L'apertura della campagna elettorale della lista "Alleanza per Torino" per le amministrative del 6 giugno 1993

E qualche problema tecnico serata appare
E mi chiamò scusate iniziamo subito prima manifestazione delle però siamo un'organizzazione politica quindi scuserete per la mancanza in parte di organizzazione
Allora
Perché professor Vattimo e poi parleranno via via via segni che Ayala
E dove per Castellani
Buffon una comunicazione un po'di Kermit domani terapia tra l'altro lo dico per
I candidati
Nella lista anche ricevetti una lettera una riunione e che corrente attiva siccome porterà terroristi caricare tutti lo dico qui pubblicamente perché tutti lo stanno grazie la fiera dunque mai
Nonostante lo sciopero
La scarsa pubblicità abbiamo quasi identico il look ed eravamo tutti sotto il terrore del fatto che ieri come dicono i giornali con grandi titoli da me
Eravamo sottomano impressiona terrorizzante dal fatto che ieri come dicono tutti i giornali Zanetti ha fatto il pieno in una stalla di un hotel cioè viene verosimilmente molto meno di Antonio siamo stati sulle spine fino adesso pensando che poi non patrona figura vaporetti ma in realtà siamo tanti
Sembra vivono
Siamo tanti talvolta anche non siamo tanto d'accordo un po'disorganizzato
Però
Questa lista che si presenta oggi con tanta sovranità come gli esponenti nazionali significativi anche intonate ambiente romanista che nasce tutto da poco e nasce trasversalmente nasce con coppe che la compongono che hanno provenienze culturali diverse hanno sperano di avere anche dei bacini elettorali
Differenti tra di loro ma decisi ad unificarsi almeno rispetto a questa problematica di emergenza attualmente opera in tutta la città intorno alla figura intorno programma quindi anche questo piccolo movimento prima che pure ora
Benevolmente chiamato problemi tecnici Positano anglofoni fortunatamente non prendevano nel nostro funzioni qui è un problema di come tutti sapete
Diverse componenti dall'ente che sono d'accordo su tutto il programma di Castellani fu sostenuta e Castellani e che su altre cose hanno per differente che io oppure collaudando Street dall'unità del lavoro durante la campagna elettorale si attenueranno e quindi confido che sarà poi questo un nocciolo di un ulteriore esperimento politico a cui molti dei presenti a livello nazionale stanno lavorando però non ci vergogniamo anche per i piccoli in queste piccole differenze su quanto su come non si tratta di occupare il posto per risolvere l'immagine prima pari tanto di decidere che effettivamente siamo abbastanza diverso delle provenienze culturali abbiamo delle tradizioni che abbiamo deciso di mantenere dentro al dialogo uno dei tratti fondamentali della nostra vita e anche quest'anno contiamo di fare di questo elemento non un elemento di debolezza ma una delle
Molti di qualcuno riconosciute potranno molti sono accolti ricevuti rispettosamente nella lista di Alleanza per Torino anche provenendo da esperienze politiche e culturali eccetera fare Castellani è il candidato unitario
Noi adesso mi pareva utile dire questo per non far finta di aver fatto delle discussioni dietro le quinte poi presentarsi qui commento di tutto aspetti inquietanti ma non è così
Drammatico che ma la documento politico come quello componenti riprendiamo di tener conto di tutto e di partecipare ciascuno con la propria con la propria identità col proprio patrimonio pensando che il bene della città richiede dell'ente di dei sacrifici dappertutto considerazioni con altre con altri prospetti
Detto questo come sapete come esprimono bene le presenze di oggi sul palco una delle Baldi unitarie fondamentali della lista per Torino Firenze e Torino ex è si era noi siamo fondamentalmente la lista che raggruppa più unitariamente più fortemente gli esponenti del sì al referendum intendiamo è che questa nostra comune origine bianche luogo a dei ad un atteggiamento politico per quanto riguarda il primo cittadino comune unitario
Che si che fa riferimento anche a quella grande
Il fatto che siamo tanti oggi nonostante le difficoltà che abbiamo avuto nel
Ma
Eccetera eccetera e forse anche sciopero traffico oggi pomeriggio in centro tutto questo quello che faccio delle sperare per portare finalmente Castellani al ballottaggio e naturalmente oltre vogliamo arrivare al ballottaggio solo per vincere basta dire che siamo arrivati
Hanno adesso la parola i
Gli esponenti nazionali bensì per Castellani e non so quale direttore nazional Diop perplessità
L'ordine più democratico
L'ha fatto e lo dice va bene allora la parola non avevo lega
Io
Vi vorrei
Parlare temendo seduto molte foto il mantello ma perché se mi alzo sono convinto che il microfono ma arriva appunto
Come è successo tanto commettono un aspetto stato c'è un'aggravante stratego devo tenere io perché trova
Potremmo per per far fronte ma le difficoltà che affrontano fossero queste
Io sono non solo molto contento di essere oggi qui a Torino e non soltanto perché questa città
Come voi tutti meglio di me sapete di una bellezza
Mi affascina sempre venirci
Ma sono anche un tantino emozionato perché
Comincia coi patti come piace a me piace credo anche a voi
Ad avere concretezza
Questo progetto per una nuova politica
Questo progetto verso il cambiamento vero open tangibile
Anche dell'amministrazione di una città al quale da qualche tempo
In numero sempre crescente
Lavoriamo ci impegniamo e crediamo e allora verificare che in una città importante
Come quei si è creata questa lista di Alleanza per Torino che risponde
Il progetto che quanto prima sicuramente sul piano nazionale
Usciremo a portare a compimento
Rispetto al momento in cui è partito già segnato tappe di avanzamento significativi siamo vicini adesso vicinissimi alla costituzione di un comitato costituente scriverà le regole di quella che sarà Alleanza democratica un nuovo soggetto politico che si affaccerà
