Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, incontra il Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell'ONU per la Libia, Ghassan Salamé

Buon pomeriggio
Ben bene grazie di essere venuti oggi a questo punto stampa che segue un lungo futuro incontro fra ministro Moavero Milanesi del rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Casson salame
Alla fine degli stessi innanzi
Possiamo fare
Quattro domande
Doping la parola ministro Moavero Milanesi
Grazie è stato un incontro estremamente positivo
Patto di aver
Per Etro terra di esperienza
Di lavoro di esperienza accademica retroterra culturali simili
Credo che abbia facilitato la conversazione oggi essi senza dubbio ci sarà d'aiuto
Nella lavoro futuro il un lavoro a cui io intendo dare è grandissima priorità perché non solo nell'interesse di una pacificazione di un'area geografica noi così vicina per tanti motivi ma anche
Le ripercussioni che una situazione non stabilizzata in Libia può avere sul nostro Paese tanto a livello i questioni legate come abbiamo visto in epoca più recente alla flusso ai flussi migratori quanto a livello naturalmente anche degli interessi economici e quindi è molto importante per il governo italiano
Il lavoro che svolge il delegato delle Nazioni Unite che ha tutto il nostro sostegno sì lavoriamo e lavoreremo in maniera molto pragmatica insieme pragmatica significa che tenendo Bien chiari gli obiettivi di una Libia stabilizzata sicura e unità
Lavoreremo a fronte degli svariati in snodi di difficoltà
E cercando di affrontarli al meglio via via che si presentano con quella flessibilità che sarà indispensabile come in tutte le situazioni e complesse
C'è una realtà attuale che alla luce e te lo scambio che abbiamo appena avuto rappresenta dei punti
E lasciano sperare positivamente queste anche l'impressione che io ho tratto dalla mia missione in Libia di sabato scorso quindi dell'altro ieri naturalmente
Dovremmo ancora lavorare molto perché la situazione mantiene ancora su Ariatti punti e da regolare da superare di maggior comprensione però come accade spesso fra persone di buona volontà
Che credono nella forza anche della regola del diritto pensiamo di poter arrivare a un risultato e lavoreremo insieme a tal fine
Ventidue marzo
Grazie infinite
Desidero ringraziare
Sua Eccellenza il ministro
Il tempo che mi ha potuto dedicare e quindi che ha voluto dedicare alla Libia mi congratulo con lui per la sua nomi cult questa carica
Di così grande rilievo
Devo riconoscere
Che Piero motivi geografici storici e motivi culturali l'Italia non può rimanere indifferente
A ciò che avviene in Libia
E quindi mi sono dei motivi molto particolari per cui l'Italia debba seguire con grande attenzione gli accadimenti in Libia
Mi auguro con tutta sincerità
Che
Eccellenza il ministro
Vorrà
Portare avanti questo impegno basato su consultazioni e cooperazione reciproca proprio per poter aiutare i nostri amici libici aiutarli a da arrivare ad una situazione migliore
Di quanto non sia quella odierna in termini di sicurezza di benessere su base quotidiana di una migliore
Protezione dei confini della Libia
E anche la possibilità di avere delle istituzioni politiche e legittimate maggiormente
Inoltre
Non bisogna vedere questo paese come minaccia rivolta a se stessi e ed eventualmente ai paesi vicini che quello che accade oggi questo non può accadere senza delle consultazioni intense regolari
Insieme ai Paesi interessati i maggiormente interessate tra cui naturalmente spicca l'Italia
Ed è per questo che io sono ottimista
Per quanto riguarda e il mantenimento e l'intensificazione Stella missione in Libia le consultazioni e quindi il nuovo Governo anche italiano è in modo particolare il ministro sua Eccellenza
Moavero Milanesi
Ma Fernando Angelo serventi quattro
Buona sera vorrei fare la mia domanda è in inglese e in questo modo tutti potranno seguire vi è una parte della Libia che ancora sotto controllo del generale Haftar è una delle sue tribù a definito l'atteggiamento del governo italiano come un atteggiamento fascista
Desidero chiederà entrambi voi considerando il fatto che a stare controlla tutte le risorse in una certa parte del Paese appunto avete avuto dei segnali
Secondo i quali si possa sperare in un cambiamento ed un eventuale collaborazione con il governo DS Rachel
Vi sono diversi canali di comunicazione tra l'Est e l'Ovest e in modo particolare
Tra il Governo c'è accordo nazionale
Guidato da serale esce
Il generale al TAR ma questo non vuol dire che vi sia una unità divisione su tutto ciò che avviene in Libia Lepore vi sono appunto vari canali di comunicazione tra i due
Ed è questo anche il ruolo della missione in Libia quella di riunire il maggior numero possibile di libici pertanto noi abbiamo aperto questa missione a tutti i libici di di ogni parete
