ISPRA: presentazione del Rapporto 2018 sul Dissesto idrogeologico in Italia

Mi scuso per qualche minuto di ritardo nell'inizio di questa conferenza stampa di presentazione del rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia edizione due mila diciotto vorrei innanzitutto ringraziare il sottosegretario all'ambiente alla tutela del territorio e del mare l'onorevole Micillo per la presenza qui oggi vorrei ringraziare voi per la presenza e per l'attenzione che ci riservate
Abbiamo presentato più documenti più prodotti in quest'ultimo periodo l'attenzione con la quale ci seguito ovviamente
Anche per noi motivo di impegno e di responsabilità ulteriore
Il rapporto sul dissesto idrogeologico che presentiamo questa mattina e giunto alla seconda edizione è un documento che come dicevo prima si inquadra nella produzione dei rapporti tecnico-scientifici più rilevanti dell'istituto del sistema nazionale per la protezione dell'ambiente come sapete
Composto dall'Ispra e dalle agenzie regionali provinciali delle due province autonome per la protezione dell'ambiente
E direi che si inquadra come corollario vorrei dire quasi necessario a tutto una serie e di documenti che presentiamo non potendo immaginare l'ambiente diviso per compartimenti stagni ma
In particolare ricordo il rapporto che abbiamo presentato proprio qualche giorno fa alla Camera dei deputati alla presenza del ministro Costa sul consumo di suolo
Vanno perciò letti a mio modo di vedere in una chiave integrata porre poi ringraziare ovviamente alla Camera dei deputati per l'ospitalità che ci ha concesso
Il ringraziamento non è formale ma è sostanziale rispetto a coloro i quali hanno contribuito alla stesura del rapporto primo fra tutti le strutture del Ministero dell'Ambiente
E l'autorità di bacino distrettuale per aver fornito rispettivamente le nuove mappature nazionali della pericolosità e i dati relativi l'autorità di bacino al territorio di competenza
Noi da da sempre rivolgiamo come Istituto superiore per la protezione e ricerca dell'ambiente anche perché facciamo parte
Di diritto del sistema nazionale della protezione civile nel ai sensi anche del nuovo Codice sulla protezione civile da sempre rivolgiamo particolare attenzione a questo settore delicato e oltre ad elaborare le mappe nazionali di pericolosità per le frane e le alluvioni e gli indicatori di rischio che sono oggetto del di questo rapporto come sapete realizziamo l'inventario dei fenomeni franosi in Italia il cosiddetto istinto collaborazione con le regioni e le province autonome provi in quella logica di sistema che è stato istituito ai sensi della centotrentadue che richiamavo precedentemente
Curando la standardizzazione delle informazioni che sono poi correlate all'attuazione della direttiva alluvioni perché non ci dobbiamo dimenticare che ci muoviamo in un quadro anche comunitario di riferimento
E gestiamo come istituto attraverso il Dipartimento per il Servizio geologico d'Italia
Il repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo l'acronimo più conosciuto e rende is che utilizziamo sia per monitorare l'attuazione degli interventi già finanziati che per le istruttorie di richiesta di nuovi finanziamenti da parte delle regioni e delle province autonome
Permettetemi di richiamare velocemente anche l'Ispra è il sistema nazionale per la protezione ambientale che presiedo ormai da un anno
Che conta quasi undici mila colleghi che sono operativi in duecento sedi su tutto il territorio nazionale un sistema come ho ricordato prima che ha l'ambizione di essere forte autorevole e credibile
Anche attraverso queste attività di monitoraggio ambientale di controllo di ricerca finalizzata ad applicata con le quali attività con le quali vogliamo metterci concretamente al servizio del Paese
Per la tutela dell'ambiente per la promozione dello sviluppo sostenibile e siamo un sistema
Pronto a supportare dal punto di vista tecnico scientifico il Governo e le amministrazioni il Parlamento e le amministrazioni regionali e locali
Su quelle che saranno le iniziative che su questa su altre materie attinenti al tema ambientale mi permetto anche di allargare il campo così come il ministro ci ha suggerito alla cosiddetta economia circolare
Siamo pronti appunto a supportare in un quadro di autonomia di indipendenza di terzietà tecnico-scientifica