Alla competizione elettorale nazionale con un sistema maggioritario che di qui da pochissimo tempo sicuramente in Parlamento dove la Repubblica pare
E allora
Questo esperimenti torinese
Ha un grande interesse
Per la città innanzitutto
Ma a una proiezione che va anche al di là di quelli che sono i problemi di questa città
E di quelle che saranno le condizioni diverso
Come quali
Sì procederà all'amministrazione e sottolineo sempre la parola amministrazione perché una delle cose fondamentali per cui tutti uno per la Roma parte naturalmente deve impegnati e batte e quello di separare la politica dall'amministra una città e una collettività che ha bisogno di essere amministrata al meglio possibile con criteri di trasparenza e di pulizia
Assoluti diretti cent'perché deve essere in condizione di affrontare e superare i problemi
Per la collettività
Assicurare ai cittadini i servizi
Visto che titolari del diritto
Anche portatore dei doveri naturalmente ma soprattutto piccola questo quello speriamo accada a Torino aprano Kakà Lantern altre città naturalmente del Paese in qualche città purtroppo debbo dire non siamo riusciti
A fare quello che a Torino è stato fatto con l'impegno di tutti
Con una concentrazione gli sforzi de ha dato già un primo risultato
Una nuova aggregazione che supera il vecchio schema e che si raccoglie Anton non candidato
Che è l'espressione sana dalla parte migliore proprietà civile di questa città un uomo che nel suo lavoro
Ha già dimostrato
Il pozzo delle qualità che sicuramente torinesi ridicolo perché altrimenti non l'avrebbero candidato a fine profittabilità una verifica già una prevedibilità del consenso che si raccoglie attorno a questo Castellani e che e questo mi sembra il dato più importante da sottolineare costituisce un esempio di quello che dovrà avvenire in maniera sempre più ricorrente cioè a dire che persone che hanno dimostrato nel loro mestiere che può essere una professione può essere commerciante può essere
L'impiegato un piccolo imprenditore gli anni imprenditore di saperci fare come come dire di essere una persona credibile
Che raccoglie quindi attorno a sé la fiducia degli altri si impegna in prima persona in politica noi non vogliamo più che la politica sia un mestiere
A quale spesso si è dedicato a chi aveva fallito in altri tentativi nel Pd Pietro certo
Oggi occorre questo è se mi consentite una passaggio che va al di là diciamo dalla ragione per cui oggi siamo tutti più diritti perché vuole essere una sorta di appello da valere anche per il futuro e cioè a dire non si può
Sostituire
Buona parte
Come va fatto
La vecchia classe dirigente perché si è dimostrata abbia poco non più diciamo al passo coi tempi proporremo di alta quota anche tremenda in taluni casi lasciamo perdere oggi vogliamo essere generosi o con l'intento di
E non possiamo sostituirla con una nuova classe dirigente se non abbiamo ancora molta dirigenti non puoi cambiare due cose come primo
Tappa non non non non disponibile alloggi sicuramente purtroppo ma di qualcosa che va a costituire dell'alta dobbiamo costumi l'adattamento con requisiti nuovi
Con caratteristiche di immoralità assolutamente
Intangibili e quindi questo è un aiuto che ci deve dare alla società civile questo parere
A chi come noi crede fermamente in questo progetto e spende tutte le etichette dei temi anche un po'di più di quelli di cui dispone
Ma questo è un problema personale poco importa
Perché così riusciremo progressivamente senza strappi senza eccessive accelerazioni ma con tenacia e con determinazione a ottenere quel risultato che è fondamentale che è quello di cambiare profondamente la politica e per cambiarla poiché bisogna cambiare anche il modo di intendere la il modo di praticarla e quindi il personale cosiddetto politico che dovrà essere profondamente rinnovato qui ci vuole che osta civile che sta svolgendo
Nella fase storica di questo Paese un ruolo credo senza precedenti voi pensate l'importanza del voto referendario dal nove giugno novantuno l'importanza del voto cinque stelle
L'importanza del grande successo Lozio l'ultimo preferendo questo testimone che ormai la gente in Italia la stragrande maggioranza delle persone non perde occasione per dimostrare coi fatti la sua quella che era un'aspirazione al cambiamento ma che diventa punto autentico bisogno a cui è doveroso dare una risposta concreta coi fatti e non con le parole di cambiamento alla politica e di tutto quello che si fare pubblica ecco perché dicevo basta con i mestieranti della politica abbiamo bisogno di gente che se ne occupi per un certo periodo cazzotti assorbo quest'impegno nell'interesse non proprio personale o del gruppo a cui appartiene né tanto meno né tanto meno nell'interezza del proprio portafoglio come forse troppe volte avvenuto in passato ma se ne occupi nell'interesse della collettività
Sia essa una città
Chiesta l'intero questo e quello che in Italia è possibile fare perché non perché ci sono persone come chi vi parla come Mario Segni che e come tanti altri
Si tratta ogni giorno perché credono in questo ma perché c'è ripeto la stragrande maggioranza degli italiani che ormai questo voglio ai quali non è più possibile
Per un solo momento anche se c'è decimo pezzi significativi della vecchia nomenklatura che ci forse ci credo ancora o forse sono afflitti da una sorte di sindrome del bunker per cui continua a ragionare
Sulla
Convocazione le divisioni omettendo di tener conto di un piccolo tanto
Le divisioni non ce le hanno più
Non esiste più la possibilità di ripristinare il vecchio
Il continua a crederci e assolutamente fuori dalla realtà oggi esistono tutte le condizioni per costruire e da Torino
Soltanto attori ma guardiamo anche
