitto della presenza di Confartigianato pagane fa di Confartigianato lasciatemi dire una delle ONG che funziona meglio in Italia e nel mondo
Se noi smettiamo di pensare al tema dell'accoglienza e pensiamo al tema della integrazione questa funzione diventa chiaro abbiamo bisogno di conti a posto crescita delle imprese
Abbiamo bisogno di una funzione sociale
Le due cose hanno bisogno di un nuovo protagonista facendo cene carico noi culturalmente istituzionalmente faremo molto bene al nostro Paese grazie
Grazie a Stefano abbiamo un altro è leggi che insieme a e e intensa a questo puntualizza
La citazione storica beh del del delle tue terre accostano emerge principale Confartigianato credo didattico va come una parte la battuta allora io dire vi dico che abbiamo gli ultimi tre interventi e poi diamo lavoro la Gentiloni idee Roberto Moncalvo Cesare Fumagalli e Carlo Montalbetti ve lo dico prima
I tempi sapete quali sono Roberto Moncalvo credo che sia noto in questa platea sicuramente noto a singola perché i rapporti lavori le letture che facciamo assieme a Coldiretti su tante questioni sono una parte costitutiva della nostra Weltanschauung
Grazie grazie Ermete buongiorno a tutti voglio tanto voglio ringraziare per ringraziare Fabio ringraziare Symbola perché questo rapporto credo che
Ha un valore aggiunto rispetto tutti gli altri alla capacità in qualche modo di fare sintesi di tanti lavori che su diversi settori sono stati fatti con singole da singola penso al tema che riguarda l'agroalimentare il tema della sostenibilità del Green il tema della cultura
Credo che questo rapporto coesione competizione in qualche modo richiamando anche elementi valoriali un pochettino più profondi mette insieme tante tante vicende che stiamo vivendo insieme da danni e parto proprio da questo tema la parola coesione richiama e il significato della parola coesione
Attinge a un bagaglio di valori da un bagaglio culturale e relazionale molto profondo
Chi ha a che fare prima di tutto con la vita di noi intesi come persone
E poi come imprenditori io cittadini
E questo rapporto insieme a tanti altri lavori che con singola che Symbola fatto che noi abbiamo contribuito come Coldiretti a realizzare
Ci racconta di come questi valori che per molti anni sono stati messi da parte rispetto alle dinamiche dell'economia di un'economia dove la parola competizione aveva a che fare solo con il basso costo dei prodotti o dei servizi tu e ieri sei competitivo nella visione ahimè più classica del tema nella misura in cui ciò che tu produci costa meno e quello
Del tuo competitor
Costa meno se un prodotto costa meno se un servizio in ogni caso deve costare meno
Questo rapporto ci racconta qualcosa di diverso esiste una realtà realtà non una teoria ma una realtà
Che poi il rapporto sa narrare come sempre con grande con grande intelligenza
Dove misteriosamente questi valori che apparivano come secondarie quasi obsoleti generano ricchezza anche con le chiavi di lettura classiche dell'economia generano occupazione generano sviluppo
Generano export generano parametri anche di sostenibilità ambientale sociale molto interessanti allora io credo che tutto ciò abbia a che fare
Con delle radici antiche e l'ho detto e lo ripeto che stanno dentro le persone la vita delle famiglie la vita delle comunità locali e che poi si trasformano nelle attività anche di impresa
E credo non sia un caso se in Italia il settore che forse per primo
Ha colto
Come chiave di salto di qualità questi temi è proprio il tema dell'agricoltura e dell'agroalimentare con con Ermete e con singola abbiamo ha raccontato molto spesso tutto questo non solo abbiamo raccontato ma abbiamo costruito negli anni novanta quando ammette ora presidente di Legambiente la più grande alleanza agricoltura ambiente che ancora purtroppo io dico
Un caso che esista in Italia non esiste non si nessun altro Paese europeo
E a quello abbiamo agganciato lavoro con i cittadini consumatore abbiamo creato comunità abbiamo creato coesione rispetto ai temi dell'agricoltura e in un percorso che oggi possiamo guardare a vent'anni dal dal portale d'inizio
è un percorso che non ha fatto solo cambiare alcune singole imprese più innovative di altre ma sta diventando un fenomeno sempre più di sistema cioè abbiamo cambiato Mammano
Attraverso la narrazione le prime esperienze positive la storia di un'agricoltura che era vista come un elemento secondario del Paese quando negli anni novanta è stato abolito da un referendum il ministero dell'Agricoltura quella visione era figlia del fatto che ai cittadini in quel momento non interessa non era degna di un ministero l'agricoltura oggi siamo in una situazione opposta e questo situazione apposta e figlia da un lato di una narrazione ma è figlia anche di una visione di Progetto rispetto a questi temi
Tutti i temi della filiera corta del biologico dei mercati degli agricoltori
Il tema di rimarcare la distintività dell'agricoltura italiana e dell'agroalimentare italiano a partire dalla sostenibilità dalla biodiversità danno agli OGM intesi come una forma di omologazione
Della delle produzioni e quindi esattamente l'opposto rispetto a ciò che rende l'Italia
Diversa e più competitiva rispetto agli altri in termini di qualità ci hanno portato in questi vent'anni a costruire qualcosa di importante qualcosa di importante che da un lato e partito con architetture progettuali pensate in una chiave nazionale
Che hanno alimentato ma mano un'evoluzione dell'apparato normativo
Perché la legge di orientamento che ridefinisce la qualifica propone il Codice civile di agricoltore nasce proprio in virtù del fatto che avevamo colto insieme che non potevamo
E come dire
Confinare l'agricoltore in colui il quale produce una materia prima che poi qualcun altro lavora ma abbiamo ridefinito la definizione di agricoltore come un soggetto che sta nella società che arriva a produrre cibo che fa attività culturali che fa attività turistiche
