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Rubrica
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Giovedì alle ventitré e trenta su Radio Radicale
Buongiorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'appuntamento con stampa e regime oggi sedici agosto non ci sono come da consuetudine i quotidiani in edicola ma noi ci siamo per darvi conto
Dei settimanali e delle delle riviste naturalmente non mandi potremo andare a una come dire una rassegna a completa di tutto quello che viene pubblicato su le tantissime
Riviste sui settimanali che escono nel nostro Paese il tre tempo a disposizione non ce lo consente abbiamo cercato di scegliere degli articoli tra le riviste settimanali abbiamo consultato
Che si collegano ovviamente alla all'attualità politica italiana e internazionale e anche alcune segnalazioni di articoli di di per sì di su argomenti anche che magari poi non trovano spazio diciamo così nella nella corrente quotidiana delle Ande le notizie che però possono anche avere un loro un loro interesse
E riusciamo anche questa mattina a fare una prima pagina radicale diciamo così anche se abbiamo trovato quasi niente però una piccola citazione
C'è l'abbiamo trovata sulla sull'intervista
Che Panorama non il numero uscito ieri Manta non ama della scorsa settimana nove nove agosto
E poi la storia di copertina una lunga intervista con la conduttrice televisiva Barbara D'Urso a un certo punto la l'autore del del pezzo anzi autrici Anna Annalisa avvenenza chiede alla a Barbara D'Urso i politici fanno la fila per essere ospitati da lei quale il commento che le ha fatto più piacere e Barbara D'Urso risponde con tutti i politici ha un buon rapporto ho amato particolarmente Emma Bonino e Laura Boldrini non immaginavo così empatica
Qual è il politico che invece si è dimostrato diverso da come lei lo immaginava da me sono tutti come li vedi risponde Barbara D'Urso Salvini negli anni non è cambiato per niente è sempre stato forte nella comunicazione Gentiloni Pannella ecco Louis sì che era una persona strepitosa e affascinante
Quindi questa citazione di Marco Pannella ed Emma Bonino nell'intervista Barbara D'Urso su Panorama del nove agosto poi c'è diciamo così per fare appunto un apertura radicale c'è anche un riferimento a il diretto se se vogliamo
Prendiamo il venerdì di di Repubblica la storia di copertina del nell'ultimo numero quello uscito il dieci agosto riguarda il firma impreparazione sugli ultimi nove giorni della vita di Stefano Cucchi dall'arresto per spaccio alla morte gli ultimi nove giorni della vita di Stefano Cucchi raccontati in un film
Che aprirà la sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia protagonista Alessandro Borghi che dice di solito quando rientra a casa dal sette attorno a essere me stesso questa volta no
Il servizio il bell'articolo di Angelo Carotenuto
Perché scrive
Alessandro Borghi agli stessi anni che Stefano avrà per sempre racconta che per girare il film si è calato nell'agonia di un coetaneo
Campanello come dentro una bolla come se la mia vita non avesse più nulla a che fare con me
Lui che da ragazzo rimase sconvolto dalla notizia ero terrorizzato dall'idea di essere Cucchi non sapevo se tanto coinvolgimento emotivo avrebbe aiutato avevo bisogno di azzerare il mio giudizio su questa faccenda
L'odissea di un ragazzo solo abbandonato dalle istituzioni
Più avanti ancora Alessandro Borghi dice che il film ma l'ho fatto prima di tutto per il mio Paese perché credo che nell'Italia di oggi sia importante parlare di Stefano
Come Di Giulio reggenti ogni volta che si ha a che fare col potere in questo Paese diventa difficile conoscere la verità porterò il film ovunque vorranno nelle piazze e nelle carceri nelle scuole
Ma non mi chiedete di intervenire in tv nei programmi di politica se mi trovassi seduto accanto a qualcuno che racconta la storia di Cucchi morto perché tossicodipendente
Dovrei andarmene o prendere una querela ho fatto il film per dimostrare che il cinema può essere un mezzo di informazione
E
Poiché più avanti ancora Alessandro Borghi
Dice sappiamo che si muore senza che nessuno ci avverta ma l'idea di morire il giustamente credendo di essere stato abbandonato anche dalla propria famiglia che invece era dietro la porta e non riusciva a entrare la cosa peggiore che io posso immaginare volevo che il film restituisce questa angoscia alla famiglia Cucchi ha capito tutto solo all'obitorio alzando lenzuolo dalla faccia di Stefano
Credevano di aver lasciato loro figlio nelle mani sicure dello Stato se Stefano si fosse reso conto del pericolo avrebbe messo da parte l'orgoglio non è riuscito a urlare per favore portati in via di qua
Queste sono alcune delle delle delle risposto delle frasi di Alessandro Borghi protagonista di questo film che racconta appunto gli ultimi giorni della vita di Stefano Cucchi c'è anche un l'intervista di Marco Romani con il regista e sceneggiatore adesso Alessio Cremonini che dice non avevo alcuna intenzione devi fare il processo il compito del cinema non è quello di dare risposte ma di fare domande la prima per me è dalla sera dell'arresto il quindici giugno alla morte del ventidue giugno circa centoquaranta persone sono venute a contatto con Stefano Cucchi possibile che nessuno si è accorta di quello che gli era successo e ancora non è che tra chi lavora a contatto con i detenuti c'è una certa abitudine a vedere cose simili
Poter raccontare le persone di centonovanta Paesi perché il film sarà distribuito anche attraverso Netflix il caso Cucchi per me molto importante
Come regista e come cittadino il fatto che un ragazzo entri vivo in un carcere nasca morto non credo che sia un fatto solo italiano sono certo che un francese un americano possono capire il firma e ancora sarà Alessio Cremonini più avanti ancora dice
A Marco Romanelli chiede ma come gli è venuto in mente di fare un film sul caso Cucchi un giorno ascoltavo errati un programma in cui intervenivano Ilaria e l'avvocato della famiglia
Mi sa magari era radio radicale c'è o almeno ci piace crederlo ero certo scrive dice ancora Cremonini
E chissà perché che qualcuno avesse fatto un film su questa storia sono andato subito su Google e niente ho pensato che dovevo girarlo oggi il cinema mi sembra molto meno curioso di un tempo e anche meno coraggioso
Questa è la storia di copertina appunto del venerdì non c'è solamente una citazione diretta del del partito radicale dei radicali delle onde radio radicale chiave avuto tante volte come ospita Ilaria Cucchi ma in qualche modo abbiamo messo all'inizio proprio perché
Tanto dall'inizio ci occupiamo fino a quando appunto Rita Bernardini fu tra i primi a diffondere le foto di Stefano Cucchi con le terribili conseguenze del pestaggio
Che a cui era stato sottoposto c'è anche sul venerdì l'intervento di Carlo Bonini autore di un di un libro che racconta appunto la sulla vicenda di Stefano Cucchi il corpo del reato la doppia morte di un cittadino di serie B Stefano Stefano era tra virgolette un tossico di Manerba e per questo è stato ucciso con le botte appena arrestato e poi con le Bugie l'omertà del nove anni di processi non ancora finiti
Ammesso ce ne fosse bisogno
Scrive Bonino in conclusione suore nel suo pezzo tutto questo è la dimostrazione di quanto intollerabili siano continuino ad essere le domande che il corpo di quel ragazzo il suo volto ridotto a teschio tumefatto continuano a porre da quell'ottobre di nove anni fa
E di come la storia di Stefano parli e continui a parlare a ciascuno di noi
Al fondo limacciose della coscienza del Paese alla mancanza di coraggio dei suoi apparati ai suoi vigliacchi tartufi ismi alle nuove e antiche parole d'ordine che in questi anni hanno provato a riscrivere anche la storia di Stefano Cucchi imprigionando una in un'intollerabile quanto miserabile antitesi
Stare con l'arma stare con i tossici
Una parola d'ordine buona ieri per Stefano e oggi per i tanti altri di serie B come lui italiani e no così conclude Carlo Bonini sul venerdì
La storia di copertina dedicata al film che racconterà gli ultimi nove giorni della vita di Stefano Cucchi e questa era la nostra prima pagina
E veniamo adesso ha altri articoli cominciamo Honda collettiva e abbiamo trovato che riguardano la politica italiana cominciamo dall'editoriale di Marco Damilano direttore dell'Espresso appunto sull'ultimo numero della rivista da lui diretta quel niente o quasi che ci muove
Da Milano parla delle estati italiane da quelle di Pasolini alla nostra di nemici Esterni sbandierati mentre lo Stato non c'è la prima rottura con il passato e spezzare divisioni integralismi la babele in cui uno parla solo corse
La strada di fuoco e la striscia di sangue accomunano in questa vigilia di Ferragosto il nord e il sud del paese inizia così il pezzo di da Milano il grande sotto verso la terra promessa delle vacanze come lo chiamano da decenni litigi
Con invariabile e invidiabile banalità
E chi il viaggio l'ha già compiuto e si ritrova qui da schiavo nella nome studente italiana la terra di nessuno dove i lavoratori stramazza no come animali abbattuti dal caldo agli ordini della nuova mafia aggressiva impunità autostrada preso fuoco dopo che un'autocisterna tamponato un TIR ed è saltata in aria alle porte di Bologna sopra la via Emilia accanto all'auto sole
Cinquecento chilometri più a sud
Nella provincia di Foggia un altro TIR ha travolto un furgone su cui viaggiavano dodici braccianti di ritorno dai campi il loro sangue si è aggiunto quello dei quattro morti in un incidente avvenuto qualche giorno prima
Braccianti e non migranti nella provincia di Foggia dove regna la società la quarta mafia
L'altra Gomorra come la chiama Fabrizio Gatti non servizi a caccia appunto sull'Espresso che vedremo più avanti
Oggi prosegue da Milano esprime per la prima volta nella storia la provincia di Foggia oggi esprime per la prima volta nella storia repubblicana il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il vertice del Governo ma è un pezzo di Stato
Fuori dal controllo dello Stato di cui dovrebbero preoccuparsi presunti difensori di una sovranità nazionale
Sì immagino un paese assediato dai nemici esterni gli invasori che arrivano dal mare invasione che non c'è
Diciotto mila ottocentonovanta arrivi dall'otto agosto secondo i dati ufficiali del ministero dell'Interno meno ottantasei virgola due per cento per rispetto a un anno fa
L'Europa che soffoca nonostante gli sforzi e le acrobazie verbali del ministro dell'Economia Giovanni Tria costretto a navigare tra reddito dice a Tim cittadinanza fa tax riforma della legge Fornero e vincoli di Bruxelles
I mercati in agguato e insomma tutto questo
