Meeting di Rimini 2018 - La ricostruzione ed il ritorno dei cristiani a Qaraqosh

Buongiorno benvenuti ringrazio in apertura subito il Meeting di Rimini che ha voluto questo incontro dedicato a Carrà Kushan
Una città un frammento del Medio Oriente
Dalla vicenda particolare che ci aiuta a fare luce su tutta la situazione di quest'area complessa calda e difficile e altrettanto affascinante
Una città che ha vissuto un destino particolare che ci riguarda
Riguarda anche noi oggi a tema la ricostruzione e il ritorno dei cristiani Ankara conscia due parole ricostruzione e ritorno che sono ad altissima densità hanno dentro storia provocazione
Chiamata a responsabilità anche tanta incertezza e le scopriremmo in tutti i risvolti sociali culturali religiosi e anche umanitari insieme ai nostri ospiti che vi presento sono con noi mo'signora Alberto Ortega Martin nunzio apostolico in Iraq Giordania grazie
Padre esordisce Iano la da Naccarà coscia sacerdote della diocesi
Maria gemiti inviata della redazione esteri del TG uno
Edoardo Tagliani direttore dei programmi di abusi in Medioriente grazie Edoardo
E infine ripresento anch'io sono Maria Laura Conte di regola comunicazioni di AVSI che è una realtà non profit che realizza progetti di sviluppo nel mondo in trenta Paesi tra questi Paesi anche appunto l'Iraq
Andiamo allora al tema ricostruzione ritorno
Dall'inizio del millennio
A oggi i cristiani in Iraq sono diminuiti in modo drastico sono passati da un milione a trecentocinquanta mila circa nel due mila quattordici oggi sono sotto i duecentocinquanta mila una grave perdita viene definita una grave perdita per la Chiesa ma per tutto il tessuto di questa società
E come una ferita una ferita profonda che però attraversa tutto il mondo da lì da questa città da questo Paese arriva fino a qui perché appunto in questo incontro quello che vorremmo capire che la distanza si riduce tra noi
Tra Baghdad dove vive monsignor Ortega e cara cosce dove vive padre George e noi qui a distanza solo un dettaglio
I destini delle persone che ci riguardano e appunto andiamo a conoscere i vi porto con questo breve video a Kara conosce un momento per fare favorire proprio questo tentativo oggi in questo incontro di immedesimazione
Con le persone che sono scappate da Carrà cosce ora stanno ritornando prego di mandare il video della storia di Amina
Più basse CISL UIL minimale manuale programmi baffo pratiche col morto dialogo legge medesima cedere si va be'non Rubin uno respingere eventuali germi ormai sanno fare avendo fatto uso almeno e io spero che
Al limite battersi quelle collinari ma Ventimiglia Unioncamere da una la per cui Adolfo adesso serranda vicino a un panino ugualmente
Maria già nitida inviata da osservatrice di lungo corso della cronaca delle tensioni delle storie degli scontri anche della speranza
Che cosa ci puoi dire per comprendere il quadro geopolitico dell'Iraq ha immediatamente prima durante e dopo Isis
Anzitutto Bongiorno tutti grazie per darci questa possibilità di parlare di qualcosa che non si vede molto nelle cronache dei giornali perché soprattutto noi giornalisti
Inviati in zone di conflitto arriviamo in massa quando dobbiamo raccontare una guerra
Ma non torniamo quando invece dobbiamo raccontare il tentativo di ricreare
La propria casa di ricostruire ma la propria vita ci torniamo Mattucci torniamo molto di rado e quindi per questo è molto importante tornare oggi a a distanza di quasi due anni
Dall'inizio dell'offensiva che ha portato alla riconquista di Mosul della piana di Ninive da parte delle forze governative irachene importante tornare a parlare
Di cosa sta accadendo oggi e che cosa è successo di dobbiamo dire che quello che è accaduto in Iraq non può negli ultimi quattro cinque anni non può essere disgiunto più di tanto da quello che è accaduto la vicina Siria perché e questi due Paesi sebbene abbiano vissuto conflitti diversi però sono uniti da un unico destino che è stato quello della espansione dell'Isis allora io pregherei di farvi vedere questa cartina che ho scaricato per far rivedere un po'che cos'era
Quanto aveva quanto territorio poteva controllare la cartina uno se dare il via possono dare una mano
Quanto per e controllava Leasys prima che iniziasse l'offensiva per cacciarlo dalla piana di Ninive da Mosul e quanto invece controlla verso ecco ecco vedete ecco quella la zona quella più chiara non la zona gialla ovviamente marrone più chiaro è quello che mi disse controllava prima che cominciasse l'offensiva
E invece la zona più scura sono i territori che glissa controlla ancora adesso e se vedete si concentra soprattutto in Siria si concentra soprattutto in Siria e questo ci fa pensare appunto che gli Isis in realtà non controlli più nulla
In Iraq ma ci a questo ci arriveremo dopo ma come è stato possibile l'avanzata dell'Isis cioè prima in Siria e poi in Iraq il lo Stato islamico approfittato del caos
Due causa DiVersi parlando soltanto dell'Iraq e lo Stato islamico ha approfittato del fatto
Che in Iraq ci fosse confusione ci fosse una popolazione sunnita profondamente scontenta un governo centrale
In mano alla maggioranza sciita dobbiamo ricordare che Saddam Hussein apparteneva era un sunnita
E in realtà Lisi se è stata l'emanazione di quell'Al Qaeda in Iraq forse qualcuno di voi dirà qualcosa il nome di Al Zarkawi che era il leader radi Al Qaeda in Iraq che aveva portato avanti tutta quell'offensiva contro non soltanto il governo centrale di Baghdad ma anche la presenza soprattutto per la presenza degli americani una volta che gli americani decidono di ritirarsi
Alla fine del due mila tredici ovviamente in questo caos a caos servisse è riuscito
Facilmente a ad entrare e quindi facendo base
In Silvia perché da lì partì nel due mila tredici si arrivo nel luglio del due mila quattordici a la dichiarazione dello stato islamico da dove dalla moschea al muri di Mosul quindi dal cuore
Di questa grande provincia del Nord del nord dell'Iraq e da lì una presa di territorio insomma poi ci potranno raccontare le persone che vivevano lì ci fu una ritirata da parte dell'esercito iracheno che lascio tutto lasciò mezzi lascio armi
A disposizione a disposizione dei terroristi ora sappiamo che la campagna affaticato la campagna per la riconquista dei territori presi dall'ISI chissà ha faticato a partire perché non è stato facile non è stata facile coordinare le forze irachene con le forze curde che sono ovviamente presenti nel nord dell'Iraq non è stato facile
