L'intervista è stata registrata martedì 15 giugno 1993 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Aidid, Guerra, Onu, Somalia, Usa.
La registrazione audio ha una durata di 4 minuti.
Rubrica
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PRC
Giovanni Russo Spena deputato di Rifondazione comunista se è stato tra i primi ieri a reagire ai fatti che stanno accadendo Ina Somalia
C'è stata anche una risposta del governo d'altro canto dopo le sollecitazioni di Rifondazione sono arrivate quelle della Lista Pannella del partito democratico della sinistra cosa chiedi all'esecutivo
Ma innanzitutto sentiremo oggi alle quindici in aula dal ministro degli Esteri a nome del governo cosa realmente propone finora abbiamo sentito
Delle cose molto oscillanti delle amenità anche da parte del ministro
Dalla difesa abbiamo sentito dagli impacci e delle impacciata e difese delle prese di distanza dall'operazione di rappresaglia ma non ben definite noi diciamo che a questo punto
L'operazione resto rotto cioè ridare speranza come era facilmente prevedibile del resto si è trasformata in un'operazione DT d'Italia neocoloniale e non accettata nemmeno dalle notizie che è facile avere ormai se non sono camuffate dal Ministero
Corno un crescente odio contrapposizione pericolosa da parte dell'obolo azioni locali
Rispetta i contendenti armati ma riteniamo che l'Italia dovrebbe svolge un'opera molto forte lei confonde il Consiglio di sicurezza dell'ONU perché venisse ridefinita in termini pacifici
L'intera missione
In secondo luogo chiediamo il ritiro del contingente militare italiano come uno che è un atto politico forte possibile in questa situazione
In terzo luogo insieme alle ONG al volontariato internazionale laico cattolico di tutte le parti che si è espresso ieri
Chiediamo che l'operazione umanitaria posso continuare sul serio nelle condizioni di coordinamento e nelle condizioni
Di civiltà e di strutturazione minima che permetta sul serio no hanno un uso di dominio dalla forza le potenze occidentale ma non so realmente umanitario dei fondi e che è giusto vadano
In Somalia per sopperire a quelli che sono stati anni anni di colonialismo anche italiana quindi mi sembrano tre richieste molto politiche
Che riguardano anche la strutturazione militare della missione cioè l'eliminazione dei contingenti militari e la trasformazione in missione di pace
Un'ultima cosa cambiando scenario abbiamo sentito i maggiori esponenti della NATO dire a questo punto non ci resta che attendere che la Serbia si prende
In Bosnia tutto quello che ritiene la Croazia faccia altrettanto e solo quando vi sarà una tranquillità maggiore potremo intervenire è un discorso di un cinismo straordinario
Sì è un discorso cinico che in effetti continua una tradizione molto forte di cinismo che le potenze occidentali e le strutture sovranazionali hanno avuto sul problema ex Jugoslavia evidente che si è partiti male alimentando appunto alla divisione e il conflitto interetnico si è continuato peggio io credo invece che vi sia qualcosa da fare anche in quel campo
C'è vi è la necessità assoluta di un coordinamento della solidarietà internazionale un ruolo dell'ONU molto forte molto supportato da tutti gli Stati al partito agli Stati Uniti di interposizione
Che si fa soltanto con decine di migliaia di persone quindi
Se si volesse c'è molto da fare vi è da tutelare le zone protette
E soprattutto io credo gli è da utilizzare il piano avanzo U n come un piano di transizione perché tra l'altro io sono contrario all'aberrante di avere pulizia etnica eccetera
Come piani tradizione per una tregua per passivamente arrivare a questa famosa conferenza di Londra
Che non solo dei pacifisti dal primo momento chiediamo affinché si ridefinisca al tavolo di una lunga sarà lunga trattativa di pace tutta la questione dei confini dell'etnia dei rapporti socioeconomici senza definire i quali non vi sarà mai pace in quelle tormentate
Regioni quindi io credo che purtroppo l'Occidente ha sbagliato dal primo momento ha sbagliato
Per responsabilità economiche di sfondamento di mercato bisogna rimettere la questione con i piedi per terra punto senza cinismi ma con grande autocritica grande coraggio grazie a Giovanni Russo Spena
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