Come il vento nel mare - Conversazione con Giorgio Balzoni autore del libro "Aldo Moro il professore" (Lastaria Edizioni), con Marco Boato autore del libro "Il lungo 68 in Italia e nel mondo" (La Scuola) e con Elena Venditti autrice del libro "Non mi abbracciare" ( Wingsbert House)

Buonasera diamo il benvenuto ai nostri ospiti tessono Elena Venditti
Giorgio balzo Mariella Venditti e Marco Boato
In questa presentazione
Si parlerà di
Tra i libri
Affrontano un un ventennio praticamente lo spazio di una generazione che parte dal sessantotto si inoltra fino alla conclusione degli degli anni di piombo dal libro di Marco che non solo stato grande politico
Sposa esponente dei Verdi e presidente del gruppo misto ma non non ha scritto un libro sul sessantotto perché ne ha sentito parlare lo è stato anche uno dei leader della contestazione studentesca
Giorgio Bazzoni ha scritto giornalista del TG uno scritto un libro molto interessante su un morto una prospettiva nuova Moro professore Moro il lato umano il rapporto con gli studenti
Ebbene ma ci racconta una storia di vita molto intensa che parte dal Partito comunista definisce menar
Penso che con la sorella abbia molte cose da dire io cedo volentieri la parola a Mariella ed invito a fare un nuovo applauso ai nostri ospiti della
Grazie grazie a tutti
Andrea non so se ringraziarti o picchiarti questa incombenza che mi hai dato perché effettivamente presentare in un'ora tre libri non è una cosa semplice quindi diciamo coglierò questa occasione per più che per parlare di questi libri peraltro appartengo di mia sorella che per ragioni voglio viaggerà anche personali è bellissimo ma lo sono anche devo dire i due libri di Marco Boato e Giorgio Bazzoni
La la mia perplessità sta là come faccio a mettere insieme queste tre cose appunto come bene ha presentato Andrea ovvero cioè già diceva sessantotto e come dice giustamente Marco Boato il lungo Sessantotto perché tutta un'epoca che parte dei primi anni sessanta e si conclude
Purtroppo con appunto con gli anni di piombo e l'escalation del terrorismo in mezzo cosa cioè cioè la politica e effettivamente leggendo il libro di Giorgio Bazzoli mi sono resa conto
Io che diciamo per me moro era io per faccio attività politica Honda sono bambine ai miei genitori erano militanti comunisti io vado un giornalista comunista e quindi sono cresciuto in una sezione del PC quindi per me moro
Era un nome era un politico democristiano quindi dell'altra parte diciamo così
Però anche in famiglia mia se ne parlava sempre con una mio padre lo conosceva la giornalista parlamentare con una persona per bene è un grande lo possiamo dire statista e e leggendo il libro di Giorgio ma anche il libro di Marco Boato mi sono resa conto che c'è invece proprio una una connessione stretta tra Moro e quelle quanto accaduto nel e in questo ventennio e poi ventenni appunto come dicevo che si è concluso drammaticamente
E in questo caso appunto rappresentato purtroppo fra da mia sorella ovvero da una ragazza che allora aveva vent'anni che si è ritrovata
Nonostante appunto se è cresciuta con ideali molto diversi a dire alzato per ribellione per tanti motivi
Che è difficile insomma che forse si possono comprendere leggendo il suo libro
Ed è finita proprio nella nell'Est per nell'estremo dell'estremo ovvero non sono dell'estremismo di sinistra che ne in tutta quell'epoca in qualche modo ha dominato ma proprio nella nella parte più diciamo degradante di di di questo ventennio
E quindi io colgo l'occasione per parlare ma anche con voi
Di di cosa ha rappresentato per me dal punto di vista anche proprio umano non solo politico San cercare di vederlo da da tanti punti di vico come diciamo una storia di vita in qualche modo no
O per quant'per quanto riguarda
No loro
Ci terrei subito a far capire quello che perché è importante il mo'Moro il sessantotto perché ripeto apparentemente può non sembrare allora Marco Tune le in un passaggio del tuo libro
Parli proprio di un Moro che è stato più volte Presidente Consiglio tre volte se non sbaglio Presidente del Consiglio ma più volte ministro ma è stato in politica fino a che
No poi è stato altre volte presenta e così via ma in quegli anni lì da sessant'anni lei a Los Santos Alfa ha preceduto tra i governi
E quando l'osso e poi morto stava appunto per formare un governo con il Partito comunista
Ma o meglio di solidarietà nazionale dove il cosiddetto compromesso storico che però come dice giustamente Giorgio poi lui non voleva neanche che si chiamasse unità d'azione unità nazionale
Ho allora perché Moro ha avuto un ruolo importante in quell'epoca proprio agli albori
Del sessantotto che come dice Marco Boato in questo suo libero biografico di biografico ma soprattutto divulgativo perché ci racconta proprio percepiva in quegli anni perché Moro e se aveva avuto un ruolo importante perché pensate una cosa che che gli rivela che nessuno sapeva chissà se lo sapeva Giorgio adesso glielo chiederemo intanto il Sessantotto nasce diciamo la la prima ribellione nasce proprio su una legge di riforma universitaria del ministro dell'allora ministro bui della scuola e presidente del Consiglio era Moro
E gli studenti si ribellano a questa riforma
E che cosa succede Marco
