Festambiente 2018 - I Parchi davanti alla sfida della qualità

Grazie di essere di essere intervenuti
Oggi Festambiente la la giornata è dedicata alle aree protette parchi già stamattina
Abbiamo avuto un primo incontro dove alla alla sede del Parco del
Della Maremma si è discusso di un argomento che diciamo comune a tante aree protette anche qui presenti sud della Carta europea del turismo sostenibile
E il tema che abbiamo lanciato sottolineato e che la carta europea del turismo sostenibile la presenta uno degli obiettivi della qualità dei parchi
Il ragionamento che proviamo a fare oggi e appunto quello dei parchi che vanno verso la qualità o sono già qualità su questo alla fine vedremo di capire a che punto siamo perché i territori delle aree protette sono come dire elevati a dare protetta perché rappresentano in qualcosa in più rispetto ad altri territori almeno in maniera come dire
Didascalica si racconta questo si racconta che un parco viene elevato a ad essere area protetta perché magari ci sono dei valori naturali naturalistici presenza di faune di specie di paesaggi
Ma nel nel percorso di questi anni i parchi si sono attrezzati per fare in qualità qui diciamo non prevista dal programma c'era direttrice Parco del Gargano io voglio ricordare che Parco del Gargano è stato uno dei primi che ha lavorato sulla polizza sono i prodotti tipici quando insieme a Slow Food abbiamo fatto l'Atlante prodotti tipici ebbe
I presidi erano tantissimi mali c'era molta roba e molto diciamo del ragionamento che stava a alla base di quel di quel progetto era filtrato dall'esperienza del Parco del Gargano
Altre esperienze qui presenti dal Vesuvio l'arcipelago toscano alla lotte di fase che fa Gola della Rossa Grotte di Frasassi sono ad esempio delle esperienze geologiche non da poco alcune stanno intraprendendo un percorso di riconoscimento sono altre lo lo sono già perché magari hanno il diploma d'Europa insomma tutti i percorsi che tendono alla qualità allora io in maniera trasversale ho voluto inserire anche il segretario generale di piacerci Antonio Brunori
Per sottolineare due questioni un tema generale che la la la presenza di boschi e di foreste nella nelle aree protette ed è un tema che dovrebbe essere diciamo molto più sottolineato perché ad oggi non abbiamo una superficie boscata nel nostro Paese che quasi uguale alla superficie agricola utilizzata il dodici virgola cinque milioni di euro e di ettari
La la superficie agricola undici virgola otto milioni di ettari la superficie forestale ma nessuno se n'è accorto in questo Paese non ci siamo accorti abbiamo un grande patrimonio forestale un grande patrimonio verde ma Lallo lo sforzo che dobbiamo fare che di capire come lo valorizziamo come viene raccontato dal punto di vista della migliore gestione che come anche le aree protette su questo possono fare qualità
Non tutti i parchi hanno qui presenti hanno diciamo grandi
Foreste alcune sì
Al altri diciamo sono in misura ridotte ma la presenza di patrimonio forestale nella nel sistema delle aree protette che tantissimo il ventisette per cento del trentanove per cento del territorio Fauré stato sta dentro le aree protette del più o meno a diverso regime tutelato questo non significa che non può essere utilizzato per produrre va utilizzato dal punto di vista turistico Mona sostanza gestito gestito meglio indiciamo abbiamo trovato anche un argomento trasversale però con voi che il ragionamento che vogliamo fare capire
Quello che ogni singolo parco sta facendo ma anche come la Rete dei parchi su alcuni temi sta procedendo dell'agricoltura di qualità ne abbiamo già parlato ne ho accennato ma c'è un tema che ad esempio il riconoscimento UNESCO
Trama Abbatangelo parchi patrimonio Unesco che interessa tante aree protette la gran parte dei riconoscimenti
MAB sono sia re protette ma anche ultimamente Chigio parchi o i luoghi che vengono dichiarati patrimonio dell'umanità col coincidono con le aree protette questo è come dire un percorso virtuoso
è un percorso che bisogna intraprendere con attenzione io dico perché spesso e volentieri qualcuno pensa di ambire al riconoscimento di UNESCO Mabo e si dimentica di fare il parco un po'come sta succedendo al Delta del Po Delta del Po si è fatto come dire una scelta di non avere più un parco nazionale ricadere forse un un parco interregionale ma di puntare sul Mabo
Questo può essere come dire letto in controluce come di non ci occupiamo dalla conservazione ci occupiamo solo dalla valorizzazione no bisogna essere bravi a tenere
Entrambi i diciamo
I corni del problema e utilizzarlo sempre più
Come dire
Nel verso la missione delle aree protette tutti questi riconoscimenti nel in un'area protetta devono servire a migliorare anche dal punto di vista della gestione
Devono migliorare rispetto alla ai processi di valorizzazione e più in generale di come i parchi fanno qualità ritorno stamattina si diceva che il la carta europea del turismo sostenibile è uno standard a livello europeo
E l'ambizione non è di omologare tutte le offerte turistiche ma fare in modo che ogni turista che situo reca in un luogo certificato checks trova tutti gli standard di o comuni intende
Nelle aree protette quindi siamo un percorso come dire che deve tenere assieme il la capacità di non omologare quindi raccontare
Territorio per territorio ma al tempo stesso diciamo che essere riconoscibile da parte del turista l'altra questione e chiudo lo sforzo che in questi anni e nei prossimi anni noi dovremmo fare ad esempio lo stesso percorso fatto sulla sulla carta europea bisogna farla sull'agricoltura
Perché l'agricoltura nelle aree protette ahi noi non è come dire tutta quella che noi vorremmo non è tutto ad esempio biologica non è tutta quella che mette al bando la chimica o gli erbicidi che su questo ci si è un po'attardati si è partito bene perché io ricordo Oro voluto ricordare esperienza della tante prodotti tipici però poi diciamo non c'è stata la capacità su questo di di innescare un un percorso virtuoso quindi foreste da una parte agricoltura dall'altra sono i temi che insieme a quelli che già sale portano avanti secondo me possono essere come dire un fil rouge che racconta la qualità delle aree protette io parto da Stefano Donati che diciamo di recente nominato direttore del Parco del Vesuvio un parco che di qualità ne ha tantissime avanti problemi connessi a questa qualità pure ma negli anni ha fatto percorse le sta facendo altri
Grazie grazie Antonio grazie a tutti i presenti
Beh il tema delle foreste per il Parco del Vesuvio è un tema abbastanza caldo abbastanza attuale come potete immaginare
Su un parco che è stato aggredito l'anno scorso da dagli incendi dolosi e che quindi ha visto il territorio interessato per qualcosa come due mila ettari
Dagli incendi
E e
Su cui il parco ha avviato una serie di attività credo che la l'esperienza che sta portando avanti il parco da da quel momento in poi sia una chiave di lettura delle potenzialità che hanno i parchi come strumento di governance
Sono stati avviati tutta una serie di progettazioni di concerto con gli enti territoriali competenti colla
Con la ex provincia con la Regione con i Comuni
