Sono intervenuti: Carla Gottardi (AMNESTY).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Amnesty International, Aung San Suu Kyi, Birmania, Democrazia, Diritti Civili, Diritti Umani, Donna, Nonviolenza.
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AMNESTY
Radio radicale siamo di fronte all'Ambasciata birmana Roman per una manifestazione particolare organizzato dalla sezione italiana abbiamo sì International che è una delle tante manifestazioni che Amnesty International organizzato di fronte all'ambasciata e birmane in tutto il mondo per festeggiare il compleanno di Aung San Suu Kyi premio Nobel già premio Nobel per la pace che per festeggia purtroppo questo compleanno in prigionia in Birmania ma per saperne di più abbiamo qui accanto a noi Carla Gottardi che è responsabile del coordinamento donne della sezione italiana di Amnesty International facciamo un po'fare la storia di Aung San Suu Kyi sì io va innanzitutto a dire che a un sano Soncin questa momento a dovrebbe essere a Vienna per partecipare alla conferenza sui diritti una
Mani come rappresentante di una delle organizzazioni che si occupano di diritti umani passa invece trascorre il suo compleanno al quarantottesimo compleanno agli arresti domiciliari a un Sanssouci una donna birmana che ha vissuto parecchio tempo all'estero particolarmente in Inghilterra che ha sposato una docente universitario inglese che è rientrata nel suo Paese a metà degli anni ottanta per assistere la madre morente si è fatta coinvolgere nel movimento per la democrazia che stava sorgendo in quegli anni a un Sanssouci occorre ricordarlo è la figlia di Aung San che il padre della indipendenza via romana diventata attivista all'interno del suo paese per i diritti umani e per la democrazia è stata poi arrestata nel mille novecentottantanove
Posta agli arresti domiciliari in stato di assoluto isolamento non ha potuto candidarsi alle elezioni del mille novecentonovanta in quanto mo'olio di uno straniero queste elezioni nonostante gli ostacoli e la repressione del governo hanno portato alla vittoria del partito la lega per la democrazia
Di cui Aung San Su ciellini ideale chi ha vinto con una stragrande maggioranza l'ottanta per cento dei seggi il Parlamento però non è mai stato convocato il regime militare birmano continua a detenere il il potere diamo Santucci continua a rimanere agli arresti domiciliari è una donna direi che è diventata l'esempio forse di una lotta non violenza non violenta per la democrazia e per i diritti umani annessi sia interessata diverse volte del suo caso anche per che ha avuto ha tuttora evidentemente problemi di salute legati al suo stato di isolarmi intona i cori diamo che da quando è agli arresti domiciliari ha potuto incontrare soli familiare il marito e i figli per tre volte di cui due soli Nanni era
Muti ecco nonostante che abbia preso il premio Nobel per la pace il governo birmano vigna Mark come viene chiamato oggi non ha avuto nessuna attenzione verso ha un sogno Succi e anzi ha continuato a per l'appunto come dice che agli arresti domiciliari come mai tutta questa indifferenza secondo te mai vi è una
Totale chiusura realmente da parte del governo abbia Romano anche nei nostri confronti dobbiamo dire varie volte ad esempio la sezione italiana chiesto di incontrare l'ambasciatore birmano non è questa la prima volta che noi cerchiamo un dialogo cerchiamo di parlare di rappresentare le nostre preoccupazioni chiedere un'opinione ad esempio all'ambasciatore
Birmani in Italia su questa situazione purtroppo il Governo militare che al potere nell'Unione del Myanmar non dimostra alcuna volontà di seguire una s'Prada che porti alla democrazia la rispetto dei diritti umani il caso di Aung San Suu Kyi eclatante relativamente conosciuto bisogna però ricordare che sono migliaia le vittime di questo governo migliaia le vittime CISET con esecuzioni extragiudiziali torturate le minoranze etniche ridotte in stato di schiavitù il premio Nobel per la pace attribuito nel mille novecentonovantuno da un San Succi non ha come dire scosse sono assolutamente questo questo governo in una recente dichiarazione uno funzionario del governo anzi ha affermato che e siccome la legislazione birmana consente di trattenere una persona senza alcuna accusa formale senza un giudizio senza portarlo in tribunale che la SIP zio ne diamo Sanssouci appunto per cinque anni fino alla scadenza di questo periodo non mostrano alcuna intenzione di liberare a un San Succi ecco
