A cinque anni dalla scomparsa di Padre Paolo le sue azioni e le sue parole sono sempre più attuali

Allora
Che di aver aderito a questa a questa nostra invito io sarò molto breve fu fatta semplicemente i i saluti insomma di iniziali come articolo ventuno e soprattutto perché abbiamo deciso di di dedicare una nostra nostra iniziativa principale di apertura delle delle prossimo autunno alla al messaggio che Paolo Dell'Oglio Dall'Oglio ha dato e continua a dare attraverso la sua esperienza attraverso il il suo pensiero le sue parole e noi il sei ottobre terremo un'iniziativa al Sacro Convento dei francescani di Assisi
Per lanciare la avversione definitiva della carta di Assisi sulle sul linguaggio delle dei media equipaggio e della politica e delle del mondo della cultura e insieme ai francescani insieme a tantissime altre organizzazioni anche ai promotori delle delle carte e deontologiche dei giornalisti e anche a rappresentanti del mondo appunto della della cultura delle delle del volontariato e del
Delle dello spettacolo
Il sei ci sarà Lelli il seminario al Sacro Convento in vista delle sette che sarà aggiornata della marcia per la pace Perugia-Assisi
E dalla Rocca che raggiungeremo alla fine della marcia lanceremo il messaggio di pace e di padre Paolo ponti e non muri e quindi e in quel momento in qualche maniera sancire Emo la dedica sia della carta di Assisi che delle prossime iniziative che terremo Point nel corso di tutto l'anno e su cui mobiliteremo tutte le organizzazioni che insieme a noi
A hanno firmato e firmeranno la carta di Assisi a questo punto darei la parola presente a Federazione e Beppe Giulietti e poi Riccardo Cristiano che coordinerà questa conferenza stampa
No grazie ad Elisa solo per portare il saluto non mio personale che sarebbe poca cosa ma tutta la federazione del segretario Lorusso che oggi non c'è
Dell'ordine nazionale ringrazio Paolo Spadari che rappresenta Carlo Verna tutto l'ordine quindi una un'adesione questo caso istituzionale ci tengo a dirlo
Mi è piaciuto molto la cosa che ha detto Elisa Marin colano scontata e non banale il caso non ricevi corda ma non fate non non riuniamoci per la commemorazione al passato ma usando i verbi al presente
Quella carta a un'altra parola le parole non sono pietra ma sono ponti che unisce tutti questi mondi che sono qui presenti anche se diversi da loro ma se ho capito bene al come è il filo conduttore della vita delle parole delle azioni di padre Paolo
E questo è il motivo per il quale dedicare questa carta alla quale sta lavorando con grande passione Roberto Natale che qui che ringrazio e che sta tentando di mettere assieme mondi diversi poco fa abbia avuto l'adesione della comunità la comunella
Centro per il dialogo interreligioso di Firenze
Dove si uniscono ebrei mussulmani e cattolici e che hanno aderito alla carta e vogliono partecipare a questo percorso quindi quel momento finale ad Assisi avrà una particolare rilevanza
Non è una dedica retorica erano dedica la vita non è una dedica al passato e quindi io sono onorato delle cose qui dette da Elisa Maringola che rappresentano la posizione di articolo ventuno che oggi ha convocato il suo direttivo qui per onorare questa iniziativa vi ringrazio anche per questo
Dirò una serie di grazie che fanno un ragionamento questa iniziativa è dovuto in primo luogo devo dire la tenacia la passione di due straordinaria Mizzi
Tema colata conosce molto bene Riccardo Cristiano
Amedeo Ricucci
Che ha già non non solo persone improvvisate che da anni seguono questa iniziativa e la seguono anche con i loro viaggi professionali la seguono con il mondo di Annibale con l'associazione patria di Amici di padre Paolo
Mi permetto di approfittare per ringraziare la RAI e non solo la radio in questo caso la RAI per la giornata straordinaria che ci sarà il ventinove
L'immagine parleranno immagino Fabrizio Ferragni direttore da relazioni istituzionali e ringrazio Vittorio di Trapani che insieme all'Usigrai è stata l'anima di questa richiesta e non solo in questa occasione Amedeo vi fa piacere per un'altra ragione perché se vuole lo dirà lui
Penso che lo speciale TG uno andrà seguito con una certa attenzione perché non è una medaglia alla memoria ma è un tentativo sì ho capito di ripercorrere i passi fino agli ultimi passi anche con qualche novità che è stata trovata è costruita con grande fatica anche perché forse abbia deve anche parlare di ciò che funziona nel mondo della comunicazione smettere di dire banalità che questo tipo di inchieste non pagano
Cioè se ascolti straordinari per queste giornate civili bisogna crederci visto che si parla di meritocrazia in questo periodo bisognerebbe sapere che dei grandi giornate civili spesso nascosti straordinari
Ex come non è solo un tema del servizio pubblico approfitto di questo microfono per ringraziare radio radicale che ci ha seguito sempre
In questi nostri viaggi TV due mila che ho visto che ha dedicato un suo documentario ed altre straordinarie emittenti e giornali che so che lo hanno annunciato ma non ho il quadro completo quindi non è una cosa solo RAI
è un invito a tutto il mondo della comunicazione non solo a quello che condivide i valori di padre Paolo a illuminare una figura più che mai attuale non è una figura della preistoria
Perché nel momento in cui si ritirò Rizzoli confini e qualcuno usava anche la croce come strumento di morte negando della natura di strumento di vita e di strumento di passaggio di ponte che cosa meglio cioè che una riflessione sulle parole che uniscono sugli strumenti che uniscono e non sugli strumenti che spaccano
In questo senso citato e mi fa piacere avere Riccardo Noury che ci segue sempre in tutto il viaggio ma siamo particolarmente onorati se posso dirlo almeno a titolo privato diciamo
Io sono molto molto contento di vedere qui alcuni amici che anche quando c'erano troppi silenzi diciamocelo io lo faccio io che sono sempre il rituale sulla vicenda di padre Paolo qualche critica sussurrata
Hanno tenuto altissima l'attenzione su questa vicenda mi riferisco in modo particolare a Padre Lombardi diciamo che qui con noi e del quale io poi spero di sentire una voce del coro delle straordinarie testimonianza sul tema di padre Paolo
E padre Ripamonti Centro Astalli
