Privacy e protezione dei dati personali. Intervista a Maurizio Fumo sulla nuova disciplina

Radio radicale siamo con Maurizio fumo presidente della quinta sezione della Corte di Cassazione per parlare del i profili relativi alla privacy la protezione dei dati personali il la nuova disciplina in un sistema globale convegno che si svolge qui a Montecitorio lei tutto fumo svolgerà una relazione che riguarda i profili che rievoca concernono la diffamazione tema molto spinoso noi vediamo che su questo su questo argomento
Facilmente si finisce su su tutti i principali quotidiani senza dare poi conto delle dei dei profili successivi del della licenza e senza rispettare
La la privacy allora noi alla luce dell'applicazione della nuova direttiva che è stata esaminata dal tra i due rami del Parlamento recentemente che cosa
Possiamo dire su come cambierà il rispetto della privacy in questo spinoso e IP delicato l'aspetto della nostra vita pubblica
Il problema principale e quello della diciamo apparente applicabilità sia della normativa sull'attraverso i che quella normativa sulla diffamazione nel senso che se un soggetto comunicazione ha violato la privacy e contemporaneamente ha messo la reputazione di qualcuno si pone il problema di quale norma si applica
Ora la legge sulla privacy prevede la cosiddetta clausola
Di esclusione di salvaguardia che dir si voglia nel senso che articolo pari a centonovantasette adesso io non so molto forte nei numeri si apre con questa dizione salvo che il fatto costituisca più grave reato
E allora se il fatto costituisce più grave reato ovviamente non si applica la norma penale della bravissima si applica la norma su più grave reato il problema è stabilire se la diffamazione sia reato più grave rispetto alla violazione della privacy
Se così è una somma una sentenza proprio della quinta sezione ritenuto questo
è ovvio che si applica solamente la norma sulla diffamazione e altrettanto perché nel caso in cui ricorrano siamo si applicano anche e discriminanti e la diffamazione cioè l'esercizio del diritto di critica e di cronaca e quindi a questo punto diciamo la tutela della privacy cede di fronte al diritto di cronaca
Ma cede fino a un certo punto perché stesso collegio della privacy prevede che in alcuni casi i dati identificativi dei soggetti allora malgrado diciamo protagonisti del processo penale siano Scurati e quindi in questa maniera diciamo si bilanciano appunto le due esigenze
Questa nuova normativa secondo lei rende le cose più complicate oppure ritiene che ci siano degli elementi di chiarezza
Rispetto a quello che ha detto adesso
Ma apparentemente
C'è una prima complicazione appunto c'è quello di stabilire quale sia il reato più grave
Perché la gravità del reato demente si stabilisce in base alla entità della pena
E siccome per la prassi sono previste varie gradazioni mi pare da uno da da sei a diciotto da o da sei a ventiquattro mesi o addirittura da uno a tre anni
Mentre per la diffamazione aggravata appena vada sei
E sì a tre anni allora sembrerebbe che nel caso di diciamo massimi relazioni la privacy
Il reato più grave sia questo c'è una violazione alla privacy rispetto alla diffamazione il problema è se si deve considerare la pena in astratto e concreto nel senso che ad esempio se per la diffamazione non sono state concesse le attenuanti generiche allora può esser più grave del reato di diffamazione e questo sicuramente di stampo non è un elemento che dà chiarezza al sistema
E tra baratto sempre lo stesso cioè che quando si fanno nuove norme bisognerebbe provare ad avvisarla con quelle precedenti previgente sì
Secondo lei nostro ordinamento
Rispetta diciamo la la privacy e quanto diciamo la le tecnologie rendono più più difficile questo questo tipo di DT rispetto secondo secondo se che secondo lei visto che molte di queste di tutti questi social network hanno degli esiti
Collocate fuori dal nostro Paese frattura esattamente questo cioè secondo me la
Nella legislazione nella giurisprudenza di nascondere dietro in tempi ragionevoli all'evoluzione tecnologica all'abuso dell'evoluzione tecnologica per cui io credo che siamo abbastanza indifesi rispetto a questo tipo di insidie
Non so se
In un domani non troppo lontano si riusciva a trovare un rimedio abbastanza efficace allo stato credo che sia un po'una lotta contro i mulini a vento sì
Come ha trovato diciamo le polemiche che hanno accompagnato la fase transitoria del dell'applicazione delle delle norme noi siamo arrivati un qualche giorno ti ti ritardo nel per Ferrigno nell'ingresso di queste nuove norme
E siamo stati subissati messaggi che ci avvisavano di questi dell'entrata in vigore di questa nuova normativa appena addirittura con la sospensione di qualche ti qualche servizio lei che impressione ha avuto di questo di questo passaggio
Di questo passaggio ha reso più difficili le cose per per i cittadini è che equivoci si presta anche a livello penale
Ma francamente su questo non ho un'opinione definita a livello penale sappiamo benissimo che l'ignoranza della legge nascosta e quindi ovviamente se la legge entrata in vigore dal giorno in cui entrerà in vigore tutti sono venuti a osservarla per quello che riguarda i ritardi nella
Diciamo del della struttura organizzativa evitare purtroppo ci siamo abituati quindi non credo che questo costituisca una novità
Va bene la ringrazio molto e la sua disponibilità ringrazio Maurizio Fumo presidente della quinta sezione della corte di di cassa penale le con la quale abbiamo parlato del del del diritto alla privacy nel convegno qui a Montecitorio grazie