Far gestire tutto questo poi tra l'altro dagli americani sebbene poi i bombardamenti come incontro Lisistrata a guida americana siano cominciati praticamente subito ma i bombardamenti non bastavano i bombardamenti non bastavano anche perché l'Isis era riuscito sotto molte cittadina io ne ho visitate alcune non cara coscia direttamente però parlo di cittadine come da città come dartela c'era un a reticolato di tunnel dove i miliziani di uscivano a vivere e a spostarsi durante i bombardamenti quindi potete immaginare quale danno per tutte queste piccole città piccole cittadine tra cui Carasco OSCE che prima sono state occupate
Da lì si sta costringendo
La popolazione a scappare a rifugiarsi in campi profughi e che poi sono state definitivamente annientate anche da bombardamenti perché ovviamente i bombardamenti puntavano a stanare tutti quanti i miliziani iniziali dell'Isis ora la campagna durata tantissimo nell'ottobre del due mila nel luglio del due mila diciassette Mosul è stata dichiarata riconquistata sono ovviamente state riconquistate quasi subito le cittadine
Attorno hanno sulla Mosul era ovviamente la città più difficile da riprendere
E nel luglio del due mila diciassette c'è stata questa riconquista a quali costi forse ricorderete tutti quanti le immagini della dissoluzione quella moschea da dove Al Baghdadi aveva annunciato la nascita dello Stato islamico
E si era autoproclamato califfo di quella moschea non è rimasta assolutamente nulla come di gran parte in tutta la città
E nel nell'ottobre del due mila diciassette le forze curde appoggiate da altre forze aride sempre con i partner da menti americani sono riusciti a riconquistare Vacca
Che era di fatto in Siria considerata la capitale dell'Isis e quindi c'è stata questa ritirata degli Isis ci sono ancora quelle sacche proprio in questi giorni si parla della preparazione dell'offensiva per cercare di stanare gli Isis proprio al confine tra Siria e Iraq ora adesso la sfida vera qual è soprattutto in Iraq è proprio la sfida della ricostruzione e perché è importante sostenere ora la ricostruzione
Non soltanto perché bisogna cercare di ridare delle case a chi ha perso tutto ma anche perché
E non si dà qualcosa subito si potrebbe si potrebbe creare del nuovo malcontento del nuovo malcontento che potrebbe uso sempre ovviamente il condizionale cercare di che potrebbe rianimare dei dissapori rianimare dei dissapori e quindi far sì in qualche modo che delle piccole cellule possano diventare nuovamente grandi e che quindi si possano riorganizzare delle cellule che fanno capo
All'insieme
Ora ovviamente adesso bisogna dare soprattutto un messaggio di speranza c'è questa frase molto bella l'inizio di questo video che ho visto
Non c'è posto migliore che non casa propria anche se distrutta anche se danneggiata il desiderio di ritorno a casa
è più forte della distruzione io ricordo lo scorso anno in contratto a sulle Mania ero andata a sulle Mania quindi nel Kurdistan iracheno per sulle per visitare e quindi ci tengo a ricordarlo anche in questa occasione
L'ultimo luogo l'ultimo monastero che aveva ospitato padre Paolo Dall'Oglio il dall'il padre Paolo Dall'Oglio era scomparso era partito per andare a Raqqa cinque anni fa e di cui si sono perse le tracce proprio in questo monastero c'erano duecentocinquanta famiglie cristiane di Caracol OSCE che erano state ospitate che erano arrivate ovviamente nel due mila quattordici e quindi ormai erano già tre anni che vivevano lì
Alcuni parlando con loro mi manifestavano un po'di paura però il desiderio di tornare a cara coscia era più grande il desiderio di poter tornare nel loro villaggio per poter far ricominciare la cosa che banale la scuola ai propri figli nel proprio villaggio ora ecco perché adesso è importante sostenere la ricostruzione perché è importante che gli si ricrei non le comunità perché il rischio che si corre è che sì perché si corre che si possano farne intestina ciociare la con la società e quindi si possa ritornare a del settarismo che è stato poi alla base che il terreno fertile e la crescita prima fu di Al Qaeda in Iraq e poi e poi dell'Isis e questa è una cosa molto importante da dire ovviamente
Questo è un momento estremamente delicato per l'Iraq il come dicevo il governo iracheno deve cercare di operare a livello proprio di riconciliazione la parola riconciliazione fondamentale anche perché come diceva prima Maria Laura insomma la comunità cristiana che ha sempre rappresentato un po'il ponte tra le tante anime e le tante comunità questo sia in Sicilia che in Iraq in tutto il Medioriente il Medioriente
La comunità cristiana è proprio il ponte tra le altre comunità
Che è importante che questa comunità si senta protetta si senta tutelata affinché possa tornare a svolgere il proprio questo ruolo di ponte e per questo questo momento è estremamente delicato
Io mi fermerei qui perché credo che a questo punto sia più importante sentire invece le testimonianze dal posto grazie
Grazie Maria padre esordisce
Padre Giorgio io arriva da Carrà conosce sacerdote della diocesi di Mosul e Kirkuk Kurdistan Piris Siro cattolici nasce nel mille novecentosessantaquattro a Carrà conoscersi laurea in fisica
Studi che gli torneranno utili
Entra in seminario viene ordinato sacerdote nel mille novecentonovantanove viene in Italia per studiare e infatti parla un ottimo italiano rientra in Iraq nel due mila sedici e si occupa per la diocesi viene incaricato di seguire i fedeli profughi
Un nuovo incarico arriva poi a seguire quello della pianificazione della fase del rientro dei profughi nella città
Quindi appena liberata padre Giorgio organizza una campagna per schedare e documentare
Tutti i lavori richiesti sul campo proprio una sorta di analisi sistematica della situazioni in cui si trovavano i diversi edifici dei bisogni intervento ha organizzato gruppi di lavoro spedizioni e delli da settembre è tornato a vivere stabilmente a Kharkov padre Giorgio
Abbiamo dopo sentito il quadro geografico politico-militare
Ora vorremmo capire come la vita dei cristiani
Direttamente dalla sua esperienza
Come è stata immediatamente prima durante e dopo l'arrivo e ora
Chi sta decidendo di tornare perché decide e invece cosa ancora trattiene
Lontano da casa
Grazie Maria lavora buongiorno a tutti
Vedo un interesse a questo argomento questo mi
Fa molto piacere
Però sette in svantaggio perché quando parlo spontaneamente parlo dico così più dettagliate qui mi limito ai fogli che spero di di poter comunicare quello che desiderata anche sentire
