Libia: sviluppi della crisi e ruolo dell'Italia. Intervista a Lia Quartapelle

Con Lia Quartapelle responsabile esteri del Partito Democratico che salutiamo e ringraziamo per essere a nostra ospite Bongiorno onorevole
Buongiorno grazie a voi allora parliamo di Libia intanto diamo subito se possibile una notizia nel senso che il Partito democratico ha chiesto al governo di riferire in questo caso in commissione su quanto sta avvenendo in a a Tripoli dove ricordiamo gli scontri hanno portato alla richiesta di uno stato d'emergenza
Al momento l'ambasciata rimane aperta però certo la situazione è in evoluzione potrebbe non evolve in maniera diciamo positiva che cosa sta succedendo qual è la notizia che ci che ci può dare onorevole
In questa macchina abbiamo chiesto come Partito Democratico che il ministro Moavero Milanesi venga a riferire con urgenza alle Commissioni riunite di Camera e Senato sulla situazione in Libia
Perché c'è un peggioramento evidente in particolare nelle ultime ore appunto con la la dichiarazione dello stato di emergenza nella città di Tripoli con l'intensificarsi degli sforzi e il governo dovrebbe venire a riferire entro la fine della settimana nei prossimi giorni
Proprio perché c'è bisogno insomma di fare il punto anche su le iniziative che l'Italia sita sceso dal punto di vista politico e diplomatico per aiutare qualcuno suo sforzo di pacificazione in particolare sotto
Egida dell'ONU e tutti i tentativi di destabilizzazione nella nella zona intorno a Tripoli più generale del Paese
Ecco a proposito di del del nostro ruolo insomma ribadiamo lo anche se forse non c'era neanche bisogno la Libia per noi è centrale da da tanti punti di vista
A un partner economico nel senso comunque noi abbiamo Leni quindi abbiamo degli interessi
Importanti li c'è poi tutta la vicenda il capitolo immigrazione certo rimane da stabilire da capire qual è il ruolo di Parigi
Qui quando noi pensiamo agli interessi nazionali dell'Italia pensiamo a un insieme di di questioni che sono questioni che riguardano cinque sicurezza energetica appunto gli interessi economici e commerciali la Libia è certamente il Paese che da solo riunisce più di questi piene cioè sicuramente la questione controllo dei flussi migratori ma non solo per la Libia e sicurezza energetica per noi la Libia e sicurezza in senso più ampia nel senso che un Paese come liberista abilitato può
Candidarsi a ospitare
Terroristi tutti di oggi ma chi ordina ogni ordine e grado o in questo momento con le vicende siriane insomma
Può anche fare una porto sicuro per le persone che si muovono dalla Siria Ina e cercano rifugio in altri Paesi mi pare non è è importantissimo come Paese che la Libia
Sia sempre ancorata a un percorso di stabilizzazione e di sicurezza in questo è importante che l'Italia raggruppati lì forti si coordini con gli sforzi degli altri Paesi la Francia in testa il fughe in avanti in particolare sul fronte francese
Da parte appunto del del governo anima pron
S'inventano un problema sono non concordate e si sono fatte con una logica di gli atti percezione dell'interesse nazionale francese che non tiene conto che l'Italia è il primo Paese che risente dell'instabilità libica
E quindi per noi è importantissimo coordinare gli sforzi di tutti farlo sotto lesiva delle Nazioni Unite perché altrimenti le iniziative individuali diventano iniziative
Che possono favorire e con la destabilizzazione complicare ancora di più la la ricerca di una soluzione ecco però non è un mistero che genera la star sia
Molto vicino a ai francesi e del resto Java Starr
Insomma è è parte in causa di di di quella che apparentemente è soltanto una divisione come dire Giorgio politica in due del della Libia per le sappiamo lasciare idea cioè tante sfaccettature tantissime e tantissime tribù insomma situazione complessa poi sul territorio
Sì diciamo che non è un mistero che la Conferenza di Parigi di maggio in cui la Francia si è fatta garante di un processo elettorale che dovrebbe concludersi con gli occhiali dieci di dicembre ha messo impietrita
Tutta una serie di appetiti a
Va ancora di più Ute stabilizzato la situazione nel Paese cioè in preparazione delle elezioni vari gruppi stanno appunto facendo avanti per dire che ci sono per dire che contano
E la Conferenza di Parigi ha contribuito in questo senso in due direzioni da un lato appunto fissando passa da Lefèvre dieci dicembre
Ha velocizzato questo tipo di spinte voglia di esserci e di ambizioni di alcuni gruppi e poi ha dato un peso ad alcuni attori tra cui anche il generale affittare quattro attori in particolare
Rispetta invece una situazione clinica che è più variare non ci sono solo quattro
Diciamo capii delle varie milizie libiche le milizie etniche sono centotrentotto e non si può pensare che queste quattro persone Serra già citare un paio di altri interlocutori riassumano tutta la la varietà litica e quindi questo a insomma scaldato gruppi che non non erano compresi
Nel nella nella nella vicenda di una Conferenza di Parigi
C'è bisogno e non è diciamo all'italiano sempre ribadito di un processo prima di tutto richiesta di redazione di unificazione nazionale in cui tutte le tribù libiche si sentano coinvolte e non è non sembrano insomma di essere presa in considerazione come parte di una tipica occorre aveva delle funzioni molto rischioso ovviamente decideranno diciamo
