23 LUG 2018
intervista

"Caso Fenice". Intervista a Leo Amato, redattore de Il Quotidiano del Sud

INTERVISTA | di Maurizio Bolognetti - POTENZA - 16:23 Durata: 11 min 58 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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Il Gip del Tribunale di Potenza ha disposto il sequestro degli impianti di messa in sicurezza e bonifica dello stabilimento Rendina Ambiente (ex Fenice), ubicato in agro di Melfi.

L’inceneritore ha provocato una pesante contaminazione delle falde acquifere, emersa nel 2009.

Nonostante le operazioni di bonifica messe in essere e che si protraggono da anni, permane la presenza nelle falde acquifere dell’area in cui è ubicato l’impianto di pericolosi contaminanti, quali "nichel, mercurio, floruri, nitriti, tricloroetilene, e bromodiclorometano".

Le indagini, condotte dal NOE e dal
Procuratore Francesco Curcio, hanno fatto emergere una preoccupante contaminazione anche delle acque potabili.

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