Parte dal due mila tre con la caduta di Saddam il popolo iracheno a attraversato momenti drammatici
Di violenza distruzione di una di una società mentre la celebrazione allora non so come oggi
Questo forse viene dopo ma comunque
Osservate i qui i numeri mentre la classe dirigente godeva della sua posizione governo parlamentari e politici
Il popolo si trovava nel buio della disperazione i cristiani hanno ricevuto tiella sorte peggiore da questa situazione infatti Kia subito minacce
Torture rapimento
Chi ha chi è stato ucciso suo parente sui suoi parenti suoi familiari hanno deciso di lasciare il paese di fine eternamente ed ampi un milione
Di cristiani che c'erano già nel due mila tre guardate anche qui schermo si sono ridotti a trecentocinquanta mila per prime dell'Isis l'attacco alle sei chiese a Baghdad nel due agosto due mila quattro il massacro nella Cattedrale Siro cattolica di di Baghdad il trenta ottobre due mila dieci dove abbiamo perso due sacerdoti Novelli
E tanta altra gente
Che sono donne Fire don quasi in
Altre gente in preghiera
Poi attacco Aire convogli degli studenti universitari di cara cosce più di
Diciassette circa autobus
Nel due maggio due mila dieci
Oltre i rapimenti dei è vescovi e sacerdoti laici non ne dimentichiamo tra gli uccisi monsignor Franco e don redditi degli anni e poi viene il colpo più duro e di tutti
L'occupazione del
Delle milizie del
L'auto definitivo definito lo Stato islamico pr
Disperdere il resto del popolo cristiano per arrivare oggi sotto due centocinquanta mila una fuga di Massa prima delle dalle città
Cristiane e poi nel successivo anche dall'Iraq
Passero subito alla fase del rientro
Sicuramente la gente a quel momento hanno vissuto momenti drammatici
Da un momento all'altro cacciati dalle proprie case
E senza
Con nulla praticamente
Qui nella fase del rientro dopo la sconfitte dell'Isis le famiglie che sono rimaste nel paese
Attendevano il al momento della liberazione con pazienza
Come ha ricordato anche
Signora
Marini
E appena liberate le città cristiane
A partire di ottobre due mila sedici sono precipitate nelle proprie case la gente per verificare i danni
Dopo la liberazione di cara con Scelba di veda il ventuno ottobre due mila sedici con l'incarico del mio vescovo ho pianificato come ha ricordato Maria Laura e insieme a ieri giovani volontari per la fase successiva in poche e parole
Censire documentare e abbiamo registrato più circa sette mila case
Che appartengono a tutti
Componenti della della città di varietà appartenenze
E poi la fase
Abbiamo ricca abbiamo costruito un database è per proprio per esentare questi progetti
Alle organizzazioni che erano disponibili per la ricostruzione
Come non so se
Ecco vedete è un anche con immagini come era prima
La città ma anche la celebrazioni
Le chiese domenica delle palme proprio prima della dell'Isis due mila quattordici
Monsignor corte che quest'anno ha visto forse quasi questo numero di Popoli qui
Anche vedrete non so se e come fare partire questo video
No non si può
No
Allora
Partire
Vedrete qui anche in questo video
Il compreso il rinvio
Io continuo parlare guardate abbiamo iniziato ad ampie campagne per la ricostruzione
Ci
Delle case il due maggio due mila diciassette perché prima dobbiamo assicurare una casa poi un lavoro e poi il resto della di quello che necessario per vivere con
Con tante sfide non era così facile per far ripartire partire questo progetto con
Tanti ostacoli e anche da parte di chi era contrario al rientro e quindi non e tutti condividono questa idea di rientro prima perché
La la zona non è si cura e quindi disse arriverà un'altra volta ma perché ci abbiamo creduto aveva abbiam portato avanti questo progetto
E chi sta tornando
E già forse meglio lasciare i fogli
Da a distanza un da un anno sono rientrati circa ventiquattro mila
Abitanti oggi sono raggiunti e ventisei mila anche di più
Perché
Abbiamo seguito una strategia perché la fare le famiglie hanno bambini questi devono iniziare la scuola settembre scorso e questi e qui così abbiamo
Siamo riusciti a
Sistemare
Non nelle proprie case sempre ma
Con soluzione alternativa
Come l'Occidente collabora magari non so se ci sono altre immagini
Comunque questi comitati di dei e volante volontaria atti sì andiamo avanti con foto insomma se non ci sono più sì
Questo così sono immagini come
Siamo partiti per recensire
E le case tutta la città quindi abbiamo di comitato latte da città per ottenere una immagine proprio come ha lasciato Leasys
E questo era il primo questo obiettivo non l'avevamo pensa in mente ancora e come per far partire nel
La macchina della ricostruzione
Allora
Fino a oggi e gli aiuti di aiuti che abbiamo ricevuto provengono dalle organizzazioni e fondazioni cristiane cioè il popolo cristiano che si è fatto vicino
E ci ha dato la mano
Qui troviamo anche le schede data pesche abbiamo raccolto quella quel momento
Non posso non il citare sicuramente affitti che stato presento
Già dall'inizio nella diaspora per cioè fuori
In in Kurdistan
Che hanno sopportato il la dell'asilo
In AIR vile e poi sette prego settembre ottobre scorso
Anche per quell'ordine delle suore domenicane a cara cosce
Da Videla
Non fino adesso nessuno Stato europeo si è fatto avanti per darla mano nella ricostruzione quindi grazie a questo
Questa attenzione del popolo cristiano in Europa ma in tutto il mondo
Per raccogliere soldi tra diversi
Canali che sì
Hanno potuto fare
Una cosa importante il sostegno anche spirituale
E quanta preghiera noi
Come cristiani perseguitati
Percepiamo e sentiamo che sono state fatte e cito in particolare l'appello all'umano con il comitato Nazareth che sta diffondendo
Quindi ci siamo anche noi dentro pregando per chi prega anche per noi
Le
Non so per ultimo le
Responsabilità
E le colpe non vogliamo incolpare nessuno di come siamo ridotti
Perché non è soltanto
La ricostruzione vuol dire tutto è risolto perché il popolo è stato dimezzato la le famiglie
Sono separati una parte in Iraq una in Giordania unendo in Europa quindi il tessuto sociale
Già distrutto
Noi come chiesa vogliamo lavorare su
Sulle rientro quelli che hanno deciso
Lasciare il Paese quindi
Questo danno maggiore a per i i cristiani che hanno subito i cristiani risse stava crescendo sotto gli occhi di tutto il mondo quindi nessuno può dire
Io non sapevo dell'Iss soprattutto Kia aveva in mano
Nella decisione per interventi militari altro oggi
Forse cara cosce valida rimarrà l'ultimo
