Intervista ad Ornella Favero sull'hackeraggio del sito della rivista Ristretti Orizzonti e sulla situazione delle carceri italiane

Radio radicale ma le vogliamo parlare della rivista ristretti Orizzonti che non sa ascoltatori sicuramente conoscono un pilastro dell'informazione sul mondo carcerario ne parli è amo con la direttrice Ornella fa vero perché il il loro sito il sito dei ristretti Orizzonti stanotte è stato anche Erato benvenuta su Radio Radicale
Grazie infatti vi siete accordati qua guarda è io non sono una ci hanno ovviamente c'è una persona che Francesco che da anni segue questa Kodak ma mi ha comunicato che questa opacità del notiziario non si apre nessuna notizia e tutto è stato attaccato massicciamente
E distrutto l'archivio speriamo di riuscirà a salvare perché
Poi dal si fa ogni ventiquattro ore la l'archivio dove avviene fa al lato quindi dovremmo io Sheila recuperare ero perché adesso tecnicamente non so un'esperta quindi non ha però veramente un privato un attacco molto massiccio stanotte
E e quindi non si apre più nessuna notizia non più nonché esce a fare il notiziario niente a rassegna stampa niente speriamo di di riuscire a ripristinarla di non avere troppi danni io dico speriamo perché non lo so sinceramente senza no no minacciò no però ecco insomma fa un periodo molto brutto e difficile per ristretti Dame da molti punti di vista e aziende
Ossia sia a Padova perché e tutti i nostri progetti c'è una nuova direzione tutti i nostri progetti sono stati cioè progetti che dargli hanno parlato un grande riscontro come quello con le scuole sono stati messi non solo mette in discussione ma ridimensionati ecco che cioè siamo in grande difficoltà nella nostra sede storica che è Padova con dove atti della redazione
E quindi Citroen finché no ci troviamo a faticare molto a uscire da questa situazione anche perché avere la redazione così difficoltà Padova significa entrare perché ora il motore del nostro del lavoro che facciamo noi i detenuti della redazione anche perché è uno dei pochi esempi di attività d'informazione e gestita prevalentemente da persone detenute volontari quindi e che viene meno la redazione a Padova con tutte queste difficoltà e queste questi a ridimensionamenti che non so cosa significhi perché dopo vent'anni di lavoro e di costruzione di un lavoro che credo sia abbia una grande credibilità dovere essere non si capisce che cosa significhi dover essere ridimensionati
Se una cosa non funziona è giusto menzionarlo è una cosa funziona capisco che potrà dare fastidio
E direttore precedente con Altomare intuizione secondo me in modo molto e intelligente aveva definito ristretti una creatura molesta ma utile ecco io credo che sia giusta come definizione e mi dispiace che ci sia qualcuno che ritenga che sia Moletta e basta perché mi dà fastidio
Vogliamo raccontare nostri ascoltatori ristretti Orizzonti di cosa si occupa questa rivista
Sì certo guarda credo che ha compiuto vent'anni quindi ha una storia
E da ed è una realtà particolare perché si occupa di informazione ma anche di prevenzione di creare una un ponte con la società e e lo fa in maniera particolare perché perché protagonisti di sono prevalentemente appunto persone detenute
Mi piace dire questo perché perché
è un lavoro molto cioè un lavoro di responsabilità in cui credo che ci sia la vera essenza dell'idea di rieducazione cioè quella che le persone
Che assumono la responsabilità sia del mare che hanno fatto che imparare a quel male perché in fondo progettazione facciamo con le scuole per esempio che coinvolge migliaia di studenti in quelle persone detenute raccontano la propria storia proprio per
Far capire che cosa vuol dire
E quando si scivola in comportamenti sempre più a rischio è un grandissimo lavoro di prevenzione che loro che loro fanno perché portare la propria testimonianza a dire il male che una pappa me per niente impicci
E questo credo che ce la grande intuizione quella di dire ma a riparare al male che una persona fatto restituendo qualcosa alla società in questa maniera non facendo prevenzione dal carcere che anche bella come come concetto che la Barcaccia o fare prevenzione mettendo a disposizione il peggio della propria vita per far capire ai ragazzi no com'è facile non scivolare in comportamenti e perché arrivi Fiore dalla passione per la procreazione
Ecco infatti il valore del testimonianza del nostro lavoro è centrale credo ed è la la coda il passo in più che viene fatto in questa redazione a Padova è proprio quello che le persone
Si mettono in discussione e portano la loro testimonianza non non fanno informazione così no e commesso Sperti del settore no loro si mettono in gioco
Parla un bicchiere portano la propria la propria storia non hanno paura di confrontarsi con con la società e di dire il male che hanno fatto ma nel suo tempo di cercare di restituire qualcosa mi pare che l'aspetto e in fondo anche del lavoro di informazione la rassegna stampa eccetera che è gestito tutto da persone che hanno avuto
Esperienza picchettano perché in carcere diciamo è un po'quello un un nuovo ruolo
Una un'esperienza di carcerazione vissuta nel modo più responsabile possibile mettendosi in gioco
Credo che questa sia la coda particolare di ristretti rispetto ad altre realtà di informazione dal carcere sul carcere
Lei prima diceva c'è stato un cambia un cambio culturale politico
Sì
C'è c'è un cambio ovviamente c'è un cambio culturale politico di a livello nazionale ma nel nostro nel nel carcere di di Padova c'è stato un cambio di direzione
Dettato un cambio di direzione che è anche una rimessa in discussione di quello che ha rappresentato in questi anni Padova perché Padova ha rappresentato il coraggio del cambiamento che aveva coinvolto tutti dalla direzione
Alla alle persone detenute quasi per faccio un esempio non so si parla molto di prevenzione dei suicidi non ci occupiamo molto difficili a Padova erano tutte fatte quelle code secondo me sono l'unica forma di prevenzione per esempio