Perdonatemi la citazione
Ma io vengo a sedici
Sono nato alle famiglie risiederà
Anche
Anche da quella parte molte cose stanno cambiando finalmente di di forse un po'più difficile questo debbo confessare ma Catania
Si è creata un'aggregazione molto simile a quella vostra che risponde a quella che è la nostra visione della nuova o viti cave dei nuovi soggetti politici e di alleanza democratica in particolare a vi assicuro un ottimo candidato al sindaco che si chiama Enzo Bianco
Il quale a differenza di Castellani uno che l'ha già fatto ha fatto pure bene quindi Castellani lo supererà ne sono sicuro però vi abbiamo già una verifica
E quindi ripeto ci sono queste realtà importanti di città significative del Paese
Mi pare che non abbia bisogno di ulteriori sottolineature che ci fanno guardare debbono
Paci riguardare guardare a tutti noi
Con vera fiducia
Al futuro di questa città e a futura nostro paese finito il tempo del consociativismo della politica intesa fondamentalmente come affarismo anche se naturalmente va riconosciuto che le eccezioni per fortuna ci sono state ma voglio dire mi pare insomma minoritarie
Con la diffusione di un certo questo insuccesso naturalmente anche nell'amministrazione delle città e di alcune città particolarmente importanti del Paese dove si è visto grazie all'indagine dei magistrati quello che accadeva come casse comunali o comunque dei vari enti pubblici e su dirottamento verso precisi percorsi tipo privatistico
Di importanti risorse pubbliche tutto questo bisogna adorarlo cancellarlo e ricostruire anche attraverso questo meccanismo di cambiamento la fiducia
Dei cittadini nei confronti della politica in testa ripeto nel modo migliore nel modo giusto che è quello di Conte che consentì riscrive la parola politica o la più Magli
In una città la parola amministrazione OLAF a maiuscola cosa che credo in passato Italia molto difficile fare cose tremende neanche scrive di fronte a realtà nelle quali abbiamo sfruttatore io
Mi avvio conclude lascio la parola chi parlerà dopo di me sicuramente interesserà più di quanto conti abbia interessato io ma vorrei chiudere con un appello
Io amo le campagne elettorali
E non crede che ne abbia fatto una forma quello che mi ha portato in Parlamento io valvola faccio campagna elettorale
Perché ho fatto cui amministrative divise
La campagna ultima referendaria dove Mario ben pochi siamo stati quindi l'abbiamo fatto sul serio c'erano molti targati sì ma io non li ho visti mai
In giro per il
Mentre in pochi ci siamo sobbarcati
Un attimo che hanno ha previsto dal negli ultimi dieci giorni per chi vi parla anche tre un giorno quattro città alto sono felice d'averlo fatto anche questa è una fatica tremenda perché quando si vince devo dire la verità lo dicevo oggi e lo ripeto io non sono mai stato accordo col barone de Coubertin
Assolutamente
Partecipare è importante ma vincere è tutta un'altra cosa
E quindi io vi prego questo il mio appello
A voi che siete Odolo ho dovuto a bontà alla generosità di venire qui stasera ma di fondente questo appello e questo messaggio fatta in modo che Segni e io
Siamo venuti oggi e torneremo perché io tornerò essendo i tornerà a Torino non per partecipa alla competizione elettorale che vede Castellani sindaco
Candidato a sindaco ma la competizione elettorale che porterà Castellani a fare il sindaco di Torino grazie
L'onorevole Ayala proseguiamo nell'ordine alfabetico facendo passare il nostro futuro sindaco
Io sono sono un po'più piccolo di Ayala quindi posso stare in piedi tra l'altro ma io per l'offerta
Finale perché volevo dire che anche a me non piace solo partecipare adesso tu me l'hai portata via e mentre parlo vedrò se poi me ne viene un'altra per prevenire padre ma non lo sapevo dunque ma è il mio primo il mio primo come si dice bagno di folla
Sono molto contento perché vedo tanta gente
Credo che questo
Sia un segno dell'atteso che c'è rispetto alla grande novità che abbiamo che quella di eleggere direttamente scegliere direttamente il sindaco della città
Io sono qui in mezzo a persone che per questo hanno combattuto anch'io ho combattuto dicevo prima Mario Segni che io non ho mai fatto politica attiva nel senso stretto del termine ma o ultimamente durante il referendum sono anch'io ho dato un po'in giro a fare dei comizi
Per perché vincesse il sì
Questa novità che abbiamo che avete in mano che abbiamo tutti in mano di scegliere direttamente il sindaco della città il quale potrà poi scegliere Luís gli assessori e quindi il governo della città senza dover patteggiare con nessuno
La scelta di questi uomini ecco questa è la grande novità che noi abbiamo da fare
Ed è la ragione che mi ha spinto nonostante abbia avuto tanti dubbi e io voglio capire voglio pensare che tutti quelli che siete seduti qui mi avreste avuti almeno altrettanti di quanti ne ho avuti io poi ho vinto i dubbi perché ho detto dobbiamo raccogliere la sfida
Questa città deve raccogliere la sfida del io farò la mia parte
E mi aspetto che chi vi voterà e anche chi non mi voterà faccia la sua perché la novità grossa io credo del nuovo ordinamento con il sindaco che viene eletto direttamente dai cittadini è che il sindaco risponderà direttamente alla città
Risponderà di quello che fa delle scelte che fa degli errori che farà se faremo degli errori separò degli errori cercherò di spiegarmi
Ma la differenza fondamentale è che non risponderà più ai partiti
E con questo non voglio fare un discorso necessariamente svaluta attivo di tutti i partiti di tutte le persone che hanno fatto politica perché anche lì c'è del buono lo diceva molto bene
Un momento prima di momento fa l'onorevole Ajaria
Si tratta di prendere il meglio di quelle esperienze di coniugarli con il meglio che viene dalla società civile e di cercare di fare un grande passo avanti