Col ministero dell'Ambiente e il parco è diventato la cabina di regia per il la progettazione di un recupero e di una migliore gestione delle delle aree boschive
Questo da un po'la misura
Di quelle che sono veramente le grandi potenzialità che hanno il Tarchi cabine di regia che consenta all'interpolazione tra gli altri soggetti del territorio che altrimenti su questi temi tendono drammaticamente a viaggiare in ordine sparso
Questa è una grandissima opportunità che c'è
Noi abbiamo dei dati molto interessanti su che la facoltà di Agraria di università Federico secondo ci sta fornendo sul monitoraggio dei risultati dell'incendio dell'anno scorso che dicono che i danni reali sono circoscritti solo il venticinque per cento dell'area che è stata interessata dall'incendio
Quindi a dimostrare una grande capacità dell'ecosistema del parco dell'area parco di reggere anche un evento così violento
è stato un evento veramente eccezionale eccezionale anche perché per la dinamica con cui si è generato e per le circostanze in cui si è generale
Quindi i risultati dicono che il parco si sta riprendendo si sta riprendendo con una velocità superiore alle aspettative e che c'è una resilienza ecologica da parte del dell'ecosistema
Veramente notevole
Il parco su questo a impostato tutte le sue strategie che sulle strategie che puntano per l'appunto alla qualità quindi
Tutela dagli incendi in con un progetto molto importante di prevenzione un sistema di videosorveglianza ad altissima tecnologia con trentacinque
Telecamere inaugurate dal ministro dell'ambiente
Ma anche tantissimi progetti
Di recupero dei sentieri per il ripristino delle strade
Abbattimento degli alberi
Più pericolosi e richiamato ma azioni delle essenze autoctone essenza autoctone che soprattutto possono puntando sulla variabilità e sulla biodiversità quindi sulla diversità delle specie mitigare anche gli effetti potenziale di futuri incendi cioè una boschi che hanno una eccessiva omogeneità
Soprattutto nel caso delle pinete si prestano che facilmente resterà crediti dagli incendi una maggiore biodiversità una maggiore variabilità invece rende più innocua l'azione degli incendi quindi anche su questo si sta lavorando il tema delle delle foreste della gestione forestale dello Gesù nel parco incluso ovviamente il tema del turismo no tu parlavi prima del discorso della carta per il turismo sostenibile
Vesuvio ancora non l'ha fatta ma insomma è una è una delle opzioni su cui sicuramente andremo a lavorare negli anni a venire
Perché lo scenario maturo
è un turismo il turismo del del Vesuvio e un turismo che si concentra prevalentemente nei numeri nell'Aral gran coprono quindi questo grande turismo
Che evoca il Vesuvio il vulcano per eccellenza un quindi un turismo internazionale
Il brand del Vesuvio è il brand di Napoli quindi diciamo
C'è un turismo che arriva ancora prima di capire di trovarsi dentro un parco solo per vedere il cono del Vesuvio è come su quello dobbiamo lavorare per far sì che ci sia una maggiore consapevolezza una maggiore attenzione ma soprattutto anche a valorizzare la Rete
Dei sentieri del del Vesuvio che non vanno direttamente al cratere che sono un patrimonio straordinario né su quello si sta lavorando un progetto molto grande il cosiddetto Grande Progetto Vesuvio
Che vedrà il ripristino di collegamenti tra i diversi sentieri per centinaia di chilometri di sentiero quindi un'opera veramente grande che investirà il il il territorio negli anni a venire
Quindi con una prospettiva anche piuttosto piuttosto lunga per quanto riguarda l'agricoltura prodotti di qualità ovviamente l'area vesuviana è un'area che ha già livelli di eccellenza anche qui bisogna ripartire su un discorso di valorizzazione e di messa in Rete
Dei produttori locali dei del del mondo della enogastronomia al mondo della ristorazione e dei prodotti tipici prodotti con marchio DOP eccetera ovviamente la campanella ravviso Viana è un territorio che ha già dei brand molto forti ma anche questi che si muovono in maniera piuttosto disaggregata quindi anche su questo il parco può lavorare per creare dei brand
Unificati per mettere in rete il produttori e quindi diciamo assicurare un'offerta enogastronomica che incrociata al valore del territorio consenta poi un turismo veramente di fascia alta che il turismo che interessa i parchi parchi non sono interessati
Al turismo di massa che è quello che più facilmente tende a erodere le risorse nei periodi di picco quindi queste sono le prospettive che che ci sono sicuramente c'è un lavoro da fare molto grande
Io mi sono insediato da poco ho trovato comunque una squadra di di ottimo livello di tecnici ho la fortuna di avere vicepresidente presidente Casillo ma o di avere un consiglio direttivo che lavora in maniera molto affiatata questa è un'eccezione nel panorama dei parchi sappiamo le criticità che ci sono quindi secondo me ci sono le condizioni per fare un ottimo lavoro e ci sta diciamo che ce la stiamo mettendo tutta grazie
Profitto Antonio Prodi dicevo segretario generale DPEF CPE fece uno dei due
Soggetti organizzazioni mondiali della certificazione
Ma colui vorrei provare ad affrontare il tema di come le foreste
Vengono valorizzate gestite sapendo che usciamo tutti diciamo una una polemica che c'è stato in questi mesi prima l'approvazione del testo unico forestale dove diciamo io mi sono fatto l'idea che c'è molto da lavorare dal punto di vista culturale ma c'è molto da spiegare ad esempio su un tema gestire non significa in assoluto tagliare gli alberi gestire significa anche un utilizzo delle aree protette rispetto
Ad altri paradigmi che sono il benessere utilizzo
Delle prodotto fuori foresta o del dell'utilizzo per finalità turistiche tutto questo non sembra ancora percepito perché sul tema
Della gestione forestale sostenibile in generale noi abbiamo un ritardo come paese ma abbiamo ritardato anche purtroppo nelle aree protette ricordo che solo il quindici per cento del del patrimonio forestale pubblica privato come dire pianificato tutto il resto sfugge alla pianificazione il primo tema da mettere in piedi quando si vuole
Come dire gestire che sapere di cosa stiamo parlando
Grazie ai temi sono tanti
Inizierei subito da il concetto che certificazione forestale
Dalla latino certo un facile vuol dire dare garanzie fornire certezza sulla gestione delle foreste
E la gestione vuol dire assunzione di responsabilità quindi quando un parco fa gestione attiva delle proprie risorse vuol dire che de de al ben chiaro cosa destinare alla protezione cosa alla pubblica utilità vedi turismo cosa la produzione quindi gestione attiva vuol dire assunzione di responsabilità intesa come conoscenza dopodiché è dare un valore il valore non deve essere necessariamente dato dal taglio ma il taglio può essere uno strumento che ti permette di orientare il tuo patrimonio forestale verso un utilizzo migliore da podista turistico verso una tutela dagli incendi perso anche una produzione dei prodotti forestali non legnosi vedi funghi porcini miele tutti prodotti che sono di qualità
Questa è la il primissimo concetto
Secondo concetto perché vedo molto corre collegato tra parchi quindi parchi naturali
E certificazione l'aspetto delle politiche degli acquisti verdi