Il mio libro s'intitola il lungo Sessantotto in Italia in Europa perché la storia molto lunga molto complessa per quanto riguarda l'Italia comincia già dalla rivolta del dei ragazzi con le magliette a strisce così venivano chiamati di allora nel luglio sessanta
Contro il governo Tambroni però Lando clou ovviamente il mille novecentosessantotto anche se questo sessantotto in Italia poi si prolunga almeno fino al movimento nel settantasette e si conclude ahimè tragicamente
Con un sequestro prima e l'omicidio Paul può ancora succedere all'Empoli zero punto c'è un Anna no ma io volevo rivali ore gli studenti se c'è c'è la ribellione degli studenti non solo in Italia ma in tutta Europa e in gran parte del mondo
In Italia però la cosa assume una dimensione molto forte molto estesa e più duratura che non in altri Paesi dell'Europa
E del mondo e Presidente del Consiglio in quel momento è Aldo Moro e ministro della pubblica istruzione come tu giustamente ricordato era Luigi cui e ministro dell'interno nel cito un altro personaggio importante della democrazia che esamina allora era Taviani
Allora in questo mio libro fra i tanti capitoli di questo libro che partono da luglio sessanta arrivano al settantasette in Italia in Europa e nel mondo ce n'è uno specifico su Moro e mi fa piacere di poterne parlare stasera
Anche con Giorgio che ha scritto questo libro importante su Aldo Moro il professore
Moro a due momenti in quella primavera inverno primavera del sessantotto ricchi molto tumultuoso molto drammatico
A una prima fase che viene ricostruita nei diari di Luigi cui che da poco si sono conosciuti attraverso un un lavoro archivistico che io cito nel mio libro molto importante
Nei suoi diari in cui dice che Moro preoccupatissimo nel febbraio ogni del Sessantotto dice se non interveniamo duramente per riportare l'ordine con la polizia qui rischiamo il fascismo
Questa la sua preoccupazione qualcosa tipo il vendere parliamo insomma delle rivolte studentesche rivolte studentesche cominciarono a contro l'Authority a ritmo in generale è un movimento anche a nome della libertà sì
No veemente lanciatori nella forma riforma dell'università
Che se la leggete se vi incuriosisce alla data andate a vedere
è una riforma che apparentemente sembra bella perché comunque après l'università anche la ad altri strati sociali no tant'è che contro questa riforma si rivoltano sia i baroni universitari Marsia gli studenti comunque il buio il punto Moro che fa
No tocca la prima la prima cosa che fa a mio parere commettendo un errore
Chiede al ministro dell'Interno Taviani di intervenire duramente con la polizia e lì ci sono gli episodi di Valle Giulia primo marzo del sessantotto che sono stati rievocati spesso anche dei quotidiani
Di questi di questi mezzi sono scontri duri con la polizia davanti alla facoltà
Di architettura a questi scontri partecipano personaggi oggi famosi come Paolo Mieli come Giuliano Ferrara ma partecipano anche alcuni estremisti di destra fascisti
Ci sono alcuni persone dalla sauna andiamo proprio alla alla la cosa no dopodiché Moro probabilmente capisce che quella non era stata seguire lo stesso cui nei suoi ragazzi lo scrive
Che probabilmente usare la repressione poliziesca probabilmente a radicalizzare lo scontro
E quindi io rivedo questo
Cui questa vicenda poco conosciuta nel mio libro lui tramite cui chiede incontra due leader studenteschi di allora due leader moderati cattolici ma uno è il leader del momento e Francesco del Politecnico di Milano per Silvano Bassetti purtroppo morto dieci anni fa
L'altro è Mario Napoli morto anche lui
Che era l'ultimo presidente degli umori che era il parlamentino del movimento studentesco e Silvano Bassetti era il segretario l'ultimo dell'associazione dei cattolici democratici restati Costanzo parlavamo grande li convoca l'incontro non è che lì con l'incontro a Palazzo Chigi siamo alla vigilia quasi delle elezioni elezioni sono nel maggio
E dedica quattro ore adattarla alle con Silvano Bassetti e Mario Napoli chiedendo ai due ma soprattutto a Bassetti
Che è un leader studentesco vero e proprio Marion ma Napoli e presidente del parlamentino che ormai non contava più nulla il parlamentino Nouri
Un altro presidente prima di lui era Nuccio Fava che era un vostro collega al TG ma non ci parla lungo e ci parla usando cerca di capire cosa sta succedendo questo interessante il Presidente del Consiglio in carica
Dopo gli scontri di Valle Giulia capisci che deve capire
Che deve cercare di interrogare se stesso i suoi protagonisti su che cosa sta succedendo
E fa parlare perché Moro sapeva ascoltare
Fa parlare a lungo
Meno Napoli Brambilla che Napoli sta e quindi spazi con esemplari Bargellini cosa dice Moro desse a metà cosa singolare andati cosa dobbiamo fare la cosa singolare è che il presidente del consiglio rivolto osservato Bassetti
Gli dice alla fine di questo colloquio
Secondo lei cosa debbo fare
Guardate che è una cosa straordinaria Presidente del Consiglio riceve segretamente due leader la difesa è
E chiede al principale dei due quello che ha un ruolo da protagonista nel movimento di allora cosa secondo lei dobbiamo fare
E Silvano Bassetti gli risponde la prima cosa che a mio parere lei dovrebbe fare e far togliere tutti i presidi di polizia che impediscono l'accesso alle facoltà