Che come dire sempre un punto di riferimento per tutti noi sono presenze diverse ricette tutte perché indicano che ciò che ci unisce è un fine preservare quelle parole quelle azioni questo è il tema che ci sta a cuore a tutti
Voglio solo dire che in conclusione ma credo che loro lo sanno soprattutto ai familiari di padre Paolo che sono qui
E questa postale tra sempre aperta io devo fare un ringraziamento particolare perché ci tengo a queste cose un giorno
Ho ricevuto una telefonata credo di poterlo dire
Perché io sono veramente a una forte attenzione per queste famiglie che sono hanno forti dolori ma invece di chiudere il sì del proprio dolore praticare diciamo di legittima difesa e dire questo mondo è chiuso
Partecipano del dolore degli altri non è una cosa così semplice per me è facile dirlo un po'meno facile per chi lo vive
E devo darti atto di una straordinaria telefonata che riguardava la famiglia Alpi per sapere si può portare la nostra testimonianza la signora Luciana è qualche giorno prima della morte io ti ringrazio perché è un ponte tra famiglie straordinarie il loro mi hanno mandato un messaggio porta la signora Luciana il messaggio che siamo con lei ventiquattro anni dopo un ti chiedo scusa per la conversazione privata ma mi sembra giusto far capire che non siamo tutti uguali lo siamo tutti rancorosi c'è anche chi si ricorda che c'è qualcuno fuori dalla porta credo che questa sia stata la vita di padre Paolo
Il senso era siete voi che ci avete onorato ad essere qui
E per quel poco che conta questo luogo sappiate che tutte le istituzioni della professione saranno a vostra completa disposizione oggi e nei prossimi mesi nei modi e nelle forme che voi deciderete
Per tenere in vita non una commemorazione ma una speranza per il futuro io del club vorrei ringraziare ove tutti familiari di padre Paolo
Grazie non so Paola se tu vuoi portare l'adesione dell'ordine nazionale poi abbiamo la tutto in mano a Riccardo quindi tutti i danni saranno a carico di Riccardo che stiamo
Chandra ecco grazie pensavo dico per la registrazione Paolo Spadari la presidente dell'ordine del Lazio ma è qui a nome di tutto l'ordine nazionale del presidente Carlo Verna anche oggi e non poteva essere con quindi io parto lei l'ha l'adesione non tutt'altro che formale dell'ordine nazionale regionale a questa iniziativa devo dire che ieri era la cerimonia del Ventaglio al Quirinale
E mi hanno molto colpito le parole della Presidente della Repubblica che ha condannato quell'episodio differimento di quella bambina era un invitando i cittadini e invitando anche tutte lei sensibilità presenti e ce n'erano tantissimi
A come dire mobilitarsi in qualche modo per fare in modo che l'italiano diventi un far west
Ecco io sosterrò naturalmente anche se credo che non ci sarà bisogna l'iter di questa Carta deontologica che naturalmente avrà immagino la leggerò approfonditamente
Alla base questi valori ma ritengo che questa sia un momento molto delicato in cui iniziative come queste e delle istituzioni della categoria manca anche dei cittadini
Debbano contribuire a contrastare una deriva che io intuisco molto pericolosa che sta come dire mettendo a repentaglio alcuni valori non solo dell'informazione ma anche del nostro vivere civile
Ecco quindi è un saluto non doverosa ma anche caloroso alla famiglia
Del di parità all'olio e a tutti i colleghi che in questa sala e non solo sostengono iniziative di pace e dialogo grazie
Hanno ringraziato Roberto Monteforte Rovesta adesso che la stampa romana e chi altro se ricordo bene è stato anche autore di una serie di riflessione su questo tema è su questi temi perché è stato il suo mestiere anche come vaticanista che ha mestiere che ha fatto con grande passione e anche per una lunga stagione quindi approfitto per ringraziarlo non solo per la presenza istituzionale ma anche per per tutt'altre storie prego Riccardo
Sì buongiorno
Innanzitutto
A nome di tutti i colleghi o per meglio dire dei pochi colleghi della associazione
Giornalisti amici di padre Paolo Dall'Oglio
Ringrazio tutti voi e ringrazio ovviamente chi ha ritenuto di condividere con noi questa iniziativa a cominciare dalla Federazione della stampa che lo fa insieme all'articolo ventuno
Dall'anno di fondazione della nostra Associazione la nostra associazione specifico brevissimamente si chiama in modo un po'lungo
I giornalisti amici perché gli amici di Paolo in un'associazione non ci stanno
Servirebbe una carovana
Abbiamo fatto quindi un'associazione soltanto di giornalisti senza la pretesa assolutamente di rappresentare un mondo che va al di là dei confini dell'informazione dell'Italia e del cattolicesimo
Parlare di Paolo vuol dire anche parlare di un giornalista e mi dispiace che questo aspetto venga alle volte trascurato negli ultimi anni a teneva una rubrica
Periodica sulla rivista dei gesuiti
Popoli
E collaborava con l'Huffington post collaborava in termini giornalistici che non erano mai identità Ristich che non erano mai in nome di una logica di rivalsa
E rubo cinque minuti di questa presentazione per dire che è giustissimo parlarne al presente anche se facciamo fatica dopo cinque anni
è giustissimo parlarne al presente ma è indispensabile a mio modo di vedere scegliere sempre un percorso binario è impossibile parlare di Paolo se non si tiene conto della duplice
Di cammino della duplice
Percorrenza e quindi potremmo dire del duplice binario indispensabile per capirlo e stargli vicino
Un mistico
Con l'urgenza del fare sociale
Questo è il doppio binario di Padre Paolo Dall'Oglio che mi è tornato dopo tanto tempo agli occhi
Grazie alle parole che il giorno in cui Beppe Giulietti mi ha sollecitato a scrivere per il sito della Federazione della stampa un testo ha pronunciato papa Francesco papa Francesco quel giorno
E lo ringrazio anche perché altrimenti non avrei scritto come ho potuto scrivere ha detto ai giovani del Caribe
I giovani sono giovani
Ho solo giovani invecchiati
Hanno gli servono giovani giovani
Perché se i giovani sono invecchiati
Allora non va la prima cosa che devono fare i giovani per chiedersi se sono giovani e chiedersi se sono installato osso
Che possiamo tradurre installati ci capiamo
Ecco se sono installati si devono disinstallare
Devono dissi installarsi e cominciare a lottare