Intorno a questo tema che fa attività sociali siamo arrivati alla legge sui sui Farmer Market e oggi ne abbiamo mille duecento targati Campagna Amica
In Italia siamo arrivati al a una norma sull'agricoltura sociale gli agricoltori molto spesso senza saperlo fanno inclusione da sempre
Non solo non abbiamo più un quarto dei lavoratori in agricoltura in Italia che sono stranieri integrati
Che dicono
Nelle nostre imprese che vivono nelle nostre comunità
Ma noi stiamo facendo molto spesso in una chiave di volontarietà perché la piccola impresa agricola non ha obblighi di legge ad esempio in termini di inserimento di un soggetto svantaggiato lo sta facendo
E questi sono elementi credo molto interessanti su cui riflettere perché hanno in qualche modo riscritto
Anche i numeri dell'economia agricola agroalimentare del Paese perché dietro quelli più dieci miliardi di export da trenta quaranta miliardi tra il due mila e tredici e il due mila e diciassette dietro cessi c'è dietro c'è una narrazione che
Non è solo narrazione non è solo e le chiave di marketing ma si può provare con las con ciò che sta accadendo davvero nell'agricoltura e nell'agroalimentare italiano
E tutto ciò è accaduto curiosamente di nuovo
Pur avendo mantenuto l'agricoltura seppur con una leggero come dire adeguamento una dimensione che la più piccola d'Europa
Noi siamo il tessuto imprenditoriale tra le agricolture d'Europa dimensionalmente più piccolo
Ma siamo quello che attraverso queste chiavi della coesione fa più valore aggiunto a dettar in termini economici nonostante le difficoltà e fa più occupati a dettar
Ecco che allora la coesione ci porta da una dimensione di aggregazione in termini di acquisizione di impresa
A un fenomeno di aggregazione in termini di lavoro in rete intorno a progetti dice succhiava e nazionale che possono muovere e cambiare la storia di un settore chiudo con due riflessioni parallele la prima questa coesione che abbiamo saputo alimentare sta generando nuova coesione
Ora e noto a tutti anche all'ex presidente del consiglio Paolo Gentiloni che ci anche sopportato e supportato su alcune vicende che riguardavano sconti scontri con un pezzo di industria italiana che ancora non capiva queste vicende penso all'etichettatura d'origine del grano per la pasta e lo dico nelle Marche che una delle regioni che più produce grano duro in Italia
Questa coesione che funzione genera economia sta portando la parte più illuminata dell'industria fare coesione con l'agricoltura
E stiamo chiudendo negli ultimi mesi ad esempio sul grano il più grande accordo di filiera al mondo ma insidiato dove un trader il più grande del mondo
Attraverso Coldiretti parla con tutti gli agricoltori italiani per il più grande contratto di filiera sul grano duro e tenero biologico al mondo allora la questione genera ecco non
L'altra cosa che però voglio dire che di pari passo ciò che noi stiamo vedendo e la come dire il pensiero negativo di tanta di tanti cittadini italiani sulla globalizzazione secondo me figlio di questo che la mancanza di coesione chi alimenta tante economie del nostro pianeta
Continua ad alimentare altre fratture altra mancanza di coesione ciò che sta accadendo in troppi Paesi del mondo soprattutto poveri con nell'arrivo di Grandi aziende spesso multinazionali di paesi ricchi che in teoria vanno da aiutare e in pratica smontano la comunità quindi creano fratture
Attraverso le Greppi Ing
Tolgono gli agricoltori dai loro luoghi inseriscono modalità di produzione competitive perché quei quei prodotti costano poco peccato che inquinano l'ambiente come noi non fa facevamo quarant'anni fa
E peccato che sfruttano le persone allora tutto questo sta generando la necessità di capire che noi dobbiamo affrontare il tema della globalizzazione con coraggio il coraggio non stanno i dazi
Non stanno i dazi perché i dati sono uno strumento sbagliato
Che però oggi con una soluzione di pancia che Trump con poi tutte le ripercussioni che che stiamo sta arrivando ad una situazione assurda di guerre commerciali però sono lo strumento sbagliato ma le dobbiamo trovare invece uno strumento giusto perché la questione esiste
Perché ciò che non fa male oggi all'Italia e la competizione di chi non rispetta le nostre regole in termini di sostenibilità ambientale in termini di sostenibilità sociale e chiudo dicendo
Questo rapporto e positivo anche tanto per le soluzioni che propone perché il tema del voto col portafoglio un tema fondamentale perché i temi della sostenibilità e della coesione possano trasformarsi in successi economici e i dati che ci ha dato Pagnoncelli confermano confermano tutto questo
L'etichettatura d'origine nel cibo la modalità operativa per arrivare al al voto col portafoglio credo che queste grandi soluzioni che sono proposte
Nell'accordo agli appalti pubblici al voto col portafoglio fino a un ragionamento diverso sull'Iva che premi questo tipologie di di produzioni che fanno della posizione della sostenibilità un elemento fondamentale sono sicuramente chiavi importanti che sono figli anche di una lettura della realtà e chiudo dicendo una cosa chiedendo aumenta il permesso di fare una citazione una volta io non le faccio mai quindi preoccupate nonna scomoderò nessun grande pensatore
Ma
Citerò un agricoltore che ho incrociato stamattina venendo qui
Che si chiama Francesco e che mi ha detto e gli ho chiesto come stava andando dopo il terremoto
E lì mi ha parlato di come ha ricostruito la stalla grazie al fatto che abbiamo coinvolto i consorzi di bonifica come braccio armato per superare le difficoltà che c'erano eccetera eccetera poi mi dice peccato
Che le strade per venire da me sono ancora chiuse perché le macerie dopo due anni sono ancora lì
Allora la lettura della realtà fino in fondo anche quella più antipatica anche quella più però banale quella che muove il sentimento delle persone e un elemento fondamentale perché la coesione in questo Paese torni a crescere in modo diffuso
Come dire tolga carburante ha paura eh che diventano ingiustificate che possono portarci in direzioni che non sono piacevoli grazie