è opinione abbiamo organizzato incontri i luoghi dove abbiamo riunito persone che si parlavano per la prima volta in sei anni
Ritengo pertanto che non riesce a modo di uscire dalla crisi in Libia
Senza una identità nazionale più forte
Che comprenda tutti i libici senza alcuna eccezione
Mi trovo assolutamente concorde con quanto abbiamo appena sentito evidente che la situazione
In Libia sia una situazione complessa
Complessa per le difficoltà da superare complessa per il numero degli attori e complessa anche per le azioni o le parole vengano e volta in volta utilizzate il nostro obiettivo come dicevo nel parole introduttive è di arrivare a un risultato positivo
E è rispetto al risultato che noi siamo motivati ad agire
Per quanto ci sarà possibile lavoreremo essenzialmente in quell'ottica senza necessariamente soffermarsi
Su ogni passo ogni questione che di volta in volta si porrà sulla strada che porta verso il risultato positivo quindi un ottica di risultato che e guida la nostra azione e anche le nostre reazioni
Buonasera sono Salvatore lusso dell'agenzia Ansa la mia domanda è per il ministro Moavero
In questo colloquio di oggi e nei colloqui dei giorni scorsi che ha avuto in Libia le chiedo se è stato trattato in che termini la la questione dei migranti e della gestione dei flussi migratori
In particolare alla luce la proposta europea di creare dei centri Scott nei Paesi di transito tra cui la Libia quindi se c'è stata una disponibilità in questo senso
E anche alla luce delle ultime dichiarazioni su una possibilità di un cambio di regole d'ingaggio nella missione europea Sofia
La ringrazio il tema migrazioni affatto come peraltro era assolutamente normale che facesse
Parte dei colloqui parte quindi non è stato non sono stati i colloqui incentrati né quello di oggi né quelli di sabato a a Tripoli incentrati sulla questione emigrazione d'altra parte ma parte delle tipiche del tipico ruolo del ministro degli esteri delle sue competenze quello di guardare all'insieme delle questioni a trecentosessanta gradi comunque il tema migrazioni è stato toccato naturalmente situa Ando si questi colloqui a pochi giorni
Dalle conclusioni del consiglio europeo del mese di giugno del ventotto ventinove
E quanto mai data appropriata ventotto ventinove visto che si sono raggiunte le conclusioni alle cinque del mattino quindi eravamo veramente a cavallo tra le due giornate se non oramai inoltrati pienamente nella seconda
Queste conclusioni sulle quali io mantengo una valutazione globalmente positiva
Per la prima volta ed è un punto che non va sottovalutato per la prima volta tracciano una
Prima pista organica per una vera e propria politica europea nei confronti dei flussi migratori una politica europea che fino ad oggi
E non era mai stata strutturata e che fino ad oggi era stata affrontata essenzialmente attraverso dichiarazioni verbali o comunque elementi frammentati di componenti di questa politica parliamo tantissimo per fare l'esempio più semplice
Per tutti e anche se non è affatto semplice da conoscere nei suoi dettagli parliamo tutti del Regolamento di Dublino Regolamento di Dublino non è uno strumento che può reggere una politica delle migrazioni premonitori Dublino è uno strumento che prende le procedure necessarie per la concessione
Del e diritto di asilo che può essere anche chiamato in causa a fronte di flussi migratori variegati ma non è certamente uno strumento essenziale quindi per la prima volta si traccia questa politica
All'interno di questo tracciato viene messa nero su bianco l'idea di avere dei centri di accoglienza anche in Paesi terzi questi paesi terzi non vanno identificati unicamente come i paesi rivieraschi Paesi della riva sud
Del mediterraneo ma vanno identificati anche come i Paesi di origine dei migranti soprattutto quando si tratta di migranti economici vanno identificati anche con i Paesi di transito o con i Paesi immediatamente vicini ai Paesi d'origine dei migranti quando in quest'ultimi ci siano situazioni di guerra
O di regimi è che non riconoscono le libertà individuali quindi l'idea e di a vere un seguito lungo tutto il percorso che possa portare a una migliore informazione
Delle persone che partono per questi grandi flussi migratori e con questo anche portare a una riduzione dei medesimi
Esistono dei centri di raccolta delle persone in molti di questi Paesi inevitabilmente visto il passaggio
Di tante persone in e periodi anche molto concentrati abbiamo parlato della possibilità evocata dal Consiglio europeo di costituire questi centri tra l'altro anche nei paesi Della Riva del Nordafrica
è iniziato una una riflessione e un confronto su questi elementi l'obiettivo fondamentale