Io credo che in questa concezione del dissi stalla mento e della lotta sia una delle radici del della collera e della luce il titolo dell'ultimo libro che ha scritto Paolo speriamo ne segua un altro la collera per la non accettazione del mondo che c'è
E la luce
Che viene dalla fede nel progetto in cui credo
Questo ha scritto in collera e luce e questo è l'unico modo binario perché a Pirlo o per provare noi Azzi intronizzato
Per questo prima di vi voglio brevissimamente reggere due dire due passaggi di Paolo che spiegano questa duplicità nel nell'attualità del suo messaggio
Uno siriano non lo conoscevamo neanche noi dell'Associazione sapevamo che Paolo a marzo del due mila tredici aveva tenuto una conferenza a Beirut
E di questa conferenza aveva dato conto il quotidiano
Libanese Loriano Dei giù
Ce lo ha detto il cardinal Zenari venendo a Roma alla Gregoriana e citando Paolo
Ha detto
Se i cristiani sostengono il regime perché hanno paura degli islamisti lasceranno la Siria è andata così in Iraq andrà così in Siria e purtroppo andrà così anche in Libano se non si troverà una soluzione
Il modo perché questo non accada è che i cristiani ritrovino la capacità di rispondere alla domanda perché Dio mi ha mandato a vivere tra i musulmani
Questa risposta deve essere una risposta di ordine spirituale e non soltanto socio economico
E io credo che qui ci sia il primo messaggio di straordinaria attualità dal due mila tredici a quanto sta accadendo nel due mila diciotto nel due mila diciotto un anno e qualche mese dopo
La riconquista diciamo così di Aleppo la comunità melchita che greco-cattolica di conta sei mila Ade membri presenti in sei mila melchiti presenti
Prima della guerra prima del due mila undici erano nell'ordine di più di cinquanta mila
Il secondo passaggio di Paolo riguarda noi
La nostra capacità di essere testimoni e interpreti del nostro tempo nel due mila tredici ha detto
Ma è possibile che non sentite i colpi dei remi il respiro ansimante dei fuggiaschi motori lenti dei barconi
Sono milioni e il nuovo eh eh sono dalle terre del faraone ma non a terre promesse credete che l'Europa sia pronta ad accoglierli credette che l'idea stessa di Europa potrà sopravvivere accanto al più grande terreno
Di pulizia etnico confessionale della storia recente
Ma è evidente che questo riporterà xenofobia isteria il negozio il negazionismo di ieri mai morto si unirà al negazionismo di oggi per impedirci divertente
Se noi vogliamo vedere dobbiamo vedere tutte le facce del male e non una sola e per questo io voglio concludere questo mio tentativo codici apertura
Dicendo che sarei molto contento se potessimo associare a questa giornata di riflessione di memoria e di impegno anche Fyra San sale
Fino a salsa lei
Il ragazzo trentenne padre di un figlio
Per il quale padre Paolo andò a Raqqa
Nel luglio del due mila diciotto del due nel luglio del due mila tredici per chiederne la liberazione chiederne la liberazione ai miliziani estremisti terroristi dell'Isis
Chi era Fyra Sal sale chi è non lo sappiamo
è uno dei giovani che per primo si è mobilitato a Raqqa animando le manifestazioni contro il regime di Assad
Uno dei leader del Movimento Popolare contro quel regime che poi ha portato alla liberazione della città
Appena liberata la città cominciarono ad arrivare i profughi intorno a Raqqa
E si rasa al sale è stato tra quelli che decise immediatamente di dar vita a un comitato per la raccolta fondi e gestione dell'accoglienza
Lasciò il suo incarico di responsabile per le relazioni pubbliche e si dedicò quotidianamente al lavoro con i profughi intorno alla città di Raqqa
Appena all'Isis entrò in città Fyra Sal sale è stato sequestrato
Sequestrato dai jihadisti
Che hanno così messo a tacere una delle voci Della Ratta libera e non violenta
Per lui e per i cristiani dopo che in quei giorni era stata distrutta una chiesa nei pressi di Raqqa Paolo avvertì d'urgenza di quel viaggio
Io credo che su quel viaggio
Se noi sapremo associare la memoria di quest'altro scomparso sparito nel nulla da allora
Filas sale
Di quel viaggio di Paolo per lui e per altri come anche per noi
Avrà delle cose molto importanti da dirci Amedeo Ricucci che è appena tornato da da Racca dove per conto del suo giornale il TG uno non solo sia documentato la realtà che c'è ma anche quel che si dice e si sa di Paolo Amedeo
Profano Amedeo Ricucci e che ha curato questo speciale e TG uno che andrà in onda mi pare mezzi domenica alle ventitré e trentanove solo dico per radio radicale che sta registrando in modo che si sappia chi parla prego
Dissente
Buongiorno a tutti partire da una premessa che mi pare importante se siamo qui e anche per un motivo per provare
A tirar fuori Paolo dal cono d'ombra in cui è piombato in questi cinque anni sono stati cinque anni con notizie altalenanti che lo davano ora vivo ora morto
Notizie sempre contraddittorie mai verificabili in questi cinque anni l'opinione pubblica italiana e la famiglia in me per prima
è stata la buca delle lettere di messaggi che arrivavano la dalla Siria e su quali non era possibile alcun tipo di verifica
Nessuno ha mai provato a indagare su quello che era capitato a padre Paolo in quel maledetto ma ventinove luglio del due mila e tredici
A complicare la situazione c'è stato ovviamente il fatto che Vacca è diventata in quegli stessi mesi in cui Paolo la visitava la capitale dell'ISI se lo è stata per quattro anni fino a ottobre del due mila
E diciassette quando a suon di bombe e sono state bombe per nulla intelligenti devo dirvi visto che l'ho visitata a è stata diciamo riacciuffa Thai Leasys almeno ufficialmente
è stata cacciata via
Io ho fatto una cosa banalissima ho fatto come tanti giornalisti avrebbero dovuto fare
Cioè sono andato a Raqqa e ho provato a indagare sul campo c'era la possibilità Racca e una situazione fra virgolette accessibile nell'aria non è affatto pacificata non è facile arrivarci non è facile lavorarci marce la possibilità per chi abbia voglia di fare il nostro mestiere che è quello di provare
A capire e a rimettere apposto le varie tessere di quello che finora in questi cinque anni è stato un puzzle del tutto incompleto
Cosa abbiamo fatto abbiamo provato innanzitutto a farla parlare gli amici di Paolo quelli che lo ospitarono a fine luglio del due mila e tredici quelli che hanno condiviso i vari momenti fino alla fine