Grazie Roberto non c'è alcun dubbio Cesare Fumagalli
Indi Carlo Montalbetti
Tu parli a nome del terzo settore
Onorevolmente uno MG
Grazie sorge
Arrivati a quest'ora son disponibili sono due opzioni credo di essere o bravi o Brady o disposizione a seconda e la gioco
Tre considerazioni fare con tutte e due da
Tre considerazioni rapide
La prima è che
I cambiamenti climatici sia quella cioè di Gerard generano paura
E io ho avuto il timore che dopo questa Estate che tardava ad arrivare fossero più robusti cambiamenti ma è mi sono tranquillizzata arrivata anche d'estate così come ho sentito quasi fino in fondo il l'intervento del direttore di Banca d'Italia e mi mancava quella sulle piccole imprese zoppica dimensione d'impresa
è arrivata mi sono tranquillizzato
Quindi con
Una seconda notazione che ha a che fare proprio con questo elemento
Dico che Symbola si era immessa con questa ricerca in un solco che le è stato più proprio in altri anni che è quello del provare a ricavi gare controvento
Direi che coesione competizione lordo la l'hanno detto più d'uno non è non è per nulla secondo il mainstream non non va nella direzione delle cose più che si sentono di più che hanno più supporto piano più evidenza io credo che sia profondamente vero Irvine mio brevissimo intervento è per dire né crediamo profondamente che questa sia una ragione di successo magari non del brevissimo magari non del Breve ma una ragione di successo ancora una volta per il modello produttivo italiano capace proprio per la sua legame col territorio punto su cui principale su su cui spendo parole il legame col territorio proprio per il tipo di impresa ahimè artigianato e piccola impresa
Che sono così tipiche del nostro Paese ma neanche così esclusive del nostro Paese noi abbiamo un milione trecentocinquanta mila imprese artigiane la Grande Germania un milione di imprese artigiane la Francia un milione di imprese artigiane e quindi il cuore del dei grandi Paesi europei alla stessa ritmica dicevo la pervasività della di piccola impresa sul territorio in nessuno degli oltre otto mila comuni italiani non c'è un'impresa artigiana
In nessuno degli otto MilanOltre comunità anni non c'è un'impresa artigiana e questa è una condizione per connettere diceva Magatti ed è abbiamo profonda questa convenzione per connettere o riconnettere sviluppo economico e sviluppo e sviluppo sociale
Essendoci mezzo stando CD innerva Ando innestando le comunità locali territoriali e e sarebbe troppo facile fare ad esempio del territorio in cui ci troviamo e quindi l'ometto
C'è una capacità vera di quelle che si possono leggere fattualmente di integrare sviluppo economico e sviluppo sociale
Una puntata o ancora di di una piccola polemica è così vero che si trova maggiore sviluppo è una delle delle evidenze che danno anche le imprese definite a a coesi vita
Della distribuzione della mappa geografica territoriale del nostro Paese che più dense più forte laddove c'è da dove si sta meglio
Per dirla con un indicatore poco da Istat
Laddove si sta meglio prospera di più la piccola impresa prospera di più artigianato non c'era nessun artigiano tra gli imprenditori che erano coinvolti nella tragedia del in Bangladesh di qualche anno fa a a fare a fare produzione tessile
La pigra e per l'artigianato fa della coesione
Territoriale elemento di competitività
Da qui solo un accendo per per essere fedele alla promessa di brevità che ho fatto una iniziativa nostra nuova di Welfare sul territorio
Micelli c'ha definito Ang senza navi confermo voglio dire anche su questa su questo aspetto abbiamo una grande iniziativa in corso
Che contribuisce molto ma perché siamo interessati perché dove si sta bene dove i collaboratori dove i dipendenti delle piccole imprese stanno bene prospero e vanno meglio le le piccole imprese
Chiudo con una
Metafora però per dire che il legame con il territorio non deve significare per noi non significa una chiusura sul sul territorio uno scomodo il sovrano ismi dico solo che stare connessi sul territorio non significa chiudersi nei territori lo faccio con riferimento a una metafora di una tragedia italiani cinquantacinque anni fa a quella del Vajont
Il monte Toc aveva dato segnali di di di di di muoversi di sgretolarsi
C'era un fiume del Vajont cioè che è stato il regime intatto è stata creata una diga per dare sviluppo benessere a a quella comunità regolando secondo necessità le acque
Di quel fiume
Una manufatto straordinario
La diga quando è successo il crollo di un pezzo dal monte Toc che è andato dentro l'invaso la diga ha retto non si è rotta se ricordate il flusso Dell'Acqua scavalcato quella diga
Fatta per fermare lì dentro e racchiudere ecco lo dico a metafora di come intendiamo noi la valorizzazione del rapporto artigianato piccola impresa col territorio in modalità che resti aperta capace di governare
I flussi capace di essere attenta i flussi capace di guardare più il più che il fatto culti ai fatti
E il participio passato del verbo fare il facendo e questa è davvero la metafora che spero riguardi una capacità crescente competitiva della piccola impresa capace di fare coesione sui territori grazie
Grazie grazie Cesaretto l'ultimo intervento quello di Carlo Montalbetti che
Fra i soci promotori di Symbola peraltro Carlo anche lui una con come direttore Rossi ha una sensibilità variegata una soltanto il direttore del Comieco però è interessante che noi spesso siamo gli indicatori cui sono alti esponenti dei dei consorzi di raccolta di rifiuti
Il indicatore della raccolta differenziata comunicatore civico credo sia un indicatore di assoluta efficacia perché dove si fa bene raccolta differenziata voti che c'è meno due condizioni i cittadini partecipano
E le istituzioni sono efficienti che non è è cosa da poco esatto Buongiorno tutti
E in effetti
Io vorrei proprio partire da questo cioè da ombra conto brevissimo ogni italiano dedica ogni giorno due minuti per fare la raccolta differenziata