Da parte degli studenti che era ma la ragione per cui c'erano stati gli scontri di Valle Giulia se non avessero messo quei presidi davanti a Valle Giulia gli scontri non ci sarebbero stati Moro lo guarda come attenzione ma non gli risponde lo ringrazia e congeda ma dopo quattro ore
Eravamo i primi di marzo pochi giorni dopo Valle Giulia
Silvano Bassetti dice con mio grande stupore la mattina dopo girando tutte le facoltà universitarie trovo che tutti i presidi di polizia sono scomparsi e poi due tre giorni dopo omologa alla Camera
Perché ci sono state come al solito interrogazioni interpellanze e va a rispondere sui fatti di valigie guglie basiti dice con mio grande stupore in senso positivo
Scopro che nelle cose che Moro dice alla Camera
Ci sono molti degli elementi su cui insieme avevamo riflettuto qualche giorno prima segretamente l'ultima cosa che io dico nel libro è che quando Moro poi non è più presidente del Consiglio perché dopo le elezioni si dimette
Nel novembre del sessantotto e di un Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana
Fa un discorso in cui condanna la violenza condannare strabismo e questo era ovvio da parte sua ma poi io cito testualmente le sue parole invita i suoi colleghi democrazia cristiana capire le motivazioni profonde
Di carattere politico sociale e culturale che stanno alla base della rivolta studentesca che non era solo italiana ma era di tutt'Europa e di gran parte del mondo no perché è interessante è bello il libero
Il libro di Giorgio Di Giorgio Bazzoni
Perché lui all'epoca era studente ed era uno degli studenti con cui Moro si intratteneva nonostante fosse il ministro degli Esteri Presidente del Consiglio eccetera non mancava mai
Le elezioni con gli studenti quindi un uomo importante impegnato come Moro
Continuava ad essere forse era più professore che politico
E aveva questa grande curiosità che se come tipica delle persone intelligenti
Di ascoltare gli altri di essere curioso di quelle pensano gli ATC ritrovi Moro in questa in questa cosa Giorgio Beha assolutamente sì il discorso a cui fa riferimento Boato è quello che viene
Ricordato come ma sapeva incalza tempi nonostante questa cosa più o meno sì
Tempi nuovi avanti si annunciano avanzano in fretta come non mai e il famoso discorso al consiglio nazionale della DC in cui Moro che ha appena appena lasciato nella la Presidenza del Consiglio
Si piega al partito che cosa sia il Sessantotto
Franco Marini che a quel tempo era
Dirigente CISL ultimamente è un anno un anno e mezzo fa durante una riunione una commemorazione ha detto guardate Moro è l'unico politico che ha capito il sessantotto nel sessantotto
Non non so se nel libero di Pato ciò perché ancora un letto da domani lo leggo
Ma Moro ai primi
Annunci della contestazione studentesca chiese un incontro a Mario Capanna andò a Milano e incontrò Mario Capanna per capire come mai la rivolta italiana cominciasse dalla Cattolica di Milano
E Moro da quel momento cercò anche di essere presente alle alle riunioni dei dei cosiddetti contestatori
Per un certo periodo forse due o tre mesi riuscì ad entrare si metteva in genere nelle ultime file ascoltava poi quando cominciano a conoscerlo ogni volta che entrava comincia ma a le battute di voi arrivata la spia dei democristiani e cosa di racconto che che all'ora di studente no
Però il sessantotto in qualche modo non non mi sembra di capire non l'hai vissuto in maniera attiva no beh insomma si abbassano attivare l'aria era un democristiano quindi non non partecipava agli scontri
Tra sinistra e e destra però un paio di volte gara inglesi ma hanno cercato che indica i cosiddetti a valanga di Modena motosega pagheranno di sinistra come di sinistra e però la cosa straordinaria appunto Cuesta che Moro
Faceva lezione tre volte alla settimana il lunedì il mercoledì e il venerdì
Dalle nove alle dieci
Succedeva questo di assolutamente straordinario che Moro finita la lezione e rimaneva nel corridoio dell'Università con nuovi quindi una quindicina di studenti ma ci rimaneva almeno almeno almeno due ore
Ogni giorno
Lui incontrava noi e rimaneva due ore a chiacchierare con noi parlavamo di tutto non parlavamo di di leggi
Di egli parlava Progress Santo adeguarla velenosi nei problemi volenti giova Giovanni Degli parlava lei demolitrice la rivolta studentesca no soprattutto cercava di capire quali fossero i problemi dei giovani in quel momento
Parlavamo di di di di non di sport perché era l'unica cosa che non lo attraeva decimata raro parlava di cinema parla moltissimo di cinema
Perché pochi sanno che Moro andava almeno tre volte alla settimana al cinema
Entrava quando cominciava l'ultimo spettacolo si spegnevano le luci egli poteva entrare senza nessuno vedesse generalmente si metteva negli ultimi nelle ultime file e vedere i film d'altra parte Aldo Moro
Una mattina è stato due ore a chiacchierare con me per spiegarmi il portiere di notte perché io l'ho visto il portiere nota gli avevo detto non m'è piaciuto
Era rimasto cieco una contorta nel suo libro è rimasto sconvolto come poi ho saputo col tempo che invece aveva definito Ultimo tango a Parigi un capolavoro però da vedere una certa attenzione diciamo guerra lasciano invece è un capolavoro migliori accompagnare spendere però voglio dire del piede un capolavoro detto da un dono che si hanno in quegli anni era era andato come dire di una certa rilevanza