Tenderà al massimo il Regolamento assolutamente rispettando l'ordinamento regolamento per appendere al massimo per dare per fare delle cose per esempio rispetto agli affetti quindi a Padova si telefona tifa noto telefonata invece che quattro al mese a Padova si usa Skype
Ed erano state nostre iniziative che la direzionale va accolto capo capendo l'importanza
Il servizio civile si prevengono aumentando le possibilità per le persone detenute di di avere contatti con la famiglia e credo che sia fondamentale cuento oppure il servizio di mele mai Granelli
Tutte cose che sono state messi in discussione per di più e meglio è stato bloccato dei telefonata abbiamo dovuto penare tantissimo perché volevano tornare a ridurle e poi invece per fortuna
Insomma
Non sono cioè questa operazione non è passata diciamo però
è stata e io credo che e sono quelle cose che per avrebbero dovuto fare in tutte le carceri perché continuiamo a dire che è vero che c'è sovraffollamento l'Europa ci ha sempre chiesto per lo meno il come dire tamponare atta ad evitare almeno di rendere la la qualità della vita più decente centrista male per il sovraffollamento ma per lo meno l'Amministrazione Gepra sta cercando di rendere la qualità e la vita più decente e queste misure qui dovrebbero essere generalizzate perché si possono fare senza cambiare la legge
E danno la possibilità di
Respirare un po'di gli aria diversa con le famiglie ecco questo è un esempio credo richiede un clima generale invece in cui queste cose non vengono fatte a Padova erano state fatte
Ma dà sempre fastidio un carcere che in qualche modo dimostra che si può gestire la situazione in modo diverso sarta che può funzionare un po'meglio
L'ha ancora una coda purtroppo tipica del nostro Paese non le cose che funzionano danno fastidio perché mettono in luce tutta l'inerzia che c'è dalle altre parti
La mancata riforma dell'ordinamento penitenziario in questo senso è stato un brusco passo indietro un brusco stop secondo me i secondo me il clima di quel spettate questa idea anche questi
Suicidi questa manca assenza di speranza quest'estate è stata particolarmente pesante perché e la c'era questa speranza nella riforma
No uno che era che tenevamo a molto cioè le persone e diciamo e che dava un po'di di ottimismo perché o mancati accenni a nel nel nostro Paese c'è poco da essere ottimistici sono situazioni molto pesanti
Sono situazioni di poi penso anche al circuito della dell'alta sicurezza che lo norme nove mila persone che sponsor da anni da decenni e chiude lì dentro senza possibilità di non coltivare un po'di speranza ecco questa riforma aveva pochissimo tra l'altro poche cose rispetto a questo prato ma prima qualche spiraglio rispetto al cambiamento dei quattro bis eccetera cioè apriva qualche spiraglio di speranza quindi oggi il i numeri crescono ma cresce intanto il dittatore cresce il disagio psichico cresce la lo Stato il la sensazione lo stato di abbandono
I suicidi che ripeto secondo me non si vogliono prevenire perché quando si parla di prevenzione
Fate qualcosa per gli affetti fate qualcosa per le famiglie
Guarda io controllate recentemente in un carcere sotto messo in Oristano sono papà colpito a un carcere quasi nuovo sono stata colpita dalla da quello che la sala colloqui una moderna sala di tortura ancora impressionante in cui persone anche persone anziane devono fare in questi già belli di acciaio minuscoli sento uno schienale
A massacrare uno attaccato all'altro c'è costruiscono nuove carceri con che con le strutture che dovrebbero essere fondamentali per i colloqui per i rapporti con le famiglie che sono spesso orrende
In questo non viene assolutamente seguita insomma non dico dico una banalità quel che prevede la nostra Costituzione non viene rispettata
No infatti guarda la nostra costituzione
Ave Ninchi e aveva intenti i nostri padri costituenti abbia insomma appiccavano sperimentato il carcere perché erano perfettamente consapevoli che c'è quando scrivono le pene devono tendere alla rieducazione non parlo di altre funzioni non dicono che le pene devono essere cattive devono fare da deterrente dicono solo questo perché hanno capito
Che una società più sicura è una società in cui le persone che escono dal carcere hanno fatto un percorso ben o male hanno
Laddove necessario il carcere in un sacco di altre situazioni non è il carcere la medicina assolutamente la malattia e insomma e problemi tossicodipendente in cui una persona esce nelle stesse condizioni in cui è entrata il primo pensiero è la droga qui devo dire che non è una soluzione pare costruiti credo vadano perfettamente capito avevano puntato
Sulla rieducazione a me il concetto di educazione anche piazza in un certo senso perché è quest'idea di diretta mettiamo in gioco tutti
E del cambiamento nella in un percorso di cambiamento c'è si mette in gioco la persona che ha sbagliato ma anche la società
Chi capisce quanto è importante accogliere qua non ne faccio un progetto con le scuole non siamo una regione particolarmente avanzata quando le i ragazzi e gli insegnanti perfino genitori sono venuti quando sentono le storie testimonianze si rendono conto che elementare che uno che fa un percorso è infinitamente meno pericoloso un percorso di reinserimento e rientrano incattivito assolutamente meno pericoloso di uno che si fa la galera fino all'ultimo giorno
Se no dal questo ovviamente non dà voti perché perché lo slogan sulla sicurezza il farà finta che la sicurezza ossia la di carcere creativo fa comodo
Ornella Favero almeno rimane che ringraziare la ringraziamo Ornella Favero che ricordiamo è la direttrice di della rivista ristretti Orizzonti e naturalmente ci auguriamo che il sito possa riprendere quanto prima la la sua piena funzionalità grazie a voi grazie a voi