Per quanto riguarda la comunità internazionale a parte il premio Nobel ci sono stati ci sono state delle decisioni no della comunità internazionale rispetto al governo birmano ma vorremmo che Tucci e dice sì poi volevo sapere se appunto come spesso sul
Sono condanne sulla carta che poi invece non vengono rispettate dai vari governi della comunità ma le condanne effettivamente ci sono state vi è stata ha ancora di recente una condanna della commissione diari ti umani dell'ONU a seguito di una delegazione di premi Nobel per la pace che nel mese di febbraio di quest'anno ha cercato di entrare in Birmania per parlare con le autorità per consegnare un appello in favore della sua liberazione che è stato poi un incontro di questa delegazione che non ha avuto peraltro alcun permesso di entrare in Birmania con la Commissione ONU sui diritti umani che era in quel momento riunita a Ginevra quindi lei e le condanne e le e la preoccupazione della comunità internazionale effettivamente a livello formale esistono esiste anche una decisione della comunità europea del Parlamento di limitare gli aiuti nei confronti della Birmania al di là poi di vedere e constatare sia realmente questo boicottaggio tra virgolette economico viene attuato e rispettato dai governi cosa molto difficile evidentemente da controllare questo non sposta molto la posizione del governo birmano ovviamente i governi che più possono influire sul governo birmano sono i governi asiatici che non mostrano peraltro alcuna sensibilità su questo piano a Vienna sta passando una opinione che noi giudichiamo veramente pericolosa assolutamente da rifiutare in cui pretestuosamente si mettono in contrapposizione il diritto allo sviluppo e il rispetto dei diritti umani cioè la tendenza da parte di questi fa esibiti prendere l'apro Persico azione economica e sociale ah scusa delle violazioni perpetrate noi questo lo condanniamo decisamente perché la nostra opinione che esistono alcuni diritti universali indivisibili non a caso poi capofila di questa televisivi il prese il profilo della Cina che tra l'altro Pozzo molto fortemente il governo di Myanmar l'ex Birmania e qui o in conclusione volevo chiederti di descriverci anche questa manifestazione perché anche visivamente particolare come siete vestiti anche gli striscioni si è è un tentativo di renderci visibili evidentemente soprattutto da parte dei fu missionari dell'ambasciata birmana che ci sta qui di fronte noi indossiamo delle magliette delle T-shirt in cui abbiamo stampato l'immagine il volto di questa donna eccezionale
Abbiamo mobilitato moltissima gente hanno visti come i ricordate mobilitata oggi e domani in tutto il mondo quindi siamo qui noi come sono a Parigi davanti all'ambasciata come sono a Londra come Sonate la vive come sono in una in moltissimi altri paesi i nostri striscioni chiedono la liberazione di a un sano Succi lei augurano Buon compleanno perché comunque questa ricorrenza Presa come occasione per quest'la manifestazione ci sono cartelloni a forma di colomba che chiedano la liberazione diamo Sanssouci via uno striscione scritto in di Romano che e chiede Aung San Suu Kyi dove abbiamo visto affacciarsi funzionari dell'ambasciata ci hanno fotografato evidentemente avevano una curiosità nei nostri confronti noi vorremmo che questa curiosità al in base alla disponibilità di riceverci come abbiamo più volte chiesto di aprire un dialogo con noi di ascoltarci quanto meno abbiamo fatto una torta di compleanno in cartone rappresentativa del nostro desiderio di far giungere gli auguri a da un Sanssouci in questo momento centinaia di gruppi in Italia stanno per i suonando all'ambasciata stanno inviando fax stanno inviando tè e l'ex stanno inviando
Telegrammi noi vogliamo farci sentire vogliamo farci vedere vogliamo soprattutto parlare con queste persone e questo quello che in
Noi chiediamo e per concludere la descrizione bisogna dire essere visti tutti in bianco con una fascia in testa l'asiatica ringraziamo Carla Gottardi a voi
Abbiamo adesso nostro microfono Riccardo Noury portavoce della sezione italiana di Amnesty International una manifestazione riuscita mi pare ricca circa
Per lo sciopero dei trasporti più altre altri eventi in contemporanea mi pare che stia crescendo bene siamo costantemente fotografati dai funzionari dell'ambasciata i quali stamattina hanno rifiutato in maniera abbastanza cafona una torta di compleanno che avevamo cercato di consegnare per ricordare il compleanno di un sasso cit
