L'ordinamento penitenziario e la situazione delle carceri in Italia. Intervista a Bruno Mellano

Radio radicale siamo con Bruno Mellano garante delle dei detenuti della Regione Piemonte per parlare della riforma dell'ordinamento penitenziario di quello che sta accadendo nelle carceri piemontesi allora
Che bilancio può fare del diciamo del della situazione ad oggi su quello che è stato recepito del del dell'ordinamento penitenziario e voi diciamo Garanzini nelle singole regioni cosa che iniziative farete per verificare l'applicazione di ciò che è stato almeno approvato da dal governo contro
Ma intanto c'è un dato positivo che credo che quasi tutti noi avevamo in qualche modo dato per persa questa possibilità di riforma dopo
Pur tre anni di dibattiti discussioni gli stati generali scorrere appena e poi la fase finale della legislatura che si è chiusa con diciamo il fallimento della mancata riforma quindi la notizia che ci c'è tempo almeno fino al due di ottobre per salvare parte della delega che il Parlamento come legge delega dato al governo e che questo governo oppure avendo espresso in più occasioni opinioni diverse contrastanti rispetto al lavoro precedentemente esposto dalle Commissioni
Abbia comunque portato alla discussione tre schemi di decreto di cui uno sulla riforma d'avviamento penitenziario che solo in parte riprende il lavoro già fatto dalle commissioni dal precedente governo ma portando comunque avanti anche la delega sul lavoro sull'esecuzione penale minorile e sulla giustizia riparativa credo che sia una notizia non scontata è una notizia che merita l'attenzione dei garanti per vedere appunto per quanto dal
Discussioni dalle valutazioni che saranno le commissioni di merito saranno poi gli atti finali prodotti da questo governo quindi come garante come garante del Piemonte ma davvero ne abbiam parlato anche nelle nostre riunioni di coordinamento nazionale
In più occasioni in questi mesi
Credo che dobbiamo attendere la conclusione di questo iter ormai davvero mancava un mese alla chiusura della di lega
Che il Parlamento ha dato al governo e poi farne una valutazione complessiva certo delle parti che il governo
Conte ha rinunciato della riforma dell'ordinamento penitenziario c'è tutta la parte relativa al centoquarantasette centoquarantotto che incidevano direttamente sulla disagio mentale in carcere
E qui pagavano la malattia mentale ad una malattia fisica e quindi anche la possibilità di ottenere permessi e diciamo proroga delle esecuzione della pena che credo che sia obiettivamente una occasione perduta
C'era poi da poter intervenire con quelle norme anche sull'assetto generale delle misure di sicurezza
Che hanno adesso la risposta delle Reims ma che dobbiamo veramente fare molta attenzione a non ingolfare con liste d'attese come un'attesa diciamo anche messianica e fideistica per cui le rendesse che possono risolvere tutti i problemi del disagio mentale che purtroppo un dato endemico della struttura penitenziaria quindi va be'siamo in una fase secondo me di attesa credo che il giudizio lo dovremo dare al termine di questo percorso stando a attenti a ricordare che comunque il nostro ordinamento complessivo e fatto da una serie di norme che si sono sedimentate molto significative
E che sono in parte da attuare dall'ordinamento penitenziario in vigore alla legge Gozzini al messa alla prova a tutto un meccanismo che c'è che legge
E che ci chiede ci chiama ad un intervento pressante anche come garanti per esigere la puntuale applicazione delle norme esistenti
Che valutazione hanno fatto i detenuti non so se tu in questi giorni ha e ha avuto modo di poter raccogliere qualche qualche valutazione qualche giudizio anche qualche motivo di preoccupazione da parte
Detenuti che cosa ci può dire da questo punto di vista in Piemonte ma certo in generale nelle carceri italiane quindi anche piemontese c'è stata una tesa in questi anni di riforma
Certo anche spinta dalla vota il degli stati generali della gara dibattito che si è in parte sviluppato nel Paese o comunque almeno fa gli esperti gli operatori questa tesa che è il dato che anche Mauro Palmas segnalato nella sua relazione annuale al Parlamento comun dato caratterizzante dell'anno che abbiamo trascorso una tesa anche spasmodica
Per i detenuti rispetto ad una riforma sia incerto in parte sgonfiata e comunque diciamo i detenuti sono i più avvertiti anche nel capire un po'il cambiamento del clima le dichiarazioni no dei parlamentari e dei ministri
Indubbiamente nel dibattito lega e Movimento cinque Stelle la parte diciamo sicuri Italia si è fatta molto sentire in questi mesi quindi è venuta un po'meno l'attesa di una riforma grande però certe l'attesa di una sistemazioni di un portano a casa delle riforme anche magari non rivoluzionaria ma di precisa adeguamento della struttura penitenziaria del sistema penale c'è ed è un una tesa diciamo che deve essere in qualche modo corrisposta che penso che queste riflessione che il parlamento e il governo fanno ancora in questo mese potrà dare delle risposte Cetto e cambiato molto il clima dagli anni passati ed è un altro punto di vista che in meglio o in peggio