Bastione del del cristianesimo nel paese
Una un appello di aiuto prima che
Arrivasse il momento in cui diranno
Un tempo fa qui ci abitavano i cristiani
Per noi essenziale un supporto anche politico affinché il Governo
Ci protegga
Del posto non altrove
Tornando al tema di di del meeting le forze che
Muovono la storia sono le stesse che rendono l'uomo felice
Fosse una storia di trenta nove anni
Meeting che ha fatto crescere e dare la felicità forse individui ma anche a tante comunità
Per far crescere umanamente e
Essere felici umanamente e quindi dare anche la speranza
Come avete fatto oggi cioè l'organizzazione del meeting invitare qualcuno
Dalla da un paese martoriato da un popolo
Dimezzato e sta scomparendo per arrivare la voce a tutto il mondo
Quindi una speranza che cita anche questo meeting dentro questa speranza c'è anche la felicità grazie
Già un anno fa quando con con anzi siamo stati Naccarà conoscere partendo da Erbil quindi proprio mettendoci a sullo stesso percorso che cristiana avevano fatto scappando da Carrà Cuche per rifugiarsi in Kurdistan abbiamo potuto constatare con con il nostro staff che
Era più forte la voglia di ricominciare
Di queste persone che il terrore di ritrovare la casa insieme a Rita o bombardata era più forte la voglia di ritornare di riempire il camion con tutte le cose che si potevano riportare a casa e ricominciare
E con Edoardo Tagliani vogliamo appunto approfondire questo bisogni umanitario che c'è ora riconoscendo però e riaffermando qui la testimonianza di questa forza
Ci avete potuto vedere già nell'idea iniziale usiamo questa parola desiderio di ripartire di ripartenza
Edoardo Tagliani e papà di due figli giornalista decide vent'anni fa di fare una breve esperienza all'estero in ambito umanitario succede che questa esperienza la vive con anzi
In Congo
E l'impatto con la realtà stravolge la sua vita quindi abbandona diciamo serie di giornalista e da vent'anni
Lavora nella cooperazione state Repubblica Centrafricana in Ciad in Burundi Haiti Pakistan oggi dirige per noi per AVSI i programmi in Medioriente
Eduardo qual è la dimensione del bisogno umanitario COSAP si sta facendo ricordo che proprio a Carrà cosce c'è il uno dei progetti che penso anche molti dei presenti hanno sostenuto il progetto dell'asilo spiccare a consumo dei progetti della campagna tende quindi ci riguarda da vicino raccontaci
Sì innanzitutto buongiorno a tutti grazie per questa occasione
I i bisogni sono ancora molti i principali li ha appena citati padre George si parte da bisogni estremamente materiali
Bisogna ricostruire le case
La gente ha perso lavoro quindi bisogna ricostruire un tessuto socio economico
Poi il vero e proprio tessuto sociale quindi bisogni se volete meno materiali ma assolutamente primari infatti io vorrei spiegarmi questa necessità partendo dalle due parole ricostruzione e rientro e cercare di fargli vedere un lato della guerra del rientro della ricostruzione che spesso rimane dietro le quinte
Mi spiego meglio siamo abituati a vedere la guerra in tv
E chi la guerra la guarda da lontano pensa forse che la guerra sia solo i boom nel cielo le bombe che cadono i mortai che arrivano gli accappatoi sparano le case distrutte i morti
Beh la guerra è tutto questo
Non solo quella di Caracol tutte le guerre
Però la guerra anche una bestia molto bugiarda incida si nasconde certe volte ti prende in giro i danni maggiori che fa non sono quelli che vedi
Tante volte la guerra vera comincia quando si chiude il sipario
Dei boom dei rumori
Spesso la guerra silenziosa
Per raccontarvi questa cosa vi faccio una brevissimo passaggio come padre Giorgio ha detto insomma noi in quell'agosto del due mila quattordici quando da esce Isis
Prese la città di Kara cosce eravamo già Aer Bill Erwin della città dove gli abitanti di Kara conosce per la maggior parte non tutti
Però si sono rifugiati considerandola sicure hanno avuto ragione perché Erbil non è mai caduta sotto il tallone di da Escher sotto il tallone dell'Isis
Noi eravamo lì abbiamo fatto diverse cose ma questo oggi ci concentriamo su una abbiamo allestito un asilo temporaneo per i bambini di Caracol
In un quartiere chiamato osa al siti e quindi l'asilo è diventato l'asilo di osa al City poi finalmente dopo lunghi anni
La liberazione di Kharkov
E quindi che cosa farsi anzi che aveva accompagnato quelle famiglie quei bambini durante la loro fuga e durante il tempo di permanenza nel luogo di rifugio decide di riaccompagnare l'indietro
E decide di ricostruire l'asilo originario di quei bambini
In realtà prima di Isis in quell'asilo c'erano circa duecentocinquanta Bindi adesso insomma con dei lavori di ristrutturazione sui quali non mica soffermo troppo i bambini sono diventati quattrocentocinquantatré perché di fatto è una delle strutture che è stata resa immediatamente operativa abbiamo iniziato i corsi ottobre dell'anno scorso e quest'anno si parte con il secondo anno quindi per raccontarmi qualcosa di questa guerra tra virgolette dietro le quinte
Partirei da due video brevissimi non so se dalla regia possono aiutarmi se mal si possiamo mandare il primo e fate attenzione
Sono né invidio vedrete una donna una maestra di questo asilo e un bimbo che va a questo asilo cercate di memorizzare le poche parole che dicono
Abilissimo anziani ostile farà mentre stavo già vittime
Agli animali una prova ricettivi è perché abbiamo
Secoli ma alla fine da sensibili appunto sia attuale ingiuste insomma antica mai espressa in questi giorni dettaglio azienda sì
Appunti ossia
Ricorda essere destinati siriani solida a promosso i parenti degli opportunisti tappa fu uguaglianza riservata viene grazie passa dettagliata doveva ma anche richiede mai sentenza messa in Italia ragazza stia sa
Si accoglie penitenza
Passano basta sì affidatagli ambientato felice avrebbe italiano didattica fa cagliaritana conferma Fiorenza Sarzanini ma venduti farne fu senza Sayyaf dagli assassini
Egiziani Anna e di cioè pensare di alle toccherebbe affollato asiatica Emilia Umadda usati facoltà alle elezioni che ha detto Fini ha stanziato vediamo serietà Solvency assorbiti azioni il fa vero il bastardo francamente la varietà ai francesi odierna azioni immaginare aziende anche Mancino biasima in matematica allo status
Grazie se potete mandare a ruota secondo che è molto più breve
Sopra
Mi pare
Autonomia
Alle spagnola manichini cioè insieme
Bandiere un momento
Quando oltre miope cioè ad altri
La che ha
Dopo umlaut avendo paga umana