Però la cosa che che colpiva di Moro era la mostruosa curiosità nei confronti dei giovani
Voleva sapere assolutamente Manoel se cercava di capire fu assassinato
Dalle Brigate Rosse e lì in quegli anni erano proprio gli anni diciamo del veramente gli ha eravamo nel pieno degli anni di piombo dove gli studenti scendevano in piazza facevano a botte tra compagni
E fascisti compagni venivano chiamati Lezzi che i fascisti fascisti perché bastava quello erano fasci perlustrato qua siamo alla dire un po'diciamo e imbarazzante verrà di questo però è così
E in quegli anni lì appunto cioè provo una degenerazione la rivolta studentesca dive diventa rivolta di piazze e comincia a diventare rivolta armata viene assassinato Moro delle Brigate Rosse ci sono i movimenti
Della sinistra del mille momenti insomma dell'autonomia operaia e si fa sempre più duro lo scontro con con la destra con i tasconi fasce
E a quel punto le manifestazioni erano
I compagni che scendevano in piazza venivano attaccava avveniva sulla scontri con la polizia ma poi capitava spesso che si concludessero cominciassero con scontri tra fascisti e compagni e non i ragazzini eravamo ragazzini
Assistevamo e partecipavamo crescendo negli anni a queste cose tra questi c'era mia sorella
Elena
E e lei e intera diciamo comincia di razza are
Verso destra nel periodo in cui praticamente sta per cominciare il cosiddetto riflusso di cui parla boato nel suo libro ovvero
è talmente violento lo scontro ed è talmente diciamo ai a livelli massimi che tanti cominciano a tirarsi indietro prendono piede prende piede no correggimi se sbaglio Marco la la destra si fa sempre più agguerrita che cominciano uscire torna siamo nel pieno dell'uso delle armi in piazza non solo da parte della sinistra della destra ma anche dalla polizia
E però in quel momento lì la destra comincia a prendere piede comincia ad armarsi sempre di più
E Elena conosce appunto
Si innamora di uno dei di un fascista di scuola
Forse tutti conoscete si chiama Roberto Fiore che la porta
Verso quella deriva
Ed è lì c'è gioco facile perché la piazza di fatto è stata abbandonata non ci sto più gli studenti in piazza che di vendita dei loro diritti è una lotta
E armata
Di fatto è una guerra una guerra tra fazioni e soprattutto si punta ad uccidere non solo tra fascisti compagni ma uccidere mirare ai magistrati ai poliziotti e a quel punto destra e sinistra
In qualche modo da quelli in quell'estremismo assoluto si equivalgono però tu perché tout court in quel periodo lì come lo vivi di Moro
Come ha vissuto nel la signor la gradimento e la sessione voluto ancora nel settantotto non avevi di razza alto
Nel settantotto avevo vent'anni stavano lì versavo al liceo stavo andando a diceva quella mattina noi abitanti al mondo abitavamo vicino a via Fani
E qui la strada che portava diciamo una delle strade che avrebbero consentito ai brigatisti di scappare
O alla polizia di di andare verso la Camilluccia era stata bloccata quindi noi arrivammo a scuola con paio d'ore degli un'ora di ritardo
E poco dopo essere entrate entra la scuola arrivò una professoressa ci disse hanno rapito Moro
E la professoressa che ci stava facendo lezione dire un'azione di filosofia disse era ora e così
Noi rimanemmo tutti sconcertati su certi Same andammo subito al televisore perché sembrava come se fosse
Una fiction delle mo'adesso non era possibile era una cosa che non non era nessuno se l'aspettava come nessuno penso si aspettava che poi alla fine lui sarebbe stato ucciso quindi per noi è stato uno choc che siamo stati in piazza abbiamo partecipato al dolore della famiglia al dolore anche politico di un'Italia che era veramente è stata colpita al cuore
Marco
Secondo tempo
No loro poteva essere salvato
è una domanda molto difficile io allora con molti altri sono stato a favore di quello che venne chiamato e no
Forse impropriamente il partito della trattativa
Dall'altra parte c'è stato il partito della fermezza io ho scritto più volte
Che è la però il partito della fermezza cadaverica nel senso che non anche il partito della fermezza
Non fece nulla per cercare di liberare Moro maioliche avente io penso rompo la mi chiedo se in quegli anni
Non ci fosse stato il sessantotto la rivolta giovanile il contro l'autoritarismo per ma più che contro nasce come spunto ma poi diventa proprio la voglia di libertà la voglia di di di di di più Democrazia in qualche modo e un pareggiare
Le classi sociali forse il Moro non avrebbe pensato al suo disegno
Di diciamo in qualche modo di solidarietà nazionale perché era un momento difficile ma altri non avrebbero pensato che era meglio che morisse
Beh temo che qualcuno abbia pensato effettivamente all'epoca che era meglio che morisse nel perché probabilmente convinti
Che lui avesse rivelato chissà quali segreti nel interrogatori rifaceva Moretti che a mio parere non aveva capito assolutamente nulla
Cioè Moro ha detto molte cose ma non ha rivelato segreti di Stato a in qualche modo ricostruito negli interrogatori che gli faceva le Brigate Moretti glieli faceva