Ma un giudizio di merito imbarazzante perché l'attesa d'una riforma era sicuramente positiva
Lo scetticismo e il realismo che anche nel calcio sempre serpeggiata aver fatto sia avremo un ordinamento nuovo bello nuovo ma intanto quello perché non abbiamo applicato
Avremo norme precise ma poi intanto dobbiamo battagliare con la magistratura di sorveglianza con la magistratura di merito per ottenere quelle cose che sono già scritte nelle norme
Quindi diciamo questo disincanto rispetto alla natura salvifica di una norma ma le esigenza di conquistare nella materialità i diritti che i detenuti hanno lì che sono scritti nelle norme
è un è un dato che che è presente che continua a essere alimentato nelle carceri come garanti sicuramente abbiamo questo compito di andare e a spingere per ottenere il rispetto delle norme anche perché le condizioni
Nel momento in cui viene a mancare un po'una un'attesa di riforma è una speranza di riforma poi si notano subito nei numero dei suicidi è inutile dirlo ecco allora dunque armiamoci e qui
I due per due tre giorni fa credevo cinque giorni fa per la precisione c'è stato un altro suicidio dove si è verificato questo suicidio in che condizioni
è avvenuto il diciamo la cronaca che il drammatica delle carceri che cosa ci dice
Ma il caso specifico di questo suicidio come tutti i suicidi e tutti gli atti diciamo critici nelle case sono sempre molto individuali legati al al momento è la storia personale e quello di cui parliamo adesso se ha svolto nel le parti non medico delle Molinette che sono un pezzo del carcere nell'ospedale Molinette di Torino
Persona che era stata da noi da me garante regionale ma anche dalla garante comune di Torino
Monica che sino a Gallo segnalata come persona problematica la persona che aveva già tentato in passato quindi voi avevate fatto una nota attraverso la quale avevate avvisato le aule
Ok si devo dire che nella puntualità della notasse e mi segnalava poco l'esigenza che era stata espressa dal detenuto di un avvicinamento alla famiglia che era a Roma
Nel frattempo la persona era molto deperita fisicamente dal parto detentivo era stato trasferito al reparto medico nell'ospedale le le dinamiche del suicidio e del dell'evento critico sono sotto l'attenzione della magistratura
Perché diciamo qualche elemento di mistero o di non chiarezza da dinamica pare sia emerso questo l'ho appreso anch'io dai giornali e quindi non ho una fonte diretta però è chiaro
Che SMA Italia intende etto come spesso dicono ma che non si aspettavano sicuramente un atto così critico autolesivo e che invece c'era una speranza di un avvicinamento a Roma
Noi avevamo segnalato per una volta siamo stati diciamo puntuali e in qualche modo avevano chiesto all'amministrazione penitenziaria di occuparsi di questo caso
Purtroppo non siamo arrivati in tempo e la magistratura farà la sua chiarezza ma è come dicevo prima il segno di un di un clima sono trentanove le persone che si sono suicidati e dall'inizio dell'anno ad adesso non dopo molto significativo crescente rispetto agli anni passati
Che città segnalato tipo per i più deboli e più marginali nel negli istituti penitenziari
Davvero se non hanno neanche una speranza ad una
Atteso ad una riforma di un di un avvicinamento di un di una decisione ma anche negativa di un giudice di magistrati di sorveglianza
E rischiano di perdere davvero ogni aggancio con con la realtà e di arrivare all'atto estremo questa somma e ci intero che ci chiede di di intervenire fortemente come garante regionale del Piemonte ma anche sono gli altri garanti stiamo lavorando sulla base di una linea data dal DAP l'anno scorso per procedere in ciascuna regione a definire l'enorme e i il contesto entro cui inserire una protocollo di prevenzione del suicidio ci sono già sono stati negli anni passati attivati occorre diciamo adeguarli anche al dato concreto di questa situazione
L'amministrazione penitenziaria ma in accordo con l'università col garante con la Regione e il Piemonte sta provvedendo credo il venti settembre a Torino Cremona viene proprio su questo non sarà decisivo perché poi la frontiera dell'amministrazione penitenziaria è quella che vede indubbiamente gli agenti di polizia penitenziaria sul fronte anche dell'intercettare il disagio e di cercare di intervenire per prevenire un suicidio un atto la di alto lesione
Tutto il sistema deve però essere volto ad un benessere della della persona benché detenuta
E partendo dalla situazione sanitaria su cui c'è un ruolo decisivo delle regioni credo che dovremmo fa un'azione forte proprio per spingere le regioni ancora di più a farsi carico di questo compito come sul lavoro sulla formazione sull'istruzione ma sulla sanità che decisivo per l'amministrazione di una esecuzione penale
Diciamo almeno che tende ad avvicinarsi a quello che è scritto nella norma della Costituzione nel nostro leggi bene io ti ringrazio per il quadro che ci hai fatto e per l'impegno che sta caratterizzando questo
Questo incarico come garante dei detenuti della Regione per il Piemonte ringrazio Bruno Mellano