E ci si dimentica dice descrive la Milano dei nemici di casa la mafia la criminalità la mancanza di educazione civile la fragilità democratica le istituzioni inceppata i partiti della coalizione Gialloverde sembrano solidissimi
Ma potrebbero precipitare con un viadotto su vaccini dava infrastrutture RAI
Questa questa citazione del viadotto che crolla da Milano la scritta ovviamente senza nemmeno immaginare che di lì a qualche giorno dalla pubblicazione questo pezzo un viadotto sarebbe crollato davvero
E quello dicevano appunto ma le loro divisioni scrive il direttore de L'Espresso fanno risaltare l'opposizione che non c'è
E che fatica a mettersi in moto
La strada di fuoco e la striscia di sangue sono i simboli del percorso a ostacoli che gli italiani vecchi e nuovi devono affrontare in questa estate due mila diciotto
E ricordano quanto sia lontana nel tempo e nella memoria un'altra router italiana una lunga strada di sabbia traversa fare Pier Paolo Pasolini con il fotografo Philip Seclì e nell'estate del mille novecentocinquantanove
Quasi la versione italiana del viaggio di Jackie ero h un Paese festoso
In crescita ansioso di sviluppo tutto il movimento che coinvolge il viaggiatore nella sua febbrile e disperata vitalità e poi da Milano prosegue con la citazione di quella di quel viaggio di Pasolini udienze cliente
E più avanti scrive non ha Nostalgia perché molte note incompiuta del nostro Paese partono da lì dalle strade interrotte o non percorse fino in fondo il bisogno di un quarto di secolo fa la riforma della politica sempre promessa che già allora confinava con il baratro dell'antipolitica il suo posto
La negazione di ogni spiraglio di cambiamento soprattutto se viene da parte di altri la modernizzazione economica il miraggio legato all'ingresso nell'area dell'euro che ha lasciato il posto alla generazione successiva quella dei distruttori
Buttare giù quello che cerco l'idea che qualcosa di meglio arriverà ma che in ogni caso anche la rottura sarà migliore dell'esistente il presupposto culturale di una possibilità di dialogo e di comprensione reciproca svanito nella Babele delle lingue delle chiusure degli integralismi di in cui ognuno parla con se stesso
Ci sono molte parole da riconquistare molti terreni che erano familiari e che invece sono trasformati ormai sconosciuti
Rivelazione di mondi lontani che per chi fa il nostro mestiere di raccontare capire la realtà costituisce una sfida appassionante anche se scomoda
La presenza al governo di formazioni che si presentano interamente nuove anche se politicamente vecchie di trent'anni come nel caso della Lega costringono tutti a un cambio di punto di vista soprattutto se si vuole costruire un'alternativa culturale e civile
Questo dunque il l'editoriale
Di Mezza estate di Marco Damilano che apre il l'ultimo numero del dell'Espresso da appunto scritto dalla suo direttore e a proporre che cita minuto la nuova maggioranza giallo verde e ci si domanda insomma a quanto potrà sopravvivere nessun vivere questa alleanza e una un'analisi è quella che fa a
Vediamo subito altro farlo su Panorama della scorsa settimana
Se riusciamo a trovarlo
Augusto Minzolini la previsione che cita la previsione di Berlusconi e questo governo si schianta era sull'economia
Non sono in pochi quelli che scommettono sull'esplosione del governo in autunno
La sceneggiatura vagheggiata è di quelle che già si sono viste in questo Paese l'economia rallenterà ulteriormente l'Europa chiederà rispetto dei parametri Matteo Salvini Luigi Di Maio tenteranno di far partire in qualche modo fa tax reddito di cittadinanza
I mercati cominceranno a speculare lo spread si innalzerà risultato leghisti e Grillini non troveranno una ricetta comune per far fronte alla crisi e si rimbalza erano le responsabilità fino alla rottura
Renato Brunetta ne è talmente convinto che ripete questa previsione tre volte al giorno Matteo Renzi lo immaginava tempo fa persuaso che quello che ci avrebbe rimesso di più perché legato ai ceti produttivi del Nord sarebbe stato Salvini
Eppure nella lega c'è chi è preoccupato il sotto segretario la Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti non nasconde i suoi timori mentre Massimiliano Romeo capogruppo del Carroccio al Senato rivive alcuni momenti del passato appunto
Scrive Minzolini la memoria torna naturalmente al due mila undici proprio per questa la previsto anche per questo la previsione che più dovrebbe far riflettere quella di Berlusconi la vittima designata di di sette anni fa che certi processi li conosce bene
Proprio perché dà per molto probabile nei prossimi mesi la crisi della maggioranza di governo il cavo sarebbe stato ben contento di risparmiarsi lo scontro con Salvini sulla RAI
Anche se l'atteggiamento arrogante virgolettato di Salvini non gli piace in questo momento il caso preferirebbe mantenere buoni rapporti con lui in fondo
Se in autunno le nubi sull'economia italiana se penseranno minacciose l'ipotesi di un cambio di maggioranza con la nascita di un governo appoggiato dall'intero centrodestra potrebbe essere una delle opzioni in campo per fronteggiare la crisi
E Berlusconi non vuole che i cattivi rapporti con insidiosa alleato sbarrano la strada quest'ipotesi
Resta però un problema conclude Minzolini
Il principale collante di questa maggioranza il potere il collante che come dimostra la storia della prima nella seconda e la terza Repubblica estremamente efficace
Così scriveva Minzolini nel numero di Panorama del nove agosto e nel numero uscito ieri
Sempre il punto de questo Minzolini
La lo citiamo perché sono iscritti chiudeva appunto dicendo che non è detto che il governo vada in crisi perché appunto il principale collante di questa maggioranza e il potere e potere
In in Italia come in tutti i Paesi del mondo significa anche dividersi dividersi le poltrone nei nei luoghi di di luoghi di comando luoghi di comando e Minzolini nel numero di Panorama proprio cito ieri spiega perché i cinque stelle sono molto più abili dei leghisti nell'occupare i posti di potere
Nessuno ci crederà mai Mandelli nel disegnare la nuova geografia del potere in Italia i grillini stanno facendo la parte del leone li descrivono come inesperti incompetenti incapaci eppure sono riusciti nell'impresa complessa
Di legare il baldanzoso alleato leghista in un intreccio di regole che li ha resi dominus nella parte nella difficile partita delle nomine
Quella che secondo le previsioni dell'economista di punta di Matteo Salvini Alberto Bagnaia doveva essere il core business del governo Gialloverde sarà un caso infatti ma nelle principali trattative di queste settimane
Il plenipotenziario leghista il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti è rimasto quasi a bocca asciutta
Vittorini prosegue facendo vari
Vari esempi che riguardano a partire appunto dalla Cassa Depositi e Prestiti ma poi anche la RAI e le altre principali partite il gioco e conclude se si azzarda un bilancio di questi primi mesi del cosiddetto governo del cambiamento si scopre che Salvini per avere mano libera nelle politiche dell'immigrazione e della sicurezza ha dovuto subire molto sull'economia decreto dignità
Sulle infrastrutture rischia di saltare la tavola tappe l'accordo sull'IVA e financo sul potere
Perdendo pezzi di identità del proprio movimento basta chiedere all'industriale del Nord Est
Per cui presto o tardi il vicepremier leghista dovrà porsi una domanda ne valeva la pena
Ma questo Minzolini su Panorama uscito ieri in edicola e e ricollegandoci anche alla questione di quanto durerà questo questo governo e dunque ai rapporti all'interno della del centrodestra di quello che ne resta restiamo torniamo anzi su Panorama del nove agosto dove a a pagina trentasei adesso lo troviamo
Eccolo qua c'è un lungo articolo di Antonio Rossitto sui rapporti tra lega e Forza Italia
Roma non val bene una Regione anzi quattro c'è uno schema variabile tra Forza Italia e lega se in Parlamento ci si conta si si scontra su decreti e nomine
A nord e d'obbligo andare d'accordo troppe le partite importanti da giocare anche se le differenze non mancano
Battaglie imboscate assalti e ritirate dopo avere incrociato le armi per mesi
Gli alleati del centrodestra non cessato le ostilità serrato il Parlamento serrato in Parlamento il campo di battaglia resta deserto il duello rusticano esploso sul decreto di vita
E la presidenza della RAI lascia sul campo i feriti mentre a Roma in questi mesi è stata guerriglia
Nelle regioni del Nord la vita è però ha continuato a scorrere placidamente non si registrano sommosse in Liguria Lombardia Veneto e Friuli Venezia Giulia né tanto meno si scorge confronto giallo-verde l'orizzonte
Nei cannoni rose e fiori come quelli che dalle Riviera di Ponente e levante sparge governatore Giovanni Toti il più leghista dei forzisti più forzista dei leghisti in Liguria i rapporti sono cementati certifica
Nessuno del resto può pensare di rompere per le fibrillazioni romane men che meno per una poltrona della RAI
Dieci giorni fa considera le anticipo
Toti ha annunciato la sua ricandidatura nel due mila venti incassando il sostegno alleato sulle sponde azzurre alcuni lo reputano un eretico Pianta grane fautore del partito unico
A ogni ragionamento antepone logica coazione coalizioni miste
Hanno in tutta franchezza interessa che il centrodestra abbia sempre un voto in più ratifica comunque alle amministrative liguri sommando forse che sempre Toti che parla sono sommando Forza Italia le liste civiche siamo arrivati alla percentuale del Carroccio pari e patta il problema è l'attrattività all'onda sopranista trova la sua sintesi nella lega
L'area moderata si sfilaccia in esperienze diverse ma c'è ancora vita su Marte
Discorso diverso in Veneto prosegue Antonio grossi tomi
Dove lo strapotere leghista combinato a quello del governatore Luca Zaia ha quasi eclissato Forza Italia non a caso Antonio Tajani vicepresidente del partito ha lanciato da Mestre la campagna contro il decreto di vita primo manifesto ostile
Ai Gialloverdi
I
Il Veneto il rapporto tra leghe Cinquestelle non esiste vive solo a Roma dice il capogruppo del Carroccio quello della lista Zaia Massimo Bitto no scusate sto Dario Bond capogruppo regionale di Forza Italia la scorsa legislatura ora deputato DC in Veneto il rapporto tra lega Cinquestelle non esiste vive solo a Roma Forza Italia
A però poco da gioire a Palazzo Ferro-Fini che la sede della Regione Veneta appena tre consiglieri neppure recalcitranti nessuno iscritto al partito
E cioè Massimo Bitonci della Lega ex sindaco di Padova sottosegretario suo segretario l'economia presidente la Liga Veneta che dice che in alcune città del Veneto i legami si stanno logorando e c'è chi semina zizzania