Ha ricostruito un'analisi storico-politica ritaglia io ho fatto parte della Commissione Stragi ho anche letto tutte le lettere anche quella non ancora conosciute che sono ancora in archivio
Di Moro ma e tutti i documenti che però invece sono conosciuti il memoriale famoso diciamo e Moro in qualche modo
In trasparenza faceva capire anche dell'esistenza di Gladio ma le Brigate Rosse non l'hanno neppure capito
Non hanno capito che cosa avevano in mano ma Auteuil hanno voluto capire perché Giorgio Minoli secondo me non l'hanno capito proprio prima di ignoranza quelli
Giorgio nella diciamo alla fine del suo libro lascia intendere chiaramente che dietro c'era un disegno molto più alto dell'EPR
è Giorgio
Sì sì io sono convinto che c'è un c'era un disegno molto molto più grosso e devo dire che le ultime rilevazioni della commissione Fioroni di questa seconda danno
Ci danno la prova di quello che per anni abbiamo immaginato creduto
Secondo me moro abbiamo Antoci non c'è mai stato se c'è stato c'è stato qualche ora Moro aveva per esempio una caratteristica
Non c'era giorno
Che Dio mandasse in terra dovunque si trovasse qualunque fosse il tempo che lui faceva una passeggiata di un'ora apparso molto veloce
Allora un uomo che per quarant'anni fa una passeggiata di un'ora ogni giorno a passo veloce
Non può rimanere cinquantacinque giorni chiuso in una specie di sgabuzzino e nel momento in cui fanno l'analisi anatomica scoprono che i muscoli sono assolutamente perfetti
Questa è una delle tante cose che sapevamo che raccontano è che Fioroni ora ci ci conferma
è
Sono sparite le macchine il sedici marzo sono sparite le macchine dei brigatisti nessuno sapeva dove fossero
Stavano tutti a duecento metri dal cuore c'è stato il rapimento ed era in in via Massimi in un comprensorio che era dello IOR all'interno di quel comprensorio dello IOR c'era una c'erano vari personaggi strani
Tra cui ad esempio la ditta di import export di armi americana e qua Marco Gladio
Sì però io io io la dove si però io sono molto cauto su da questo punto di vista ci sono sta tutto il comitato riservato costituito a al ministero dell'interno all'epoca come tutti sappiamo ministro verrà Cossiga che poi si è dimesso il giorno stesso
Dell'uccisione di Moro era fatto dal centro della P due e tutti poi c'era anche quell'esperto americano che il spirò probabilmente il falso comunicato del lago della Duchessa e così via però non possiamo dimenticarci che Moro è stato ucciso dal Brigate Rosse
E io alcuni esponenti delle Brigate Rosse li ho conosciuti li ho conosciuti dopo in carcere
Oppure ho conosciuto prima Renato Curcio quando non era un brigatista ma era
Un mio collega alla facoltà di Sociologia non credi che Moretti in qualche modo fosse no legato ai servizi segreti no io penso che dobbiamo avere chiaro chi ha ucciso Moro Morlando ucciso dalle Brigate Rosse
Credo che le Brigate Rosse hanno dimostrato un'idiozia politica straordinaria
Pazzesca non hanno capito cosa poteva essere a punte per esempio una risposta positiva
Alla famosa lettera di di Paolo sesto alle Brigate Rosse agli uomini delle Brigate Rosse
Probabilmente liberando Moro nel loro disegno eversivo destabilizzarlo hanno di più l'Italia di quanto invece hanno fatto uccidendolo perché lì è stato l'inizio della fine delle Brigate Rosse però
Sulla vicenda Brigate Rosse sono intervenuti tanti altri
Per dal dire questo non possiamo star qui dovremmo strabico al teoria terrazzato ad Antigua e quindi senza avere Al Zarqawi Lorenzi Cosima P due all'accidia il cardine Behar cadde per la CIA in sé
La responsabilità dell'omicidio di Moro c'è un vaso già da un'altra idea ma io penso che Moro è stato ucciso dalle Brigate Rosse ma nella vicenda delle Brigate rosse sono emerse
Una quantità di altri aspetti chiamiamoli oscuri oggi non più oscuri
Che sono molti tragici che sono la storia
Dell'Italia di quel tempo Franco io nel io nel libro lo racconto io nell'aprire restando otto quando è uscito fuori il pupazzo comunicato del lago della Duchessa
A ero chiamato a testimoniare al processo i bambini BR capo di Torino
Come c'era Curci agli altri gruppo storico
E io scrissi una lettera aperta a Curcio che avevo conosciuta ai tempi del movimento e Sociologia chiedendogli di pronunciarsi per la per la vita di Moro il giorno dopo è arrivata la lettera aperta di Paolo sesto come si dice ubi maior minor cessat
Però neanche Paolo sesto è riuscito a sfondare su questo terreno
Già sotto invece un'altra idea no io si ha un'altra idea io sono convinto che Moro è stato ucciso anche dalle Brigate Rosse
Per me rimane un un un un punto di riferimento storico il passaggio del
Di New York
Quando Moro accompagna Leone in una visita ufficiale degli Stati Uniti e durante quella visita ufficiale Kissing rincontra Moro e a brutto muso gli dicevo lei non smette di col suo disegno politico farà una brutta fine
Moro
La mattina dopo un malore mentre assiste alla alla messa decide di rientrare subito in Italia e hanno fa chiama Corrado Guerzoni il suo storico filo stampe e dice annunci che io per qualche tempo lascio la politica
Poi l'ha lasciata credo due settimane tre settimane
Perché poi la mattina in cui chiacchieravamo all'università
Gli dissi setta professore ma lei davvero aveva pensato di abbandonare la politica