I processi negoziali che sono in corso oggi ma Monari incontro alle elezioni prima che tutti gli interlocutori libici non sentono riconosciuti e non si sentono parte di una ricostruzione nazionale può essere molto rischioso perché può generare quello che che stiamo vedendo anche in queste ore
Appunto il fatto che qualcuno voglia farsi avanti
E dire ci sono anch'io e lo faccia
Non presentandoci al tavolo negoziale ma mettendosi in moto con con le proprie milizie
L'equilibro ridicola cui fragilissimo
Appunto l'equilibrio che tiene tanti elementi l'elemento de la ripartizione dei proventi del petrolio le spinte alla radicali la visita i il contrasto al traffico e parte insomma gestito anche da da milizie locali le richieste di delle comunità locali delle varie città libiche
Inserirsi in questo con un processo elettorale affrettato può non aiutare maxi peggiorare la situazione
Senta oggi circa pel sul Corriere della Sera ha definito la vicenda fra Roma e Parigi come un vero e proprio braccio di ferro
C'è poi in tutto questo il ruolo del generale al TAR si dice propriamente lo ricordano i nostri ascoltatori quando era stato dato addirittura per morto esso non era molto malato stato curato in Francia
Il quale proprio lo stesso Haftar non non non vede di buon occhio anzi ha chiesto proprio la rimozione
Del dell'ambasciatore Giuseppe Perrone ecco secondo lei questa questa questa particolare diciamo angolazione della vicenda che sviluppi potrebbe avere
Ma io credo che ci sia bisogno di una collaborazione più stretta tra Francia e Italia siamo tutti e due i due Paesi interessati appunto la stabilizzazione e la pacificazione della Libia
Il fatto che non ci sia stata in particolare operativi Parigi particolare coordinamento degli interlocutori francesi con gli interlocutori italiani genera squilibrio e i risultati poi rivediamo in questi giorni
Ha per il nostro Paese e poi credo sia importantissimo su questo insomma ne parleremo anche durante l'audizione del ministro Moavero è importantissimo dimostrarci compatti e purtroppo
Diciamo le mosse del governo
Non stanno andando tutte in questa direzione insomma
Sono giorni che appunto escono anche sui giornali italiani non solo sui giornali stranieri che possono essere mossi da da altri tipi di interessi possibile indiscrezione sul ruolo del nostro ambasciatore che è un diplomatico di peso è un diplomatico che la Farnesina
Pugni o in ogni occasione appunto di indiscrezioni fa sapere che importante che rende tutti al suo posto perché gestisce una rete di i rapporti con competenza autorevolezza riconosce e riconoscibilità da parte delle e gli interlocutori libici ecco non non c'è bisogno che diciamo anche le parti politiche italiane accapiglierà sul ruolo dell'ambasciatore
Questa discussione anche qui sui giornali su sui servizi proprio in questi giorni credo non ci faccia benissimo come Paese ecco e da da parte del governo noi vorremmo vedere un'iniziativa più compatta
Più determinata
E con qualche idea sul futuro della Libia
Non si può pensare insomma di gestire questo dossier che per l'Italia è delicatissimo e importantissimo appunto tra una pizze al taglio in spiaggia è una festa
In una discoteca agli sono che è un po'come abbiamo visto il ministro degli Interni ha gestito l'emergenza
La cosiddetta emergenza migrazione prospettata in questa qua dall'Italia non se lo può permettere ha bisogno davvero di vedere di a vedere una compattezza di intenti
Intorno alla Farnesina facendo un ottimo lavoro i nostri diplomatici sono anche oggi al lavoro nell'ambasciata di Tripoli bisogna assolutamente ringraziarli per lì vicino ma c'è bisogno che la politica ci mai seriamente la terza cosa che noi e fino ad ora non abbiamo visto con tutta onestà è questo può creare problemi l'opposizione c'è su per diciamo tutelare l'interesse nazionale dell'Italia facilitare un percorso di pacificazione in Libia
E vorremmo provvedere maggiore iniziativa e meno discussioni sui giornali da parte del governo sordocieche delicatissimo e necessità la massima
Creazione compattezza e questo anche per portare a casa il risultato di questa
Di questa riunione multilaterale
Che si dovrebbe tenere a Sciacca da cui la Francia non può essere sicuramente tenuta fuori certamente non l'abbiamo vista del passato che quando l'Italia promosso conferenze
Internazionale sulla Libia riunendo intorno al tavolo i principali attori mirata agli Stati Uniti gli ha alla Russia agli attori regionali la Turchia ed Egitto
Il sono visti poi dei passi in avanti nel processo potuti ramificazione nazionale della Libia
I l'appuntamento di Sciacca importantissimo che ritenga è importantissimo che ritenga avendo un coordinamento di chiunque stia interessando al futuro della Libia per farlo però dobbiamo essere autorevoli e quindi non c'è bisogno lasciamo da parte in questo caldo lo spoil system che il Governo ci ha fatto vedere in altri ambiti in altri ministeri perché sulla Libia davvero l'Italia non si può permettere di gestire con superficialità
E con un lampo di voglia così di di di segnare è il nuovo in un momento così delicato com'è o quello che stiamo vivendo
Ringraziamo la responsabile Esteri del Partito Democratico Lia Quartapelle
Grazie a voi buon lavoro