Di questi due minuti il cinquanta per cento e dedicato alla raccolta da caldo perché la più diciamo importanti in quel flusso succedono delle cose importanti una inconsapevole e cioè che in quel due minuti
Gli italiani fanno un atto di fede buddista
Cioè credono nella reincarnazione
Perché perché in effetti tutto quello che viene consegnato alla raccolta differenziata poi avrà nuova vita nel caso nostro specifico della Carta dedite sono sette come quelle dei gatti quindi questo è un primo elemento importantissimo
Si compie un atto forse inconsapevolmente venti a una serie di effetti molto importante
Secondo Effetto importante che da questo atto si generano dei benefici sono benefici di natura ambientale ed economica pensate soltanto quello ambientale per la carta negli anni cui abbiamo iniziato
Più o meno diciamo alla fine degli anni Novanta sono state risparmiate quattrocento discariche
Guardiamo quello economico
Quello economico ha comportato una ribaltamento di uno dei fondamentali
Nell'economia fino al due mila e cinque l'industria cartaria italiani importava un milione duecento mila tonnellate dall'estero di carta da macero
Da quel momento in avanti è diventata autosufficiente e siamo diventati esportatori
E tutto questo è avvenuto perché
è avvenuto non certo per la Provvidenza ma è avvenuto perché si è determinato un sistema e questo sistema ha dato vita
Cosa piuttosto rara nel nostro Paese
A un meccanismo che da una parte e costretto il sistema delle in prese a mettersi assieme cioè a fare coesione i consorzi
Il nostro atteri mille trecento aziende associate
Dall'altro
Ha determinato una responsabilità
Delle stesse imprese nel dare le garanzie meno che quello che immettono sul mercato dal punto di vista qui stiamo parlando degli imballaggi venga ritirato e valorizzato il riciclo prima di tutto
Ma nell'altro punto ha determinato una virtuosità rara perché è questo sistema ha fatto sì
Che i privati si prendessero la responsabilità di adempiere agli obblighi
è la parte pubblica si tenesse limitata al controllo che questo meccanismo fosse effettivamente eseguito
Tutto ciò cosa ha comportato ha comportato dei benefici
Che riguardano sia la tenuta dal punto di vista territoriale le amministrazioni pubbliche si sono messi in movimento tenete conto che ne siamo partiti con una raccolta di seicento mila
Tonnellate fatte dei comuni italiani siamo arrivati a tre milioni e trecento mila quindi straordinario passo in avanti
Che evidentemente si è fatto grazie alle amministrazioni locali e cittadini che collaborano eccetera e i benefici industriali altrettanto significativi
Nostro caso specifico
Oltre alla vicenda dell'import-export che vi ho appena raccontato abbiamo un sistema sotto il profilo industriale che
Dopo diversi anni sta dando un segnale rilevante con l'apertura di tre nuovi significativi impianti industriali
Due collocati al Nord e uno poco distante da Roma
Che saranno in grado di lavorare oltre un milione e duecento mila tonnellate di Macero
Aggiuntive rispetto a quelle attuali quindi segnali importanti dal punto di vista dell'economia ma tutto questo
Che ha a che vedere evidentemente con un meccanismo dove il collegamento tra i condomini e società è molto diretto cioè è possibile quindi una via diverso accento che è possibile
Però è possibile
E arrivo alla conclusione
Perché nel nostro caso
Questo meccanismo è stato generato dall'Europa
Se non fosse intervenuta l'Europa con
Una direttiva io ritengo che sarebbe stato estremamente improbabile
Che saremmo stati in grado autonomamente di creare questa condizione
E io credo che su questo di un attimo riflettere anche quando parliamo di appunto coesione qui siamo al terzo rapporto che è un ma sostanzialmente oggi possiamo chiamare una calante
Di una realtà italiana così interessante
Se non ci ponessimo la domanda non solo del contesto
Nel quale ci troviamo internazionale
Quindi il ruolo dell'Europa
Che secondo me è e deve essere con forza ripresa soprattutto se come giustamente Pagnoncelli ci ricorda che il tema della sostenibilità può essere una delle leve su cui dobbiamo lavorare
Ma perché ci pone una domanda e su questo concludo di quanto abbiamo bisogno oggi di una buona politica grazie
Basta il programma direbbe
Qualcuno
Presidente Paolo gitano e conosce l'elaborazione di Symbola Paolo sa che
Questa
Possiamo considerato
Possiamo considerare una specie di una pezzo di una trilogia dei rapporti economici principali riff simbolo assieme
è stato citato più volte sia io sono cultura che a alla Green Italy questo è il terzo pezzo giusto Giuseppe che cerca di leggere
Le radici possibile di un futuro già presenti in Italia molti al cominciare anche con i dati di Nando hanno fatto impara diciamo hanno cinque alluso a un navigare controvento su questo tema
Invece bisogna capire quali sono i refoli di vento che si possono intercettare c'è una frase notissima di Seneca spesso usata che dice non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare che ha siccome due letture uno che devi sapere dove andare cosa non banale diciamo dal sotto molti punti di vista ma l'altro perché se sai dove andare poi anche Bourdais Giarre
Non è detto che tu devi andare sempre vivo paese sottolineo c'è un delizioso libro esponente Paolo conosce di cipolla intitolato vele cannoni che un pezzo della leadership occidentale si è costruita sulla vera orientabile
Perché prima le navi andavano soltanto o col vento di poppa o a remi quando in si impara a usare in maniera diversa il vento tipica la scoperta dell'America contro i gusci di noce che erano le tre caravelle cambia un pochino la storia questa è un po'il tentativo che può alla fine ne facciamo nelle nostre letture Paola
Sì e no c'è anche
C'è anche la cosa e De Gregori che diceva non sa dove andare comunque CIMAC non esserne chiama preferibile ormai coordinata ma
Abbastanza stringenti no grazie grazie a Symbola
Mette al al rapporto presentato con Unioncamere