Fin quando è sparito è sparito alle ore tredici del ventinove luglio è stato accompagnato in macchina davanti
Al quartier generale dell'ISI se vi assicuro che anche far vedere con una telecamera i luoghi di Paolo a Raqqa afa una certa impressione Racca adesso è un ammasso di macerie somiglia
Peraltro molto più a Dresda che a Mossul lo a Sirte le altre due capitali dell'ISI sicché non hanno subito devastazioni così
Enormi però vedere i posti dove Paolo è stato e vedere il posto dove il ventinove luglio alle tredici luglio è arrivato in macchina
Accompagnato da un suo amico che peraltro è il parente di fiera se il ragazzo
La l'attivista di cui Paolo andava a chiedere la liberazione è abbastanza la importante abbiamo ha appurato una serie di curve ve ne elenco non voglio svelare ovvi
A tutti i risultati della nostra inchiesta che l'inchiesta che lo dico ufficialmente per per la quale ringrazio ovviamente il mio direttore Andrea Montanari che mi ha permesso di andarci è un'inchiesta che ha qualche elemento importante anche sul piano investigativo ufficialmente le autorità italiane continuano a dire di
Continuare a lavorare sul caso
In una nota che mi hanno inviato specificano che come sempre accade in casi di sequestro sono costretti a mantenere il pieno riserbo
Su quello che stanno facendo noi giornalisti sappiamo che però una nota del genere vuol dire che le autorità italiane a distanza di cinque anni brancolano nel buio
Non è un un atto di accusa il mio alle difficoltà che abbiamo avuto noi giornaliste sono le stesse
Che hanno avuto gli investigatori che non son potuti andare a Raqqa adesso in questo momento c'è la possibilità di fare una serie di cose ne abbiamo appurato Bibi Bydo solo un elemento importante di di questa inchiesta che vi invito a a vedere abbiamo appurato che Paolo quel giorno
è entrato nel quartier generale di quello che sarebbe diventato Leasys la situazione all'epoca era un po'complessa ma non solo non sto qui a a dilungarmi entrato in quel posto e ha incontrato uno dei mini road dell'Isis
è un emiro importante che appartiene a una delle tribù più importanti
Di Raqqa e era l'uomo o l'uomo forte della nomenclatura dell'Isis all'epoca ed è stato l'uomo che ha gestito i prigionieri stranieri
Quindi non è un signore che passava
Di là per caso gli Amici di padre Paolo testimoniano nell'inchiesta che sono andati
A chiedere notizie di Paolo tre quattro ore dopo la sua sparizione avevano un appuntamento per la cena era un periodo di Ramadan in quel luglio due mila e tredici c'era da festeggiare la fine del Ramadan il TAR non vedendola arrivare i due ragazzi più giovani della famiglia che gli ospiti ospitava Paolo sono andati nel quartier generale di Leasys rischiando molto hanno mandato i due più giovani
Dicendo sì se va male se li arrestano comunque sono giovani riescono a resistere meglio alla all'arresto le torture
E tutto e questi due ragazzi hanno incontrato le mie euro che era lì in sede
Questo è il mio era un nome e cognome come dicevo queste Miro alloro annegato di aver mai incontrato Paolo e però i testimoni dicono di averlo visto entrare lì come se qualcuno venisse a casa vostra abbiamo la certezza che è entrato in casa vostra e voi però dichiarate ufficialmente di non averlo mai visto è qualcosa di alquanto strano i ragazzi due testimoni hanno avuto ebbero all'epoca la netta impressione che l'emiro mentis e male ministro De Niro innanzitutto aveva un giubbotto esplosivo addosso era accompagnato da due guardie del corpo con le armi spianate
Fare domande insistere nel quartier generale dell'Isis non era consigliabile i ragazzi hanno visitato hanno avuto modo di visitare buona parte di quella di quel quartiere generale non hanno visto macchie di sangue né elementi che potessero far pensare a una colluttazione quindi hanno pensato almeno loro che il peggio comunque non era successo al massimo Paolo
Era stato fermato e sarebbe ricomparso prima o poi non è mai comparso non è mai comparso l'elemento nuovo che noi portiamo e non solo l'individuazione di questo signore dell'Isis che potrebbe avere molte cose da dire su quello che è successo a Paolo ma anche la certezza che questo signore è vivo e sta a Raqqa
è un un rappresentante ripeto di una tribù molto potente abbia un prodotto provato in tutti i modi ad avvicinarlo nei giorni in cui eravamo a Raqqa ci sono stati scontri armati per strada perché la tribù dell'emiro
Era scesa in campo per chiederne la liberazione perché queste Miro entra esce dalle gallerie curde forse l'inchiesta che mandiamo in onda come TG uno può servire anche agli inquirenti
Per a forzare la mano e provare a ad avvicinarci al di più alla verità chiudo dicendo che abbiamo lasciato Racca
Con una sensazione che è giusto che riporti più passa il tempo più la verità rischia di allontanarsi
E il mistero rischia di infittirsi anziché dileguarsi passa il tempo e quindi il numero delle persone che possano avere informazioni di prima mano
Su quello che è successo a Paolo si assottiglia di giorno in giorno molti sono morti molti sono fuggiti all'estero
E servivano magari sotto falso nome quindi non hanno alcun interesse e pochissimi sono quelli che sono rimasti finora le informazioni che avevamo che abbiamo avuto in questi cinque anni erano sempre per sentito dire
Qualche testimone diretto esiste ancora bisogna forzato la mano adesso che Racca
Libera approfittare di questa fase di interregno peraltro perché Racca
E controllata dalle forze curde Versilia Democratic Force
La pur essendo una città araba rischia fra qualche mese il suo status di cambiare Racca potrebbe tornare sotto il controllo del regime di Bashar al-Assad che come sappiamo a Paolo non lo ha mai Amato quindi è un appello che rivolgo anche a alla Farnesina chi entra alle istituzioni che hanno un fascicolo aperto sul Paolo continuiamo a cercare cerchiamo di avvicinarci il più possibile alla verità
Grazie Amedeo boh aggiungo soltanto che
Se fino alla permanenza dell'Isis Racca
Non era possibile procedere su questa strada ora procedere appare non solo possibile ma indispensabile
Io credo che cerco nuovi Fabrizio Ferragni gli chiedo se vuole
Grazie Riccardo
Siccome RAI siamo presenti su questo avvenimento innanzitutto foto con reportage coraggioso di Amedeo Ricucci che ci riporta alle radici del nostro mestiere che sempre meno vede