C'è un parco che si dota di un piano di acquisto responsabile vuol dire che intanto selezione prodotti in carta e legno che abbiamo una tracciabilità appunto che siano certificati
Magari favorendo quelli di prossimità cioè della zona perché non scordiamoci che l'Italia da un punto di vista delle importazioni del legno la terza voce di deficit nazionale
Dopo petrolio Ali agricoltura quindi carne e altri prodotti pace legno no quindi se un parco riesce a darsi una gestione dove parla i propri clienti cioè i turisti dicendo io il mio lavoro nella tracciabilità nel dare garanzie ai miei prodotti lo faccio e anzi don Maggioni valore ai prodotti locali questo è un valore aggiunto
Quindi considerato che in Italia solo l'otto per cento dei del dei boschi sono certificati
E molti dei parchi del nord sono certificati per la gestione forestale sostenibile è comunque un messaggio bere reale importante no quello di dire il mio patrimonio
è pianificato è gestito e porta un messaggio cioè io sono responsabile di ciò che gestisco edito un marchio che appunto il marchio della certificazione forestale
Questo è un messaggio che ormai diciamo che purtroppo nel centro nord Europa e talmente scontato
Che vi posso fare l'esempio del parco del Monte Amiata dove chi gli agriturismi e gli hotel che si sono dotati all'interno del proprio sito del marchio PEFC per dire io sono in un bosco gestito non è sostenibile mi hanno confermato il cioè un aumento del trenta per cento dei scandinavi tedeschi e olandesi perché anche loro sono interessati a capire
Come in Italia viene gestito un bosco come dalle nostre parti dicono quindi c'è anche una valenza turistica
Quello che per conclude erano visto che la parola è arrivata a me ma già dal primo intervento interessantissimo sentì l'esperienza sul campo
Di direttori che vivono tutti i giorni no a contatto col turismo e con la qualità
Nel come comunicare qualità
è è che
Al di là delle ignoto che viene utilizzato generalmente nei parchi della Lombardia per esempio per la autoproduzione di tabelle piste ciclabili corrimano eccetera c'è anche l'aspetto reale dei prodotti forestali non legnosi che sono immediati danno una garanzia di salubrità perché se viene da un parco Centi po'di gestione di alto livello
E poi c'è questa micro economia che però colpisce molto il turista che poi vuole acquistare i prodotti del parco per riportarli no per fare regali quindi
Vi faccio un esempio banale poi tiri passo la parola no
Parco delle Dolomiti friulane
Hanno incentivato la produzione di birra locale forestale un microbirrificio si è presentato alla al mia cioè alla festival della birra nazionale lui con il marchio della gestione forestale sostenibile perché prendeva l'acqua dalle sorgenti del parco
Gli aghi e la resina dagli alberi gestiti in maniera sostenibile cioè ha creato un un qualcosa che tra i giudici
Alla fine tutte le birre erano buone però hanno dato birra dell'anno per la categoria ambrate
A questa perché aveva il marchio della gestione forestale sostenibile eppure c'era
Due milligrammi di resina provenienti ma non importerà la percezione che veniva dal parco da una foresta gestite ma sostenibile
Ecco il marketing marketing legato alla qualità e alla gestione delle foreste questa è il classico caso in cui viene utilizzato in maniera positiva
Dando un valore aggiunto a quello che poi è la gestione di una risorsa che è quella del patrimonio forestale che segue piani di gestione
Che si taglia dove necessario si gestisce il bosco non era responsabile ma seguendo un una valutazione di parte terza ecco che cos'è la certificazione
So se come spunti sono sufficienti
Grazie Antonio
Direttore Maurizio bollando direttore del Parco Arcipelago toscano da poco ma nell'altra vita essa estatico
Prese e direttore del Parco del belga ma lui ha diciamo un anche una stele che esperienza personale di esperto di Geo parchi
Fa parte di un organismo lo dirà l'UE la Commissione a livello mondiale ed è quello che più di altri ha spinto
In questo Paese affinché molti molte aree protette di venissero Geo parchi di Geo parchi non era nemmeno un programma dell'UNESCO fino a qualche anno fa oggi è uno dei tre programmi dell'UNESCO e su questo diciamo l'Italia fa la sua porca figura si direbbe
Non senza come dire sacrifici perché percorso certificazione complicato e complesso e quindi siamo Daloui chiedere diciamo come questi processi arrivano diciamo a raccontare a migliorare diciamo la qualità dei territori
Io e lui ci siamo scontrati anche diciamo rispetto alle le cose non vanno tipo la certificazione Bigio Parco delle delle Alpi Apuane ma ce ne sono altre sul quale si è dato si è andato daccapo
Sì quella sera grazie Antonio per la possibilità di partecipare a questo incontro ma diciamo prima consentimi un piccola piccola premessa che parte da quello che tu hai introdotto inizialmente ossia quello che parchi fa rima con qualità dovrebbe far rima con qualità
Nel senso che il più delle volte i parchi hanno deciso di intraprendere di percorsi in gran parte volontari proprio per verificare per testare quindi anche per raccontare se quello che si andava facendo era conforme la nostra mission
Mission diciamo
In qualche maniera abbastanza variegata è ovvio che la prima quella dalla conservazione natura e nell'un caso che diversi palchi si siano sto posti a queste verifiche di certificazione abbiamo sentito la certificazione sulla gestione forestale la certificazione sui sistemi gestione ambientale che sono che prendono maniera anche più ampia
Diciamo le diverse per far nasca un parco deve cercare di perseguire alcune sono quelle certificazioni ISO sulle quali o comunque strumenti che ci consentono di verificare la bontà dell'attività gestionali quotidiane che ci derivano da altri programmi internazionali
La casa di turismo di cui avete parlato questa mattina sicuramente un elemento importante centrale
L'abbiamo uno che in Italia al momento ha riconosciuto solamente Gran Paradiso e credo che classe anche lavoro che sta facendo Federparchi potrà e dovrà trovare maggiore rilevanza che quella della green liste andrà insieme anche in quel caso
Ci sono elementi sui quali si misura la capacità la strategia e la forza di un territorio in territorio parco di migliorare diciamo quelle che sono le sue le situazioni
L'abbiamo altri che sono invece legati al questi riconoscimenti UNESCO
Riconoscimenti che nascono negli anni settanta se parliamo di patrimoni umanità
E quindi con un grandissimo numero di siti d'Italia fosse numero Carla il Paese maggiormente rappresentato come siti la lista mondiale del patrimonio naturale e culturale anche se pochi di questi sono solamente per le ventitré tramite naturali
Ci stanno riserverà biosfera risate ma da e anche qui con un risveglio forse che nasce quest'ultimo periodo e che invece fondamentale perché lì si certificano no in qualche maniera quelli che sono i valori ambientali un territorio quelle che sono le ha le funzioni e i progetti che il parco che per territorio ha fatto per mantenerli conservarli e c'è questo terzo riconoscimento che ricordano Antonio nato nel due mila da una serie di attività realizzate in alcuni Paesi europei