Che poi come molti hanno ricordato nella prosecuzione di di un lavoro no di di scavo
Credo molto interessante cui
Io sono anche un po'influenzato dall'amicizia con Ermete Realacci ma
Penso che sia stato fatto nel corso degli anni un lavoro veramente straordinario perché sapete che Ermete nasce come ambientalista puro anche se era sempre un ambientalista
Innovativo nella sua nella sua esperienza però ormai da boh dieci anni forse anche quindici
è diventato un lavoro di conoscenza scandaglio ricerca a contatto con il territorio
E con il legame tra il territorio e
Le reti le reti di impresa le reti sociale
Le imprese e quindi il tema ambientale si è via via allargato negli ultimi anni credo che noi abbiamo avuto dai convegni di Symbola ultimamente fatti qui a Treia
Molto spesso delle mappe importanti per per chi vuole conoscere il Paese per chi fa politica per chi fa associazione che chi partecipa alla classe dirigente
Perché questo lavoro è importante perché è un lavoro
Con i piedi per terra
Io dico spesso mi è capitato anche da presidente del Consiglio che
Quando hai bisogno di sai che devi andare in un posto al bisogno di capire
Che cosa c'è da quelle parti se c'è una situazione un'impresa un luogo che è utile valorizzare visitare telefonia Realacci e tutto sommato la la la Guida Monaci di questo un territorio della competitività coesa o della coesione competitiva cioè quindi omaggio doveroso ma veramente sentito al lavoro che è stato fatto condizioni non facilissime
Naturalmente in questi anni e nel quale simbolo ha potuto per fortuna contare sulla collaborazione di associazioni prese rilevanti che gli hanno consentito di lavorare che continuano certamente a fare
Dopodiché se noi ci guardiamo attorno al di là della bellissima vista delle colline marchigiane che possiamo apprezzare qui da date Reja
Diciamo che la coesione non è il tratto dominante del del mondo del mondo
O del contesto in cui ci troviamo
Per
Per essere proprio riduttivi la coesione non è non è diffusissima non è il nostro pane quotidiano dal punto di vista politico culturale economico ideologico religioso cioè è un
è un contesto che da questo punto di vista avuto anzi negli ultimi due o tre anni dei certamente dei segnali
Di peggioramento notevolissimo
Da dove derivano queste spinte penso che ormai lo sappiamo tutti a memoria
Abbiamo siamo certamente
Rispetto alla storia precedente i i più ricchi più longevi di più
Istruiti i più mobili
Il più tante coi più sicuri
Rispetto alla storia della dell'umanità
E tuttavia viviamo in una situazione che descriveva molto bene Nando Pagnoncelli di non solo percezione ma anche di realtà perché poi le due cose vanno insieme percezione ingigantisce
Dei fatti reali
In cui tutto questo progresso tutto questo miglioramento non viene in realtà vissuto come tale
E i fenomeni anche più limitati più ridotti talvolta marginali in controtendenza vengono infatti Zatti e diventano dominanti
La verità è che queste norme dinamiche appunto di globalizzazione ha finito per mettere in discussione negli ultimi cinque dieci anni alcune cose fondamentali
Che hanno a che fare da un lato con la nostra identità e quindi con la sicurezza
Intesa in un senso un po'più ampio che non quello del dell'ordine pubblico o della difesa della nostra sopravvivenza
Minaccia la nostra identità minaccia alla nostra sicurezza da un lato e dall'altro lato
Minaccia al al futuro del lavoro
Alla sua qualità
Al agli elementi di giustizia cui o comunque di riduzione delle diseguaglianze a cui eravamo stati in parte abituati
A queste spinte che sono spinte globali
Certamente non solo italiane
Che sono vissute nei Paesi occidentali più ricchi più avanzati no perché abbiamo sempre anche poi localizzare il fenomeno dove il fenomeno si
Si concentra si concentra nelle grandi economie occidentali avanzate
Queste spinte producono uno sguardo rivolto all'indietro poi ci possiamo ragionare
In modo molto articolato ma non è questo il momento non c'è il tempo in generale
Che cosa caratterizza molti dei fenomeni politici sociali
Dirompenti che abbiamo visto negli ultimi anni
Abbastanza lo sguardo rivolto all'indietro
Il il referendum inglese è stato vinto in parte per nostalgica dell'impero britannico a noi può sembrare una cosa
Un po'o buffa ma nella soprattutto nelle periferia e non certo a Londra
Della Gran Bretagna c'è da un lato la paura verso immigranti sapete che la campagna Breaks sita vinto con i manifesti
Che parlavano del rischio di un'invasione turca un'invasione turca in un in un'isola non era probabilissimo però è stata la campagna di maggior successo che ha portato alla vittoria di Breaks sapete che il giorno dopo Breaks la parola più coccolata dagli inglesi era Unione Europea perché gli inglesi si chiedevano da che cosa fossero usciti non avevano la più pallida idea della discussione tra Cameron Junker c'era un mix tra paura degli stranieri e Nostalgia del
Mi colpisce un'altra cosa ad esempio che una delle parole chiave che ha usato sempre
Presidente degli Stati Uniti in questi
Mesi era la parola chiave usata da
Da Roosevelt nel corso della gravissima crisi all'inizio degli anni Trenta no Roosevelt si rivolgeva all'uomo dimenticato Forgotten me forgotten man è diventato il target principale di quasi tutte le posizioni sopranista per populiste nazionaliste che attraversano le nostre società quindi c'è un'onda che non dobbiamo sottovalutare
Le cui motivazioni credo dubbio alle cui molti che l'azione dobbiamo dare dignità perché sono motivazioni molto rilevanti perché se senti messa in gioco la tua identità e la tua sicurezza S vedi incerto il futuro del lavoro e della giustizia sociale
C'è un problema
Noi possiamo continuare a elencare
Delle numeri positivi dal punto di vista macro economico
Ma non riuscirai a scalfire questa realtà che non è solo una percezione perché questa è un'onda molto consiste
Il che non vuol dire naturalmente che parlare di coesione quindi di dimensione cooperativa di coesione come fattore di competitività sia fuori luogo
