Intervista a Emanuela Del Re sul progetto sui corridoi umanitari di Mediterranean Hope, portato avanti dalla Federazione delle Chiese evangeliche e sul ruolo del Governo italiano negli aiuti umanitari

Emanuela trarre viceministra degli esteri della Governo italiano qui al Sinodo delle chiese metodi viste e valdesi in relazione anche all'opera che la Celli la Tavola Valdese svolgono al proposito
Dei corridoi umanitari progetto Mediterranean copre lei ha seguito queste in questi ultimi mesi questo progetto cosa ne dice come lo vede lei come nome del governo italiano
Intanto posso dire dal punto di vista personale che io come lei sa forse ho lavorato per moltissimi anni in zone di conflitto occupandomi di rifugiati in particolare in Iraq in Giordania
E in particolare di rifugiati siriani quindi conosco la situazione e le dico che quando sono andata all'aeroporto di Fiumicino a raccogliere un gruppo di persone che arrivava appunto
Attraverso il meccanismo dei corridoi umanitari mi è venuto spontaneo reagire dicendo questa è l'Italia che vogliamo perché perché è un'Italia che accoglie persone
Che da loro una prospettiva di vita e questo non è un fatto secondario perché si arriva con i corridoi umanitari già o con un percorso prestabilito che può dare appunto delle opportunità e una prospettiva di vita cosa che normalmente ma anche per di più si arriva in totale sicurezza
Accompagnati con un progetto concreto e credo che questa sia la sintesi di quello che noi potremmo sperare potremmo auspicare fortemente per le migrazioni del futuro considerando che come io ho sempre detto le migrazioni sono una naturale aspirazione dell'essere umano e questo lo dico sul piano personale
E invece la punto di vista del governo e il Governo italiano è impegnato in
Diciamo rapporti bilaterali in rapporti multilaterali quali sono le previsioni per quanto è dato sapere il Governo è in carica da pochi mesi
Per il futuro per questo tipo di rapporti
Allora io sono la viceministra come lei ha detto della del del del ministero degli affari esteri ma in particolare della cooperazione internazionale io vorrei dire che raramente sulla stampa devo dire che radio radicale è in realtà
Invece è sempre stata molto sensibile a questi temi
Raramente sulla stampa si parla di tutto quello che costituisce il grandissimo apparato la grandissima architettura complessa dell'aiuto umanitario
E e si chiama aiuto pubblico allo sviluppo
L'Italia in questo campo è assolutamente leader noi abbiamo una percentuale altissima di nostro i tram che va dedicato all'aiuto pubblico allo sviluppo
Siamo impegnati in moltissimi Paesi del mondo con progetti di cooperazione importantissimi aiutiamo paesi terzi
A naturalmente
Portare avanti progetti di sviluppo che possano diventare
Stabili e sostenibili
E soprattutto secondo un concetto di sviluppo condiviso che io stessa porta avanti da tanto tempo e cioè il fatto che insieme si cresce quindi c'è un principio di consapevolezza di intimi interdipendenza importante
Mi dispiace che la stampa ne parli poco ma realtà noi siamo leader nella cooperazione e nell'aiuto
L'Europa l'Unione europea dalla cave abbiamo segnalato più volte come le clausole
Democratiche che c'erano i rapporti bilaterale dell'unione con paesi terzi vengano poi declassate a mere questioni diplomatiche e non l'abbiano poi una vincolatività nel senso uno dovrebbe impegnarsi a sviluppa la democrazia non lo fa non cambia nulla l'ultima cosa è stata quando Cuba è stata definita in documenti una democrazia partito unico
Che possibilità ci sono perché l'Europa Possa cambiare marcia da questo punto di vista
Io credo che l'Europa sia la dimostrazione insomma di che diverse democrazie possono unirsi e creare un progetto importante che posso appunto portare la pace e la stabilità e non soltanto anche il progresso e la prosperità questo è stato negli ultimi sessanta anni
E io credo e spero che sarà ancora nel futuro io
Credo in un'Europa assolutamente forte vincente penso che l'Europa debba portare avanti dei principi democratici
Penso ad un europeismo che tra l'altro movimento Cinquestelle per esempio ha sempre proclamato senza dubbi ma forse è arrivato il momento effettivamente di riflettere un pochino visto che le istanze di critiche
E anche diciamo problematiche stanno emergendo con chiarezza di fare in modo di trovare delle risposte che noi le condividiamo o meno queste istanze ci sono ci sono istanze per esempio di preoccupazione per la sicurezza tutte cose a cui se si continua a non dare delle risposte indubbiamente e si radica Lizzano tante forme di interpretazione della realtà quindi io penso a un europeismo forte manca un nuovo europei sono un nuovo europeismo che permette appunto di e continuare a portare avanti un quel quel mondo valoriale europeo che è leader nel mondo in questo momento perché
Siamo un alveolo assolutamente di di di di di di grande democrazia e rispetto dei dei diritti
E il che riesca a farlo appunto però tenendo conto delle mutate condizioni che ci circondano grazie grazie a Manuela dal re