Ma che hanno avuto la loro formalizzazione novembre due mila quindici diventando Laterza diciamo linea al terzo pilone sul quasi UNESCO poggia le proprie attività
Ed è quello dell'UNESCO che lo faccio parte cioè territori che devono essere che sono certificati con questo riconoscimento a fronte non solo del patrimonio geologico che ovviamente rappresenta un po'la scintilla rappresenta un pollo il modo perché elemento centrale di entrata in questo percorso così avere un patrimonio geologico di interesse internazionale
Facciamo l'Italia anche in questo caso non solo per quelli conosciuti ma anche per il valore per ipotensione potenziale che che fortunatamente ha ha ha la possibilità di svolgere un ruolo ancora più importante no
Qui sono insieme ad amici e colleghi Parco del Vesuvio non lo ecco sarà mi auguro e cosa diciamo da da raccontare di meglio nonché l'esperienza di un territorio in cui ha di questo Vulcano questo plus concavo che rappresenta nella storia
Un momento straordinario e che ha condizionato la vita non di quelle popolazioni che poi tra virgolette le le condizione
Lo stesso l'esperienza degli amici marchigiani che anche in questo caso hanno territori bellissimi Parco del Gargano che qualche anno fa si era avvicinato idealmente a quest'ipotesi questo percorso che magari poi verrà ripreso
Ma meno riconoscimento che come diceva Antonio non Prina solamente la qualità geologica la qualità del patrimonio genocida presentato ma anche in questo caso la presenta e premia la qualità di una strategia invece pare che non ci sta solo la geologia un gioco arco vuol dire la comunità che vive in quel territorio vuol dire
Le azioni che vengono fatte per la divulgazione per l'educazione ambientale per il coinvolgimento dei produttori quindi mette insieme tutte quelle che sono le eccellenze e nelle verifiche nelle attività di valutazione sul terreno sul sul diciamo sul campo
La geologia rappresenta solamente la prima parte
Dopodiché si vanno a pestare a verificare e ha misurare quelle che sono le azioni che quel territorio ha portato avanti quelle che sono le strategie viene premiato un piano di azione di cinque anni
Troppo ogni quattro anni questi territori vengono sto possedute le ore verifica
E quindi diciamo è veramente un modo volontario di presentarsi sottoporsi a delle verifiche e di essere anche in grado di migliorare quelle che sono le prove performances
Il riconoscimento del del commercio parchi ma non solo anche come Sistri poteva normalità come Sisti del riconosciuti come riserve MAB è solamente deve essere visto solo come un punto di arrivo
Ma come punto di arrivo ma come punto di partenza proprio perché da lì si comincia
Un itinerario che ci chiede che ci e obbliga che ci impegna a migliorare continuamente quelle che sono le performances ne abbiamo e credo che l'importante sia per un parco particolare ma non solo quello di mettere in rete tutte queste questi strumenti volontari di certificazione di verifica e di come posso dire anche rendicontazioni colo che si fa
E da questo qui chiudo anche perché pur essendo arrivato da poco proprio che al di là dell'esperienza ventennale del Parco del Deva esatta residenza professionale e di vita da Reviglio osa
Ormai siamo proiettati in quello che sarà in quello che ha fatto anche il Parco nazionale spero toscano un parco che si è sporcato le mani da tanto tempo
Lo ha fatto nel tentativo di migliorare la qualità del proprio ambiente
Grazie lavoro di questi ultimi anni sono stati realizzati tantissimi progetti grazie ai finanziamenti comunitari finanza mi progetti Life e non solo che stanno lavorando molto sulle specie sugli habitat
è la mission principale del parco nodi tutti i parchi e questo è importante sottolinearlo perché spesso facciamo fatica a comunicarlo verso l'esterno il parco anche riconoscimento come riserva MaB
E su questo nei prossimi mesi lavorerà perché siamo vicini ad una verifica e quindi ovviamente
Questo è un un elemento importantissimo mal parco lavorato moltissimo sulla qualità della del turismo lo ha fatto certificando qualificando le proprie guide tritura lanciando e riconoscimento delle guide subacquee
E quindi un ulteriore uno sforzo per fare in modo che i servizi che si offre sia veramente all'altezza
Quindi di qualità nei confronti di quelli che sono i i fornitori che arrivano in questo territorio lo sta facendo lo farà migliorando i centri educazione ambientale e soprattutto le dice le case del parco i centri visita anche in questo caso ci giochiamo un po'la faccia ci giochiamo diciamo venne confondere sterno quello che il parco è capace di fare
E abbiamo questo che sfilano che ci aspettano qui presente Samorì ha già diciamo sposato fin dal primo momento che sarà quello di vedere di riuscire ad arrivare al riconoscimenti anche a maggio parco io penso che voi tutti conosciate riso Laverda e le isole dell'arcipelago come lo straordinario
Libro aperto della geologia della geomorfologia racconta una parte importantissimo dell'evoluzione geologica il nostro Paese su questo lavoreremo ma anche lo sforzo come diciamo della Grilli è stato insieme
Che uno sforzo ancora più impegnativo ancora più prestigioso sul quale ovviamente
Tutti sono impegnati proprio nella logica di rappresentare tutte quelle che sono le eccellenze che abbiamo e quindi la necessità di mantenerle e di preservarle non solo per i generazioni future ma anche rendere fruibili ad oggi nel migliore dei modi grazie
Massimiliano Scotti che direttore come dicevo del parco
Regionale con la rossa Frasassi un una particolarità diciamo geologica non da poco anche ipogea
Ma Luís insieme diciamo agli altri parchi
Delle Marche non tra peso il percorso dalla Carta europea del turismo sostenibile ma non so diciamo quello che è un obiettivo alcuni tipo il Parco Monti Sibillini ha già alla B alla seconda fase ma gli altri parchi hanno come dire livellato la loro proposta dal punto di vista la carta europea
Sì grazie grazie dell'invito grazie Antonio Preto questo qua sinistra particolare nel senso che la cartolina vero per del turismo sostenibile per i parchi marchigiani ha significato fare un poco meno alla canzone di Bennato o un giorno credi di essere giusto ed esso è un grande uomo e un altro ti sveglia che ricominciare da zero perché in realtà tranne alcune Zone dove il turismo era ed è ancora massiccio
Molto concentrato nel tempo e nello spazio
E turismo c'era
Ma c'erano persone che andavano a visitare dei luoghi non c'era un rapporto tra le popolazioni e il visitatore
C'era quello che io chiamo mi perdonino altre persone aprire un cassetto la mattina fare entrare dei soldini chiude nel cassetto la sera e contare i soldi
Senza pensare a cosa posso fare di meglio cosa mi dicono i visitatori che vorrebbero per vedere di andare oltre questo standard che negli anni siamo siamo o erano riusciti a dare questo chiaramente con alcune eccezioni ma in realtà questa era la in generale la situazione delle Marche lo dicono perché lo dico io ma perché prima di affrontare il percorso della scienza ci siamo guardati negli occhi non solo i parchi ma con la Regione perché la Regione a finanziato in parte questo percorso insieme a Federparchi ricordino
Giampiero
E abbiamo cercato di lavorare
