Rassegna di Geopolitica. Geopolitica della Chiesa al tempo di Papa Francesco

Trovati all'ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di lunedì sedici luglio due mila diciotto il tema di cui ci occuperemo quest'oggi la chissà al tempo di papa Francesco perché questa è la scelta del
L'ultimo numero della rivista di geopolitica Limes Francesco e lo Stato della Chiesa questo il titolo del numero sei due mila diciotto
Da poco uscito partiamo dalla introduzione editoriale il direttore Lucio Caracciolo che ci presenta quest'ultimo volume che è strutturato in tre parti
Lo Stato della Chiesa con lo Stato della Chiesa estone sfidanti e geopolitica della Santa Sede da qui prenderemo una seconda segnalazione con l'articolo di Dario Fabbri per quanto riguarda i rapporti tra America
E Vaticano anche se segnaliamo sin da subito tra mare molto è un po'di leggerlo un articolo di Francesco Sissi per quanto riguarda i rapporti che il dialogo in corso tra la chiesa e la Repubblica cinese
Allora partiamo dall'editoriale di Lucio Caracciolo in quest'ultimo numero di riemerse Francesco e lo Stato della Chiesa
La chiesa in uscita predicata dal Papa fino a forse per uscire da Roma Francesco non l'ha mai detto probabilmente ma lo dirà
Non sarebbe coerente con l'imperativo del pensiero aperto dunque incompleto che si è imposto regola
Eppure tale orizzonte non deve serie estraneo visto che dal gesuita argentino e poi dall'arcivescovo di Buenos Aires
Affrontava con riluttanza alle trasferte vaticane ne mancava di confessare agli intimi come frequentando i palazzi curiali rischiasse di perdere la fede
Non spetta a noi valutare il magistero del Papa solo ci preme decretarne la cifra geopolitica questa deriva dall'impatto delle sue azioni non sempre congruenti con le intenzioni sulle istituzioni di cui Francesco e transitorio timoniere
E viceversa equazione iper concorrenza riguardando un bimillenario imparò storico e spirituale imperniato sulla verticale di fede che vincola al Romano Pontefice con varie cogenza un miliardo e trecento milioni di battezzati
Scioglie avrà è impossibile è invece utile indicare come ipotesi di lavoro lessi Tuppo sei bile del radicalismo evangelico cui Bergoglio si ispira l'emancipazione della chiesa dal Vaticano
Non solo metafora se il centro solo le periferie Roma per definizione non lo è
Se la missione della Chiesa non è celebrare se stessa ma diffondere la parola di Dio ebbene il Romano centrismo non è nel Vangelo non è dogma e storia e come storia pur Saccà compressa tra inizio e fine
E poi se Francesco spiega che il futuro della Chiesa sarà per strada e diagnostica i carrieristi che è un fesso l'augurio un Alzheimer spirituale
Come non trarne che il papà delle periferie intende indicare i suoi successori una nuova topografia ecclesiastica disegnate dei territori dimissione e dalle Chiese particolari più che dal centro giurisdizionale
La città di stivare mila stanze del Palazzo apostolico relativa incursioni cordiali facendo della periferica Casa Santa Marta l'augusta protetta abitazione da questa città del comando insieme la rinuncia lignaggio della numerazione romana
Alle scarpe rosse altri simboli imperiali consustanziale alla dignità pontificia non sono forse i sintomi di una insofferenza culturale e psicologica per la pompa vaticana
Quel che il Papa non può o non vuole affermare lo spiega il suo teologo differimento Victor Manuel Fernandes
La Curia vaticana non è una struttura essenziale il Papa potrebbe pure andare ad abitare fuori Roma avere un dicastero a Roma e un altro a Bogotà e magari collegarsi per teleconferenza con gli esperti di liturgia che risiedono in Germania
Gli stessi cardinali possono sparire nel senso che non sono essenziali essenziali sono il papà e gli scopi chiuse virgolette finendo citazione di Victor Manuel Fernandes
Per la Chiesa cattolica prosegue editoriale usciva da Roma equivarrebbe a emanciparsi dalla configurazione geopolitica ed ecclesiale originata nell'Impero d'Occidente
Consolidata nel Medioevo alto e serbata fino a oggi
Può le come pontificia sfilarsi dal guscio vaticano entro cui il signore detti e Pietro mandato di incardinarla senza d'integrarsi
Francesco sembrerebbe disposto a correre il rischio
Al Papa argentino non si applica il metro dell'informatore semmai lo stile profetico esercitato talvolta con misericordia usa violenza
Beh coglie ora pure dismesso gli imperiali segni del potere non però il console esercitarlo come buon gesuita rifugge dal principio di non contraddizione infatti insieme conservatori e rivoluzionario