Soffia
Allora torniamo immediatamente al concetto di prima vediamo se con questi due brevi video riesco a spiegarmi una delle tante cose che fa concentriamoci su questa una delle tante cose che fa la guerra quando smette di esplodere
Quando rumore della guerra diventa il silenzio
La maestra d'asilo dice e la sua prima frase
Sono di Caracol e finalmente sono tornata in seno all'asilo
Adrian
Invece dice
O cinque anni e prima di venire a Kara coscia
Abitavo ad Erbil
Provate a pensare perché e qual è la differenza
Lui è nato in fuga
Chi passeggia da quelle parti come facciamo noi per mestiere padre Giorgio di sua Eccellenza Nunzio perché fanno qualcosa di ben più importante di quello che facciamo noi
E sto parlando di Kara cosa potrei parlare dell'intera crisi siriana
Quando si va nei campi profughi del Libano dalla Giordania o tra gli sfollati interni della Siria si passeggia tra intere generazioni di bambini
Che non conoscono nient'altro
Che la loro condizione di sfollati non hanno memoria di che cos'è casa la maestra torna
Il bambino no
Il bambino fa a Caracol e lui stesso che lo dice
Facciamo due conti proprio Maltagliati
I vostri primi ricordi nitidi accheta cominciano
Quattro cinque anni facciamo una media diciamo quattro
I bambini cara coscio sono in fuga sono stati in fuga adesso per fortuna sono tra i tre e i quattro anni allora quattro più quattro fa otto
Vuol dire che tutti i bambini al di sotto di otto anni non hanno nemmeno un'immagine di che cos'era a casa loro
Altri profughi siriani addirittura sono in fuga da sette quasi otto anni quindi otto più quattro fa dodici sono già adolescenti
E non sanno dov'è casa loro paradossalmente il ritorno per loro sarà quasi come essere sfollati a casa
Il tessuto sociale come diceva padre Giorgio ed a ricostruire anche in questo senso perché la guerra sta creando generazioni di sradicati
Quel bambino mentre era in fuga Erbil magari abitava in un certo posto sotto una tenda dove si era fatto i suoi amichetti è tornato a cara coscia
Magari qualcuno di quegli amichetti non è ancora rientrato oppure sono rientrati ma abitano in due quartieri differenti e non si vedono più
Per lui una vita nuova la maestra ritorna e Luisa per la prima volta Caracol
Ora questo è un lavoro ricostruire le case ricostruire gli asili e difficile questo è più difficile e questo è uno dei tanti danni silenziosi che fa la guerra
Se ci sarà ancora occasione magari ne citiamo un altro paio ma chiudo immediatamente questo intervento
Dicendo che giustamente come Abu una risorsa appena finito di dire c'è una grossa componente sociale ed economica quindi noi contro una da ricostruire da rimettere in piedi
Insomma giusti le porte della Casa ritiri su un muro ma poi non c'è un lavoro e come fai a vivere in una città come Cara conosce quindi noi continueremo il supporto all'asilo quest'anno e probabilmente anche l'anno prossimo
Ma a settembre tra pochi giorni comincerà un progetto di cui la prima fase biennale
Per la riapertura l'appoggio alla riapertura di oltre cento aziende agricole e di allevamento familiari che erano prima di Isis
La maggiore fonte di sostentamento delle famiglie di Caracol perché se non si torna al lavoro
Insomma non si può vivere in una città dove non riprende completamente la vita
Queste cose il tessuto sociale il tessuto economico sono altrettanto difficili da ricostruire e qui noi come ha sì
Speriamo di poter giocare un ruolo importante grazie
Riprendendo il filo dunque
Della
Storia di questi cristiani nel Medio Oriente cara coach dicevamo all'inizio un frammento che fa luce sul tutto di una situazione dei cristiani
Del Medioriente molto delicata molto particolare monsignor Ortega recentemente pronunciò queste parole
Durante un incontro di preghiera per il cristiani mediorientali la testimonianza di fede di questi cristiani stupendi a un tesoro per noi
Sì a Dio
Che a loro è costato tutto
Nel due mila quattordici con l'arrivo dello Stato islamico sono stati costretti a scegliere tra convertirsi pagare una tassa o andarsene
Per sfuggire al massacro
Hanno lasciato tutto sono ancora parole di monsignor Ortega per non rinnegare la fede
La loro testimonianza
Per noi in Occidente è un regalo
Come perché
Buongiorno a tutti sono molto contento di partecipare a questo incontro e di far conoscere anche di prima mano la situazione del dei cristiani in Iraq che io li chiamo cristiani e stupendi e per me è una una grande gioia essere la
Dicevo anche ho avuto la fortuna di incontrare il Papa il mese scorso
Dicevo anche al Papa per me essere non serenità che un è un privilegio
Privilegio essere vicino a queste cristiani poter a fare qualcosa per loro poter fare qualcosa per i per il Paese e sono molto contento ed è una grande speranza vedere
Che adesso stanno rientrando nei loro villaggi no sta cominciando ha cominciato già la la ricostruzione mi venivano alla mente le ho scritte
Alcune parole del messaggio del Papa al Meeting
La sua risurrezione di Gesù Cristo non è una cosa del passato contiene una forza diritta che ha penetrato il mondo
Dove sembra che tutto sia morto
Da ogni parte tornano ad apparire i germogli della risurrezione
è una forza senza uguali
Nel mezzo dell'oscurità comincia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo
E questa la la forza della risurrezione una forza più forte di qualsiasi altra cosa
E i cristiani iracheni l'hanno testimoniato io dico che la sua testimonianza è un tesoro perché ci ricordano i valori della fede ci ricordano ciò che abbiamo di più caro che Cristo è spesso
Loro per dire di sì a Cristo hanno perso tutto c'era questa mozione o convertirsi o pagare la tassa o andare via
Ed è con movente che non dico che non ci siano io non so di nessuno che si sia convertito anche per finta per mantenere il lavoro per mantenere la cassa per salvare no tutti sono andati via e dicevano quando andavo a incontrarli nei campi dei rifugiati
Ci hanno tolto tutto ma non ci hanno tolto las
E per me è un un tesoro questa testimonianza e un grande tesoro e e aiutato qua in Italia in España in Occidente in genere io conosco tanta gente
Che proprio questa testimonianza dei cristiani iracheni è stato come un un appello un richiamo a vivere con più intensità l'asse e molto bello vedere anche come
Questa situazione di necessità di bisogno prima erano appunto all'aperto dopo nei campi dei rifugiati casse affittate a poco a poco
Adesso grazie a Dio stanno rientrando hanno bisogno ancora del nostro aiuto