Però siamo estremamente soddisfatti
Ecco nei giorni scorsi voi avete sulla conferenza di Vienna per i diritti umani dell'ONU fatto molte critiche alla ha fatto che per esempio il Dalai lama non ha potuto partecipare ufficialmente a questa conferenza e però avete anche legato al nome del Dalai Lama il nome di Aung San succinti assente
Ma si è fatto molto baccano giustamente sulla impossibili da della mai lama premi Nobel per la pace a mettere piede in territorio ONU supera il proprio diktat della Cina si discute molto si allarga ora il Consiglio di sicurezza altri due Paesi come Germania e Giappone a me pare che la Cina di fatto già controlli parecchie anche troppo all'interno delle Nazioni Unite che quindi sia di fatto suo uno dei posti in più del Consiglio di sicurezza e la Cina è coinvolta anche sul caso di un stanza uscì perché Pechino ha il principale alleato politico ed economico del governo della Birmania ha un senso ci è un altro premio Nobel per la pace che non ha potuto mettere piede in territorio ONU ma non ha potuto anche mettere piede fuori dalla sua abitazione nella quale come gli ascoltatori sanno reclusa da da circa quattro anni quindi abbiamo ritenuto giusto denunciare
La situazione se vogliamo ancora più infelice rispetto a quella del Dalai lama dia un senso uscì ecco proprio però per le pressioni della Cina in particolare dei Paesi appunto asiatici o comunque anche del sud del mondo sta succedendo qualcosa di molto grave Vienna c'è per esempio le organizzazioni non governative vengono tenute fuori dall'elaborazione del documento finale della conferenza voi che cosa ne pensa
Questa era un timore che avevamo espresso già diversi mesi fa evidente che la Cina è un mercato di un miliardo di anime non è il Burundi senza nulla togliere al Burundi ma evidente che il peso il potere di interdizione
Da parte della Cina enorme non soltanto della Cina naturalmente non è il nostro unico avversario politico a questo in questo momento la decisione di escludere le ONG dalla sessione informale in cui si sarebbe posta fine a questa specie di geroglifico che è diventato il o come il finale la bozza del documento finale che contiene parentesi quadre graffe tonde con una serie di buchi da riempire e dovuta al fatto che le ONG le organizzazioni non governative dal dieci al dodici di di giugno avevano tenuto loro Forum
Nel quale anch'erano emersi una serie di punti in comune a tutto il mille le mille quattrocento MG e questo evidentemente dà dà fastidio ai governi perché loro sono d'dissi su questioni abbastanza sterili e speculative e quindi un impatto da parte di tutte le mille quattrocento ONG con un loro proposta unitaria avrebbe fatto sì
Che i governi si trovassero platealmente pubblicamente in difficoltà tornando la Birmania questa manifestazione rivolta si al governo vi baronale anche in qualche modo rivolta al nostro governo in che senso
Noi abbiamo chiesto da tempo da da quattro anni ma non soltanto per il caso di ha un senso ci in generale per la situazione dei diritti umani in Birmania e che Pessina
Ricordo che sono circa mille cinquecento i detenuti politici ancora in carcere
La tortura sistematica intere fasce di popolazione specialmente gli appartenenti a minoranze etniche sono ridotte in schiavitù
E noi riteniamo che il governo italiano debba esercitare passi formali nei confronti della Birmania a cominciare da le persone che si trovano di fronte a noi in via Bellini venti cioè all'ambasciata chiedendo che sia posta fine alla sistematica violazione dei diritti umani chiedendo con forza che è uno che è ora di porre fine a questo scandalo di un premio Nobel per la pace da quattro anni agli arresti domiciliari il Parlamento italiano ha dato un segnale credo abbastanza positivo in questo periodo in cui le priorità chiaramente sono altre però in tempi in cui si discute di di Rai di riforma elettorale di altre questioni certamente importanti settantacinque parlamentari hanno trovato la il tempo la voglia la sensibilità per aderire a una richiesta di Anna e che hanno presentato una mozione alla Camera dei deputati che impegna il Governo appunto a compiere quei passi formali di cui dicevo prima e lo impegna altresì a riferire al Parlamento sugli asili questi contatti
Grazie a Riccardo grazie
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