La giornalisti testimoni diretti ai cronisti per cui già darle atto di questo suo coraggio di questo tipo sua testimonianza
Le il nostro impegno il momento in cui devo dire che nella pubblica opinione si sta parlando molto di questo tema e nutrito questa mattina
Se n'è occupato Uno Mattina nel pomeriggio alcuni di voi credo che saranno ospiti a la vita indiretta altri saranno ospiti allo speciale di Rainews ventiquattro Tremonti due speciali un TG due Dossier sabato sera lo speciale TG tre sempre sabato sera e abbiamo diversi spazi anche nella radio abbiamo un'asta Gluck ponti di pace
Io penso che questo dia un po'il senso della radice di servizio pubblico che che compito della RAI di appunto anche in momenti in cui l'opinione pubblica e divisa su su certi temi
Paola Spadari CCT alla prima le parole di ieri che abbiamo sentito il presidente a Repubblica oggi
La cronaca ci rimbalza di altri fatti analoghi sono successi pare a vicenza pure signor posti a Vicenza altri opposti abbiamo anche altri fatti che hanno segnato la pubblica opinione di ben altra natura ecco io penso che il servizio pubblico in cui sto debba essere un punto di equilibrio
Stavo pensando mentre appunto ascoltavo le parole di quando vent'anni fa chiedemmo che potessi Marina ad esempio dei conduttori i nostri telegiornali
Chi desse il senso di questa integrazione di abbiamo soltanto avuto un condotto di colore TG Lazio non siamo usciti in vent'anni ha mandare un ragazzo integrato
Alcuno potrà non sembianze italiane e questo del sarebbe il segno che farebbe meglio comprendere
Alla pubblica opinione sarebbe meglio riflettere tutti su delle problematiche di fondo che fanno parte della nostra senza operai ci sta continua il nostro il nostro impegno in non ci fermeremo grazie ai nostri colleghi grazie
Manca
Siamo nella pagina Amedeo Ricucci ha aperto la pagina RAI completiamo questa pagina con Vittorio di Trapani segretario dell'Usigrai che è sempre stato
Con noi in queste iniziative ricordo anche quella che
Propose il proprio Vittorio l'anno scorso per ricordare Paolo
Riccardo grazie sì in realtà prima pensavo questo che poi questo è il secondo anno che la RAI dedica un'intera aggiornato più giornate in occasione del ventinove luglio alla RAI una piccola idea che nacque da dall'iniziativa dell'anno scorso in occasione della presentazione del libro la Profezia di di padre Paolo
Questo è un fatto positivo perché vuol dire queste occasioni non sono solo occasioni retorica ma a volte sono occasioni per far nascere qualcosa a quella fu l'occasione per far nascere giornate
Dedicate a padre Paolo mi fa piacere che la RAI ringrazio vivamente il vertice aziendale
Abbiamo Uto la sensibilità per raccogliere quell'appello e portarlo avanti sperando che ovviamente questa iniziativa non si fermi finché non avremo di nuovo con moglie il padre Paolo a me fa piacere Riccardo poi ha ricordato un passaggio del libro
Che presentammo lo scorso anno perché in realtà in quelle parole cioè tutto all'attualità
Il riferimento ad esempio alla riesplodere la xenofobia
C'è tutta l'attualità che spiega per quale motivo noi allora dicemmo ricordare questo appuntamento
Non deve essere un'occasione banale di retorica madre su un'occasione per riflettere sul ruolo di chi per sua natura per suo asso per sua storia
Ha costruito ponti e come si possono invece ad abbattere i muri che si stanno costruendo in questi in questi mesi e quindi ovviamente mi limito semplicemente ringraziare
Tutti coloro che non hanno mai spento la luce sulla vicenda di padre Paolo a partire dall'associazione
Dei giornalisti amici di padre Paolo ringrazio chi come Amedeo
Ha fatto inchieste faccio una sola battuta
Riferito all'attualità lo prometto è una sola dato che un periodo di casting
Ecco mi farebbe piacere che i casting piuttosto che sulla vicinanza a questo o quel leader politico magari potessimo iniziare finalmente immaginarli
Sulla biografia di chi ha raccontato persone che costruiscono muri sulla biografia di chi ha lottato contro i bavagli su chi ha raccontato che cosa vuol dire difendere l'articolo ventuno ecco il giorno in cui inizia astro questi Cassino forse
Potremmo anche non iniziare
Ad apprezzarli in maniera diversa chiudo la pagina di attualità per dire una cosa spero che in occasione del ventinove notti non ci sia più bisogno di un ventinove luglio diciamo mettiamola così
Però una proposta aggiuntiva alla Rai e alle altre aziende vorrei farla
Dato che oggi più che mai c'è bisogno di raccontare
Che storie positive ci sono
Proviamo a fare così certo il ventinove luglio dedicata a Padre Paolo perché non vediamo di metter su invece un appuntamento costante nel corso dell'anno
Nel quale il servizio pubblico e tutti gli altri dedichiamo un'intera giornata a tutti i costruttori di pace a tutti i costruttori di ponti per evitare che questo racconto sia fissato solo al ventinove di luglio
Io penso che quando un domani padre Paolo tornerà
E dovesse trovare da parte del servizio pubblico ma anche di altre aziende un appuntamento costante dedicato a chi come Luigi ha dedicato la vita
A costruire ponti gli ad abbattere muri credo potrebbe essere il miglior modo per dire che abbiamo proseguito quella battaglia e quel suo modo di vivere grazie
Volevo solo ringraziare vedo Mara Filippi Morrione delle appunto il premio Morrione quest'anno sarà dedicato premio giornalistica dedicata ai giovani rivolta ai giovani una web TV e il tema è ed informazione sotto a minaccia e sarà dedicata espressamente al padre Dall'Oglio
Scusa Riccardo prima e dalla prova Riccardo
Schema
Lo dico perché l'ha tradito l'appello rivolto a tutto il mondo della comunicazione non solo alla RAI io segnalo che TV due mila perché delle volte quelle cose non le mettiamo uno se ne dimentica TV due mila realizzato anche un guardò credo che va in onda oggi
E che ha sempre seguito questa iniziativa con particolare passione voglio ringraziarli
Ho parlato di radio radicale e so che ci sono iniziative che saranno assunte a La sette e a Sky ho visto ieri Repubblica che annunciava un viaggio sul sentiero
Sulle tracce di padre Paolo e probabilmente anche altri amici penso a radio in blu però grazie rivolto a tutti anche a quelli dei quali come dire non non abbiamo ecco vorrei fosse fosse chiaro così come l'appello rivolto a tutti