In particolare il sistema nazionale per la protezione e l'ambiente fornisce un contributo importante al monitoraggio e il controllo delle frane attraverso la gestione delle reti regionali di monitoraggio e cito le esperienze positive del agenzia regionale piemontese del centro monitoraggio geologico dell'Arpa Lombardia dell'ARPA Liguria
L'edizione che presentiamo oggi fornisce un quadro di riferimento aggiornato e mi permetto di dire arricchito rispetto al tema
Importantissimo centrale della pericolosità da frane idrauliche sugli indicatori di rischio relativi a popolazione famiglie difficili imprese e beni culturali su tutto il territorio nazionale
Vi cito qualche dato di sintesi che poi nel dettaglio il collega Trigilia e credo anche il sottosegretario Micillo che chiuderà quella conferenza stampa intenderanno riprendere parliamo di sette mila duecentosettantacinque comuni
Poco più poco meno del novanta per cento del totale che sono a rischio frane alluvioni questo non significa ovviamente che domani si verificheranno frane alluvioni in questi comuni e non significa che sono afflitti dallo stesso grado di pericolosità
Parliamo del sedici virgola sei per cento del territorio nazionale che è classificato come territorio soggetto a maggiore pericolosità
Parliamo di una popolazione di un milione e tre quasi trecento mila abitanti a rischio frane oltre sei milioni a rischio alluvioni
Rispetto alla precedente edizione che era datata due mila e quindici emerge quindi un incremento della superficie complessiva che alla sì ficcata pericolosità la frana Idraulica
Dovuto questo aggiornamento del quadro conoscitivo come dicevo prima d'un netto miglioramento del quadro conoscitivo del territorio che abbiamo ottenuto grazie agli studi di maggior dettaglio al contributo
Degli stakeholders degli altri operatori istituzionali che ho menzionato precedentemente
Riteniamo di aver fornito attraverso il rapporto di oggi un contributo importante alla conoscenza del territorio e dei fenomeni di dissesto idrogeologico che rappresenta non già un punto di arrivo ma un punto di partenza se volete
Una start-up uno start-up ulteriore per pianificare e programmare le politiche di mediche di mitigazione del rischio del Paese
E costituisce anche come dicevo prima uno strumento che riteniamo utile per gli interventi strutturali di difesa del suolo e per la pianificazione di protezione civile questo
Diciamo in un ottica di ancora più stretta collaborazione con il ministero dell'ambiente che come sapete a seguito di una recente iniziativa legislativa del governo si è diciamo ha riportato propone le competenze del ministero dell'Ambiente questa materia che invece
Nella la scorsa legislatura era stata in qualche modo devoluta alla competenza alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Finisco dicendo che la diffusione delle informazioni ambientali
Costituisce non un complemento nella nostra attività ma un obiettivo strategico che io da presidente insieme al Consiglio direzionale se nel piatto utili rettori abbiamo voluto proprio assegnarci
Tra le
I tre filoni di attività più importanti della nostra azione perché riteniamo che una informazione corretta e costante
Rivolta ai cittadini sui rischi che interessano il proprio territorio non sia solo un dovere che abbiamo come funzionari pubblici Massi anche un'operazione Dalì risvolti importanti dal punto di vista sociale ed economici
Perché in questa maniera riteniamo di fornire il nostro contributo alla riduzione dei danni e dei costi
E favoriamo anche una maggiore consapevolezza sud dove acquistare offrono fondare in qualche modo anche la la la la propria abitazione i propri il centro della propria vita o anche dove ubicare nuove attività economiche e questo perché ovviamente
Questa partita una partita fondamentale se si gioca più sulla prevenzione che non sulla gestione delle emergenze successive come purtroppo la storia del nostro Paese negli ultimi anni a dire in maniera tragica ed evidente dimostrato
Grazie ancora per la vostra attenzione non sottraggo altro tempo alla presentazione dei dati permettetemi di ringraziare i colleghi del Dipartimento per il Servizio geologico d'Italia il capo dipartimento è in particolare il collega Trigilia
Per il lavoro di analisi di raccolta di approfondimento e anche di sintesi che è stato profuso in questo rapporto ripeto con la collaborazione essenziale