Dobbiamo sapere anzi che è una strada più che mai fondamentale proprio perché ci troviamo in un contesto come come quello che io rapidissimamente vagamente accenna
Dobbiamo sapere però che il contesto è quella roba lì cioè oggi è il giorno in cui comincia il
Speriamo che non sia un un tipo forza come dicono gli inglesi di Dazzi tra cinesi americani
Sappiamo che il concerto europeo cosiddetto col non è mai stato così così stonato cioè la situazione
In Europa tra tra i diversi interessi nazionali più o meno sovrani stipo produce un un rumore di fondo molto complicato
E in Italia certamente al di là delle definizioni ideologiche abbiamo tutti credo di fronte anche dal punto di vista del linguaggio
Dei salti continui che a tutto ci portano tranne che a una situazione di maggiore
Rassicurazione di maggiore coesione
Di ricucitura noi di questo avremmo bisogno di questo abbiamo bisogno cioè di un Paese che ricuce le proprie ferite fa gioco
Di squadra
Supera alcune lacerazioni mentre viviamo in un tempo che va esattamente almeno in questo momento non poi certamente le fasi cambia nuove e le tendenze si correggono addirittura si invertono ma in questo momento invece sembra che se hai una responsabilità pubblica devi prendere a male parole qualcuno se vuoi fare una politica mediterranea
Devi litigare più o meno con i vicini
Della sponda nord o della sponda sud
Questo è il contesto in cui noi ci troviamo
Credo tuttavia che mantenere questa bussola questo orientamento che ci viene dal rapporto di Symbola e quindi ostinatamente ricordare non solo quanto sia giusto ma anche quanto sia importante e di successo l'esperienza chiamiamola delle in paese della manifattura
Legata al territorio che fa coesione che ha responsabilità
Sociale
E più che mai importante in questa in questa situazione in questo contesa
Proprio se noi non sottovalutiamo la pericolosità
A me ha colpito abbastanza che un paio di mesi fa il presidente francese abbia in un discorso fatto in Germania
Evocato la la l'immagine dei sonnambuli
Qualcuno di voi forse avrà letto quel bellissimo libro dedicato al mille novecentotredici in cui si descriveva
Il contesto europeo nel mille novecentotredici era un contesto molto vivace culturalmente la ricerca scientifica Freud gli avanzamenti in campo sanitario
E pochi mo'immensi dopo arrivata la la tragedia della della prima guerra mondiale
Forse pessimistica quella definizione ma certamente io credo che le tendenze che vediamo attorno a noi in Italia nel Mediterraneo in Europa nel mondo tutto possiamo fare tranne che sottovalutati
E quindi dobbiamo credo rivendicare il fatto che dietro questo messaggio il messaggio della coesione
C'è innanzitutto un contenuto anche di sicurezza
A me piace molto
La una visione larga del tema della sicurezza ne ha scritto spesso proprio Mauro Magatti
Perché dobbiamo sempre credo avere in mente che per i nostri concittadini il tema della sicurezza è un tema
Che ha più facce che ha a che fare certamente con l'ordine pubblico la presenza delle forze dell'ordine
La certezza della pena
Ma che ha a che fare con la qualità urbana a che fare con la qualità del nostro servizio sanitario pubblico
Se noi siamo consapevoli per esempio di uno dei tratti fondamentali delle nostre città
Soprattutto contemporanee che la solitudine che è la predominanza dei nuclei familiari composti da una sola persona e molto spesso composti da una sola persona
Di età abbastanza avanzata
Ecco per esempio capiamo immediatamente che per queste persone sicurezza vuol dire
Poter alzare il telefono trovare dall'altra parte un sistema sanitario pubblico che funziona e che interviene avere un quartiere illuminato avere una città ricca di attività questa è la sicurezza di cui si occupa una prospettiva di coesione
Naturalmente si pone qui giustamente molto l'accento anche poi non solo sull'aspetto sociale e legato alla sicurezza della coesione ma sull'aspetto di competitività economica
La coesione come carta vincente per l'impresa e per la manifattura
Per quelle imprese
Che Salvatore Rossi vorrebbe
Meno piccole e certo spera discussione dice
è arrivato anche Bonomi che che le imprese molla le le multinazionali tascabili
Ne parliamo da da anche qui da dieci quindici anni
Io penso che il nostro sistema con tutte anche le sue piccolezze dimensionali in questi dieci quindici anni abbia dal punto di vista dalla capacità di innovazione di trasformazione fatto delle cose veramente straordinari
Talvolta anche contro la politica qualche altra volta accompagnato aiutato dalla politica ma tendenzialmente con un protagonismo dei territori delle imprese
Notevolissimo
Mi ha colpito questo principio della competitività della coesione se vogliamo usare i termini del rapporto di Symbola
In un contesto completamente apparentemente completamente diverso
Qui vado
In parte a contraddire quello che diceva prima Gatti ma non dubito che invece nel suo caso sia stato così a me ha colpito una cosa nell'ultima riunione di Davos che c'è stata a gennaio e cioè io sono stato come presidente del Consiglio
Invitato essere ospite d'onore a una cena organizzata da un signore che si chiama Larry Fink
E che il fondatore e amministratore delegato del principale fondo d'investimento America che gestisce credo sei virgola quattro mila miliardi sei virgola quattro mila miliardi di dollari di investimenti
Che cosa aveva fatto Larry Fink due o tre giorni prima aveva scritto una lettera agli amministratori delegati di tutte le società di cui Blackrock azionista di riferimento o quasi di riferimento
Dicendogli stata corti perché noi nei prossimi mese anni misureremo gli investimenti di Blackrock su alcuni parametri completamente nuovi
Primo impegno sulle questioni ambientali
Sui parametri degli accordi di Parigi e sulla competitor la compatibilità ambientale dei vostri stabilimenti
Secondo responsabilità sociale in rapporto con due questioni territorio e differenze
Sociali anche negli oh bej Paz riesca a detta