E la sua risposta è stata sì perché il mio vero lavoro è l'insegnamento
Questo è quello per cui io ho lavorato tutta la vita e questa è l'unica cosa che mi interessa
Però
Nei giorni scorsi è nato il mio nipotino Luca
Sono andato alla narrazione di ho visto Luca insieme a tutti quei bambini
E ho detto beh non si può lasciarli indifesi di fronte a quello che succede qui si decide nel reatino Marano e
Evidentemente io sono convinto che
Che il disegno e c'è un disegno molto più articolato che non quello delle Brigate Rosse sinceramente quindi devote cosiddetti vuote quelli che ancora oggi precisano annoiati con i quali ci sono anche le Brigate Rosse anche perché una sola domanda Marco
In tutti questi anni le Brigate Rosse ci hanno raccontato la morte di Moro in trentacinque modi diversi ora abbiamo ha preso proprio quattro mesi fa cinque mesi fa
Che chi ha ucciso Moro non la coperto per non fargli vedere che stava per essere ucciso chi ha ucciso ma non l'ha guardato negli occhi e gli ha sparato di fronte allora perché le Brigate Rosse non ce l'hanno mai detto
Sì allora
Dirottati dunque cerca di difendersi quindi siamo pari
è se poi soprannominato assoluta però poi l'apertura serale ad avere una domanda nel tentativo di capire io ho fatto parte per molti anni della commissione Stasi non di questa Fioroni che sono fuori dal Parlamento
Del due mila otto ho studiato molte cose da questo punto di vista la mia convinzione ma abbiamo un'opinione diversa da questo punto di vista
Che la vicenda Kissinger sia documentata è verissimo Kissinger non poteva sopportare Moro
Ma dal dire questo a pensare che Kissinger ha manovrato di Brigate Rosse perché uccidesse Lo Moro non si può e qui in Albania chi nel mondo ma poi c'è che Moro che però ha mandato che sia in grado Moro non non era accettato la Kissinger non lo capiva Morgia
E la l'unità nazionale come voi sapete nasce dal fatto che Moro si rende conto dopo l'elezione del settantasei quando non vi il PC non supera la decima gli arriva molto vicino
E lo spesso Berlinguer e convinto che comunque un punto di maggioranza anche se ci fosse stato non si può governare il Paese per le guerre era terrorizzato dal colpo di Stato incide undici cent a un altro undici
Settembre sarebbe Corinthians Andover sì sì certo disse già avuto responsabilità enorme nella vicenda del Cile e l'unità nazionale nasce da questo
Per il Pci di Berlinguer era il compromesso storico Moro non era d'accordo su questo considerava che quello era un passaggio necessario per legittimare democraticamente il principale partito dell'opposizione
Perché poi ci si arrivasse a una democrazia dell'alternatore adesso detto questo però il prefetto
Le Moro non è stato ucciso né dalla CIA qualcuno diceva laica Quebec Gracco alcun altro detto dalla CIA e dal Caribe
è stato ucciso dalle Brigate Rosse noi italiani dobbiamo stare attenti da una parte a conoscere e a riconoscere le contraddizioni le mancanze le contraddizioni fra i racconti le le vicende ma
Non dobbiamo cadere nella dietrologia Lia Scutari tira l'altro effetti interrogarono audace nell'ultima per questo sì e no ci fa cadere tu lo sai perché avevo vissuto questa esperienza
Nella logica del sinistra storica di allora che per troppo tempo
C'erano i fascisti gli antinazisti ma c'erano anche i una posizione di estrema sinistra di matrice marxista leninista perché questo era che fece le Brigate Rosse io li ho conosciuti
Invece la sinistra storica di allora per troppi anni diceva le Brigate le sedicenti Brigate Rosse che in realtà sono brigate nere no
è stata la Rossana Rossanda che scrisse il famoso articolo sul manifesto l'album di famiglia
E disse capite che questi fanno parte modo deviante
Di questa storia
E le Brigate Rosse hanno perseguito un disegno criminale e folle ma quel disegno criminale e folle era ispirato da un'ideologia marxista inaugurato come come come maggio no
Sarà sei STU sappia bene perché lo conoscevi le Brigate Rosse di Curcio erano ora non ce l'ha con lui erano diverse da quelle poi di Moretti tanto è vero che Curcio non ha mai ha fatto reati di sangue esatto
Ho quindi alla viene da pensare perché poi certo punto muore viene assassinato Moro
E lì finiscono ed come dicevi te l'eliminazione delle Rosen inizio felice finiscono gli anni di piombo quindi non è che finisca finisca a metà degli anni ottanta elici alla fine cominciano a finire finiscono però non sono più nelle piazze cioè gli studenti non esistono
Sono avente a tal fine a non centravano correlavano l'avvocata Fatah cioè il terrorismo diciamo fermai rileva il pregare in versione l terrorismo segna era male dei movimenti ecco
E regna la morte dei mobili esatto e quindi c'è poi diciamo questi che rimangono con un'idea di diciamo portati dalla violenza in qualche modo dove poi purtroppo in K Elena Venditti perché conosce chi conosce appunto l'altra estremità
Della no del della di doppio della piazza proprio della della rivolta non ed è quella appunto di Fioravanti e la Mambro e questi ragazzini che pensano con la violenza di risolvere tutto ma che poi pensano soprattutto ad uccidere il cui io penso questo
Elena
Allora intanto per comincia nel mio libro