Come questa situazione ha generato anche una una grande solidarietà a livello della Chiesa come sono arrivati tanti aiuti da tanti Paesi aiuti concreti per per mantenere il loro e adesso per aiutare i loro anche a rientrare nei loro bilancino la loro testimonianza è una ricchezza per la chiesa alcuni hanno dato anche anche la vita noi possiamo imparare tanto da da queste chiese no adesso è molto bello che alcuni di questi martiri che ci ha ricordato pare Giorgino
Adesso sono aperte anche le cause di di ratificazione di canonizzazione sia da parte dei Caldei il Padre Eterno Gianni altri o anche questi fedeli la cattedrale Siro Cattolica nonché
Per la gente son son già Santi son martedì
E anche la Chiesa si appresta anche a riconoscerlo e sarà un tesoro per per tutta la Chiesa hanno e loro mossi dalla fede vogliono anche rientrare mossi anche dall'attaccamento alla loro Terra ma è soprattutto la la fede che che li sostiene
Via sostenuti quando erano fuori era commovente vedere nei campi dei rifugiati il centro era la cappella a cappella c'era una tenda dopo poco a poco una una chi essa all'inizio l'attenderà la la tenda della speranza era una tenda dopo hanno costruito una piccola chiesa tipo prefabbricato una grande chiesa
Ed era il centro ciò che sosteneva la fede e adesso che stanno rientrando è molto bello per esempio vedere che alcune di queste chiese nel quarto campo io sai che hanno aiutato i nostri amici dell'Asi adesso questa chiesa all'anno Mossa perché era che copre fabbricato l'anno riporta Takara conosce a un quartiere di Kara conscio bello addosso e continua continua a essere la chiesa il il centro della vita delle persone e bello vedere anche il ruolo che hanno fatto
I predetti le religiose no sono i primi che sono rientrati e anche il patriarca caldeo ricordava a tutti
Voi dovette essere dei primi perché se non rientrano i preti se non rientrano nel suo della gente non non rientrano ed è bello vedere che sono i primi che sono rientrati e adesso con l'aiuto di tutti no appunto riaprono le scuole riaprono gli assilli si riprende la la vita normale che una una benedizione per per tutti no
Sostenuti dalla sede
Bello vedere anche la capacità di perdono a me con nuove e nuove sentire alcuni di questi che hanno perso adesso alcuni sono chiari entrati grazie a Dio ma che perdonano
Quelli che li hanno cacciati via che che pregano per loro vi ricordate il filmato di questa Mirjan questa bimba di Kara Corciano dolcissima aglio
Ho avuto anche la la forti conosceva prima volta che sono andato Ancau qua arrivi era la con i bambini di catechismo nove allora ho chiesto a una suora che era con me che mi traduceva di salutarla no dico ai tanti amici in Italia ed è spaccata era molto contenta dolcissima
E mi ha fatto piacere conoscerla ma dopo pensavo qua ci sono quattrocento bambini di di catechismo
Quanti saranno come Miriam
Non è l'unica che vive così
è un popolo popolo che è cresciuto con la fede che capaci di di perdonare che capace di vivere
La carità e adesso e con movente vedere Caritas Iraq che aiuta tutti aiuti cristiani ma aiuta tutti e soprattutto se andò la maggioranza
Della popolazione musulmana aiuta tantissimo i mussulmani no adesso che ci sono tanti rifugiati ramo soltanto i musulmani Caritas Iraq li aiuta Porta Civo porta con sé
E sono
Alcuni di loro quelli che li hanno cacciati via
E adesso che hanno bisogno di cristiani li portava da mangiare
Una roba dell'altro mondo no di una testimonianza precisi o sano perciò dico che la loro testimonianza è un è un bene contante cose concrete comincia a qualcosa di di nuovo qualcosa di nuovo adesso la missione della della Chiesa io dico sempre a sacerdoti alle religiose
E a dare dare speranza a sostenere la speranza di questi cristiani una una speranza che nasce dalla fede
L'hard la speranza non può essere bastata
Sul cambio delle circostanze che Giomi auspico e prego per quello no che la circostanza sia migliore che possano rientrare che ci sia un po'di stabilità che ci sia sicurezza
Ma la la vera speranza non è quella la vera speranza e la la presenza del Signore la certezza che era il signore
Con le parole del Papa al Meeting
La convinzione profonda che Cristo e l'inizio del mondo nuovo
Questi i cristiani si ci insegnano il valore per la fede e quando ho chiesto ad alcuni di loro che cosa aspettate de dei cristiani in Occidente no
Mi aspettavo che ci aiutino che mandino soldi che mi dicevano
Che arrivano la fede
Che Ivano lastre il punto centrale per loro
Ecco cosa aspettano che arrivano da fare pieno e penso che il modo più più grande di aiutare possiamo aiutare con la preghiera ce l'hanno ce l'hanno ricordato
Negli interventi precedenti è importante la la preghiera possiamo aiutare concretamente contanti aiuti
Dipendono dagli aiuti c'è qualche qualche governo aiutato anche un po'd'Ungheria qualcuno ma quasi tutto dipendeva Dalla Chiesa non ora
Questi aiuti sono importanti mai il grande contributo
Sostenere il loro ossia il signore
Con il nostro sì al Signore
Penso che i corsi li possiamo sostenere no
La presenza de gli ha finisco
Sostenerli perché è fondamentale la la presenza dei cristiani
Abbiamo sentito
Il numero dei la diminuzione drastica direi quasi tragica ve del numero dei cristiani successo in Iraq ma anche in Siria nel ti Paesi ed è un è un peccato peccato no
Medio Oriente senza i cristiani non e Medio Oriente
Sarebbe una una grave perdita non soltanto per la Chiesa ma per la società
Loro hanno una missione fondamentale Como punto it ci ricordavano e con la missione di essere ponti sono artefici di pace di riconciliazione di io sviluppo se c'è questo desiderio nella famosa primavera araba noti di più giustizia più rispetto delle persone più
Sono valori che noi abbiamo nella nostra tradizione
Sarebbe appunto sarebbe triste che che non ci fossero più i cristiani perciò dobbiamo sostenerli con con tutte le nostre forze no il Papa
Ha molto a cuore questo non parla in continuazione ha fatto tante iniziative per sostenere i cristiani in Iraq nel Medioriente per raccontarvi delle ultime iniziative diciamo per esempio fare la ha nominato il patriarca di Babilonia dei cult è il capo della Chiesa caldea la fatto cardinale
E certo che un merito per lui ma e soprattutto un un gesto di vicinanza di amore alla Chiesa in Iraq che è stato apprezzato da tutti anche da dai musulmani no
Il sette luglio ha convocato a Bari un incontro di di riflessione e di preghiera per tutti patriarchi per alcuni vescovi no