E ai tanti che ogni giorno fanno questo lavoro da cinque anni da cinque anni a questa parte quindi grazie vittorie fatto bene estendere l'invito a tutti ma volevo precisare che ci sono già anche agenzie
Che hanno seguito questo tema con particolare passione penso ciò che ha scritto a Radio Vaticana penso alcuni pezzi di Avvenire di Famiglia Cristiana
E di alcune agenzie internazionali che spesso dimentichiamo per ignoranza nostro per non avere raccolto tutto il materiale prego ricadono ci sia Riccardo Noury
Sì dando la parola Riccardo Noury per Amnesty
Io volevo dire che è molto importante Riccardo oggi sia qui con noi perché c'è un un filo molto forte che lega la figura di Paolo e annessi questo filo lo racconta benissimo in un libro che è stato pubblicato recentemente anche in Italia
Un ex chiamiamolo jihadista integralista insomma non di quella di quel mondo lati quella visione lì chiamiamola jihadista anche se non ha commesso crimini di sangue
Che poi è andato detenuto in Egitto Hours Majid dice se io non sono più quello che sono stato ma sono quello che sono adesso
Cioè un uomo impegnato per la costruzione di una cultura Isla mo'democratica Lodetti lo devo ad Amnesty
Che è stata l'unica organizzazione rimasta al mio fianco mentre ero detenuto in Egitto come terrorista
Questa testimonianza mi ha ricordato le parole di quando dall'oggi Longo al a trattare per la liberazione di alcuni ostaggi nel due mila all'inizio del due mila uno dodici
E il jihadista con il quale parlo gli disse tu mi sei entrato nel cuore grazie ricca
Stiamo tutti assieme perché concluderemo occupare oltre padre Lombardi Motta chiudere tutte le testimonianze assieme grazie
Grazie veramente due due parole
Quello che hai appena detto Riccardo di grande importanza
Così come il fatto di aver ricordato
La funzione di di di giornalista di padre Paolo che fin quando ha potuto scrivere c'ho fatto un racconto della Siria che era un racconto
Privo di settarismo privo di di tifo
Così diverso dei racconti faziosi pro Assad operosità ci ha visti che popolano la Rete in in questi tempi
Le parole di Paolo sono visionarie ma questo aggettivo visionarie dobbiamo intenderlo come associato a un uomo che ha una visione del futuro
Parole inascoltate dei più oggi
Dove alla ricerca del confronto si privilegia lo scontro
Non abbiamo
C'è un un periodo dal punto di vista culturale diede quasi antropologico in cui discorso d'odio prevale e quanto ci sarebbe bisogno che Paolo prendesse la parola per per contrastarlo ha detto una cosa Amedeo straordinariamente importante ora Racca
Non so ancora per quanto tempo però ci si può andare Amnesty International cioè ciascun c'è andata
Sarebbe questa la fessura di tempo in cui poter fare
Lavoro investigativo oltre che sul piano giornalistico anche strettamente sul piano sul piano penale
è vero che in questi cinque anni
Mi sembra colato nel buio oggettivamente era anche difficile
Potersi muovere
Se il governo di di Damasco le forze di Bashar Assad hanno le loro prigioni
Peraltro proprio in questi giorni stanno facendo una cosa che detta viva
Hanno e messo reso noti centosessantuno certificati di morte
Di persone che erano nelle loro prigioni e quindi per quelle centosessantuno famiglie sia per una fase di dolore nuovo terribile
Ma
Centosessantuno su ottantadue mila scomparsi è un numero irrisorio
Ma c'hanno le loro prigioni Sernaglia sappiamo dove i rapiti sequestrati da da esce o da altri gruppi hanno delle prigioni mobili
Gabriele Del Grande nel suo libro di di di racconti sui disertori dei da esce cita una persona a detta alla al al controllo delle prigioni degli stranieri e evidentemente non è chiaro in quale periodo in quale arco temporale però parla dello straniero importante le c'è un esplicito riferimento a padre Paolo e quindi magari pure questo potrebbe essere materia di di di indagine chiudo garantendo da parte di Amnesty International
Tutta la la la voglia di essere in ogni occasione in cui sarà necessario e utile esserci per richiamare quelle parole che ormai accomunano
Quella che io vedo qui davanti a me come ormai una enorme comunità di attivisti attiviste difensori difensore dei diritti umani che si associa intorno a dei nomi e dei cognomi dei concetti che sono quelli della verità e della giustizia
Voglio fare un
Un un gioco sulle parole che spero
Renda
L'ha portata l'importanza delle parole e anche le necessarie a volte divini di aggiornarle
Ponti e non muri
è una frase che dura un'eternità
Quella di questi mesi potrebbe essere porti non muri
Attraverso accavallamento di Riccardi abbiamo
Un tempo c'era il dulcis in fundo no allora lo cominciamo
Sono gli ultimi tre
Padre Camillo Ripamonti
Padre Camillo Ripamonti lo lo abbiamo detto il presidente del Centro Astalli il Centro Astalli è di istituzione che è stata affianco di chi si è impegnato per ricordare Paolo dall'inizio
Da quando non c'era ancora anche fare del Ripamonti al centro Astalli ma il cammino e continuato fino a oggi grazie
Grazie grazie a voi grazie di questa occasione
Io vorrei vorrei sottolineare due aspetti pensando a Paolo come memoria viva come presenza che continua oggi e quindi
Da noi
Io faccio sottolineando due due spetti sottolineando appunto l'aspetto che mi riguarda ogni giorno quello di essere a fianco dei rifugiati quello dell'essere gesuita
Parto da quest'ultima quello dell'essere gesuita
Paolo è stato rapito perché si trovava in un posto dove non forse non doveva stare forse non era sicuro sostare forse non poteva stare dopo l'espulsione che aveva avuto e allora proprio per questa situazione mi vengono in mente le parole che Paolo sesto ha detto alla Compagnia di Gesù nel settantaquattro i gesuiti devono stare nei crocevia della storia dove sono più
Diciamo intensi i conflitti ecco il proprio lì il posto dove devono stare i gesuiti e Paolo non ha fatto altro che fare questo cioè
è stato di
Dove questi conflitti questo conflitto
I era più forte
Assolvendo a quella funzione che appunto la Compagnia di Gesù cerca di fare sempre quella di essere
Luogo di riconciliazione i gesuiti appunto nella loro missione hanno questo compito di costruire ponti di essere uomini di riconciliazione