Non indaghiamo sui livelli di paga dei fondi di investimento ma comunque anche sui livelli retributivi interni alle vostre aziende motivo
Che il signor finché che democratico un grande amico anche dell'Italia
Ha spiegato nel adesso forse un po'più preoccupato fatta come investitore del del nostro Paese che ha spiegato in questa scena è noi siamo in un contesto che appare meraviglioso era gennaio di questa in cui non per la prima volta da decenni c'è una crescita sincrona cioè contemporanea in tutte le aree principali del mondo
Chi stava più indietro come l'Europa
O o anche la Russia si sta piano piano riprendendo stanno andando tutti bene
Ma attenzione
Questo dettata il il sì o di un grande fondo investimento questa cosa rischia di non conta di non proseguì
Rischia di non proseguire non solo per le guerre commerciali ma anche perché per la prima volta la crescita
Corrispondano a un aumento
Del dei coefficienti di diseguaglianza
E perché la le sfide ambientali
Siamo lontanissimi dall'aver le messe sotto controllo perché come sapete non c'è solo il fatto che gli americani
Ci sono ritirati gli accordi di Parigi ma c'è anche il fatto che l'attuazione degli accordi di Parigi dal punto di vista finanziario è molto complicata è molto difficile per tutti i Paesi avanzata voglio dire in sostanza che la consapevolezza
Del fatto che
La logica
Appunto numeri numeri numeri la logica l'uno per cento che continuamente si ingrandisce
La consapevolezza del fatto che alla lunga questo modello
Non tiene più credo che sia oggi piuttosto diffusa
Il problema è che nel frattempo di fronte però alle degenerazioni alle mancate risposte è cresciuta una risposta diversa non la risposta ragionevole
Che dice signori per la prima volta l'economia cresce da sette otto anni ma le diseguaglianze aumentar no
Signori per la prima volta c'è un grande punto interrogativo sul futuro quantitativo e qualitativo del lavoro signori c'è una gigantesca questione ambientale aperta no è cresciuta una risposta che dice
A queste situazioni dobbiamo reagire
Sostanzialmente chiudendoci
Da individuando negli altri i nostri avversari che non solo i nostri competitor e facendo quindi tutte le cose che stiamo avendo un solo in Italia ma è la malattia sopranista le nostalgiche degli imperi c'è perfino a nostalgica dell'Impero austriaco
Nessuna sarebbe cioè se qualcuno quindici anni fa c'avesse detto tornerà nostalgia dell'Impero austriaco eravamo tutti innamorati alla secessione delle della Sacher torte ma de che che invece c'è la Nostalgia non solo dell'Impero turco russo o inglese Charles al Gia
Dell'Austria Ungheria
E dobbiamo rendercene conto che c'è questa situazione
Allora qui io credo si gioca una partita fondamentale
In cui che io sintetizzo
Così prendendo a prestito una cosa che mette va dicendo da anni
Quando dice l'Italia deve fare l'Italia
La mia impressione è che tutto questo processo abbia provocato in queste ultime settimane e per la prima volta da decenni il rischio del configurarsi di una situazione in cui l'Italia smette di fare l'Italia
Non era mai successo a mio parere almeno non in un modo così completo
Su tanti aspetti diversi da quelli culturali a quelli geopolitici a quelli internazionali a quelli legati ai rapporti tra religioni diverse
Delle differenze all'interno del Paese
Noi che cosa siamo che cosa siamo sempre stati
Anche prima che nascesse
L'Italia perché in fondo mettere i c'aveva ragione no quando diceva che l'Italia era innanzitutto un'espressione geografica legata ad una lingua una cultura comune poi quelli del Risorgimento se la prendevano e facevano bene a ad arrabbiarsi però la realtà che l'Italia precede di molto lo Stato unitario italiano l'Italia è da
Secoli un luogo in cui cultura apertura capacità di dialogo capacità di coesione
Poi cose che sono cambiate nel corso dei secoli
Ma certamente che hanno un filo conduttore straordinario negli ultimi settant'anni
Non è solo il sostegno alla NATO all'Unione Europea non stiamo parlando di questo stiamo parlando dei fondamenti costitutivi del modo in cui l'Italia è e viene percepita all'esterno
Se l'Italia comincia ad essere invece percepita all'estero cominciasse
Ad essere percepita all'interno e all'estero
Come un paese chiuso con un Paese aggressivo come un paese
In lite con i propri vicini
Come un paese
Che non tollera o comunque scoraggia le differenze
Io penso che l'Italia correrebbe dei gravissimi rischi
Dal punto di vista sia della sicurezza che della competitività un paese in cerca di guai alla fine è un Paese che non è più sicuro ma è un Paese più a rischio
Un Paese
Che ha il nostro sistema di impresa e di rapporto tra imprese e territorio che alla nostra manifattura
Non può essere un paese chiuso
Non è possibile
Allora
E concludo
Naturalmente oltre a dire questo
A denunciare questi rischi a prenderli sul serio perché guardate io
Lo anche già detto penso che qui faccio proprio un accenno politico rapidissimo ma che non che non la sinistra
O comunque l'opposizione a questo governo tutto possa fare tranne che sottovalutare né la realtà
C'è qualcuno immagina che siamo di fronte a un governo uno strano mix tra
Persone maleducate persone impreparate non è così è l'espressione italiana di un'onda che c'è a livello globale
E o la prendiamo con questo livello di serietà e di pericolosità oppure rischieremmo io credo semplicemente disubbidire
Primo prenderla sul serio secondo credo
Porsi almeno un paio di problemi ce ne sarebbero tanti
Alcuni sono molto politici e certamente non non è questa la sede per affrontati
Però un paio di problemi credo vadano sottolineati il primo ente noi siamo alla ricerca di un mix nuovo
Diciamola così semplice tra apertura e tutte
Perché credo abbiamo un po'abbastanza tutti capito che la l'idea è forza sulle quali negli ultimi quindici vent'anni
Ci siamo in un certo senso
Forgiati rafforzati affermati anche dal punto di vista politico in molti paesi europei
E cioè apertura Blair contro chiusura