Di tanti attori primi fra tutti il ministero le regioni alle agenzie regionali e provinciali per la protezione e l'ambiente l'autorità di bacino grazie alla parola D'Alessandro Trinci
Bene tanto
Buongiorno a tutti io sono un ricercatore appunto del delizioso per avere protezione e ricerca ambientale si sa te sì
E
Appunto intanto ringrazio il presidente per questa eccellente presentazione ringrazio davvero perché senza diciamo i vertici dell'Ispra non riusciremo a fare quello che facciamo tutti i giorni ora entriamo un po'nel dettaglio del rapporto come è stato anticipato dalla dal presidente la porta l'Italia è un po'
No avvicinare che è
Lì l'Italia ha una un po'una specificità rispetto alla ai agli altri Paesi del dell'Unione Europea infatti a circa un due terzi delle Frei tutta Europa oltre seicentoventi mila frane
Queste queste frane sono state appunto censite come come come ci ha detto la porta dentro questa banca dati che all'inventario dei fenomeni franosi in Italia questa banca dati a realizzare appunto con le regioni e le province autonome
Ma di quante sono le frane che si verificano ogni anno sono circa un migliaio sul territorio nazionale
Di queste qualche centinaio sono quelle che poi fanno i danni già che determino delle vittime o fanno danni ai centri abitati alle infrastrutture principali viarie
A destra vediamo la distribuzione delle frane sono fenomeni estremamente diffusi che interessano prevalentemente ovviamente l'arco alpino l'arco appenninico
Perché l'Italia tante frane diciamo che l'Italia al settantacinque per cento il proprio territorio che ammontano collinare
Perché è importante raccogliere informazioni in cui c'è un focus Mantova sopra e poi andrò dei dei spiegherò qualcosa un approfondimento sull'alluvione magari perché è importante raccoglie informazioni sulle frane consigliere da questa immagine un evento una colata detritica rapita colpisce una il Comune di Villar Pellice nel mio novecentosettantasette nel due mila otto si ripete dopo trent'anni lo stesso evento nello stesso luogo ecco perché dobbiamo mappare correttamente il territorio e archiviare le informazioni
L'evento di Sarno purtroppo che insomma piuttosto catastrofico e c'è stato il cinque e sei maggio novantotto quindi circa ormai mai vent'anni fa
è stato l'evento che è un po'a comunque dato una svolta anche le politiche di di governo del territorio in Italia questa tanto è stato caratterizzato centocinquantanove vittime quaranta curate colate rapide di fango e detrito
Centottanta settantotto case distrutte quattrocentocinquanta abitazioni danneggiate edifici
Perché si ha diritto e chi si verificano questi fenomeni dobbiamo chiederci oltre al fatto che che l'Italia ha una predisposizione
Dal punto di vista proprio dei dei fenomeni naturali però diciamo che poi c'è anche la componente legata alla pianificazione territoriale di voglio far vedere questa mappa in questa mappa richiamo in giallo Elle urbanizzato del comune di Sarno nel mille novecentocinquantasei è piuttosto contenuto
In ci sono dei pallini che forse non so se si riescono a vedere che comunque sono degli eventi che si sono verificati l'Ottocento si perde la memoria di questi eventi sta di fatto che nel due mila nel novantotto questo è lo scenario è diverso quindi c'è stato una una forte espansione edilizia urbanistica ci chiediamo dove dove hanno costruito allo sbocco delle Apolloni ecco non è lo sbocco di Vallonia un posto piuttosto pericolosa ovviamente perché lo so dove era il recapito di queste colate di fango
Ecco vediamo infatti le qualora le quaranta colata di fango e detrito se ne facciamo uno zoom in questa zona vediamo che se l'evento ci fosse stato sequestrando del novantotto ci fosse stato nel cinquantasei avrebbe creato in molti meno danni
A destra abbiamo quello che è accaduto nel novantotto a sinistra quello che è accaduto al mio centocinquantasei come scenario quello che sostanzialmente voglio dirvi che se l'urbanizzato in questo caso è aumentato il cinquecento per cento cioè cinque volte
Il rischio mentale o di nove volte quindi obiettivamente le case l'abbia l'abbiamo sono state costruite nel posto sbagliato
Bene come anticipato il presidente ne abbiamo messo insieme le informazioni dati e mappe fornite dall'autorità di bacino distrettuali per fare le marche nazionali
E il dato che esce fuori che l'otto virgola quattro per cento del territorio nazionale classificato con le classi a maggiore pericolosità