In questo senso creando una lista di azioni che erano da fare potevano esser fatte potevano essere realizzate ma soprattutto si basavano su un punto cardine che quello che a mio parere
La scienza ma anche il MAB
Rappresentano come innovazione rispetto a all'idea di parco
E cioè il coinvolgimento delle persone la consapevolezza da parte dei territori e delle persone di quello che hanno non è un caso che nella Carta Oro per turismo sostenibile le azioni che vengono declinate devono essere associate a un soggetto che non è sempre il palco come è giusto che sia
No
Le persone che abitano sul territorio sono coloro che le loro e le generazioni che hanno precedute sono coloro che hanno reso quel territorio corsi di particolare allora ebbene che facciamo qualcosa per poter lasciare alle generazioni successive questo qualcosa è indicato da chi ha indicato dei visitatori misuratori dicono sarebbe bello se nel parco ci fosse un paniere dei prodotti del parco che magari ritrovo anche nei
Ristoranti
Sarebbe bello che negli agriturismi ci fosse un'etichetta che dice che qui l'agriturismo e che tutti gli agriturismi
Del territorio si impegna hanno ad essere ecologicamente sostenibili mica che dovevano fare chissà cosa però bastano dei piccoli accorgimenti
E
Sì comincia a far pensare il proprietario dell'agriturismo cioè colui che fa business che lo può fare in un modo diverso dal solito
Nel caso del prodotto non aspettando la distribuzione alimentare che li porta il prodotto
Più comodo e così trovo
Il prosciutto X senza fare e pubblicità
Alle grotte di Frasassi potrei trovarci benissimo un salame fatto lì per esempio no
E su questo bisogna che ci lavoriamo ma ci lavoriamo per primi in noi che siamo gli attori
Delle rispetto alle persone ma che in fondiamo la consapevolezza nelle persone che abitano lì che c'è qualcosa di diverso che ciò che il turista o meglio il visitatore vuole perché il visitatore
Le cose che trova a Frasassi ore al parco Gola della Rossa
E trova oggi
Da tantissime altre parti
Se non cerca quelle particolari
Allora se cerca quelle particolari o quelle particolari bisogna che gliele faccia trovare o mi faccia capire come trovarle da questi sono nati tutte quelle azioni che i vari parchi adesso torno alla scienza per poi dopo fare un'altra puntata sul parco su un progetto che stiamo curando negli ultimi mesi
Sono tutte quelle azioni che i parchi hanno messo in in pratica e così come il MAB
C'entra la consapevolezza centra il parlare il confrontarsi con le persone perché l'UNESCO la prima cosa che fa su tutti i programmi è vedere da quanto tempo fai questa cosa nella storia no nella storia quindi anche le cave
A le Apuane io sono toscano e quindi un pochino venendo da lì qualcosa nel sentito neanche le cale c'hanno quel senso no poi si può discutere su come però quel senso ce lo hanno allora bisogna che noi nel proporre alle persone e soprattutto agli abitanti del territorio l'idea di parco lo facciamo in un modo diverso rispetto a come è stato fatto in passato
Bisogna che mettiamo da parte tutte quelle privazioni no sembra quasi che ora io non mi ritengo un ambientalista assolutamente però sembra quasi che il mondo della conservazione quando va a parlare di parchi quando va a parlare con le persone di cavo arrivano le Tavole bibliche dei divieti
E quindi la gente si spaventa
In realtà dobbiamo fa un ragionamento diverso dobbiamo dire questo è vietato
E come coi bambini posso uscire non glieli dire no sì ma prima mette a posto la tua stanza ecco in un certo senso il ragionamento che va fatto e questo un sì condizionato ed ecco il discorso del taglio
Delle foreste o comunque dell'utilizzo del patrimonio forestale
In in senso anche economico e così sostenuti quindi da questo punto di vista anche noi dobbiamo fare questo sforzo uno sforzo che a mio parere
Molte associazioni stanno facendo ma non tutte non tutte e in questa ottica bisogna lavorare bisogna lavorare tantissimo a mio parere perché il rischio di cadere sul questo non si può fare perché
Perché non si può fare
Ecco troppo vicino troppo prossimo per il funzionario e funzionare bene senza essere discrezionale deve avere la possibilità di sapere quello che avviene nel suo territorio e qui c'è una lacuna io penso notevole sulla quale immagino che Giampiero sia d'accordissimo con me e quella dei monitoraggi
Dei monitoraggi sia scientifici ma non solo
Nelle aree protette
Ne facciamo ne abbiamo fatti tanti ne sono stati fatti molti la Rete tra questi monitoraggi non è stata sempre la migliore spesso si sono fatti grazie a ricercatori o comunque persone molto attive su un certo campo per una certa specie eccetera ma le cose poi sono rimaste lì ferme in mezzo al guado se il funzionario direttore l'équipe scientifica del parco alla possibilità di avere sottomano
Quello che succede nel parco ne avranno molti meno problemi a dire all'amministratore guarda lì è vero che ci sono i chirotteri Magli speleo ci possono andare perché i chirotteri stanno nella prima parte delle
Del della grotta per esempio oppure la c'è una colonia quella colonia in quel periodo è meglio di no ma nell'altro periodo assolutamente liberalizzata senza vessare le persone mandando dei controlli che uno non possiamo pagare perché non ci possiamo più permettere due spesso non c'hanno i mezzi per andare quando addirittura diciamo non ci va
Allora tutto quello che sto dicendo capisco che investe un'idea diversa anche di vigilanza e di protezione perché si passa dall'idea di comando e controllo a un'idea di consapevolezza di ciò che tu e che sarà dei tuoi figli
Però è quello il cammino che bisogna fare perché quella è la qualità e lo possiamo fare a mio parere magari sbaglio non ci arriverò Rollo possono fare solo se lo facciamo con le persone e da qui il progetto che stiamo cercando di portare avanti negli ultimi mesi al Parco della Gola della Rossa riguarda proprio questo infondere consapevolezza senso di identità
Nelle persone che abitano il territorio a cominciare dai giovani
Su la conoscenza del territorio e anche su alcuni particolari prodotti del territorio che diventano il motivo
Per cui il territorio il Parco Valle sterno dei suoi confini è inutile che continuiamo parlare dei parchi come confine si fa la pianificazione dei parchi e poi una volta che ho fatto il piano
Una volta che ho fatto il piano se non c'ho una struttura che lo gestisce se non ciò qualcuno che si prende il coraggio e la fantasia di mette la firma in fondo che ci faccio con quel bel piano
Ci faccio poco no allora bisogna avere il coraggio di andare oltre i confini e anche il coraggio di parlare con le persone prendendo dalle persone quello che loro sono già portatrici no di di conoscenza di sapere e spesso anche di soluzioni solo in questo modo io penso che possiamo riuscire a invertire un
Una percezione che spesso i parchi hanno nei confronti delle popolazioni locali chessò che è quello di
Un insieme un elenco di di divieti faccio un ultimo esempio chiudo tra di i prodotti che fanno parte di questo progetto del paniere del parco il Parco nell'ultimo anno grazie anche alla spinta data anche dal dalla nuova amministrazione