Io nel libro volutamente non parlo di politica perché è un'esperienza un'esperienza personale e familiare che è difficilissima da raccontare e tuttora io non trovo proprio le parole per raccontarlo e per questo ho scritto il libro cioè ho depositato la memoria perché è un libro chiaramente romanzato ma in cui racconto esattamente quello che succedeva a me e alle persone che mi stavano intorno
In quel periodo ero nel settantasette stavo
All'università Ca'quando c'era l'ammenda e Bari quando per la ma fu cacciato dall'università e mi parlava sublimi conferma secondo me
Cominciano le lì cominciò gli anni di piombo cioè comincia alla fine l'inizio della fine proprio in quel momento quando si vedono le armi io ma le ho viste le P trentotto
Mostrate spavaldamente da ragazzine siamo inclusi dentro nel sì da dover cacciato lama
Il comincia la la comincia alla fine infatti io nel settantotto diciamo nel settantanove entro diciamo
In punta di piedi in terza posizione dal punto un travaglio diciamo familiare personale di molto variegato che io nel mio libro Scacco cerco di spiegare io non mi non mi faccio non mi sono mai assolta e non ho mai non mi sono mai come dire autoincensa da tutt'altro vi sono criticate mi critico continuamente perché non è così che si risolvono i problemi soprattutto i problemi diciamo legati alla alla Società lega delle persone legati alla al vivere civile insieme comunque io mi ci sono trovata ci sono entrata con tutte le scarpe mi sono fidanzata con Luigi Ciavardini con il quale ho girato da latitante proprio tra tra luglio e settembre del mille novecentottanta quindi karité in pieno
Cioè la strage di Bologna
E quindi posso riportare questo
Ma dal punto di vista diciamo politico io ho le idee molto chiare probe probabilmente farebbero potrebbero incontrare il consenso dei di altre persone come Marco come Giorgio perché per esempio io penso che è vera la cosa che io ho letto molto su Moro
Berlinguer quando andrete in Bulgaria subì la stessa sorte rischiò di essere ucciso cioè si salva per miracolo
Non se lo ricorda nessuno ma ci fu un incidente poi speronato da una macchina
E si salva per miracolo era lo stesso periodo grandi libri li so a pensarci anche perché non dava a scuola con le figlie era un molto molto vicini
Quelli erano anni così quindi pensare alla Gladio venti Gladio è una cosa vedesse uscito fuori da qualche anno
Ci fu il così detto a muso lodo Moro di cui nessuno parla perché è una cosa che non ancora non si capisce se è vera come vera infatti anche questo vedeva Giorgio
Il famoso lodo Moro che poi portò alla recrudescenza di un terrorismo anche internazionali in Italia cioè si tentò in quella maniera con punte in quel modo di frenarlo ma invece poi dopo fu ci fu una recrudescenza pazzesca
Erano anni molto difficile anche per noi giovani che torna in la mattina usciamo di casa non sappiamo se tornavamo
Anche se facevamo solo attività politica a scuola erano periodi in cui le manifestazioni erano nessuno se ricorda di Giorgiana Masi tutti parlano di dei ragazzi c'era morte c'era ma nessuno si ricorda con una delle prime vittime degli anni di piombo è stata Giorgiana Masi io una ragazza che stava manifestando in piazza
Uccisa dalla polizia uccisa dalla polizia sì
In questo caso mai si laureano strana questa no Lunardini Soro siccome io devo andare a ragioni di treno Cati stiamo volevo però agganciarmi secondo
Al Sessantotto permettetemi una battuta
Del sessantotto e che è colpa anche di Aldo Moro per una ragione semplice nel sessantatré Aldo Moro introduce la riforma della scuola media nasce alla scuola media unificata
Per la prima volta centinaia di migliaia di ragazze continuano la scuola dopo le elementari che questa è una riforma che modifica un paese ma soprattutto da quel momento vanno degli escono ad andare al liceo e quindi poi all'università anche i figli degli operai probabilmente sono i figli degli operai che arrivano nel sessantotto dopo cinque anni ha prima generazione che fa liceo arrivano all'università e trova università che è stata organizzata per i figli dei chirurghi figlie gli avvocati i figli dei giornalisti e non per i figli degli operai
E probabilmente questa anche una delle ragioni per cui il Sessantotto poiché e risponde e infatti è proprio su questo che volevo concludere questa chiacchierata con la concludiamo subito
Proprio per questo dobbiamo ringraziarlo sessantotto
Secondo io dico nel libro che non bisogna fare né apologia né demonizzazione sessantotto in Italia in Europa e nel mondo è stato un anno di straordinario cambiamento è stato un movimento basato soprattutto sull'anti autoritarismo che ha riguardato l'università la scuola le fabbriche le piazza eccetera
Che ha visto come protagonista il movimento studentesco il movimento operaio e finora anche se abbiamo due donne qui fra di noi
Il movimento femminista che ha avuto un ruolo importantissimo dal sessantotto in poi ad Arcore si trattava Silvio Di Francia che stanno lì Assessore alla cultura
Del comune di latina il sessantotto è stato pure l'anno in cui è nato il sindacato non solo dei poliziotti la polizia già ha cominciato a nascere dei calciatori
Ma del quando la polizia viene utilizzata l'inevitabile sono agli ordini al ministero interno
Per confrontarsi e scontrarsi prima con gli studenti poi con gli operai e poi anche con le femministe