Dobbiamo lavorare insieme al Ministero dell'Ambiente la direzione per migliorare ancora il dato come si possa vedere ci sono alcune disomogeneità Ciaccia una una regione Valle d'Aosta molto rossa
E alcune esempio Bolzano e realtà e meno meno colorata di rosso dove c'è il rosso significa che sono state perimetrare le aree
Perché è impossessato importanti qui siamo a piani di assetto idrogeologico perché sono importanti questi piani perché comunque hanno consentito di fare pianificazione territoriale pianificazioni deriva significa
Definire delle delle regolamentazioni d'uso del territorio quindi in questo caso sono stati messi dei vincoli di inedificabilità cioè nelle minare a maggiore pericolosità non è possibile costruire e questo va nell'ottica dell'appunto della prevenzione
Questo per quanto riguarda le frane per quanto riguarda le alluvioni
Abbiamo la direttiva luglio Monica definito tre scenari di pericolosità
I dati relativi lo allo scenario medio con un tempo di ritorno quindi la probabilità di accadimento tracciante tu ai duecento anni vuol dire che tra un evento e l'altro passano mediamente
Circa un secolo
E questo è lo scenario che ci dice che è un altro otto virgola quattro per cento del territorio è interessato da in questo caso dalle alluvioni complessivamente quindi abbiamo circa come diceva il presidente circa il sedici per cento del territorio quasi finito
A pericolosità no no non si sono dobbiamo già scotch cerco di sintetizzare
Quello che si può vedere a questa mappa che c'abbiamo è molto colorata di blu nel centro nord questo c'ha un motivo abbiamo i grandi fiumi il Po l'Adige il tema dell'Arno
Tuttavia dobbiamo secondo mi migliorare gli studi al Sud specialmente in Sicilia dove diamo che insomma non non c'è una mappatura così estesa
Poi c'è un altro discorso al nord abbiamo i grandi fiumi al sud abbiamo dei dei bacini molto piccoli cioè fiumi piccoli
Con dei tanti di correlazione cioè l'acqua da quando c'è la precipitazione a quando raggiunge il mare c'è qualche ora quindi sono molto pericolosi perché sono a ci sono delle forti pendenze con anche Liguria per la vita qui c'abbiamo questi Casoni Liguria e pesanti in Calabria o anche in Sicilia
E quindi nonostante
Non appaiano dalla mappa così no significative le perimetrazioni tuttavia sono anche al sud abbiamo situazioni di forte pericolo il rischio questo dato è già stato detto abbiamo detto il novantuno per cento dei comuni di questi abbiamo circa un venti per cento dei comuni italiani che solo a rischio frane
Un ventidue per cento che è a rischio alluvioni solo quindi le grandi pianure e poi c'abbiamo un altro circa cinquanta per cento che sia a rischio frane che a rischio alluvioni questo il quadro complessivo
Per quanto riguarda in termini di numero abbiamo nove Regioni col cento per cento dei comuni a rischio sono Valle d'Aosta Liguria Emilia Romagna toscana Umbria Marche Molise Basilicata e Calabria
Tuttavia abbiamo altre sei regioni con percentuali che vanno dal novanta cento per cento quindi questo
Ovviamente non tutto il territorio del Comune poi a pericolo si dava a rischio ma delle volte sono alcun sono solo delle porzioni
Bene con queste mappe di pericolosità cioè dove si verificano i fenomeni abbiamo intersecate queste mappe con gli elementi esposti quindi con i dati di popolazione famiglie edifici imprese danni strutturali e quindi abbiamo
Elaborato gli indicatori di rischio
I dati sono dati ufficiali sono dati omogenei su tutto il territorio nazionale
E gli obiettivi con cosa a cosa servono gli indicatori ce la ha detto il presidente dell'appunto
Queste sono le mappe
Per esempio popolazione a rischio frane circa un milione trecento mila abitanti a rischio la Regione comma più abitanti a rischio è la regione Carlo
Campania con trecentodue mila abitanti
Questa la mappa per quanto riguarda la vocazione a rischio alluvioni
Con Sam inoltre sa milioni di abitanti
E questi sono i dati a relativi agli altri indicatori quindi parlavamo di tre milioni di famiglie circa un milione un milione e ottocento mila edifici a rischio e quaranta mila beni culturali
Io avrei quasi finito però volevo dirvi Acco questo interessante un dato il dato che mette insieme il dissesto idrogeologico il consumo di suolo