è stato un mo'ha fatto un discorso stupendo
E un sostegno un aiuto perché è molto importante che che i cristiani rimangano hanno una missione nessuno può fare apostolo orfano io quando parlo con loro per per incoraggiarli arrestare
Io l'unica cosa che mi viene in mente per dire avete una missione avete una missione fondamentale
Siete la presenza di Cristo qua
Terra Santa se voi ve ne andate allora tutto ciò che facciamo per per sostenerle
Per sostenerli è un
è importante hanno perciò vi vi invito a continuare a sostenerli con con la preghiera con l'aiuto né soprattutto con il vostro sì quotidiano al signor grazie di cuore
Ancora torniamo ad Atene Maria perché come
Come dicevo all'inizio queste occasioni sono strumenti per ridurre le distanze e la conoscenza in questa fondamentale tu lavori nei media conosce tutti i meccanismi dell'informazione come possibile come possiamo darci qualche consiglio
Su restare aggiornati consapevoli veramente di quello che accade in questi posti che spesso sono raccontati diciamo nella lotta tra propagande diverse come mantenerci consapevoli conoscere quello che accade anche quando in media più importanti magari
Getta un cono d'ombra su latitano come dicevamo all'inizio Venere credo con iniziative come queste cioè portando delle persone che arrivano direttamente dal terreno
E e che quindi ci permettono di capire che cosa sta accadendo in questa in questo momento come dicevo all'inizio
Siamo tutti pronti noi giornalisti accorrere nel momento in cui c'è da raccontare una guerra amano siamo altrettanto pronti a correre nel momento in cui si deve raccontare quello che ci ha raccontato Padre Giorgio
E che ci ha raccontato anche il vostro rappresentante cioè quello che si sta facendo adesso
Quindi io credo che per il pubblico per cercare di capire che cosa accade ecco rivolgersi direttamente alla fonte perché loro sono la nostra fonte anche quando ci troviamo a dover raccontare un conflitto rivolgersi direttamente alla fonte capire quello che si sta facendo sul posto
Perché soltanto andando per quanto riguarda noi soltanto andando sul posto si riesce veramente a raccontare e per questo io penso che sia nelle nel nel nell'era di internet sia importante avere degli inviati questo vale per i giornali per la tv per la radio per tutti i mezzi di informazione che vadano il raccontino dal posto perché così possono fare un racconto di prima in prima persona
Quando questo non viene fatto perché purtroppo i miti lo fanno sempre di meno allora ecco far sì che le persone che lavorano che vivono in quei posti vengano qui
E ci raccontino quello che si sta facendo perché io credo che quello che ha raccontato pare risorsa
Ecco ha detto una cosa importantissima cara coscia è rimasto il bastione di nella piana di Ninive e per i cristiani
E questa è una notizia triste e dell'importante Patrizia The possesso considerando quelli che erano i numeri che c'erano prima del dell'invasione dell'Iraq nel dentro il mila tre
E questo è un dato importante di conoscenza interne dato importante di conoscenza che ci possono portare soltanto persone che vengono da quelle che vengono da quelle zone per quanto riguarda noi giornalisti il nostro impegno di insistere con i nostri editori affinché continuino a inviarci per quanto riguarda il pubblico ecco cercare di acquisire informazioni non tanto dei media generalisti bensì proprio da chi vive sul terreno affinché possa capire effettivamente qual è la situazione che cosa che sa cosa sta avvenendo anche perché c'è un piccolo particolare
Purtroppo anche per noi giornalisti è diventato molto difficile raccontare determinati conflitti perché diventato pericoloso
C'è un collega più anziano di me che mi racconta per quanto parla per quando si parla del Medioriente dice vedi quando ci fu il conflitto in in Libano che durò quindici anni per non era facile non potevamo raggiungere qualsiasi parte del Libano perché tutti ci accoglievano adesso invece dopo gli attacchi dell'undici settembre dopo la guerra in Iraq e tutto è diventato complicato i giornalisti non hanno accesso
A tutte le zone come dicevamo ci sono delle zone d ombra in questi Paesi dove noi non possiamo arrivare e quindi dove noi non possiamo andare per poter raccontare che cosa possiamo fare soltanto prendere le testimonianze da Chiellini
E quindi ecco proprio anche di informazione è diventata molto più frammentata e molto più difficile allora
Cerchiamo di attingere informazioni da loro
Perché loro sono la fonte primaria che possono permettere al grande pubblico di capire veramente quello che sta accadendo
Edoardo
Prima ha elencato tutti i paesi in cui si è stato quindi tu sei abituato a muoversi dove c'è distruzione dove bisogna ricostruire ripartire senti dopo vent'anni
Cos'è che ti distende dalla morire di scetticismo
Davanti alle macerie
E anche davanti ai numeri che comunque l'asilo quanti bambini salva quantico mi aiuta quattrocento cinquecento seicento ma a subiamo sentito venti mila non sono tornati cos'è che non ti fa credere vive bassa mi arrendo
Mi lancio un assist a una palla alta perché volevo chiudere il mio intervento dicendo una cosa la domanda è perfetta
Uno dei cinque punti di metodologie metodo di abissini la persona al centro Sant'insomma la centralità dell'individuo della personale come si incontrano le persone si rimette un po'in discussione se uno ci pensa bene tutta un'interpretazione del mondo di quello che accade nel mondo
Ora facendo questo bislacco mestiere nostro
Spesso sia le norme privilegio di incontrare delle persone
Al cui cospetto cioè guardando la loro caratura morale e la loro determinazione la loro forza di volontà
Il buon senso suggerisce di star zitti
Ascoltare e possibilmente imparare e magari poi no quando
La sera quando torni a casa vergognarsi anche un po'delle tue
Più o meno pesanti inadeguatezze
Secondo me da quello che avete visto non è venuta fuori bene una cosa allora una di quelle persone e seduta alla mia sinistra
E Abuna risorge
Sul terreno sta facendo una cosa che ha del miracoloso allora sono in tanti che lavorano alla ricostruzione di Caracol certo
Ma c'è un motore dietro questa opera di ricostruzione
E come si è appena detto fino ad ora non si tratta di ricostruire una città si tratta di ricostruire cito a memoria il bastione della cristianità
Nella piana di Ninive
Beh io sono quasi certo sbaglierò mio la risposta
Che le cose probabilmente sarebbero andate maniera molto diversa se non ci fosse stato
Un uomo