Conservatore perché egli afferma con energia il primato del Vescovo di Roma la missione della Chiesa stabilità ovvero dell'impero religioso qui un giorno subentrerà il Regno di Dio
Contro chi sulla sponda americana dell'Atlantico in nome di un altro impero che coltiva la regione di se stesso vorrebbe ridurlo a una organizzazione non governativa sui generis
Rivoluzionario può nel senso etimologico del termine Francesco intende avviare il processo che riporterà il cattolicissimo ai suoi inizi perseguendo l'ideale delle prime comunità cristiane
Papa Bergoglio a differenza di tutti i suoi processori scandisce la rivoluzione con una quota cento positivo che cosa c'è di più rivoluzionario per un pontefice dell'invocare la conversione del papato e delle strutture centrali della Chiesa universale
Denunciato insieme davanti ai curiali radunati il ventuno dicembre scorso piglio quelli Natale la squilibrate degenera logica di complotti delle piccole cerchie in realtà rappresentano un cancro che porta l'autoreferenzialità si infiltra anche negli organismi ecclesiastici chiuse le virgolette la citazione dal padre il Papa proseguito viale parla ancora di riforma ma lui stesso sembra non credeva applicabile alle istituzioni centrali per questo il passo ore si rivolge direttamente al suo gregge persino che ne sideralmente lontano aggirando la la la Curia
Mossa del cavallo che finora gli ha assicurato una popolarità a cerchi concentrici invertiti cioè spiegando in senso geografico assai modesta in Vaticano tangibile in Europa occidentale negli Stati Uniti che non amano Trump Massimo incerte periferia della terza chiesa
La parabola di questi cinque anni quasi nulla nella storia della Chiesa abbastanza presso gli era una traiettoria pontificare
Può essere meglio illuminata leggendo l'uscita come Congedo se non dalla sede almeno dalla benefica atmosfera che la compromessa
D all'improbabile riforma delle strutture vaticane a loro aggiramento confidando la saggezza del popolo alfa e omega della teologia qui Francesco si è avverato per tutta la vita
Se Francesco fosse meno riformatore se l'obiettivo principale consistesse nell'aggiornare le strutture del governo Romano della Chiesa che era nostro ritrovato il suo agito quanto sapiente predecessore il suo bilancio oggi segnerebbe profondo rosso
Nei Sacri Palazzi i sostenitori autentici del Papa sono minoranza
Gli apparati oppongono sorda talvolta rumorosa resistenza in pubblico sacrificando a Giacosa amplificato immaginifico di Francesco privatamente aborrito quale frantumazione dell'autorevolezza del linguaggio petrino
In una chiesa ferita da scandali sessuali finanzieri infiniti segnata dall'immissione di un papa che pur non c'è sete finissime tale per quanto in merito a evocare una diarchia virtuale nella quale detto sedicesimo non offre sponde pubblica
Ma su cui nemici di Bergoglio puntano per delegittimare il Papa regnante
La minaccia dello scisma suona sinistro annuncio di devastanti Risi dei conti
Lo Stato della Chiesa mette in questione lo Stato della chiesa ovvero dell'unica chiesa che dispone di uno Stato la Città del Vaticano di cui il Papa e monarca assoluto
La funzione canonica dello Stato vaticano e di proteggere sovranità indipendenza dalla Santa Sede in senso stretto il Romano Pontefice quale supremo ente di governo della Chiesa cattolica
Di fatto più che l'indipendenza stabilisce l'interdipendenza dell'impero papale con gli altri soggetti statuali
Così assicurando il rango di peculiare prim'attore della scena geopolitica planetaria
Resta da stabilire se la crisi attuale la Santa Sede resterà garante del magistero papale soggetto geopolitico attivo nelle partite di potenti si giocano su scala mondiale se si in che forma senno con quali conseguenze anzitutto per metà viene troverei risponde implica ripartire dalle origine
Francesco Colella Chiesa missionaria globale emancipata dal clericalismo se ne perciò convertire mentalità istituzioni plasmate da quasi due millenni di cattolicesimo eurocentrico segnati dal consociativismo
Bergoglio il primo Papa la storia respingere integralmente questo consolidato sistema geopolitico e teologico
Fondato sulla legittimazione e mani pozione di manipolazione reciproca tra poteri politici e potere ecclesiastico modello intitolato Costantino il grande insomma Francesco De piccola re diciassette secoli di Costantini Nismo
Quando però di nominare le fondamenta dell'istituzione affidata alla sua transitorie guida impresa acrobatica che certamente non potrà essere compiuta nell'arco di un pontificato ma di cui il Papa argentino vuole meno piantare i semi
Il pericolo per il Papa anti costantiniano viene dagli Stati Uniti