Meno tormentata la relazione in Friuli-Venezia Giulia dove ad aprile due mila diciotto con percentuali bulgare stato eletto governatore Massimo Fedeli Massimiliano Fedriga un altro fedelissimo del capitano Salvini la lega ha sfiorato il trentacinque per cento Forza Italia raggranellato il dodici virgola uno residuale Cinquestelle con il sette virgola uno per cento quindi a differenza del Veneto in Consiglio regionale
Il Carroccio ha bisogno degli alleati
Cielo sereno anche sul Pirellone in Lombardia negli ultimi decenni insieme abbiamo raggiunto risultati straordinari dice Paolo Grimoldi deputato e segretario federale della lega che dice dalla Pedemontana l'alta velocità noi forzisti abbiamo le stesse idee
In realtà scrive Rossitto i forzisti lombardi qualche mal di pancia ce l'hanno mutatis mutandis com'è accaduto a Roma pure a Milano gli azzurri sarebbero stati esclusi da scelte importanti la scissione di Trenord da Trenitalia la candidatura le olimpiadi
La chiusura di Lombardia Informatica
Nonostante le piccole scaramucce Lombardia l'Unione però sembra solida la lega ventotto consiglieri Forza Italia quattordici sono insieme dunque hanno la maggioranza
La moglie in vacanza L'amante in città come uno scollacciata Aubin movie degli anni Ottanta la lega amoreggia con i cinque Stelle a Roma ma rientrata ma rientrata a casa prosegue il solito Menace a meno che qualcuno non decida di cambiare firma
Come con un classico della commedia di ben altro spessore divorzio all'italiana
Così conclude Rossitto anche perché va detto la lega Zalm mignon accerto la lega di Bossi
Lo si vede da quello che sta succede succederà alle
Regionali in Abruzzo e dunque ecco forse più che riferimento a la moglie in Cina in vacanza L'amante in città forse riferimento potrebbe essere quello con il marinaio no come si dice una donna in ogni porto per la nuova la nuova lega questo per quanto riguarda i rapporti lega Forza Italia per quanto riguarda invece le caratteristiche del nuovo governo cioè un duro dando un'analisi un duro giudizio
Di Mario Margiotta COO pubblicato sul sito di informazione Lettera quarantatré i il dodici e domenica scorsa al dodici agosto il titolo fa saltare sulla sedia con Salvini e Di Maio è tornato il nazionalsocialismo
Marzocco spiega
Assistiamo al ritorno della fede nazionalsocialista nesso stretto significato etimologico e non storico molte cose sono diverse per fortuna dei primi anni venti e i tre mila circa morti che accompagnarono le lotte di quegli anni non si sono visti neppure lontanamente
E sistema democratico nonostante le teorie strampalate di Davide Casaleggio Beppe Grillo sulla fine della rappresentanza parlamentare
Sembra accettabilmente salvo il termine fascista non va usato come una clava come spesso è stato fatto perché ha un significato storico preciso non sempre replicabile
Ma qualche assonanza c'è ed è data da un ritorno della fede nazionalsocialista nel suo stretto significato etimologico e non storico una gestione nazionale della Società e quindi della distribuzione del benessere la nazione svincolata da lacci e lacciuoli come potente generatrice di ricchezza l'opposto di quanto abbiamo creduto per tre generazioni una nostalgica del corporativismo
Anni Trenta
Il leader della nuova politica italiana scrive ancora Mario Marzocco hanno anche altre esigenze e purtroppo ahi noi per loro prioritarie in sintesi la necessità di mantenere facile forte rapporto con le loro masse
La promessa della rivoluzione enfasi sull'Az
La cosa vale prima di tutto per i pentastellati il caso della lega Salvini Ana che ha più storia in parte diverso anche se il capo del Carroccio si è avvicinato molto sul tema dell'immigrazione
Assai più che su quello compresso per il suo elettorato dell'Europa e dell'euro ha un rapporto fideistico con la sua nuova base elettorale
E ancora appunto Amar gioco a questa questa tesi appunto che il pensiero di servili sia leggermente più strutturato di quello dei Cinque Stelle
Che hanno un atteggiamento mentale in cui domina la convinzione di aver capito i meccanismi della storia della politica ormai dominati da internet Salvini crede nella vittoria dei popoli sulle élite traditrici crede nella fine delle euro e l'Unione Europea rifiutata dei popoli non riesce a capire che in quanto milanese di una Milano che ha contribuito come poche altre città
Alla storia d'Europa Luís anche europeo realtà che convive con il suo essere milanese lombardo e italiano
E non relegata a un significato quarto posto all'appunto la dimensione europea e aspetta il voto per le il Parlamento europeo del maggio due mila diciannove
Nella convinzione
Che per l'euro cretini sarà una tragedia definitiva si è chiesto più volte
Se ci sarà ancora un'unione europea dopo quella data aspettiamo conclude Marzocco nella speranza che questo governo nel frattempo non faccia danni irreparabili con la sua infantile convinzione di avere trovato la risposta indolore ai quali nazionali
Probabilmente le scadenze di bilancio d'autunno verranno superate con vari patemi e danni ma ancora in piedi
Il vero appuntamento sarà maggio
Se le cose non andranno per il verso per il verso giusto ai neo nazionalisti Gialloverdi resta l'arma segreta il ritorno alla lira soluzione definitiva del debito pubblico come l'onorevole Claudio Borghi ha spesso ricordato perché con la sovranità monetaria il debito non è più un problema
Chi esclude l'affacciarsi di questa eventualità non facile da attuare ma che già è stato in qualche modo proposta anche da Salvini in persona non ha capito di che pasta sono fatti i rivoluzionari
E che cosa potrebbero fare se con le spalle al muro per dimostrare che la loro ricetta funziona hanno avuto un'occasione incredibile nella vita grazie anche la dabbenaggine dei disciolti o quasi avversari e la vogliono tutta e allungo
Così conclude Mario Marzocco su Lettera quarantatré un pezzo pubblicato che trovate on line
Pubblicato il dodici agosto scorso intitolato conservino di Mario è tornato il nazionalsocialismo significato etimologico e non storico ci tiene a sottolineare Margiotta boh
Entriamo adesso nel merito
Di uno dei dei primi provvedimenti approvati dal nuovo governo cosiddetto giallo verde vale a dire il Co il decreto definito di vita
Ne parla Maurizio Ferrera editori sta corre del Corriere della Sera sulla lettura il il dorso letterario cultura letteraria decorrere la sera che in in edicola a partire da domenica dodici agosto ed è in edicola per tutta la settimana a pagina undici troviamo appunto il l'esame l'analisi del decreto dignità di intitolata la dignità del lavoro non significa posto fisso
Intanto ricordiamo che il decreto cosiddetto dignità è stato convertito in legge dal Parlamento il sette agosto la parte più rilevante riguarda i contratti a termine la loro durata massima si riduce da trentasei a ventiquattro mesi
Il numero delle proroghe consentite passa da cinque a quattro inoltre dopo i primi dodici mesi al momento della proroga il datore di lavoro deve indicare il motivo per cui stipula un altro contratto a tempo determinato e non assume il prestatore d'opera in pianta stabile
Dunque data questa questi contenuti del decreto
Ferrera scrive
Da qualche anno invalsa la moda di assegnare un'etichetta adatti governati governativi che i governi considerano particolarmente emblematici salva Italia già passata buona scuola e così via
Per il suo primo provvedimento appena approvato dalle Camere Luigi Di Maio ha scelto un'etichetta particolarmente impegnativa il decreto dignità
Si tratta di un concetto intriso di valore etimologicamente collegato espressioni come onore e virtù decusse grazia e bellezza decora
Desidera abilità e convenienza deceduta il piatto forte del decreto è la riforma dei contratti a tempo determinato
Siamo sicuri che ci sia un collegamento fra etichetta e contenuto fissare un termine al rapporto di impiego costituisce davvero una violazione della dignità di un lavoratore
Tutto dipende naturalmente da che cosa intendiamo per dignità
Se consideriamo le accezioni che questo concerto assunto nella storia del pensiero politico
L'uso che ne fa di Major appare però improprio e fuorviante in dottrina il concetto di dignità poggia su tre elementi il primo e l'uguaglianza di base di tutti gli esseri umani e Ferrera poi spiega
L'eguaglianza di base esige il reciproco rispetto secondo elemento infine il terzo elemento un insieme specifico di diritti e doveri di carattere essenzialmente negativo non discriminazione non umiliazioni non oppressione non interferenza e così via
Questi diritti connettono la dignità alla libertà poi Ferrera articola ovviamente a sono abbiamo il tempo di leggere un'articolata il suo pensiero e e poi arriva al nocciolo veniamo al lavoro a tempo determinato
Nella misura in cui rispetta nei fatti i doveri sopra richiamati non discriminazione non oppressione non umiliazione questo tipo di contratto non viola la dignità di nessuno è una transizione volontaria e consensuale
Se fosse vietata oppure regolati in modo da disincentivare nell'uso non si eliminerebbe una violazione di dignità ma una possibile fonte di reddito per chi cerca un impiego
Il lavoro a tempo determinato può diventare un problema quando riguarda primariamente alcuni gruppi sociali come i giovani rispetto ad altri e quando crea eccessiva vulnerabilità in sicurezza è il caso dell'Italia di oggi
Ma si tratta di una questione di equità e di esclusione sociale non di dignità la distinzione è importante perché serve orientare correttamente la scelta degli strumenti delle misure compensative
I contratti a termine possono generare iniquità indirette fra i dipendenti ad esempio l'assenza di adeguata formazione o retribuzioni più basse a parità di prestazione
Tendono a escludere da alcune prestazioni sociali oppure da opportunità esterne all'impresa ad esempio prestiti mutui bancari
Esclusioni che limitano l'autonomia economica e sociale delle persone con effetti a cascata in altri ambiti in particolare la formazione di copie e la procreazione
Ma in che misura è lecito e corrette imputare queste esternalità negative ai rapporti contrattuali a termine e non piuttosto al sistema di welfare
Come si è detto più sopra nella storia del Novecento gli effetti negativi della mercificazione del lavoro sono stati contrastati principalmente attraverso lo Stato sociale costruendo una base universalistica di misure protettive preventive
Volte a ridurre vulnerabilità in sicurezza parificare le opportunità aumentare la capacità delle persone in forme e con risorse il più possibile indipendenti dalla loro posizione lavorativa
Certo anche nei Paesi con sistemi di welfare universalistici esistono regole che riguardano i contratti ma in quei contesti la precarietà lavorativa non genera le esasperate patologie psico sociali che caratterizzano l'Italia di oggi