Si è un a un po'cercato un po'di più di parlare della promozione del territorio in senso lato non solo all'interno dei propri confini ma anche andando al di fuori lo ha fatto prendendo dei prodotti prendendo dei produttori ad oggi sono trenta ma sono in continuo quelli che chiedono di entrare in questo paniere che si sta formando è nato quasi per scherzo
Perché intravedono nell'idea di parlare del loro territorio con tutte le contraddizioni anche che ci possono essere perché il nostro è un territorio che ha vissuto di indici realizzazione per oltre un secolo
E che dall'industriali dalla crisi dell'industrializzazione a ricevuto negli ultimi anni
Uno scherzo niente male nel senso che insomma cinque mila cassintegrati mi pare no quindi è un un momento difficile ma un momento in cui i giovani hanno voglia di riprendere in mano il loro futuro e di darlo ai loro figli quindi si dà secondo me questa è una cosa su cui lavorare insieme alle persone l'esempio del poi chiudo l'esempio del del della gestione della fauna
Lo ricordava Giampiero a a singola non più di un mese e mezzo fa
Il parco della Gola della Rossa quando è stato istituito pagava l'equivalente di cento mila euro
Di danni
L'altra hanno e quest'anno ne pagheremo quattro mila cinque mila danni da cinghiale all'agricoltura cosa abbiamo fatto in questi quindici anni abbia omesso impianti in piedi un piano di conoscenza e di programmazione delle attività di selezione se le controllo di questi animali in zone particolari formando delle persone
Ma non è soltanto la questione economica dei danni che sono diminuiti
L'autorevolezza sociale rispetto a chi prima ti guardava dicendo il problema è solo tu l'hai creato te che è cambiato
è cambiato il modo di percepire il parco da parte degli agricoltori che hanno i danni dei cacciatori che prima dicevano atto mi impedisce di andare se ci andassi io vedresti come sei bravo
Ma non solo questa cosa c'è anche un tornaconto economico perché dalla vendita di quella carne il parco ricava i soldi per pagare i danni agli agricoltori e per dare lavoro a due persone in mezzo al mattatoio
Allora queste sono esempi che dobbiamo portare anche all'esterno compatibilmente con chi li voglia accettare ma soprattutto dobbiamo anche cercare di mettere i punti affinché gli diamo un valore di qualità scusa
Grazie
Carmela stesse la direttrice del Parco del Gargano dicevo prima
Per noi all'esperienza della tante volte di vicenza tali come iniziata la prima esperienza di certificazione Emas territoriale come la certificazione Carta europea
E soprattutto insieme ad altri parchi italiani il cluster UNESCO sulle faggete
Mediterranea la il
Il Parco del Gargano e tante cose per tanti parti mi sono un parco che c'ha dentro tanti parchi ed è vediamo un un parco che se non va dietro
Alla qualità diciamo rischia di essere banalizzato da dal turismo dalle attività che sui che in quel territorio avvengono quindi diciamo un parco complicato complesso però non è detto che
Non puntando sulla su questi fattori diventino dei punti di forza anzi che di debolezza
Buonasera
Allora sì il Parco del Gargano intanto a tanti parti dentro un unico parco si parla soprattutto di agricoltura e di foreste
L'agricoltura il le foreste e boschi erano la base dell'economia garganica fino a pochi decenni fa
Il parco appuntato inizialmente sull'agricoltura ma adesso anche sulle foreste
E avvinto parzialmente la battaglia
Allora il nel novantanove cioè un'area sul Gargano tra il Comune di Rodi dico Ischitella dove ci sono gli agrumi che erano completamente era un'aria completamente abbandonata
E non aria importante fino all'avvento di frigoriferi delle perché del delle navi qualifica perché questi agrumi siccome duravano tanto mesi venivano portati in America
Nel momento in cui sono arrivati frigoriferi non c'è stata più la necessità di avere questi agrumi per cui erano piccole proprietà non erano più redditizie ed erano state tutte abbandonate nel novantanove il parco istituito un'oasi agrumaria in tutta l'area
E tutti i proprietari sono tornati a coltivare a ha sostenuto ha sostenuto l'oasi agrumaria ha sostenuto il presidio Slow Food del degli agrumi soprattutto del dell'era del limone delle arance è
Sono sono tutti sono tornati a coltivare gli agrumi si sono costituiti in un consorzio e adesso questi agrumi con questi agrumi fanno delle spremute che troviamo trovate nei ristoranti di tali per cui sono diventate molto più che redditizi adesso quindi da questo punto di vista il parco ha vinto questa battaglia ha iniziato questo percorso e poi loro sono andati da soli
Nel parco quindi uscito dalla gestione dell'oasi agrumaria e tre credo che questa sia una battaglia vinta del parco
Anche le fave di Carpino ha sostenuto come presidio certo un prodotto di nicchia anche perché non ci sono queste grandi quantità e quantità sono minime però comunque diciamo che è conosciuto
Questa per quanto riguarda la parte agricola la parte forestale noi l'anno scorso qualche anno fa abbiamo iniziato il percorso insieme con altri tre parchi per avere riconoscimento UNESCO e l'anno scorso al luglio c'è stato il riconoscimento Unesco delle faggete vetuste
Di quattro poi in quattro parti italiani
Noi abbiamo avuto il riconoscimento sulla foresta umbra la foresta umbra non è tutta faggeta queste la parte da conservare assolutamente dove non si può dire neanche si può fare questa condizione che non si fa nulla
Cioè l'evoluzione naturale poi cioè altra parte in Pakistan perché la presa ombre cinque mila ettari è da due anni è iniziato un altro percorso insieme con e quasi tutta proprietà regionale
Con la Regione Puglia con il Consorzio di bonifica con l'Università di Bari
Con il CNR è iniziato questo studio per capire la qualità del legno di alcuni boschi della foresta umbra in questo momento è su mille ettari
è dove si vuole arrivare si vuole arrivare ad avere una filiera sul posto una filiera legno quando meno del semilavorato sul posto
Di prodotti di qualità
Quindi il parco entrato in questi toh questo studio inizialmente per
Per far sì che si crei nel parco il si certifichi intanto la gestione sostenibile dei boschi è si crei nel parco anche posti di lavoro con una gestione sostenibile dei boschi
Questo è quello il risultato che si vuole raggiungere avendo su tutto il Gargano sessantacinque mila ettari di bosco
Credo insomma che sia una cosa importante e in questo momento anche alcuni comuni vogliono entrare in questi toni perché si vuole arrivare pronti a creare dei posti di lavoro
Abbiamo stiamo in corsa per il riconoscimento Maba speriamo di averlo nel più breve tempo possibile e abbiamo avuto l'anno scorso anche la carta del turismo europeo sostenibile quindi diciamo che cerchiamo di è vero che tanto però cerchiamo insomma di lavorare nel modo migliore per per avere un parco di qualità un parco trecentosessanta gradi di qualità
Tra grazie all'era ora
Io faccio una domanda i direttori in modo che quest'ultima quest'ultimi venti minuti mi rispondete velocemente su un argomento alla se e come dire ormai assodato che i parchi rappresentano la qualità poi
Chi la fa meglio chi ci riesce parzialmente un punto di criticità a dei parchi è come dire la qualità della buona amministrazione non sembra essere riconosciuta chiedere a voi qual è la cosa che sarebbe necessario fare