Allora Paolo non ha fatto altro che fare questo ecco forse non doveva essere dove era ma per la compagnia si per la compagnia doveva stare lì dose appunto questo conflitto era più forte e credo che questo sia un messaggio per noi oggi un messaggio di speranza proprio per la costruzione di questi ponti dove invece si vogliano costruire dei muri
E l'altro aspetto appunto che volevo sottolineare era relativo al fatto alla mia mio essere a fianco dei rifugiati ogni giorno
Rifugiati che sono a anche siriani magari in italiano sono meno che in altre parti d'Europa però appunto milioni di siriani come con la guerra hanno dovuto scappare dalla loro terra nella citazione appunto che faceva
Riccardo c'è tutta la profezia di Paolo lui sentiva già questa questa fuga di questi popoli viene ventilava la possibilità di altri la citazione
Che ha fatto Riccardo prosegue con una grande attualità dice
Ma in questo mondo globale c'è un vecchio proverbio arabo che dice che una mano da sola non applaude è proprio così se lasceremo senza solidarietà cittadini i nostri vicini finiremmo inghiottiti dal loro destino
E sarà quello di un applauso terrificante
Allora nella citazione si fa riferimento al ritorno del negazionismo negazionismo di oggi
Che l'abbiamo sentito tutti nei giorni scorsi si colora
Intini espressioni che definiscono i centri in Libia come luoghi all'avanguardia i viaggi come croci aeree le vite precarie come la pacchia di fitte in vacanza
E questo è sotto gli occhi di tutti legittima non solo pensieri razzisti ma parole e otto di azioni razziste di cittadini comuni
Si sentono questi cittadini legittimati da quell'applauso terrificanti di alcuni esponenti delle istituzioni ormai
Si trasformano la solidarietà in crimini un crimine emigranti forzati in delinquenti
Ed ora quella profezia di Paolo del Duemila e tredici
Credo che CIN ditino oggi a destare ci dal torpore civile nel quale rischiamo di cadere o forse siamo già accaduti
Che dimentica e conflitti come quelle in Siria perché esce sempre dalla appunto entra nel cono d'ombra esce dall'informazione
E dimentica in particolare le vittime e ancora peggio trasforma queste vittime in parassiti
E allora dobbiamo di starci perché lo dobbiamo a Paolo da questo torpore che rischia appunto di relegare legittime trasformarle impazziti
Grazie padre Camillo è stato veramente un piacere in questi anni e avere la possibilità di conoscere sempre meglio padre Camillo della struttura
Che guida in questa città che ne ha veramente bisogno
E poi c'è padre Federico Lombardi padre Federico Lombardi oggi è il presidente della Fondazione Ratzinger molti colleghi lo ricorderanno però perché è stato per tanti anni
E il direttore della sala stampa vaticana e il direttore di Radio Vaticana grazie Padre Federico per essere con noi
Grazie a voi per avermi invitato questa da questa conferenza stampa in questa circostanza e approfitto del fatto di essere il gesuita un confratello di Paolo e quindi membro della qualche voto rappresentante per Compagnia di Gesù in questa circostanza e anche in qualche modo un po'una persona che esprime dimissioni del mondo vaticano
Di ringraziare a nome della compagnia di tutte le persone che sia nella Compagnia di Gesù stazione vaticano
Hanno cercato i continuano a cercare di seguire con interesse compartecipazione tutta la vicenda che riguarda Paolo e la sua famiglia ringraziarlo dell'impegno che è stato manifestato anche questa mattina dai colleghi dal punto di vista professionale dal punto di vista umano
Di partecipazione e di ricerca anche di informazioni oggettive di ecco di comprensione sempre più profondo inadeguata di quello che Paolo significa che continua a significare per noi oggi ecco dopo questo
Ringraziamento di adesione anche sincera e quello che è stato detto dal punto di vista anche dei dei valori dell'impegno sociale che è stato espresso a questa tavola
Volevo fare due piccole osservazioni in qualche modo pensando proprio a Paolo
Una Paolo
Non vuole essere pensato ho ricordato da solo
Vuole essere sempre penso altresì ricordato insieme agli innumerevoli altri altre persone donne e uomini che vivono hanno vissuto e vivono la vicenda della Siria e con tutti i suoi Corneille si annessi e connessi con tutte le sue sofferenze e quindi oggi parliamo di Luís ma pensiamo anche a tantissime altre persone i vescovi ortodossi che sono scomparsi anche dei mesi prima della scomparsa di Paolo tantissime altre persone che sappiamo che diciamo sono pure loro comparse ok sono state vittime
Di queste vicende spaventose in cui lui a anche dato il suo contributo è pagato il suo prezzo
La seconda cosa irrita
Che qui sono stati ricordati molto aspetti fondamentali del contributo del servizio di Paolo particolare anche la sua lettura della situazione della vicenda siriana il suo impegno
Il suo impegno contro il totalitarismo il suo impegno contro gli interessi economici e militari che portano poi a dei conflitti che che distruggono la vita di un popolo senza essere consapevoli e partecipi del vero bene di questi popoli e anche l'impegno contro i fondamentalismi contro i fondamentalismi religiosi che sono parte dei conflitti e dell'odio
Del del nostro tempo ecco di questo qui c'è una notevole consapevolezza vorrei ritornare un attimo al primo punto che aveva ricordato Riccardo Cristiano quando ha fatto la sua apertura cioè anche la dimensione diciamo esplicitamente religiosa di fede di mistica diciamo pure presente nella vita di Paolo che in fondo è quella che ha motivato
Il suo andare in Siria all'origine
E l'aspetto della esperienza religiosa profonda di Paolo che porta un dialogo
Tra cristiani e musulmani che lui ha voluto esplicitamente chiamarle dialogo religioso e non interreligioso
Religioso perché siamo tutti di fronte addio e non siamo membri di comunità che si devono distinguere contrapporre fra loro ma tutti ci dobbiamo mettere di fronte a Dio
Per ritrovare il senso della nostra vita e del nostro del nostro impegno della nostra verità ecco e qualche cosa che rimane fondamentale del suo messaggio e della sua presenza in mezzo e in questo Paolo non è solo Paolo anche nella chiesa e anche al di là della Chiesa nel mondo ecumenico una testimone che grazie al cielo