Il rischio vulnerabilità è stato socializzato
Siccome riguarda potenzialmente tutti i cittadini anche solo come genitori di giovani disoccupati sottoccupati o con contratti a termine è giusto che lo Stato intervenga per redistribuire opportunità e risorse chiedendo a tutti un contributo finanziario
Impostare la sfida la precarietà come una questione di equità e di esclusione aiuta a individuare con maggiore chiarezza
Le radici del problema e dunque le risposte più efficaci impostare la sfida in chiave di di vita è invece un doppio horror poi errore offuscata quelli aspetti del nostro mercato del lavoro che davvero sollevano ancora grandi questioni di vita
USA divieti e restrizioni nella sfera contrattuale per contrastare i difetti di protezione e prevenzione del nostro stato sociale che sollevano invece questioni di equità e solidarietà
Nomina sunt olivina dicevano i latini i nomi sono presagi il destino di una politica pubblica e soprattutto il suo successo dipendono anche dalle parole e dai concerti che si usano sotto questo profilo non sembra proprio che il ministro del lavoro anche se ben intenzionato abbia cominciato con il piede giusto Maurizio Ferrera la dignità del lavoro non significa posto fisso
Acque su la lettura il settimanale culturale letterario del Corriere della Sera che attualmente in edicola l'edizione di domenica dodici
Dodici agosto un'altra questione che solleva polemiche divisioni problemi all'interno non solo del governo ma anche scuola mentre la maggioranza di governo è quella dei dei vaccini
Ed era dell'obbligatorietà o meno delle vaccinazioni infantili su cui questo il astri ed eran queste dedicato il la rubrica il solista la rubrica di Giuliano Ferrara su Panorama torniamo a Panorama del nove agosto se un vaccino è necessario lo decide la scienza o la piazza questo è il titolo vediamo come risponde Ferrara
Vorrei esprimere vorrei esprimermi con il semplice brutalità i vaccini sono il progresso la tutela scientificamente dimostrata della salute universale e quelli che sono contro l'obbligo di vaccinazione si comportano da Negro amanti sono oscurantisti
Punto
Ricordo il momento e vagamente luogo sacro in cui fummo vaccinati per la foglio il Sebino il vaiolo erano riti collettivi di ragazzini negli anni Cinquanta verso la fine del decennio
E le conquiste scientifiche avevano un senso perché erano per tutti una liberazione
E accettate benedette da tutti non c'erano distinzioni dubbi perfino uno scriccioli no come me o come mio fratello sentivamo ne ha un'immagine confusa ma vivo
Ma viva come di un bagno collettivo nel Gange che si stava celebrando con la puntura in antivaiolosa sul braccio il dischetto che l'ha certificato con avvenuta o con i gestione del seme
Un momento di solenne e comunitaria solidarietà per la vita di tipo religioso nel senso illuministico
E poi va avanti Ferrara la prende un po'alla distanza ma poi arriva al punto e dunque cosa vogliono i libro Manti
I vaccini si sono certo molto moltiplicati sono diventati un obbligo di legge
Non dovunque nel mondo è vero ma insomma l'idea di evitare quelle malattie dai nomi di fumetto si è trasformata in una prassi consolidata un obbligo morale comunitario che riguarda tutti
E allora che cosa mi rappresentano gli esagitati gli scalmanati del Novak s'non sono forse una marchiatura a fuoco di tipo ideologico applicata al corpo sociale il ribellismo di chi non sa e il rifiuto di un dovere civile per l'infanzia
Non sono forse il dubbio antiscientifico l'uso della paura come strumento di potere di influenza politica mediatica sì lo sono risponde Ferrara
Però qui entrando nella nella questione che è una questione importante anche per un Paese democratico cioè quella dell'obbligatorietà o meno però questo trambusto delle anime della cultura si fonda anche su dubbi che in certi casi sono stati riconosciuti per legittimi i giornalisti libera e trovarsi americani e molti di loro
Hanno indagato sulla peste o piace a chi ha causato un'epidemia di antidolorifici con effetti devastanti su molte migliaia di persone
E nella generalità dei casi hanno concluso che all'origine del disastro c'erano le prescrizioni farmacologiche compiacenti di massa orientate
A dare una risposta medico commerciale all'ansia di controllare anche il minimo dolore del corpo e dello spirito e questo in un Paese in cui se guardi la tv è solo per stordire ti con tonnellate di spot sulla salute
Una quantità inverosimile di inviti per gli acquisti che hanno una razionalità produttivistica di profitto molto più evidente della saggezza clinica
Chi dice sull'onda di una presa della parola
Che è diventata propensione all'insulto e all'anarchia di pensieri competenti
I vaccini sono un complotto per il vile denaro costui è un cretino inetti uno stolto in certi casi specie quando se la prende con i nomi di scienza capaci di argomentare il contrario una minacciosa carogna
Ma il nome di queste sicurezze non si può del tutto eliminare la faccenda della libertà di cura che ha in conflitto con quella che gli esperti definiscono la salute del gregge
Eppure è un principio liberale difficile da distinguere con un tratto di retata disinvoltura con un semplice diniego
Quanto all'escludere dalle scuole dagli asili bambini che prescelta familiare si sottraggono ad alcuni vaccini
E anche quella è una storia complicata che allude alle relazioni tra la famiglia lo Stato il nucleo particolare la comunità cosa che non si possono affrontare con fanatismo puritano
In si vivendo la società organizzata di un potere assoluto di esclusione o negando protezione collettiva dalle malattie
Desidero solo conclude Ferrara che la questione non sia decisa con un clic a maggioranza o a battimani o insulti
Con il ripiego ciascuno nel proprio ma da esperti e saggi scienziati medici giudici politici indipendenti e rappresentativi di un sistema in cui credo
E a quel giudizio mi affido senza fanatismo e senza cedere alla Maramani oscurantista o eccessive certezze scentismo per pregiudiziali così
Giuliano
Ferrara su Panorama del nove agosto appunto la questione del di come conciliare
La necessità come limite l'obbligo di una vaccinazione però con un sistema con un sistema liberale
E che rimanda appunto la questione degli degli e Sperti la questione delle delle competenze e della necessità di avere competenze
Che è una questione che sembra essere non molto di moda in in questo in questo Paese in almeno in questo momento torniamo hai hai alle questioni del Governo alle alle i all'attuale maggioranza che esprime il governo guidato lì dal Presidente del Consiglio con il tempo e andiamo a a ancora Panorama ma quello uscito ieri quindici agosto che a pagina
Trentaquattro da sola troviamo subito ecco qua propone una singolare intervista di Clemente Mastella Enzo Scotti un faccia a faccia esclusivo
Così lo definisce panorama Clemente Mastella sindaco di Benevento e nemico giurato di Luigi Di Maio torna al suo antico mestiere di giornalista e per Panorama incalza Enzo Scotti
Pure il ministro della Prima Repubblica e ora presidente dall'INPS in universi ti fucina di talenti per i Cinque Stelle così due uomini che hanno fatto la storia della DC tra democrazia cristiana
Dibattono compassione senza nostalgie sono vita i limiti del governo Gialloverde le sorprese non mancano
Citiamo alcuni passaggi di questo colloquio a un certo punto Mastella chiede ascolti a me pare che il governo Gialloverde abbia aggiornato soprattutto il manuale Cencelli manuale Cencelli era lo diciamo per i più giovani era proprio un vero e proprio prontuario con cui un
Parlamentare democristiano aveva stabilito le regole per cui si doveva spartire il potere dai posti di governo alle altre alle altre cariche erano gli anni in cui la democrazia cristiana governava sempre con con qua in coalizioni sono ancora sanno il partito dichiarata che maggioranza relativa e e quindi c'era delle regole precise per la spartizione del potere il famoso Manuale Cencelli
E allora club Mastella dice ascolti a me pare che il governo Gialloverde ragionato soprattutto il manuale Cencelli populisti attaccavano e insultavano i democristiani però poi sulla spartizione delle poltrone
Cinquestelle lega ci hanno abbondantemente superato questi sono famiglie ICI
A volte penso che stanno insieme soltanto per potere fine a se stesso
Al posto tuo gli risponde Scotti mi domanderei chi è che ha portato all'alleanza tra lega e Cinquestelle il Partito Democratico doveva fare il governo con il momento cinque stelle invece di attendere un suo ipotetico fallimento
Io ritengo che il movimento non sarà affatto un fenomeno transitorio
Scusa replica Mastella ho capito bene propone un'alleanza tra Cinque Stelle PD per scalzare la lega no Clemente risponde Scotti questi giochetti non esistono nella realtà non funzionano più
Però obietta Mastella l'alleanza cinquestelle lega è inaccettabile perché innaturale
Quindi naturale
Risponde Scotti c'è soltanto l'assenza di alternative credibili il problema è questo
La classe dirigente del PD non è venuta fuori né durante gli anni di governo né dopo il voto del quattro marzo ancora adesso assistiamo a contorsioni che interessano soltanto loro e forse nemmeno loro
Il mondo è cambiato prosegue Scotti la rendita ideologiche superata la gente altre aspettative anzitutto non vuole più essere manipolata bisogna ricostruire un rapporto di fiducia diretto e sincero
Pertanto troppo tempo non abbiamo voluto ascoltare i bisogni
Delle persone
C'è un malessere nella società sempre Scotti che parla e c'è la necessità di una risposta da costruire loro almeno ci provano loro il Movimento cinque Stelle il movimento non è un fungo nato spontaneo chi ha imposto un chi ha imposto un liberismo sfrenato all'Italia
Chi ha svenduto Liri promettendo meraviglie per le con le privatizzazioni
Chi ha allargato l'Europa a dismisura rendendolo ingovernabile chi ha abbandonato il Sud negli ultimi trent'anni chi sta costringendo i meridionali emigrare chi ha costretto l'IVA a un destino di malattie e privo di sicurezza ambientale
Tutte domande
Incalzanti che Scotti Mastella lo fare Alice di Mila voi la verità hai votato per Di Maio no risponde sconti per però difendo la sua dignità al momento manca un pensiero superiore a quello dei Cinque Stelle
E conclude Mastella dice ma il Di Maio è un democristiano contemporaneo risposta biscotti no non è un democristiano la DC è finita facciamocene una ragione Clemente
Mastella intervista Scotti su su Panorama in edicola da ieri panorama del quindici agosto il tempo occorre allora lasciamo la politica italiana e vediamo invece alcune cose che ci offrono a settimanali le riviste che abbiamo sotto mano