Come padre Giorgio in quel posto in quel momento
Anche questo non mi scoraggia perché ne incontri Diversi
Di questi di questi uomini
Di qualsiasi credo religioso
Ma con la capacità di guidare altri uomini
E di far fronte sempre
Anche alle situazioni peggiori con un messaggio di speranza appunto uno il cui prima che riprenda la parola Maria Laura fategli un applauso ancora oggi
Perché quando si gira cioè si cammina per le strade di Carrà consumo recentemente siamo stati delle può anche
Si sta proprio tra le macerie cioè tutti questi paesaggi commenti e diventano all'improvviso tutti grigi perché la distruzione cancella anche i colori la domanda è questa distruzione Esterna la vedi
Ma la distruzione dell'anima non la vedi ma non è meno grave
La distruzione diciamo della fiducia reciproca i racconti che venivano durante l'occupazione nera che appunto i cristiani spesso scappati ricevevano messaggi già chi aveva occupato le loro case a con la foto del dell'occupante seduto sul divano quindi uno dei le ferite anche proprio quella della fiducia reciproca che c'era tra vicini di casa che nella notte dell'occupazione si sono traditi padre Giorgio questa ricostruzione della fiducia
Come la sta
Mettendo in atto
Certo tutti
Ci davano s'schiaffo non è facile dire grazie
Però
Ci vuole un po'di tempo Pierre per assorbire questo schiaffo
Per rispondere in maniera
Più cristiana
E più umana anche
Nel Pet perché in quella terra
Parlare dell'umano un po'
Esageriamo
Non troviamo
Tanta accoglienza all'umano
Essendo l'uomo schiacciato dalla dalla politica e dalle dalle violenza
Però il nostro ruolo come Chiesa
Certamente
Anche riconciliare
Tra diversi partiti soprattutto
Chi ci ha aggredito
Non si può per vivere non
In un ghetto
Chiuso perché siamo cioè che accerchiati al dalla dalle altre popolazioni magari se no aderiti a all'Isis vengono a
Fare commercio anche delle nostre città e quindi e questo ruolo lo tiene forte la chiesa
Per tenere calma la situazione ma anche rispondere in maniera cristiana
Queste queste azioni
Aggressive e e questo non è indifferente per chi capisce
Dall'altra parte
Tanti come la prima comunità cristiana
Ammiravano i martiri perché dicevano
Come mai quale forza hanno di
Di rispondere con bontà chi aggredisce a e
Fare atti atti di violenza anche oggi c'è questa domanda quindi questo ruolo non è per
Essere buoni e basta ma dare una testimonianza
Nel l'ambiente dove viviamo e come ho detto c'è qualcuno che riflette su questo e dice
Allora il cristiano e immagine giusta del dio perduto che perdona
E quindi forse via questa è una via per per abbracciare il cristianesimo quindi siamo riusciti
Questo saremo riusciti a convincere nemico
Monsignor Ortega chiederei semplicemente una cosa lei ha detto c'è il cristiani chiedono preghiere cristiani in mezzo ai quali lei vive in Medioriente chiedo richiede esattamente lei
Quando nel silenzio della sua preghiera per i cristiani che cosa chiede e quindi cosa ci suggerisce di chiedere la domanda precisa che lei fa di cosa hanno bisogno che cosa chiede per loro lo al a livello della preghiera
Che Ivano la la fede che vivono la loro vocazione la provocazione
Ci sono due due aspetti che mi sembrano molto importanti non infatti
Il Papa da tempo c'è un alla Santa Sede un grande
Una preoccupazione appunto per la diminuzione del numero dei cristiani l'ora c'era è stato anche un sinodo dei vescovi del Medioriente
L'iniziativa tra la era nata in Iraq proprio no dopo ha preso la forma di un sinodo per il Medioriente
Era ancora nei tempi di Papa Benedetto si è fatto come sempre un un'esortazione apostolica dopo come risultato del Sinodo semmai Klee sia in Medio Oriente una chiesa in Medioriente
Comunione
E testimonianza
Mi sembra che sono le due corse che che sono fondamentali per i cristiani una che arrivano la comunione che non è scontato
Che non è scontato perché il cuore della vita della Chiesa alla la comunione e molto bello che era la iniziativa
Questo comitato per la ricostruzione di Ninive dove c'è pare Giorgio grani sativa che coinvolge la chiesa Siro cattolica coinvolge anche la chiesa caldea che quella maggioritaria in Iraq e con voi coinvolge anche la Chiesa assira presenta anche nella piana di Ninive nove
E si cerca di Tyco lavorare di lavorare insieme
In un modo misterioso la persecuzione
Ha unito di cristiani
Il Papa parla dell'ecumenismo del sangue come il Modern Martirano quando perseguitano i cristiani non non dicono tu sei caldeo tu sei Siro cattolico Tu sei il male
Tu sei cristiano
E quello ha unito tutti nuove e quello nella mia preghiera è fondamentale la comunione
Perché anche la la presenza fondamentale
Cosa che su che cosa ha chiesto alla fine ne nella preghiera che noi chiamiamo sacerdotale no
Che tutti siano una cosa sola perché il mondo creerà questa comunione fondamentali gioco prego per loro che che Ivano la comunione c'è una grande diversità una ricchezza grandissimo in Medio Oriente la chiesa caldea Siro cattolica armena latin tutto una grande gli ortodosso una grande ricchezza hanno ma
Non è scontato che seguiva questa comunione allora bisogna pregare che si viva questa comunione no
E dopo
La testimonianza nonché che siano quella presenza buona del Signore come una promessa per per la vita di ogni uomo
Ecco e con queste parole chiudiamo questo momento di dialogo e di conoscenza
Io vi ringrazio vi invito a passare dallo stand dell'AVSI per guardare la mappa che abbiamo ha voluto mettete su una parete è il mondo ha capovolto l'idea è questa noi proponiamo di una geografia alternativa un'agiografia in cui le distanze cambiano in cui noi potremmo essere a Carrà coach oggi potremmo immedesimarsi come dicevo all'inizio con la comunità di Patricia riceve così vedere al mondo da un altro punto di vista ci aspetta un lavoro doppio credo uno continuare la conoscenza indagare non stancarci di conoscere di vedere ascoltare come dicevano i nostri ospiti e l'altro comunque io ve lo propongo cioè la mossa di sostenere concretamente in mezzi sono molti
Il più personale credo il più quotidiano coerente con questa proposta e di geografia alternativa a quella del sostegno a distanza un piccolo sforzo quotidiano producendo un cambiamento lontano da noi e a favorisce come dire a un buon vicinato si può aiutare un bambino una famiglia l'impatto forse non toccherà misurarlo noi ma una grande forza se volete saperne di più sul sito di aste ci sono le informazioni io vi invito a venire e vedere i nostri progetti grazie