E il grande passo avanti che dobbiamo fare tutti insieme secondo me è quello di ristabilire un rapporto di rispetto con la politica
Io credo che questa sia la grande sfida che noi abbiamo davanti in questi quattro anni ristabilire un rapporto di rispetto con l'amministrazione della città
è la condizione fondamentale della democrazia
Perché non c'è questo rapporto di rispetto non c'è perché in media senza
Coinvolgere necessariamente tutte le persone in questo giudizio ma in media in questi ultimi anni abbiamo assistito a una città che non era più governata
Perché gran parte del ceto politico che la governata non tutti lo ripeto ma gran parte aveva non di mira all'interesse generale non di mirare il rapporto di fiducia con i cittadini
Ma aveva di mira in generale altri obiettivi quando non fossero obiettivi di quelli inconfessabili ecco allora questa è la grande scommessa che noi dobbiamo giocare insieme la scommessa di ridare fiato alla politica di ridare credibilità all'amministrazione Torino ha bisogno di essere governato
Torino è una città che anche chi come meno netto non è torinese nel senso che non è nato a Torino è una città che si ama io amo questa città
Ci sono da trentacinque anni in questa città questa città mi ha fatto diventare grande mi ha dato le esperienze più importanti della mia vita
Questa città la amo e come me credo che l'ammiro tutti tutte le persone anche quelle che non sono nate a Torino amano questa città ma questa città ha bisogno di ritrovare la chiave del proprio sviluppo è una città che non può non beve accettare il declino che la star lentamente trascinando in una condizione di invivibilità
E qui non c'è solo il Sindaco o un'amministrazione che si vede
Rimpalli imboccare le maniche che deve riprendere ad amministrare la città qui siamo tutti insieme ci dobbiamo rimboccare le maniche
Io credo che questa città stia attraversando una crisi di tutte le sue classi dirigenti
E di tutte e di tutte le professionalità del mondo del lavoro siamo tutti come scriveva Bobbio qualche tempo fa sulla Stampa in qualche misura responsabili di questa città
E in questo senso siamo tutti che ci dobbiamo rimboccare le maniche allora io penso che la la la scommessa che abbiamo davanti è quella di dare alla città un potere forte di rappresentanza nelle istituzioni
Se guardiamo città francesi che non sono lontane dalla nostra e che hanno le dimensioni della nostra città ci accorgiamo che i sindaci di quelle città contano più dei ministri del governo nazionale
Perché perché hanno fatto proprio il potere di rappresentare gli interessi generali di quella comunità
E allora noi abbiamo tutta una serie di interlocutori nei confronti dei quali dobbiamo essere rappresentanti forti e il sindaco deve essere rappresentante forte di questa città innanzitutto il potere centrale Roma ci sono Investimenti che in questa città devono essere fatti e c'è un tavolo via da aprire su tutta una serie di problemi che riguardano lavoro l'occupazione lo sviluppo
Il primo interlocutore il governo nazionale
C'è la Comunità economica europea nei confronti della quale questa città ha sempre avuto rapporti occasionali timidi mentre invece siamo al centro di un potenziale distretto tecnologico che ci inserisce in maniera piena perfetta dentro un'auto un'aria un'area euro alpina dove abbiamo molte carte da giocare
Allora anche nei confronti di questo interlocutore ci va una un soggetto istituzionale forte e poi ci sono i poteri economici dalla città
I soggetti economici forti nei confronti dei quali bisogna ristabilire un rapporto di autonomo e forte senso di responsabilità
Il futuro di questa citava disegnato tutti insieme
Abbiamo fatto del tema dello sviluppo della città il tema dominante del nostro programma
Perché siamo convinti che solo una città che riprende a produrre riprende a produrre risorse che è in grado di portare fuori anche dai suoi confini da risorse che produce è una città che può affrontare in maniera credibile i problemi della solidarietà
Che è l'altro punto forte del nostro programma
Una città che declina è una città che produce marginalità nuove povertà
Che è solo capace di affrontare in emergenza i problemi che il declino produce
E allora con tutta l'attenzione che dobbiamo mettere al tema della città solidale dobbiamo essere convinti che questo binomio di sviluppo e solidarietà sono i due termini di uno stesso progetto
Noi non possiamo non possiamo affrontare in modo nuovo rinnovato i grandi temi dello Stato sociale del solidarismo che stanno nella migliore tradizione di questa città
Se non siamo capaci di rimettere in moto lo sviluppo
Questi sono i due temi che ci devono guidare
Ma io credo che
Tutti quelli che ne viviamo in questa città ci rendiamo conto che la città è brutta
Sporca
E poco vivibile
A molti servizi che non funzionano o che funzionano male
Allora questo tema del del funzionamento quotidiano della città
Che è quello che incide sulla qualità della vita di tutti i giorni che incide sulla qualità della vita soprattutto delle fasce più deboli
Ma che incide sulla qualità della vita delle donne
Delle famiglie ecco questo tema della città che funziona come diceva molto bene un momento fa Ayala non è un tema né di destra né di sinistra è un problema di civiltà e un'amministrazione che non sappia porsi con grande determinazione questo obiettivo è un'amministrazione che non merita rispetto dei profitti
è un problema colossale questo nel quale siamo coinvolti tutti ma è sicuramente anche questa una sfida per Torino così come lo è quello della trasparenza dell'amministrazione
Noi vogliamo sapere come i nostri soldi vengono spesi
Noi vogliamo sapere come questa città è amministra e questo è l'impegno che io mi prendo io non no armadi in cui ci sono dentro degli scheletri da tenere nascosto