Ma oppure l'altro tema è sulla sulla gestione della della natura della biodiversità noi abbiamo esperienze
Del per il primo ordine di conservazione di specie diciamo il l'orso bruno marsicano si salva grazie al Parco d'Abruzzo
Non è che può essere diciamo assegnata a qualcun altro il il camoscio appenninico non è più una specie a rischio persino stati cinque parchi dell'Appennino centrale che hanno lavorato su questo che il parco della Maremma insieme alla cifra lasciva toscano al Parco della Corsica ha come dire reintrodotto una specie che era scomparsa il falco pescatore e di di tante altre specie però questo non sembra essere un argomento di qualità dei parchi nel senso che quando si parla di fa una si parla solo dei disastri dei cinghiali
Diciamo
Può essere come dire una maledizione però diciamo tutto l'altro buono non viene riconosciuta la
Su questi due temi conservazione da una parte e gestione
Della biodiversità dall'altra qual è la cosa che secondo voi lo dico e quattro direttori si deve fare ma ad Antonio come diciamo cittadino consapevole di questo
Di questo di queste esperienze come la vede lui rispetto a questi due temi qual è la percezione di un cittadino non è un cittadino qualsiasi no
Perché bene o male questo mondo lo conosce perché lo pratica quale suggerimento che darebbe Luigi invece per migliorare la performance rispetto a queste due argomenti
Va o inizi
Seggi sì
è certo intanto l'aspetto che
Quindi parlavi prima di prendere per le corna no il tema qua abbiamo i danni e le eccellenze tanto è un tema sempre di comunicazione è un tema di saper usare i canali giusti e avere anche dei patti Mère adeguati questo lo dico perché il tema io vivo in Umbria il tema dei cinghiali un tema talmente grosso che per non solo preoccupa diventa dominante quando in realtà proprio i parchi riescono a a tenere sotto controllo questo tema in maniera intelligente il tema che ha tirato fuori prima
Per il parco della Gola Rossana meno maniera intelligente ma ci vuole tempo ha parlato di quindici anni no quindi il tema era la giusta comunicazione i giusti pattume
Quindi non è un caso che ogni tanto fare depressa tournée propri parchi è una cosa intelligente perché intanto cominci a conoscere i giornalisti che son quelli che poi veicolano le informazioni e spesso lo fa i canoni in maniera non proprio
Canonica come si vorrebbe noi che conosciamo al mondo della natura delle foreste quindi il primo suggerimento è visto che il tema va sulla stampa e la gente ha bisogno di di vedere cose di emozionali
Uno avere questi presto per conoscere le cose positive e seconda cosa
Far conoscere tipo il discorso del falco pescatore l'orso marsicano degli eventi ad hoc per far conoscere le eccellenze questa quello che mi sento di dire io no che spesso mi dispiace per i colleghi spesso dottori forestali sono nei parchi che si si sentono come in una gabbia perché vorrebbero dire qualcosa e non hanno gli strumenti per farlo quindi intanto costruisse di strumenti
La seconda domanda che era quello che la buona amministrazione eccetera
Intanto
Far capire che nei parchi ci stanno persone con competenze cioè in questa riunione Johnson uscire cose
Per me straordinari cioè sentire parlare dei direttori contermini appropriati nel nelle proprie materie mai in senso compiuto questo voi dovreste avere la l'obbligo di una giornata al mese al TG regionale dove il parco racconta cioè anche questo è secondo me è un altro aspetto
In smarrite non sempre sulla comunicazione
Io per adesso così a caldo Santilli queste due cose
Grazie
Stecca
Ma concordo assolutamente sul sul discorso della della conservazione è indubbio che ci sono che il sistema parchi italiani
In certi periodi storici anche un po'son picchiatore sia un pochettino
Avviato più sul discorso della valorizzazione che sulla conservazione storicamente adesso si sta recuperando terreno ci sono delle eccellenze
Cioè una lacuna di comunicazione queste eccellenze non vengono raccontate abbastanza ogni parco le sue eccellenze ma c'è una grandissima con le conserve di di comunicazione
E e quindi diciamo su questo si deve lavorare di più si deve lavorare meglio è un work in progress bisogna continuare a fare rete bisogna continuare a fare lobby
Cioè i parchi devono essere una lobby i parchi gli enti parco legandosi al territorio legandosi alle produzioni legandosi alle al green economy del territorio che punta sui parchi deve fare lobby deve fare comunicazione
Per raccontare l'eccellenza che ci sono in ogni parco ci sono quelli che sono riusciti veramente a a a ritrovare l'unicorno e quelli che magari lavorano più su un un recupero di biodiversità ordinaria però insomma l'eccellenza ci stanno dappertutto
Sul discorso della della gestione della governance anche lì faccio una battuta non siamo su Marte cioè siamo sul pianeta Terra siamo in italiano e la classe politica espressione di questo Paese e anche la governance dei parchi espressione di questo Paese quindi c'è stata nel tempo un problema di
Qualità e di professionalità e chi si occupava di questi di questi campi finalmente stanno avanzando di più figure tecniche
Finalmente le figure dei presidenti dei parchi cominciano a essere reali Expression il territorio e non sono promozioni di politici diciamo di classe due e quindi si comincia il sistema comincia a crescere però c'è stato un problema oggettivamente di qualità della gestione
Di cui non non dobbiamo avere vergogna dobbiamo esserne consapevoli che sapere che ogni volta che Pato Tata una scelta di questo tipo ogni volta che va nominato un presidente
Un Presidente Comunità del parco un direttore e così via bisogna fare scelte puntando sulle competenze che esistono in questo Paese esistono eccome
Ma
Per certi periodi sono quasi rimaste leggermente distanti dalla governance dei parchi
Allora due due battute anche su queste riprendendo peraltro quello che hanno detto prima precedentemente i colleghi sul azioni di conservazione sulla mission istituzionale principale che i parchi hanno al tappeto per questa non si fanno grandissime cose si ottengono grandissimi risultati
E poi sui giornali fanno spesso quelle che sono esatto non lo viviamo sulla nostra pelle che storia troppo comma
Con Giampiero Pesenti Sammuri ogni giorno stiamo battagliare contro quelli che ci attaccano per gli interventi di eradicazione di alcune specie che sono un problema per la conservazione di diversità nel nostro arcipelago che non viene fuori la lista lunghissima di progetti sui quali il parco si è speso ha impegnato risorse e competenze e invece mangia quello allora è qui conservazione comunicazione di nuovo fanno fanno rima però se cari di di di di riuscire a comunicare meglio e dobbiamo farlo anche attraverso un sistema di alleanze ne ho bisogno della sua azione abbia bisogno dei c'è un che di portatori di interessi diversi che sono sul territorio abbiamo bisogno il farlo anche contro però delle diciamo con le spalle forti quindi con una base scientifica tecnica che ne abbiamo e sulla quale non quindi devono continuare non ci spaventa affatto di andare anche alla polemica lo scontro nel momento in cui siamo sicuri di fare in un intervento è di fare un'azione corretta
Per quanto riguarda