Per quanto riguarda la politica internazionale cominciamo proprio dal nostro governo delle relazioni transatlantiche la relazioni con gli Stati Uniti dopo l'incontro
Del presidente così le zeppe Conte a Washington ne scrive Umberto Vattani presidente del della venisse International University già segretario generale della Farnesina
E la riflessione su Panorama pagina sedici riguarda l'esito positivo del vertice tra Conte Trump che però ha indispettito Parigi e Berlino ma l'efficacia della nostra azione diplomatica si misurerà in Europa su temi quali immigrazione Investimenti
Il recente viaggio di Giuseppe Conte a Washington questa la domanda con cui Vattani apre la sua riflessione di primo acchito alla risposta un successo anche se va sospeso il giudizio solo nel metter ma se ne vedranno gli affetti gli effettivi risultati eppure che sia stato un successo magari solo temporaneo non vi sono dubbi sia pure a malincuore l'hanno dovuto riconoscere tanto Parigi quanto Berlino
Pantani poi spiega come Sempre per tutti i leader europei sia necessario andare a Washington soprattutto quando c'è un cambio della guardia nei governi
Ci sono punto Conte ha cercato un asse con Trump sulla questione della detto da rivendicando parallelismi nelle politiche due governi in nome della comune ricerca del cambiamento e si viene appunto la questione però che questo Successo è stato riconosciuto a malincuore da Parigi e da Berlino all'allineamento di Roma con Washington ha sorpreso le capitali europee scrive Vattani
Ma è purtroppo nel Vecchio Continente che dovremo fare i conti su temi nevralgici come la condivisione delle politiche dell'immigrazione l'accettazione di una politica di rilancio degli investimenti e dell'occupazione
E una maggiore difesa del nei negoziati commerciali dei nostri prodotti agricoli di qualità su questi punti annulla servirà il sostegno di Trump
Parimenti il problema dei gasdotti e dei nostri interessi sulla sicurezza degli approvvigionamenti non può essere demandato ad altri per contro sulla cabina di regia per il Mediterraneo e sul successo della Conferenza sulla Libia sarà determinante l'azione degli Stati Uniti e Russia
E le posizioni assunte da Conte al G7 in camera e a Washington potrebbero consentire di ottenerlo sempreché giochi bene le sue carte
Vedremo appunto
Come le le giocherà sperando che al tavolo non ci siano Bari Umberto Vattani sul su Panorama abbiamo fatto un collegamento in pratica tra la politica estera porti transatlantici del nostro governo appunto con il con gli Stati Uniti e con e adesso invece passiamo decisamente al agli esteri con alcuni argomenti che abbiamo trovato sulle riviste che ci serve brano
Di sicuro interesse passino andiamo al venerdì
Che a pagina ventotto ci racconta della della Cina in Africa attraverso attraverso le ferrovia
Gli etiopi viaggiano sul treno di Pechino il reportage di Adriano Marzi che spiega come stazioni vagoni e personale sono cinesi lungo la nuova ferrovia che unisce Addis Abeba a Gibuti una svolta per la politica commerciale del Dragone in Africa costata oltre quattro miliardi dollari finanziati in gran parte dalla Export Import Bank of China
La nuova ferrovia è stata realizzata da cena Reuel Gino incorporea Scianna
Stazioni locomotive e vagoni sono copiati nei minimi dettagli da quelli realizzati in patria prima che la Cina cominciasse a viaggiare ad alta velocità
Anche il personale impiegato sui treni e nelle stazioni in buona parte cinese secondo gli accordi deve occuparsi di a affiancare formare quelle iniettivo per che tra qualche anno lo sostituirà
Lo stesso copione
Va in scena anche in altri paesi africani dove capitali e imprese cinesi stanno rivitalizzando le antiche rotte ferroviarie coloniali in Kenya un anno fa è stato inaugurato il Matera Ca'express come è stato ribattezzato dal presidente uno che minata in onore del nome della festa dell'Indipendenza altra opera da quasi quattro miliardi di dollari che rimpiazza la vecchia ferrovia nero di Mombasa costruito dagli inglesi
E in funzione dal mille novecentouno fino ad aprile due mila diciassette in Angola dal due mila e quindi è stato rinnovato l'antico
Cammina del ferro de dentiera costruito dei portoghesi
I mille trecentocinquanta chilometri che collegano le ricche miniere di Katanga in Congo con importo angolano di dubito in Nigeria la linea lago Scano dovrebbe essere completata entro la fine del due mila e diciotto mentre una ferrovia costiera che dall'agosto raggiungerà cala bar
Attraverso il delta del fiume Niger è in cantiere per il prossimo anno
La nuova politica commerciale cinese più sofisticate ambiziosa di quella che guardava all'Africa soltanto come un'immensa miniera di materie prime spiega Adriano Marsili mira a conquistare il ruolo di leader incontrastato sugli emergenti mercati africani
Già dal due mila e nove la Cina ha superato gli Stati Uniti diventando il primo partner commerciale del continente ora grazie alle nuove ferrovie
Punta garantire sui prodotti un accesso capillare i mercati interni soltanto in Africa Orientale sono in progetto oltre cinque mila chilometri di strada ferrata che dovrebbero collegare anche Uganda Ruanda Sud Sudan e Sudan
I treni sono pensati inoltre per offrire ai tanti imprenditori cinesi che hanno delocalizzato la produzione in Africa in cerca di manodopera a costi sempre più bassi
Un canale di sbocco rapido e sicuro verso il mare Gibuti dove la Cina appena terminata la costruzione della sua prima base militare continentale oltre che di tre porti commerciali Duero forti nei piani del governo cinese destinata Gibuti e destinata di a diventare la Hong Kong africana anche grazie a un'immensa area manifatturiera tax free ormai quasi ultimata poi l'articolo di Adriano Massi molte più dettagliato ma questo era un po'al no cioè per far capire come mentre stiamo magari a a fare polemiche da fare sbocco da barra purtroppo anche in Parlamento sull'aiutiamoli a casa loro e c'è qualcuno che gli africani stavo di aiutano davvero a casa loro poi magari non era una strada giusta ma insomma qualcuno che sta pensando
Che la strada migliore quella degli investimenti massicci la Cina lo sta facendo
E danni magari alcune nostre sovrani si potrebbero anche ogni tanto guardare un po'al di là di Chiasso
O di Lampedusa
Spostiamoci adesso all'Espresso pagina cinquantaquattro
Cendant proviamo eccolo qua
Parliamo di Israele la nuova legge sullo Stato nazione accende la protesta delle minoranze arabe delle opposizioni Israele il fantasma dell'apartheid è il titolo dell'articolo di Davide Lerner dartela viva
E Davide Lerner cresca che ricorda come lo Stato di Israele fu preconizzato da Theodor Herzl alla fine del diciannovesimo secolo con un libro intitolato proprio lo Stato ebraico
Quanto alla legge del ritorno che sancisce il diritto di ogni ebreo nel mondo ad ottenere in tempi brevi
La cittadinanza israeliana fu proprio promulgata negli anni Cinquanta ma era già stata annunciata nella dichiarazione d'indipendenza del mille novecentoquarantotto nulla di nuovo insomma
Se inizia garantirmi il visto di residenza o la cittadinanza italiana se avesse richiesto è stato un certificato d'ebraismo stampato dalla comunità di Milano e non una lettera del mio datore di lavoro perché Lerna racconta appunto
La richiesta di residenza in Israele che pure scrive Davide Lerner il dibattito sulla natura ebraica dello Stato e al centro della polemica più rovente delle state politiche domina diciotto in Israele
Settant'anni dopo la fondazione dello Stato a far mettere sul piede di guerra le minoranze soprattutto quella arabo-israeliana e la compagine dolosa che insieme rappresentano oltre il venti per cento della popolazione
La legge voluta dal governo di beni beniamini
E Bibi Netanyahu
In cui si afferma che il diritto di esercitare l'autodeterminazione nazionale dello Stato di Israele appartiene esclusivamente al popolo ebraico la legge ribadisce inoltre l'importanza del rapporto fra Israele e la diaspora ebraica
Definisce l'espansione degli insediamenti ebraici in Israele un valore nazionale e sancisce la supremazia dell'ebraico sull'arabo decretando euro unica lingua ufficiale
Poi naturalmente
Articolo molto lungo Davide Lerner cita testimonianze di in tram delle parti favorevoli contrari esponenti dell'opposizione israeliana esponenti delle minoranze in quella dolosa e quella quella araba
A corredo dell'articolo Davide Lerner c'è il commento di Gigi Riva intitolata Dal Soglio sionista al vento sopranista
Per definire Israele si dice da sempre lo Stato ebraico e del resto su quel presupposto era nato dopo gli orrori della Shoah per dare agli ebrei una terra dove sentirsi protetti la terra da dove gli antenati erano partiti in diaspora poco meno di mille novecento anni prima
La comunità internazionale aveva stabilito che la Palestina storica fosse divisa tra ebrei e palestinesi cristallizzato a quell'idea una speranza andate in frantumi al cospetto della storia che non è mai fissa e immutabile ma in perenne movimento
Lo Stato degli ebrei è stato osteggiato e combattuto dai Paesi arabi vicini oltre che dagli stessi palestinesi
Ha vinto la guerra d'indipendenza respinte successivi conflitti che minacciava l'esistenza con questa tra territori
Sconvolgimenti che hanno mutato l'idea di una purezza Ernica riconosciuta dapprima per le ragioni particolari
Del suo atto di nascita in Israele oggi il venti per cento dalla popolazione palestinesi sono presenti comunità Duse beduine russe
Nei territori occupati dal mille novecentosessantasette fanno cinquantun anni ricorda Gigi Riva naturalmente gli arabi sono in maggioranza e prosegue la costruzione di colonie ebraiche con la giustificazione che si insediano nei luoghi biblici
Come in qualunque parte del globo i confini sono porosi non possono garantire la chiusura treni la chiusura tribale
Se altrove in Europa soprattutto in scollamenti tra diversi hanno prodotto per reazione le tentazioni di sovrani ISMU sbandierati da partiti arrivati anche dentro le stanze del potere
Solo a Gerusalemme tuttavia si è arrivati ad approvare con una risicata maggioranza sessantadue favorevoli cinquantacinque contrari e due astenuti
Una legge che definisce Israele Stato nazionale degli ebrei sancendo così diritto ciò che stava già nei fatti gli altri cittadini che lo abitano sono di serie B
Alcune frasi delle leggi delle leggi di valore simil costituzionale sono eloquenti realizzazione del diritto di autodeterminazione nazionale di in Israele è l'unica è unica per il popolo ebraico l'ebraico e la lingua ufficiale
Promesso uno stato particolare per l'arabo