Non c'è no
E allora io ritengo che il compito principale dell'amministrazione della città e del sindaco sia quello di spiegare ai cittadini che cosa si fa
Quanto costa e se non si è fatto perché non è stato fatto
Io vengo da una cultura del fare
Sono un ingegnere
Parlo
Oggi non posso che parlare perché ma mi impegno a fare
Io credo che questa città ha bisogno di decisione
Ha bisogno indecisi
E credo credo che sia meglio commettere degli errori e poi si possono correggere
Piuttosto che rimanere nell'immobilismo in cui questa città per troppo tempo
Ecco
Mi avvio alla conclusione
Riprendo il dicendo che facevo all'inizio
C'è una sola cosa che in qualche modo se volete mi preoccupo
O comunque mi crea qualche
Ansia
Io credo che l'elezione diretta del sindaco è un fatto di grande novità
Ma rischia o potrebbe rischiare di caricare su una sola persona un carico eccessivo di atti io non ho mai creduto non ho mai creduto nei capi carismatici
Non ci ho mai creduto
Non voglio
Non voglio diventare santo non voglio diventare santo
Nemmeno fra dieci anni meno fra dieci anni è io voglio restare me ne stesse un uomo normale una persona
Purtroppo non qualunque purtroppo non qualunque perché ormai dicevo ieri che non ho mai fatto tante fotografie in vita mia in questo periodo no ma me le fanno e quindi sono molto paziente però non credo nei capi carismatici no io credo nella capacità di guidare una squadra credo nella capacità del fare ma credo soprattutto nella nella capacità che ha la gente di mettersi in moto non è un sindaco o una squadra che cambiano la città siamo tutti insieme che dobbiamo cambiare
è stato detto appena da da qualcuno chi mi ha preceduto che noi partiamo dal referto
Per
L'ondata che ha scosso il Paese è stata quella referendaria
La speranza del nuovo e Natale
Se migliaia di giovani sono tornati a occuparsi di politica
Ne vedo tanti oggi qua
Li ringrazio
Una cosa che ci fa piacere che ci conforta
Se questo è un atto e e capitato nasce proprio perché il referendum hanno aperto la speranza al cambiamento
La speranza l'anno
Ma dal primo giorno in cui abbiamo raccolto le firme
Da quando abbiamo iniziato
In pochissimi perché eravamo in pochissimi allora
La campagna referendaria ed è la prima volta che raccoglievo le firme dei minatori
Forse qualcuno di voi lo ricorderà forse c'era anche qualcuno di voi
L'amore di un cimento di periferia non non mi ricordo neanche bene qualcosa
Eravamo pochi
Abbiamo votato il diciotto aprile né torinesi che siamo
Ma se questa Marra cena è andata avanti
Se in quella piccola pattuglia contanti sporche col tempo si è trasformata in un esercito
E se alla fine
Le pietre multe hanno provocato la pala
E perché
Noi abbiamo acceso la speranza
Nel tondo
E la speranza il domani l'abbiamo sempre saputo
Non erano solamente
Le nuove reti
Non era solamente la riforma elettorale quello estivo
Abbiamo individuato l'IVA
Il cuore del problema
Abbiamo mi hanno capito gli italiani
Bisognava cambiare le regole rompere questa vecchia partitocrazia
Dare più poteri al cittadino per cominciare veramente una marcia
Ma le dicevo se alla fine ne siamo riusciti non solo a convinti
Ma se gli italiani hanno seguito compassi no
Con ansia questa marcia referendaria
Se tante speranze si sono accese e perché
E se capito subito che il referendum non si sarebbero fermati al cambiamento delle
Non ci sarebbe fermati al al mutamento delle prove e alla questione istituti
Oltre la questione istituzionale c'era una speranza
Di una politica nuova
C'era una speranza delle faccende
C'era la speranza di una classe dirigente vive
C'era la speranza di un italiano
Un'Italia che non rinnega se i valori del passato
E non dicesse di no a tutto quello che in questi cinquant'anni ed è molto è stato costruito di positivo di foto
Alta e passi che si sono fatti fare avanti alla società italiana
Ma un'Italia che dicesse di no agli ultimi anni del degrado
Unitario che dicesse di no
Allo scandalo diventato re col
In Italia e che dicesse di no uno mi mi immobilismo durato invece
In Italia che dicesse di no
Ha una classe politica
Che ci avete ha condotto sull'orlo di un
Questa è la il significato della marcia
Preferì
E per questo che noi siamo stati convinti da sempre dall'inizio che non bastava il cambiamento delle regole elettorali
Il nuovo nelle istituzioni ci vuole ma ci vuole il nuovo nella pur
Ci vogliono gli uomini
Ci vogliono le forze politiche
Ci voglia una classe dirigente
E oggi
All'indomani del referendum
Dopo che quest'ansia di cambiamento
Si è espressa con una forza che nessuno dei nove insospettato abbiamo fatto la campagna elettorale abbiamo citato l'Italia ma tutto avessero detto che la percentuale iniziava per otto la cifra percentuale
Sul sei generale considera
Se a un certo punto
Tanta parte d'Italia seguito
Non sappiamo benedettino che non come meritano
L'abbiamo fatto tutto quello che volevamo sono stati gli italiani che hanno vinto e ma hanno vinto e hanno voluto dire
Il referendum non era la tappa d'arrivo non era la meta finale era all'inizio del cammino dell'Italia nuova
E questa inizia adesso
Non che le vicende istituzionali si siano chiusa ci attende la Camera ancora una battaglia dura
Ma quelle stanno procedendo
O che il referendum abbia messo una pietra
Irreversibile
Credo che la strada che è stata tracciata or ormai inevitabilmente sarà seguita
E troppo forte la vittoria che avete avuto
Chiaramente
Che abbiamo avuto tutti quanti
Perché qualcuno cerchi di cancello
Ma adesso inizia la seconda tappa
Adesso non possiamo fermare
Adesso quelli che ci hanno dato fiducia
Ci chiedono di continuo
Di costruire i nuovi dirigenti del dopo
E ci chiedono di cominciare dalle città
Perché questa è la prima
E allora
Devo dirvi io faccio oggi la prima manifestazione elettorale
Dopo il prefetto