Secondo punto quello sulla diciamo gestione amministrativa sulla gestione dei parchi anche
Che qui concordo solamente con Stefano alcuni problemi sono quelli che ci portiamo dietro come pubblica amministrazione diciamo al nostro Paese però si può fare qualcosa ci sono competenze sono capacità Primo cercare di fare maggiormente Rete di fare in modo che lo scambio di esperienze lo scambio di diciamo di di di conoscenza anche tra i diversi parchi e non parlo solo i parchi nazionali unico da vent'anni direttori un parco regionale io ho sempre criticato il fatto che il ministero parlassi di un sistema di aree protette nazionali non di un sistema nazionale di aree protette e su questo dobbiamo farlo perché ci sono assi con le diverse realtà la possibilità di far crescere quelle che sono le competenze e gli elettori competenze funzionali le competenze di chi lavora lì ogni giorno
Passa e spende tantissimo dalla propria passione in questo in questo mestiere siamo un esercito importante nell'alto forte che nel tempo si è costruito e su questo non c'era che lavorare quindi chiediamo al ministero anche Federparchi che in parte ha già fatto
Diciamo delle azioni importante in questo senso
Chi chiediamo e speriamo che se ne possono fare ulteriormente produttore crescere tutti insieme
Che di pacifico
Massima sarò velocissimo un secondo me comunicazione anzitutto basta che non diventi quello che ho sentito dire ad alcuni colleghi che il problema dei parchi è il nome dei parchi
Perché Caco fonico sentir dire che il Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
Perché gliel'ha detto un alla televisione qualcuno
E questo non va bene oppure che ci deve essere scritto Diseases jours all'inizio l'entrata perché questo in Italia non è così perché in Italia e parchi stanno per la maggior parte su proprietà privata
Quindi bisogna che non la comunicazione importante ma non deve diventare una cosa e sono d'accordo sul presto bocciò un esempio che dopo faremo vedere un film mattino di sei minuti a cena perché i giornalisti quando stanno quel territorio quando stanno con le persone
Sanno fare il loro lavoro e non parlano soltanto del problema e quindi quindi molto bello anche il risultato devo dire quindi comunicazione per quanto riguarda la conservazione fare rete io mi riferisco all'esempio che abbiamo fatto nelle Marche sul progetto Lupo
Se l'avessimo fatto ciascuno per conto proprio non avremmo ottenuto niente abbiamo fatto un progetto che è durato due anni e mezzo mettendo insieme tutte le aree protette dei territori vicini abbiamo fatto un bel lavoro che purtroppo
Si è fermato perché ha bisogno di che ulteriori finanziamenti che in questo momento non ci sono
Ma il punto fondamentale di quel progetto lì è stato che non l'abbiamo fatto tra noi e con i tecnici ma l'abbiamo fatto
Passatemi il termine utilizzando
Le persone del territorio
Che sono state dalla nostra parte una settantina di persone che una volta al mese andavano a fare i transiti a camminare a raccogliere si sono sentiti parte del progetto e raccontavano quello che hanno visto e hanno capito che il lupo non è più non è quella cosa che avevano in mente è un animale che non son mai riusciti a vedere perché era molto più facile che Willy sentisse se ne andava per cui è importante questa interazione con le popolazioni locali per quanto riguarda la questione della governance della gestione amministrativa sì io sono quello che riesce può dare lezioni a nessuno dei presenti
Però devo dire che ho conosciuto e conosco persone di livello formidabile alle quali molto spesso anche gli altri parchi chiedo consiglio
E questa cosa qui dovremmo utilizzarla anche nei comuni perché come parco regionale lo dico avendo sempre lavorato in un parco regionale
Il
L'impatto l'interfaccia con i Comuni e quotidiana cosa che forse nei parchi nazionali
Non è così e allora scopri che nei comuni ci sono personaggi che veramente non solo ti posso dare una mano ma che sono disposti a capire a imparare a fare e io adesso non perché Luigi noi qui ma vorrei anche dire un'altra cosa cioè che le cose le fai quel territorio ne fai con le forze del territorio da noi esiste esisteva prima del parco un consorzio che gestiva la cavità ipogee alle grotte
Difficile e parlare sì spesso ma con un po'di come si dice nei di tigna ci riusciamo quest'anno abbiamo fatto per la prima volta promozione insieme e tante altre attività le faremo quindi ci vuole anche un po'di di pelo sullo stomaco
Grazie
Carmela attraverso
è vero mi associo a quello che hanno detto i colleghi che per i parchi conservazione comunicazione spesso non è un binomio associabile anzi i parchi fanno molta conservazione ma lo sanno in pochi anche perché non abbiamo nei parchi le figure
Che possono comunicare quindi spesso ci arrabattiamo comunque dobbiamo cercare di farlo fare non avendo figure specifiche perlomeno noi non ne abbiamo
E ho fatto molti progetti di conservazione e
Lo stiamo facendo anche Rete negli ultimi anni perché la direttiva bio diversità del ministero dell'Ambiente
E all'inizio tutti eravamo arrabbiati perché ci hanno costretto a metterci insieme poi adesso tutti siamo felici di quella costrizione perché stiamo facendo molti progetti con molti parchi non solo inizialmente con i parchi del sud
Lui il Vesuvio Croce dei chirotteri con con loro
Siamo facendone sofà o una con loro
Con l'Aspromonte con il Cilento con la Murgia ma anche con la Maddalena per
Per la vi fa una migratrice con lei cinghiale con il Gran Sasso quindi quando meno ci siamo conosciuti e come parti perché prima non ci conoscevamo neanche stiamo faccetta Centore iter e
La comunicazione da questo punto di soprattutto all'inizio è stata fatta pure dal ministero dell'ambiente su questi progetti quindi comunque un minimo diciamo che
Ha avuto qualche risultato per il resto quasi zero e questa è una pecca dei parchi
Noi ad esempio qualche anno fa abbiamo conservato nella banca del germoplasma ventuno specie a rischio d'estinzione del della lista rossa specie vegetali a rischio di estinzione prosa quasi nessuno ne ne abbiamo fatto un processo un progetto del genere
Per cui Gallone dovesse pervenire noi gli abbiamo queste pendolo aspetti conservate nell'orto botanico di Bari quindi comunque ci sono
Per quanto riguarda il la la governance e vero questo Progetto ad esempio noi per poterlo realizzare l'abbiamo dovuto inserire in progetti più grandi perché la governance non sembra
Capiva che era che qual era la mission del parco diciamo così quindi credo che
La governance di un parco deve essere fatta da deve essere ci devono essere persone equilibrate ecco comunque persone che sanno che stanno in un parco
Questo è la cosa fondamentale dei parchi il pizzo e contabile grazie fra la chiusura adeguata il primo punto che si rendano conto dove si trovano i due spesso e volentieri agli americani fa sembrerebbe dobbiamo stampare in grandi prima articolate la telenovela quando tre metterlo solo il una fare le calcistiche
Bene io ho chiuso in tempo mondato la possibilità a tutti di parlare voi ci sarà un passo alla parola può e a Marco G. sottile coordinerà l'altro dibattito dall'altra parte quindi voi vi ringrazio di essere state qui e poi ci rivedremo magari dopo o più tardi grazie
Erano