Gerusalemme unite la capitale quando ogni tentativo di riconciliazione nota Gigi Riva del conflitto prevede la partizione della città in qualche caso leggi dall'Internazionale dentro nelle mura dei luoghi santi i confini dello Stato nazionale non sono volutamente definiti evidente conclude rivela preoccupazione di rilanciare a colpi di norme il sogno del sionismo nel timore che si perda l'ebraicità minacciata soprattutto dal tema nel demografico
I palestinesi hanno un tasso di fecondità assai maggiore e stanno mutando la proporzione etnica nell'aria che corre tra il Mare Mediterraneo fiume Giordano
Dunque nella scelta che il governo di destra di Bibi Netanyahu aveva davanti tre ebraicità e democrazia è stata scelta la prima gli abitanti di Israele non sono tutti uguali davanti alla legge gli ebrei sono più uguali degli altri
Spesso politici intellettuali israeliani amano ripetere che Israele essendo in un avamposto in Medioriente non annuncia il passato ma il futuro dell'Occidente speriamo non sia così speriamo che i sovrani 'sti nostrani non prendano esempio dalla controversa legge così Gigi Riva sull'Espresso
Sempre per gli esteri segnaliamo
Torniamo al venerdì e lo facciamo perché è un'area di cui si parla poco ma c'è invece chi la segue quella segue con attenzione parliamo del Nagorno Karabakh ma Corno Carabba Karabakh ancora tu
E il il il titolo del reportage di Matteo Tacconi bravo giornalista indipendente che è andato sentiamo anche da radio radicale che segue aree paesi che sono fuori dal dai titoli dalle prime Panda l'attenzione nei nostri organi informazione di ministri come si usa dire a meno che non succeda qualcosa di particolarmente grave invece andrebbero seguiti Nagorno-Karabakh
Matteo Tacconi andato lungo una trincea d'altri tempi viaggio surreale in una terra contesa da trent'anni da Zeri Armini in un conflitto che non smette di uccidere
E appunto di un Tacconi racconta l'attuale situazione che anche che va avanti appunto da trent'anni di contesa tra Armenia e Azerbaijan di questa di questa terra che ha dichiarato la secessione vorrebbe l'unificazione con l'Armenia e nel gioco sporco che fa a a Mosca la potenza che può davvero dirimere tutto è ambigua
Vende armi su ambo i lati della barricata anche se l'armi se allarme nelle acque sicure se garante apre con un sconto una speranza conclude Matteo Tacconi
Può arrivare dal nuovo premier armeno Nicol Pacini annuncia guidato la recente rivolta democratica contro un potere logoro e corrotto
L'effetto Pacino in potrebbe democratizzare anche il Nagorno Karabakh e magari dare impulso e negoziati Comba confermi da un po'
Ma queste sono cose che procedono molto lentamente in modo incerto come le tantissime Zhigulì
Le vecchie utilitarie sovietiche che ancora circolano in questa terra contesa povera e dimenticata e cerchiamo appunto di non dimenticarla lo fa appunto Matteo Tacconi sul venerdì altre terre di cui si si parla poco cerchiamo di farlo quei nostri pochi mezzi da Radio radicale i Balcani la Bosnia Herzegovina in particolare allora in non abbiamo il tempo di leggero l'articolo è molto molto lungo ma molto bello
Di Bosnia Erzegovina assiste trovate appunto questa dall'articolo su internazionale in edicola l'edizione estiva di queste tre settimane del una di internazionale che copra punto il periodo delle ferie estive
Ritorno aprire dover Zoran Bogdanovich ha raccontato su De Grenet Amsterdam era ma aggiornano importante giornale olandese
E il suo ritorno dopo più di vent'anni dalla fine della guerra in Bosnia ritorna pria Dora Susan Bordano vice di etnia serba per ritrovare la propria identità scoprire cosa sapete cosa rimane di quegli orrori e capire perché tra vittime e carnefici regna ancora la congiura del silenzio
è molto bello appunto
La questo questo reportage che mi consigliamo di leggere su internazionale mente sempre a proposito di Balcani sul venerdì vi segnaliamo a pagina ventiquattro
La questione del dell'uranio impoverito sulla sedia piove ancora l'uranio della NATO per Giorgio Solution è altro bravo giornalista indipendente che segue in particolare i ha l'area dell'ex Jugoslavia i Balcani in particolare Kosovo e Serbia
Suo punto sul Venerdì scrive come vent'anni dopo Belgrado abbia creato due commissioni per indagare sulle gambe tra le bombe del novantanove e l'aumento di tumori perché l'Unione europea non dimentichi
Ma anche per che la questione una questione politica che divide anche la comunità scientifica serba le opinioni sono discordanti c'è chi vede un movente politico dietro appunto queste e di e dietro c'è ovviamente tutta la questione della l'integrazione europea della della Serbia la sua possibile ingresso della NATO osteggiata invece dal tradizionale alleato della Serbia vale a dire la Russia Giorgio fusion è sul a pagina ventiquattro del venerdì altra
Terra insomma di cui non si parla molto spesso hanno a meno che non andiamo a leggere i libri di Bruce Chatwin oppure di Walter Bonatti e di altre sull'autore scritta oppure gli scrittori e la Patagonia torniamo internazionale che pubblica una articolo di pubblicato sulla rivista francese vanta
Di Caroli intuire alla conquista della Patagonia il titolo della traduzione italiana un miliardario britannico ha comprato migliaia di ettari di terra nel sud dell'Argentina per costruire centri turistici di lusso
E sfruttare le risorse naturali e idriche della regione ma gli abitanti maggioranza ma cucce resistono e c'è appunto questo lungo reportage molto interessante che trovate tradotto in italiano su internazionale
L'ultima
Segnalazione di esseri che li vogliamo fare riguarda invece la Tunisia andiamo a buone notizie che il dorso del Corriere della Sera che ogni settimana a racconta quella appunto come si legge nel sottotitolo l'impresa del bene
Sull'ultimo numero uscito l'altro ieri martedì quattordici agosto a pagina quattro si parla di Tunisia poesia non potere la Tunisia futura viaggio nella cittadella della cultura voluta dall'ex presidente Benali
E inaugurato dopo quindici anni di lavori in quattro mesi centinaia di spettacoli di danza teatri eventi rassegne
Un Festival del Mediterraneo era stata progettata per essere un centro di potere ora è un luogo per salvare la memoria del Paese l'articolo bello di Francesca Bellino
Si spiega come la vera grande sfida di questo Progetto consista nella volontà di dare un'anima spazi immensi che nella concessione di chi li aveva voluti erano stati pensati per la propaganda e la centralizzazione passeggiare in queste immensa struttura
Scrive
Francesca Bellino in questa immensa struttura che si estende su oltre nove ettari ancora tutta da inventare con nelle narici l'odore del cellophane di sedie scrivanie ancora intatte fa pensare al nuovo che deve venire a una scatola vuota da riempire
Al futuro da immaginare e a tante porte di ingresso che conducono verso i sogni di chi non dimentica che uno spazio di cultura uno spazio di vita
Su buone notizie del Corriere della Sera anche per non dimenticare la Tunisia l'importanza di difendere la Tunisia dalle tentazioni
E dalle minacce dell'integralismo
Altri articoli che vogliamo segnalare mentre il tempo scorre veloce torniamo all'Italia torniamo all'Espresso
Lo citavamo avevamo anticipato leggendo l'editoriale di
Del del il direttore Marco Damiano il reportage di Fabrizio Gatti da Foggia con un titolo emblematico Foggia Gomorra
La società è il nome della quarta mafia dimenticata che controlla tutto in modo feroce nella terra del premier Conte e dei braccianti morti di caporalato appunto ha il viaggio di Fabrizio Gatti che spiega la società da queste parti non è soltanto una comunità di persone sottomesso modello di vita spietato la Società foggiana
E anche il nome che la quarta mafia si è data e che quel momento in cui come modello impone e domina l'altra Gomorra un'organizzazione ermetica economica in militare molto poco raccontata
In taluni contesti radicamento socioculturale del sistema mafioso è così forte da produrre una generalizzata e assoluta omertà e talvolta tra smodata e la convivenza se non addirittura nel consenso
Scrive il Consiglio superiore della magistratura nella sua analisi sulla situazione a Foggia deliberata il diciotto ottobre due mila e diciassette a riprova di questo
Mi sento una citazione del documento non cesseranno a riprova di questo deve evidenziarsi che dal due mila e sette
Non si hanno collaboratore di giustizia interni ai circuiti associativi dall'inizio degli anni Ottanta oggi su circa trecento delitti di sangue ascrivibile a contrasto mafioso foggiano l'ottanta per cento
Sono ancora irrisolti ma ecco scrive
Fabrizio Gatti se si vuole davvero salvare la Provincia che produce gran parte degli alimenti per le nostre tavole e liberare la sua gente
Dall'oppressione dell'altra Gomorra bisogna continuare da lì da quel venti per cento dei casi invece risolti di sentenze importanti passate in giudicato di relazioni e Patti
Tra batterie di killer e famiglie pazientemente scoperti grazie alla collaborazione tra la Procura del capoluogo il pool della procura distrettuale antimafia di Bari
Collaborazione che ha trasformato in processi il faticoso lavoro di Carabinieri Polizia Guardia di Finanza altrimenti vince l'omertà e quella nasconde tutto non solo i crimini di mafia
Fabrizio ed è lungo e del bello questo reportage di Fabrizio Gatti
Che ricorda anche come la corruzione arrivi anche a chi dovrebbe vigilare due mesi fa sono stati arrestati tre ispettori del lavoro ed è indagato anche un sottufficiale dei carabinieri
E che come non esista solo il visita sono gli schiavi della raccolta il racket delle cosche colpisce imprenditori commercianti trasportatori e chi denuncia è spesso costretto a ritrattare
La mafia in la nella provincia di Foggia la quarta mafia queste in maniera diciamo così trasversale ma fino a un certo punto ci rimanda a un'altra questione
Più seria che è quella della delle armi della circolazione delle armi in Italia c'è qualcuno che vorrebbe rendere più facile l'accesso delle armi in Italia ma è già possibile
Accedere ad armi che possono potenzialmente diventare pericolose parliamo delle armi ad aria compressa
L'aria compressa che tira il titolo dell'articolo di Fabrizio Tonacci sul venerdì
Sono amiche per comprare non serve la licenza in modificarle è facile ecco perché lei mente di questo tipo di armi aumentano
Formalmente vengono vendute per uso ludico ma non sono affatto uno scherzo perché modificando la potenza
Delle delle delle piccole Bin bombolette che servono a sparare sono armi ad aria compressa si possano trasformare il PPI pallini in in armi potenzialmente micidiali insomma
è un problema che va affrontato attenzione a pensare che in Italia siamo al riparo da questioni dalla circolazione libera di armi e da una deriva di tipo statunitense è una situazione
Situazione differente ma da non prendere alla leggera