Per l'Europa quanto meno per come lo intendiamo noi come Governo italiano e quello di garantire i diritti fondamentali di garantire con il sito condizioni più che degne di accoglienza di queste persone non dimentichiamo mai e dietro la generica terminologia migranti noi stiamo parlando di persone di persone che cercano un futuro migliore
E quindi su questo dobbiamo sempre ragionare quindi è molto importante che laddove queste persone si raccolgano che sia in Europa
O che sia fuori dall'Europa le condizioni siano assolutamente degne e siano garantiti i diritti fondamentali abbiamo quindi iniziato per rispondere più puntualmente la domanda e mi scuso di questo inquadramento ma lo colgo come un'occasione per darvi il mio senso di comprensione delle conclusioni del Consiglio europeo ecco abbiamo toccato il punto abbiamo iniziato un confronto su come possiamo procedere al meglio
Rispetto a questo tipo di obiettivo
Buonasera ministro buona sera eccellenza sono Paolo Santa Lucia dell'Associated Press posso fare una domanda in inglese prego Occhetto Aula in
Desidero
Chiede il suo parere in merito all'embargo alcuni giorni fa
Il vice primo ministro
Sarà Acerra qui ha incontrato Salvini il nostro dice presidente del consiglio e entrambi volevano a Bonanno hanno parlato appunto dell'embargo nei confronti della Libia volevano chiedere il la revoca per motivi comuni umanitari di questo embargo lei a favore di questo e come si può fare senza
Fare entrare altre armi in un Paese che si trova ancora in guerra
Quindi saranno soltanto delle imbarcazioni per la Guardia costiera per controllare i flussi migratori oppure ci sono altri mezzi per fare questo devo essere sincero devo dire che questo non rientra
Assolutamente il mio mandato ecco questa è una questione che va affrontata in seno al Consiglio di sicurezza decisione di imporre l'embargo
Sugli armamenti non viene deciso al mio livello viene deciso dal Consiglio di Sicurezza e avvia una commissione ad hoc nel Consiglio di sicurezza che si occupa dell'attuazione dell'embargo che tra l'altro copre tutta una serie di cose un embargo sugli armamenti un embargo
Sul
Traffico del carburante sulla tratta delle persone e
Vi è un Commissione che opera e la Commissione delle sanzioni diciamo che è ora presieduta da la Spezia quindi è una decisione che va presa in seno al Consiglio di sicurezza
Posso certo dirvi che è difficile introdurre nuove sanzioni nel l'attuale clima internazionale ma ciò non significa che sia facile revocare le sanzioni già imposte
E quelle in vigore sempre nel clima internazionale
Corrente e vi è un particolare non è la prima volta
Sentiamo
Queste richieste di porre fine all'embargo sugli armamenti
Si parlava di una revoca parziale per motivi umanitari e questo significa sostanzialmente il controllo della migrazione e la possibilità di avere un maggior numero di imbarcazioni
Per effettuare le operazioni di soccorso in mare perché la Libia evidentemente nonna
Imbarcazioni sufficienti delle e imbarcazioni per il pattugliamento dei mari senza armamenti sono state già messe a disposizione alcuni mesi fa
E si parla appunto della consegna dei altre imbarcazioni
Non vi è un embargo nei confronti della possibilità di pattugliare i confini le frontiere l'embargo riguarda e tutto ciò che si riferisce agli armamenti quindi pattugliamenti non armati per così dire a non rientrano nell'embargo ecco non è mio parere che conta la mia valutazione insomma ossia che al momento del Consiglio di sicurezza
Non
Che che è solo il Consiglio di sicurezza che può prendere questa decisione
Quindi noi possiamo
Dare armamenti ad una certa persona legittimata ad averli ma che garanzia abbiamo noi riguardo al fatto che quella persona terra
Questi armamenti e non verranno dati ad altri e che nessun altro glieli porterà via e con il Consiglio di sicurezza si parla in questi termini però insomma il mio parere non conta
In questo caso certamente una decisione sovrana che va appresa in seno al Consiglio di sicurezza
Credo che viene ripetuta questa cosa di volta in volta ma anche da parti diverse a volte che il Governo decotto nazionale a voltare a stare a volte alla guardia costiera volta la guardia presidenziale che è stata creata qualche anno fa
Comunque il Consiglio di Sicurezza mostrato delle esitazioni Adel poco
La concedere questo
Uno dei motivi è quello che vi ho già esposto
Io prendo nota come tutti riguardo alla valutazione sulla rumore diciamo del Consiglio di Sicurezza certo avremmo bisogno di una decisione a questo livello tra l'altro come forse saprete già il nostro Governo ha deciso
In merito a nuove imbarcazioni che verranno consegnate alla guardia costiera libica per aiutare nei soccorsi