è vero viviamo una stagione di con
Ma dal diciannove aprile
E iniziata veramente una fase
Il nuovo sta iniziando i primi passi ancora piccoli intendiamoci gli stiamo metta cento in questi giorni la la nave meglio la barca perché non esageriamo per ora una sciarpetta quella che abbiamo messo in mare
Sta uscendo dal porto sta affrontando i primi morosi che già si presentano altissimi edifici
Bene di questa lunghissima marcia
Il primo prima manifestazione ufficiale che facciamo credo che anche tu sia nella stessa condizione e qui a Torino
Per chiedere di votare a Sindaco il professor Castelli
Sono lieto orgoglioso che sia
Perché sarà lunga cresta ma
Sarà complicato
Io credo che nessuno di voi sarebbe contento se
Dopo avere combattuto questa battaglia che non dimentichiamo ce l'aveva tra l'altro nella partitocrazia dello strapotere dei partiti
Nel modo in cui i partiti avevano conquistato e dominavano vitali loro obiettivo
Non me ne facessimo un altro uguale quindi
Cambiando no durante
E mettendoci noi al posto
Credo che giustamente
Lo considero investe una bando
Credo che noi faremo una specie di tradimento se ripercorre Simone strade
Stiamo cercando quindi di fare qualche cosa di nuovo
Stiamo cercando di lanciare qualche cosa che non sia
Un partito tradizione
Che non sia la solita colta
Di organizzazione di apparati top
Di burocrazia
Di centralismo di diciamo circoli
All'inizio circoli di idee poi circoli politici poi una mano col passare degli anni circoli di potere perché qui stiamo diventando che dominavano visti
Che controlla
Nuove unici Regione parlando
Questa è la strada del passa
Questi circoli chiusi che lontano dai cittadini occupa forte e con un meccanismo che diciamo la verità aveva soffocato faremo ora limitato la democrazia reale nel Paese
Controllavano voi i voti di Moro si allontanavano il palazzo dalla gente questa è la strada che vogliamo seppellire
Se vogliamo fare qualcosa di nuovo
E questo qualcosa di nuovo e intanto una forza che nasce e che hanno
Il suo primo punto di riferimento dell'istituzione
E quindi nel voto dei cittadini
E cominciamo a cercare di dimostrare qui
Vi proponiamo l'uomo
Da candidare da leggi eversive
Se come lo voterete
Se sarà sindaco di Torino
Non ci sarà voi un partito un apparato quindi che gli chiederà conto di quello che
Che gli imporrà la nomina di questo di quei richiederà qualche UE selle in
In cambio da dare ad altri di qualche azienda municipalizzata
O chiederà interventi su questo o su no noi stiamo mettendo assieme tante persone tante idee tante forze da tante culture anche qui come in altre città ma qui è riuscito su meglio che in altre parti
Per mandar per fare eleggere una persona sindaco che se sarà eletto Sindaco e amministrerà Torino risponderà ai cittadini e risponderà al consiglio comunale
Non ci saranno partiti non ci saranno gruppi che andranno a chiedergli conto risponderà a voi che l'avete votato e l'avrete
E al consiglio comunale e ovviamente avrà le sue competenze le sue giuste e legittime prego
Ed è questo quello che anche in campo nazionale che
Stiamo propone
Non ci saranno più i vertici dei segretari che faranno e di sparando rigore
In un camper o fuori di un camper perché la seconda
No andremo in Rolo
Per fare parte
Ci sarà piuttosto se riusciremo a farlo un grande movimento nazionale
Eccetto indicherà e dovrà indicare una piattaforma politica
Programma
Voti che si chiederanno sui temi sul programma
Che indicherà uomini nella chiarezza
Indicherà candita
Alle varietà alle varie istituzioni
E quindi proporrà le idee proporrà gli uomini si aggregherà intorno
Ma non esisteranno più gli strumenti organizzativi poiché occuperà
E controlleranno il popolo
I candidati che riusciremo a fare all'ente fare legge risponderanno ai cittadini risponderanno agli organi istituzionali
I movimenti dei partiti o quelli che saranno per il futuro non saranno più a controllare le istituzioni
Ma saranno a servire vestiti
E chi sarà investito del mandato pubblico avrà un solo interlocutore i cittadini che l'hanno eletto e l'hanno botta ai quali dovrà rispondere
Questo è il modo di continuare il referente questo è uno degli aspetti del nuovo nella polis
Certo sappiamo di dover rimettere assieme per questo
Non solo persone dive
A culture
Sappiamo quanto questo sia difficile
Quanto vestiti paura
Preoccupazione legittime
Ma nessuno deve rinunciare o per paura di perdere qualche
L'intera
Io sono un patto
Una mia visione della cosa pubblica
E su alcuni punti o la visione che mi dà la mia più
La mia concezione
So di potermi trovare
Con altre culture
Su molti punti fondamentali etico come governare l'Italia o di come governare una città
So che solo a che punto ci saranno posizioni diverse
Faremo aggregazioni per i punti in comune che sono molti e rispetteremo le diverse
Non chiediamo nessuno di abbandonare le sue tradizioni
La sua identità perché queste sono una foto e nessuno alla chiederanno
Tutto nascerà nella chiarezza
E nel rispetto
E questo è necessario
E necessario se si vuol governare l'Italia
Un Paese deve avere dietro un governo un sindaco dovrà avere una maggioranza io non maggioranza dei cittadini e l'Italia di oggi non è e non può essere cattolica tutt'
On line che a tutt'
O socialista tutt'
O di altre culture
Delle mettere assieme ciò che vi è di buono di positivo
Siamo come quasi tutti i Paesi un Paese moderno e a grandi punti di convergenza e grandi diversi
Che deve mettere assieme i punti di convergenza per rispettare l'etica
E allora vorrei dire
Voglio dire a tutti quelli che sono in questa sala ognuno di voi avrà dietro una storia tra Orvieto conosco una cultura da dietro una idea