In quel quadrante geopolitico infatti matura la promiscuità trans confessionale tra fondamentalismo evangelica che integralismo cattolico
Miscela New costantiniana che possono l'urgenza di abbagliare lo Stato la Bibbia scorciata dalle terrorismo
Nella frenesia apocalittica che profetizza hanno imminente l'Armageddon vira i credenti in combattenti di Dio le cifre approssimative che segnano al cattolicesimo circa un miliardo e trecento milioni di anime
Di cui la gran parte si impegna solo saltuariamente alla vita liturgica
Vanno innanzitutto scomposte incardinate in determinati ambiti culturali e geopolitici su scala continentale la metà circa dei fedeli seicentotrentuno milioni circa e nelle Americhe per oltre cinque sesti nel cono Sud Brasile tuttora in testa malgrado che rapido declino segue la vecchia Europa quasi trecento milioni di cui cinquantasette milioni di battezzati italiani
L'Africa in crescita non fosse che per la tumultuosa demografia con circa duecentotrenta milioni
Poi l'Asia contenente il Cristo con appena il tre per cento dalla popolazione oltre centoquaranta milioni di confessione cattolica ma a parte gli ottantacinque mila e di filippini e consistenti insediamenti vietnamiti e sudcoreani il resto che quasi deserto
Infine l'Oceania con dieci virgola cinque milioni
Un'abbondante quarto degli abitanti sicché il centro statistico di gravità della chiesa fissato nel trentatré dopo Cristo a Gerusalemme a fin e secolo si troverà in Nigeria mentre le mie novecento era collocato nella cattolicissima Spagna
Presso l'editoriale di Lucio Caracciolo direttore di Limes settecento luce quest'ultimo numero della rivista italiana di geopolitica Francesco e lo Stato della Chiesa
Prima di chiudere vogliamo segnare velocemente anche un altro intervento all'interno per quanto riguarda la terza parte
Dicevo politica della Santa Sede qui vi sono due interventi dal segnalare in quello di Francesco Sicilia
Intitolato Francesco e Sitchin Pinilla simmetrica partita di due imperatori
E poi quello di Dario fabbriche si occupa invece dei rapporti con gli Stati Uniti al tempo di Trump in questione esiziale a quanto pare come già segnalava Caracciolo nel suo editoriale vediamo allora qualche riga delle analisi di Dario Sabri
L'America è in guerra con il Vaticano per ragioni culturali imperiali in fiammate dalla rivoluzione di Francesco rivisto in versione protestante da tempo il cattolicesimo e parte della religione civile statunitense efficace strumento di conservazione dei costumi locali
Dottrina tradizionalista delle nature farò uscite non può ammettere sull'attivismo caldeggiato da Bergoglio
Pena lo sfibra arsi dell'ethos nazionale Cuppone la sua espulsione dal locale mainstream religioso
Di qui la patente ostilità dell'intellighenzia cattolica d'oltreoceano vescovile politica nei confronti del potere si dice parzialmente mitigata dal protocollare Rispetto nei confronti del suo magistero
Per decenni Washington e romano vissuto in regime di parziale desistenza perché la Chiesa era saldamente schierata nel fronte statunitense per volontà di Giovanni Paolo secondo ferventi anticomunista e di Benedetto sedicesimo convinto eurocentrico
Mentre il terzomondismo antagonistico di Francesco detto ore attuale dell'azione Petrina è ritenuto incompatibile con interessi americani
Di qui la platea l'opposizione di confronto e la sua politica estera espressa dallo Stato federale e parzialmente dalla Casa Bianca in questa fase il contrasto tra superpotenze si palesa sul piano domestico internazionale
In America si declinano le resistenze dell'episcopato al progressismo di Bergoglio Sina definitiva ascesa dei cattolico evangelici che senza dell'Entourage tra un piano nel pianeta si rintraccia nel rinnovato sostegno degli Stati Uniti alla diffusione delle sette protestanti in America Latina
Nella versione per il tentativo vaticano di giungere a un accordo con la Cina dissi CIN Pini
Nonché per le aperture in favore della Russia
Non confronto ruvido destinato a durare a lungo fino al possibile scisma della chiesa americana
Vi abbiamo proposto solo poche righe di questa analisi decisamente molto interessante a cura di Dario Fabbri intitolato America verso sul Vaticano ritorno al futuro e anche questo all'interno
In questo ultimo numero di Limes dedicato alla geopolitica della Chiesa al tempo di papa Francesco
Intitolato Francesco lo Stato della chiesa Limes numero sei due mila diciotto termina qui la puntata di oggi della rassegna di geopolitica saluto e ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo rende la prossima puntata e mercoledì mattina alle ore sette