Qui ovviamente dobbiamo garantire al centro proprio della nostra decisione abbiamo luoghi diritti fondamentali il diritto alla vita di queste persone non è una questione di voler creare un blocco
Più e difficile da superare no eh la nostra intenzione è quella di portare in sicurezza non appena possibile queste persone quindi siamo già agendo per muoversi in questa direzione abbiamo già specificato che non c'entra nulla con l'embargo che tra l'altro è stato appena confermato
E
Dobbiamo tutti
Osservare
La decisione del consiglio di sicurezza tutto ciò che si può esprimere a livello politico è una ospite una speranza però ecco a livello pratico la decisione venne presa a quel livello fatto prima di completare la risposta
Noi sarò molto schematico per brevità
Le operazioni in mare sono coordinate nel quadro della cosiddetta operazione Sophia che un'operazione gestita a livello di Unione Europea
Nell'ambito di Sophia è stato adottato vado veramente per schema base
Parlando a persone che conoscono credo bene la materia interno del sistema Sophie era stato adottato il meccanismo relativo all'operazione tra il tonno
Che prevedeva all'Italia come porto di sbarco delle persone salvate all'interno della zona che dipendeva dal comando italiano
Tanto ne è stato sostituito da tennis
I nomi fanno parte accettabili identificare nomi evocativi e suggestivi fa parte dell'alberi l'altezza delle istituzioni europee e nel quale l'operazione tennis questo legame
Immediato con i porti italiani non è più Espresso tuttavia attualmente in regime transitorio si basa ancora sui meccanismi di Salton
Ed è nostra intenzione in questo senso vanno anche comprese le e prese di posizioni più recente del governo italiano è nostra intenzione sottoporre al competente Comitato
A livello di Unione europea all'adeguamento di tennis anche dal punto di vista operativo alla sua diversità rispetto asfalto
Quindi per ora valgono
Le e disposizioni che abbiamo sin qui imparato a conoscere quando Traetto en porremmo il problema per attuare nella pienezza tennis che imposta la questione in maniera diversa peraltro diversità che troviamo riflessa nelle conclusioni del Consiglio europeo del ventotto ventinove giugno in cui si legge che dei centri di accoglienza dovranno essere considerati devono essere installati negli Stati membri plurale
E interessati dall'Area dei flussi migratori quindi questo significa dare anche diciamo così piena copertura politica diversa impostazione il tennis
Gli estremi scusi
Non c'è nessun rischio che l'Italia si sfida nessun impegno internazionale
Troppe negazioni non ci sfidiamo dagli impegni internazionali
No nemmeno dalle missioni internazionali siamo pienamente dentro e non abbiamo nessuna intenzione di muoverci al di fuori del quadro della regola di diritto che sia interno che sia internazionali inclusiva quindi di quella europea
E poche sì perfetta e Francesca Paci della stampa e volevo domandare i il nuovo governo
è è è stato molto metto nel condannare ripetutamente l'attesa dei pozzi della mezza luna fertile della Mezzaluna petrolifera da parte di AltaRoma
E e in questo senso è stato notato in Libia anche più duro di quanto non sia stato nei confronti di Astana il Governo precedente che aveva vicenda Alciato un dialogo
Essendo questa una posizione che dà più nella direzione della componente di Misurata né all'interno della della
Della Tripolitania
E misurate il l'unica componente che non è andata a Parigi quindi diciamo in
Bene dissenso con Parigi non è che c'è il rischio che l'Italia porti in Libia questa contrapposizione forte che si è aperta con con Parigi e con il presidente non crolla
Guardi per essere molto Franco e parallelamente anche molto veloce sul punto centrale la sua domanda hanno voi
Non interessano
Eccessivamente le contrapposizioni di parte una parte un'altra parte
Siamo contro siamo pro eccetera quello che è importante è che il processo di pacificazione in Libia
E anche di sicurezza in questo importante Paese che si trova di fronte a noi prosegua nel modo più virtuoso di conseguenza il motivo per cui abbiamo espresso preoccupazione circa determinate azioni militari e le conseguenze che ne potrebbero discendere e perché riteniamo e bisogna cercare di convergere in maniera il più possibile pacifica tenuto conto delle difficoltà
Del quadro libico verso soluzioni condivise e in questo senso esprimiamo preoccupazioni per azioni unilaterali che possano
Rendere più complessa questa convergenza e lì direi che ci fermiamo come linea politica di governo allo stesso modo
Ci rendiamo conto che tanti altri Stati oltre a noi possano nutrire interesse e analoghe preoccupazioni nei confronti di quanto accade in Libia ci auguriamo che tutto questo sia e poi portato avanti ed Espresso con Q quello stesso tipo di approccio che le ho appena descritto essere il nostro
Alle grandi
Rosa