Mostra un po'la corda
Ma non è una cosa adesso tutti giustamente il Parma di Toni Blair del della terza via delle cose degli anni novanta ma se voi vi andate a rileggere l'ultimo scritto piuttosto impegnativo che ha fatto Barack Obama nel due mila e dodici credo
Il messaggio di Obama che è stato uno straordinario presidente uno straordinario intellettuale era oggi non è più destra sinistra ricchi poveri è apertura chiusura
Allora noi siamo per l'apertura anche perché ci conviene noi italiani ma se ignoriamo
La necessità di
Porre la questione la protezione della tutela poi lo puoi fare in un modo sbagliato o addirittura suicida come quello di un'ultima misura decisa dal dal dal Governo
Ma il problema della protezione del lavoro tour dei Pooh
L'altra cosa che credo dobbiamo tenere molto bene in mente se vogliamo accettare la sfida e la coesione non subire l'onda di cui parlavo prima non è tanto ne parlava prima Micelli la consapevolezza dell'importanza del locale
Aveva almeno io sta consapevolezza sarà stato inutile no però culturalmente e nelle cose che vado dicendo
Il nel nei miei incarichi pubblici sarà colpa di Ermete
Ce l'ho da boh dieci anni non è che dobbiamo scoprire
Questa questa cosa
Problema è
Al di là poi della classe dirigente se questa cosa poi si afferma
Io vedo un'altra rischio che abbiamo invece vissuto in questi anni
Per un'idea un po'distorta dell'importanza di internet della Rete
E che andava sotto quella terribile parola della disintermediazione
Primo cerchiamo un nuovo mix tra apertura e tutela secondo mettiamo in archivio la disintermediazione noi abbiamo un bisogno sarà ordinario di se vogliamo fare coesione che se vogliamo che la coesione significa chi sicurezza di reti territoriali alcune anche nazionali verticali abbiamo bisogno anche dei sindacati
Abbiamo bisogno delle reti di impresa abbiamo bisogno di tutta quella straordinaria Italia che si mette in Rete in parte volontaria e in parte professionale e che è l'ossatura di un discorso diverso dal discorso nazional populista
Dobbiamo farlo naturalmente
Sapendo che
L'incognita geopolitica rispetto resterà tale
E sapendo che l'altra in quella quindi che riguarda l'identità le migrazioni la sicurezza
Non sarà mai facile prima abbiamo visto i dati di Pagnoncelli ne abbiamo fatto un miracolo sui flussi
Migratori gestiti dai trafficanti di esseri umani
A occhio ma lo dico da solo ma abbiamo fatto veramente un miracolo e ciò nonostante la percezione di questo problema resta un prologo
Molto seria
Del resto a me il il primo ministro ungherese mi ha fatto vedere spesso la mappa del consenso del suo partito la mappa del consenso il suo partito è fortissima in tutte quelle zone dell'Ungheria in cui non vedono un migrante da decenni e forse non lo vedranno mai
è un po'più debole a Budapest
Sapete come è andata Breaks sette tra Londra Fo Londra c'è un sindaco di fede islamica Breaks sette credo che abbia perso con l'ottantotto per cento dei voti per il rime quindi quella questione identitaria resterà è una questione su cui bisognerà continuare a lavorare resterà e concludo la questione del lavoro
Sulla quale la mia generazione è abituata rassicurarsi no noi ci siamo sempre detti che poi alla fine l'innovazione tecnologica trova un punto di equilibrio e produce lavoro
Ho la verità è che non lo sappiamo al momento cioè la la rivoluzione digitale
Sicuramente sta massacrando le figure di lavoro intermedie no per cui c'è una una fascia altissima che ne guadagna moltissimo e c'è una fascia media che fa lavori invece sempre più che non ma non hanno nulla a che fare con lavoro intellettuale pur avendo a che fare con il digitale quindi gli affetti sono difficilissimo può darsi che possano essere governati Freda si tutti i discorsi di Marco Bentivogli e di altri sui contratti ibridi il mix tra lavoro subordinato il lavoro autonomo ma è un'impresa
Prometeico cioè è un'impresa
Può essere pure Sisifo invece che promette è alla fine quindi dobbiamo sapere che abbiamo questo punto interrogativo però la strada non può che essere quella ed e deve essere quella in modo particolare in una terra
Come le Marche
La mia famiglia originaria più o meno di quindici chilometri di distanza da qui le Marche hanno un bisogno particolare di coesione naturalmente in questo momento
E soprattutto ne hanno bisogno per affrontare la questione delle conseguenze del terremoto
Anche qui oltre ai quattrini pubblici che ci sono oltre a delle procedure pubbliche
Meno complesse che purtroppo ancora non ci sono
C'è un ruolo per le in prese coesive notevole
Fatemi approfittare per ricordare ringraziando che qui ci sono due o tre in prese e probabilmente sono tante altre
Ma proprio che che che hanno sede nel raggio di poche decine di chilometri da qui
Da da da Tolentino a Belforte del Chienti a Casette d'Ete e che si sono messi o o a ospitare le famiglie negli stabilimenti nei giorni complicati del terremoto o si sono messi a fare attività di ricostruzione o si sono messi addirittura ad aprire stabilimenti in alcune zone nuovi in alcune zone colpite dal terremoto sono esempi dell'Italia migliore
Che molto spesso ci viene da queste imprese
Più
Coesione competitiva per l'impresa e che non di fronte a una sfida drammatico come questa io non ne vedo e per questo prendo anche in questa occasione per ringraziarle e per dire a tutti che bisogna continuare e non far sentire sole le popolazioni colpite dal terremoto
Grazie e buon lavoro
Funzionerà
Allora
Bene prima del Consiglio voleva rassicurazioni sì c'è un buffet buffet di buona qualità Apps attivazioni di Totti siamo stati praticamente nei tempi e quindi possiamo iniziare il pomeriggio in maniera con con puntuale il seminario proseguo ci come legge domani mattina nel pomeriggio presiederà
Domenico sulla bottiglie più cattivo più serio di me nella nelle tenere i tempi preparate vi ci sono interventi di grande interesse parleremo in particolar modo di responsabilità sociale in relazione sempre al rapporto buon appetito