Quella che vi segnaliamo adesso invece è una rivista intere il nuovo numero di dolce vita stile di viti additività alternativi Dolce vita una rivista che si trova a nelle nei locali nei locali dei panda ma si trova anche in libreria nelle in molte edicole in tutta in tutta Italia c'è anche la sua versione on line
Essendo ricchissima di informazioni e il nuovo numero quello di luglio agosto e dedicato album della della campagna della cannabis tutti la vogliono è cannabis manina
E però Dolce vita mette anche in guardia dai facili entusiasmi vediamo se riusciamo a trovare la pagina come A pagina tredici lo fa Marco cedolina scrittore studioso di economia ambiente comunicazione che se strisce il sito web il corrosivo
Dice che come parla del ritorno della canapa come in un nuovo Risorgimento la canapa sta riemergendo il tutto il suo potenziale e si domanda gli anni bue gli anni bui scusate stanno per finire però spiega anche come gli enti sarà purtroppo spazio anche per gli avventure avventurieri di ogni risma per operatori senza scrupoli che già oggi si stanno inserendo fra le pieghe di un mercato nuovo e fortemente appetibile tanto nella vendita delle sementi quanto nell'apertura di negozi in franchising
E questo poi a una questione che viene sviluppata Mellini più dettagliatamente
A pagina quattordici da Andrea legni giornalista che caporedattore web di dolce vita magazine senza che ce ne accorgessimo la cannabis è diventata una star rampe
La foglia appuntita della canapa fino a pochi anni fa sembrare la cultura underground ormai un'icona mondiale esibita nei contesti più impensabili anche se con alcuni risvolti negativi da correggere
Secondo le ricerche di mercato normalizzazione avvenuta il dieci per cento della popolazione mondiale sarà orientato all'utilizzo di cannabis a scopi ricreativi o terapeutici però attenzione
Il mercato darà canadese si è basato fino ad oggi su una moltitudine di piccoli operatori di dimensione artigiana o poco più ma non durerà ancora per molto e dunque tutto questo entusiasmo globale nasconde come sempre alcuni insidie ci sono i grandi attori della finanza
Ci sono no ovviamente la ricerca ossessiva della massimizzazione della resa che rischia di trasformare la canapa da dono degli Dei potremmo dire a mostro energico rock
Abbati in c'è una questione anche di possibile impatto ambientale di nascita di lobbies che mirano a proteggere i propri interessi andando a colpire il diritto all'autoproduzione
Insomma
Ben venga ovviamente il boom della cannabis ben vengano politiche più liberali ben venga la legalizzazione ma non pensiamo che conquistando questo
Risolvendo alcuni problemi non se ne creano non se ne creino altri fa bene Dolce vita a affrontare questi temi percepita che vi consigliamo di cercare di leggere perché una rivista che parla particolar modo di cannabis ma non solo del ricchissima di informazione
Ogni due mesi in un nelle librerie nei locali ma anche in molte edicole in tutta in tutt'Italia
Tema analogo è quello che riguarda i gli OGM di gli organismi geneticamente modificati andiamo torniamo alla lettura del corriere della Sera pagina quattordici la sfida dell'agricoltura quanti OGM nel cibo bio
C'è un intervento di Roberto destrezza
Identiche dirige dal novantasei laboratori di biotecnologie microbiche all'Istituto di bioscienze Vieri solo se il Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli e da
Da molti anni partecipa al dibattito pubblico sulla validità degli OGM in agricoltura
Defense analizza la recente sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea che mette la politica davanti alle sue responsabilità
Lo scorso venticinque luglio la corte di giustizia d'unione europea annesso una sentenza in cui ha stabilito che gli organismi ottenuti tramite mutagenesi
Cioè modifiche del DNA effettuate senza trasferire geni da altri esseri viventi vengono accomunati agli OGM con inserimento di materiale estraneo di conseguenza sono soggetti gli obblighi gravosi previsti dalle normative sugli OGM la direttiva diciotto del due mila e uno
Dice dice FS che esiste c'è l'articolo ricorda come molti se è stata criticata questa sentenza della Corte di giustizia europea sì d'accordo scrive Defense la Corte ha deluso gli scienziati perché ha definito GM le tecnologie raffinate impercettibili
Delle G nome dette il via che appunto correggere difetti di una pianta senza trasferire geni gli altri organismi ma per farlo ha scritto una sentenza giuridicamente scientificamente impeccabile
Tutto quello che l'uomo modificato geneticamente è uno GM una linea chiara un singolo rigido muro
Tra spontaneo e migliorato dall'uomo un muro non elastico muro che distingue quello che cambia che muta che crea biodiversità con l'attivo intervento umano da ciò che non cambia o almeno che non cambia per mano umana
Non cambia altrimenti nulla cambi altrimenti
Nulla cambi altrimenti è oggi Anna sentenze la Corte ma tutto è già cambiato da decenni quindi forse nulla cambi perché qualcosa ora finalmente cambi e quello che deve cambiare secondo Roberto De Sezze
è una politica in grado di proporre responsabili scelte di prospettiva una politica che capisca che l'uomo è parte della natura
E non un suo ospite sporcaccione il desiderato
Che alimentare sette miliardi e mezzo di individui che presto saranno dieci richiede strumenti diversi da quelli che usavano nel neolitico
I cacciatori-raccoglitori una politica che si accorga che grazie anche a una migliore agricoltura abbiamo ridotto di oltre tre volte gli affamati del mondo dal trentasei per cento dei defunti riti del dopoguerra l'undici per cento attuale
Una politica che accetti le nuove sfide che tutti insieme vogliamo percorrere usare meno acqua meno agrofarmaci meno fertilizzanti ottenere piante con maggiore resistenza e aggressioni
Di insetti funghi ed erbe infestanti migliore uso della biodiversità maggiori produzioni minore manodopera impiegata soprattutto in alcune aree del Paese ai limiti dello schiavismo
Che il dibattito sugli OGM
Resta aperto del FERS pone dei problemi molti sicuramente molto interessanti lo trovate il suo articolo a pagina quattordici dilla Lettura del Corriere della sera
Andiamo avanti con altre siamo verso la fine quindi abbiamo con le ultime segnalazioni su sette uscito la scorsa settimana sette uscito anche ieri quindi ma c'è quello di giovedì scorso sette del settimane quelle della sera Stella Pupo parla polpo scusate Stella colgo parlando della di da adolescenti ieri pornografia così il porno e dunque i nostri ragazzi il titolo lei sa il l'argomento di copertina ma gli adolescenti imparano il Sasso su You porno si domanda sette
In famiglia si parla poco di sesso e a scuola non si fa abbastanza educazione nessuno instaura con gli adolescenti un dialogo aperto sull'argomento i siti di pornografia prendono il posto di genitori insegnanti e attraverso il web e i più giovani apprendono pratiche sbagliate come il sesso non protetto l'approccio brutale
E il gusto per l'estremo il molto lungo interessante l'articolo di Stella polpo
Sicuramente da da legge
Perché che spiega trovato come l'approccio culturale e sociale non esclusivamente scientifico aiuti ragazzi ad acquisire abilità esistenziali capace o di confronto dialogo negoziazione e si è talmente dimostra totalmente efficace e che verrebbe da chiedersi perché in Italia non ce ne occupiamo affatto parlare di sesso vuol dire anche innanzitutto parlare di amore di umanità di consenso di parità di libertà e di accettazione ma i dati che riguarda il nostro Paese che emergono dall'articolo di Stella pur posso sette sono veramente sconfortanti
Il futuro delle città è l'argomento centrale del numero di questa settimana di Laerte tutto dedicato appunto alla futura delle città in un'ottica ovviamente di sinistra fortemente anti antiliberista
Svuotate dalla gentrification impoverite dalla speculazione in ostaggio delle multinazionali del turismo ovunque le metropoli rischiano di smarrire la propria identità ma c'è chi si oppone alle logiche del neoliberismo
Ovviamente l'Hertha a e lo fa bene ad avere una prospettò l'impostazione marcata ma è comunque interessante ed è importante che ci sia una rivista che si occupi del futuro delle nostre città si parte con un intervento di Paolo Berdini urbanista autore di molti saggi editorialista per vari quotidiani
è stato un passato militante in prima del Pci poi di Rifondazione Comunista
è stato attivo in Italia Nostra WWF ed è stato assessore a Roma nella giunta raggi del due mila e sedici al due mila diciassette ridiamo un'identità delle città Venezia ma anche a Roma sono investite dalla monocultura del turismo di massa mordi e fuggi
Che sta devastando il tessuto sociale di quartieri una volta abitati dei ceti popolari
La politica pubblica faccia scelte mirate per riequilibrare la vita urbana
Di poi ancora si vedono i casi di lo fantino Buonaiuto la magia di Istanbul minacciata dal cemento la città ponte tra due continenti negli anni Settanta contava due milioni di abitanti oggi sono quindici le sue periferie si sono espanse a colpi di grattacieli infinite quartieri senza identità e l'esempio di una dinamica globale che mira ad urbanizzare il pianeta
E poi ancora a Belgrado
Una Dubai nei Balcani che scrive Marco Siragusa Belgrado la differenza tra il modello urbane socialiste quello liberista è lampante da un lato Novi Beograd periferia grigie razionale dall'altro stava male anche con un investimento di tre miliardi cofinanziato dallo Stato
Diventerà meta per vacanze di lusso ma c'è un movimento civico che si oppone al Progetto del così detto bel credo vuote affronta e alla corruzione
Locale e poi ancora Mosca anche qui la nella nella lotta insomma alla al rinnovamento o che mette a rischio la vita sociale dei più poveri poi di Mosca scrive Ajouli Colombo
Giorello web chiamante da Washington ora conto invece la breve storia di classe mille quartiere resistente lo storico sobborgo di ostili in Texas è la più antica Freedom tam degli Stati Uniti quando la zona tratto bianchi facoltosi molti neri se ne sono dovuti andare
Oggi la storia si ripete e ad opporsi alle logiche al potere del mercato
Sono i nuovi abitanti la classe media
Poi Alessandra Colarizi da Pechino
Anche Ida Nora Aragona
Che parla del del non finito del sud Italia con in case senza intonaco appartamenti senza finestre tondini che fuoriescono cemento eroso al sud le opere iniziate mai terminata vengono spesso fra intese
Ed eletta simbolo di passività inerzia invece sono la prova del fallimento del boom economico imposto dal Nord veri e propri monumenti ad un sogno
Infranto
Si parla anche lo fa Corrado Lanni del ruolo sociale dell'architetto come bene comune del modello spagnolo è lecita dei porte aperte Alessandro Coppola insomma