In tutti forse c'è la paura che noi perdiamo qualche corsa andando in una grande aggregazione credetemi nessuno deve abbandonare andiamo a costruire qualcosa di positivo per l'Italia mettendo assieme ciò che abbiamo in comune e ciò che abbiamo in comune in modo e questo è la forza che dobbiamo portare avanti qui per Torino qui per l'Italia io sono venuto già sostenere un professore universitario candidato a sindaco e cattolico mi son pronte ma in altre città sosterrò della questa in fondo è stata la forza dei momenti migliori delli
Voi sapete che
Naturalmente
Bisogna trova questi
Badate che col sistema maggioritario che abbiamo appena introdotte
E in qui quindi necessariamente
Bisogna mettere assieme mentalità
E come bisogna mettere assieme ad attori
Quando si andrà al ballottaggio
Uno per vincere cinquanta per cento dei torinesi
Niente da fare
E così in tutte le città d'Italia così quando avremo le elezioni politiche nazionali
Per mettere assieme
Mezza Italia e per passare quindi da quella che è stata finora la cultura delle divisioni dei sedici dei quattordici partiti che stavano diventando quindici sedici diciotto dall'Italia delle delle divisioni delle aspettative all'Italia del maggioritario che è quella che abbiamo voluto con il referendum
Bisogna provare le cose che unisse
Una grande parte
Rispettando poligoni dicevo le diversità
Le cose che uniscono non sono ma sono tali da consentire una foto per consentire un'aggregazione
E oggi per fortuna sono tali anche da consentire cose che in apparenza
E sino a non molti anni fa sembravano inconciliabili
Noi abbiamo per anni assistito in Italia
Uno scontro duro
Tra una sinistra preoccupata giustamente
Delle istanze sociali
Di del di categorie emarginata
è una destra chiamiamola così una parte che l'interista chiamiamola come di un'opera perché il Paese
Preoccupata piuttosto di rilanciare
L'aspetto produttivo
Di rilanciare il mercato
Di rilanciare la possibilità di fare dell'Italia un Paese moderno e prospettati
Oggi viviamo in un momento in cui molte di queste cose sono Puccini
Perché è cambiato il mondo
Perché sono cambiate le culture
Perché oggi non c'è nessuno
Se non è proprio o meno non c'è nessuno che faccia parte dell'Italia che ragioni
Che non dica che noi dobbiamo essere un Paese occidentale in senso pieno
Con una cultura moderna e occidentale
Con una piena economia di mercato
E con la rottura di tutte quelle bardature burocratiche soffocanti di una burocrazia Ghedini per statalismo eccessivo che hanno soffocato per tanto tempo d'Italia produce
Ma credo che anche chi ragiona nel domani credo soprattutto
In particolare
Tutti i giovani che ci si
Non si accontenterebbero solamente di un'Italia
Riducesse il debito pubblico vedo Burgo Parri DOP sia ben chiaro qualcuno pensa che io non voglia ridurlo se sbaglia va ridotto fortemente duramente bisogna fare tutti i sacrifici toglietevi dalla testa che noi faremo qualche cosa per riminese vicino bisogna espresse
Credo che questo non sia possibile farlo Mizia giusto farlo né soprattutto le generazioni giovani sarebbero disposti a seguirci su una strada che sarà dura inevitabilmente che sarà faticoso perché abbiamo sperperato un po'capitale che abbiamo vissuto al di sopra il nostro livello di vita perché intendiamoci ridurre la montagna di debiti che abbiamo di fronte significherà Ripa ridurre al popolo italiano il suo livello di vita medio che Stella l'equazione matematica che ci sta di fronte e quindi anni difficilissimi
Io credo però che non sarebbero disposti a seguirci è giusta
Se alla fine di questo cammino non non di prospettarsi anche un'Italia più giusta di quello in pillole
Più giusta intanto perché dotata di uno Stato sei
Dotata di uno Stato che non divide più i cittadini di serie A di serie B
I cittadini la sede alla sede di una volta
Erano lì cento si erano le categorie
Era la ricchezza la picchettano è sempre molti momenti era diventata soprattutto l'Italia delle tessere l'Italia la denuncia
Vitaletti aveva i protettorati di chi non li ha vita lei che aveva la raccomandazione di chi non la
E se quindi come prima cosa non ci sia la la Battini
Questa vergogna nazionale
Che ha fatto sì che partiti gruppi di potere lobi varie di tutti i generi simpatia mistico dei meccanismi pubblici senza dormissero dello Stato simpatia gli studi sui servizi
E non riportassimo invece lo staff Dubois
Lo Stato che da a chi me
A chi l'anno
Da uno stato che da atti e dentro qualche cosa vento qualche associazione dentro qualche dentro qualche
E uno Stato che non si dimentica di chi ha bisogno
Cioè stando bene attenti che voi
Non si scambi che ha bisogno che i precedenti non ha voglia di lavorare o o o per creare sotto l'etichetta di chi ha bisogno nuove categorie di assistiti
Va be'ricordando invece che la società moderna e anche le società prospere
Non so non se non hanno un'attenta politica sociale non il
L'emarginazione
E che l'emarginazione al mondo moderno possono essere a volte più dolore
Tutti i rischi più grande anche se hanno nomi diversi facce diverse categorie
Se noi non siamo né nell'uso lo viviamo in un mondo in cui oggi la modernità
E la solidarietà assoluta concilia in cui una politica attenta può far quadrare i bilanci dello Stato e chiedere i sacrifici il nome di questa contesa
Ma anche correggere strutture dare il più giusti
E dare più qui
Questa comunque e la strada che vogliamo per
Questa è la scommessa che vogliamo giocare è questa
Se abbiamo il vostro aiuto e l'Italia che cercheremo di costruire dopo
Chiedo questo significa per esempio intanto la rottura con i vecchi partiti ancora ancora incapaci di liberarsi
Castellani ha fatto bene andiamo a rifiutare un appoggio che non era di un'idea politica che il rispettabile va rispettato
Ma era se ho capito bene alla fine un'ipoteca
E noi oggi no
Non abbiamo né i rifiuti e rifiutiamo
Ci appoggia chi crede nei nostri programmi non ci appoggia senza Accor
Di poter
E l'Italia del futuro
