Riforma della legge elettorale: l'ineleggibilità dei parlamentari eletti per 3 legislature e l'elezione diretta del Premier

Mino Martinazzoli segretario della Democrazia Cristiana si è detto d'accordo con l'emendamento approvato al Senato che limita treni i mandati per i parlamentari chiede un commento a Francesco D'Onofrio
Io credo che la considerazione da fare è la seguente il Senato ad Antò un segnale che io considero importante un segnale in base al quale la vita politica non è
N non è per così dire totalizzante e quindi la vita politica deve avere caratteri di limitazione di tempo
E questo segnale non voglio disperdono quando la legge verrà qui alla Camera dobbiamo tenere presente che un segnale che l'opinione pubblica non in termini demagogici Nasser se come uno dei cambiamenti profondi della vita politica italiana i politici che nascono tante quindici anni finiscono la loro vita come i politici di professione
Tipico dei Paesi del socialismo sovietico non è tipico dei paesi delle democrazie occidentali c'è però da fare una considerazione questa limitazione di tempo la dobbiamo considerare per coloro i quali vengono eletti al Parlamento o per colori quell'esercito dei poteri del governo gli assessori e presidenti regionali gli assessori prese e i sindaci al Comune i sottosegretari e ministri commissari della Comunità europea ecco io prendo l'esempio che tra le democrazie occidentali uno dei più o antichi quello statunitense
Il giro presidenziale vuole che il presidente non posso durare oltre un certo numero di anni ma i deputati e i senatori americani possono essere rieletti più volte allora la questione che noi dovremo esaminare se questa limitazione di tempo speso dalla vita politica dobbiamo applicarla al manda l'obiettivo qua dobbiamo applicarla al potere esecutivo perché sul mandato elettivo sono un tantino perplesso se non stabiliamo che non si possa essere letti più di tre volte quindi tre mandanti evidente che siano sono stato letto già duro tenuto alla Camera mi candido per la terza volta gli elettori mi considerano già depotenziato mi considerano un candidato che non potrà soddisfare Endrigo i lo euro desideri illeciti ma neanche la rappresentanza dei loro interessi corriamo il rischio che il partito non mettere anche candidata al terzo allora se lo diciamo veramente a due
Le legislature qual è il rischio vero che i poteri forti la burocrazia alle forze armate e la Chiesa cattolica la proprietà privata dei mezzi d'informazione i grandi azionisti questi poteri sono poteri continui non democratici per che sono basati su altri criteri rispetto ai quali il Parlamento serve fatto di pigmei questi poteri forti sarebbero in grado di fare e disfare a loro piacimento debbo e questo mi sembra un po'un arretramento della democrazia quindi secondo lei D'Onofrio questo emendamento andrebbe quantomeno riformulato io sarei ma questa ripeto nata nel vita che la mia è un'opinione soltanto iniziale sarei dell'idea che noi abbiamo utilizzato per quanto riguarda la legge dei comuni dove abbiamo stabilito che essendo elezione diretta dei sindaci la novità nessuno può essere più di due volte si ne compone americana neanche i consiglieri comunali possano essere riletti porte rico del sistema uninominale maggioritario che ne introduciamo ora per Camera e Senato pensano gli elettori che scelgono se mandare in Parlamento i propri rappresentanti o no
Quindi io sarei dell'idea di mantenere questa questo segnale forte di limitazione del potere politico sul versante nel segno del comunque se quindi Gianni devono essere il limite massimo per il mandato elettivo devono essere comprese anche gli anni trascorsi a fare il consigliere regionale e il parlamentare europeo e Andrea in contanti inoltre abbiamo dei colleghi che sono contemporaneamente deputati europei parlamentari nazionali consigliere comunale intaccato gli farei contare tre volte al tempo impiegato perché se hanno cumulato più mandati è bene che pagherà una volta per tutto anche loro
Concludiamo con un argomento diverso se ne è parlato già mi ha parlato lei nell'assemblea degli autoconvocati è stato ripreso nel corso la giornata di ieri torna questa richiesta
Di riformare l'elezione diretta del capo del governo quali possibilità vi sono secondo lei per arrivare ad una riforma del genere
Con questo Parlamento
Io credo che intanto c'è da fare una prima valutazione se riteniamo che è necessaria la previsione della elezione diretta popolare o del capo del governo o del presidente della della Repubblica sono due ipotesi di se sulle quale occorrerebbe riflettere seriamente sull'una e sull'altra se riteniamo che è necessario questo o per l'unità nazionale un pre della repubblica uno Stato fortemente regionalizzato può garantire l'unità nazionale con l'elezione diretta o sul sistema di governo ci siamo molto ho fortemente bipolare di un'alternativa di governo
Ma se riteniamo che necessario va fatto da questo Parlamento io capisco poco quelli che dicono che la cosa è utile e necessario e urgente ma la si farà domani e non capisco perché
Ma il ministro linea in un'intervista rilasciata quest'oggi sostiene che bisogna innanzitutto aveva fare la riforma elettorale che per l'altra c'è tempo
Il professore Elia come preferisco chiamarlo sempre stando come costituzionalista un nostro ho illustre maestro che ci ha abituate sollecitati ad essere sempre molto profonde nella riflessione e cauti nei tempi come professore quindi accetto il suggerimento della della cautela e come politico se ripeto ho la sensazione che sia necessario il Paese far presto in questo caso la cautela sarebbe venir meno ai doveri nei confronti del proprio Paese