è sicuramente lei affetta da leggere questa settimana per ragionare sul futuro delle nostre città veniamo alle ultime segnalazioni la prima riguarda alias inserto settimanale del Manifesto che nel numero uscito sabato scorso undici agosto pubblica quello che a puntuali essa definisce un documento storico di grande un documento esclusivo di grande importanza storica inviato ufficialmente al manifesto da Thomas Sankara presidente del Burkina Faso pochi giorni prima del suo assassinio e pubblicato il ventitré ottobre mille novecentottantasette
Questo è il il e il pezzo che apre questo numero di alias a l'intervista Sankara aveva risposto alle alle domande all'intervista di Umberto Manni
Dei bel testo per capire anche la rivoluzione del del Burkina Faso del abolì la rivoluzione Burkina beh che cambia il nome di Alto Volta in Burkina Faso Thomas Sankara che abbia anche rapporti la serie amicizia con il partito radicale con Marco Capannelle fu assassinato appunto
Il quindici ottobre del mille novecento ottantasette da leggere su alias ampi poi ancora
Sono tanti gli anniversari quest'anno anch'il ce n'è uno importante il cinquantesimo anniversario della della Primavera di Praga che Fini
Fini schiacciata dai carri armati sovietici proprio nell'agosto del tra nella notte tra il venti ventuno corse mi novecentosessantotto ne scrive il professore Emilio Gentile
Sul dominicale della Repubblica scusate domenicale del Sole ventiquattro Ore di domenica dodici agosto la primavera di Dubcek morì d'estate
Avevano ragione il capo dell'Unione Sovietica i despoti dei regimi satellitari a considerare la democrazia socialista di Dubcek un'eresia pericolosissima che avrebbe potuto diffondersi fra i popoli assoggettati al totalitarismo comunista
Al di là del linguaggio cauto infatti il programma dei riformatori era un attacco radicale al socialismo reale è un suo corposo immenso sistema di dominio
Fondato sul monopolio del potere concentrato nelle mani dell'oligarchia privilegiata dei partiti comunisti delle loro burocrazie
Contro un attacco così radicale i despoti comunisti potevano concepire un solo rimedio altrettanto radicale già sperimentato nel cinquantasei in Ungheria con efficace risultati stroncare uno con la forza delle armi così avvenne nella notte tra il venti e ventuno agosto sessantotto truppe con carri armati dell'Unione Sovietica Polonia Repubblica Democratica Tedesca Ungheria Bulgaria invasero la Cecoslovacchia
Dubcek e gli altri governanti furono arrestati e trasportati a Mosca dove furono costretti racconta Dubcek a fare concessioni dolorose e umilianti per evitare il peggio cioè un massacro della popolazione ceca slovacca
Al potere in Cecoslovacchia furono insediati nuovamente i comunisti Proni agli ordini del Cremlino
I riformatori costrette al silenzio furono diffamati e perseguitati come controrivoluzionari in combutta con imperialismo occidentale
Quasi mezzo milione furono gli scritti espulsi dal partito decine di migliaia abbandonare il Paese la primavera di Praga come fu chiamata era stata stroncata
Dubcek inviato come ambasciatore in Turchia rientrato in patria di espulso dal partito nel settanta trovò lavoro come manovale vivendo per venti anni sotto un controllo poliziesco quotidiano
Ed è molto tempo per meditare sulla fine tragica della Primavera di Praga che lui aveva coraggiosamente avviato pensando sinceramente col suo generose forse ingenuo idealismo di poter realizzare un socialismo dal volto umano in un Paese accerchiato da socialismo reale
Che nelle che era negli novecentosessantotto possente dominante
E chi di umano in tutte le sue attuazioni aveva soprattutto la malvagità e la volontà della più spietato pressione i despoti del socialismo reale stronca Ramon la primavera di Praga per evitare che divenisse una calda estate e incendiato se li schietta Sclero ti Zanchi regimi del totalitarismo comunista
Ma l'ingenuo idealista Dubcek avuto la rivincita assistendo alla fine del socialismo reale
Il mio novecentottantanove fu eletto presidente dell'Assemblea nazionale della rinata Repubblica Democratica cecoslovacca che Luís slovacco tenta di mantenere unita un mortale incidente d'auto il quattordici novembre mille novecentonovantadue non lo fece assistere alla separazione tra la Repubblica Ceca la Repubblica Slovacca
Fu dunque alla fine un vincitore si chiede professore
Emilio Gentile certo lo fu
Personalmente la sua sfortunata impresa politica ha consegnato l'idealista Dubcek alla storia con l'aureola vi è una straordinaria dignità
Ma è stato comunque sconfitto il socialismo dal volto umano coinvolto nella rovina del socialismo reale che è stato sostituito dal nazionalismo illiberale nei Paesi dove aveva dominato il socialismo dal volto umano non si parla più in tempi di democrazia recitativa
Tuttavia gli idealisti possono tentare una nuova impresa realizzare una democrazia dal volto umano che dell'umano abbia anche con con con comportamento conseguente la mente e il cuore Emilio Gentile
Sulla Domenica del Sole ventiquattro Ore
Questa democrazia dal volto umano da opporre alla democrazia reale quante volte Marco Pannella ha detto no anche nelle no nel nostro democrazie e non democrazie reali così come il socialismo era diventata socialismo reale di stampo e sovietica con forse dovremo lottare
Per uno democratico punto avanzare delle democrazie illiberali teorizzate dall'attuale capo under regina in in Ungheria dovremo forse lottare come dice anzi se sta mentre dall'indice
Emilio Gentile per una democrazia dal volto umano sulla Primavera di Praga vi segnaliamo anche il sito ispirano al punto net
Che sta pubblicando da alcuni mesi una storia appunto della Primavera di Praga a cura di Donatella Sasso già sono uscito tre puntate l'alba della Primavera di Praga
Il la primavera di Praga tra speranze intimidazioni e la la celebrazione più Mario sessantotto quella calda è stata del sessantotto non non è l'unico ovviamente storia tenera di Praga che trovate su internet ma segnaliamo il giorno appunto nata perché è un sito indipendente fatto da giornalisti indipendenti
Bravi che lavorano gratis per raccontare tutto quello che avviene a est del nostro nel nostro paese nei Balcani l'Europa centrale in Asia minore in in Russia
Il l'ultima segnalazione la prendiamo un proprio dai giornali puntualmente e restiamo sul tema della della Unione Sovietica della lotta per i diritti civili e umani Unione Sovietica anche qui con un altro piccolo anniversario lo racconta Maria Baldovino appunto sui giorno al punto netta cronaca degli avvenimenti corrente un giornale clandestino in Unione Sovietica
Nella primavera-estate del sessantotto in Unione Sovietica iniziava a circolare la cronaca degli avvenimenti correnti il primo bollettino d'informazione sulla situazione dei prigionieri politici nel Paese sarebbe uscito per i ventiquattro anni successivi
La cronica è stato il prodotto più consistente del movimento dissidente in Unione Sovietica nessun'altra pubblicazione ha coperto le violazioni dei diritti umani nell'era posta Liliana per così lungo tempo
Il ruolo della cronaca fu fondamentale non solo a suo tempo a suo tempo ma ha rappresentato un'eredità importante per tutto il movimento in difesa dei diritti civili nella Russia post sovietica poi appunto Maria Baldo Vietnam fa la storia di questo di questo foglio
Clandestino e ricorda come la cronaca ricevesse le notizie tramite il passaparola dei lettori e negli anni Settanta anche da associazioni indipendenti impegnate nella difesa dei diritti civili che avevano proprio fonte di informazioni od altre pubblicazioni insani stata
Col tempo gli editori moscoviti poterono valesse anche dell'aiuto di corrispondenti quasi tutti gli editori vennero arrestati e rinchiusi in campi di lavoro o in istituti psichiatrici mentre alcuni riuscirono ad emigrare
L'ultima edizione pubblico pubblicata nel giugno mille novecentottantadue mentre edizione numero sessantacinque già pronta non vide mai la luce
L'eredità del primo movimento in difesa dei diritti civili e quindi della cronaca stessa fu enorme ricorda Maria Baldovin membri del gruppo furono i fondatori dell'organizzazione Memorial
Che la più prominente ONG russa che si occupa sia di offrire supporto legale a vittime di varie violazioni se di approfondire lo studio dei crimini staliniani Memorial tra l'altro ha avuto anche molti contatti e molte incontra anche col Partito radicale transnazionale proprio la sede moscovita dell'organizzazione nel due mila e quindici ha iniziato una monumentale lavoro volto a creare una versione occhi Petja della cronaca degli avvenimenti correnti
Ma la cronaca rappresenta anche un esempio di ostinata resistenza in un Paese che di libera stampa
Di alcuni diritti civili ancora non vuole sentire parlare
Lo riconosce uno dei fondatori di ovvi di il Foro portale on line che si occupa di monitorare le persecuzioni politiche
E che curiosamente è nato dopo le proteste del cinque dicembre due mila undici quarantasei anni dopo la prima protesta pubblica in difesa di Sinjavskij e Daniela o vede info si ispira ampiamente alla cronaca di cui riprende i principi linguaggio documentaristico senza emozioni che mi annuncia senza urlare
Non solo un pezzo di storia dunque ma fonte di ispirazione ancora oggi la memoria delle violazioni passate rende giustizia a coloro che le hanno subite allo stesso tempo mantiene vivo il dibattito su un periodo di storia di cui è difficile parlare
In Russia le autorità perseguitano in modi diversi
Coloro che indagano fatti storici controversi che esulano dei momenti gloriosi la forte dalla forte valenza patriottica la stessa cosa vale ovviamente per tutti quegli attivisti che si discostano troppo dà la linea ufficiale
E si sono i dissidenti di oggi e la cronaca non può che essere un modello per molti di loro
Maria Baldovin su il giorno al punto netta la storia delle storia della cronaca degli avvenimenti correnti il giornale clandestino in in URSS che però Comit sopravvive ancora oggi gli ha reso eredi
Si trovano oggi e se ne necessità anche oggi con questa segnalazione di questo articolo chiudiamo questa Edizioni Stampa regime del sedici agosto del due mila e diciotto come sempre il il giorno dopo Ferragosto non ci sono i quotidiana che oggi chiamiamo dato così un'idea di alcuni articoli servizi spunti che abbiamo trovato su vari settimanali riviste soprattutto stampati ma anche con qualche puntata
Sulla Rete o lana da domani era stata reggimento nera invece nella sua versione corrente appuntato domani intonano il nome di un in edicola scusate i quotidiani grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli
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