Permettetemi di dirvelo lo dico qui al Nord
Non è l'Italia che torna erigere steccati
Tra nord e sud
L'Italia il futuro non è la leva
Io so quanti leghisti in buona fede ci sono Torino e il Piemonte
In Lombardia
Nel Nord quanti ce ne saranno nel sud tra poco
Non corriamo il rischio
So che le ragioni che spingono a questo voto di protesta sono
Parte Valli del malcontento alla protesta giustifica
Approva ma quelle ragioni
Quella protesta non costruisce nulla
Se poi invece di aprirsi all'Italia si chiude
E non costruisce nulla se dentro puoi questi filoni questa protesta ci sono intolleranti ci sono asprezze ci sono durezze e c'è la fine di un sentimento di unità nazionale di solidarietà nazionale
Pienamente e necessario indispensabile Ho letto l'altro giorno sul Corriere della Sera in prima pagina
La lega se ho ben capito bene a Milano chiuderà i centri di assistenza agli immigrati
Se andrà al governo della CIT
So che c'è un problema degli immigrati so che c'è un problema di persone diverse e di persone che vengono dal Sud ma non è chiudendo la porta in faccia a chi ha bisogno che si risolvono i problemi dell'Italia diciamo dal
Ed è soprattutto avendo fiducia nell'Italia tutta unita nell'Italia poiché guarda all'Europa e credetemi son balletti chi vuole poi rompere un Paese l'Italia in due in tre lo vuole perché diventare europea se si rompe ci si chiude
Come dimostrano del resto le esperienze che vive oggi tanta parte dell'Est europeo drammatiche se si incomincia a distruggere quello che si è fatto in secoli di sporco non ci si apra l'Europa non ci si apre al mondo come invece quello che è necessario fare
La lega e la e il ritorno indietro e la fuga dal dal futuro della fuga dalla sfida delle responsabilità
Noi io noi abbiamo fiducia Nelli
Noi abbiamo fiducia nell'unitarietà in questo Paese diviso
In cui tante cose sono andate male in cui l'intervento al sud negli ultimi anni è stata una cosa del ma le peggiori cose nel modo in cui si potevano fare lo dice uno del Sud come sono io ma in cui non esiste solo nord produttivo esiste tutto un Paese con caratteristiche vive
Se che tutto assieme bisogna portare in Italia e poco fa proprio mentre parlavate voi in fondo mi è venuta da fare una considerazione curiosa
Ciò Bata
C'ho pensato e della sarà anche un caso anzi e certamente casuale ma in una di queste manifestazioni pubbliche per i primi ci sono due isolani che son venuti a fare la campagna elettorale
Ma il domani non è neanche chi avesse battuto contro le preferenze
Lo dico a Diego Novelli
Chi ha votato per il no gli ha spinto per il no chi si è battuto in nome di un sistema del passato
Contro quella che invece era la protesta la proposta del futuro
L'ha fatto per difendere i piccoli egoismi
Per difendere piccole particolari
Credo che pure hanno voi forse avrebbe fatto comodo in in certi momenti il sistema proporzionale i sondaggi dicono che
Una manciata di voti deputati in tutta Italia basta che ci pigliamo ritenuti ci mettiamo simbolo di candidati la prendiamo anche per noi in fondo era facile
Prendere qualche con il forte per poi sedersi alla grande porta della spartizione italiane in cui bastava avere anche una piccola frazione
Come secondo le regole delle società per azioni bastava poi essere in quel gruppetto che decide per poi avere dividendi cospicui
E quanto cospicui sono stati in passato questi dividendi
Lo sappiamo benissimo
No
Il nuovo e altro in Nuova il coraggio della sfida il nuovo e giocare tutto in politica come è giusto che sia se riesce a interpretare la volontà del popolo e si è maggioranza e si governa
Così è stato opposizioni o si sparisce questa è la regola della democrazia e questa è difficile per noi
E può darsi anche che ci condanni può darsi che poi non riusciamo che siano altri a un certo punto che proprio questa regola annunci favorisca ma non fa niente
Una battaglia per dare istituzioni al paese non si può guardare all'interesse proprio di un gruppo di qualche cosa che sia messo assieme
La rete Novelli sono stati fra quelli che non sono stati capaci di guardare oltre il proprio interesse di tutti
Che hanno cercato di fermare il corso del
Non è con il no al referendum che si costruisce Litta non è dando amministrare una delle città più importanti d'Italia a questi gruppi che si fa qualche cosa di nuovo noi
Noi siamo venuti a proporvi un candidato che può battere nove questo è Castella
E poi in fondo
Ricordatevelo
Castellani e tu giustamente che non crede ragione non crede nel Messia non credevo vinti carismatici
Però l'uomo al suo per
E anche per questo l'elezione diretta del sindaco l'abbiamo voluta e giusta
Tutte le caratteristiche del candidato non sono le uniche non lo sono neanche irrilevante
E se noi siamo qui e perché abbiamo fiducia in e glielo diciamo francamente
E quindi iniziamo da Torino questa marcia lunga difficile
Noi torneremo ancora in questa campagna elettorale
Ci batteremo ci batteremo per una
Compagine di persone di forte di idee in cui crediamo per un uomo in cui crediamo per un segnale che verrebbe dato a tutta l'Italia a tutto il Paese
Ci battiamo perché da Torino quindi con uomini nuovi con aggregazioni nuove con idee nuove quella ricostruzione l'Italia e che oggi è realmente possibile a portata di
Siamo qui per chiedere di di aiutarci come ve l'abbiamo chiesto per il referendum contenuti e daremo ancora oggi c'è un'altra grande battaglia da fare dopo quella al diciotto aprile c'è quella del sei giugno facciamola tutti assieme
Credo che qualcuno debba concludere la manifestazione come l'ho aperta indegnamente la chiudo
Sospetto che fuori troverete della gente che richiedere i soldi contrariamente al solito non diffidate date perché noi non abbiamo una lira per fare la campagna elettorale date e vi sarà dato uccidendo
Ridatemi privati