Il dato interessante questo se potete il grafico si è riuscita a vederlo c'è la la linea rosso rappresenta la crescita della popolazione come come aumenta la popolazione è calcolata col censimenti Istat ho finito Cristina e andiamo dai per esempio da quarantasette mila milioni di abitanti mila centocinquantuno ai sessanta milioni gli abitanti
Quello che si può vedere quello che cambia è la tendenza mentre la popolazione sostanzialmente non cresce in maniera così significativa tuttavia crescono le abitazioni sia le abitazioni principali che sono in via di ma prevalentemente le case secondario cioè le seconde case
Ecco e questo è il consumo di suolo cioè l'elemento dell'urbanizzato del costruito che poi determina un aumento del rischio
Io
Salterei l'utilizzo dei dati perché già ce l'ha ce ne ha parlato la porta lo dirvi che i dati sono sia pubblicati
Sulla piattaforma Ispra su una una piattaforma cartografica e sia il rapporto è scaricabile chiedo scusa se mi sono dilungato
Va bene la ringrazio il collega Trigilia ci teniamo molto a questo aspetto di comunicazione trasparenza e accessibilità del dato dell'informazione a tutti non sono ovviamente a voi è vostro tramite ma anche direttamente tramite i nostri siti adesso poi faremo anche dei link rispetto i siti delle agenzie regionali
Per non non non sottraggo altro tempo all'intervento del sottosegretario di Stato onorevole Salvatore Micillo che ringrazio non solo per la presenza oggi ma anche per l'attenzione con la quale sia il ministro sia lui che anche il sottosegretario Gava stanno seguendo le nostre attività d'istituto e di sistema in questi primi giorni sono veramente convinto che sia un mondo il modello di collaborazione di e di attività comune che si potrà portare avanti grazie
Sì grazie all'Ispra grazie per i dati precisi e puntuale quello che vorremmo che fossero ancora più precisi mi spiego parlare di otto mila comuni e parlare di uno virgola tre milioni di abitanti che sono a rischio idrogeologico crediamo che la prima forma
Di ricusazioni questi dati possa avvenire in quelle qui gli otto mila comuni
E infatti credo che questo sia il più grande passo da compiere fare informare fare informazione a tutti quei comune quegli abitanti credo che sia grazie a un grande passi in avanti
Come avete detto spesso voi alla collaborazione con il Ministero dell'Ambiente
All'ordine del giorno anzi i primi ordine del giorno del ministro le competenze che passano dal presenza la consideri consiglio ammessa dall'ambiente fa capire di quanta energia vogliamo mettere in questo lavoro perché crediamo fortemente che sia un territorio delicato sensibile che abbia bisogni tutte le competenze possibili e voi siete tra le prime le prime persone con cui collaboreremo appena inizieremo questo lavoro
Nel nel quattro cinque anzi nei primi cinque punti all'ordine del giorno che vogliamo mettere all'insieme del ministro dell'Ambiente ovviamente quello della dallo stop al consumo di suolo che va di pari passo ovviamente con il dissesto idrogeologico
Fermare il consumo di suolo promuovere azioni di sostegno alle iniziative per rilanciare il patrimonio edilizio esistente favorendo il retro fitto degli edifici introdurre appunto il bilancio ecologico comunale
Riportando un punto il in capo al ministero dall'ambiente facciamo capire esattamente quale direzione vogliamo dare quale indirizzo vogliamo dare al ministero dell'ambiente per poter al più presto affrontare questo problema che quando vedo dei numeri va va più avanti crescendo avendo una fotografia ancora fosca se parliamo ancora Della Sicilia credo che dati precisi ancora non ci siano e credo che sia quello il punto fondamentale da mettere a fuoco
Poi bloccando i fondi rotativi ammodernando l'infrastruttura due R software del giorno portale nazionale
E prestando particolare attenzione allo stato di salute dei boschi come anche collaborando pienamente con il ministro per l'agricoltura
Attivando processi tutela sperimentale dei corsi d'acqua di fiume e coordinando l'attività dell'azienda maturità distrettuale la valutazione preliminare del rischio di alluvioni
L'individuazione delle aree a potenziale rischio significativo per garantire elaborati omogenei a livello nazionale
Non che l'aggiornamento delle mappe di pericolosità rischi dell'unione entro dicembre due mila e diciannove
Pesce a sottolineare da qui la necessità di un quadro conoscitivo robusto e aggiornato consultabile da tutte le
Diverse scale da quella nazionale a quello del singolo territorio comune
Tutte devono dialogare tra loro e non devono contraddirsi