Interpreta il partecipa a tutto una corrente di dialogo che supera i confini e le frontiere le opposizioni portate dai fondamentalismi
E quindi invita tutti coloro che credono alla pace
In questo contesto io volevo aggiungere un ricordo che quest'oggi non è ancora stato fatto ma è molto importante alla comunità di Mahler Moussa
Perché poche settimane fa io parlavo con un fisico fratello il padre che ero quello che segue molto le vicende che riguardano Paolo e mi diceva ma per me c'è un miracolo
Il miracolo è che la comunità di Mar Musa continua ad esistere ad essere di farsi ad atterrare a portare avanti lo spirito di Paolo in zone di frontiera come sono ma musei come sono anche il Kurdistan iracheno ecco allora non dimentichiamo questo questo è un segno della profondità
Dellai eredità spirituale
Che Paolo delle sei M. che egli ha messo e che continua ad una con lui anche indipendentemente da Luís e in cinque anni senza la sua presenza questa realtà
Piccola numericamente
Sempre a rischio continua ad avere la sua vitalità e un segno estremamente eloquente
Della profondità e della vitalità della testimonianza spirituale del messaggio che Paolo e riuscito a seminare e continuano a seminare ecco quindi io volevo invitarvi portando avanti discorsi sub Paolo che è giustissimo che facciamo di tenere anche presente questa dimensione
E la dimensione della sua comunità a cui lui certamente continua ad essere profondamente legato e di cui desidera la vitalità in futuro
Ecco con questa notazione volevo conclude
Interrompo la mia la mia testimonianza ringraziando veramente del solidarietà e dell'amicizia che questa riunione
Manifesta e della importanza con con cui tutto il mondo anche della comunicazione e dell'informazione per cui io dedicato anch'io trent'anni della mia vita continua a lavorare
Portando seriamente i suoi contributi i tenendo viva anche la coscienza su tutte le sue dimensioni del nostro popolo cosa che c'è sempre estremamente necessaria grazie
Devo
Volevo dire al padre Federico e a tutti voi che c'è in giro un film che io non avevo sono venuto a sapere per caso dopo un film su Paolo
Una lunga intervista diciamo proprio a Mar Musa dove la frase con cui si apre e secondo me si poteva anche chiudere
Questo film è molto bello
Molto legata a quello che diceva padre padre Lombardi
Paolo dice il davanti a Mar Musa i nostri monasteri sono la migliore prova che non c'è miglior protezione del buon vicinato
Ecco e con questo io credo che siamo entrati nello spirito profondo di quel messaggio che continua comunque
Spero che Immacolata o Francesca Dall'Oglio prima del rompete le righe vogliano
L'Arci anche una loro parola forse Immacolata ne ha già date tante ai vari giornalisti che l'assediavano prima Francesca magari potrebbe compensare il ritardo
Morrone arrivare
Risparmio non produsse proprio per l'esenzione dal bollo
Grazie
Per non non mi aspettavo devo dire che questa questa richiesta
Ringrazio veramente molto
L'associazione Amici di padre Paolo in affido e stampa del questa iniziativa
Per noi familiari sentire che il messaggio di Paolo continua ad essere accolto che e ancora attuale
Che riesce a entrare in sintonia anche con posizioni molto diverse anche del mondo più laico fra Dinoi
Penso che sia un un segno importante
Sicuramente l'attualità in questo momento anche del messaggio di Paolo di creare punti è stato ribadito anche anche qui ripetutamente
E ritengo che sia un un aspetto molto importante
Per noi familiari questa tesa è molto dolorosa
Però Chuck offerto anche delle opportunità nel senso che che abbiamo conosciuto persone di grande spessore persone impegnate nei mondi più diversi della solidarietà e della cultura
Ci siamo avvicinati alla Siria perché Paolo si parlava della Siria ma se non era un mondo lontano già la lingua l'arabo ricordo che la mia mamma diceva ma possibile che ti sei andato
Ai innamorare di un posso della lì in quell'arabo di cui noi non abbiamo nessuna possibilità di comprenderlo
Abbiamo conosciuto per esempio diviene da raccontare così un episodio con manchi mia sorella siamo andati a Berlino abbiamo conosciuto o un gruppo di donne siriane che gira con un pullman per l'Europa
E parlano dei loro parenti scomparsi sia nelle carceri di Assad sia altrove abbiamo parlato con donne che hanno il marito il figlio o il fratello donne
Di grandissima
Positività nel tradurre questa sofferenza in un impegno perché si sappia quello che accade
Penso anche con un altro contributo importante della sfide stampa di questa iniziativa è troppo di togliere un po'dal cono d'ombra anche questo conflitto siriano sulla su quello che riguarda il nostre nei nostri diritti
Certamente quello che ha detto il padre Lombardi prima della comunità lo sento come un segno importante che il messaggio
Di nostro fratello
Continua
Noi continuiamo a spesare a sperare anche che
Sì continui a lavorare perché si sappia qualcosa di Paolo io ribadisco l'ho fatto più volte questi giorni per noi il silenzio totali
Su quello che è accaduta Paolo su qualsiasi notizia che c'è stata confermata o no
Da parte delle istituzioni molto doloroso molto faticoso anche se abbiamo sentito ripetutamente la vicinanza del presidente Mattarella del presidente dell'ex presidente del Consiglio Gentiloni
Però è importante anche che tutto questo si traduca ora che il quadro sta cambiando negli perché emergano alcune notizie
Un'altra cosa che ho sottolineato un'altra intervista importante che il discorso degni di Chiaia di scomparsi
Venga posto sul tavolo delle delle trattative dei giochi dove verrà deciso duro della Siria vi ringrazio molto e farò portavoce di questa posto interventi alla mia mamma
E nel tutta la famiglia
Possiamo sciogliere le però prima di farlo siccome abbiamo parlato ma di fa padre Paolo Dall'Oglio dove sono stato più volte richiamato da Beppe Giulietti a rispettare l'etichetta nome e cognome ruolo e quant'altro è questo lo abbiamo fatto
Ma non è Paolo Paolo con l'etichetta non sembrava moltissimo
E allora vi volevo soltanto ricordare per che l'etichetta può essere un problema un suo amico compagno di strada rapito anche lui dall'Isis
Lo andò a conoscere si presento dicendogli tanto piacere mi chiamo giacché Murad sono un seminarista un seminarista di Aleppo erano a Mar Musa Paolo lo ha guardato e gli ha detto va be'se vedeva messa grazie