Anche nella polizia nasce una nuova coscienza e negli anni Settanta nasce il movimento per il sindacato di polizia ma ci dimentichiamo che all'epoca era un movimento clandestino
Non criminale è clandestino nel senso che la polizia all'epoca era militare che aveva le stellette non potevano fare sindacato
Ci fu nel settantasette una famosa circolare di Cossiga che liberalizzando lei associazionismo sindacali
Dentro quella che allora non era la polizia di Stato ma la pubblica sicurezza e da Linda anche un movimento che nel mille novecentottantuno è stata la mia prima legislatura parlamentare
Arrivo alla riforma della polizia quindi dal sessantotto nasce l'aborto il divorzio lo Statuto dei lavoratori la legge
Livello del diritto di famiglia alla legge contro i manicomi eccetera e nasce anche la riforma della polizia di Stato sono stati ora è un nuovo Andana rientrati decide il grande gioco io la chiamo con una frase di Rudy Ducci leader del movimento del
Della Germania occidentale
La lunga marcia attraverso le istituzioni
Quindi parliamo giustamente del terrorismo degli anni di piombo eccetera
Ma non dobbiamo dimenticarci che il terrorismo fu la morte dei movimenti
Non mi prodotto dei movimenti movimenti erano milioni di studenti gli operai di donne di ragazzi e di ragazze in tutta
Europa e non solo in Italia il terrorismo determina la cui il reflusso cioè quella fatto che la gente non aveva più il coraggio di andare a bisogna essere in piazza perché rischiava anche la pelle
Il terrorismo la morte dei movimenti e non vi produttori Morini e per quello che viene da pensare che ma in movimento ieri non sia nato soltanto danni non avevano avuto adorato condizionato dall'alto io la penso hanno avuto non volendo questo
Che i test che che attracca avviato l'Italia nella NATO sono ancora
Giorgio come se avete sentito si deve lasciare io direi velocemente perché abbiamo poi di altre altre discussioni qua sul palco altre presentazioni quindi ecco una sua diciamo se qualcuno ha dato dal pubblico vuole dire una cosa a Marco e a Elena grazie a Giorgio Bazzoli legge del sudore veramente bello perché tra l'altro racconta il morbo persona che veramente è inedito ed è veramente era veramente una bella versione prego
Sono del mille duecentocinquanta al sessantotto c'avevo diciott'anni ho vissuto il Sessantotto qui a latina con i fascisti di Zaccheo allora fascista Zaccheo ho visto ho visto il posto sessantotto alla facoltà di architettura degli anni settanta
Ma un'opinione soltanto sul l'uccisione di Moro Moro si sapeva dove stava non l'hanno voluto salvo salvare a mio modesto avviso
Le Brigate Rosse per me sono state soltanto lo strumento della morte di Moro
La responsabilità morale della morte di Moro c'era la Democrazia cristiana soprattutto il suo partito
Perché uccidono Moro secondo il mio modesto avviso perché non si voleva arrivare quello che allora si chiamava compromesso storico questa unione tra il Partito comunista la democrazia cristiana perché da lì in poi dopo l'omicida è stato tutt'altra storia
Qualcuno vuole fare una domanda Marco Elena
Nessuno bene allora io direi che visto che matusa passato già del tempo dobbiamo chiudere
Quindi ritenuto naturalmente sta abbiamo toccato un aspetto di questo lungo sessantotto che è finito come appunto scrive nel suo libro Marco Boato con l'omicidio di Moro e si e con il cui e il ed esperienze finisce con il riflusso ma una cosa possiamo dire che ancora oggi e grazie alle alle rivolte studentesche e al sessantotto ancora oggi noi diciamo in qualche modo possiamo portare a frutto quello cha possiamo utilizzare quelle idee quei grandi cambiamenti
Che piazza assetato che sono stati io sono d'accordo io stesso che sono stato uno dei protagonisti di allora
Dico nel libro che ci sono luci e ombre
Che sono saltati i fatti positivi e anche errori come tutte le cose umane numeriche
Però però teniamo anzi è saltato abbiamo la legge sull'aborto divorzio macerie le rivali nel l'obiezione di coscienza ora la la se la dimensione civile tante cose diciamo salutiamo volendo direzioni sonore ricordatevi
Che fino al dicembre sessantotto l'ad ulteriori
Non maschile e femminile lei solo femminile era un reato si andava in carcere un le donne
Potevano essere denunciate e processate e condannate incarcerate e gli uomini no no femminista e c'è voluta una sentenza della Corte costituzionale nel dicembre sessantotto lei li abbiamo ringraziati ignorare anzi no non davano dobbiamo ringraziare tutti
Le dobbiamo ricordarci che fino al mille novecentottantuno
Se un uomo ammazzava Madonna e diceva che era per motivi d'onore pigliava sembrava bene tre quattro anni allora ringraziamo comunque è che abbiamo Apollinarija siamo anche le ragazze
Del del del settantasette degli anni Ottanta che sebbene abbiano fatto diciamo
Siano finita una in una derivata brutta l'hanno pagata personalmente come l'ha pagata lei ma oggi però forse grazie anche a questi errori i ragazzi di oggi speriamo che non commettano gli errori che abbiamo commesso noi ma che prendano Dinoi le cose belle che gli abbiamo dato le libertà che oggi se loro se le hanno le devono anche appunta ragazzi del sessantotto e del settantasette vi ringrazio
Grazie a voi
Buonasera