Il ministero deve esercitare Pinerolo di Indirizzo regia che l'attuale quadro normativo gli attribuisce grazie a voi dell'Ispra per il lavoro che farete e che faremo insieme io vi ringrazio
E ne ringrazio il sottoscritta domicilio credo
Che ci sia spazio per qualche domanda credo che anche il sottosegretario sia a disposizione insieme ovviamente a me e al collega se avete
Domando richieste
Particolari nei limiti ovviamente il pretesto controcorrente
Prego
Buongiorno battaglia per valori grazie sotto mi scusi il detto Micillo ha parlato del completamente delle mappe quindi l'alta percentuale di completamente dei dati a quanto siamo arrivati
Scusi è lui
E domani lei senti siccome si è parlato di un completamento entro il due mila diciannove quindi
Questa è la prima pensa
Questa è la prima domani Lazzati perché questa era la prima e in riferimento facciamo riferimento avete appunto rappresentati dati in base ai vari rischi
Visto che ne siamo sempre accusati di familismo in realtà no legittima di comunicarlo bene
Quali sono le regioni sulla quale disegnate puntare di più attenzione perché da quello che leggevo ci sono alcune regioni che hanno più un tipo di rischio
Alluvionale piuttosto che franoso quindi anche per comunicare bene questa cosa perché obiettivamente la dobbiamo sintetizzare quindi
Magari doveva concentrata l'attenzione situazioni grazie
La prima domanda
Allora di sì sì no no no poche raccordo
Allora
Vorrei rispondere in questo modo nel senso che comunque il lavoro è stato fatto su tutto il territorio nazionale quello che dobbiamo considerare che c'abbiamo dei fenomeni sì grazie che sono stati piace
I fenomeni sono comunque fenomeni dinamici immaginiamo le frane si attivano riattivano quindici adesso lesi Giansanti aggiornare con una certa frequenza queste mappe no perché se no sono soggette ad invecchiamento quindi
Nel contempo quando ci sono questi aggiornamenti non si procede soltanto ad integrale mappe con i nuovi fenomeni ma giustamente se in questo caso l'autorità di bacino
Rileva che ci sono alcune aree che precedentemente non erano state perimetrato alcuni territori integra e migliora lo studio quindi questa è la però cioè migliorativo del quadro conoscitivo
Ma non è che sono state escluse delle are del territorio nazionale fino ad oggi cento Ria stridore completo dopodiché dà delle analisi si evince o si vede che ancora si può fare anzi può fare ancora di meglio rispetto a
Alla coscienza del territorio ha quindi la mappatura incomplete D'Amato però bisogna andare approfondire quelle che sono le stazioni magari più critica è sparito oppure
Ad aggiornare perché giornale perché era personaggio che appunto dottor Micillo nelle regioni com'era visto abbiamo parlato e ci sono
Sì
Tantissime cha sono nove Regioni col cento per cento dei comuni altri cinque altre sei quindi parliamo di quindici regioni su ventuno
Che di fatto anche se in alcune zone del territorio non è al cento per cento tra Regione hanno questo problema quindi direi che è un problema che riguarda tutto il territorio italiano sostanzialmente no non c'è da escludere
Alcuna zona se appena quindi abbiamo compreso bene grazie
Ancora qualcuno che vuole chiedere qualcosa
Prego
L'ambito della
Della incentivazione ha parlato dei boschi nel sottosegretario se si pensava di introdurre anche degli strumenti economici a sostegno di un migliore utilizzo per esempio cioè la legge Scary conoscere il il valore così Stenico dei iberico sistemici mi chiedevo se il miele il governo pensava di cominciare ad introdurre anche come dire un riconoscimento economico questioni a questo di valori
Sì
Straniante vaglio di studio da parte del ministero con me e credo che sia una competenza che ci spetta vorremmo assolutamente Franco afro affrontare approfondire assolutamente
Soltanto in fase di studio in questo momento poi
Ancora qualcun altro che
Sì
Allora magari abbiamo ancora non credo che per Regolamento della Camera dobbiamo in pochi minuti liberare la sala siamo a disposizione credono di poter interpretare per eventuali adesso domande rispetto a esigenze specifiche
Vi ringrazio per l'attenzione a adesso Boy tramite nostri uffici stampa col ministero vi daremo anche contezza dei prossimi appuntamenti sugli altri prodotti tecnici scientifici dell'istituto il sistema presenteranno
In in in chi chi in autunno grandi ringrazio molto buon lavoro grazie